Torna in Italia Alessio Cerci, ma purtroppo o per fortuna (dipende dai punti di vista) non sarà alla Lazio. Secondo quanto riportato da Gianlucadimarzio.com, il giocatore romano sta svolgendo in queste ore le visite mediche per il Bologna. Prima della firma, ovviamente, il club vuole accertarsi delle condizioni del giocatore, reduce da un infortunio. Cerci arriva in prestito, trattativa portata avanti nel corso della scorsa notte.
Borghi su Luis Alberto: “Acquisto sottovalutato, giocatore di grande qualità”
Per conoscere meglio l’ultimo acquisto biancoceleste, Luis Alberto, il telecronista Sky Stefano Borghi, grande conoscitore di calcio spagnolo, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.
Borghi è sicuro della bontà dell’operazione conclusa dalla Lazio: “E’ un giocatore di grande qualità. Mi sembra ingeneroso dire che è un eterna promessa perchè è ancora molto giovane, ma certamente i suoi inizi lasciavano ben sperare verso una carriera diversa“. Sulla sua posizione in campo: “Ancora non ho capito bene che ruolo ha, può giocare in tutte le posizioni sulla linea della trequarti. Esterno d’attacco in un tridente? Certo che può farlo. E’ un ruolo che gli appartiene e che conosce. Per me può giocare tranquillamente da esterno d’attacco“. Sostituto di Keita o di Candreva: “Molti dicono che somigli più a Keita che a Candreva. Io non sono d’accordo. Ha meno forza nello scatto, ma più tecnica di base“. Un voto all’operazione: “E’ una scommessa intrigante. Io darei un bel 7“.
Scambio Keita-Honda, le parole dell’agente del giapponese
Era circolata nelle ultime ore la voce di un clamoroso scambio di prestiti tra Milan e Lazio: scambio che avrebbe coinvolto Keisuke Honda, trequartista giapponese in forza ai rossoneri e che sarebbe passato ai biancocelesti, i quali, in cambio, avrebbero fatto compiere il percorso inverso al proprio attaccante ispano-senegalese Keita.
La voce è stata tuttavia prontamente smentita dall’agente del calciatore, Fabrizio de Vecchi, raggiunto ai microfoni de ‘Lalaziosiamonoi’: “Honda alla Lazio? Non c’è stato alcun contatto, dunque non è percorribile come pista. Scambio di prestiti con Keita? Anche questa non è una cosa fattibile, in quanto Keisuke va in scadenza“.
Ballotta: “Manca il nome che fa sognare i tifosi. Marchetti? Non dà garanzie. Immobile non è Klose”
SCUDETTO 1915 – Lotito chiarisce: “Non è all’ordine del giorno. Mercato? Qui …”
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 12:23 – A quanto pare si dovrà pazientare ancora qualche giorno per l’assegnazione dello Scudetto 1915. Secondo quanto riportato da Radiosei infatti, all’ingresso in FIGC il presidente Lotito ha dichiarato ai cronisti presenti che la questione scudetto 1915: “Il terzo scudetto non è all’ordine del giorno”. Il presidente biancoceleste è stato altrettanto evasivo, quando interrogato sul mercato biancoceleste, oggi nella giornata di chiusura: “Il mercato? Qui non si parla di Lazio, siamo in Federazione”, ha risposto il patron laziale.
Ci siamo. Seppur con “qualche” anno di ritardo la Lazio può diventare per la terza volta nella sua storia Campione d’Italia. Oggi è infatti una giornata storica per tutto il popolo biancocelete perché finalmente la Lazio saprà se potrà cucirsi al petto il terzo scudetto della sua storia oppure no. Come si sa ormai da diversi mesi, oggetto della contesa è il famoso tricolore del 1915: la Figc potrebbe restituire (ex aequo col Genoa) al club capitolino, dopo le 33mila firme raccolte e il dossier di 10 pagine presentato in Federazione.
Poco più di un mese fa il presidente Tavecchio aveva dichiarato «Abbiamo creato una Commissione di cinque saggi che stanno valutando. Andremo avanti con la trattazione del caso, non sarà un problema semplice da giudicare». Oggi, salvo sorprese, sarà il momento della verità: l’eventuale assegnazione è all’ordine del giorno del consiglio federale, dove sederà ma – per ovvio conflitto d’interessi non voterà – Lotito. Di sicuro però esulterà, se dovesse vincere il suo primo scudetto a tavolino.
CALCIOMERCATO – Pinelli (Premium Sport): “Il mercato della Lazio è finito. Arriverà Cerci solo gratis e se…”
Il giornalista di Premium Sport Pietro Pinelli è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare del mercato biancoceleste:
“Al 90% il mercato in entrata è finito. Arriverà Cerci solo se parte Keita, ma al momento non ci sono offerte che soddisfano la società. Cerci arriverà solo per 0 euro. Ieri c’è stato un tentativo per cedere Marchetti ma il giocatore ha rifiutato tutte le ipotesi perché vuole restare a Roma. Tenteranno fino all’ultimo lo scambio con Perin. La Lazio oggi si dedicherà principalmente a sfoltire la rosa e se Keita non trova acquirenti resterà ala Lazio il problema in tal caso sarà reintegrarlo nello spogliatoio che al momento, ripeto al momento, rifiuta il giocatore. Luis Alberto? Inzaghi non è contento di questo acquisto. E’ un giocatore che non conosce, lo ha visto solo sui dvd ma al momento non è quello che sperava e mi auguro che nella prossima conferenza si esponga un po’ in prima persona“. Infine ribadisce: “La Lazio sta bene anche così, Keita non lascerà la Lazio per meno di 25 milioni. Se entro stasera arriva l’offerta allora esce Keita ed entra Cerci, se no resta e da domani Peruzzi cercherà di recuperarlo nello spogliatoio“.
Da domani in vendita i biglietti per Chievo-Lazio: tutte le info
Dopo la pausa per le Nazionali, ripartirà il campionato di Serie A, con le gare valide per la 3^ giornata del girone di andata. Per la Lazio ci sarà da affrontare la trasferta di Verona contro il Chievo. A tal proposito, la stessa società biancoceleste ha comunicato sul proprio sito ufficiale tutte le info circa le operazioni di vendita dei biglietti. Di seguito la nota:
“La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 10:00 di giovedi 1 settembre, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di
campionato Chievo Verona – Lazio.
Questi i dettagli della vendita:
Gara: Chievo Verona – Lazio
Domenica 11 settembre ore 15:00
Stadio Bentegodi di Verona
Prezzi del settore Ospiti (CURVA SUD SUPERIORE):
– € 24 per gli Interi,
– € 14 per i Ridotti (Over 60, Donne, Under 26)
– € 5 per gli Under 15.
– Online su www.ticketone.it, con la formula biglietto “stampa a casa”.
– Presso i punti vendita Ticketone distribuiti sul territorio nazionale.
PER IL SETTORE OSPITI E’ OBBLIGATORIA LA TESSERA DEL TIFOSO (Fidelity Card) PER TUTTI, E NON SARANNO ACCETTATE RICEVUTE CARTACEE DELLA TESSERA.
E’ prevista inoltre l’opzione “Porta un amico“, dove una persona in possesso di tessera del tifoso potrà acquistare un biglietto per se e per un tifoso non fidelizzato.
La vendita del settore Ospiti terminerà alle ore 19:00 di Sabato 10 Settembre.
IL GIORNO DELLA GARA NON SARA’ POSSIBILE ACQUISTARE BIGLIETTI PER TALE SETTORE, COME DA NORMATIVA“
Zoff, bastone e carota: “Contro la Juve si poteva fare di più. Il mercato? La Lazio sta bene anche così”
Il grande doppio ex di Juve e Lazio Dino Zoff, ha parlato ai microfoni di TMW Radio dell’ultima gara dei biancocelesti giocata proprio contro i campioni d’Italia e del mercato biancoceleste che che si appresta alla chiusura con un possibile ultimo colpo Cerci:
“Non è stata una gara straordinaria, anche perché la Juventus non si è dimostrata scintillante. La cattiveria della Lazio? C’era, ma contro la Juventus il rischio di subire gol c’è sempre e qualcosa in più si poteva fare“. Per quanto riguarda il mercato c’è la possibilità di arrivare a Cerci:”Un buon giocatore, anche se ultimamente non ha avuto grande fortuna. La Lazio sta bene anche così, io credo che debba stimolare quelli che ha, gente che ha qualità“. Un pensiero su Felipe Anderson: Ha potenzialità notevoli e certamente quest’anno, dopo l’oro olimpico, deve metterle a frutto“. E’ arrivato Luis Alberto: “Non lo conosco, ma ripeto: la Lazio anche così, se stimolata a dovere, può fare bene“.
CALCIOMERCATO – Offerta del Malaga per Gonzalez: si chiude
Sono ore intense per il mercato biancoceleste. Non tanto in entrata, visto che in tal caso il discorso dovrebbe essersi chiuso con l’arrivo di Luis Alberto (anche se non sono escluse sorprese), ma sopratutto in uscita: meno di 24 ore per mandare via tanti esuberi, tra questi c’è anche Alvaro Gonzalez.
Il centrocampista uruguaiano ha vissuto tutta l’estate da esubero dopo il suo ritorno dal prestito messicani dell’Atlas Guadalajara. Ora prega perché gli sia trovata una nuova sistemazione. Sembrava ormai fatta per il trasferimento all’Atlético Paranaense, poi all’ultimo non se ne fece nulla, anche in virtù dell’inserimento di alcuni club degli Emirati Arabi. Per lui potrebbero aprirsi nelle prossime ore le porte della Liga: come riporta Sky Sport, infatti, il Malaga avrebbe posato gli occhi sul mediano classe ’84 di proprietà della Lazio (contratto in scadenza nel 2017). Le sensazioni sono buone e c’è la grande convinzione che oggi la trattativa vada in porto. Il contratto de “El Tata” potrebbe essere rescisso a favore del club spagnolo che vuole a tutti i costi il centrocampista classe 1984.
Il pensiero ultras sul terremoto
Pubblichiamo con sentimento, questa bellissima lettera scritta da un cittadino italiano che esprime un pensiero comune in molti di noi, ma che purtroppo non viene mai messo in evidenza dai media di regime. La lettera è tratta dalla pagina Facebook “Different people style”.
Tutta la redazione di Laziochannel nonché il suo editore, sono in prima fila per le battaglie sociali e contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio.
Ricordiamoci sempre che il mondo non lo hanno rovinato quelli coi tatuaggi, ma i “mezzi uomini” in giacca e cravatta.
Buona lettura.
“Gli Ultras sono il male del calcio, probabilmente della società. Siamo violenti, cattivi, rubiamo negli Autogrill, siamo ignoranti, non paghiamo il biglietto, facciamo accordi e veniamo finanziati dalle Società, siamo il male da combattere e debellare. Ricordo come se fosse oggi la mia prima partita allo stadio, avevo 6 anni e mio padre mi portò in un settore “tranquillo”. Passai tutto il tempo a vedere la Curva della squadra della mia città, non vidi nemmeno un’azione, non avevo mai visto un pallone diverso dal Super Santos eppure non mi interessava. Ero più attratto dai fumogeni, dai cori, dalle sciarpe e dalle bandiere. In quel giorno decisi che il mio futuro sarebbe stato all’interno di quella Curva, senza manie di protagonismo ma per mettermi al servizio della mia città. Non è importante oggi raccontare la mia storia quanto diffondere un messaggio. Un messaggio di pace da chi la pace, agli occhi della gente, l’ha sempre rigettata. Non è nemmeno importante passare per vittime di un sistema, non fa per noi. Il messaggio di pace l’abbiamo lanciato come sempre dall’ombra, senza proclami, senza pubblicità, senza titoli sui giornali.
In questi giorni la nostra terra è stata colpita da una tragedia, il terremoto ha lasciato senza casa centinaia di persone, ha infranto sogni e spezzato vite. Tutto senza possibilità di appello. E allora ci siamo organizzati spontaneamente come sempre abbiamo fatto in un filo conduttore che ha unito tutta la penisola, dall’estremo Sud al profondo Nord senza distinzione. L’elenco delle città che ha contribuito con aiuti di ogni genere è infinito, non mi basterebbe un’ora per scriverle tutte e di sicuro ne dimenticherei qualcuna. In ogni Curva d’Italia si sono raccolti fondi nell’ultimo week end, ognuno ha dato il suo contributo in base alle proprie possibilità. Senza farci pubblicità, come sempre. Eppure c’è chi ancora ci condanna e chi ci punta il dito contro. Forse preferite i nostri amati politici che si affannano a twittare a tempo di record il proprio cordoglio e fanno a gara a chi deve farsi fotografare per primo ai funerali delle vittime avvolti dagli abiti di sartoria. Questo non fa per noi, non ci appartiene. Abbiamo usato internet solo per un passaparola più veloce e per coordinare le iniziative, ne avremmo fatto volentieri a meno altrimenti. Però però però, mi è venuto un dubbio in questi giorni. Ho visto tanti TG, forse troppi. Ho visto tanti “giornalisti” che ci sguazzavano nell’immortalare la sofferenza della gente. Sembrava tutto finto, come fossimo all’interno di un cast ma invece era vero. Ho visto i genitori dei bambini distrutti per le perdite, ho visto cani che restavano al fianco dei padroni deceduti, ho visto Vigili del Fuoco con i guanti e i polpastrelli della mani bruciati per aver scavato ininterrottamente. Il dubbio è restato, poi è diventato sospetto, dopo ancora sconcerto. Com’è possibile che nessuno si sia accorto di noi? Tanti ragazzi sono andati a scavare, davvero tanti eppure nessuno ne ha parlato. I nostri aiuti forse valgono meno di quelli degli altri? Non è una gara a chi fa di più, in questi casi si è tutti uguali ma forse bisognerebbe avere un minimo di obiettività e riconoscere che un cuore, e grande, ce l’abbiamo anche noi. Continueremo ad aiutare la gente in difficoltà fregandocene delle apparenze e di chi preferisce i colletti bianchi e le ventiquattrore ai tatuaggi e ai piercing, quando un’amico ha bisogno gli si porge sempre una mano. L’Italia è una. Noi i suoi figli”.
Un ragazzo di curva come tanti
FORMELLO – Si ricomincia senza i nazionali e…senza portieri. Differenziato per Bastos
I ragazzi di Inzaghi tornano al lavoro dopo i 2 giorni di riposo concessi dallo stesso tecnico piacentino. All’allenamento di ieri ovviamente mancavano tutti i senza i nazionali, ben 15: Marchetti, Berisha, Vargic, Strakosha, Hoedt, Lukaku, Biglia, Parolo, Cataldi, Milinkovic, Lulic, Oikonomidis, Immobile, Kishna e Keita. Al “Fersini” manca anche Bastos, fermo a causa di un problema muscolare rimediato durante la partita di sabato con la Juventus. Per lui seduta differenziata. Tornerà disponibile per la partita con il Chievo. In campo ci sono soltanto 13 giocatori, tra questi anche Minala e Tounkara. Il prof. Ripert ha curato la parte atletica prima della sfida in famiglia, ovviamente a campo ridotto. Questi giorni verranno sfruttati per mettere ulteriore benzina nelle gambe. La ripresa è fissata per oggi pomeriggio (sempre ore 18).
ZERO PORTIERI – L’insufficienza di organico non si palesa tanto in mezzo al campo, quanto tra i pali: la Lazio, ora come ora, è senza portieri. O almeno in prima squadra: stando, infatti, alle ultime convocazioni per gli impegni con le nazionali a cavallo tra questa e la prossima settimana, i biancocelesti rimarrebbero, anzi rimangono senza estremi difensori. Federico Marchetti è stato convocato da Ventura, alla sua prima panchina ufficiale con l’Italia; Vargic è con la Nazionale croata, mentre sia Berisha che Strakosha hanno ricevuto la chiamata dal ct De Biasi. Risultato? Zero portieri a disposizione di mister Inzaghi, un po’ di riposo per Grigioni. Verrà pescato almeno un portiere dalla Primavera (nella cui rosa c’è Borrelli, che nello scorso anno andò in ritiro ad Auronzo di Cadore), qualora l’allenatore di Piacenza volesse iniziare a fare delle prove. Sarà così per qualche giorno, fino al 3 settembre, quando il primo ad unirsi al gruppo, come comunicato dalla Lazio, sarà Strakosha. Una situazione che ha comunque del clamoroso, con ben quattro portieri su quattro a disposizione in prima squadra convocati dalle rispettive nazionali, con Inzaghi già costretto lavorare a ranghi ridotti.
PAIDEIA – E’ arrivato Luis Alberto. Inizia la sua nuova avventura biancoceleste
È arrivato pochi minuti fa in clinica Paideia il nuovo acquisto biancoceleste Luis Alberto. L’esterno spagnolo è arrivato in insieme al team manager biancoceleste Stefan Derkum e in questi istanti sta svolgendo le visite mediche di rito prima di diventare a tutti gli effetti un giocatore della Lazio. Lo spagnolo ha dichiarato ai cronisti presenti: “Felice di essere qui, forza Lazio!”. L’ormai ex Liverpool firmerà un contratto di cinque anni a 1,2 milioni di euro a stagione, mentre ai Reds andrà una cifra vicina ai 5 milioni più 2 di bonus in caso di raggiungimento dell’europa (e un 30% sulla futura cessione). Dopo la firma del contratto, comincerà ad allenarsi agli ordini di Inzaghi. Inizia l’avventura di Luis Alberto con la Lazio.
UEFA – Novità in Champions League per gli orari delle gare
In occasione dei sorteggi di Champions League a Montecarlo la scorsa settimana l’Uefa ha dato il via libera alla riforma della massima competizione europea per club a partire dal 2018.
La novità più importante riguarderà l’accesso diretto alla competizione delle prime quattro classificate dei quattro migliori campionati europei. Di conseguenza la Serie A non dovrà più preoccuparsi di inseguire chi gli sta davanti – la Premier League – ma dovrà difendere la preziosa quarta posizione dalle rivali. Inoltre, stando a quanto riportato da Sport Bild, dalla stagione 2018/19 le partite invece che nel canonico orario delle ore 20:45 verranno disputate alle ore 19 e alle ore 21. Lo scopo è quello di aiutare i club aumentando il numero di partite da poter vedere in televisione e di conseguenza incrementare gli introiti pubblicitari.
SOCIETA’ – Riforma pensioni 2016: rinviati gli interventi su quattordicesima, precoci ed esodati
Negli ultimi tempi si è sentito spesso parlare di vari piani e progetti che ruotavano intorno alla riforma pensioni. Ultimamente il Governo sembrava aver individuato i prossimi interventi in campo previdenziale ma dalle ultime notizie il tutto sembra ancora essere in alto mare. La riforma pensioni sarà abbastanza timida e “a puntate”. Si partirà con l’Ape e la ricongiunzione gratuita dei contributi, ma per il resto (esodati, precoci, quattordicesima) si dovrà ancora attendere.
Questo spacchettamento della riforma è dovuto alla situazione dei conti pubblici e alla difficoltà di reperire risorse per attuare il piano nella sua totalità. In tutto, l’intero pacchetto delle misure previdenziali studiate dall’Esecutivo richiederebbe allo Stato uno sforzo di 4 miliardi di euro, di cui 2,6 immediatamente. Per rendere operativo l’anticipo pensionistico Ape servono 700 milioni, per la ricongiunzione dei contributi almeno 500, per l’estensione della platea dei beneficiari della quattordicesima altri 800. Bisogna trovare inoltre le risorse per l’innalzamento della no-tax area e poi ci sarebbe la misura più impegnativa, quella relativa allo scivolo per i lavoratori precoci (gente che ha iniziato a lavorare molto presto), per i quali si pensa ad un bonus contributivo pari a tre o quattro mesi per ogni anno di lavoro svolto prima di diventare maggiorenni.
La prima tranche della riforma pensioni sarà composta da due sole misure. La prima è l’Ape, l’anticipo pensionistico: un prestito che viene concesso ai lavoratori che decidono di uscire anticipatamente e che dovranno restituire tramite un piano di rimborso ventennale una volta raggiunti i requisiti per la pensione. Meccanismo che ha sollevato molti dubbi, visto che il lavoratore subisce una doppia penalizzazione (anticipo pensionistico e pagamento degli interessi) e che l’operazione coinvolgerebbe banche e assicurazioni. L’introduzione dell’Ape avrebbe un costo contenuto per le casse dello Stato (700 milioni) perché gran parte degli oneri finirebbero sulle spalle dei lavoratori. La seconda misura che potrebbe essere introdotta in tempi brevi è relativa alla ricongiunzione gratuita dei contributi: considerando il costo non eccessivo (non si dovrebbe andare oltre i 500 milioni di euro) l’intervento appare sostenibile per le casse dello Stato.
Gli interventi verranno probabilmente inseriti nella legge di Stabilità 2017, mentre per le altre misure i tempi sembrano allungarsi. Come detto, l’intervento più oneroso per lo Stato dovrebbe essere quello che riguarda il bonus per i lavoratori precoci, ma anche la revisione della quattordicesima può risultare particolarmente cara. Ancora da capire se si punterà all’aumento degli assegni degli attuali beneficiari o all’allargamento della platea dei beneficiari (opzione più pesante per i conti pubblici visto che costerebbe circa 800 milioni). Non bisogna poi dimenticare che serviranno ulteriori risorse da impiegare sul fronte esodati: con l’ottava salvaguardia verrebbero tutelate 32.000 persone.
ACCADDE OGGI – Rocky Marciano, l’americano dal sangue abruzzese
Il 1 settembre del 1923 nasceva a Brockton, negli Stati Uniti, Rocky Marciano (il suo vero nome era Rocco Francis Marchegiano). Il padre Pierino Marchegiano parti dall’Abruzzo, dal paese di Ripa Teatina (in provincia di Chieti), in cerca di fortuna in America.
Marciano è stato una vera e propria leggenda del pugilato, uno dei pugili più forti di tutti i tempi, l’unico pugile rimasto imbattuto, il suo record è di 49 vittorie (di cui 43 per KO) e zero sconfitte. Il 23 settembre del 1952 divenne campione del mondo dei pesi massimi, in seguito difese il titolo sei volte e rimase campione fino a novembre del 1956. Per la potenza dei suoi colpi veniva chiamato il “Bombardiere di Brockton” (The Brockton Blockbuster). Grazie al lavoro da muratore e la cucina italiana della mamma sviluppò sin da giovane un fisico forte e compatto.
Il suo sogno era quello di lavorare con il padre nel locale calzaturificio ma dovette rinunciare a causa di un’allergia alle polveri delle pelli. Tarchiato, 178 cm per 93 kg di peso, era dotato del più corto allungo della storia dei campioni dei pesi massimi. La sua arma micidiale era il suo destro, non veloce ma potente, era famoso per il suo montante e per i colpi al corpo capaci di mandare KO gli avversari. Dimostrò anche di avere un cuore d’oro aiutando Joe Louis, un vecchio campione caduto in digrazia dopo il ritiro dal pugilato. Rocky morì giovane all’età di 46 anni il 31 agosto 1969 a Newton precipitando con il suo aereo privato.
CALCIOMERCATO – Ceccarini (Premium Sport): “La Lazio sta provando a prendere Cerci ma occhio alla sorpresa…”
24 ore alla chiusura del calciomercato, che come raramente accade, ha visto la Lazio protagonista, seppur non siano arrivati nomi di grido. Immobile, Wallace, Bastos, Lukaku, Leitner e ieri è stato preso Luis Alberto, non ancora ufficializzato. Ben 6 acquisti, 7 se si conta anche Vargic, ma la squadra è ancora incompleta, come sottolineato da mister Inzaghi in conferenza stampa. In attesa di conoscere il futuro di Keita, sarebbe opportuno cautelarsi con un’altra ala d’esperienza. Lotito aveva individuato già da tempo Cerci, ma Tare finora ha bloccato l’approdo dell’ex Genoa in biancoceleste. Tuttavia, visto che Dirar è saltato, mentre Luis Alberto è principalmente un trequartista centrale (ma può giocare pure come ala) nelle ultime ore pare che Lotito stia cercando di portare Cerci a Roma. A confermarlo è l’esperto di mercato Niccolò Ceccarini, noto giornalista di Premium Sport che su TMW Radio ha spiegato: “La La Lazio sta provando a fare in extremis Cerci dall’Atletico Madrid, mentre è da seguire la situazione di Mati Fernandez”. L’esterno cileno ha interrotto i suoi rapporti con la Fiorentina rescindendo il contratto e adesso è in cerca di una squadra. A parametro 0 potrebbe essere un affare ghiotto. Per quanto riguarda Mario Balotelli, altro giocatore in orbita Lazio, il giornalista Mediaset precisa che è vicino al Nizza.
Corradi: “La Lazio può arrivare in Europa League. Bastos? Voglio rivederlo nella difesa a 4”
L’ex centravanti biancoceleste Bernardo Corradi ha detto la sua su ciò che serve ai biancocelesti: “Alla Lazio manca un esterno, visto che la rottura con Keita sembra difficilmente sanabile. Peccato perché è un patrimonio della società e un anno fuori rosa faremmo scontenti tutti: il problema fondamentale degli innesti della scorsa stagione è stata la poca conoscenza del calcio italiano”.
Contro la Juve si è visto Immobile troppo isolato in avant: “Anche io mi sarei aspettato di più davanti, ma non credo che la poca incisività possa essere additata solo all’attacco e ad Immobile: sono mancati gli inserimenti dei centrocampisti e dei due esterni. Bastos? “Ha dato dimostrazione di essere più in forma, ma è avvantaggiato dal suo arrivo dalla Russia: l’ho visto molto sicuro, ha tanta forza e credo potrà giovare dal rientro di de Vrij. C’è curiosità di vederlo in una difesa a quattro, non è la stessa cosa che difendere a tre, espone più a rischi anche se lui mi sembra pronto”.
Infine sul piazzamento finale dei biancocelesti, Corradi a TMW radio ha detto: “Credo che in Europa League sia possibile: Juve, Napoli, Roma e la stessa Fiorentina per il momento secondo me hanno organici diversi, le genovesi sono partite benissimo… la lotta inizia a essere serrata anche per un posto UEFA. Inzaghi intanto ha dimostrato di essere un tecnico molto preparato, la gara con l’Atalanta parla chiaro”.
Raiola fa chiarezza sul futuro di Balotelli
La lunga estate di Mario Balotelli sembra non conoscere il finale. Infatti l’attaccante del Liverpool, ogni giorno, viene accostato ad una squadra diversa. Ma il problema è sempre lo stesso: il sontuoso e pesante ingaggio che percepisce in quel di Liverpool.
Raiola, il suo agente, ha fatto chiarezza. Su di lui c’è prepotentemente il Nizza, che si trova in pole rispetto al palermo e alla lazio, quest’ultima che si sta ritirando dalla corsa a Super Mario. ma Raiola lascia ancora qualche possibilità a tutti i club: “Non c’è nessun accordo tra Liverpool e Nizza, pertanto non sono previste le visite mediche“.
Ma in queste ore dalla Francia insistono che il futuro di Balotelli sarà al Nizza. Secondo l’Equipe l’affare è stato concluso.
Le parole di Klose sul suo futuro
Il bomber tedesco Miroslav Klose è attualmente svincolato. Dopo aver salutato la Lazio, il record man dei Mondiali ancora non ha trovato squadra. O meglio, lui ancora non ha deciso il suo futuro. Infatti le pretendenti ci sono da tutte le parti del mondo. Usa, Cina ed ora anche Australia.
Durante la partita benefica in onore di Michael Schumacher, l’ex attaccante della Lazio ha fatto chiarezza sul suo futuro: “Ho tante richieste, ma ancora non ho deciso dove continuare a giocare. L’unica certezza è che sarà molto difficile tornare in Bundesliga“.
Giordano: “Meglio vendere Keita. Luis Alberto? Forse Inzaghi cambierà modulo”
Torna a parlare di Lazio Bruno Giordano. L’ex attaccante della biancoceleste, con i suoi toni severi ma spesso giusti, ha analizzato il calciomercato laziale. Dallo spinoso caso Keita, al nuovo acquisto Luis Alberto. Questo il suo pensiero westernato a Radiosei:
“Ormai la Lazio sul mercato ha fatto tutto, bisogna capire come andrà a finire la questione Keita. Se dovesse restare sarebbe un problema ricostruire il rapporto con il gruppo. Dovrebbe cercare di mettere tutte le cose al proprio posto con i comportamenti, non con le chiacchiere. E’ incredibile che si sia fatto fuori alla vigilia della prima gara del nuovo campionato, quella porta sempre un’emozione particolare. Ora servono comportamenti, credo che la cosa migliore sia trovare una collocazione sul mercato, ma Lotito si è imputato su questi 30 milioni che non hanno senso di esistere. Non vale tanto in questo momento. Un recupero del giocatore passa solo dal giudizio dello spogliatoio, senza dimenticare il pensiero della tifoseria. Luis Alberto? Se devi sostituire Candreva serve un giocatore utile per fare le due fasi, forse Inzaghi vuole cambiare qualcosa tatticamente“.