Mancano meno di due ore e la Lazio farà il suo debutto in Europa League.
I biancocelesti avranno bisogno di sentire il sostegno di tutti, nonostante il match si giocherà a porte chiuse. Dal mondo dei social arriva un supporto anche di Mauricio, che oggi non può essere in campo a causa dell’espulsione rimediata contro il Bayer Leverkusen, ma vuole comunque stare vicino ai suoi compagni e suona la carica attraverso il suo profilo Instagram:
“Io non sono in campo, ma sto qui e tifo per te. Sempre forza Lazio“.
LAZIOSOCIAL – Mauricio incita i compagni: “Non sarò in campo, ma tiferò per voi. Forza Lazio!”
Wilson carica la Lazio: “Potrà fare molta strada in Europa League”
Manca poco più di un’ora all’esordio in Europa League per la Lazio di Pioli. In Ucraina sfideranno il Dnipro, finalista la scorsa edizione. L’ex capitano Pino Wilson, a TMW, ha voluto caricare la sua ex squadra: “Se vuole può raggiungere anche la semifinale. Io ci credo“. I motici che lo spingono a questo pronostico sono i seguenti: “Se si recuperano al 100% sia Biglia che De Vrij non vedo come non possa arrivare fino in fondo alla competizione. Lo scorso anno la Lazio ha fatto un’ottima stagione e se vuole potrà ripetersi“.
Europa League – Lazio, stasera inizia una nuova avventura
Ci siamo questa sera si gioca. Alle 21 la Lazio inizia la sua avventura europea e lo fa contro i vice campioni della scorsa edizione di Europa League: il Dnipro.
Si torna in Europa dopo un anno e mezzo di assenza dall’ultima partita giocata in questa competizione: stagione 2013/2014 – Sedicesimi di finale contro il Lugodorec. Fu un percorso non esaltante quello della Lazio (allora allenata da mister Petkovic prima e da Reja poi) qualificandosi come seconda in un girone che poteva tranquillamente dominare (Trabzonspor, Apollon Limassol, Legia Varsavia) per poi uscire appunto ai sedicesimi per mano dei Bulgari in un doppio confronto ancora difficile da spiegare. La Lazio di quell’anno era una squadra insicura, con molti problemi…gli acquisti non incidevano…l’allenatore faceva fatica a tenere il gruppo compatto…insomma una squadra totalmente opposta a quella che l’anno prima aveva letteralmente sottomesso i suoi avversari, concludendo da imbattuta il suo girone (costituito da Tottenham, Panatinaikos e Maribor), decisamente meno leggero di quello dell’anno successivo, arrivando, dopo aver eliminato Borussia M’bach e Stoccarda, a giocarsi i Quarti di finale con il Fenerbahce dando la fortissima impressione di poter arrivare fino in fondo e giocare quella finale che manca dalla stagione 1997/1998 (quando l’Europa League era la vecchia Coppa Uefa), ma sfortunatamente il percorso della Lazio fu interrotto (in un modo che ancora lascia l’amaro in bocca), proprio contro i turchi, che verranno poi eliminati in semifinale dal Benfica. Se quindi l’eliminazione con i bulgari non lasciò grandi ferite, perchè quella Lazio non dava l’impressione che sarebbe potuta andare molto lontano, questa del 2013 brucia terribilmente, sopratutto per il modo “discutibile” in cui è giunta.
Dopo un anno e mezzo quindi, una nuova storia può iniziare: oggi la Lazio è cambiata molto (stasera infatti ci saranno solo 3 di quei giocatori che disputarono il ritorno in Bulgaria: Marchetti, Onazi e Konko: solo il primo fa parte in pianta stabile ancora oggi del blocco dei titolari), è una squadra nuova ha un mister (Pioli) che ha saputo ricompattare il gruppo, che è riuscito realizzare un gioco entusiasmante ed “europeo” in grado di far innamorare i tifosi, insomma per certi aspetti ricorda molto la squadra che era giunta fino ai Quarti di finale contro il Fenerbahce e sicuramente se mantiene il livello di grinta e determinazione dell’anno scorso se la può giocare con tutti ed arrivare fino in fondo. Non sarà facile, nessuno osa dire il contrario, anche perchè più avanti ci saranno anche le squadre provenienti dalla Champions e l’eliminazione dai preliminari per mano del Bayer leverkusen ha lasciato ancora qualche ferita aperta in attesa di rimarginarsi…ma la Lazio può e deve tentare di realizzare un grande percorso…e per farlo deve comunque iniziare con un primo passo…che è questa sera.
Il girone nasconde delle insidie da non sottovalutare, ma non possono essere di certo Dnipro, Saint’Etienne e Rosenborg (con tutto il rispetto) a intimorire una squadra che fino all’anno scorso (cioè 3 mesi fa!!!) giocava (dopo la Juventus) il miglior calcio d’Italia e fino all’ultimo si è giocata il secondo posto in campionato.
Stasera si comincia e dopo una stagione senza Europa sarebbe bello ricominciare col piede giusto, i tifosi laziali vogliono sognare perchè conoscono le potenzialità di questa Lazio, sperando questa volta in un finale migliore.
Marco Lanari
La Serie A premia Matri e Felipe Anderson
La terza giornata di Serie A ha sorriso alla Lazio. oltre al convincente successo per 2-0 sull’Udinese, Pioli ha gioito anche per l’ottimo esordio di Alessandro Matri. Il bomber, con la sua doppietta, ha regalato tre punti pesanti alla compagine biancoceleste. Ed è proprio lo score del numero 17 ad essere preso in considerazione dalla Lega Calcio. Matri è stato premiato come TOP PLAYER della terza giornata. Ma le buone notizie non terminano qui. Sul gradino più alto sale anche Felipe Anderson per la categoria Assist. Il brasiliano ha fornito l’assist a Matri per il gol dell’1-0 a seguito di un ottimo dribbling ai danni degli avversari friulani. Sperando che anche contro il Dnipro possano entrambi ripetersi.
101 volte Lazio
Match numero 101 in Europa League o Coppa Uefa per i più nostalgici, percentuale di vittorie interessante per i bianco celesti che spacca il 50% .
La partita di questa sera alla Dnipro Arena sarà la numero 101 per la Lazio. I bookmakers ci danno favoriti per la vittoria del girone e noi ci prendiamo questo onere, in quanto squadra appunto blasonata a livello europeo.
Il Dnipro è orfano dei suoi migliori giocatori, noi abbiamo ragazzi giovani e scapitanti li davanti, ansiosi di mostrare i loro numeri migliori, Kishna, FA10 e Milinkovic-Savic partiranno da titolari, pronti ad illuminare la notte ucraina.
Questa notte europea d’esordio sta per giungere, tutti davanti ai teleschermi, o sintonizzati alla radio, dal lancio della monetina fino al recupero del secondo tempo, per segnare tutti insieme una percentuale vincente!
Lorenzo Centioni
Le probabili formazioni di Dnipro-Lazio
In casa Lazio, in un ambiente euforico e festante, dopo l’obiettivo raggiunto la scorsa stagione, si sognava di disputare la Champions per cimentarsi contro grandi squadre e per riassaporare il fascino di quelle sere vissute qualche stagione fa con l’attuale gestione ma soprattutto con l’ex presidente Cragnotti, quando la musichetta della competizione europea più importante risuonava nelle fredde serate romane e scaldava i cuori dei tifosi presenti all’Olimpico ed in giro per l’Europa al seguito dei biancocelesti. Niente di tutto questo però si è verificato, alla gioia dall’essersi garantiti il preliminare di Champions e la speranza di vivere un sogno si è passati alla profonda delusione per uno spareggio perso contro i tedeschi del Leverkusen e la retrocessione nella seconda competizione europea. Forse se la società si fosse mossa in un altro modo le cose sarebbero andate diversamente ma questa è la realtà dei fatti ed ora bisogna fare un passo indietro. Anche l’Europa League ha un certo suo valore ed un certo fascino e inoltre può portare sicuramente benefici alle casse societarie. Ridimensionati si ma non sconfitti, ora bisogna crederci e cercare di arrivare fino in fondo per tentare di raggiungere il successo finale. Anche Pioli è stato chiaro, nonostante la rivoluzione della squadra che verrà attuata questa sera a Dnipro, pretende dai suoi ragazzi impegno, coraggio e voglia di ottenere la vittoria. La Lazio dopo una stagione torna in campo internazionale e vuole farlo da protagonista senza lasciare nulla al caso. Per l’impegno di questa sera l’allenatore ha deciso di puntare sulla linea verde, saranno tanti i giovani che si vedranno sul terreno di gioco, coadiuvati da qualche titolare. Appuntamento alla Dnipro Arena alle 21.05. Queste le probabili formazioni.
Dnipro (4-2-3-1): 71 Boyko; 44 Fedetsky, 23 Douglas, 30 Gueye, 12 Leo Matos; 25 Fedorchuk, 8 Edmar Golo; 24 Luchkevych, 29 Rotan, 99 Matheus; 11 Seleznev. All: Markevych;
A disp.: 16 Lastuvka, 14 Cheberyachko, 22 Tomecak, 36 Anderson, 6 Danilo, 7 Ruiz, 20 Bruno Gama;
Squalificati: nessuno;
Indisponibili: Zozulya, Bezus.
Lazio (4-2-3-1): 22 Marchetti; 29 Konko, 2 Hoedt, 18 Gentiletti, 26 Radu, 16 Parolo, 23 Onazi; 10 Felipe Anderson, 21 Milinkovic-Savic, 88 Kishna; 17 Matri. All: Pioli;
A disp.: 99 Berisha, 8 Basta, 32 Cataldi, 19 Lulic, 6 Mauri, 87 Candreva, 14 Keita;
Squalificati: Mauricio;
Indisponibili: Djordjevic, Biglia, De Vrij, Klose.
Canigiani: “Polemica ridicola da parte dei francesi. Anche Candreva sui biglietti Atac”
Alla Lazio, alla vigilia dell’esordio europeo in terra ucraina, contro il Dnipro è arrivato un attacco ingiustificato ed inaspettato da parte del giornale Le Mond. Il quotidiano francese ha dichiarato e sottolineato che la maglia Away, quella nera scelta dalla società biancoceleste, con l’autorizzazione da parte dell’Uefa, da utilizzare nelle trasferte europee ricorda le “camicie nere” del periodo fascista. I transalpini ci sono andati giù pesanti ricordando nell’articolo incriminato fatti collegati alla politica che si sono verificati in passato, come lo striscione dedicato alla tigre Arkan, il famoso saluto di Di Canio e la mano alzata di Stefan Radu, omettendo però in quest’ultimo caso di dire che si trattava di un fotogramma, bloccato ad arte e con malizia, facente parte di un filmato più lungo in cui il romeno era intento nell’atto di salutare semplicemente la curva senza alcun riferimento politico. La cosa, giustamente, non è passata inosservata ed ha scatenato la reazione dei tifosi laziali e della stessa società biancoceleste.
Ai microfoni di Radiosei 98,100 è intervenuto il Responsabile del Marketing, Marco Canigiani, per commentare lo spiacevole episodio:
“L’articolo riportato dal quotidiano francese è a dir poco ridicolo, si tratta di una polemica sterile ed inutile. Il giornale d’oltralpe probabilmente aveva solo bisogno di visibilità ed ha sparato su di noi per poterla ottenere. Tra l’altro in questa edizione delle competizioni europee saranno diverse le squadre che utilizzeranno questa gradazione di colore, come già successo martedì scorso con il PSG e la Juventus. La Lazio ha rispettato il regolamento e si è attenuta agli obblighi imposti dalla Uefa stessa. E’ lo stesso governo del calcio che in Europa stabilisce le gradazioni di colore e impone che l’aquila stilizzata, che rappresenta il logo societario, non possa avere un colore con una gradazione superiore al 15% del resto della maglia. Comunque la Lazio si riserva di rispondere con un comunicato ufficiale”.
Canigiani ha fatto luce anche sul caso dei biglietti Atac, dopo che i giornali in questi giorni stanno mettendo in risalto il fatto che siano in onore del compleanno del capitano giallorosso:
“Non si tratta come raccontano i quotidiani che vengono stampati per onorare il compleanno di Totti ma di una iniziativa benefica voluta dall’azienda dei trasporti capitolina. Verranno messi in commercio a ottobre a pochi giorni dal derby e ve ne saranno anche altri con impressa l’immagine di Candreva” .
Infine sul canale tematico biancoceleste:
“Nonostante le lamentele dei tifosi che si chiedevano il perchè non ci fosse una tv biancoceleste quest’anno non è che ci siano stati tanti abbonamenti. I canali dei bianconeri e dei giallorossi sono visibili a tutti perchè in questa maniera Sky si riserva il diritto di mandare in onda immagini della Champions oltrepassata la mezzanotte del giorno degli incontri delle due squadre nella competizione”.
Napoli Lazio dirige Damato. L’ultima volta fu pareggio
La quarta giornata del campionato di Serie A TIM Napoli-Lazio, in programma domenica 20 settembre alle 20:45 allo Stadio San Paolo di Napoli, sarà diretta da Antonio Damato (sez. Barletta). Assistenti: Manganelli–Meli. IV Uomo: Costanzo. Favorevoli i precedenti col fischietto pugliese: la Lazio vanta 9 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. L’ultima gara diretta da Damato fu proprio tra Lazio e Napoli giocata, però, all’Olimpico il 4 marzo scorso, semifinale d’andata di Coppa Italia, in cui al gol di Klose rispose Gabbiadini.
Gianni Di Marzio a “I Laziali Sono Qua”: “Al Napoli manca un progetto tecnico”
E’ uno dei decani degli allenatori italiani. Consulente di mercato in Inghilterra ed attentissimo osservatore del mondo del calcio. Ma il suo nome è anche legato alla storia del Napoli e ai tempi dell’arrivo nella città partenopea di Diego Armando Maradona. Essendo gli azzurri i prossimi avversari della Lazio in campionato, la trasmissione radiofonica di riferimento di tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva ogni mattina sugli 88.100 di Elle Radio ha contattato Gianni Di Marzio per parlare del match di domenica sera.
L’analisi parte però dal match di stasera che la Lazio dovrà affrontare a Dnipropetrovsk: “Il Dnipro non gioca un buon calcio,” spiega Di Marzio, “è una squadra molto difficile da affrontare. Hanno un classe ’90, Danilo, naturalizzato belga, da tenere d’occhio, ma hanno perso il bomber Kalinic, passato alla Fiorentina. Il giocatore più importante a centrocampo è Rotan, perno di un 4-1-4-1 molto solido, difficile da forzare offensivamente. E’ una squadra che gioca molto sugli esterni, sfruttando il loro nuovo centravanti, Selyeznov, molto forte fisicamente. L’anno scorso con il raggiungimento della finale hanno fatto registrare un grande exploit in Europa League, ma il fatto che si giocherà senza pubblico potrebbe rappresentare un vantaggio, senza ombra di dubbio, per la Lazio. Che dovrà sfruttare le lacune dei difensori del Dnipro, muscolari ma limitati tecnicamente.”
Parlando invece del Napoli, Di Marzio parla sulla base della sua eccellente conoscenza dell’ambiente partenopeo. “Io vivo a Padova e lavoro in Inghilterra, ma sono a Napoli ogni lunedì per fare il punto sulla squadra azzurra in una trasmissione televisiva. E’ una squadra che seguo sempre per una questione affettiva. Ho conosciuto Maradona nel 1978, quando aveva sedici anni, e posso dire che è stato il più grande fuoriclasse mai conosciuto sicuramente a livello personale, ma penso si possa dire anche nell’intera storia del calcio. E se Maradona dice qualcosa sul Napoli, lo fa con cognizione di causa, perché ama Napoli. Se ha espresso perplessità su Sarri, ci sono motivi seri. Io stimo molto l’attuale tecnico dei partenopei, ma al di là delle responsabilità del mister mi sembra che quest’anno al Napoli manchi proprio un progetto studiato. Una volta scelta la scommessa-Sarri, De Laurentiis doveva costruire una squadra adatta alle sue caratteristiche. Sarri ha dei capisaldi: linea di difesa altissima, pressing sui centrocampisti avversari asfissiante. Molti giocatori che non hanno sulle corde questo gioco si sono dovuti adattare e stanno facendo fatica. Andavano presi anche difensori centrali adatti a questo tipo di impostazione tattica: quelli attuali non sono all’altezza di una squadra che ha il progetto di arrivare almeno al terzo posto. Manca un equilibrio: il Napoli è in condizione di fare tre gol, e contestualmente subirne quattro.”
Sulla Lazio Gianni Di Marzio spiega: “Mi aspettavo qualche acquisto più idoneo agli obiettivi stagionali immediati che la squadra biancoceleste doveva perseguire. Per fare un esempio pratico, mi aspettavo che il Matri della situazione potesse arrivare prima. I giocatori importanti ci sono: Biglia l’ho ammirato anche in Coppa America ad altissimi livelli, di Cataldi sono innamorato, ora la società ha recuperato anche Keita che resta estremamente promettente. Forse manca qualcosa in difesa, ma penso che i risultati della scorsa stagione possano essere ripetuti. Purtroppo nelle ultime due stagioni Napoli e Lazio hanno seguito il modello-Udinese in Champions, portando su i giovani anche per un motivo economico, ma perdendo il treno del preliminare per il quale sarebbero serviti giocatori d’esperienza.”
Sulle protagoniste del campionato, Di Marzio ha le idee chiare: “Sarà un torneo anomalo, non c’è più un padrone. La Juventus non ha sostituito adeguatamente i giocatori importanti che sono partiti, anche se Allegri a Manchester ha dimostrato di stare trovando la strada tattica giusta. Io vedo ancora i bianconeri con la Roma e l’Inter in prima fila. La Lazio, assieme al Napoli e al Milan, dovrà puntare ad inserirsi in questo terzetto. Adesso che ha ritrovato l’attaccante, può sperare di riassestarsi ai livelli di gioco e di risultati della passata stagione.”
Ucraina mon amour: per la Lazio tradizione positiva
Notte di Europa, notte di sogni per la Lazio a Dnipropetrovsk. L’atmosfera, a causa del match da giocare a porte chiuse per gli avversari, non sarà forse delle più suggestive, ma l’ambiente suonerà di sicuro familiare ai colori biancocelesti. Questo perché quello tra la Lazio e le formazioni ucraine è un lungo filo che non si è mai spezzato, e che affonda le sue radici addirittura alle primissime apparizioni del club capitolino nelle competizioni UEFA.
CHINAGLIA LO ZAR – In “Ogni Cosa è Illuminata” lo scrittore Jonathan Safran Foer parla di Odessa come della città più bella per innamorarsi e mettere su famiglia. La Lazio ha potuto saggiare la bellezza della città ucraina nel primo turno della Coppa UEFA 1975/76. Incassando una sconfitta di misura all’andata, ma vivendo al ritorno una delle notti europee più esaltanti della sua storia. Giorgio Chinaglia contro l’allora formazione dell’URSS riacciuffò la parità tra andata e ritorno al 90′, per poi realizzare una doppietta ai supplementari. Per il popolo biancoceleste queste emozioni europee, compreso l’extra time, rappresentavano una magnifica prima volta. La tripletta del bomber biancoceleste del primo scudetto ha segnato una notte indimenticabile.
SAPORE DI CHAMPIONS – Il ritorno in Ucraina avverrà ben ventiquattro anni dopo. Per la prima volta nella sua storia la Lazio è impegnata nella massima competizione europea, e in Champions League i biancocelesti si trovano di fronte la Dinamo Kiev. E’ la prima di sempre in Coppa dei Campioni all’Olimpico, e la Lazio ottiene un’esaltante vittoria in rimonta grazie ai gol di Paolo Negro e di Marcelito Salas. Il ritorno a Kiev si giocherà con la qualificazione già in cassaforte per la Lazio, che espugnerà comunque l’Olimpiyskiy con un gol di Dario Marcolin.
PIACEVOLE CONSUETUDINE – La stagione successiva la Lazio si ripresenterà in Ucraina con lo scudetto sul petto. L’avventura in Champions League parte in casa dello Shakhtar Donetsk: la squadra di Sven Goran Eriksson si imporrà con un rotondo 3-0, per poi fare il bis al ritorno, 5-1 con tripletta di Claudio Lopez (subito dopo quel match costretto per quasi sei mesi ai box per un grave infortunio).
IL NUOVO CORSO – La Lazio si ripresenta nel 2004 in Ucraina con prospettive completamente diverse. E’ appena finita l’era Cragnotti ed iniziata quella di Claudio Lotito, che ha chiuso il calciomercato con nove acquisti nell’ultimo giorno utile di trattative. La Lazio supera comunque brillantemente il primo turno di Coppa UEFA tornando a Donetsk, ma stavolta in casa del Metalurh. 3-0 sia all’andata che al ritorno, in una squadra che non riuscirà comunque a ripetere i fasti recenti in campo europeo. Quindi dopo Odessa, Kiev e due volte Donetsk, sarà ora Dnipropetrovsk la nuova tappa per una Lazio che nei doppi confronti contro le ucraine è sempre risultata vincitrice. Per Pioli, l’ovvia speranza che la tradizione possa continuare anche in questa stagione.
Fabio Belli
Lotito, Tavecchio: “Se la Salernitana va in A deve cedere”
Da una parte la Lazio e dall’altra la Salernitana. Queste le due squadre del presidente Lotito: una in A e l’altra in B. Le reogli federali se nel caso la squadra di Salerno conquistasse la massima Serie non ammetto deroghe: Lotito può controllare solo una squadra in un campionato. Un concetto che il presidente della FIGC Tavecchio ha ricordato a Lotito, dalle frequenze di Radio Onda Libera: “Se la Salernitana dovesse a fine stagione approdare in Serie A Lotito dovrà cederla: la norma non sarà rivista”.
EUROPA LEAGUE – Uefa, più guadagni alle squadre
La Uefa da questa stagione ha cercato di dare nuova vita all’Europa League aumentando gli introiti per le squadre partecipanti. Dunque non è più un peso, non avrà il fascino della Champions, ma a livelli di guadagni qualcosa sta cambiando. Per il prossimo triennio infatti gli introiti – come scrive quest’oggi Repubblica – sono salito da 233 a 381 milioni. Basti pensare che solo la fase a gironi vale 2,4 milioni e vincendo tutte le partite del raggruppamento si arriverebbe a 2,5. E l’eventuale trionfo nella competizione varrebbe 30 milioni di Euro, la stessa cifra persa della Lazio fallendo il preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen.
EUROPA LEAGUE – Talismano Matri
Stasera la Lazio dopo un anno di assenza, in Ucraina in casa del Dnipro torna a confrontarsi con l’Europa League. Pioli, rispetto al fallimentare preliminare contro il Bayer Leverkusen ora può contare su un bomber di razza lì davanti: mitra MATRI. L’ex rossonero – come scrive quest’oggi il Corriere dello Sport – è un esperto in debutti. Nel marzo del 2011 proprio in Ucraina, partendo dalla panchina, festeggiò il suo debutto con la Nazionale dell’allora ct Prandelli con un goal, proprio come ha fatto domenica nella sua prima fra con la Lazio decidendo la sfida con l’Udinese.
FIDUCIA – Per Matri l’ambiente biancoceleste è l’ideale, come più volte ha sottolineato l’ex laziale e suo grande amico Cristian Brocchi: “Alessandro ha bisogno di sentirsi apprezzato per rendere al top”. Pioli possiede la psicologia giusta per motivarlo e per alternarlo con gli altri attaccanti, oggi solo Keita, ma tra qualche settimana torneranno Klose e Djordjevic. Matri è partito a razzo e renderà durissima la concorrenza agli altri. Ha il gol nel sangue. Allegri, suo maestro a Cagliari, lo stima tantissimo e nel gennaio scorso lo ha voluto riportare in bianconero. Nell’ultima parentesi juventina, pur trovandosi dietro a Tevez e Morata, ha segnato reti pesantissime. Uno a Firenze in semifinale e poi quello decisivo all’Olimpico il 20 maggio rubando il sogno della Coppa Italia a Pioli, che adesso gli chiederà di farsi perdonare.
EUROPA – Matri ha segnato anche due stagioni fa in Danimarca alla prima in Europa League della Fiorentina. contro il Dnipro stasera sarà aiutato da due esterni veloci e formidabili come Felipe Anderson e Kishna. Il brasiliano gli aveva fornito l’assist del primo gol con l’Udinese. Keita non è sicuro che vada in panchina. Almeno sino alla prossima sosta di campionato, Alessandro e lo spagnolo saranno gli unici centravanti a disposizione di Pioli, deciso a ricorrere a un sano turnover per concedere spazio a tutti e non stressare i suoi giocatori.
EUROPA LEAGUE – Le Monde: “Fasciste le maglie della Lazio”. La Società risponde
Attacco senza senso del giornale francese Le Monde alla Lazio definendo la nuova maglia da trasferta per l’Europa League un riedizione delle cosiddette “camice nere” del ventennio fascista. Un pezzo delirante quello dei francesi scritto dal giornalista Abel Mestre, che abitualmente segue il Front National di Marine Le Pen: “Rimpiangere a Paolo di Canio di non poterla indossare”. Il nero però è un colore che usano anche la Juve ed il PSG: “è la grande tendenza della stagione calcistica 2015-2016. Ma la Lazio, ha una pessima reputazione per i suoi tifosi neofascisti in Curva nord che si sono distinti più volte con slogan nostalgici degli anni ’30 e versi delle scimmie. Da Di Canio al saluto romano di Stefan Radu, braccio teso davanti alla curva Nord dopo una partita con il Napoli, rispetto alla Juve ed al PSG la situazione è diversa, la scelta dell’abbigliamento laziale ricorda questo passato problematico“. Non solo Le Monde addirittura la redazione di Les cahiers du football, ex rivista cartacea, ora pubblicata soltanto su Internet: “Simpatico: la Lazio lancia la maglia Terzo Reich”.
RISPOSTA – “Resto basito nel leggere ciò che ha scritto Le Monde – la risposta del Responsabile Marketing della Lazio Marco Canigiani a Repubblica.it- utilizzare il colore nero era l’unico modo che avevamo per impiegare anche in Europa la maglia bandiera, perché la norma Uefa ci permetteva di realizzare un disegno del genere solo con la formula tono su tono. Avremmo giocato volentieri con la maglia con l’aquila stilizzata dell’anno scorso in campionato, ma non era possibile in quanto a livello europeo viene considerato logo e avrebbe sforato le misure standard consentite. Tra l’altro, tra i vari precedenti c’è anche quello del Paris Saint-Germain di qualche anno fa, cui è stata bocciata una maglia in cui si vedeva in modo troppo evidente la Tour Eiffel. Ripeto, l’unica possibilità che avevamo era la formula tono su tono, oltretutto con una differenza di gradazione dei colori molto bassa. Abbiamo fatto molte prove nel corso degli ultimi tre mesi, fino a quando la Uefa non ci ha dato l’ok definitivo. Il colore doveva essere necessariamente scuro, in quanto la prima maglia è celeste e la seconda bianca. Non è che avessimo molte alternative”.
Il comunicato di Lotito dopo la decisione della Nord
Stamattina su Elle Radio alla trasmissione I Laziali Siamo qua, il conduttore Danilo Galdino ha letto il comunicato della curva Nord (leggi qui). In risposta è arrivato il comunicato del presidente Lotito: “Accolgo con estrema gioia e piacere l’annuncio di voler tornare a sostenere la nostra amata Lazio anche negli incontri in trasferta. E’ una notizia che ci motiva nel profondo e che rafforza lo spirito del gruppo. Abbiamo dei tifosi unici al mondo ed oggi lo hanno dimostrato nuovamente. Di questo, ci tengo a sottolinearlo, la società ne ha sempre avuto piena consapevolezza. Le coreografie e le scenografie offerte durante i match più significativi come i derby e il supporto ricevuto ogni domenica, ma soprattutto la vicinanza mostrata nei momenti più difficili rappresentano per la società motivo di grande orgoglio, in Italia e nel mondo come simbolo dei valori che sempre accompagnano il club fin dalla sua nascita consistenti nel rispetto delle regole, dell’avversario e dei valori dello sport. Il tifoso biancoceleste, per la stessa storia che lo contraddistingue è ineguagliabile. Con loro in casa ed in trasferta saremo più vivi, saremo più forti”.
Ballotta: “Lazio, devi tenere Marchetti. Inizio lento? Ci vuole tempo per trovare gli equilibri”
La Lazio e Federico Marchetti hanno intenzione di prolungare il loro matrimonio, ma nonostante le intenzioni positive il rinnovo tarda ad arrivare. C’è ottimismo, ma i giorni passano ed è importante chiudere la questione il prima possibile, la trattativa prosegue, la Lazio propone due anni più l’opzione per il terzo, Marchetti vorrebbe legarsi a vita fino al 2019 (anche 2020) quando, è bene ricordarlo avrà compiuto 36 anni. Non sembrano invece emergere problemi sulla questione ingaggio.
L’ex portiere biancoceleste, Marco Ballotta, è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com per spingere fortemente sulla permanenza di Marchetti e al tempo stesso ha rilasciato un commentato sull’inizio di stagione dei ragazzi di Pioli:
“Indubbiamente Marchetti è uno dei portieri più affidabili dell’intera Serie A e credo che la Lazio debba pensare a trattenerlo. Quando si hanno giocatori bravi è sempre meglio legarli a sé e non perderli, soprattutto se manifestano la volontà di continuare a vestire la maglia che indossano. Marchetti ha l’età e la maturità giusta per poter essere ancora competitivo ad alti livelli, ha messo alle spalle i suoi problemi fisici e può dare ancora molto. Poi se legarlo alla Lazio a vita o meno è una cosa su cui deve ragionare la società, ma sicuramente io lo confermerei. Poi sappiamo che Lotito non è un presidente con cui è facile trattare”. Poi sull’inizio di stagione dei capitolini:
“E’ stato un avvio con alti e bassi come è normale che sia. Ci vuole tempo per amalgamare i nuovi coi vecchi e trovare l’equilibrio. Credo che sia presto per fare dei bilanci e questo vale per la Lazio come per altre squadre, come a esempio la Juventus. Fra qualche gara si potrà avere un quadro della situazione più completo”.
DNIPRO – L’all. Markeviych: “La Lazio è una squadra temibile, ma ci faremo trovare pronti”. Fedetskiy: “Li abbiamo studiati bene”.
Ci siamo, è tempo di Europa League e la Lazio si presta ad affrontare domani il suo primo avversario, il Dnipro. Nonostante la perdita di prezzi pregiati gli ucraini restano una squadra pericolosa che ha ancora tanta voglia di confermarsi in questa competizione.
Ma se la Lazio deve stare attenta a non cadere nell’errore di sottovalutare l’avversario sicuramente anche gli stessi ucraini saranno molto vigili, consapevoli del blasone della squadra che avranno di fronte domani alla Dnipro Arena (ad oggi la principale antagonista nella corsa al primo posto del girone.
Proprio della pericolosità degli uomini di Pioli hanno parlato il tecnico Markeviych e il difensore Fedetskiy nella conferenza stampa di vigilia:
MARKEVIYCH – “Noi abbiamo visto tante partite della Lazio, anche quella con il Chievo. Ad ogni squadra capita di avere qualche problema, ma non credo che per questo motivo saranno meno pericolosi. Non è una squadra in crisi, l’ha dimostrato domenica. La Lazio è una grande squadra, ha una buona difesa e grandi attaccanti. Anderson, Matri, sono tutti molto bravi. Ma noi siamo pronti per giocarci le nostre possibilità. Assenze importanti a centrocampo? Non credo proprio, loro sono una squadra temibile. Domani giocheremo una partita difficile, vedremo chi avrà ragione“. Sullo stadio vuoto: “E’ un peccato perché qui lo stadio è sempre pieno e i nostri tifosi ci danno una carica incredibile”.
FEDETSKIY – “I loro calciatori più pericolosi? Matri e Candreva sono degli ottimi giocatori,
CONFERENZA – Gentiletti: “Siamo pronti a ripartire. Hoedt? Diventerà un grande”
Dopo le parole di mister Pioli, ai microfoni parla Santiago Gentiletti:
Come stai? Che emozioni hai per questa Europa League? Che differenza c’è in confronto ai tuoi successi con il San Lorenzo? E’ diverso giocare in difesa con due centrali mancini?
Sto bene grazie, sono pronto a giocare in qualsiasi posizione il mister richieda. Non credo cambi tanto giocare in difesa con due centrali mancini.
Credi ci possa essere un contraccolpo psicologico? Siete pronti a ripartire?
Si siamo pronti, no non credo che ne possiamo risentire.
Quanto ha inciso il tuo infortunio sulle gerarchie della squadra?
E’ stata molto dura e difficile riprendere, credo abbia inciso, ora però mi sento bene, sono in forma.
Come hai visto Hoedt?
Ha molta qualità e tecnica, è molto forte fisicamente, sarà un grande giocatore.
CONFERENZA STAMPA: Pioli dalla Dnipro Arena
In collegamento con la Dnipro Arena Pioli parla prima del match di Europa League:
Ci giocheremo la partita a viso aperto, è importante cominciare con lo spirito giusto.
Qual’è stato l’impatto psichico del preliminare di Champions League?
Non abbiamo centrato l’obiettivo, non abbiamo raggiunto il nostro sogno, non ci siamo riusciti, ma ripartiamo da qui. L’Europa League è una competizione importante e prestigiosa. La Lazio ha bisogno di cominciare bene.
Crede che questa competizione abbia la stessa importanza del campionato?
Assolutamente si, abbiamo le capacità di poter vincere su qualsiasi campo, il Dnipro è forte, il Saint-Etienne sta giocando bene, il Rosenborg sta vincendo il campionato, siamo consci del valore dei nostri avversari.
Abbiamo bisogno di una prestazione molto intensa.
Che cosa ne pensa della situazione di Felipe Anderson, nonostante l’ottima prestazione contro l’Udinese, quali sono le sensazioni del brasiliano?
Felipe è sereno e motivato, sta raggiungendo la miglior condizione possibile, ci sono tantissime partite per dimostrare il proprio valore, ho una rosa ampia e tutti avranno l’occasione di farsi vedere. L’Udinese è stata la prova del 9 per Felipe e l’ha superata alla grande.
Per quanto riguarda i classe 95 come Milinkovic-Savic, Kishna, Keita, a che punto sono nella loro crescita?
Hanno tante occasioni per mettersi in mostra, bisogna essere positivi e fiduciosi.
L’esame di Leverkusen ha dimostrato che Lazio non è al livello Champions?
Ci troviamo in una competizione comunque importante, che va onorata. Il Dnipro è un’ottima squadra, ha giocatori importanti, hanno ritmo e intensità, sono già avanti in campionato, le loro armi migliori sono a centrocampo, compiono scelte di gioco pulite in fase di recupero del pallone. Noi abbiamo tutte le carte in regola per poter giocare con chiunque.
Cosa ricordate della semifinale tra Napoli e Dnipro?
Ho visto il match, il Dnipro è stato forte e solido, combattendo pallone su pallone.
Che cosa ne pensa del fatto che si giocherà a porte chiuse?
E’ una sensazione strana, il calcio è concepito per i tifosi.