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Benvenuto Muriqi, la Lazio ti aspetta

Il gigante kosovaro arriva finalmente a Roma

Il dado è tratto: diamo il benvenuto a Vedat Muriqi! Finalmente conclusa la lunga trattativa che ha interessato il giocatore proveniente dal Fenerbahce. La compravendita tra Lotito e la squadra turca si è conclusa con un accordo economico pari a 17/18 milioni di euro più bonus. L’arrivo dell’attaccante classe 1994 è previsto nella capitale per domani sera. Per il giorno seguente, lunedì, previste invece le visite mediche di routine presso la clinica Paideia. Dopo di queste, rimane solo la firma del contratto: Muriqi vestirà la maglia biancoceleste nel prossimo campionato.

I numeri del bomber

Con un’altezza di 194 cm e una potenza di attacco non indifferente, l’acquisto Muriqi va quindi a rinforzare notevolmente la rosa dei giocatori a disposizione di Simone Inzaghi. Il bomber ha infatti all’attivo ben 17 goals realizzati nell’ultima stagione col Fenerbahce, e numerosi assists vincenti verso i compagni di squadra. Non ci resta che dargli un caloroso benvenuto e aspettare di vederlo in campo.

Coronavirus: tampone anche per il Presidente Lotito

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Il Presidente biancoceleste si è sottoposto al test dopo aver saputo dell’esito positivo per De Laurentiis

Galeotta fu la riunione di Lega a Milano, complice la presenza del Presidente del Napoli, trovato positivo al virus nei giorni scorsi. Tutti i presenti in quella sede si sono quindi sentiti in dovere di fare a loro volta il test. Tra questi anche Claudio Lotito, Presidente della SS. Lazio.

Gli esiti dell’esame

Il tampone ha dato esito negativo. Lotito è apparso tranquillo, visto che già svolgeva i controlli ogni 4 giorni, come da protocollo del calcio. Questo quanto ha dichiarato oggi alla AdnKronos: “Sono negativo. Faccio i tamponi ogni 4 giorni come richiede il protocollo del calcio, è normale. Se c’è un positivo, questo si deve isolare e stare a distanza. Figurarsi, con tutti i controlli che facciamo, io a volte anche ogni due giorni visto che oltre alla Lazio ho anche la Salernitana. Comunque bisogna prendere degli accorgimenti, se uno non frequenta posti affollati, va in Sardegna, a Capri o chissà dove altro, il problema non si pone. Ma comunque c’è un allarmismo fuori luogo. Il prossimo tampone sarà martedì”. Pericolo scongiurato quindi per il Presidente biancoceleste.

LA NOSTRA STORIA – Tanti auguri all’ex biancoceleste Fernando Orsi

Il 12 settembre 1959 nasce a Roma Fernando Orsi, detto “Nando”. Cresciuto nelle giovanili della società giallorossa nel 1979 esordisce tra i professionisti nel Siena in Serie C2.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Dal 1980 al 1982 Orsi gioca nel Parma, da dove viene acquistato dalla Lazio che milita in Serie B. Nel 1985/86 passa all’Arezzo dove resta per quattro stagioni per tornare poi alla Lazio nel 1989/90 come secondo portiere (nove campionati) e dove resta fino al termine della carriera. Con la maglia biancoceleste vince la Coppa Italia nella stagione 1997-98. Convocato dalle nazionali azzurre ha giocato 13 partite (più altre sei convocazioni) nella Juniores, con la quale ha vinto il Torneo Giovanile Principato di Monaco del 1976 dove viene anche premiato come miglior giocatore del torneo. Inoltre conta due presenze nella Nazionale Under 21.

DOPO IL RITIRO

Appesi gli scarpini al chiodo diventa allenatore: dal 1999 al 2001 ricopre il ruolo di preparatore dei portieri della Lazio. A luglio del 2002 diviene il vice-allenatore della squadra biancoceleste, facendo da assistente a Roberto Mancini. Nel 2004 passa all’Inter insieme allo stesso Mancini. A marzo del 2007 viene ingaggiato dal Livorno, in Serie A, per sostituire Daniele Arrigoni, ma il 9 ottobre viene esonerato. Ad aprile 2008 viene richiamato dal presidente Aldo Spinelli, però finito il campionato viene di nuovo esonerato e sostituito da Giancarlo Camolese. Dall’ottobre 2010 allena la Ternana in Lega Pro Prima Divisione ma viene esonerato nel febbraio successivo. Terminata l’esperienza sulla panchina umbra entra a far parte della scuderia di Mediaset Premium come commentatore delle partite di calcio e come opinionista presso l’emittente radiofonica Radio Radio.

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Napoli – Le condizioni di Aurelio De Laurentiis

Nella giornata di ieri è arrivata la notizia della positività al Covid del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Anche la squadra e lo staff hanno effettuato i tamponi

Tutti i calciatori e lo staff del Napoli si sono sottoposti al tampone. Il responsabile della consulta scientifica della società ha confermato l’esito negativo. Si attendono ancora i risultati dei tamponi di alcuni giocatori che non prenderanno parte all’amichevole di oggi contro il Pescara. Buone notizie anche per il patron Aurelio De Laurentiis: il presidente del Napoli si trova nella propria abitazione di Roma e le sue condizioni sono in netto miglioramento.

LAZIO Formello – Brutte notizie per Inzaghi: out due big

LAZIO Formello – Nella giornata di oggi, la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere l’ultimo allenamento prima dell’amichevole contro il Frosinone

LAZIO Formello – Alla seduta odierna hanno preso parte Lucas Leiva e Jordan Lukaku, ieri a riposo a scopo precauzionale. Domani allo Stirpe, alle ore 18, i biancocelesti affronteranno il Frosinone di Nesta in amichevole, test nel quale il brasiliano ex Liverpool potrebbe partire titolare. Farà certamente parte dei convocati anche l’esterno belga, il cui impiego rimane però da valutare. Oggi in gruppo, però, non si sono visti Milinkovic e Luis Alberto: l’ex Genk è tornato affaticato (le sue condizioni non destano preoccupazione) dagli impegni in nazionale e verrà risparmiato fino alla prossima settimana. Ieri lo spagnolo ha rimediato un duro colpo in un contrasto con Escalante riportando una contusione alla caviglia destra che lo costringerà a saltare il match contro i ciociari.  A destra agirà sicuramente Manuel Lazzari con Kiyine, in vantaggio su Jony, sulla corsia opposta. Parolo e Akpro le  probabili mezzali ai lati di Leiva, mentre davanti il tandem offensivo sarà composto da Immobile e Correa. In difesa potrebbe toccare ad Acerbi, Radu e Luiz Felipe, mentre in porta è ballottaggio tra Strakosha e Reina.

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez potrebbe essere più di un’opportunità

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez – Il trequartista potrebbe arrivare in biancoceleste per rinforzare l’attacco

CALCIOMERCATO LAZIO Vasquez – In avanti la Lazio conta Immobile, Correa, Caciedo e Muriqi, senza contare il giovane Moro promosso in prima squadra. All’apparenza il reparto offensivo sarebbe giusto ma, la Lazio sta pensando di rinforzarlo con il “Mudo” Vazquez. Il giocatore del Siviglia è da tempo nel mirino biancoceleste, ha il contratto in scadenza nel 2021 e con 10 milioni si potrebbe prendere. Sarebbe un altro regalo per Inzaghi dopo l’arrivo di Muriqi, Fares, Escalante e il difensore che dovrebbe arrivare a breve. L’argentino molto amico di Correa e Luis Alberto, non solo può ricoprire tutti i ruoli offensivi, ma è capace di giocare da mezzala, proprio nel posto del suo amico Luis, questo infatti, potrebbe essere un’ulteriore incentivo per far sì che la trattativa vada in porto. Tra la Lazio e il Siviglia, i rapporti sono ottimi, non ci sarebbero problemi a concludere l’operazione anche gli ultimi giorni di mercato. Il Mudu aspetta la Lazio e nel frattempo si allena con il Siviglia che nel weekend inizierà il suo cammino in Liga.

Lazio Inzaghi chiama Acerbi per un chiarimento

Lazio Inzaghi chiama Acerbi – Il tecnico non ha perso tempo e ha chiamato subito il suo difensore per risolvere la situazione

Lazio Inzaghi chiama Acerbi – Frasi che hanno lasciato di sasso moltissimi tifosi e soprattutto il mister Inzaghi che non pensava il suo ragazzo potesse sfogarsi in pubblico in questo modo. Nonostante questo però, il giorno dopo l’accaduto, ha deciso di chiamare immediatamente Acerbi per chiarire la situazione e tranquillizzarlo e provare a far scendere gli animi in vista dell’incontro che avverrà a breve. Il tecnico piacentino non poteva permettersi di perdere Acerbi, sia come giocatore che a livello di squadra, in questa stagione sarà importantissimo il suo approccio perciò ha cercato di fare da paciere.

INCONTRO

Nei prossimi giorni, è previsto un incontro tra la società, il suo agente Pastorello e Acerbi. Secondo le ultime indiscrezioni, i rapporti si sarebbero distesi e le parti si sarebbero venute incontro, alla fine, si dovrebbe trovare una situazione che accontenterà tutti. Nel frattempo sullo sfondo rimangono Inter e Napoli, anche se, il prezzo del cartellino si aggira intorno ai 30 milioni, troppi per entrambe le società.

CALCIOMERCATO LAZIO Wallace vicino alla cessione in Premier

CALCIOMERCATO LAZIO Wallace dopo un anno di prestito al Braga, potrebbe definitivamente abbandonare la Lazio

CALCIOMERCATO LAZIO Wallace – Il difensore nella passata stagione, stava per trasferirsi in Inghilterra, più precisamente nella squadra del Wolverhamton, ma, a causa di problemi legati ad alcune regole è saltato. In Premier League, le leggi sono diverse, per poter prendere un giocatore extracomunitario questo, dovrebbe aver giocato diverse partite con la propria Nazionale (non è il caso di Wallace), perciò per poter acquistare il giocatore bisogna richiedere un permesso speciale alla Football Association. Nello scorso mercato, non si fece in tempo a far arrivare questo permesso ora invece, le cose potrebbero cambiare. Già, la squadra inglese è tornata sul difensore e lo vuole fortemente, ora dalla sua, avrà anche il tempo. Fortuna Wallace potrebbe terminare la sua avventura con la Lazio.

ECCO I CONSIGLI DI TOMMASO PARADISO

LAZIO BENEVENTO AMICHEVOLE

Lo scrittore Piperno: “Arcadio Spinozzi simbolo della mia Lazio”

Alessandro Piperno, scrittore e noto tifoso biancoceleste, ha rilasciato una lunghissima intervista in cui ha parlato della sua squadra del cuore: “Arcadio Spinozzi simbolo della mia Lazio”.

Piperno chi è Spinozzi, perché era così importante per lei e con quale giocatore di oggi l’ha sostituito? “Arcadio militava in quella Lazio, così importante per quelli della mia generazione (ho 48 anni), che tornò in serie A dopo qualche stagione triste e umiliante. Certo, non c’era solo Spinozzi. C’erano D’Amico, Giordano, Manfredonia, Orsi, Podavini e tanti altri. Ma chissà perché la mia fantasia di decenne fu completamente conquistata da quella figura severa, barbuta e spigolosa. Un classico marcatore anni ’70. Perché lo idolatravo? Forse lui era semplicemente il giocatore in cui mi veniva facile identificarmi. Lo stopper che mi sarebbe piaciuto essere: limitato e coraggioso, austero ma efficace”.

Piperno lei ha scritto che la Lazio le piaceva anche negli anni più oscuri. Una passione che vale proprio perché sciagurata e masochistica? “Mi lasci dire che per convinzione e temperamento rifuggo ogni passione identitaria. Non ho mai aderito a cause ideologiche o a movimenti politici, mai partecipato a una manifestazione, mai firmato appelli o petizioni. Non ho convinzioni da difendere o propagandare. Insomma, sono ciò che si potrebbe definire un solipsista perplesso.

Ebbene, il solo tipo di faziosità capace di scaldarmi il cuore è quella generata dal tifo calcistico. La sola piazza in cui mi sento a mio agio è la tribuna di uno stadio. Lo so, è un gioco, la più frivola delle passioni. Ma forse proprio per questo riesco a prenderla così seriamente. Non posso dire neppure di essere un amante del calcio, né un intenditore. Certo, mi piace, ma forse potrei farne a meno. Io sono un tifoso. E non uno qualsiasi: sono un tifoso della Lazio. Una disciplina interiore che scantona nello stoicismo. La Lazio è una squadra scalognata, il che rende la passione che m’ispira ancora più esclusiva”.

Piperno venti anni fa la Lazio vinse lo scudetto. Quell’attesa nello stadio mentre a Perugia diluviava e la Juve perdeva la sofferenza più bella? “Ho un ricordo abbastanza preciso della lunga attesa, per non parlare dell’improvvisa consapevolezza che mi investì di essere Campione d’Italia. All’epoca ero abbondato in Tribuna Monte Mario con mio fratello. C’era tanto sole ma non faceva così caldo.

Continuavo a ripetermi: ‘Ho vinto, ho vinto’ ma più passavano i minuti più una domanda impertinente emergeva dal fondo della coscienza: ‘Ok, sì, ho vinto, ma in pratica cosa diavolo ho vinto?’. Ecco, la cosa che ricordo meglio è quel senso di crescente incredulità, come se avessi appena scoperto di essere il vincitore della lotteria di capodanno. La similitudine è funzionale al fatto che di solito chi vince la lotteria finisce male. Anche quella Lazio munifica e spettacolare sarebbe andata in malora molto prima di quanto, in quel trionfale pomeriggio di maggio, potessi immaginare”.

Piperno cosa significa crescere della Lazio a Roma? “Quando cammini per strada ci sono buone probabilità che le persone che ti si fanno incontro, togliendo gli agnostici, siano dell’altra sponda calcistica. Questo ti rende diffidente condannandoti a una sorta di sindrome di accerchiamento. Allo stesso tempo ti tempra il carattere e ti rende fiero e ironico”. Cosa pensa di Ciro Immobile diventato scarpa d’oro, proprio lui dopo le vittorie di Messi: “Penso che Immobile sia il capolavoro della coppia Lotito-Tare. Con quello che costano i centravanti, comprarne uno per due spiccioli (si fa per dire) i cui numeri sono appena al di sotto di quelli di Messi, Lewandowski e Ronaldo è un colpo di genio”.

Piperno ma non è che la gestione Lotito-Tare sta normalizzando la storia di follie, miserie e resurrezioni che accompagna le sue stagioni da tifoso della Lazio? Non c’è il gruppo pazzamente magico di Maestrelli, non c’è una società sull’orlo dell’abisso e nemmeno il club pericolosamente ambizioso di Cragnotti. Insomma: un passo alla volta, un quarto posto, una supercoppa. Senza drammi ne’ sgangherate velleità: “No, non lo penso. Credo che Lotito abbia un tocco di follia parecchio laziale. Non è soltanto un gestore oculato, è un autentico outsider. Non posso dire che mi piaccia il suo stile (non mi piace affatto) ma gli riconosco capacità straordinarie che sembrano provenire da un misto di ostinazione e tracotanza davvero impressionanti”.

Cosa servirebbe al tifoso della Lazio Piperno quest’anno dopo mezza stagione di calcio senza pubblico e un mercato non proprio irresistibile? “Non credo che mi abituerò mai al calcio senza pubblico, tanto meno a guardare le partite a casa in panciolle. È uno strazio malinconico. Per quanto riguarda il ‘calcio mercato non proprio irresistibile’ solo un ingenuo poteva credere che Lotito si sarebbe comportato in modo diverso dal solito. A lui non interessa il piazzamento della squadra. Se arriviamo quarti o decimi fa lo stesso, investe i medesimi quattrini. Così è sempre stato e così sempre sarà. Del resto l’assioma secondo cui chi spende molti soldi è destinato a vincere si è dimostrato fallace. Troppo facile indicare esempi virtuosi come il Bayern Monaco e l’Atalanta. Mi spiace solo che le trattative della Lazio siano sempre così esasperanti: per i tifosi, per i giocatori e persino per l’allenatore”.

Veron dice che Luis Alberto gli assomiglia. Gargaschelli dice che assomiglia a Mancini e Baggio, Gene Gnocchi sostiene che assomigli a Gene Gnocchi. Piperno a lei nella Lazio chi ricorda? “Per me è lui il vero fuoriclasse della Lazio. E incarna una tipica storia laziale. Arriva da noi in sordina, fa un anno disastroso, flirta persino con l’idea di lasciare il calcio a soli ventisei anni, per poi sbocciare nel modo più assurdo e imprevedibile rendendosi insostituibile. Non so a chi somiglia. Di fronte a certi assist chirurgici e felpati mi pare il sosia dell’Iván de la Peña che avrei voluto vedere giocare nella Lazio ma che, ahimè, non è mai arrivato”.

Negli ultimi vent’anni, da Eriksson a Simone Inzaghi, qual è il suo allenatore preferito e perché? “Bah, sono il classico tifoso becero e volubile. Non c’è allenatore con cui non me la sia presa auspicandone l’immediato esonero. Devo dire che Inzaghi (cui non ho risparmiato critiche tanto severe quanto incompetenti) ha le physique du rôle dell’allenatore-gentiluomo. Un tipo umano che mi piace parecchio. E almeno in questo mi ricorda molto Eriksson”.

Una volta raccontò del suo psicanalista, il dottor Pasquino, certamente un romanista. Che ne è di lui? Lo ha mai sognato? E quanta Lazio c’è nei suoi sogni? “In realtà quello da lei citato è un nome di fantasia. Per ovvie ragioni di discrezione non credo di aver mai rivelato pubblicamente quello reale. Non lo vedo da un paio di decenni e non credo di averlo mai sognato. D’altronde di rado ricordo i miei sogni. Ma se è di sonno e di veglia che vogliamo parlare mi sembra più onesto rilevare come la Lazio mi abbia fatto passare parecchie notti insonni”.

Una volta cercò di farsi fare un autografo da Almeyda. Non andò benissimo. Meglio tenersi lontani dagli idoli? “Era dopo la famosa partita vinta a Torino contro la Juve (gol di Simeone), l’anno del secondo scudetto. All’epoca andavo a vedere le partite a casa di amici all’Olgiata (un comprensorio residenziale che dista pochi chilometri da Formello, il complesso sportivo dove la Lazio si allena). Così decidemmo di andare ad aspettare i giocatori. Mal me ne incolse. Quando vidi uscire dal cancello la Ferrari gialla di Almeyda mi ci avventai per farmi fare un autografo. Per poco non m’investì. Da allora preferisco che gli dei non scendano dall’Olimpo”.

Come vede le partite? Da solo? Dove? Andrà ancora allo stadio? “Quelle casalinghe allo stadio: sono abbonato in Tevere. Lo ammetto, non sempre mi piace andarci. Quando fa freddo, quando piove, può essere uno strazio. Per non dire dei parcheggi che non si trovano e delle forze dell’ordine che ti perquisiscono. No, non si può dire che sia un’esperienza gratificante. E tuttavia ci vado: come a Messa o in Sinagoga. Per le trasferte, invece, invito un paio di amici. Quando posso cucino per loro: il clou della mia vita mondana”.

Come può un materialista come lei adorare una squadra? “In parte credo di aver già risposto. Diciamo che, con la sola eccezione della narrativa per cui ho una passione insaziabile, il tifo calcistico è la sola forma di Sublime cui possa aspirare senza sentirmi eccessivamente ridicolo”. Ha usato la categoria del grottesco per descrivere le tragiche assurdità del calcio, del tifo, dello stadio. Lo fece quando i laziali distribuirono immagini di Anna Frank con la maglia della Roma. Spesso le hanno chiesto di come possa conciliare il suo essere ebreo con l’antisemitismo della curva laziale.

Dopo tante risposte quale darebbe ora? C’è ancora molto di grottesco? “Diciamo che l’esperienza dello stadio mi pare oramai appartenere a un’altra epoca della storia umana. Forse anche per questo, per deficit di esperienza, non ho molto da aggiungere a ciò che scrissi allora. Chiunque mescoli una cosa ludica, gratuita, sentimentale come il tifo calcistico con qualsiasi forma di settarismo ideologico (antisemita, razzista, omofobo, in poche parole violento e criminale, è un individuo grottesco e degno del massimo disprezzo”.

CALCIOMERCATO LAZIO – TOMMASO PARADISO HA DEI CONSIGLI PER LOTITO

CALCIOMERCATO LAZIO Tommaso Paradiso ha dei consigli per Lotito

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L’ex frontman dei Thegiornalisti sulla campagna acquisti della Lazio.

Intervenuto sulle frequenze di Radiosei, l’ex frontman dei Thegiornalisti Tommaso Paradiso, noto tifoso della Lazio, ha parlato della campagna acquisti della squadra e dei suoi giocatori. Grande soddisfazione per l’acquisto di Reina, da lui definito “un portiere di esperienza”. Sullo sfogo di Acerbi: “Non penso sia stato volutamente scorretto, penso sia stato solo confuso”. Di Lulic ha detto chiaramente che la Lazio “non può farne a meno, rientra nella classifica di uno dei più grandi calciatori. Speriamo possa rientrare presto”. Qualche consiglio per Lotito? “Se la campagna acquisti finisse oggi, non sarebbe un buon mercato, considerato che dobbiamo fare tre competizioni. Serve un arrivo da Champions: il mio sogno rimane De Paul dall’Udinese”, ha ammesso, “credo che per i tifosi un innesto da Champions vada fatto”.

Lazio Benevento – Amichevole tra i fratelli Inzaghi. Data e ora

Lazio Benevento – Simone Inzaghi contro Pippo. I due fratelli si affronteranno in un match amichevole in programma all’Olimpico 

Lazio Benevento – I fratelli Inzaghi si affronteranno in amichevole all’Olimpico: un test in famiglia in vista della nuova stagione. La gara è in programma sabato 19 settembre alle 18.00, nel giorno in cui la Serie A riapre i battenti. Biancocelesti e campani, infatti, non scenderanno in campo in occasione della prima giornata di A, alla luce del calendario che li vede avversari rispettivamente di Atalanta e Inter, che hanno chiesto lo spostamento del match per gli impegni europei di agosto. Una sorta di assaggio di campionato, dunque, in attesa del 16 dicembre, quando Lazio e Benevento si affronteranno al Vigorito. 

Lotito: “De Laurentiis positivo. Mi comporterò di conseguenza”

Nella giornata di oggi, il patron della Lazio Claudio Lotito è intervenuto a proposito della positività al Covid del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

Lotito: “De Laurentiis positivo al Covid? Voglio precisare che, in qualità di presidente di una squadra professionista, sono sempre monitorato e sottoposto ai controlli del caso. Ogni 4 giorni faccio il tampone e ogni 14 il test sierologico, così come hanno fatto giocatori e membri dello staff anche nel ritiro di Auronzo. Ieri in Lega ho visto De Laurentiis ma non ho parlato con lui, era a 30 metri da me e avevo la mascherina. In ogni caso domani mi sottoporrò nuovamente al tampone”. Così Claudio Lotito ai microfoni di Adnkronos.

UFFICIALE De Laurentiis positivo al Covid-19. Presidenti di A preoccupati: ecco perché

UFFICIALE De Laurentiis positivo al Covid-19 – Il presidente del Napoli è risultato positivo, ora dovrà sottoporsi all’isolamento

UFFICIALE De Laurentiis positivo al Covid-19 – Una brutta notizia arrivata oggi dal profilo social del Napoli, il loro presidente è risultato positivo al tampone. Nella giornata di ieri Aurelio ha preso parte all’assemblea della Lega Serie A a Milano dove erano presenti tutti i presidenti delle altre società e ora dovranno sottoporsi tutti al tampone. Già nella giornata di ieri, era trapelata la notizia di un possibile contagiato e oggi è arrivata l’ufficialità. Il presidente non sarebbe asintomatico e a seguito della polmonite avuto qualche tempo fa, verrà tenuto sotto controllo. Inoltre sembrerebbe che nella giornata di ieri non abbia usato sempre la mascherina.

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla in cima alla lista ma non è l’unico: ecco tutti i nomi

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla è in cima alla lista, l’altro difensore è Izzo ma la pista per lui risulta più complicata

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla – Il nome del difensore albanese è tornato di moda negli ultimi giorni dopo che l’Inter, ha mollato la presa visto l’acquisto dell’ex giallorosso Kolarov. Ora il classe 2000 non ha molte alternative sul mercato perciò la Lazio, ne potrebbe approfittare andando dal Verona offrendole un prezzo più basso di qualche mese fa. Per i gialloblu il calciatore continua a valore 30 milioni, mentre per la Lazio ora la parte fissa è fissata sui 18 milioni più il cartellino di Andrè Anderson. Questa è l’offerta che Lotito ha presentato a Setti e non ha intenzione di salire, in caso di non riuscita, si cambierà obbiettivo.

TUTTI I NOMI PER LA DIFESA

Se Kumbulla è tornato di moda c’è invece un nuovo difensore che è entrato nei pensieri del Ds Tare, si tratta del turco Ozan Kabak dello Shalke 04, il suo cartellino si aggira intorno ai 20 milioni e sta incuriosendo i dirigenti biancocelesti. Alcuni media, dicono addirittura che sarà lui alla fine a diventare il nuovo difensore della retroguardia biancoceleste. Altro nome esperto e che potrebbe fare al caso della Lazio è Armando Izzo del Torino, per lui le cose però, sono più complicate, infatti Cairo non lo lascerà partire a cuor leggerò. Infine, sondaggio anche per i due difensori della Bundesliga Gouweleeuw dell’Augsburg e Rekik che ha il contratto in scadenza.

MATRI TORNA ALLA LAZIO

CALCIOMERCATO LAZIO Muriqi a breve nella Capitale: ecco quando

CALCIOMERCATO LAZIO Muriqi è ormai da una settimana un calciatore dei biancocelesti nonostante non sia arrivata l’ufficialità

CALCIOMERCATO LAZIO Muriqi – Le due squadre hanno trovato l’accordo per la cessione, ma il matrimonio della sorella dell’attaccante e il tampone, ne hanno rallentato l’arrivo nella Capitale. Il kosovaro, avrà bisogno del visto per venire a giocare in Italia, per questo, una volta arrivato in città e svolte le visite mediche, dovrà tornare in Turchia per ritirare il visto. Secondo il Corriere dello Sport, il suo aereo dovrebbe partire alle ore 18.45 da Istanbul. Il calciatore è uno dei giocatori più pagati nell’era Lotito, arriverà per ben 20 milioni e a lui andranno 2,2 milioni per cinque anni.

LAZIO LA RIPRESA A FORMELLO

Matri torna alla Lazio in un nuovo ruolo: ecco cosa farà

Matri torna alla Lazio – L’ex attaccante ha da poco appeso gli scarpini al chiodo e ha deciso di cambiare mestiere

Matri torna alla Lazio – Ha giocato la sua ultima stagione tra Sassuolo e Brescia decidendo poi che era arrivato il momento di dire addio al calcio, ma solo giocato. Già, perché una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha iniziato a studiare per avere un altro ruolo all’interno della società. Pirlo lo voleva con lui alla Juve, sul campo, per aiutarlo nella gestione dei calciatori ma lui, preferisco un ruolo diverso da questo, vorrebbe fare il DS. La Lazio, potrebbe essere la prima squadra a far provare all’ex calciatore com’è questo ruolo, infatti nella giornata di ieri, Alessandro era presente nel centro sportivo di Formello, ha assistito all’allenamento dei ragazzi insieme a Peruzzi. Per lui, si prospetta un ruolo da osservatore e aiuto per Tare, farebbe le sue veci come un assistente, supportandolo nelle trattative di calciomercato. Il tutto è ancora da certificare, ma ormai sembra certo, a breve Alessandro Matri tornerà alla Lazio ma con un altro ruolo.

INCONTRO NEL WEEKEND TRA ACERBI E LA LAZIO

FORMELLO – TORNANO I NAZIONALI

LAZIO Formello – Seconda seduta della settimana: riecco i nazionali

LAZIO Formello – Oggi la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere il secondo allenamento della settimana

LAZIO Formello – Soddisfatto della seduta mattutina, Simone Inzaghi ha annullato l’allenamento del pomeriggio. La squadra si ritroverà nella giornata di domani. Buone notizie per il tecnico piacentino che ha potuto riabbracciare i nazionali. Acerbi ha effettuato un riscaldamento a parte con Immobile (lavoro di allunghi) per poi prendere parte agli esercizi sul possesso palla e i movimenti tattici con il gruppo. A Formello si è rivisto Strakosha, a differenza di Milinkovic che oggi si è sottoposto a un accertamento strumentale in Paideia. Si tratta probabilmente di una semplice contusione. Domani sono attesi Marusic e Badelj. Differenziato per Cataldi che sta smaltendo l’infortunio alla caviglia rimediato contro l’Atalanta. Recuperato Lucas Leiva, che ha svolto l’intera seduta con i compagni.

Lucio Battisti – 22 anni dopo, ci ritorni in mente

Nella giornata odierna ricorre il 22esimo anniversario della morte di Lucio Battisti, indimenticato cantautore dal cuore biancoceleste

Mi ritorni in mente, bella come sei: 7 parole. Parole, queste, che fanno parte di un repertorio enorme, che ha incantato l’Italia e che, a 28 anni dalla morte di Lucio Battisti, regalano ancora brividi indicibili. Mi ritorni in mente, bella come sei: parole dedicate al grande amore del cantautore di Poggio Bustone, certo. Parole che, però, nell’ottica della sua fede laziale, risultano intercambiabili quando a dar loro voce sono i tifosi biancocelesti. In questo immaginario sarebbe la sua musica, bella, intramontabile, a ritornare in mente ai sostenitori laziali. L’universo laziale, dal canto suo, merita di poter pensare che, quelle parole, Lucio possa averle dedicate anche ai colori biancocelesti. Dopotutto il calcio e la musica sono due canali capaci di trasmettere emozioni fuori dal comune, così come fuori dal comune era lui, Lucio Battisti, di Poggio Bustone, stroncato dal cancro il 9 settembre del 1998. I giardini di marzo, cantata a squarciagola dall’Olimpico dopo ogni partita, è un altro esempio di quanto Lucio Battisti abbia dato tanto, troppo, e per troppo poco.

LAZIO MCM TUSCOLANO – La nuova collezione scuola vi aspetta

Lazio Mcm Tuscolano è il negozio dei laziali del quadrante sud della Capitale. Maria e Lorenzo vi aspettano nel loro fantastico store per mostrarvi tutti gli articoli legati alla Prima squadra della Capitale.

Da Lazio Mcm Tuscolano troverai tutto il materiale della Lazio. Oltre alle maglie da gara e al materiale di allenamento tanti articoli da regalo per grandi e piccini ovviamente per laziali doc. Arrivate anche le mascherine a tema Lazio per portare la passione biancoceleste sempre con te. Il nostro amico sponsor vi aspetta in negozio con tanti sconti e se non puoi passare ci pensano loro a soddisfare tutte le vostre esigenze con le spedizioni.

CHI SIAMO

Da oltre 20 anni sempre al servizio dei tifosi e con la Lazio nel cuore. Da un’idea del Sig. Aldo, portata avanti dalla Sig.ra Maria aiutatati da Lorenzo e Veronica, Lazio MCM Tuscolano è il negozio dei Laziali che vivono nella parte sud-est della città e a dieci minuti dai Castelli.

Nel nostro punto vendita, a due passi dalla Metro Subaugusta, troverete tutti i prodotti ufficiali S.S. Lazio, il servizio-biglietteria, l’organizzazione delle trasferte e soprattutto un ritrovo di amici Laziali che tutti i giorni frequentano il negozio come fosse un piccolo club. Oltre a un vastissimo assortimento di prodotti ufficiali MACRON e CURVA NORD, adiacente al negozio della Lazio, c’è il ‘laboratorio’ di stampa e vendita gadget gestito da Lorenzo. L’ideale per far stampare la tua idea su ogni supporto: sulle t-shirt o sugli adesivi, sui cuscini o sui cappelli. Calendari e portachiavi. Tutto è possibile, basta chiedere a Lorenzo.

INFO UTILI:

DOVE: Lazio MCM Tuscolano è in via Sestio Calvino 14, proprio a cento metri dalla Metro A Subaugusta.

ORARI:  Siamo aperti tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 20:00. Il sabato facciamo orario continuato, mentre la domenica siamo aperti solo se la “Nostra Lazio” gioca in casa.

TELEFONO: 06 7151 0395

SITO WEB: www.laziotuscolano.it

PAGINA FACEBOOK: www.facebook.com/Cinecittalazio/

La Lazio e Acerbi si incontreranno nel weekend: prove di pace

La Lazio e Acerbi, dovranno chiarire l’accaduto dopo le parole del difensore che hanno evidenziato un problema relativo al rinnovo

La Lazio e Acerbi a fine settimana, si siederanno sul tavolino per parlare di quanto acceduto nei giorni scorsi dopo le dichiarazioni del difensore italiano. Alla società, non sono per niente piaciute le sue parole, ritenute fuori luogo, così come per molti tifosi che si sono schierati contro di lui nonostante sia stato fino a quel momento uno degli idoli. Si è creato uno strappo che andrà ricucito qualora le intenzioni di tutti siano quelle di proseguire cosa che, ha sottolineato lo stesso Acerbi al termine dell’intervista. Oggi il numero 33, sarà presente a Formello per svolgere la doppia seduta con il resto della squadra, non avrà colloqui con nessuno, con la squadra e Inzaghi non deve chiarire niente, sarà regolarmente in gruppo.

INCONTRO

La Lazio non ha parlato con il ragazzo ma ha chiamato l’agente Pastorello per chiarire la situazione relative alle parole espresse e al contratto. Si sono dati appuntamento per questo fine settimana in modo tale da risolvere questa situazione e far rientrare la bomba scoppiata, in un momento in cui ai biancocelesti non serviva.

FARES è ARRIVATO A ROMA

BADELJ POTREBBE ESSERE CEDUTO