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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Lorenzo Marronaro

LA NOSTRA STORIA Lorenzo Marronaro nasce a Roma il 16 gennaio 1961. Cresce nelle giovanili della Lazio. Era soprannominato ‘Il Puffo’ e la ‘Freccia di Prima Porta’.

Dal 1980/81 Lorenzo Marronaro gioca due stagioni in biancoceleste debuttando in Serie B. Nel 1981 passa al Forlì. Conta una presenza nella Lega Nazionale Serie C Under 21. Quindi si trasferisce per due anni al Monza. Nel 1984 passa al Bologna. Gioca sei stagioni in maglia rossoblù per poi passare nel 1990 all’Udinese. Chiude la carriera in terza serie con l’Empoli. Attualmente è agente di calciatori. Ha vinto un campionato con la Lazio Master Calcio a 5 nel 1997.

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COPPA ITALIA Data e orario di Napoli Lazio

COPPA ITALIA Svelati data e orario di Napoli Lazio, gara valida per i quarti di finale di Coppa Italia.

COPPA ITALIA La Lega Serie A ha reso noti data e orario di NapoliLazio, sfida valida per i quarti di finale della competizione. La gara si disputerà martedì 21 gennaio 2020 alle ore 20:45 presso lo Stadio San Paolo di Napoli. La Lazio si è qualificata battendo all’Olimpico la Cremonese per 4-0. I partenopei hanno avuto la meglio tra le mura amiche del Perugia con il risultato di 2-0.

La partita sarà trasmessa in diretta su RaiUno.

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INTANTO GIORDANO PARLA DI LAZIO SAMP E DELLA VOCE DI MERCATO VECINO>>>EGGI QUI

Giordano su Lazio Samp: “Partita ostica. Vecino? Tanta roba”

L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano è intervenuto ai microfoni Radiosei per parlare del momento biancoceleste in vista di Lazio Samp.

Le parole di Bruno Giordano su Lazio Samp: “Contro la Samp mi aspetto una partita ostica. Da quando è arrivato Ranieri i blucerchiati prendono meno goal e sfruttano la qualità dei loro attaccanti. Napoli-Lazio ai quarti di Coppa Italia? I partenopei recupereranno qualche giocatore importante e saranno motivati al massimo. La Coppa Italia potrebbe rivelarsi fondamentale per loro come lo è stata lo scorso anno per la Lazio”. Poi una chiosa sulla voce di mercato che vedrebbe la Lazio sul centrocampista dell’Inter Vecino: “Vecino nella capitale sarebbe tanta roba, ma non credo che l’Inter se ne priverà“.

INTANTO RANIERI CON DUE INDISPONIBILI IN VISTA DI LAZIO SAMP>>>LEGGI QUI

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QUI SAMPDORIA Due a parte per Ranieri

QUI SAMPDORIA Due giocatori a parte per mister Ranieri in vista della sfida di sabato all’Olimpico contro la Lazio di Inzaghi.

SAMPDORIA Secondo allenamento settimanale a Bogliasco per gli uomini di Ranieri in vista della sfida in programma sabato alle 15 in casa della Lazio. Due i giocatori che non hanno lavorato con i compagni. Si tratta di Fabio Depaoli, alle prese con un allenamento personalizzato in palestra, e di Gastón Ramírez, che ha seguito un protocollo individuale in palestra e sul campo. Il difensore Alex Ferrari invece prosegue la riabilitazione tra Modena e Bologna. In permesso per Jeison Murillo: per il colombiano sembra vicino il trasferimento in Spagna.

LEGGI LE ULTIME SULL’ALLENAMENTO DELLA LAZIO>>>CLICCA QUI

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Burioni: “Auguro a Zaniolo di tornare presto per segnare il solito gol del 7-1”

Nelle ultime ore, sui social, si è scatenata una polemica in seguito al tweet del dottor Roberto Burioni, uno dei massimi esperti di immunologia nonché noto tifoso biancoceleste, circa l’infortunio di Nicolò Zaniolo. “Noi laziali auguriamo a Nicolò di tornare presto in campo per godersi il dodicesimo anno senza trofei della sua squadra o per segnare il solito gol del 7-1”. Questo il tweet di Burioni che ha scatenato la bufera social. Non si è naturalmente fatta attendere la risposta di alcuni sostenitori giallorossi: “Complessato e sciacallo, essere un personaggio evidentemente rovina. Battuta irriguardosa e fuori luogo”. Risposte, queste, a cui il medico ha ulteriormente replicato chiosando: “Ribadisco, sinceri auguri di pronta guarigione a Zaniolo. Auguri di immense sconfitte alla Roma”.

FORMELLO LAZIO Inzaghi ne recupera tre per la Samp. Correa…

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FORMELLO Lazio di nuovo al lavoro questa mattina dopo la vittoria in Coppa Italia sulla Cremonese. Le condizioni di Correa in vista della Sampdoria.

FORMELLO LAZIO – Il gruppo biancocelesti svolge una seduta di scarico, utile per capire le condizioni dei diversi infortunati. Su tutti Caicedo, fermato negli ultimi giorni dall’influenza. Quest’oggi il Panterone si è allenato normalmente coi compagni ed è dunque a disposizione per la prossima partita di campionato. Un’ottima notizia, che sopperisce all’assenza di Correa, il quale non ha ancora superato l’affaticamento al polpaccio subito a Brescia. Il suo rientro, sottolineato da Inzaghi nella conferenza postpartita di ieri, non è dunque per nulla scontato. Il Tucu però non demorde e ci proverà fino alla fine. Al momento comunque prevale la prudenza, non si vuole rischiare uno stop più lungo. Le prossime 48 ore saranno dunque decisive per capire se riuscirà a strappare un posto tra i convocati.

Notizie più rassicuranti arrivano invece da Radu e Leiva. Il romeno ha saltato per precauzione la Coppa Italia, il brasiliano era invece squalificato e con il Napoli era uscito zoppicando. Nessun problema, ci saranno entrambi. Da valutare Lulic, che dovrà comunque scontare la squalifica inflitta dal Giudice Sportivo. Tornerà il 26 gennaio, in occasione del derby. Marusic ha invece lavorato a parte: il montenegrino, alle prese con un fastidio muscolare, ha svolto una corsa insieme al preparatore Bianchini. Sul campo centrale, invece, il gruppo si sottopone alla sgambata defaticante: riscaldamento unico, poi esercitazioni tecniche per le riserve di ieri e corsetta blanda per i titolari. Tra questi ultimi non si vede Cataldi, uscito con dei crampi al polpaccio destro, lo stesso già infortunato prima della gara di Brescia. 

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CALCIO MERCATO LAZIO Escalante, contratto firmato: i dettagli del trasferimento

CALCIO MERCATO LAZIO Escalante, contratto firmato: i dettagli del trasferimento.

CALCIO MERCATO LAZIO ESCALANTE – Tutto fatto, e in poco più di 24 ore. Quelle cioè che sono passate dallo sbarco a Roma alla firma sul contratto che lo renderà un giocatore biancoceleste dal prossimo 1° luglio. In mezzo, l’avvistamento in zona Ponte Milvio, le visite mediche e infine il blitz al centro sportivo di Formello. Proprio qui è stato siglato l’accordo, valido fino al 30 giugno 2024. 1,5 milioni di euro annui andranno invece nelle casse del capitano dell’Eibar, di fatto primo rinforzo della nuova stagione. Purtroppo non ha avuto la possibilità di assistere alla vittoria dei suoi nuovi compagni sulla Cremonese, ma è dovuto subito ripartire per la Spagna. Questo per evitare un incidente diplomatico con l’ambiente della squadra spagnola. Ambiente al quale però non farà certo piacere un retroscena: il viaggio nella Capitale di Escalante sarebbe dovuto rimanere segreto, reso possibile da un infortunio che lo aveva fermato nei giorni scorsi.

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CALCIOMERCATO LAZIO Vecino: proposto in prestito

CALCIOMERCATO LAZIO Vecino – Il centrocampista dell’Inter è finito pure progetto nei piani di Conte e l’Inter ora cerca di piazzarlo in qualche club

CALCIOMERCATO LAZIO Vecino – L’Inter presto acquisterà il centrocampista Eriksen e quindi Mattias Vecino non avrà più un posto nel centrocampo nerazzurro. La società sta cercando di venderlo il prima possibile per non trovarsi in squadra un giocatore pagato tantissimo e scontento, con il rischio di creare malumori della rosa. All’inizio si parlava di un possibile scambio tra Inter Milan con Vecino – Kessie, ma quest’ipotesi è tramontata.

Sembrerebbe che ora Vecino, sia stato offerto alla Lazio, l’operazione si potrebbe fare anche con un prestito e diritto di riscatto fissato tra i 18/20 milioni di euro. Però, la società dovrebbe anche pagare l’altra parte di stipendio che ancora manca da pagare che si aggira intorno ai 2,5, parliamo di un ingaggio molto importante. Per il momento l’uruguaiano è stato proposto, bisognerà capire se la società accetterà o meno.

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IMMOBILE SUPERA GIORDANO

Nainggolan ancora sulla sconfitta contro la Lazio: “La miglior prestazione”

Nainggolan ancora sulla sconfitta ottenuta contro la Lazio – Per il centrocampista il 2-3 non va ancora giù

Nainggolan ancora sulla sconfitta – Ai giocatori del Cagliari e in particolar modo a Nainggolan, ancora non riesce ad andare giù la sconfitta contro la Lazio. In ogni momento o intervista, nominano la squadra biancoceleste che ha dato il via al loro ciclo di sconfitte: sono arrivati a ben 5 contando anche quella di ieri di Coppa Italia contro l’Inter. Già, il Cagliari non riesce più a vincere, ecco le parole di Nainggolan al termine del match perso 4-1:

“Non è che fossimo demoralizzati, ma prendere subito un gol dopo 20 secondi e ripartire è difficile con tutti, specialmente poi contro l’Inter. Noi non siamo la Juve o la Lazio, anche se contro di loro abbiamo fatto la miglior prestazione disputando la miglior partita, pur non vincendo. Con il Cagliari stiamo facendo un ottimo campionato e questo momento era normale sarebbe capitato. Dobbiamo uscirne il prima possibile per ricominciare il percorso intrapreso”.

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Immobile supera Giordano: Re Ciro punta Chinaglia

Immobile supera Giordano – Con il gol su rigore siglato ieri ora Ciro si porta a 109 gol con la maglia biancoceleste

Immobile supera Giordano – Un vero bomber, anche ieri sera è andato a segno nella partita di Coppa Italia contro la Cremonese. Ha siglato il rigore del 3-0, diventando così il quarto miglior attaccante di sempre della Lazio, superando Bruno Giordano lasciato a quota 108 gol. Ora però, davanti a sé ha un altro grande mito, Giorgio Chinaglia. Lui si trova a quota 122 reti, dopo di ché avrà il penultimo ostacolo, Beppe Signori a 128. Immobile dovrà fare 13 gol fino al termine del campionato per raggiungere la terza posizione, se contiamo questo ritmo, il sorpasso sembra sicuro.

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LE PAROLE DI ADEKANYE

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Serafino Montanari

LA NOSTRA STORIA Serafino Montanari nasce a Portomaggiore, in prov. di Ferrara, il 15 gennaio 1921. Laureato in Farmacia, Presidente dell’Ordine ferrarese dei farmacisti. Ha gestito a lungo una farmacia nel centro di Ferrara.

Montanari inizia come attaccante nella Portuense di Ferrara. Nell’estate del 1941 passa al Rovigo dove vince la classifica dei cannonieri della serie C segnando 24 reti. La stagione dopo passa al Padova in serie B. Nel 1946, al termine della guerra, viene ingaggiato dalla SPAL. A Ferrara resta due stagioni. Nel 1948 viene acquistato dalla Lazio con i suoi due compagni di squadra Brandolin e De Lazzari. Gioca sei stagioni in biancoceleste mettendosi in luce per tecnica e combattività, giocando sia a centrocampo che in difesa. Nel 1954 passa al Chinotto Neri di cui l’anno dopo diventa allenatore. Successivamente allena SPAL, Triestina, Padova, Livorno, Foggia e Ternana. È deceduto a Ferrara il 14 febbraio 1988.

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ACCADDE OGGI 15 gennaio 1995: Lazio-Foggia 7-1 (VIDEO)

Partita dai due volti quella fra i biancocelesti di Zeman e il Foggia di Catuzzi. Un primo tempo tutto da dimenticare per la miseria di gioco visto e le pochissime occasioni create dalle due contendenti, nel corso del quale l’unica nota di rilievo è l’espulsione del foggiano Caini per doppia ammonizione. Dopo essere rimasti in dieci i giocatori pugliesi hanno perso il bandolo della matassa e sono usciti dall’Olimpico frastornati dalla scarica di reti subite. A un primo tempo da dimenticare ha fatto seguito una ripresa scoppiettante e ricca di gol.

Come detto tutto succede nel secondo tempo: bastano solo due minuti, infatti, ai biancocelesti per portarsi in vantaggio. E’ Boksic che con un colpo di testa su una respinta di Mancini, che si era opposto a un bolide di Fuser su punizione, mette in rete realizzando l’1-0. Il croato, nell’occasione, viene graziato da Beschin che ignora la sua spettacolare, e punibile, esultanza sotto la curva che gli sarebbe costato il doppio giallo. Passano altri cinque minuti e la Lazio  raddoppia: è ancora l'”Alieno” biancoceleste a punire con un altro colpo di testa su traversone dell’indomabile Fuser la difesa foggiana. Partita in discesa per gli uomini del tecnico boemo ma, nonostante il doppio vantaggio, il Foggia ha ripreso a intimorire la Lazio, riuscendo a tornare in partita quando Mandelli, al 61′, ha accorciato le distanze battendo l’incolpevole Marchegiani con un tiro imparabile. A questo punto la Lazio si riporta in avanti e appena tre minuti dopo trova il 3-1 grazie a un tocco a porta vuota di Signori su un’altra splendida azione dello scatenato Fuser. Il Foggia, a questo punto, è crollato definitivamente e è andato incontro a una sconfitta di dimensioni esorbitanti venendo punito oltremodo. Negli ultimi sette minuti la Lazio arrotonda il punteggio. Casiraghi, subentrato al 77′ al posto di Rambaudi, ha segnato la rete del 4-1 su invito di Cravero; Signori ha realizzato la sua doppietta personale su un lancio dell’ottimo Negro; Boksic, addirittura, ha firmato la sua terza rete sempre grazie a Fuser; e infine è stata proprio l’ala biancoceleste a chiudere in bellezza su azione personale. Tifosi in festa e doppia soddisfazione per la Lazio: primo, un successo importante per i biancocelesti che grazie alla vittoria si rilanciano verso sogni e ambizioni tutt’altro che svaniti, e secondo, che li catapulta al terzo posto in classifica conquistato proprio ai danni dell’altra squadra cittadina.

IL TABELLINO

LAZIO: Marchegiani, Negro, Favalli (29′ Nesta), Di Matteo, Cravero, Chamot, Rambaudi (77′ Casiraghi), Fuser, Boksic, Winter, Signori. A disp.: Orsi, Bergodi, Venturin. All. Zeman

FOGGIA: F. Mancini, Padalino, Bucaro, Nicoli, Di Biagio, Caini, Bresciani, Bressan (80′ Biagioni), Cappellini (41′ Di Bari), De Vincenzo, Mandelli. A disp.: Brunner, Sciacca, Parisi. All. Catuzzi

Arbitro: Beschin (Legnago)

Marcatori: 48′ Boksic, 52′ Boksic, 61′ Mandelli, 64′ Signori, 83′ Casiraghi, 85′ Signori, 88′ Boksic, 90′ Fuser

Note: ammoniti Winter, Boksic, Signori per la Lazio. Espulso al 38′ Caini

Spettatori: 43.000 circa.

ACCADDE OGGI 15 gennaio 1989: Lazio-Roma 1-0 (VIDEO)

Il 15 gennaio 1989, dopo dieci anni, la Lazio torna a vincere il derby. Senza Martina, Sclosa, Gregucci e Gutierrez, i biancoceleti hanno realizzato un’impresa impossibile. Il tecnico, Giuseppe Materazzi, si è affidato al trio d’attaccanti composto dall’argentino Dezotti, l’uruguaiano Ruben Sosa e il lazialissimo Paolo Di Canio. Per farsi beffe dei giallorossi di Liedholm è bastato il ventenne ragazzo del Quarticciolo. Paolo Di Canio, prodotto del vivaio biancoceleste, dopo due stagioni alla Ternana in C2 (27 presenze, 2 gol), era tornato alla base nel 1987 ma in serie B, a causa di una tallonite, non aveva mai giocato rischiando addirittura di chiudere anticipatamente la sua carriera. Comunque sia la Lazio ha fatto suo il derby con pieno merito, mettendo in ginocchio una Roma presuntuosa e impotente. La Lazio ha dominato nel primo tempo raccogliendo, proprio con Di Canio, al 26′ i frutti della sua superiorità, poi ha amministrato il risultato e sfiorato altre reti; per la Roma solo una traversa colpita da Voeller.

IL PRIMO TEMPO – I primi quarantacinque minuti sono stati completamente all’insegna dei biancocelesti. Lo scatenato Di Canio ha fatto soffrire Nela e tutti coloro che provavano a fermarlo. Al 26′ in seguito a una azione impostata da Monti e rifinita da un traversone di Ruben Sosa con una botta ravvicinata il giovane ventenne ha battuto Tancredi, firmando la sua prima rete in Serie A e nel derby. Dopo il gol firmato Di Canio continua la sua corsa andando a esultare con il dito puntato contro la curva giallorossa ripetendo il gesto fatto anni prima dal mitico Long John, Giorgio Chinaglia. La Curva Nord, colma di tifosi laziali che prima del via avevano disegnato un grande cuore biancoceleste, è esplosa in un boato di gioia indescrivibile. La Roma, colpita dal vantaggio dei rivali, non riusciva a reagire. Giannini, completamente annullato dai giocatori laziali, non è mai riuscito a fare un lancio decente per Voeller e Renato, controllati in maniera perfetta da Marino e Monti con la collaborazione del libero Piscedda. Tra i biancocelesti il più in palla appariva Pin, ben coadiuvato da Icardi, Sosa e Beruatto. Al 29′ un tiro di quest’ultimo sfiorava il palo con Tancredi ormai battuto. La Lazio grazie al ritmo imposto all’incontro, un pressing asfissiante e ripartenze veloci e perfette, impensieriva più volte la Roma impedendogli anche di ragionare. L’unica occasione per i giallorossi, nel primo tempo, era un colpo di testa di Renato con palla alta sulla traversa.

La ripresa – A inizio secondo tempo il tecnico giallorosso inseriva Bruno Conti al posto di Renato. Dopo il cambio effettuato, i giallorossi si riscuotevano: Conti direttamente da corner chiamava Fiori alla parata più difficile. Poi, sempre da lui, arrivava un passaggio perfetto per Voeller che però, da pochi passi, sprecava tirando sul portiere. Nel frattempo la Lazio però non restava a guardare e ogni volta che si spingeva in avanti impensieriva non poco l’estremo giallorosso. Al 77′ Icardi lanciava in profondità Di Canio, da questi palla al centro verso Dezotti ma l’argentino arrivava in ritardo sul pallone e il suo tiro sfiorava il palo. Passava un solo minuto ed era la Roma a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Voeller che su calcio d’angolo battuto da Desideri centrava in pieno la traversa. All’84’ era ancora la Lazio a tentare la conclusione con Piscedda ma Tancredi bloccava la sfera. Da qui al termine non succedeva più nulla e i biancocelesti finalmente potevano tornare a festeggiare sotto la curva dei loro sostenitori.

IL TABELLINO

LAZIO: Fiori, Monti, Beruatto, Pin, Marino, Piscedda, Dezotti (90′ Greco), Icardi, Di Canio, Acerbis, Sosa (87′ Muro). A disp.: Bastianelli, Di Loreto, Rizzolo. All. Materazzi

ROMA: Tancredi, Tempestilli, Nela, Massaro, E. Oddi (82′ Gerolin), Collovati, Renato (46′ Conti), Desideri, Voller, Giannini, Policano. A disp.: Peruzzi, Andrade, Rizzitelli. All. Liedholm

Arbitro: D’Elia (Salerno)

Marcatori: 25′ Di Canio

Note: giornata mite, terreno in buone condizioni

Spettatori: 35.000 circa.

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Aldo Spivach

LA NOSTRA STORIA Aldo Spivach nasce a Udine il 15 gennaio 1909. Prelevato nella stagione 1928/29 dall’Udinese, gioca quattro campionati con la Lazio.

Nel primo campionato alla Lazio Spivach risulta il capocannoniere della squadra con 11 reti. È lui a realizzare la prima rete dei biancocelesti nel Campionato a Girone Unico. Un Lazio-Bologna disputato il 6 ottobre 1929, gara terminata 3-0. Con la Lazio colleziona in tutto 44 presenze e 14 reti in Campionato.

Successivamente gioca con Padova, Bologna, Sampierdarenese, Liguria e di nuovo Udinese. Spivach riuscì a coniugare sport e studio. Il 9 novembre 1938 a Bologna conseguì la laurea in Economia e Commercio. È deceduto a Udine il 6 gennaio 1968 a 58 anni.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Paolo Franzoni

LA NOSTRA STORIA Paolo Franzoni nasce a Livorno il 15 gennaio 1948. Inizia a giocare nel 1965/66 nella Reggiana in serie B. L’anno dopo passa in serie A con il Torino. Nel 1967/68 torna in serie B al Livorno, poi l’anno dopo è al Como e nel 1969/70 al Piacenza. Nel novembre del 1971 è ceduto al Sorrento, quindi passa al Brindisi per una stagione.

Paolo Franzoni nella stagione 1973/74 passa alla Lazio. Dopo un paio di panchine fa il suo esordio in biancoceleste il 9 dicembre 1973, in un derby e sotto di un gol. Maestrelli lo fa entrare all’inizio del secondo tempo al posto di D’Amico. Al 46′ Frustalupi lancia Garlaschelli che dalla destra rovescia in area e Franzoni batte in tuffo di testa Conti entrando nel mito biancoceleste.

Resta nella Lazio un’altra stagione. In biancoceleste vince il Campionato Under 23 e lo Scudetto nella stagione 1973/74. Nel 1975/76 passa all’Avellino. Gioca quindi nella Ternana e termina la carriera in serie C al Piacenza. Divenuto allenatore nella stagione 1981/82 guida il Sorrento in serie C2. Nel 2014 è il responsabile di una squadra giovanile di Livorno. Quindi siede sulla panchina di Gioventù Brindisi, Sant’Elena Quartu, Civitavecchia, Alghero e Bolzano.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Lorenzo Bettini

LA NOSTRA STORIA Lorenzo Bettini nasce a Villanuova sul Clisi (BS) il 15 gennaio 1931. Era soprannominato ‘Nasella’.

Dopo gli esordi nella squadra del paese Bettini passa al Brescia dove esordisce in serie B nel 1949/50. Dopo due stagioni lo acquista la Roma ma, al termine del campionato, lo cede in prestito al Palermo. Tornato alla Roma nella stagione 1953/54 viene ceduto all’Udinese. In Friuli trova come compagno lo svedese Selmosson e i due costituiscono un formidabile tandem d’attacco. Nell’estate del 1955 la Lazio riesce a superare la concorrenza di altre importati società e acquista Bettini e Selmosson. Il giocatore torna a Roma per la terza volta. Nel 1957 viene ceduto all’Udinese dove resta per quattro stagioni. Nel 1961/62 si trasferisce all’Inter. Non viene però confermato e a novembre del 1962 passa al Modena. Nel 1963/64 scende in serie B con l’Alessandria con cui chiude la carriera dopo tre stagioni. Durante la sua carriera gioca cinque partite con la Nazionale B. È deceduto a Gavardo (BS) il 22 gennaio 2008.

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LAZIO CREMONESE Patric: “Gol atteso da tempo. Gara vinta con grande mentalità”

LAZIO CREMONESE Patric: ”Attendevo da tanto tempo questo gol. È da tanto che sto qui e volevo segnare da molto, mi auguro che possa farne altri. Tutte le partite vanno affrontate con la mentalità giusta, anche contro le squadre di Serie B che possono essere insidiose. L’abbiamo fatto ancora una volta, segnando due gol nella prima mezz’ora e ottenendo la qualificazione ai quarti. Ogni partita è la più importante, se dai fiducia agli avversari ti possono fare male. Non devi mai dare certezze agli avversari. Una dedica speciale? Sicuramente alla mia famiglia, la cosa più importante per me. Siamo molto uniti e quindi la dedica è naturalmente per loro. Cerco di adattarmi in tutti i ruoli. Preferisco giocare da terzo di difesa, ma anche quando devo fare il quinto il mister sa che sono pronto”. Così Patric Gabarron ai microfoni di Lazio Style Radio.

LAZIO CREMONESE ADEKANYE: “Peccato per il fuorigioco sul gol. Ciro è una leggenda”

Lazio Cremonese Adekanye soddisfatto della sua prova e molto emozionato per aver fatto coppia con un calciatore come Immobile.

Lazio Cremonese Adekanye a Lazio Style Channel: “Ho segnato in fuorigioco, potevo aspettare un pochino prima di andare in profondità. Jony ha fatto una grande partita oggi, mi ha servito bene. Quando ho saputo di partire titolare con Immobile ero molto contento perché Ciro per me è una leggenda. Un sogno giocare con un calciatore come lui. La partita è stata molto più facile con uno con le sue qualità. Ora abbiamo il Napoli con la possibilità di andare sempre più avanti. E’ un onore far parte di questa squadra anche se non gioco molto: puntiamo il record delle 11 vittorie. Tutti mi aiutano a migliorare e mi sono sempre stati vicini”.

LAZIO CREMONESE INZAGHI: “Quest’anno bellissima alchimia tra squadra, tifosi e staff”

Lazio Cremonese Inzaghi gongola per l’ennesima vittoria della squadra: stavolta è il turno della Coppa Italia con i quarti raggiunti.

Lazio Cremonese Inzaghi ha parlato in conferenza post gara: “Ho avuto le risposte che volevo in una partita a cui tenevamo molto. Sia chi ha giocato dall’inizio chi è subentrato ha dato il massimo. Quest’anno si è creata una bellissima alchimia con squadra, tifosi e staff. Sappiamo che non sarà facile mantenere questi ritmi ma noi dobbiamo continuare a migliorare tutti i giorni negli allenamenti. Cataldi ha un piccolo problema al polpaccio che si trascina da prima di Brescia così come Correa. Il polpaccio è un muscolo delicato, sta smaltendo il problema vediamo se rischiarlo con la Sampdoria. Radu e Lulic non erano in grado di giocare stasera: Lulic non ci sarà sabato, vedremo Radu. Leiva ci sarà con la Sampdoria. Su Jony ci conto molto: avrà un’altra chance sabato sabato”.

LAZIO CREMONESE Acerbi: “Gara senza storia. Obiettivo Champions”

LAZIO CREMONESE Acerbi: “Io cerco sempre di dare il massimo, mi piace giocare e voglio aiutare i miei compagni. Quella di oggi è stata una gara senza storia. In campionato è bello vincere, ci sono tante partite in casa, ora ci attende la gara contro la Samp che è un’ottima squadra. Con i giocatori che abbiamo è più facile. Cercheremo di arrivare a maggio nella posizione che ci qualifica alla prossima Champions League, che è il nostro obiettivo. Pensiamo partita dopo partita”. Così Francesco Acerbi al fischio finale ai microfoni della Rai.