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LAZIO Caicedo ha rinnovato: ecco i dettagli, a breve l’ufficialità

LAZIO Caicedo ha rinnovato il suo contratto con i biancocelesti, manca ancora l’ufficialità che arriverà a breve

LAZIO Caicedo ha rinnovato – L’ecuadoriano ha rinnovato il proprio contratto con la Lazio. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, l’attaccante ha messo la firma sul proprio rinnovo dopo un lungo colloquio durato tutta l’estate. Il panterone aveva tutta l’intenzione di rimanere e prolungare il suo contratto e alla fine ce l’ha fatta. Rinnovo fino al 2022 arricchendo leggermente l’ingaggio andando a guadagnare 2 milioni di euro più bonus rispetto agli 1,8 che percepisce adesso. Un rinnovo voluto da entrambe le parti, perché la Lazio ha rifiutato in estate, tutte le offerte arrivate per il numero 20 nella speranza di arrivare presto al rinnovo e così è stato. Inzaghi crede molto nella punta e non manca mai nel fargli i complimenti, ha grande stima di lui e lo ha voluto confermare a tutti i costi.

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CORREA IN ATTESA DEGLI ESITI

LAZIO Correa a rischio stop: attesa per gli esiti

LAZIO Correa a rischio – L’attaccante ha effettuato dei test per valutare le condizioni fisiche, a breve si saprà l’esito

LAZIO Correa a rischio – L’argentino potrebbe incorrere in un piccolo stop che gli farebbe saltare diverse partite. Sicuramente salterà la sfida di giovedì in Europa League contro il Rennes, al suo posto giocherà Caicedo. Durante la partita contro il Genoa, il numero 11 ha lasciato il campo anzitempo il campo per un fastidio muscolare alla coscia sinistra. Ieri non si è allenato con il resto della squadra, effettuando dei controlli per valutare la situazione, ora la Lazio e Inzaghi sono in attesa degli esiti per sapere se sarà una cosa lieve o dovrà rimanere ferma per qualche tempo. La Lazio domenica affronterà il Bologna, dopo ci sarà la sosta per le Nazionali.

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LE PAROLE DI D’AVERSA

Lazio D’Aversa reputa i biancocelesti una delle migliori squadre

Lazio D’Aversa parla dei biancocelesti rammaricato per la sconfitta ottenuta in precedenza ma mettendo la squadra tra le più forti

Due settimane fa all’Olimpico, la Lazio ha affrontato il Parma uscendo dal campo con una vittoria, il primo successo ottenuto in casa. Ieri lallenatore dei ducali in conferenza stampa, è ritornato sul match disputato contro i biancocelesti. Lazio D’Aversa le sue parole:

“Cosa abbiamo imparato dalla partita contro la Lazio? Che noi riusciamo a farci condizionare dal risultato. L’altro giorno hanno fatto ben 4 gol contro il Genoa. Noi contro di loro non abbiamo giocato bene nel secondo tempo, mentre nel primo qualcosa era venuto fuori, anzi se avessimo catalizzato le occasioni ottenute a quest’ora parleremmo di altro. Bisogna anche valutare l’avversario che si ha di fronte in alcune situazioni e reputo la Lazio una tra le tre-quattro squadre migliori”.

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LA NOSTRA STORIA – Carlo Sassi, l’uomo della moviola

Il primo ottobre 1929 nasceva a Milano il giornalista Carlo Sassi. Da ragazzo tentò la carriera di giocatore ma con esiti non esaltanti. Nel 1946 firma per l’Angerese, squadra che in quel periodo disputava il campionato di serie C. Per motivi di studio e di lontananza dopo qualche tempo rinuncia al contratto e si ritira dal calcio professionistico.

Militerà ancora per quattro stagioni (l’ultima alla Gaviratese) tra i dilettanti, dopodiché entra a lavorare in banca dove resta per nove anni. Dal 1960 passa a lavorare alla Rai. Fin dall’inizio collabora a La Domenica Sportiva” e grazie a lui venne introdotta la moviola. Attraverso questo nuovo dispositivo elettronico le azioni salienti delle partite di cartello possono essere mostrate al rallentatore, analizzate e discusse. La moviola nacque il 22 ottobre 1967 per il gol fantasma di Gianni Rivera in un derby milanese. Nei primi anni Carlo Sassi selezionava gli episodi, questi venivano commentati da Bruno Pizzul e in seguito li analizzava di persona. E’ stato curatore della Domenica Sportiva e della moviola fino al 1991. L’anno successivo sempre per la RAI conduce con Sandro Ciotti Quasi Gol” e dal 1993 affianca Fabio Fazio e Marino Bartoletti in Quelli che il calcio” prima su Rai 3 e poi su Rai 2 fino al 2001.

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ACCADDE OGGI 17/12/1989, Udinese-Lazio 0-2: i primi passi verso il futuro

Vacanze di Natale ’89. Non è uno dei primi film della saga dei Vanzina, solo un ricordo di quando la Lazio muoveva i suoi primi passi per ritornare grande alla fine dei terribili anni 80 (al rogo chi osa rimpiangerli calcisticamente). E quel periodo natalizio fu incredibile. Alla vigilia di Capodanno ci fu lo storico tre a zero contro il Napoli di Maradona, ma ancora prima la Lazio di Beppe Materazzi aveva mosso un altro importante passo tornando alla vittoria in trasferta dopo tre mesi.

Dopo il blitz in casa del Milan, mai più ripetuto fino ai giorni nostri, la Lazio vince una sfida complessa su un campo difficile. E’ un’Udinese che lotta per salvarsi ma che, un quella Serie A così ricca, vanta individualità come Garella in porta, Sensini in difesa e Banca e Abel Balbo in attacco. Niente male, ma la Lazio è solida e a un quarto d’ora dalla fine sfrutta un’altra autorete per fare bottino pieno in trasferta. Dopo Paolo Maldini, è Vanoli a infilare la propria porta per una Lazio però sicuramente più brillante della partita difensiva giocata a San Siro. Arriverà anche il raddoppio di Gabriele Pin. Poi, dopo Natale, la grande festa contro il Napoli: per l’Europa bisognerà aspettare altri tre anni, ma quelli furono i primi passi di una squadra che nel decennio successivo sarebbe diventata la più forte del mondo per un paio di stagioni.

Fabio Belli

IL TABELLINO

UDINESE – LAZIO 0-2

Marcatori: 76′ Vanoli (aut), 86′ Pin.

UDINESE: Garella, Paganin, Vanoli, Bruniera, Sensini, Lucci, Mattei, Iacobelli (56′ Orlando), Branca (56′ De Vitis), Gallego, Balbo. A disp.: Abate, Galparoli, E.Oddi. All. Mazzia.

LAZIO: Orsi, Bergodi, Sergio, Icardi, Gregucci, Soldà, Di Canio, Troglio (69′ Pin G.), Amarildo, Sclosa, Sosa (56′ Bertoni). A disp. Sassanelli, Nardecchia, Beruatto. All. Materazzi.

Arbitro: Beschin (Legnago).

 

FORMELLO Lazio verso il Rennes con il dubbio Correa

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FORMELLO Lazio verso il Rennes con il dubbio Correa: le ultime dal quartier generale dei biancocelesti.

A Formello Lazio subito al lavoro in vista della seconda partita del girone di Europa League. La seduta, in programma alle 11.30, inizia con il riscaldamento per tutta la squadra, poi come di consueto divisa in due gruppi. Da una parte chi ha affrontato il Genoa, dall’altra chi è rimasto a riposo o è entrato a gara in corso. Mentre il primo troncone svolgeva corsetta blanda in scarpe da ginnastica, il secondo si sottoponeva a lavoro tecnico con esercitazioni di possesso palla e partitelle a campo ridotto. Uniti a questo gruppo anche Durmisi, Casasola e Djavan Anderson, segno che anche giovedì Inzaghi adotterà un robusto turnover, con tanti giocatori ieri rimasti in panchina.

A partire dalla difesa, dove il perno centrale Acerbi sarà affiancato da Vavro e Bastos. Confermato dunque il reparto dell’esordio europeo, con Luiz Felipe e Radu che godranno di un turno di riposo. A destra si rivedrà Lazzari (al posto dello squalificato Marusic), mentre a sinistra Jony dovrebbe spuntarla su Lulic. Lo spagnolo dovrà ripetere la buona prova contro il Cluj, offuscata dall’errore sul gol dell’Inter. In mezzo toccherà invece a Parolo insieme a uno tra Cataldi e Berisha, mentre per la mezzala Milinkovic potrebbe restare fuori a vantaggio di Luis Alberto, escluso in Romania. Davanti infine agiranno Immobile e Caicedo. Correa ha infatti saltato la seduta mattutina per un problema all’adduttore della coscia sinistra. Uscito ieri dal campo zoppicando, verrà valutato nelle prossime ore.

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VERSO LAZIO RENNES – Momento no per la formazione transalpina

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VERSO LAZIO RENNES – Vediamo come stanno i prossimi avversari dei biancocelesti in Europa League.

VERSO LAZIO RENNES – Neanche il tempo di godersi il rotondo successo sul Genoa, che per i biancocelesti è già tempo di pensare alla seconda giornata di Europa League. Avversario, di scena giovedì sera all’Olimpico, il Rennes, reduce da un momento tutt’altro che entusiasmante in Ligue 1. Dopo un inizio di campionato molto promettente, nelle ultime cinque giornate sono state raccolte 2 sconfitte e 3 pareggi. E proprio con un segno X è coinciso l’ultimo impegno, in quel di Marsiglia: in vantaggio nel primo tempo grazie all’ex Milan Niang, nella ripresa gli uomini di Stephan hanno subito la rimonta ad opera di Caleta-Car. Un 1-1 finale decisamente non soddisfacente, anche perchè prosegue la striscia negativa del club transalpino: l’ultima vittoria risale infatti allo scorso 25 agosto (2-0 in casa dello Strasburgo).

In serata ha giocato anche il Cluj, avversaria della Lazio nella prima giornata di EL. I romeni hanno regolato il Gaz Metan con un secco 3-0, effetto delle reti di Vinicius, Boli ed Emrani. I romeni giovedì se la vedranno con il Celtic nell’altra gara del Gruppo E.

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Radu segna dopo 3 stagioni e la Serie A ci scherza su

Radu segna dopo 3 stagioni e fa gioire i compagni increduli dopo aver visto il suo gol

Radu segna dopo 3 stagioni – Sono passate esattamente tre stagioni dall’ultima volta in cui Stefan timbrava il tabellino dei marcatori. L’ultima volta fu: Lazio-Fiorentina 3-1. In quell’anno siglò ben due reti, l’altra arrivò alla quarta giornata, Lazio-Pescara 3-0, quel giorno il romeno giocò da capitano. Ieri il numero 26 è tornato a gioire e ha provato una forte emozione. A inizio anno la sua avventura con la Lazio era ormai giunta al capolinea per motivi non dichiarati, poi invece, grazie al suo amore per la maglia ha cercato di rimediare in tutti i modi per trovare un punto d’incontro. Alla fine ha vinto, ce l’ha fatta, è rimasto con la Lazio, casa sua, la sua squadra. Perché Stefan ama la Lazio, l’aquila e i tifosi, ormai si sente un romano e laziale. Ieri per lui quindi è stata una grande gioia vedere il suo tiro mancino finire sotto l’incrocio dei pali.

Ma c’era qualche giocatore che dopo aver visto il gol, è rimasto parecchio perplesso, parliamo soprattutto di Lulic che si mette le mani sulla testa dopo aver visto il pallone finire dentro la rete. Già, non se lo sarebbe aspettato nessun un gol dal difensore, anche la Lega prende in giro questa scena, ecco cosa scrive: “Che gol per Stefan Radu… Senad Lulic non ci crede. 😄 “. Neanche Milinkovic credeva al gol realizzato, anche lui con le mani in testa dopo aver visto il bolide, una squadra che crede nelle potenzialità di tutti verrebbe da dire…

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Una Lazio da applausi contro il Genoa

Una Lazio da applausi quella che si è vista ieri all’Olimpico

Una Lazio da applausi – Si era vista un’ottima squadra anche mercoledì a San Siro ma quella, a differenza di quella vista ieri, non ha saputo canalizzare le occasioni avute ed è stata poco attenta sull’unica occasione dell’Inter. C’è stata una partecipazione da parte di tutti i giocatori, che uniti hanno raggiunto la vittoria, certo, senza dimenticare la differenza tra Genoa e Inter, due squadre opposte. Ma contro i genoani, si è vista una squadra unita, concentrata e vogliosa dei tre punti e del gol.

Merito di questa vittoria anche di Strakosha, il portiere dopo le ultime critiche, ha reagito al meglio facendo due-tre parate importanti che hanno permesso alla Lazio di non subire gol e salvare il risultato. Si è rivisto anche il ritorno dei quattro tenori che insieme hanno incantato i tifosi. Milinkovic è tornato al gol, Luis Alberto l’ha sognato ma il Var gli e l’ha negato, Correa non ha avuto occasioni mentre Immobile questa volta l’ha buttato dentro. Ciro ora si trova capocannoniere insieme a Zapata e Berardi, con 5 gol in 6 partite. Sorpresa anche da parte di Radu che torna al gol dopo anni. La giornata è stata poi incorniciata dall’abbraccio di Ciro a Inzaghi, pace siglata sia in campo che fuori, un momento emozionante per tutti.

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LE PAROLE DI IMMOBILE

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Emilio Caprile

LA NOSTRA STORIA Emilio Caprile nasce a Genova il 30 settembre 1928. Nella stagione 1945/46 inizia a giocare nelle giovanili del Genoa 1893.

Caprile era nella rosa che partecipò alla Coppa Città di Genova, torneo che nei primi mesi del 1945 sostituì il campionato per via della guerra. Competizione vinta dai genoani che all’ultima giornata sorpassarono i rivali del Liguria. Ciascun vincitore ricevette un premio di 20.000 lire dal futuro presidente Antonio Lorenzo. Debutta in Serie A a soli 17 anni con il Genoa. Nel 1946 passa alla Sestrese. L’anno dopo è nelle file del Legnano dove resta una stagione.

Nel 1948 passa alla Juventus con cui vince uno scudetto. Nel 1949 si traferisce all’Atalanta dove resta due stagioni. Nell’estate 1951 torna alla Juventus. Nel 1952 arriva alla Lazio per 33 milioni di lire. In maglia biancoceleste gioca due stagioni, la seconda solo nel Campionato Cadetti. A novembre del 1953 passa in prestito al Como. L’anno dopo milita nel Legnano e vi resta fino al 1958. Chiude la carriera nella Margheritese nel 1959. Durante la carriera ha disputato anche quattro partite in Nazionale.

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LAZIO GENOA ANDREAZZOLI: “Loro superiori sotto tutti i punti di vista”

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Lazio Genoa Andreazzoli rende merito ai biancocelesti che oggi hanno sconfitto la sua squadra sotto tutti i punti di vista.

“Abbiamo perso meritatamente contro una squadra che si è dimostrata più forte sotto tutti gli aspetti”. Lazio Genoa Andreazzoli si è espresso così al termine della partita: “Abbiamo creato occasioni importanti, ma se non riusciamo a concretizzare vuol dire che abbiamo delle carenze – ha osservato il tecnico dei liguri – Abbiamo perso il filo del gioco e l’atteggiamento delle prime partite, dopo Cagliari abbiamo smarrito qualche sicurezza: dobbiamo puntare sul collettivo e non sulle individualità. Oggi potevamo fare di più dal punto di vista tecnico, il risultato è pesante, gli avversari sono stati superiori per organizzazione, carattere, gestione e risolutezza, non hanno avuto le nostre indecisioni. Peraltro andare sotto con la Lazio è la situazione peggiore perché è una squadra che riparte benissimo in contropiede”.

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INZAGHI ESULTA PER LA SUA LAZIO CONTRO IL GENOA 

LAZIO GENOA Caicedo: “Gol simile a quello contro la Roma”

Grande gara dei biancocelesti che lasciano alle spalle la sconfitta di mercoledì contro l’Inter. LAZIO GENOA Caicedo a fine partita

La Lazio supera la squadra genoana con 4 gol, due siglate nel primo tempo e le altre due con i suoi due attaccanti Caciedo e Immobile nella seconda metà di partita. LAZIO GENOA Caicedo, proprio l’autore del terzo gol parla ai microfoni di Lazio Style Radio

Il gol siglato oggi mi ha ricordato molto quello realizzato contro la Roma. Oggi la vittoria era fondamentale, i tre punti erano importantissimi dopo la sconfitta contro i nerazzurri, sono contento di aver contribuito. È importante farsi trovare sempre pronti quando il mister ci chiama in causa. Siamo un gruppo unito e solido, dobbiamo andare avanti in questo modo. Nel match con l’Inter non siamo stati lucidi sotto porta, oggi invece lo siamo stati”.

È necessario andare avanti in questo modo. È facile entrare nel gioco della squadra vista la qualità delle individualità. Mi piace cercare la giocata per portare il pallone in attacco. Il mister mi chiede di fare la differenza, quindi devo pensare a calciare di più e di fornire meno assist. Oggi potevo cercare il mio compagno, ma sono riuscito a trovare la porta avversario. Sono qui per fare gol e quindi questo è il mio obiettivo, ma ben vengano anche gli assist”. 

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LAZIO GENOA ACERBI: “Pensiamo a giovedì. Non siamo né fenomeni né pippe”

Lazio Genoa Acerbi commenta la partita vinta per 4-0 dai biancocelesti anche se durante la partita ci sono stati alcuni pericoli che Strakosha ha evitato. Il “leone” è maturo e capisce il momento della stagione

Lazio Genoa Acerbi ai microfoni di Lazio Style Radio:

“Oggi siamo stati belli, tosti e forti, abbiamo subito di più rispetto alla gara contro l’Inter. Ci siamo divertiti, abbiamo fatto bene con tutta la squadra ma bisogna sempre pensare alla prossima ed essere equilibrati, la vittoria non ti deve mandare alle stelle. Con questa piazza bisogna esserci equilibrio, perché se vinciamo siamo dei fenomeni, se perdiamo delle pippe. Dobbiamo dare sempre il massimo, come nelle altre partite che abbiamo sbagliato e creato, come contro l’Inter che avremmo meritato di più. Sono contento per Radu, perché quest’anno lo vedo diverso, si è messo lì, serio e ama la Lazio, ama l’aquila e quindi sono contento. E’ entrato con lo spirito giusto”.

“Luiz è un ragazzo che ha qualità, deve stare un attimo più tranquillo, ha fatto quell’assist lì che ha fatto segnare Ciro. Ognuno oggi ha dato il suo contributo, anche Strakosha che oggi ci ha salvati ben due volte. Viene sempre pizzicato dal pubblico, ma è un ragazzo che sente la responsabilità e oggi ha dimostrato che c’è, anche contro l’Inter, c’è sempre. Sono tutti grandi giocatori perché sono qui alla Lazio, bisogna trovare una misura anche tra di noi perché questo ambiente cambia spesso. Se perderemo giovedì sarà tosta, abbiamo vinto contro il Parma contro il Genoa ma bisogna andarci piano perché la partita di giovedì è importante”.

Marusic è un giocatore forte, ha un fisico e una corsa che pochi hanno, non è facile, visto che è stato beccato l’anno scorso. Lui però è sempre rimasto concentrato, quest’anno è arrivato anche Lazzari e gli ha reso sana competizione. Lui è migliorato, ha cercato di trovare spazio e quando l’ha trovato ha sempre fatto ottime gare, sono contento per lui e per tutti, anche per Caicedo, ma ripeto abbiamo vinto una partita e non siamo diventati fenomeni, c’è ancora la partita di giovedì”.

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LAZIO GENOA STRAKOSHA: “Devo sempre migliorare, sono sereno”

LAZIO GENOA STRAKOSHA dopo le critiche per il gol subito contro l’Inter e quello contro il Cluj, si riscatta parando delle ottime opportunità per il Genoa

LAZIO GENOA STRAKOSHA le sue parole a Lazio Style Radio:

“Sono soddisfatto della squadra, abbiamo dominato tutta la partita, rischiando solo qualche volta rimanendo concentrati. Non abbiamo lasciato campo al Genoa e si è visto da subito. Faceva troppo caldo ma abbiamo chiuso subito la partita. Io posso migliorare sempre su tutto, fino allultimo della carriera, fino alla fine. Lo dice anche Buffon che ha 42 anni. Sono calmo e sereno, ho i preparatori che mi allenano al miglio e sono concentrato. Eravamo molto concentrati, questo serve molto nel calcio, sappiamo giocare ma se pecchi di concentrazioni ti fai del male, oggi non è successo e abbiamo vinto”.

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LA CONFERENZA DI INZAGHI

LAZIO GENOA Conferenza Inzaghi: “Oggi bravo Strakosha. Questa è la risposta che volevo”

LAZIO GENOA Conferenza Inzaghi dallo stadio Olimpico di Roma dopo il successo sui rossoblu per 4-0

LAZIO GENOA Conferenza Inzaghi che a differenza delle altre partite, riesce a caricare i suoi anche nel secondo tempo, tenendoli concentrati e arrivano altri 2 gol, compreso quello di Immobile. Tra i due è tornata la pace dopo l’abbraccio del numero 17 al mister

Abbiamo analizzato la partita, ottime gare disputate, a Ferrara avremmo dovuto ammazzare la partita. A Milano siamo stati poco cinici, però è anche vero che abbiamo trovato un portiere che ha fatto almeno due parete determinanti. Come noi oggi nel momento di difficoltà abbiamo avuto Strakosha che ha fatto delle ottime parate. Oggi abbiamo vinto anche grazie al trascinamento dei nostri tifosi, ci hanno trasmesso molta carica e i ragazzi lo sentono“.

Il confronto con il centrocampo

“Avevamo analizzato già a fine primo tempo quello fatto bene e cosa migliorare. Mi è stato comunicato il cambio di Pandev al posto di un centrocampista e sapevo che il Genoa si sarebbe messo 3412 e la fase del possesso non possesso nostro sarebbe cambiato. Così ho parlato con la squadra e gli ho detto alcune cose, sono molto esperti i nostri, però ho comunque voluto dirgli che le uscite con la palla sarebbero cambiate”.

Si parla poco di Luiz Felipe, uno dei migliori in difesa

“Luiz Felipe va molto molto bene, sia oggi che con il Parma, a San Siro potevano fare meglio tutti, come potevano fare meglio Acerbi e Bastos, anzi tutti, anche se abbiamo concesso poco allInter. Lui è un ragazzo su cui punto tantissimo, deve trovare continuità e ha margini di miglioramento ha un futuro roseo davanti a me, è un ragazzo molto fisico e potente, inoltre è intelligente e sa ascoltare le persone”.

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IMMOBILE: “INZAGHI COME UN FRATELLO, OGGI PAROLA FINE”

“L’abbraccio con Inzaghi dopo il gol? Ormai è passata, ma mi dispiace che sia successa quella cosa con il mister. Sono situazioni che succedono, come un litigio con un fratello maggiore: per me lui lo è e non è retorica. Mi ha sempre dato fiducia e io ho sempre cercato di dare il massimo”.

Così l’attaccante della Lazio Ciro Immobile ha chiuso il ‘caso’ dopo il litigio con il tecnico biancoceleste e l’esclusione dai titolari contro l’Inter. Oggi al Genoa il napoletano ha segnato il quarto gol, correndo ad abbracciare Inzaghi. “Non ci sono scusanti per quello che è successo la scorsa settimana, ma sono stato vero anche nei momenti successivi. Mi sono scusato subito: lo meritavano i compagni e il mister. Sono incomprensioni che possono succedere nell’arco di quattro anni – ha concluso sorridendo a Sky Sport – me la concedete una? Oggi è stata messa la parola fine, anche se non ce n’era bisogno, il mister lo aveva già detto.”

LAZIO GENOA PAGELLE Poker, Ciro che abbraccia Inzaghi e super Strakosha

Diamo i voti ai biancocelesti al termine del match disputato allo Stadio Olimpico. Lazio Genoa pagelle

Lazio Genoa pagelle

STRAKOSHA 7.5 – Due parate che mettono a tacere le critiche ricevute durante la trasferta di San Siro contro l’Inter. Al minuto 9 dice di no al colpo di testa ravvicinato di Romero. Si ripete con un miracolo al minuto 24 quando alza la saracinesca su Cassata e Lerager che a tu per tu con l’albanese non riescono a finalizzare

LUIZ FELIPE 7.5 – Oggi ha badato al solo, mettendo da parte l’estetica. Interventi decisi e puntuali. Poi al minuto 77 decide di partire dalla sua area di rigore, dribblare mezzo Genoa e mandare Immobile in gol con un assist da numero 10. BAMBINO PRODIGIO

ACERBI 6.5 – Ha sofferto un pochino gli inserimenti di Sanabria, ma con l’esperienza è riuscito poi a prenderne le misure. Ace c’è come sempre

RADU 7 – E’ un gol che ci voleva, lo voleva e lo ha fatto. Il difensore, dopo un’estate difficile, si è ripreso la maglia da titolare ed oggi ha scaricato tutta l’adrenalina con un bolide di sinistro dai 20 metri che si è andato ad infilare sotto il sette- MERITATO

MARUSIC 6 .5 – Meno brillante rispetto ad una settimana fa, complice anche il fatto che la squadra ha preferito giocare più sulla fascia sinistra. Ha comunque messo altra benzina nelle gambe ed è risultato essere preciso e affidabile

MILINKOVIC 7 – Il Sergente sigla il primo gol stagionale al minuto 6 quando con un piattone sinistro infila Radu. Il numero 21 ha offerto una prestazione di livello per tutto l’arco della partita , dominando sulle palle alte e sui contrasti a centrocampo. Ispirato ha verticalizzato spesso per i compagni. Ha comandato alla grande il centrocampo. Dal 73’ PAROLO s.v.

LEIVA 6.5 – Motorino di centrocampo, oggi ben coadiuvato dai compagni di reparto che gli hanno reso la giornata semplice- Si è fatto vedere anche in avanti nel primo tempo dove si è presentato anche al tiro. Oggi è tornato sui suoi livelli

LUIS ALBERTO 6.5 – Primo tempo nel vivo del gioco, propositivo, sempre a dare assistenza ai compagni. Sigla il gol del 2-0 ma gli viene annullato con il VAR. Nella ripresa, a risultato ormai acquisito si contiene e gioca con intelligenza senza sprecare troppe energie.

LULIC 7 Quanto ha corso oggi il capitano! Un treno sulla sua fascia sinistra, agli avversari ha lasciato solo la polvere

CORREA 6.5 – El Tucu ha rialzato la china dopo la sfortunata Inter Lazio dove fallì alcune palle gol. Oggi ha giocato per la squadra, svariando moltissimo sul fronte offensivo, lasciando che gli spazi creati venissero sfruttati dai compagni. Sostituito ad inizio ripresa in vista del Rennes. Dal 52’ CAICEDO 7 – entra, dribbla e segna. L’ecuadoregno fa tutto in 5 minuti dal suo ingresso. Sfrutta una bella palla filtrante, punta il portiere Radu, lo salta con facilità e deposita in rete. Che impatto sulla partita! Al momento è l’attaccante più in forma

IMMOBILE 7.5 – Aveva una voglia di segnare e di spaccare il mondo dopo quella sostituzione di Milano. Non sono stati giorni semplici per Ciro, ma ha dimostrato grandissima professionalità, fuori e dentro al campo-. Oggi in versione assist man, per il gol di Milinkovic e per quello annullato a Luis Alberto. Poi il gol meritatissimo al minuto 77 dopo una serpentina fenomenale di Luiz Felipe. Dopo il gol abbraccio significativo con Simone Inzaghi. Dal minuto 80 ADEKANYE s.v.

ALL. INZAGHI 7.5 – Il Genoa non è gran cosa, ma il merito è anche per come il mister ha impostato la squadra. Aggressiva, tonica, concentrata (finalmente) e soprattutto cinica. E’ stato un tiro al bersaglio e a tratti è sembrato di rivivere la giostra del gol di due anni fa. 6 gol nelle ultime due partite, 0 subiti e un gioco finalmente ritrovato. Ora serve continuare così, senza stravolgimenti eccessivi di formazioni e prendersi subito i primi tre punti in Europa League. Se giocheremo sempre così, ci sarà da divertirsi.

LAZIO GENOA Formazioni ufficiali – C’è Immobile, in difesa…

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LAZIO GENOA Formazioni ufficiali – Ecco come si schiereranno dall’inizio le due squadre nella gara della 6a giornata di SerieA, in programma alle 15 allo Stadio Olimpico.

LAZIO GENOA Formazioni ufficiali

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. A disp.: Proto, Vavro, Patric, Bastos, Lazzari, Lukaku, Jony, Cataldi, Berisha, Parolo, Adekanye, Caicedo. All.: Simone Inzaghi. 

Indisponibili: nessuno
Diffidati: nessuno
Squalificati: nessuno

GENOA (3-5-2): Radu; El Yamiq, Romero, Criscito; Ghiglione, Lerager, Radovanovic, Cassata, Barreca; Kouamè, Sanabria. A disp.: Jandrei, Marchetti, Biraschi, Goldaniga, Zapata, Ankersen, Jagiello, Pajac, Schone, Favilli, Pinamonti, Pandev. All.: Aurelio Andreazzoli

Indisponibili: Sturaro
Diffidati: nessuno
Squalificati: nessuno

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LAZIO GENOA Strakosha: “Avversario tosto, ma dobbiamo vincere”

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A pochi minuti dall’inizio di Lazio Genoa Strakosha, portiere dei biancocelesti, è intervenuto ai microfoni di Lsc. Le parole dell’albanese, che festeggia oggi la presenza numero 100 in Serie A.

LAZIO GENOA Strakosha: “Dobbiamo vincere, ci siamo preparati bene. Il Genoa è un avversario tosto, lo conosciamo. Critiche? Noi ci vediamo tutti i giorni e parliamo di tutto, sappiamo di aver perso punti importanti. Vorremo vincerle tutte, fa parte del gioco perdere. Ci sono ancora tanti punti da prendere in campionato, siamo sereni“.

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Onazi non dimentica la Lazio: “Il 26 maggio partita perfetta”

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Onazi non dimentica la Lazio: le parole del mediano, protagonista di tutti gli eventi memorabili della recente storia biancoceleste.

Onazi non dimentica la Lazio. “Se chiudo gli occhi vedo Lazio, anche a distanza di anni e dopo tutto quello che ne è conseguito, non dimenticherò mai quei colori”, queste le prime parole in una lunga intervista a llsn. Che mostra un ex mediano ancora fortemente cuore biancoceleste, anche in quel del Trabzonspor (dove si trova ormai da tre anni).

Un giocatore che ha costituito sempre una garanzia per gli allenatori passati da Formello: “Ma non chiedetemi chi preferisco, mi dispiace non aver potuto apprendere qualcosa da Inzaghi. Tra i più importanti per la mia crescita c’è sicuramente Petkovic, un guru del calcio moderno. Mister Inzaghi sarebbe stato perfetto per me, dispiace che avevo già deciso di andarmene”. E sull’ultimo periodo travagliato, con la vertenza Fifa per il pagamento di parte dello stipendio: “Dispiace per come è finita e soprattutto per quello che ne è conseguito. Per la mia carriera e la mia crescita avrei preferito restare alla Lazio. Anche da fuori ho capito come sia un club molto rispettato in Europa e ha dei tifosi straordinari. La Lazio è il club in cui è iniziata la mia carriera, l’amore e la passione per questo club me la porto dentro”.

Eddy ripercorre poi i momenti più belli vissuti nella Capitale. A partire dal 26 maggio 2013“La partita perfetta. Quella gara sarebbe dovuta durare per sempre per come l’abbiamo vissuta, per come l’abbiamo vinta e per quanto abbiamo festeggiato…”. Passando per il 31 maggio 2015, lo spareggio Champions al San Paolo contro il Napoli, chiuso grazie a un suo gol: “Ho ancora i brividi se penso a quella serata, la sensazione di ascoltare la musichetta della Champions è un attimo che nessuno deve sottovalutare. Uno step obbligatorio per poter dire di aver giocato a grandi livelli”. 

Momenti belli in carriera, ma anche brutti. Come la rottura del tendine d’Achille, che ne ha compromesso il percorso al Trabzonspor. Interrottosi lo scorso dicembre, quasi un anno fa: “Ma ora sto bene, ho rimesso gli scarpini e riassaggiato il campo. Un sospiro di sollievo per quello che ho passato. Ora sto cercando la forma migliore, è dura dopo otto mesi di infortunio. Ma devo ringraziare il club per ciò che mi ha dato. Fin da subito ho ripagato la loro fiducia, ora voglio tornare al massimo”. Infine sul futuro: “Un mio ritorno? Assolutamente sì. Intanto mi auguro possa tornare in Champions e migliorare la stagione dello scorso anno. In futuro mi piacerebbe tornare, più maturo e forte tatticamente”.

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