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UFFICIALE Pioli nuovo allenatore del Milan: i dettagli

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UFFICIALE Pioli nuovo allenatore del Milan: i dettagli.

UFFICIALE Pioli nuovo allenatore del Milan. L’indiscrezione, circolata negli ultimi giorni, è stata confermata dallo stesso club rossonero con un comunicato sui propri profili social. Una decisione quella di tesserare l’ex tecnico biancoceleste che non è piaciuta ai supporter del Diavolo, che, fin dai primi rumors, hanno manifestato il loro dissenso con l’hastag #Pioliout. Starà ora al mister emiliano far bene per conquistare i suoi nuovi tifosi e la conferma. Pioli ha firmato infatti un biennale a 1,5 milioni di euro a stagione, che presenta però una postilla: in caso di mancato raggiungimento dell’Europa League (obiettivo minimo), le parti si separeranno al termine di questa stagione. Se invece la squadra riuscirà a qualificarsi per la Champions League, il tecnico riceverà un bonus da 500 mila euro. Un incentivo in più dunque per l’ex Lazio, già transitato in carriera nel capoluogo lombardo. Pioli ha infatti allenato l’Inter (di cui ha confessato essere stato sempre tifoso ndr) per 6 mesi nella stagione 2016/17. Con lui salgono dunque a 8 i tecnici ad aver guidato entrambe le squadre di Milano: l’ultimo ad averlo fatto era stato Leonardo.

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Felipe Anderson ringrazia la Lazio: “La tattica che ho imparato a Roma mi ha aiutato molto”

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Felipe Anderson ringrazia la Lazio: le parole dell’ex attaccante biancoceleste ai microfoni del sito ufficiale del West Ham, suo attuale club.

Felipe Anderson ringrazia la Lazio. Nella vita spesso capita che i rapporti si interrompano, ma i ricordi, soprattutto quelli belli, restano sempre, vividi nella memoria. E’ il caso dell’attaccante brasiliano, che nella Capitale ha conosciuto e si è consacrato nel grande calcio. Partito in sordina, è esploso con Pioli, conquistandosi l’amore incondizionato dei tifosi biancocelesti. Amore ovviamente ricambiato, con il quale l’ex Santos, anche da lontano, continua a seguire il suo vecchio club. Intervistato dal sito ufficiale del West Ham, sua attuale squadra, Anderson sottolinea quanto siano stati importanti per lui i 5 anni trascorsi in Serie A: 

In Italia ho imparato la tattica e questo mi ha aiutato molto. L’approccio al campionato inglese non è facile, qui i giocatori sono fortissimi e ogni squadra ha grande qualità. Ma grazie alla tattica che ho imparato per cinque anni in Italia è andato tutto bene”. “Se fossi arrivato direttamente dal Brasile – prosegue – penso che avrei impiegato più tempo ad adattarmi, perché il ritmo qui è molto intenso. In Brasile è lento, in Italia a metà strada e Inghilterra veloce. Quindi, dopo aver giocato in Serie A, la Premier League è perfetta“.

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LAZIO Al rientro dalla sosta ti aspetta un periodo impegnativo

LAZIO Al rientro dalla sosta per le Nazionali, i biancocelesti avranno un vero tour de force

LAZIO Al rientro dalla sosta ci saranno una serie di partite importanti e impegnative che i biancocelesti dovranno affrontare al meglio. Alcuni giocatori sono partite con le rispettive nazionali e non avranno modo di riposare. La Lazio è già arrivata da un mese impegnativo, pieno di partite e ora ne sta per affrontare uno ancora più difficoltoso. Archiviato il pareggio di Bologna, al rientro dalla sosta dovrà affrontare ben 7 partite in 23 giorni.

Si inizierà sabato 19 con l’Atalanta alle ore 15.00, una partita impegnativa considerando lo stato di forma dei bergamaschi, terzi in classifica. Poi il 24 ottobre sarà la volta dell‘Europa League, voleranno a Glasgow per affrontare il Celtic, domenica 27 alle ore 20.45 ci sarà la Fiorentina. Ma non è finita qui, tornerà il turno infrasettimanale e all’Olimpico arriverà il Torino di Mazzarri, in forma anche loro, il 3 novembre poi, è previsto il big match contro il Milan, a Milano dove la Lazio in campionato non vince da 30 anni. Dopo il campionato, tornerà l’Europa League, questa volta gli scozzesi del Celtic saranno attesi all’Olimpico il 7 novembre alle ore 18.55. Come ultima partita, ci sarà il Lecce dell’ex Liverani in programma il 10 novembre alle ore 15.00. Insomma, un periodo fitto di partite senza alcuna sosta, la Lazio se vorrà tornare protagonista, dovrà cercare di fare più punti possibili e superare l’ostacolo della trasferta.

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Luis Alberto sulla Lazio: “Ci manca qualche punto”

LAZIO Dopo l’ottimo inizio di stagione il centrocampista biancoceleste Luis Alberto è stato convocato dalla Nazionale Spagnola.

Intervenuto ai microfoni di El Corner il centrocampista spagnolo ha parlato della chiamata delle furie rosse: “Sono molto contento per questa seconda convocazione con la Nazionale. Mi sto godendo il momento”. Poi Luis Alberto parla della Lazio: “Siamo un bel gruppo. Con la Lazio dovremmo essere un po’ più in alto in classifica. Ma va bene così, siamo ancora all’inizio e non stiamo così lontani dall’obiettivo che ci siamo preposti, per cui continuiamo così”.

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LA NOSTRA STORIA L’ex biancoceleste Alessandro Iannuzzi

Alessandro Iannuzzi nasce a Roma il 9 ottobre 1975. Cresce nella società biancoceleste. Suo il gol vittoria su punizione nella finale del Campionato Primavera 1994/95. Successo conquistato il 24 giugno allo Stadio Olimpico di Roma di fronte a oltre 20.000 spettatori e che vale il terzo Scudetto Primavera della storia del club.

Alessandro Iannuzzi esordisce in Serie A nella stagione 1995-1996. La stagione successiva viene girato in prestito al Vicenza dove si aggiudica la Coppa Italia grazie anche a un suo gol nella finale. L’anno dopo è a Lecce, dove subisce il primo di una lunga serie di problemi fisici che ne limiteranno la carriera. Nella stagione 1998-1999 torna a vestire la maglia biancoceleste. A gennaio non trovando spazio viene ingaggiato dal Milan. L’anno successivo passa in prestito alla Reggina. Nel campionato 2000-2001 finisce in prestito al Monza in Serie B. Nel 2003 è a Perugia dopodiché viene ceduto al Pescara. L’anno dopo scende in C1 a Teramo e l’anno seguente in C2 a Gualdo.

A marzo del 2007 gioca a Monterotondo in Serie D. Nel campionato successivo va al Guidonia sempre in Serie D. A gennaio 2009 viene tesserato dal Fidene, nel girone A dell’Eccellenza laziale. Nella stagione 2009-2010 viene ingaggiato dalla Vis Artena e milita nel girone B di Eccellenza laziale. Nella stagione 2010-2011 viene ingaggiato dalla Pro Calcio Sabina nel Campionato Promozione. Dopo nove presenze si trasferisce al Pianoscarano sempre in Promozione dove finisce la stagione. In seguito prende il patentino di allenatore. Nel settembre 2012 inizia a guidare le giovanili della Lazio partendo dalla categoria Giovanissimi Provinciali Fascia B con il ruolo di allenatore in seconda. In seguito tecnico della categoria Giovanissimi Provinciali e dopo ancora vice-allenatore prima della categoria Under-16 e successivamente dell’Under-14 e Under-15.

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LA NOSTRA STORIA L’ex biancoceleste Roberto Badiani

Il 9 ottobre 1949 nasce a Tavola di Prato, in prov. di Firenze, Roberto Badiani. Centrocampista, soprannominato “Scheggia”. Inizia a giocare nelle giovanili del Club Sportivo Firenze, dove vince la classifica cannonieri.

La carriera di Roberto Badiani  inizia nella stagione 1968/69 nella Sangiovannese in serie D. L’anno dopo passa al Livorno in serie B dove resta due stagioni. Nel novembre del 1971 si trasferisce al Mantova, squadra con la quale esordisce in Serie A. Al termine della stagione terminata con la retrocessione viene ceduto alla Sampdoria con cui disputa due campionati. Nel 1974 viene acquistato dal presidente della Lazio, Umberto Lenzini. Resta sette stagioni in biancoceleste divise in due periodi.

Nel 1979/80 gioca col Napoli e l’anno dopo con la Pistoiese. Nella stagione 1981/82 torna alla Lazio per due stagioni in Serie B, la seconda terminata con la promozione. Chiude in serie C2 nel 1983/84 con la Vigor Senigallia. Smesso di giocare entra nell’azienda paterna di confezioni e maglieria a Prato dove lavora anche il cognato, l’ex giocatore laziale Walter Speggiorin. Nel 2007 passa a titolo gratuito al settore giovanile dell’Aglianese.

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore austriaco Karl Sturmer

LA NOSTRA STORIA L’allenatore Karl Sturmer nasce a Vienna il 9 ottobre 1882.

Sturmer fa il suo esordio da giocatore nel Wien F.C.. Nel 1907 passa al Wiener A.C. e poi nel WAC Wien. Gioca due gare con la Nazionale del suo Paese nel 1903 e nel 1907. Dal 1920 al 1922 e nelle stagioni 1923/24 e 1925/26 allena la Reggiana. Nel frattempo guida il Torino nel 1922/23, nel 1924/25 e poi nel 1929/30. Dal 1926 al 1929 allena il Prato e nel 1930/31 l’Alessandria. Nel campionato 1932/33 a portarlo alla Lazio fu il presidente Alfredo Palmieri.

Sturmer incrementò, mediante continue leve giovanili, il vivaio laziale e permise alla società di far crescere molti giovani che divennero poi fondamentali giocatori biancocelesti. Il 29 aprile 1934 il nuovo presidente Eugenio Gualdi lo esonera. Dal 1934 al 1936 guida il Livorno, poi nel 1936/37 torna all’Alessandria. Nel campionato 1938/39 è alla guida di squadre giovanili della Juventus e nel successivo alla Cremonese. Chiude la carriera nell’Hellas Verona nel 1942/43. È deceduto nel 1943.

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UEFA – COMUNICATO IMPORTANTE DELLA LAZIO

UEFA – COMUNICATO IMPORTANTE DELLA LAZIO

é appena uscito un comunicato molto importante della Lazio sulla questione che, ancora una volta, la vede coinvolta contro la Uefa su presunti atteggiamenti razzisti da parte di alcuni suoi tifosi. Ecco il Comunicato della Lazio:

“La S.S. Lazio informa di avere ricevuto dalla UEFA una contestazione relativa al comportamento di alcuni tifosi responsabili di avere posto in essere atti definiti razzisti. Nel confermare che provvederà a difendere la propria reputazione e tradizione, la società comunica che con immediatezza ha attivato le iniziative finalizzate alla individuazione dei responsabili e provvederà ad applicare in maniera rigorosa il codice etico per allontanare dallo stadio i soggetti autori dei fatti. Si fa presente, inoltre, che la Società, a tutela dei propri interessi patrimoniali, si costituirà parte civile nel processo che dovesse essere celebrato a carico di coloro che, a seguito delle indagini di PG effettuate dagli organi di polizia, dovessero risultare responsabili.”

“Sul terreno dove Lotito vuole costruire c’è rischio di esondazione”

“Sul terreno dove Lotito vuole costruire c’è rischio di esondazione”

“Evidentemente c’è una vera vocazione nei dirigenti delle due società calcistiche romane, quella di invadere, in variante al Piano Regolatore, le aree a rischio di esondazione del Tevere, tutelate dal Piano dell’autorità di bacino e preziose per salvaguardare l’equilibrio idrogeologico della città. L’Amministrazione capitolina non può essere il notaio di interessi immobiliari che usano lo sport per portare avanti operazioni urbanistiche che altrimenti non sarebbero proponibili”. Lo dichiara, in una nota, Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea capitolina e vicepresidente della Commissione Urbanistica, in merito “al progetto del centro polisportivo della S.S. Lazio nell’ansa del Tevere di Castel Giubileo, comprensivo di 220 mq di edificazioni, con un centro commerciale, residenze, alberghi, uffici e strutture sanitarie”. “Continuare ad occupare le aree golenali libere – prosegue la consigliera – significa esporre tutta la città al rischio di gravi eventi idraulici, soprattutto in prospettiva del cambiamento climatico che sta modificando sostanzialmente le caratteristiche delle precipitazioni piovose. Vorrei inoltre segnalare ai dirigenti della SS Lazio che le aree a ridosso del Tevere sprofondano al ritmo di 3-4 millimetri all’anno, come sanno bene alla nuova Fiera di Roma, dove parte degli edifici è stata dichiarata inagibile dopo solo sei anni. Insomma la Lazio non ripeta gli errori/orrori dei cugini giallorossi e l’Amministrazione capitolina dica chiaramente che va chiusa l’epoca delle deroghe al Piano regolatore della città.”.

LAZIO Immobile: “Per la Champions serve maggiore continuità”

LAZIO Immobile — Nella giornata odierna il centravanti campano è intervenuto in conferenza, presso il centro tecnico federale di Coverciano, e ha analizzato il momento dei biancocelesti: “Siamo partiti a rilento, ci manca continuità, quello step in più che ci possa far stare con le grandi. È il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso e partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo. Al di là della vittoria in Coppa Italia bisogna far meglio in campionato. Quale delle due gare vorrei giocare con la Nazionale? Vorrei sempre giocare e segnare. Chiaro, considerato che contro il match contro la Grecia si gioca a Roma, vorrei mettere in difficoltà il mister per giocare nel mio stadio”.

Lazio Immobile dipendente? Ecco cosa dicono i numeri

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Lazio Immobile dipendente? Ecco cosa dicono i numeri.

Lazio Immobile dipendente? A quanto pare, sembra proprio di sì. L’attaccante biancoceleste è tornato il bomberone di due stagioni fa, mostrando quanto sia fondamentale per questa squadra. A confermarlo, forse l’unica cosa in questo mondo che non mente mai: i numeri. Che parlano chiaro: se King Ciro scende in campo, si segnano in media 2,1 reti a gara. In caso contrario, il dato scende fino ad un misero 0,9. Le apparizioni dal 1′ del numero 17 sono sempre coincise con almeno un gol realizzato e un assist fornito. Un trend che ha subito uno stop solo contro l’Inter, dove però Immobile è partito dalla panchina. Insomma, dati che dimostrano quanto il capocannoniere della Serie A sia fondamentale per una squadra che dà il suo meglio in avanti. E pensare che, sotto il profilo delle presenze, dopo 7 gare di campionato, il carnet è meno ricco rispetto alle tre stagioni precedenti. Ad oggi Immobile ha collezionato infatti 517’ in campo. Nel 2017 furono 616’, nel 2018 630’, nel 2019 569’. Un minutaggio che il bomber ha condito con 7 gol con due doppiette, alla Sampdoria e al Bologna. Quasi il doppio rispetto all’anno scorso, quando ne aveva segnate solo 4. Leggermente meglio ha fatto nell’annata dei record (2017-2018), con 9 centri. Una strada che la Lazio e i suoi tifosi sperano che Ciro possa percorrere di nuovo quest’anno.

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Lazio Correa ha sbagliato, ma ora bisogna aiutarlo: la squadra è con lui

Lazio Correa ha sbagliato il rigore che avrebbe regalato alla Lazio i tre punti, ma ora bisogna stargli vicino, tutti sbagliano

Lazio Correa ha sbagliato ha voler tirare il rigore nonostante il rigorista fosse Luis Alberto e il tiro dal dischetto significasse portare a casa i 3 punti dopo una partita importante. Ormai il Tucu ha sbagliato e bisogna perdonarlo. L’argentino poco dopo Inter Lazio, ha perso la nonna e voleva omaggiarla con una buona prestazione segnando anche un gol. Per questo aveva deciso di calciare il rigore e i compagni, gli e l’hanno lasciato fare nonostante non spettasse a lui. Ha chiesto di poterlo battere e Inzaghi con il supporto di Luis Alberto (secondo rigorista dopo Immobile) sono stati ben lieti di concedergli questa chance. Tutta la squadra si è unita intorno a lui consolandolo e difendendolo anche durante le interviste, ti riprenderai gli dicevano. Ora avrà la sosta per riflettere e ripartire alla grande.

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IN TRASFERTA NON DAI IL MEGLIO

Lazio in trasferta rendi poco: solo 4 punti

Lazio in trasferta non riesci a imporre il tuo gioco a differenza di quando ti trovi in casa

Lazio in trasferta fin’ora hai conquistato solamente 4 punti, 3 sono arrivati alla prima giornata con la Sampdoria, dopo di ché sono arrivate 3 sconfitte e un pareggio: Spal, Cluj, Inter e Bologna. Invece all’Olimpico il trend è diverso, sono arrivate ben 3 vittorie su 3: Parma, Genoa e Rennes. Bisognerà trovare una soluzione e cercare di vincere anche quando non si gioca all’Olimpico, le partite in trasferta diventeranno molto importanti per gli obbiettivi biancocelesti

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LAZIO La Uefa apre procedimento disciplinare per Lazio Rennes

LAZIO La Uefa apre procedimento disciplinare per ciò che ha visto durante la partita di Europa League disputata giovedì scorso allo stadio Olimpico

LAZIO La Uefa apre procedimento – La Uefa ha deciso di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti della Lazio dopo la partita in casa contro il Rennes di giovedì scorso. Secondo la Uefa, alcuni tifosi biancocelesti, avrebbero fatto il saluto romano, ecco il comunicato:

“Sono stati avviati procedimenti disciplinari a seguito della partita della fase a gironi della UEFA Europa League tra S.S. Lazio e Stade Rennais FC (2-1), disputata il 3 ottobre in Italia. Accuse a carico di S.S. Lazio: – Comportamento razzista – Art. 14 del Regolamento Disciplinare UEFA (DR). L’organo di controllo, etica e disciplina UEFA si occuperà di questo caso nella riunione del 17 ottobre”.

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TANTI PUNTI PERSI, RAMMARICO LAZIO

LA NOSTRA STORIA L’attaccante Engelbert Koenig

LA NOSTRA STORIA Engelbert Koenig nasce a Vienna, in Austria, l’8 ottobre 1920. In alcune fonti è citato come Henglebert, detto Buby. Figlio di Engelbert, suo omonimo e allenatore di Milan, Messina e Foligno.

Koenig inizia a giocare nel 1939/40 nel First Wien. Nel 1940/41 si trasferisce alla Fiorentina. Dopo una stagione passa al Catania. La Lazio lo acquista nell’estate del 1942. Gioca cinque stagioni in biancoceleste. Nell’estate 1946 viene ceduto al Napoli per 4,5 milioni di lire ma, non ottenendo il milione per lui, rifiuta il trasferimento.

Dopo aver saltato la fase iniziale della stagione 1946/47 ed essersi riappacificato con la dirigenza biancoceleste torna in squadra alla 5^ giornata di Campionato. Nel 1947 passa alla Sampdoria. La stagione successiva è al Genoa (primo scambio tra le due squadre genovesi). Nel 1950 passa al Messina in serie B dove conclude la carriera. È deceduto a San José, in Costarica, il 23 novembre 1997.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Ugo Ciabattini

LA NOSTRA STORIA Ugo Ciabattini nasce a Napoli l’8 ottobre 1908. Dalla stagione 1926/27 gioca due stagioni con la Lazio.

Nella stagione 1931/32 Ciabattini gioca nel Marino. Poi dall’ottobre 1932 è nella STER e, da militare, con la Avieri Ciampino. Sergente aviatore pilota, il 4 marzo 1936 muore in guerra nel cielo di Dessiè in Africa orientale.

Una lapide nell’atrio dell’Istituto Tecnico Galileo Galilei di Roma lo ricorda tra i Caduti, in quanto ex studente della scuola. Il campo sportivo di Montelibretti, a Passo Corese, è intitolato a lui. Decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

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LA NOSTRA STORIA L’indimenticato Aldo Biscardi

L’8 ottobre 2017 si è spento a Roma il noto giornalista e conduttore televisivo Aldo Biscardi. Fu l’ideatore del programma ‘Il processo del Lunedì’.

Aldo Biscardi, 86 anni, era originario di Larino in provincia di Campobasso. Laureato in giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli. Passò subito al giornalismo. Nel 1952 divenne collaboratore del quotidiano Il Mattino. Nel 1956 passa al Paese Sera, diventando caporedattore. Viaggia in tutto il mondo come inviato speciale seguendo gli avvenimenti sportivi internazionali. Dal 1958 ha seguito tutti i mondiali di calcio. Arriva alla Rai nel 1979 come caporedattore e vi resta fino al 1983, raggiungendo la carica di vicedirettore del TG3. Nel 1980 lancia su Rai 3 ‘Il Processo del Lunedì’, trasmissione di dibattiti sul mondo del calcio, soprattutto sulla Serie A. Vincitore di diversi premi, ha intervistato personaggi politici, del mondo della cultura e dello spettacolo. Dalla stagione televisiva 2008/2009 oltre a condurre il Processo svolgeva il ruolo di inviato per ‘Quelli che….il calcio’.

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Francesco Fonte

LA NOSTRA STORIA Francesco Fonte nasce a Roma l’8 ottobre 1965. Cresce nelle giovanili della Lazio. Il 30 aprile 1977 è chiamato a rappresentare la Società per l’inaugurazione del busto di Tommaso Maestrelli nel Centro Sportivo di Tor di Quinto.

Dal 1983 al 1986 Francesco Fonte gioca per tre stagioni in prima squadra. In autunno passa al Barletta dove trascorre una stagione prima di passare al Monopoli. Nel 1988 milita nel Bari. La stagione successiva è a Foggia. Dal 1990 al 1995 gioca nell’Avellino. Nel 1995 si trasferisce al Benevento. L’anno dopo gioca nel L’Aquila. Dal 1997 al 1999 è alla Battipagliese. Passa infine per una stagione al Martina. Dopo essere rimasto fermo per tre anni dal 2003 al 2005 torna in campo con la maglia del Fasano. Vive a Monopoli, città d’origine della moglie, dove gestisce uno stabilimento balneare.

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IL RAMMARICO Lazio, quanti punti persi per i gol sbagliati

Arriva la seconda sosta causa Nazionali ed un primo bilancio in casa Lazio. Il rammarico per una classifica che poteva essere migliore

Primi bilanci in casa biancoceleste, dopo il pari amaro contro il Bologna. La squadra di Simone Inzaghi è una giostra con alti e bassi che ha mostrato due facce diverse: spumeggiante tra le mura dell’Olimpico, incerta fuori casa. Qual è la vera Lazio ancora non lo sappiamo, il tempo ce lo dirà. Di certo balza agli occhi, analizzando queste prime 7 gare, come la squadra non ha portato a casa i punti e le vittorie che avrebbe meritato. Un po’ per sfortuna, un po’ per meriti delle squadre avversarie. Di seguito le partite “sfortunate”:

LAZIO ROMA 1 – 1 : la squadra biancoceleste ha colpito quattro pali in una partita dominata in lungo e in largo. Gol falliti a tu per tu con il portiere avversario, egoismo e mancanza di cinismo sotto porta. Persi 2 punti

SPAL LAZIO 2 – 1 : una sciagurata trasferta dove la squadra biancoceleste è passata in vantaggio, ha colpito un palo, fallito il raddoppio. Nella ripresa un calo mentale inspiegabile che ha portato gli avversari a ribaltare la partita. Un suicidio perfetto. Persi 3 punti

INTER LAZIO 1 – 0 : Handanovic ha detto di no, parando l’imparabile a Correa. L’argentino ha però sulla coscienza quel tocco sotto andato in curva fallendo un’occasione ghiottissima. Poi l’errore di Jony sul gol di D’Ambrosio. Si poteva uscire indenni dal Meazza. Perso almeno 1 punto

BOLOGNA LAZIO 2 – 2 : Cali di concentrazione in difesa hanno regalato due gol ai felsinei. Immobile l’ha ripresa due volte, ma poi lo sciagurato rigore sulla traversa di Correa ha tolto i tre punti alla Lazio. Peccato. Persi 2 punti

In totale lasciati per strada 8 punti che, togliendo la sconfitta contro l’Inter che ci può stare, fa scendere il bottino dei punti persi a quota 7. Con gli 11 in cascina avremo potuto avere 18 punti in classifica. Secondo posto ad un punto dalla Juventus. Che peccato.

CELTIC LAZIO, NUOVE DISPOSIZIONI PER LA VENDITA DEI TAGLIANDI

LAZIO Giordano: “Due passi avanti e due indietro. Serve continuità”

LAZIO Giordano — Nella giornata odierna, l’ex bomber biancoceleste ha detto la sua sul pareggio di Bologna e ha analizzato il momento della squadra

LAZIO Giordano ai microfoni di Radiosei: “Il pareggio di ieri è il risultato giusto, al di là degli episodi. La squadra fa due passi in avanti e due indietro, bisogna migliorare. Serve quella continuità che al momento manca. Ci sono giocatori come Luiz Felipe che sembrano arrivati a un buon livello e poi si smentiscono. Non si possono alternare cose giuste e sbagliate anche nella stessa partita. Non è ammissibile, questa squadra non regge i livelli importanti”.