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Roma Rizzitelli insulta l’arbitro in diretta durante Roma Tv

Roma Rizzitelli insulta l’arbitro al termine del primo tempo, dopo l’espulsione ai danni di Fazio in Udinese – Roma

Roma Rizzitelli insulta l’arbitro – L’opinionista nella serata di ieri, ha perso il controllo durante la diretta tv di Roma Tv, canale ufficiale della società giallorossa. Non ha resistito all’occasione e si è sfogato senza pensare alle conseguenze. Secondo lui, l’espulsione di Fazio da ultimo uomo, non c’era e quindi l’arbitro ha commesso un grave errore e ha deciso di far sentire quello che pensava: “Guardate, ho proprio un magone che tengo dal primo tempo, questo magone lo devo lasciar uscire, devo dirlo. Irrati attaccati al ca..o, lo dico con tutto il cuore”. Questa è la seconda uscita per lui, dopo l’abbandono della trasmissione a fine partita Roma Cagliari per protesta.

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LE PAROLE DI CAICEDO

Lotito consegna la maglia al figlio di Vincenzo Paparelli

Lotito consegna la maglia al figlio di Vincenzo Paparelli. Due giorni fa ricorreva l’anniversario della tragica morte del tifoso biancoceleste ucciso durante il derby del 28 ottobre 1979 da un razzo partito dalla Curva Sud romanista.

In occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa, ospite all’Olimpico in tribuna autorità, il figlio Gabriele. Prima dell’inizio della gara tra Lazio e Torino il presidente Claudio Lotito ha consegnato una maglia biancoceleste personalizzata al figlio di Paparelli con su scritto ‘Paparelli 1’. Nello stesso momento in curva esposto uno striscione con scritto: “Vincenzo vive!”. A circa un quarto d’ora dal fischio d’inizio sui maxi-schermi proiettato un video in ricordo dello sfortunato tifoso biancoceleste.

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LA NOSTRA STORIA Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer

Carlo Pedersoli (Napoli, 31 ottobre 1929 – Roma, 27 giugno 2016), in arte Bud Spencer. Prima di essere un grande attore è stato un nuotatore. Ma la sua carriera sportiva è così lontana nel tempo che vale la pena ricordare che non è stato soltanto un nuotatore, ma un grandissimo nuotatore.

Bud Spencer, pratica il nuoto a livello giovanile. Solo intorno ai venti anni inizia a fare sul serio. Tesserato per la Lazio, è il primo italiano nella storia a scendere sotto il muro del minuto nei 100 stile libero. 59”5 risultato raggiunto nel 1950 a Salsomaggiore e poi agli Europei di Vienna. Uomo eclettico, molti i lavori svolti ma anche multisportivo. E’ stato infatti anche un ottimo rugbista. In piscina l’unica medaglia d’oro internazionale nella sua carriera la vince nel 1955 a Barcellona ai Giochi del Mediterraneo, ma come… pallanotista. Due partecipazioni olimpiche nel 1952 a Helsinki e nel 1956 a Melbourne, entrambe raggiungendo le semifinali dei 100. Undici titoli italiani (più uno con la Lazio nella pallanuoto). Un autentico appassionato di sport che mai ha pensato di farne una professione nonostante tutti gli allenatori della sua epoca sostenessero che con una preparazione adeguata sarebbe stato tranquillamente da medaglia olimpica. Lo sport, come il cinema, aiuta ad essere eterni e nella storia italiana della specialità più prestigiosa Pedersoli merita certamente un posto di diritto.

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ACCADDE OGGI Il poker laziale al Milan con un super Signori (VIDEO)

Il calendario segnava il 19 febbraio 1995. Domenica pomeriggio. Stagione calcistica 94-95. La Lazio, allenata da Zeman si accingeva ad affrontare il Milan di Capello. Erano ancora i tempi in cui c’era l’obbligo massimo di tre stranieri schierati in campo. Un calcio diverso, più spensierato e dove si badava più allo spettacolo che alla tattica.

FORMAZIONI:
LAZIO L. Marchegiani, Negro, Favalli, Di Matteo, Bergodi, Cravero (79′ Nesta), Rambaudi, Fuser (67′ Venturin), Casiraghi, Winter, Signori – n.e. Orsi, R. Bacci, De Sio – All. Zeman
MILAN
Rossi, Panucci, Maldini, Albertini, Costacurta, Baresi, Eranio (65′ Tassotti), Desailly, Massaro, Donadoni, Simone (57′ Melli) – n.e. Ielpo, Stroppa, Sordo – All. Capello

IL MATCH: partita senza storia dall’inizio alla fine. La squadra biancoceleste domina in lungo e in largo i rossoneri grazie alle iniziative di Rambaudi, inarrestabile sulla fascia, e di un attacco Casiraghi – Signori da far invia a molti club attuali. La sblocca Casiraghi al 18esimo che approfitta di un’ingenuità della difesa rossonera per presentarsi solo davanti a Rossi trafiggendolo di piatto destro. Nella ripresa si scatena Beppe Signori che nel giro di 12 minuti chiude la partita con una splendida doppietta. Il 4-0 è frutto di un autogoal di Baresi.

Tanta la voglia di rivivere un poker del genere ai danni del Milan, domani sera allo Stadio Olimpico…

VIDEO:

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Alberto Bigon

LA NOSTRA STORIA Alberto Bigon nasce a Padova il 31 ottobre 1947. Noto come ‘Albertino’. Cresce nelle file del Padova dove vince il Campionato Primavera e resta dal 1964 al 1967 facendo il suo esordio in Serie B.

Nell’estate del 1967 Alberto Bigon passa al Napoli che lo gira alla Spal dove esordisce in Serie A. Nel 1969 si trasferisce al Foggia. Notato dal Milan di Rocco nell’estate del 1971 passa in rossonero. A Milano vince tre volte la Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e lo Scudetto 1978/79. Conta una presenza con la Nazionale Italiana Under 21 e due con l’Under 23. In rossonero resta fino al 1980. La stagione successiva passa alla Lazio. La squadra a causa del calcioscommesse si ritrova in B.

Bigon resta in biancoceleste per due stagioni dopodiché si trasferisce al Vicenza dove due anni dopo conclude la carriera. Divenuto allenatore guida Reggina, Cesena, Napoli (vince lo scudetto 1989/90 e la Supercoppa Italiana 1990), Lecce, Udinese, Ascoli, Sion (scudetto e Coppa Svizzera nel 1996/97), Perugia, Olympiacos e di nuovo Sion. Nel 2008/09 allena la squadra slovena dell’Interblock Ljubljana.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Libero Marchini

LA NOSTRA STORIA Libero Marchini nasce a Castelnuovo Magra il 31 ottobre 1913. Per prendere parte alle Olimpiadi, con il benestare del regime fascista, si tolse un anno dalla carta d’identità. Gli annali del calcio riportano 1914.

Alcune fonti riportano Turiddu. Dal 1931 al 1933 Marchini gioca nella Carrarese. L’anno successivo è in forza alla Fiorentina e quindi al Genoa. Nel 1935 passa alla Lucchese. Dalla squadra toscana, dopo essersi laureato campione con la Nazionale alle Olimpiadi di Berlino del 1936 ed aver collezionato altre due presenze con la Nazionale B, si trasferisce alla Lazio. In biancoceleste disputa due stagioni.

Vincolato con la Lazio cerca di firmare un contratto con il Torino senza consultare la dirigenza biancoceleste. Il presidente Zenobi lo mette al minimo dello stipendio. Inoltre lo spedisce per una stagione intera in tribuna pur essendo un giocatore della Nazionale. Nella stagione 1939-40 passa al Torino. La stagione seguente passa alla Lucchese per chiudere infine la carriera nella Carrarese. È morto a Trieste il 1 novembre 2003.

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LAZIO TORINO IMMOBILE: “Esultanza tra me e Cataldi, la cresta la lascio a Belotti”

LAZIO TORINO IMMOBILE E’ stato uno dei protagonisti del match realizzando una doppietta, portandosi così a quota 11 gol in 10 partite

Lazio Torino Immobile si presenta ai microfoni di Lazio Style Radio spiegando l’esultanza dopo il rigore realizzato

Quella era una cosa tra me e Cataldi, a con il dito rotto mi è venuta simile a una cresta, lasciamola al gallo che è sua. Quella tra me e Danilo è una cosa nostra, purtroppo è venuta male, sarebbe dovuta venire meglio. Se vedete il video vedrete che lui lo fa bene e io male, peccato per il dito, sarebbe stata una bella esultanza. Può sembrare una cresta ma in realtà è un gesto che fa Danilo, “del muto a catena” quando stiamo con i fisioterapisti e dicono qualcosa di troppo, lui fa questo gesto, fatto male ed è diventata una cosa nostra.

Dovevamo fare un altro gol altrimenti si sarebbe parlato sempre della stessa cosa, sono contento per la prestazione dei miei compagni. Il mister e lo staff avevano poco tempo per prepararla, sono contento per questa vittoria perché abbiamo fatto due vittorie consecutive che mancavano quest’anno. Volevo ripetere che l’esultanza non fa parte di nessuna scommessa con il gallo, quella è una sua esultanza e gli e la lascio. Secondo me è più gol di Luis Alberto perché ha tirato verso la porta, se lo sarebbe meritato”.

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LAZIO TORINO CAICEDO

LAZIO TORINO CAICEDO: “Dobbiamo fare la terza vittoria consecutiva”

I biancocelesti vincono 4-0 all’Olimpico in una bellissima partita dove tutti i calciatori hanno dato il massimo – Lazio Torino Caicedo

Non ha segnato però è riuscito a guadagnarsi il rigore per il 3-0 lottando su ogni pallone – Lazio Torino Caicedo:

Sono contento perché abbiamo vinto, oggi era proprio importante dare continuità di quello fatto a Firenze. Mi sto trovando bene, è stata una partita grandissima per tutti, se metteremo quello che abbiamo messo oggi, avremo grandi chance. In ogni partita il mister chiede un tipo di gioco diverso; oggi avevamo bisogno di sponde, palleggiare di più, venire incontro e abbiamo fatto una grande prestazione; quello richiesto dal mister. Oggi la squadra è stata perfetta, i primi 10 minuti magari non benissimo, però poi siamo andati benissimo”.

“Io sono contento perché ogni partita che gioco con questa squadra miglioro, mi trovo sempre meglio e va bene così. Era una partita simile a quella contro il Celtic, però oggi avevamo bisogno di una partita come lì e per fortuna abbiamo fatto gol e vinto la partita, il Torino è fisico e lascia pochi spazi. Stiamo carburando, una bella rincorsa. Oggi una grande prova e avevamo solo bisogno di vincere continuando così. Sappiamo che se facciamo prestazioni come queste avremo grandi opportunità, era da tempo che non facevamo due vittorie di fila e possiamo fare anche la terza facendoci trovare pronti domenica. Per il calcio espresso saremmo dovuti essere più alti in classifica, oggi grazie a questa bella prova siamo su, ma dovremo vincere domenica per andare ancora più in alto”.

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LE PAROLE DI ACERBI

LAZIO TORINO CONFERENZA INZAGHI: “Cataldi è stato bravisssmo, testa al Milan”

Lazio Torino conferenza Inzaghi, il mister si gode il poker dei suoi ragazzi e una classifica ad alta quota. Agganciato il Napoli

Lazio Torino conferenza Inzaghi, le parole del mister: “Sono soddisfatto e contento soprattutto per i ragazzi, che ci tenevano tanto. Il Torino ci ha sempre dato filo da torcere. Da domani testa al Milan, partita difficile. Immobile ha fatto una grande gara anche in fase di non possesso, così come Caicedo. I nostri attaccanti sono bravi anche ad aiutare in copertura. Le vittorie portano entusiasmo, ho visto la mia squadra giocare molto bene a Firenze. Questa sera anche ottimo calcio. Se giochiamos empre così ci potremo togliere tante soddisfazioni. Cataldi è stato bravissimo, tengo molto a Danilo. Si allena sempre nei migliori dei modi, ma è uno dei trascinatori perchè conosce bene l’ambiente della Lazio. Ottimo il possesso anche daal basso“.

LAZIO TORINO ACERBI: “Gol bello, ma serviva la vittoria”

LAZIO TORINO ACERBI Segna un gol spettacolare da 30 metri sorprendendo Sirigu e i compagni che corrono a esultarlo per il bel gesto tecnico

LAZIO TORINO ACERBI ai microfoni di Lazio Style Radio:

Il più bello sì ma non il più significativo, ci ho provato ed è andata bene, l’importante era vincere, l’importante era vincere, il gol è una cosa in più, io lo cerco sui calci piazzati. Però la squadra doveva vincere assolutamente questa partita. Non si può perdere e vincere altalenare sempre i risultati, questo è solo l’inizio perché se adesso si va a San Siro e si fa una brutta partita, questo non serve a niente. Siamo contenti perché era difficile e l’abbiamo messa subito sul piano della corsa, erano in difficoltà e non l’abbiamo fatti entrare in partita con niente, merito dei ragazzi, risultato giusto. La prestazioni ci sono state tranne il primo tempo dell’Atalanta e il secondo contro la Spal, siamo stati bravi a non prendere gol, a giocare la palla. Questo è stato un salto di qualità che manca alla Lazio e speriamo di trovarlo, sarebbe ora. Non capita mai di fare gol così, di solito vai in area e segni di testa”.

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LE PAROLE DI INZAGHI

LAZIO TORINO INZAGHI: “Vittoria meritata. Acerbi se lo merita”

All’Olimpico si è vista una bellissima squadra che ha messo in difficoltà dall’inizio alla fine la squadra granata, Lazio Torino Inzaghi al termine della partita

Lazio Torino Inzaghi parla così ai microfoni di Dazn_

Siamo stati bravi, un’ottima partita, adesso ne abbiamo fatte anche altre ma un risultato così ci premia. Abbiamo sviluppato un ottimo gioco e dovevamo dare continuità al risultato di Firenze. Da domani però dovremo iniziare a preparare la partita contro il Milan. Francesco è stato bravissimo, se lo merita perché è un ottimo giocatore ed è un ragazzo che se lo merita. Ma non voglio parlare di singoli, perché tutta la squadra ha fatto bene e creato tanto. Siamo riusciti a continuare a proporre e leggere subito la situazione del cambio del modulo del Torino, abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra che non è semplice incontrare e contro di loro è sempre dura”.

“Immobile ha preso n pestone nel primo tempo e si è lussato un dito, quindi ho chiesto come si sentisse e mi ha detto bene; quindi ho optato per Caicedo. La squadra sta bene e sappiamo che ho bisogno di tutti, devo fare sempre delle valutazioni perché stiamo giocando tantissimo però stiamo tenendo bene e domenica con il Milan sarà la quinta, poi la sesta contro il Celtic e la settima contro il Lecce. Siamo in un grande tour de force e le prime quattro le abbiamo fatte molto bene, non dimentichiamo che abbiamo perso a Glasgow dove abbiamo fatto una prestazione analoga a questa e a quella di Firenze quindi sono contento così”.

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PAGELLE LAZIO TORINO

PAGELLE LAZIO TORINO Poker da Champions, Acerbi eurogol, Ciro Re Mida!

Pagelle Lazio Torino 4-0. I Biancocelesti dominano in lungo e in largo il match. Agganciato il Napoli

Pagelle Lazio Torino 4-0

STRAKOSHA 6.5 – Impegnato in una circostanza, al 47′ della ripresa quando respinge un bolide di Meite dalla distanza, sul tap in Belotti centra la traversa. Sicuro nelle uscite , questa volta, anche nei rilanci di piede

PATRIC 7 – Partita perfetta dello spagnolo, schierato a sorpresa da titolare. Continua il trend positivo dopo la prestazione di Firenze. Belotti e Zaza annientati. Dal 78′ LUIZ FELIPE sv

ACERBI 8 – Se lo merita tutto questo voto. Una sassata per un eurogoal che vale l’1-0. Un sinistro dai 35 metri che lascia impietrito il forte Sirigu. In difesa le prende tutte lui lasciando le briciole a Belotti

RADU 7 – Come per Patric, anche il rumeno offre una prestazione altissima. Anticipa sempre Zaza non lasciandogli spazio per le sue progressioni

MARUSIC 6 – Gara attenta ma soprattutto di contenimento. Sono ochissime le sue discese, il suo compito era bloccare Laxalt e raggiunge l’obiettivo con facilità

MILINKOVIC 6.5 – Sostanza a non finire quella offerta questa sera dal Sergente. Domina a centrocampo e protegge bene la difesa

CATALDI 7.5 – Una prestazione maiuscola per il ragazzo di Ottavia. Ha giocato da regista di quantità, impostando, mettendo ordine, coprendo, contrastando. Con lui in campo la palla ha girato con estrema facilità e fluidità. Che sia tornato nella condizione straripante di qualche anno fa sotto la gestione Pioli? Ce lo auguriamo, che sia stata la notte della rinascita. Dal 75′ PAROLO sv

LUIS ALBERTO 7.5 – Si è inteso a meraviglia con Cataldi, trovando oggi l’ennesimo assist stagionale. Il suo filtrante ha messo in porta Immobile per il 2-0. Lo spagnolo sta trovando la giusta continuità che Inzaghi gli ha sempre chiesto. Questa sera ottmo anche negli inserimenti e nell’interrompere le offensive granata in fase di copertura. Propizia l’autorete di Belotti su calcio d’angolo

LULIC 6.5 – Non si risparmia mai. Senad offre l’ennesima gara generosa, anche quando la squadra, come questa sera, ha preferito giocare maggiormente per vie centrale. De Silvestri lo ha sofferto tantissimo, Lulic ha stravinto il confronto con l’ex laziale

CAICEDO 6.5 – Ha fatto a sportellate per l’intera gara. Si è procurato un rigore facendo espellere Nkoulou. Gli è mancato solamente il gol. Dal 72′ Correa sv

IMMOBILE 8 – E sono 99 gol con l’aquila sul petto, 12 in questo campionato. Sigla da bomber vero il gol del 2-0, mandando a spasso Lyanco e infilando sul palo interno Sirigu. Poi concede il bis su rigore nella ripresa. Ogni pallone che tocca si tramuta in gol, è il Re Mida della Lazio

ALL. INZAGHI 7.5 – Bissa la vittoria contro la Fiorentina e proietta la squadra in zona Champions League. Agguanta il Napoli e recupera due punti sull’Atalanta. Indovina la formazione con le intuizioni Patric, Cataldi e Caicedo dall’inizio. L’impronta di gioco sulle orme del tiki taka, palla a terra, fraseggi stretti, veloci e il coinvolgimento di tutti gli effettivi. Ora l’ennesimo esame per diventare grande: vincere a San Siro contro il Milan.

CELTIC LAZIO, la UEFA deferisce i due club per comportamenti illeciti

Celtic Lazio, la Uefa indaga: sotto la lente di ingrandimento alcuni comportamenti delle 2 tifoserie sugli spalti. Ecco le motivazioni.

La Disciplinare Uefa ha aperto un procedimento per la gara di Europa League Celtic Lazio per quanto accaduto lo scorso 24 ottobre. Entrambi i club sono stati deferiti per “cori illeciti” da parte delle rispettive tifoserie. Il Celtic inoltre dovrà rispondere di “striscione illecito”. Entrambe le situazioni saranno valutate il 21 novembre prossimo.

LAZIO TORINO Probabili formazioni — Caicedo dal 1′. Fuori tre titolari

LAZIO TORINO Probabili formazioni — In vista del match di questa sera, Inzaghi sembra intenzionato a fare largo uso dl turnover. Tra i pali agirà Strakosha, mentre la linea difensiva sarà composta da Bastos, Luiz Felipe e Acerbi. La prima grande novità riguarda la linea mediana, dove Cataldi prenderà il posto di Leiva, con Luis Alberto e Milinkovic ai suoi lati. Confermato Lulic sulla sinistra, mentre nella corsia opposta agirà Marusic, con Lazzari destinato alla panchina. In avanti Caicedo ha vinto il ballottaggio con Correa per un posto alle spalle di Ciro Immobile. Di seguito i probabili schieramenti:

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Acerbi; Marusic, Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Caicedo. A disp.: Guerrieri, Alia, Patric, Radu, Lazzari, Lukaku, Parolo, Berisha, Leiva, Jony, Adekanye, Correa.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, N’koulou, Lyanco; De Silvestri, Rincon, Lukic, Baselli, Ansaldi; Zaza, Belotti.

A disp.: Ujkani, Rosati, Djidji, Bremer, Berenguer, Laxalt, Aina, Meité, Verdi, Iago Falque, Milico

LAZIO Tare in lizza per un premio come miglior direttore sportivo

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LAZIO Tare in lizza per un premio come miglior direttore sportivo: i dettagli.

LAZIO Tare in lizza per un premio come miglior direttore sportivo. Il ds biancoceleste è stato infatti nominato per il Best Sporting Director Globe Soccer Award. A contendergli il riconoscimento altri grandi nomi: Andrea Berta dell’Atletico Madrid, Eric Abidal del Barcellona, Marc Overmars dell’Ajax e Michael Edwards del Liverpool. Il prestigioso premio è organizzato dalla Globe Soccer, organizzazione che ogni anno dedica un riconoscimento ai principali operatori del calciomercato. Si tratta di un evento tra i più importanti ed esclusivi del settore. Quest’anno si dovrà decretare il successore di Fabio Paratici, vincitore della scorsa edizione. Il ds juventino fu il culmine di un’incetta di premiati in casa bianconera: oltre al suo, riconoscimenti furono assegnati anche a Cristiano Ronaldo (come miglior calciatore) e al miglior gol (la rovesciata in Real Madrid-Juventus, premio speciale dato dai tifosi). L’edizione di quest’anno avrà luogo il prossimo 29 dicembre a Dubai.

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Lazio contro il Torino potrebbe arrivare la tua prima seconda vittoria consecutiva

Lazio contro il Torino potresti finalmente vincere la tua seconda partita consecutiva in campionato

Lazio contro il Torino sarà una partita molto difficile. La squadra granata vive un momento particolare, viene da brutte prestazioni e Mazzarri è sotto l’occhio dei tifosi e dei media. La squadra torinese, farà di tutto per portare a casa i tre punti, ma anche la Lazio. Già, i biancocelesti in questa stagione non sono mai riusciti a vincere due partite consecutive mancando di continuità. Hanno iniziato in modo altalenante alternando grandi prestazioni a brutte sconfitte o pareggi che sarebbero dovuti essere vittorie. Dopo la vittoria di domenica contro la Fiorentina, per i biancocelesti, è arrivata la prova importante: se vorranno lottare per la Champions, dovranno per forza vincere questa sera rimanendo attaccati alla scia di Roma, Napoli e Atalanta.

Come detto in precedenza però, non hanno mai fatto due vittorie di fila in questa stagione, sono partiti con la vittoria contro la Samp, pareggiando poi al derby e perdendo contro la Spal e così via. Non sono riusciti mai a confermare la loro vittoria nel match successivo e questo è quello che i tifosi recriminano alla squadra e società, di non aver e la giusta voglia e grinta, chissà se passerà proprio da questa sera questo cambiamento.

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LA CONFERENZA DI INZAGHI

ACCADDE OGGI 5 ottobre 2014, Lazio-Sassuolo 3-2: così nacque la Lazio di Pioli

Ci sono giornate destinate a passare inosservate ma che, con il senno di poi, assumono grandi significati. Una neonata Lazio ancora in cerca di identità, reduce da un’esaltante vittoria a Palermo ma anche da tre sconfitte nelle prime cinque partite di campionato, affronta un Sassuolo che si appresta ad iniziare a stupire davvero l’Italia dopo la salvezza sofferta della precedente stagione.

La Lazio di Pioli prenderà forma quel giorno: bella a vedersi, sprecona e imprecisa in difesa, ma capace di spingersi dove nell’ultimo decennio, al netto di Calciopoli, ma i colori biancazzurri erano arrivati: al terzo posto in classifica. La partita è divertente e sembra la replica della prima vittoria stagionale della Lazio, un rotondo tre a zero al Cesena. I gol di Mauri e Djordjevic (al quarto timbro in due partite dopo la tripletta in Sicilia) mettono in discesa la sfida che Berardi riapre e Candreva sigilla di nuovo prima della fine del primo tempo.

La Lazio di Pioli si fa conoscere proprio lì: nella ripresa un rigore trasformato da Berardi, ancora lui, rimette tutto in bilico, poi vari capovolgimenti di fronte e qualche rischio da pelle d’oca. Una curiosità: nel finale Felipe Anderson, ancora oggetto misterioso, manca una buona occasione e il pubblico esprimerà tutto il suo disappunto. Non sanno cosa li aspetta: ancora poche settimane e il ciclone “FA7” si abbatterà sul campionato e sulla lotta per la Champions.

Fabio Belli

IL TABELLINO

Marcatori: 9′ Mauri, 25′ Djordjevic, 26′ Berardi, 35′ Candreva, 51′ Berardi (rig).

LAZIO: Marchetti, Cavanda, de Vrij, Cana, Braafheid, Onazi, Parolo, Candreva (76′ Felipe Anderson), Mauri (51′ Ciani), Lulic, Djordjevic (84′ Klose). A disp.: Berisha, Strakosha, Konko, Pereirinha, Ledesma,Ederson, Keita. All.: Pioli.

SASSUOLO: Consigli, Gazzola, Antei, Cannavaro, Peluso, Biondini (51′ Missiroli), Magnanelli, Taider (63′ Longhi), Berardi, Zaza, N. Sansone (69′ Floro Flores). A disp.: Pomini, Polito, Bianco, Acerbi, Terranova, Chibsah, Brighi, Floccari, Pavoletti. All.: Di Francesco.

Arbitro: Tommasi (Bassano del Grappa)

Note: espulso al 50′ Cana  e al 62′ Peluso

LAZIO TORINO Conferenza Inzaghi: “Gara difficile. Critiche? Succede a tutti”

LAZIO TORINO Conferenza Inzaghi — Questo pomeriggio, il tecnico biancoceleste è intervenuto in sala stampa e ha presentato il match contro i granata, in programma domani alle 21.00 all’Olimpico

Quanto conta la vittoria di Firenze? 

Quella di Firenze è una vittoria molto importante per la nostra classifica. Spesso ci si fa influenzare dal risultato, abbiamo avuto pochi giorni per prepararla ma abbiamo giocato un’ottima gara, ho fatto i complimenti ai ragazzi”.

Sono arrivate diverse critiche nei suoi confronti… 

È così per tutti gli allenatori, succede a tutti, dobbiamo capire da chi arrivano le critiche. Abbiamo fatto ottime annate, ma c’è sempre stato qualcosa che non andava. Un modulo o un giocatore tenuto fuori. Un allenatore deve andare avanti con le proprie idee cercando di fare meno errori possibili. Si prendono tante decisioni, è importante credere in ciò che si fa e trasmettere questo ai ragazzi”.

Immobile riposa? Infermeria?

Per il momento ho poche notizie, abbiamo fatto lo scarico ieri, da Firenze siamo tornati tardi. In campo ho visto solo chi ha riposato e i subentrati. Tra oggi e domani mattina valuterò, ormai siamo abituati, vedrò come avranno assorbito le botte e la fatica i ragazzi. Leiva e Immobile hanno qualche acciacco, dobbiamo valutare”. 

Sul cambio Parolo-Milinkovic? Jony in un altro ruolo con il ritorno di Lukaku?

Jony è un ragazzo che ha tantissima voglia di mettersi in gioco, capisce velocemente e si allena bene. Secondo me può fare molto bene il quinto, ha bisogno del suo tempo. Adesso in qualche esercitazione, con il rientro di Lukaku, può capitare che possa fare la mezzala. Sto valutando le opzioni, ma sono contento di quello che ci sta dando. Uno positivo all’interno del gruppo. Sul cambio: Sergej era stanco da Glasgow, la Fiorentina è temibile sui calci piazzati, non volevo abbassare la struttura della squadra, c’erano anche Cataldi e Berisha, però ho optato per Parolo. Di testa i viola sono molto insidiosi soprattutto coi tre centrali”.

Tutti i gol dipendono da Immobile: non è un rischio?

Noi dobbiamo cercare di portare quanti più giocatori in zona gol, poi Immobile è il nostro leader e bomber, ma si mette sempre a disposizione della squadra. Correa ne ha fatti 3, poteva farne di più tra pali e miracoli dei portieri. La nostra coppia gol credo sia la seconda in Serie A. Caicedo fa sempre la sua parte, ma anche i centrocampisti e i difensori devono segnare. Non possiamo essere Immobile-dipendenti”.

Quanto conta il recupero di Lukaku?

Sono contento che sia tornato da protagonista, su di lui punto tantissimo, sa quello che voglio, è con me da 2 anni. Ora tocca a lui continuare a lavorare, non mollare di un centimetro, troverà spazio perché ha tantissime qualità”.

Cosa manca a Berisha?

Berisha si sta proponendo e allenando molto bene. Ha tanta concorrenza in quel ruolo, siamo tanti lì: Milinkovic, Luis Alberto e Parolo sono i tre titolari, Cataldi è in crescita, Lulic e Jony possono fare le mezzali. Dovrà sfruttare le possibilità, si impegna al massimo, ho diverse scelte. Non posso imputargli niente”.

Dopo Firenze Immobile tirerà tutti i rigori?

Ciro è il nostro rigorista, a Bologna però non c’era. Luis Alberto, Correa e Jony avrebbero potuto tirarlo. Quando è in campo Immobile il rigore tocca a lui. Ma lo stesso di Firenze era successo due anni e mezza fa, Keita fece la stessa cosa di Caicedo chiedendo il rigore a Ciro. Lui ha un grande cuore, è un leader, non si è sentito di dire no a Felipe. Ma ricordate, contro l’Empoli l’anno scorso abbiamo vinto 1-0 e l’ha tirato Caicedo”.

Immobile contro Belotti domani…

Domani ci attende una partita molto complicata, giochiamo contro un avversario molto fisico, che in questi anni ci ha dato filo da torcere. Mazzarri è un ottimo tecnico, le sue squadre sono organizzate. Immobile e Belotti sono gli attaccanti della Nazionale. Ho stima di Belotti, lo conosco personalmente. L’augurio è che Ciro possa fare meglio di lui domani”. 

LULIC Dalla Bosnia: “Ecco il vero motivo per cui ha lasciato la Nazionale”

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LULIC Dalla Bosnia arriva una rivelazione choc sull’addio alla Nazionale.

LULIC Dalla Bosnia – Sono passati circa due anni da quando le parti si sono dette addio. Colpa della mancata qualificazione a Russia 2018, che ha indotto il capitano a decidere di dedicarsi solo alla Lazio. Un addio del tutto naturale, insomma. Ma a ribaltare questa versione è intervenuto nelle ultime ore il giornalista bosniaco Haris Mrkonja. Queste le sue parole a ‘okcalciomercato.it’: “Riguardo Lulic, c’è un aneddoto che forse in Italia non ha fatto notizia, però in Bosnia ha fatto parlare per giorni. La scorsa stagione, nel marzo 2019, prima della partita tra Inter e Lazio del Meazza Lulic chiacchierava nel tunnel con Handanovic. Parlavano in bosniaco delle rispettive nazionali. Senad da poco aveva detto addio alla nazionale bosniaca e descriveva le condizioni in cui si svolgevano le preparazioni, inconsapevole che il microfono della telecamera nel tunnel fosse aperto”. 

Ed ecco quello che disse: “Da noi quando vai in nazionale è come se andassi in vacanza. Si mangiano dolci, stai con la famiglia, vai in giro…”. Poi Mrkonja aggiunge: “Così Lulic ha aperto la porta a una valanga di reazioni negative dei media e dei tifosi verso la federazione bosniaca, che tollerava comportamenti del genere. E si è venuto a sapere che Lulic si era ritirato dalla nazionale proprio per questo motivo”. 

Infine, il giornalista ricorda come fu accolto nel paese l’esito del 26 maggio 2013: “Ricordo ancora le prime pagine dei quotidiani sportivi, che dipingevano Lulic come l’eroe della battaglia di Roma. La vittoria della Lazio ha fatto felici molti bosniaci”.

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QUI TORINO – La Curva Maratona contro Mazzarri: “Non lo vogliamo più”

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QUI TORINO – La Curva Maratona contro Mazzarri: il tecnico duramente contestato in un comunicato diffuso dai gruppi della tifoseria granata.

QUI TORINO – Clima bollente in casa granata alla vigilia della trasferta contro la Lazio. Tutto è cominciato con i fischi e i cori al termine della partita con il Cagliari, e nelle ultime ore i tifosi si sono schierati duramente e apertamente contro il tecnico Walter Mazzarri. A lui, in un comunicato, hanno rivolto una serie di accuse durissime: “Mazzarri se ne deve andare, non lo vogliamo più. Se ne deve andare perché il Toro fa sempre più schifo: in classifica e sul campo”. Una bocciatura in piena regola, arrivata dagli Ultras granata, cuore pulsante della Maratona, il gruppo che da anni domina la tifoseria organizzata del Toro. A firmare il comunicato sono però anche gli altri gruppi riconosciuti nella Curva, che ne hanno approvato il testo. In cui, alla fine, viene tirato in ballo anche il presidente Cairo“E Cairo? Va bene anche questo a Cairo? Cairo può accettare che un suo dipendente citi Chiellini come esempio per il Toro? No, non può assolutamente accettarlo, secondo noi. Non deve”.

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