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CALCIOMERCATO LAZIO — Dall’Arsenal il nuovo nome per il centrocampo

Calciomercato Lazio — Biancocelesti impegnati nella rincorsa alla Champions e concentrati sulla doppia sfida al Salisburgo. La società però pensa già alla sessione estiva e guarda in Premier per un rinforzo a centrocampo

Calciomercato Lazio — Biancocelesti impegnati nella rincorsa alla Champions e concentrati sulla doppia sfida al Salisburgo. La società però pensa già alla sessione estiva e guarda in Premier per un rinforzo a centrocampo. Si tratta di Jack Wilshere, centrocampista inglese in forza all’Arsenal. Sarebbe questo il profilo ideale per la mediana biancoceleste, profilo gradito al D.s Tare e alla proprietà capitolina. La società deve fare i conti con la cessione di De Vrij a parametro zero e con le voci di trasferimento riguardanti Milinkovic-Savic. Per il serbo potrebbe scatenarsi una vera e propria asta al termine della stagione in corso, da qui la necessità di muoversi con anticipo in modo da consegnare a Inzaghi una rosa già competitiva a partire dal ritiro di Auronzo di Cadore.

Difficile, infatti, pensare di poter trattenere il gioiello classe ’95 qualora arrivasse un’offerta superiore ai 100 milioni.  Il centrocampista inglese è in scadenza di contratto con l’Arsenal e potrebbe partire in estate a parametro zero. Scenario, questo, concretizzabile qualora dovesse presentarsi un club con un progetto ambizioso. Vicino alla Roma in passato, Wilshere non ha mai nascosto di essere affascinato dall’Italia, ragion per cui prenderebbe seriamente in considerazione un suo trasferimento alla Lazio. Talento purissimo misto a sregolatezza, Wilshere potrebbe rappresentare il primo tassello per il tanto agognato salto di qualità, nell’auspicio di riuscire a battere la concorrenza, Milan su tutti.

LAZIO CHAMPIONS, UN SOGNO DA 2 MILARDI 

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Incremento dei premi per i club — Lazio Champions, un binomio da 2 milardi

Lazio Champions, un binomio di grande attualità considerando le concrete chances dei biancocelesti di qualificarsi alla massima competizione europea. Tante le novità a partire dalla prossima stagione

Lazio Champions, un binomio di grande attualità considerando le concrete chances dei biancocelesti di qualificarsi alla massima competizione europea. Tante le novità a partire dalla prossima stagione. In virtù dei nuovi accordi tra tv e sponsor, dal prossimo anno si registrerà un cospicuo aumento dei contratti per il triennio 2018-2021. Il fatturato crescerà di oltre il 40%, arrivando a quasi tre miliardi e mezzo di euro complessivi per stagione. I premi per i club schizzeranno così del 35%, vale a dire 2 miliardi circa. 

L’incasso dalla prossima stagione dipenderà da diverse variabili, classificabili in 4 categorie: 1) market pool (15%); 2) premi di partecipazione (25%); 3) premi da risultati stagionali (30%); 4) premi da risultati storici (30%). La concreta novità è quest’ultima voce che sottrae qualcosa al market pool (nelle ultime stagioni i club italiani si dividevano circa 100 milioni all’anno). Il market pool (proporzionale al valore dei diritti tv nazionali) esiste ancora, ma si è ridotto notevolmente: da 580 milioni è sceso a circa 300. Il premio partecipazione è invece più o meno simile: dai 406 milioni del 2017-18 si passa a circa 480 milioni. Aumentano i premi per i risultati stagionali, da 380 a 600, riconoscendo così più valore al calcio giocato e rendendo il tutto più meritocratico. Infine, la voce più originale, i premi per il ranking storico. In pratica, i risultati di tutte le coppe, fin dalla prima edizione, sono calcolati e valutati in base all’epoca.

La Lazio, dal canto suo, qualora conquistasse il quarto posto guadagnerebbe 15 milioni di euro, invece che 12,7 come nelle passate stagioni. Aumentano poi tutti i passaggi, dal pareggio nel gruppo (da 900 mila euro a 500 mila) al successo finale (da 15,5 a 19 milioni). Questi i cambiamenti: vincere nei gruppi vale 2,7 milioni. Arrivare agli ottavi 9,5, ai quarti 10,5; alle semifinali 12; alla finale 15. Sollevare la coppa, appunto, 19. Difficile, ma se qualcuno vincesse tutte le partite si metterebbe in tasca 82 milioni, solo per i risultati e quota partecipazione, ai quali aggiungere il market pool e i premi storici.

SCONCERTI SUL MOMENTO DEI BIANOCELESTI

 

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Sconcerti sulla Lazio: “Squadra di valore internazionale, ma urge ripresa”

Questa mattina la redazione de Lalaziosiamonoi ha contattato il giornalista Mario Sconcerti. Dopo la sosta i capitolini saranno attesi da un ciclo di fuoco. Di seguito l’intervento di Sconcerti sulla Lazio e sul momento biancoceleste

Questa mattina la redazione de Lalaziosiamonoi ha contattato il giornalista Mario Sconcerti. Dopo la sosta i capitolini saranno attesi da un ciclo di fuoco. Di seguito l’intervento di Sconcerti sulla Lazio e sul momento biancoceleste. “Gli uomini di Inzaghi sono ancora in corsa su due fronti, hanno la possibilità di qualificarsi alla prossima Champions e hanno concrete chances di proseguire in Europa League. Tuttavia nella seconda parte di stagione si è registrato un calo netto di risultati e di prestazioni. 

Se è vero che la squadra è stata sicuramente penalizzata da alcuni errori arbitrali, è altrettanto vero che il rendimento è inferiore a quello della prima parte. Probabilmente è venuta meno un po’ di brillantezza, e quando giochi tanto è comprensibile. Una flessione ci può stare ma se dovesse proseguire ancora potrebbe diventare preoccupante. Urge una rinascita; la Lazio ha tutte le qualità per riprendere la propria marcia e giocarsela con tutti fino alla fine.

C’è stata una fase della stagione in cui i biancocelesti offrivano un calcio addirittura migliore di Juventus e Napoli, con sprazzi di assoluto spettacolo. Ora però è difficile riconoscere quella squadra attraverso le prestazioni attuali. Non è semplice valutare il percorso di una squadra quando i risultati sono così altalenanti. La stagione però è ancora lunga e sono convinto che i capitolini abbiano tutte le possibilità per ripartire e ritornare ai livelli della prima parte di stagione”.

SENSINI ELOGIA LA LAZIO 

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Sensini elogia la Lazio: “Grande squadra. Lotterà fino alla fine sui due fronti”

A una settimana dalla ripresa della stagione, l’ex biancoceleste Nestor Sensini elogia la Lazio ai microfoni de Lalaziosiamonoi

A una settimana dalla ripresa della stagione, l’ex biancoceleste Nestor Sensini elogia la Lazio ai microfoni de Lalaziosiamonoi. “I biancocelesti stanno disputando un’ottima stagione. La rosa è ampia e competitiva per lottare su entrambi i fronti fino alla fine. Ritengo che la squadra abbia la carte in regola per giocarsela sia in campionato che in Europa League. La Lazio ha dimostrato carattere e determinazione nel saper uscire da momenti difficili, e gran parte del merito è sicuramente di Inzaghi.

Ricordo i tempi in cui eravamo compagni di squadra. Abbiamo giocato insieme per quasi due anni, è sempre stato un bravo ragazzo. Ha sempre avuto l’istinto dell’attaccante, quella fame di gol che caratterizza il tipico centravanti. In questo Simone era molto simile al fratello Pippo, se aveva la possibilità di tirare in porta non ci pensava due volte. Onestamente non mi immaginavo Simone Inzaghi così bravo anche nelle vesti di allenatore, invece lui ha stupito tutti con una grande stagione al primo anno di A. Quest’anno sta addirittura facendo meglio e ha la possibilità di togliersi enormi soddisfazioni.

I miei anni alla Lazio? Ho un ricordo speciale, si tratta di una delle squadre più forti in cui abbia giocato. Lo scudetto, le coppe, ma anche i tifosi e l’affetto della città hanno reso magica la mia esperienza biancocelesteHo dei bei bellissimi ricordi, il più importante che ho vissuto è stato l’attesa di 30 minuti dentro lo stadio ad aspettare la fine della partita della Juventus contro il Perugia, al termine della quale festeggiamo il titolo di campioni d’Italia. Un paragone tra un biancoceleste di allora e uno attuale? Mi verrebbe naturale paragonare Veron a Luis Alberto. Si somigliano molto, entrambi calciano bene da tutte le posizioni; probabilmente lo spagnolo ha bisogno di maggiore continuità di rendimento, ma le qualità non si discutono”.

ANDERSON SHOW IN ALLENAMENTO 

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Anderson ne fa cinque in allenamento e lancia un messaggio ai laziali

Quest’oggi amichevole con la primavera per la Lazio di mister Inzaghi. Anderson ne fa cinque

Giornata di festa per la Lazio, allenamento mattutino con partitella contro la primavera. Sono state 7 le reti siglate dai ragazzi di mister Inzaghi, Felipe Anderson ne fa cinque. Proprio il brasiliano attraverso il suo profilo Instagram ha voluto mandare un messaggio ai tifosi laziali: “”Non pubblico questo gol solamente perchè è bello. Questa rete è la conseguenza di un lavoro continuo e difficile che sto portando avanti per essere in forma e per tenermi pronto per questo finale di stagione. Grandi cose dovranno arrivare. Credi e Lavora. Grazie a Dio per la forza”.

 

 

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Farris analizza Lazio Bologna: “Un elogio ad Anderson, Nani….”

Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris analizza Lazio Bologna ai microfoni di Lazio Style Radio. Di seguito riportiamo le sue parole.

Massimiliano Farris analizza Lazio Bologna: “Per disegnare la formazione anti Bologna abbiamo chiesto la massima disponibilità a Felipe Anderson. Lui si è fatto trovare pronto e va elogiato per quello che ha fatto durante la partita. Per quanto riguarda Nani, ha meritato di giocare per il suo lavoro quotidiano che svolge in allenamento. Ci mancavamo calciatori fondamentali per quello che è il nostro gioco. Abbiamo cercato di schierare una squadra che potesse vincere tramite una difesa affidabile e un centrocampo tecnico”.

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Zoff parla della Lazio: “Evidenti errori arbitrali, ma nessun complotto”

L’ex allenatore biancoceleste Dino Zoff parla della Lazio ai microfoni di Radio Incontro Olimpia. Di seguito riportiamo le sue parole.

Dino Zoff parla della Lazio: “In qualche partita la Lazio è stata penalizzata, ma non possiamo pensare che sotto ci sia un complotto. Anche in presenza di casio strani non si deve inculcare nella testa dei giocatori l’idea della malafede. Gli errori che hanno penalizzato la Lazio sono evidenti e non possiamo parlare di alibi, però non si deve eccedere con i pensieri. Inzaghi ha fatto particolarmente bene, l’unico appunto è quello di lamentarsi troppo con gli arbitri. Nella lotta Champions sono tutte equipaggiate, quindi dipende dallo spirito, dalle convinzioni e dal momento. Tutte hanno possibilità di riuscirci. L’Italia? Ieri non l’ho vista male, però deve giocare secondo il suo stile senza inseguire impostazioni di altri. In generale credo che non si possano riempire i settori giovanili di stranieri, così da far venir fuori gli italiani più bravi. Oggi c’è una generazione interessante e le prospettive non sono brutte. Il ct? Partiamo dal presupposto di squadra, poi l’allenatore può dare quel qualcosa in più”.

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Chi parte e chi resta: Lazio al lavoro per il rinnovo di Patric

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In casa Lazio a breve ci sarà da discutere anche la questione del rinnovo di Patric.

Per un Nani che parte, un altro giocatore potrebbe restare a lungo. La Lazio a breve dovrà infatti discutere il rinnovo di Patric. Lo spagnolo è infatti riuscito a scalare posizioni, diventando una pedina importante per Simone Inzaghi. Che solo la scorsa estate lo considerava come terza scelta alle spalle sia di Basta che del nuovo acquisto Marusic. Ma ora, grazie all’impegno quotidiano mostrato dal ragazzo, la sua opinione sembra mutata. Al momento, l’ex Barça ha all’attivo 17 presenze stagionali, di cui 8 in campionato, 8 in Europa League e 1 in Coppa Italia contro il Cittadella. E ha avuto modo di mettersi alla prova anche come centrale difensivo, nonostante il suo ruolo naturale di terzino o “quinto” di spinta. La linea a tre inoltre gli ha permesso di dare più palleggio dal basso all’azione.

Proprio per questa sua versatilità, il tecnico potrebbe convincere la società a rinnovargli il contratto, in scadenza nel 2020. In realtà tentativi c’erano già stati in estate, ma, complici alcune incomprensioni al tavolo, si era sfiorata la rottura e una clamorosa cessione del ragazzo. Ora però l’intenzione delle parti è quella di arrivare ad un accordo. Che farebbe felice soprattutto la Lazio, nell’ottica dell’allargamento della rosa per il prossimo anno. Tutto però dipenderà dalle prossime partite: saranno 9 finali. Anche per Patric.

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FORMELLO LAZIO Anderson show con la Primavera. Ora relax, poi…

A Formello Lazio al lavoro anche quest’oggi a ranghi ridotti: le ultimissime.

FORMELLO LAZIO – Biancocelesti di scena questa mattina in un test in famiglia contro la Primavera. Risultato finale 7-0 e soprattutto tanta benzina nelle gambe in sosta dal campionato. Protagonista della gara Felipe Anderson, autore di ben 5 reti (l’ultima in rovesciata), cui si aggiungono Caicedo e Nani, con una rete (e un assist per il portoghese) a testa. Ancora privo dei nazionali e degli infortunati, mister Inzaghi deve aggregare un paio di Bonacina boys per arrivare a schierare la formazione. Che resta praticamente invariata per tutti e due i tempi da 30 minuti: un 3-4-2-1 iper offensivo con Spizzichino, Leiva e Luiz Felipe in difesa, Javorcic, Di Gennaro, Luis Alberto e Crecco a centrocampo, Felipe Anderson e Nani alle spalle di Caicedo.

LA SEQUENZA DELLE RETI

E’ Felipe Anderson, dicevamo, il mattatore assoluto. Il brasiliano va a segno in 5 occasioni su 7: due con tiri all’angolino e una a porta vuota. Ci pensa poi il sinistro potente sotto la traversa di Nani a chiudere il primo tempo sul 4-0. Nella ripresa l’ex Santos chiude lo show, prima con una conclusione a tu per tu con Guerrieri (subentrato a Vargic tra i pali della Primavera) e poi una rovesciata spettacolare su cross dalla destra di Javorcic. Chiude i giochi Caicedo, con il destro dopo un dribbling secco ai danni di Baxevanos.

INFERMERIA

Al match non hanno preso parte gli infortunati: Wallace, Patric, Lulic (in dubbio per il Benevento per un’elongazione muscolare), Lukaku, Caceres e Milinkovic (spettatore dei giochi dalla panchina). Adesso l’appuntamento è fissato martedì pomeriggio: Inzaghi ha infatti concesso due giorni di totale relax alla squadra. Un’occasione per ricaricare le pile in vista della pedalata finale.

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Riscatto Lazio di Nani, ecco quale sarà l’esito dell’operazione

A nove giornate dal termine della stagione, una cosa è praticamente certa: l’esito dell’operazione riscatto Lazio di Nani. Ecco quale sarà.

RISCATTO LAZIO DI NANI – Da giugno Luis Nani non sarà più un giocatore della Lazio. I biancocelesti infatti non riscatteranno dal Valencia il cartellino del portoghese. Il quale, dal canto proprio, avrebbe già deciso di lasciare Roma alla fine del campionato. Un esito scontato, cui Tare e Lotito avrebbero già dato il proprio ok. Arrivato in biancoceleste in prestito secco, il numero 7 non ha convinto: qualche lampo di classe, cui si sono accompagnate però troppe prestazioni deludenti. Collezionate, bisogna dirlo, in poco tempo: appena 14 le presenze, perlopiù a gara in corso, con un bottino di 3 gol e 2 assist, nemmeno male. In attesa del commiato, ora il suo obiettivo è quello di dare il massimo con la maglia biancoceleste, per guadagnarsi l’ambita chiamata del Portogallo per il Mondiale di Russia 2018. Per riuscirci, avrà a disposizione due mesi. Ovviamente, Inzaghi permettendo…

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DIRITTI TV SERIE A Mediapro in vantaggio, ma Sky…

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Continua la querelle tra Mediapro e Sky sui diritti tv Serie A.

Diritti tv Serie A, la telenovela continua. L’ultima puntata vede Sky tramare nell’ombra per togliere la scena a Mediapro, ostacolandone l’acquisizione del pacchetto legato al calcio italiano. Ieri le due società avrebbero dovuto incontrarsi, ma il meeting è stato rinviato a data da destinarsi in attesa di nuovi sviluppi. E intanto si avvicina la giornata di martedì, termine ultimo per il gruppo catalano per depositare la caparra di 50 milioni di euro alla Lega. Soldi cui, entro il 10 aprile, dovranno aggiungersi le garanzie bancarie (da parte di una tra Unicredit e Intesa) per i complessivi 1,2 miliardi. Sky ovviamente spera che Mediapro non riesca a far fronte agli impegni, il che le consentirebbe di rientrare prepotentemente in corsa. In questo caso, infatti, ci sarebbe un nuovo bando e a quel punto nessun intermediario si frapporrebbe più tra l’emittente milanese e i diritti. Dal canto loro, però, gli spagnoli hanno comunicato che non ci saranno cambiamenti dell’ultimo minuto e che tutto verrà rispettato coi tempi dovuti. Se così fosse, l’accordo con Lega e Infront sarebbe automaticamente chiuso. Sky-Mediapro, chi la spunterà?

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L’ex Cacciatori difende Strakosha: “Critiche eccessive e ingenerose”

Dopo una stagione giocata al di sopra di ogni più rosea aspettativa Thomas Strakosha è finito sotto accusa per via del gol subito contro il Bologna. Diverse le critiche rivolte al portiere della Lazio ma l’ex Massimo Cacciatori difende Strakosha.

Intervenuto ai microfoni di Radiosei Cacciatori difende Strakosha“Secondo me sul gol subito Strakosha è incolpevole, è stato sfortunato sulla respinta. Trovo che le critiche che gli sono state rivolte siano eccessive e ingenerose. E’ un ragazzo straordinario con grandi potenzialità. La stagione della Lazio è sorprendente, credo che a inizio stagione in tanti avrebbero firmato per trovarsi oggi così. Forse, pur continuando a creare tante occasioni, sta pagando il poco cinismo. Per la corsa alla Champions vedo tutte sullo stesso livello. Anche se Lazio e Roma hanno gli impegni europei sarà un finale in volata”.

L’EX INTER MEDEL SULLA CORSA ALLA CHAMPIONS

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LE PAROLE DI GARLASCHELLI SUL MOMENTO DELLA LAZIO

Agostinelli sulla Nazionale Italiana: “Ecco chi sarà il nuovo CT, ma il problema non è l’allenatore”

Con la sosta del campionato a tenere banco è la situazione dell’Italia. Andrea Agostinelli sulla Nazionale Italiana ha le idee chiare.

Intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex biancoceleste Andrea Agostinelli sulla Nazionale Italiana ha dichiarato: ” Non sono certo di chi potrà essere il nuovo CT della Nazionale. Dovessi fare una previsione direi Carlo Ancelotti. Non ho notizie in tal senso, la mia è solo una sensazione. Ma a prescindere da chi possa essere credo che punteranno su un tecnico di grande carisma. Buoni allenatori, tipo Ventura che era un profilo medio, hanno già fallito. Ora chi deve scegliere, come Costacurta, non credo stia pensando a qualcuno che non sia un profilo alto. Per questo dico Ancelotti. Le convocazioni di Di Biagio? Non scommetterei a occhi chiusi su nessuno dei nuovi. Sono le scelte giuste ma non vedo un probabile fenomeno. Il materiale umano per ripartire c’è, ma non un Baggio o un Del Piero. Il gruppo può essere buono ma mi sembra che anche con una buona ristrutturazione non ci sia la stella alla quale aggrapparsi. I talenti veri che vedo girando l’Europa in Italia non ne vedo. Dybala? E’ un giocatore superiore alla media, avrebbe fatto certamente il titolare in questa Italia. Altra cosa però è affermare che sia ai livelli di Messi e Ronaldo.

Oddi ammonisce l’Italia: “Gli Azzurri hanno il dovere di tornare a vincere”

Ancora una sconfitta per la Nazionale Italiana. Una squadra senza nerbo, quella di Di Biagio, in balia sin dall’inizio della gara dell’Argentina. Intervenuto sulla questione Giancarlo Oddi ammonisce l’Italia.

Intervenuto ai microfoni di Radiosei Oddi ammonisce l’Italia: “Per il momento è Di Biagio il tecnico della Nazionale, poi vedremo cosa succederà. C’è ancora tempo per scegliere il nuovo Commissario Tecnico. Veniamo da un momento difficile, dobbiamo ricostruirci una dignità. Adesso siamo ancora in un momento delicato. Mi riferisco anche all’operato di Giampiero Ventura. Mi è sembrato un tecnico presuntuoso. Con la sua supponenza dialettica ha sfidato la Spagna, ha auto-elogiato il gioco della sua squadra. Sono cose da dire che spettano ai tifosi o agli addetti ai lavori non a un tecnico. Poi capita che non ti qualifichi per i Mondiali giocando male e lasciando fuori il giocatore migliore, Insigne. Ventura si conosceva, non sono cose che sto dicendo io. L’obiettivo è quello di tornare ad essere protagonisti ai prossimi Europei. L’Italia ha il dovere di tornare competitiva per vincere.

CALCIOMERCATO – Il Barcellona torna a bussare alla porta di de Vrij

Il Barcellona torna a bussare alla porta di de Vrij. L’olandese è in scadenza di contratto con la Lazio e è libero di accasarsi dove vuole per la prossima stagione.

Il difensore è vicinissimo all’Inter. Tra il club nerazzurro e il giocatore sono stati raggiunti tutti gli accordi di massima ma il centrale continua a prendere tempo. A Milano si troverebbe al centro del progetto tecnico ma prima vorrebbe capire futuro e ambizioni del club interista che non ha certezze di partecipare alla prossima Champions League. Come riporta La Gazzetta dello Sport nel frattempo però il Barcellona torna a bussare alla porta di de Vrij. Nella squadra catalana non ci sarebbe nulla di scontato ma come restare insensibili al fascino del club di Leo Messi. In corso Vittorio Emanuele si continua comunque a respirare ottimismo.

DURO ATTACCO NEI CONFRONTI DELLA JUVENTUS DALLA GERMANIA

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UNA NUOVA AVVENTURA PER ZLATAN IBRAHIMOVIC

Duro attacco nei confronti della Juventus dalla Germania

Duro attacco nei confronti della Juventus dalla Germania. La Bild ha pubblicato un approfondimento su Calciopoli. Da qui la stoccata del giornale tedesco al club torinese.

Il quotidiano teutonico si è soffermato sui due Scudetti revocati alla “Vecchia Signora”. Titoli che invece la società bianconera continua a considerare propri. Questo il motivo del duro attacco nei confronti della Juventus dalla Germania: “Se la Juventus dovesse vincere anche questo Scudetto festeggerebbe il 36esimo titolo nonostante oggi ne abbia ufficialmente 33. All’Inter è stato infatti assegnato dalla Federazione lo Scudetto 2005/06 revocato alla Juventus. Il titolo dell’annata 2004/05 è stato invece revocato ma non riassegnato, eppure la Juventus non se ne interessa e lo considera suo. Sembra che il club e i tifosi non siano a conoscenza del fatto che i titoli sono stati revocati perché esisteva un sistema corrotto in cui le partite venivano manipolate.

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GALLIANI SPERA IN UN RIPESCAGGIO DI LOTITO IN SENATO

FOTO + VIDEO – Nuova avventura americana per Zlatan Ibrahimovic

Nuova avventura americana per Zlatan Ibrahimovic. Dopo aver rescisso il contratto con il Manchester  United  l’attaccante svedese può ufficialmente iniziare la sua nuova esperienza a stelle e strisce.

Nuova avventura americana per Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha firmato per i Los Angeles Galaxy fino al 2019. L’ufficialità è arrivata sia sul profilo Twitter del club statunitense che su quello privato del giocatore. Dopo la rescissione consensuale di giovedì con il Manchester  un indizio sul suo futuro era arrivato direttamente dall’America. Il centravanti aveva acquistato una pagina del Los Angeles Times, il quotidiano più importante della città californiana, dove su un foglio era scritta una sola frase: “Dear Los Angeles, you’re welcome”. Nella parte inferiore invece, a destra il logo del club e a sinistra la firma di Ibrahimovic.

Nel pomeriggio l’ufficialità dell’operazione con un video in cui il calciatore cammina accompagnato da una tigre e afferma: “Los Angeles, welcome to Zlatan”. Ibrahimovic ha firmato un contratto di un anno e mezzo. La sua famiglia resterà in Inghilterra fino a luglio per permettere ai figli di concludere la scuola.

Questa la foto postata sul profilo Twitter del club statunitense: “Ufficiale – Ibrahimovic è un giocatore del Los Angeles Galaxy”.

Questo il video postato da Ibrahimovic: “Los Angeles, benvenuto Zlatan”.

ARGENTINA – ITALIA, IL DECLINO DEL CALCIO ITALIANO

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GALLIANI SPERA IN UN RIPESCAGGIO DI LOTITO IN SENATO

Mano agli orologi: tra sabato e domenica torna l’ora legale

Tra sabato e domenica torna l’ora legale. Come ogni primavera diciamo arrivederci all’ora solare.

Tra sabato e domenica torna l’ora legale. La notte tra il 24 e il 25 marzo le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti. Dalle 2 alle 3. Dormiremo un’ora in meno ma guadagneremo un’ora di luce in più con un discreto risparmio sulla bolletta elettrica. Nei paesi dell’Unione Europea inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima di ottobre. L’ora legale durerà per i prossimi sette mesi. L’ora solare invece verrà ripristinata nella notte tra il 27 e il 28 ottobre.

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LEGGI GALLIANI CHE SPERA NEL RIPESCAGGIO DI LOTITO AL SENATO

FOCUS Argentina Italia, il declino del calcio italiano dalla sentenza Bosman

Che amarezza vedere Argentina Italia

Nella silenziosa Manchester, assistiamo impassibiliad Argentina Italia. Una nazionale veramente in difficoltà, non tanto dal punto di vista del gioco (squadra media che comunque esce ancora sconfitta), ma proprio dall’assenza di spessore tecnico dei giocatori presenti stasera in campo. La prima panchina di Di Biagio è caratterizzata da un due a zero che non allontana l’infausta gara contro la Svezia. In Gran Bretagna ci siamo presentati con un gruppo giovanissimo, dove gran parte di loro è nato sotto il segno della De Filippi e di Barbara D’Urso. Ormai i classe Settanta e Ottanta non ci sono più. Il colpo dell’eliminazione dai mondiali, è stato di una gravità più ampia di quella percepita dai molti.

Prima della sentenza Bosman – che impedì alle varie leghe continentali di porre un limite al numero di stranieri – eravamo più forti, ma sopratutto maggiormente coesi e appassionati alla causa. Questa legge e l’interpretazione avuta dai dirigenti federali ha prodotto un impoverimento del movimento calcistico italiano.

Un po’ di numeri

Infatti, dati alla mano, nella stagione 1989/90 cinque anni prima della sentenza, il campionato italiano ospitava 53 stranieri. Il contingente estero rappresentava solo il 14% del totale, con prevalenza di argentini (11), brasiliani (10) e tedeschi (6). Poi nel campionato 1999-2000 (quello vinto dalla Lazio per intenderci), il nostro campionato faceva registrare ben 155 stranieri, ovvero il triplo rispetto al decennio precedente, rappresentando così il 32% del totale. Nel 2009/2010 il declino prosegue: 228 stranieri ovvero il 41% degli atleti complessivi.

L’Italia è quasi finita. Non solo dal punto di vista politico. La paura più grande è che i fasti del passato, possano essere ricordati soltanto attraverso il ricordo di un quotidiano conservato gelosamente nel cassetto.

Aver puntato sull’interesse particolare anziché su quello generale, ha impoverito non solo la nazionale, ma anche le squadre di club. Non vinciamo la vecchia coppa Uefa dalla stagione 1998/99, grazie al Parma. Mentre in Champions le cose vanno un po’ meglio: appena nove, gli anni trascorsi dalla vittoria dell’Inter di Mourinho. Se non ci saranno novità strutturali e organizzative di un certo spessore, ci aspetteranno anni non bui, di più. Speriamo di non abituarci alla gioia per qualche qualificazione ottenuta, ma sarà veramente dura tornare a lottare per il trofeo finale.

Davide Sperati

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ARGENTINA ITALIA LEGGI L’OPINIONE DI MARCO CORSINI

L’OPINIONE Argentina Italia – Piange il cuore vedere gli Azzurri così. Tre punti da cui ripartire

Che brutta Italia quella contro l’Argentina. Piange il cuore a vedere una Nazionale così gloriosa, ridotta in questo modo. La macchia del mondiale sfumato è ancora viva nei calciatori che, però, dimostrano di essere poca roba fuori dai confini nazionali. Argentina Italia, l’opinione

Sconfitta meritata a Manchester per gli Azzurri, sempre più in basso. L’Argentina, priva di molti titolari e di Leo Messi, vince per 2-0 con le reti di Banega e Lanzini. Per l’Italia primo tempo da dimenticare, un pochino meglio nella ripresa ma fallisce un gol clamoroso con Insigne. Ma la partita di questa sera ci ha dato delle indicazioni importanti che, speriamo, la FIGC ne tenga subito conto.

1 – DI BIAGIO NON VA CONFERMATO, SERVE ALLENATORE ESPERTO E DI CARISMA

Gigi Di Biagio no ha colpe per la sconfitta di questa sera, ma non deve essere lui l’allenatore con cui aprire il nuovo ciclo dell’Italia. Ha fallito miseramente con l’Under 21, zeppa di calciator forti ma messi male in campo. Ed anche stasera il suo 4-3-3 era sconclusionato. Troppa distanza tra i reparti e alle prime sfuriate avversarie il tracollo inevitabile. Ancelotti, il sogno, oppure Mancini, uno di loro due dovrà essere il nuovo CT della Nazionale.

2 – CHIEDETE SCUSA A BUFFON E FATELO DIRIGENTE

Se non fosse stato per San Gigi, l’Italia sarebe uscita da Manchester con un passivo ben più pesante. Buffon è stato autore di almeno tre super parate, soprattutto nel primo tempo su Higuain. Nonostante l’età ha dimostrato di meritare a stare in questo gruppo. Certamente non potrà essere il punto fermo del futuro, ma la sua presenza, anche nello spogliatoio e pur non scendendo in campo, darebbe stabilità alla squadra e sicurezza ai giovani. Fatelo dirigente in caso di addio al calcio.

3 – CALCIATORI DI POCA QUALITA’ ED ESPERIENZA A LIVELLO INTERNAZIONALE

Il difficile sarà creare un nuovo zoccolo duro da cui ripartire. I calciatori, a nome, li abbiamo, ma in campo peccano di personalità e qualità. Insigne, Immobile, Verratti, Bonucci, sono grandi calciatori nei loro rispettivi club, ma si sciolgono quando indossano la maglia della Nazionale. Si dovrà lavorare anche sulla testa dei calciatori e fargli acquisire la giusta esperienza da poter utilizzare nelle partite che contano.

Non c’è tempo da perdere, l’Italia va rifondata subito, immediatamente. Basta giochi di potere, basta sotterfugi, c’è di mezzo l’intero movimento calcistico italiano. E con il calcio, nel Belpaese, non si scherza…

Marco Corsini

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ARGENTINA ITALIA LEGGI l’ANALISI DEL DIRETTORE