Attraverso un comunicato postato sul proprio sito la Lazio ha ufficializzato il passaggio di Cataldi al Benevento. Questo il testo: “La S.S. Lazio comunica di aver ceduto a titolo temporaneo con obbligo di trasformazione a titolo definitivo il calciatore Cataldi Danilo alla Benevento Calcio”.
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L’ex bianconero nel corso della piacevole chiacchierata ha anche tessuto le lodi del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi: «Non me lo aspettavo. La sua è stata una bella sorpresa. D’altra parte la scuola italiana degli allenatori è una delle migliori».
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Tutti i media hanno parlano di un’offerta per Keita che si aggira attorno ai 25 milioni di euro di base fissa più 3 milioni di bonus e al giocatore 3 milioni di euro a stagione. In esclusiva la nostra redazione ha raccolto le vere cifre che girano attorno all’affare Keita-Inter. L’offerta è davvero irrinunciabile se si pensa che il senegalese è in scadenza di contratto con la Lazio nel 2018. Suning offrirebbe a Lotito 32 milioni di euro e 3,5 milioni di ingaggio al giocatore per farlo approdare all’Inter. I nerazzurri hanno pareggiato l’offerta del West Ham fatta arrivare alla Lazio ma che Keita avrebbe rispedito al mittente. L’intenzione del ragazzo è infatti quella di rimanere in Italia e l’Inter è pronta ad accontentare Lotito. Adesso la decisione spetta al ragazzo su cui c’è anche la Juve che però non offre gli stessi soldi.
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“Nell’arco della mia carriera calcistica ho spesso incontrato Simone Inzaghi. Una volta, a seguito di un contrasto con lui, mi sono anche rotto un ginocchio. Ha svolto un ottimo lavoro con la Primavera biancoceleste facendo un po’ di gavetta. La società lo ha visto lavorare ed è stata vicina al suo tecnico: il piacentino ha messo del suo. Oggi è chiamato a confermare ciò che ha fatto di buono nella passata stagione. La rosa biancoceleste è di buon livello. Immobile, in particolare, è reduce da una grande stagione. Mi impressionò a Grosseto, mi chiedevo come mai non arrivasse per lui la grande chiamata. Poi l’attaccante è esploso a Pescara. Nella Lazio è arrivato tra mille dubbi. Ma a Roma ha ritrovato la giusta dimensione ed è riuscito ad esprimersi al meglio. I numeri parlano per lui”.
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L’Inter sembra avere già un accordo con Calenda sull’ingaggio per Keita. Il club nerazzurro è pronto ad offrire 25 milioni (con bonus) per convincere la Lazio. La Juve però è tornata alla carica: si incontrerà in giornata con la Viola per Bernardeschi e ha mollato Schick. Ed ecco che Keita torna di nuovo in ballo per i bianconeri. Andrea Agnelli vorrebbe inserire Pjaca nell’operazione. In alternativa la Juve proporrebbe il centrocampista Sturaro. Alla fine tra le due offerte vincerà chi accontenterà maggiormente le pretese di Lotito. Il West Ham ci sta provando, come altri club inglesi, ma Keita vuole restare in Italia.
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Il post di Keita recita questo: “Io ci sono! Sempre pronto a dimostrare il mio valore e la mia professionalità. Ma oggi la società ha deciso di non farmi giocare…”. Il giocatore si riferisce all’amichevole che la Lazio disputerà nel pomeriggio contro la Triestina. Dietro la decisione della società c’è il calciomercato? La risposta potrebbe essere scontata: si attendono novità. La situazione è davvero in divenire e gli scenari cambiano ogni minuto.
Io ci sono! Sempre pronto per dimostrare il mio valore e la mia professionalità. Ma oggi la società ha deciso di non farmi giocare…
— Keita Balde (@KeitaBalde) July 19, 2017
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Per quanto riguarda le uscite Di Marzio si riferisce a Danilo Cataldi. Proprio in queste ore, il centrocampista ha firmato il suo nuovo contratto con il Benevento dopo aver raggiunto il ritiro dei campani.
La seconda notizia riguarda invece il mercato in entrata. Il protagonista è Di Gennaro, centrocampista che non ha voluto rinnovare con gli isolani e che la Lazio prenderà a parametro zero. Il giocatore prima firmerà un contratto triennale con la società biancoceleste, e poi si sottoporrà alle visite mediche di rito.
L’esperienza cinese di Hernanes è però subito giunta al capolinea dopo solo 7 gare. L’ex giocatore della Lazio infatti ritorna a giocare in patria. Attraverso il proprio account Twitter, il San Paolo ha ufficializzato di aver riportato in squadra il classe ’85. Il profeta torna in Brasile e riparte dallo stesso club dove è cresciuto e si è fatto apprezzare prima di sbarcare nella Capitale alla Lazio.
Com o raiar de um novo dia, a profecia se cumpriu: torcida são-paulina, @hernanes voltou #OProfetaVoltou pic.twitter.com/uPxQXn72Br
— São Paulo FC (@SaoPauloFC) July 19, 2017
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Queste le parole del giornalista della Gazzetta Cieri: “Il mercato della Lazio è caratterizzato dai nodi che riguardano Biglia, de Vrij e Keita. Il primo è stato risolto con la cessione dell’argentino al Milan. In ritiro è arrivato un giocatore come Leiva che ha un curriculum importante sicuramente migliore rispetto a quello dello stesso Biglia. Quest’ultimo quando è arrivato aveva solo qualche presenza con la nazionale argentina ma è alla Lazio negli ultimi quattro anni che si è consacrato crescendo molto e diventando un giocatore internazionale. Leiva è stato per 10 anni un giocatore importante in una squadra di livello come il Liverpool. Ha fatto parte anche della nazionale brasiliana. L’unico dubbio è capire se ha le motivazioni giuste visto che ha dato molto in un campionato importante. Non voglio dire che viene alla Lazio a svernare ma voglio vedere la carica che metterà in campo. L’acquisto comunque è importante, c’è solo questo piccolo punto interrogativo. Io non mi meraviglierei di vedere subito in campo Leiva oggi pomeriggio con la Triestina. Fisicamente è tirato a lucido e Inzaghi fa bene ad affidargli le chiavi del centrocampo. C’è poi la supercoppa da preparare ed è giusto gettarlo subito nella mischia”.
“Keita si sta un po’ isolando negli ultimi tempi in particolare dopo il giorno di riposo concesso da Inzaghi. Non credo che sia una coincidenza il fatto che l’Inter si sia avvicinata al ragazzo. La Lazio deve risolvere quanto prima la situazione. La cessione è inevitabile anche se dolorosa ma con i soldi giusti si può trovare un’alternativa all’altezza. La trattativa per Azmoun non dico che sia saltata definitivamente ma si è molto complicata. Se il giocatore fosse stato del Rostov sarebbe stato più semplice ma ora con il Rubin sarà difficile trattare a meno che la Lazio decida di fare una follia cosa non è da Lotito. Bisogna anche dire che oggi i soldi in cassa ci sono e potrebbe starci il colpo economico prima che tecnico”.
Questo il pensiero che Gerrard ha scritto sopra una foto che lo ritrae abbracciato a Lucas Leiva con la maglia del Liverpool: “Un giocatore che ha dato tutto per il club e la maglia. Passione, desiderio, impegno, sono le poche parole che mi vengono in mente. Grande professionista, con un atteggiamento che è un esempio per i giovani aspiranti giocatori e quelli intorno a lui. Ti auguro ogni fortuna per il tuo futuro alla Lazio. Grazie per essere stato un grande servitore del Liverpool Fc. You’ll never walk alone”.
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“Rispetto all’anno scorso – spiega Marino – reputo che la Lazio abbia fatto una stagione eccellente. Soprattutto viste quelle che erano le premesse della vigilia. La scelta di portare Simone Inzaghi in panchina è stata un po’ di ripiego, invece il campionato è stato buono, a tratti anche eccellenti almeno a sprazzi, con una qualità di gioco anche superiore rispetto alla classifica che è stata poi raggiunta“.
“La Lazio negli ultimi anni ha sempre dimostrato che di fronte a partenze e dismissioni importanti ha saputo sempre trovare soluzioni adeguate, anche portando giocatori che non erano immediate certezze. L’arrivo in questo senso di Lucas Leiva è stato già importante. La Lazio ha un DS come Tare che sa dove mettere le mani. Anche quando è arrivato Biglia nessuno pensava che potesse rivelarsi così forte“.
“E’ un giocatore che mi piace molto, è un giocatore che a centrocampo può adattarsi in più ruoli, compreso quello di sostituto di Biglia. La Lazio negli ultimi anni ha fatto delle scelte importanti anche quando è stata criticata, come quando ha portato Klose in Italia. Leiva non è giovanissimo ma a trent’anni si è nel pieno della maturità calcistica, una volta a trentun anni quasi si smetteva, ora sono diventati gli anni migliori della carriera“.
“Aggiungerei De Vrij in un ideale poker di top player biancazzurri. Sono giocatori che farebbero la differenza in qualunque club, sono giocatori peraltro con enormi margini di miglioramento, Milinkovic-Savic può fare ancora meglio così come Felipe Anderson. Immobile è una garanzia sotto porta e chi ha una punta così ha un tesoro. Sono già grandi giocatori ma hanno in comune anche il fatto di poter crescere ancora esponenzialmente“.
“Il discorso è un po’ complesso – analizza Marino. L’anno scorso l’Atalanta ha avuto la novità di un valore aggiunto che è stato Gasperini, che dopo aver rischiato inizialmente la panchina ha messo da parte giocatori quotati per proporre molti giovani che hanno sbalordito. La guida tecnica è rimasta, sono partiti Gagliardini, Kessie, Conti, D’Alessandro mentre Caldara resterà per un’altra stagione e il Papu Gomez è stato confermato. Credo che i bergamaschi possano ripetersi, però l’anno prossimo i posti per la Champions saranno quattro e ci sarà una battaglia serratissima per capire chi potrà piazzarsi“.
“Credo fermamente che il Napoli possa puntare al vertice. L’anno scorso c’era da metabolizzare la partenza di Higuain e la sua cessione non era stata un segnale ambizioso. Quest’anno tutti i big sono stati confermati, e ci sono giocatori come Diawara, Rog e Zielinski che potranno essere dei veri e proprio valori aggiunti. Il Napoli non doveva fare molto sul mercato, riconfermando tutti i titolari a partire da Mertens può essere fondamentale per puntare al top“.
“La Lazio potrà dire la sua se riuscirà a sostituire i partenti in maniera convincente. La base è buona ma non bisogna pensare di poter togliere pezzi importanti senza acquisti, in questo senso l’arrivo di Leiva è incoraggiante. La lotta per le prime posizioni saranno aperte, c’è la Roma che al momento è un incognita perché ha perso Spalletti ed elementi che sono riusciti l’anno scorso a sopravanzare un Napoli che vedevo superiore. Anche il direttore sportivo, pur con le sue forti credenziali, deve confrontarsi con un calcio italiano e la piazza di Roma che per forza di cose è completamente diversa, per pressioni e aspettative, da quella di Siviglia“.
Le milanesi potranno centrare il salto di qualità?
“Secondo me ci saranno inserimenti importanti nell’alta classifica. Ci sono cinque squadre che hanno investito tantissimo per arrivare in Champions League, ovvero Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma. Una di queste cinque è già sicuro che non otterrà l’Europa che conta e mancarla potrebbe essere un dramma sportivo ed economico. Secondo me nell’Inter il valore aggiunto sarà Spalletti, del Napoli abbiamo detto, i primi quattro posti potranno avere diversi padroni e al momento vedo a rischio la Roma.”
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“Sono molto entusiasta di questa nuova esperienza. Dopo aver vissuto e giocato per tanti anni in Inghilterra, esser arrivato in Italia per me rappresenta una vera sfida. La Lazio è una grande squadra ed ha una rosa veramente giovane; penso di poter contribuire alla causa e non vedo davvero l’ora di farlo”.
“La Lazio è una grande squadra ed ha una storia importante alle sue spalle. La città, inoltre, è molto bella. Credo che con la mia esperienza potrò aiutare i calciatori più giovani. La squadra biancoceleste nella prossima stagione disputerà l’Europa League, è una cosa molto importante questa. Mi aspetta una nuova sfida e sono molto felice di essere qui; mi auspico una grande stagione per la squadra”.
“Conosco già diversi giocatori della Lazio. Ad esempio Luis Alberto, con il quale ho già giocato in passato; conosco anche Felipe Anderson e Wallace. Negli ultimi giorni li ho seguiti di più ed ora li vedrò ed inizierò a lavorare con loro”.
“Ci sono tanti numeri a mia disposizione. Mi piacerebbe indossare la 5, è libera al momento e credo che probabilmente la indosserò, come un vero volante. Sono già stato a Roma quattro o cinque anni fa, ma solo per tre giorni. Ricordo solo un’ottima cucina ed un tempo fantastico. Roma è una bellissima città, ora avrò modo di conoscerla meglio e di interagire con i tifosi, con i quali mi sono già confrontato in aeroporto. Hanno una grande passione e sono stato veramente felice della loro accoglienza. Lo ripeto, mi hanno dimostrato una grande passione sin dal primo incontro che ho avuto con loro. Ho visto quanto amano il Club, ora voglio dare il massimo per aiutarli e per raggiungere, tutti insieme, il successo”.
“So cosa voglia dire il derby. Nella passata stagione la Lazio ha raccolto ottimi risultati contro la Roma e spero che possa accadere lo stesso nella prossima annata sportiva”.
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“Sono al mio primo ritiro con la squadra biancoceleste – spiega Bastos – è sempre un piacere lavorare giorno dopo giorno con questo gruppo. Piuttosto che parlare, preferisco farmi valere sul campo. Ho appena passato un anno di adattamento: non è mai facile il primo in Serie A, ma sto continuando a lavorare bene”.
“È stato bello sfidare nell’arco dell’ultima stagione grandi squadre con voglia e determinazione, ma tutte le gare di Serie A sono difficili. La difficoltà più grande? La comunicazione. È difficile lavorare senza questa componente. Sto lavorando per migliorarmi, sono sempre disposto a dare il mio contributo per la squadra”.
“Mi fa piacere giocare con giocatori che hanno grande qualità. Io devo migliorare, ma Wallace è molto forte, è bello lavorare con lui. Mi sto applicando per giocare, per dare il mio contributo alla squadra biancoceleste e per dare le giuste garanzie al mister”.
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INTANTO INZAGHI HA SCELTO IL NUOVO CAPITANO>>>LEGGI QUI
La decisione, già nell’aria da qualche giorno, ha assunto i crismi dell’ufficialitá prima dell’allenamento di questa mattina, quando la viva voce del tecnico piacentino l’ha annunciato al gruppo: sarà Lulic a prendere il posto di Lucas Biglia (passato al Milan) come capitano della squadra biancoceleste. Il centrocampista bosniaco ha battuto dunque la concorrenza di Parolo, che tuttavia si consola aggiudicandosi i gradi di vice. Una decisione che di certo non stupisce, in linea con quelle che erano le aspettative della gente laziale: proprio l’amore dei tifosi, infatti, oltre ad una certa autorevolezza all’interno dello spogliatoio, sono state caratteristiche fondamentali nella scelta del nuovo leader e che hanno fatto sempre propendere la bilancia di Inzaghi sempre dalla parte di Lulic. Il bosniaco è sempre stato in vantaggio, sia sulla candidatura di Parolo che su quella, sullo sfondo, di Radu. La fascia di capitano spetterà a lui. È deciso.
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Il ritiro della squadra giovanile biancoceleste si svolgerà nuovamente nel comune di Pietralunga. Lo stesso in cui Bonatti aveva plasmato il suo primo schieramento dei ‘baby’ aquilotti e dove adesso darà vita a quello che, a partire dal prossimo 9 settembre, prenderà parte al primo campionato a girone unico. L’intera rosa si radunerà il 24 luglio a Formello, da dove poi il 27, dopo tre giorni di allenamenti nel centro sportivo biancoceleste, avrà luogo la partenza per l’Umbria. Nella località in provincia di Perugia i giovani biancocelesti si fermeranno fino al 6 agosto (quando faranno immediatamente rientro nella Capitale) e affronteranno alcuni test amichevoli. Un paio, o forse tre, quanti quelli disputati lo scorso anno, rispettivamente contro Pietralunga (4-2), Petrignano (4-1) e Sulmona (5-0). Il programma è pronto dunque e la Lazio non vede l’ora di tornare a stupire.
Dopo le cessioni di Folorunsho e Bezziccheri, rispettivamente al Francavilla e alla Reggina, alla lista dei partenti si aggiunge anche il nome di Cassio Cardoselli. Il classe ’98 stava aspettando una chiamata per discutere il proprio futuro dalla Lazio. La quale però nelle ultime ore – riporta gianlucadimarzio.com – avrebbe deciso in maniera definitiva di non confermare il giocatore nella Primavera biancoceleste, anche se in un primo momento il suo nome veniva dato praticamente per certo nella lista come fuoriquota. E invece, dopo aver collezionato nella scorsa stagione 13 presenze, 4 reti e altrettante panchine in Serie A, ora Cardoselli dovrà cercarsi una nuova squadra.
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Come riporta il Corriere dello Sport la Lazio starebbe ora pensando a due giocatori: Loic Remy del Chelsea e Jonathan Cafù del Ludogorets. Il primo ha trascorso la passata stagione in prestito al Crystal Palace dove ha vissuto una stagione poco fortunata, solo 5 presenze e molti problemi fisici. Il suo contratto scade nel 2018. Il secondo invece non è la prima volta che entra in orbita Lazio, sarebbe il sostituto naturale di Keita. Il prezzo è leggermente alto, costa circa 10 milioni, ma si potrebbe abbassare se oggi il Ludogorets non dovesse qualificarsi per la Champions League nella gara con lo Zalgiris.
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“Nuove sfide, nuova traiettoria e tanti sogni a venire! Ho apprezzato l’ottima accoglienza che ha avuto i tifosi della Lazio! Ora, è il momento di iniziare a preparare, con grande professionalità e impegno, come ho sempre fatto nella mia carriera! FORZA LAZIO”.
Poi ci sono da sottrarre 6 milioni investiti per Lucas Leiva e 6 per Marusic (Di Gennaro arriverà gratis). Per un complessivo positivo di più 34. E non è finita. Al di là delle smentite e delle sopravvalutazioni di Lotito Keita è a un passo dall’Inter. L’operazione si aggirerà attorno ai 25 milioni, bonus inclusi. Così si arriva quasi a 60. Sempre in attesa che si definisca la situazione de Vrij. L’olandese è tornato nel mirino di Liverpool e Juventus e potrebbe andarsene anche lui. La Lazio insomma, come riporta Il Corriere della Sera sta vivendo un’estate ricca che potrebbe diventare ricchissima. Solo che i tifosi, e con loro Inzaghi, continuano a chiedersi una cosa: perché non reinvestire tutto questo denaro, o buona parte, per aumentare la competitività della squadra.
Del resto Lotito se ne sta accorgendo, il circuito che si crea è virtuoso. Gruppo forte, risultati eccellenti, valorizzazione dei calciatori, introiti dall’Europa, incassi utili per potenziare ulteriormente l’organico. Ma il presidente è sempre attento quando si tratta di spendere, anche se incassa. L’operazione emblematica l’ha chiusa con il regista: ne ha ceduto uno a 20 milioni prendendone uno a 6. Più 14: è questo il numero che lo fa impazzire. Da settimane si parla dell’interessamento della Lazio per l’attaccante iraniano del Rubin Kazan, Sardar Azmoun. Ventidue anni, sembra che Tare ne sia innamorato. Il problema è che il Rubin chiede 20 milioni e il ragazzo ne guadagna 3 netti a stagione. Se davvero Lotito dovesse chiudere questa operazione potremmo dire di trovarci di fronte a una svolta. Tanti soldi per un giovane semisconosciuto anche se, la coppia Lotito-Tare, molto spesso ha dimostrato di vedere lontano.
Sergej Milinkovic-Savic, strappato alla Fiorentina, eroe dei derby e futuro big del calcio europeo. Si vocifera di un’offerta di un club inglese vicina agli 80 milioni. Lotito, però, l’avrebbe rispedita al mittente. Primo perché intorno al talento serbo sarà costruita la squadra di questa stagione, secondo perché tra dodici mesi potrebbe valere ancora di più. E il «tesoretto» si trasformerebbe in un «tesorone».
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Il mercato della Lazio è entrato nel vivo. Dopo gli acquisti già annunciati di Marusic e di Leiva si punta ora a rinforzarsi in attacco. Con Djordjevic sempre più lontano da Formello la società biancoceleste sta valutando nuovi profili in grado di affiancare e/o sostituire Immobile.
Come riporta Sky Sport il club capitolino starebbe valutando Amath Ndiaye, attaccante ventunenne attualmente all’Atletico Madrid. Di origini senegalesi è rientrato dal prestito al Tenerife, dove ha messo a segno 13 reti. Giocatore rapido, alto 1,73, in grado di poter giocare sia prima che seconda punta. La Lazio ci pensa, Tare proverà a portarlo nella Capitale.
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Editore e Direttore Responsabile: Davide Sperati | Testata Giornalistica - Reg. N°152/2015 - ROMA
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