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Jessica Immobile: “Peccato per la finale contro la Juventus”

Tra i tanti ospiti di Matrix Chiambretti ieri sera c’era anche Jessica Immobile. La moglie dell’attaccante biancoceleste ha partecipato insieme a Micaela Persico, fidanzata di Daniele Rugani, al blocco dedicato alle “Wags di Coppa”. Jessica si rammarica per la sconfitta della Lazio con la Juventus.

Piero Chiambretti ha stuzzicato Jessica Immobile a cominciare dal suo atteggiamento allo stadio: “Quando lo insultano in tribuna un po’ mi agito, ma poi mi calmo. Ciro mi dice sempre di non reagire e io seguo i suoi consigli. Dopo la finale c’è tanta tristezza, quando arrivi alla gara decisiva speri di alzare il trofeo. Come l’ho consolato? Io mi sono addormentata subito (ride, ndr)”. Jessica racconta anche il loro primo incontro e, a distanza di tre anni dal loro matrimonio, le cose vanno a gonfie vele: “Ci siamo conosciuti in un ristorante di un amico a Pescara e da allora non ci siamo più lasciati. Io volevo laurearmi in criminologia, che era la mia passione, ma non credo alle storie a distanza. Anche Ciro la pensa come me e mi ha detto che dovevo andare con lui. Io mi sono fidata, ho lasciato tutto e l’ho seguito. Come marito merita un 10 e come casalingo anche un 11. Il numero di maglia? Io sono nata il 17, ma è stato un caso perché lui già indossava quel numero a Pescara. Era destino che dovesse incontrarmi”.

PASSATO AL TORINO

Chiambretti ha anche chiesto a lady Immobile come mai abbiano lasciato la squadra granata: “Non lo so, diciamo che è top secret (ride). Ciro porterà per sempre nel cuore Torino. È stato un anno e mezzo fantastico anche perché quando stai bene in campo, stai bene anche fuori. Siamo abituati a spostarci e anche le bambine non soffrono il cambiare città”.

VITA DI COPPIA

Jessica ha dribblato le domande intime della vita in camera da letto celandosi dietro un no comment, ma ha detto del marito: “Ciro è geloso a prescindere e non è contento quando posto le foto o i video mentre mi alleno o in costume. Poi è napoletano e questo accentua un po’ il tutto. Diciamo che lo faccio arrabbiare un po’ (ride, ndr)”.

MOGLI AL SEGUITO OPPURE NO?

Immobile era tra i convocati della sfortunata avventura dell’Italia nel Mondiale del 2014. L’allora ct Prandelli venne criticato per aver permesso alle mogli di seguire in Brasile i propri mariti. Jessica, a sorpresa, si schiera dalla parte della critica: “Le mogli non dovrebbero seguire la squadra la sera prima delle partite anche perché spesso ci sono i bambini piccoli e c’è comunque dello stress. I giocatori dovrebbero concentrarsi solo sulla partita”. 

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LEGGI ANCHE DI INZAGHI CHE CHIEDE A LOTITO RINFORZI IN CONFERENZA>>>CLICCA QUI

CONFERENZA – Inzaghi: “Chiederò a Lotito di trattenere i più forti”

Simone Inzaghi, alla vigilia di Lazio-Inter, torna in conferenza per parlare della gara di campionato che potrebbe dare ai biancocelesti il quarto posto matematico.

Queste le parole di Inzaghi in confrenza: “Con la Juve era una finale di coppa, un percorso esaltante e strepitoso. Sapevamo che incontravamo la regina delle squadre. Non siamo stati perfetti come serviva ma ci abbiamo provato. Domani c’è l’Inter dobbiamo voltare pagina, capitolo Juventus chiuso come ho detto ieri alla squadra. Abbiamo due gare difficili con Inter e Crotone, dobbiamo arrivare quarti perche’ tra quarti e quinti c’è una bella differenza”.

CONDIZIONI DELLA SQUADRA

“Ieri qualcuno è rimasto a riposo, oggi ci sarà l’allenamento alle 17. Rimarremo qui in ritiro stasera e cercheremo di recuperare tutti i giocatori possibili (tranne Marchetti, Lukaku e Parolo ndr)”.

STRAKOSHA

“Strakosha ha dimostrato di avere grande personalità, ci ha dato molta sicurezza. E’ un portiere molto affidabile. Credo che sarà riconfermato sicuramente il prossimo anno”.

MERCATO LAZIO

“Al di là del rinnovo di contratto, la mia ambizione è fare un bel campionato e Europa League. Voglio evitare di avere i problemi che ci sono nel secondo anno alla Lazio. Dobbiamo pianificare insieme alla società, una volta arrivato il rinnovo, e trattenere i giocatori più importanti di questa stagione. Per aprire un ciclo è necessario trattenere i giocatori migliori e spero che questo possa accadere.  I giocatori forti hanno richieste importanti ma io farò in modo di trattenerli parlandone con la società. Se vanno via giocatori importanti devono essere sostituiti non con delle promesse perche’ è normale che questi hanno bisogno di periodi più lunghi di adattamento”.

SCELTE ANTI-INTER

“L’inter ha giocatori incredibili anche in panchina, noi dobbiamo essere pronti perche’ vorranno riscattarsi. Sarà la nostra ultima partita all’Olimpico, vorremmo salutare i nostri tifosi con una grande prestazione. Siamo stati una squadra intensa che non ha mai mollato e non ha mai dato nulla di scontato soprattutto con le squadre di bassa classifica. Luis Alberto è un giocatore importante si è inserito benissimo da gennaio e può essere un tassello in più per la prossima stagione. E’ stato difficile rinunciare a Felipe Anderson o Keita ma devo pensare all’equilibrio di squadra. Domani deciderò se giocheranno insieme Immobile, Keita e Anderson”. 

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Stankevicius: “Ecco quello che consiglierei ad Adamonis”

Due stagioni alla Lazio, poi valigia in mano: prima Gaziantepspor, poi Hannover 96 e Cordoba. Infine, il ritorno nel Belpaese. Marius Stankevicius ha infatti vestito la maglia del Robur Siena.

Intervenuto ai microfoni dei media lituani, l’ex difensore capitolino Stankevicius è stato interrogato a riguardo dei connazionali attualmente impegnati in Italia. Oltre a Adamonis, portiere della primavera della Lazio, Stankevicus si riferisce anche a Vykintas Slivka, centrocampista dell’Ascoli, Titas Krapikas della Samp e Tomas Švedkauskas, al Catanzaro in prestito dalla Roma: “Non ho avuto modo di parlare con loro. Possono fare esperienza, devono essere felici di giocare in queste grandi squadre. Devono capire però che c’è ancora una lunga strada da percorrere per raggiungere la prima squadra. Sappiamo che in diverse occasioni ci sono stati giovani stabilmente impegnati nei tornei giovanili e anche piuttosto vincenti, ma che poi nel calcio professionistico hanno incontrato problemi. E’ necessario impegnarsi per raggiungere certi livelli”. 

ESPERIENZA IN LEGA PRO

“E’ stato difficile, era la prima volta che giocavo in quel campionato. Non è stato facile adattarsi. Inferiore il campionato, minore la qualità. C’è voluto del tempo per abituarsi al nuovo gioco e alla mentalità della squadra. Ho cercato, per quanto possibile, sfruttando la mia esperienza”. Sui motivi di questa decisione: “Volevo giocare più vicino a casa, più vicino alla famiglia. Inoltre questa esperienza mi ha permesso di conoscere diverse sfumature del livello più basso del campionato italiano, incontrare altri giocatori e una nuova piazza. Dopo tutto, più il livello è alto e più il calcio è meno insidioso”.

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CONFERENZA – Vecchi: “Dobbiamo finire bene la stagione con la Lazio”

Stefano Vecchi è alla guida dell’Inter da due settimane da quando Pioli è stato esonerato dalla dirigenza nerazzura. Alla vigilia della sfida contro la Lazio l’allenatore parla in conferenza stampa per analizzare il momento.

LAVORO SETTIMANALE

“La squadra ha dimostrato che non vuole finire in questo modo. Abbiamo lavorato meglio rispetto alla scorsa, probabilmente perché si sono abituati ai nostri modi di lavorare”.

GABIGOL

“Gabigol ha bisogno di giocare, è un ragazzo che qui ha fatto fatica perché davanti a lui ci sono giocatori importanti come ad esempio Eder, titolare dell’Italia ma che qui spesso sta fuori. Lui ci ha messo anche del suo, quindi anche il fatto di demotivarsi in quanto si aspettava di giocare ha inciso, ma è un normale percorso di un giovane che comunque ha qualità”.

METODI DI ALLENAMENTO

“Abbiamo fatto uno sforzo per tenere la squadra dal punto di vista mentale, dato che fisicamente i ragazzi fanno sempre quello che gli chiedi. Bisogna però provare a superare i propri limiti ed in questo momento fatichiamo in questo, non riusciamo ad accettare lo sforzo dal punto di vista mentale, serve incitamento e richiamo all’attenzione in ogni situazione. Fisicamente stiamo bene, al di là del gioco espresso contro il Sassuolo abbiamo spinto e corso molto, mi auguro che  domani si riesca a mettere in campo. Succede spesso che l’aspetto mentale incida in questo modo, è una cosa che crea problemi nel tempo. I ragazzi comunque ci tengono, succede non solo con i ragazzini. Questa è una stagione storta che va finita bene”.

ALLENATORE

“L’Inter merita il miglior allenatore del mondo, è sicuro: ora tocca a me cercare di motivare il gruppo e portare a termine la stagione nel modo migliore possibile. Abbiamo pochi giorni a disposizione nei quali cercheremo di dare tutto, ordine e disciplina”.

LAZIO

“Ho visto la finale di Coppa Italia e appunto per quella sconfitta non sappiamo cosa ci possiamo aspettare. Con la Fiorentina giocò una Lazio rimaneggiata, ma al momento stanno facendo un campionato importante oltre le aspettative, dimostrando che dentro quella squadra ci sono anche giocatori importanti, sia titolari che riserve”.

OBIETTIVO EUROPA LEAGUE

“La squadra dal punto di vista tattico è superiore al Sassuolo, dobbiamo cercare di dare qualcosa in più, non possiamo finire così la stagione: ho cercato di motivare i ragazzi anche dal punto di vista personale, cercando di motivarli sull’orgoglio”.

CAMBIARE ASSETTO DI GIOCO

“Contro il Sassuolo ho visto una squadra con carattere, che ci ha provato fino alla fine e che ha spinto nel modo giusto. Abbiamo fatto un errore grave che ci è costato lo 0-1, abbiamo colpito un palo, quindi siamo riusciti a reagire bene, nonostante l’ambiente non semplice. Purtroppo il risultato non ha rispecchiato i dati statistici, che evidenziavano un nostro predominio. Siamo l’Inter, ma non per questo possiamo pensare di giocare partite semplici, soprattutto contro squadre come la Lazio che non ha niente da perdere. Al momento non abbiamo la sicurezza di una squadra che sa cosa fare al 100%”.

LA PROPRIETA’

“Ho parlato con Steven Zhang, Ausilio, Zanetti e Gardini. Ci sono tutti vicini e sanno che non siamo in una sitauzione facile. So che io e il mio staff siamo stimati, quindi da parte nostra vorremmo regalargli qualcosa di positivo”.

MOTIVAZIONI DEL GRUPPO

“L’Inter ha perso gli obiettivi da poco, ci vuole anche tempo per metabolizzare, cosa che noi non abbiamo avuto. Il Sassuolo sono 5 anni che giocano insieme, sanno appoggiarsi nei momenti di difficoltà ed hanno un’organizzazione che qua c’è in modo parziale visto che non c’è stata un’identità ed una continuità tecnica. Loro hanno giocatori abituati a fare l’impresa, per noi invece è un impresa cercare di venire fuori da queste situazioni”.

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Cagni: “Inzaghi non ha valutato bene la finale”. Poi fa un pronostico su Lazio-Inter

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Gigi Cagni è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

Il tecnico del Brescia è partito dalla sua avventura con le rondinelle, conclusa con la conquista della salvezza: “L’inizio è stato una follia. Ho accettato senza conoscere la squadra pur conoscendola attraverso la televisione. Trovando una situazione come quella, nella mia città, ho fatto un azzardo. Una follia abbinata alla passione forte“.

Cagni si è poi soffermato sui ‘laziali’ Stefano Mauri e Franjo Prce, approdati a Brescia a gennaio: “Stefano è stato veramente un grande aiuto, soprattutto all’inizio, insieme a Caracciolo, Pinzi, Blanchard e Arcari. Loro mi hanno dato una grossa mano sul campo e nell’entrare nella testa dei ragazzi. Erano avvantaggiati nel comprendere le mie idee. Franjo invece è andato discretamente bene all’inizio, poi si è fatto male alla caviglia. Professionalmente è eccezionalmente. Ragazzo splendido che deve imparare alcune cose. Ha un futuro, deve avere un po’ più personalità. È timido, ma è giovane. Col tempo riuscirà ad averla“.

Sulla Finale di Coppa Italia: “Per raggiungere la Juventus ci vuole qualcosa di diverso. Anche Inter e Milan non ce la faranno per i prossimi due-tre anni, almeno. È dispiaciuto molto che Simone abbia detto che i bianconeri hanno vinto per gli episodi. Non ha valutato molto bene la partita. La Juventus ha fatto dei gol, ne poteva fare altri, ma poteva certamente anche prenderne uno“.

Infine, sulla sfida di domani con l’Inter: “Secondo me, toccatevi pure, non c’è storia. Per la Lazio intendo. Non c’è proprio partita. L’avevo detto dall’inizio dell’anno che la Lazio sarebbe stata la grande sorpresa del campionato. Inter e Milan sono la grande delusione. Il Milan è più forte dell’Atalanta. L’Inter se cambi tre allenatori in un anno diventa difficile“.

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Liverani: “Lazio, ecco cosa serve per alzare l’asticella”. E sul futuro di Inzaghi…

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Per parlare del momento della Lazio, dalla finale di Coppa Italia persa contro la Juventus agli ultimi due impegni di campionato contro Inter Crotone, è intervenuto, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Fabio Liverani.

Sono partite fatte da episodi. Quando tu giochi con la Juventus arrabbiata per aver perso una gara importante, difficilmente ti ritrovi un avversario che sbaglia l’approccio. Hai preso il palo, loro alla seconda volta il gol, alla terza il raddoppio. Lì la gara era finita, a prescindere da un possesso palla più alto nella ripresa. Inzaghi l’aveva preparata cercando di tenerla in bilico almeno per 45 minuti con le ripartenze, inserendo poi l’arma Felipe Anderson nella ripresa. Il gol preso quasi subito ha cambiato le cose. La Juventus te l’ha permesso con Keita subito e basta. Trovando la rete è mancata la profondità e i tre dietro dei bianconeri hanno l’esperienza per capire le caratteristiche degli avversari“.

Poi, sul futuro del tecnico biancoceleste: “Ripartirà dalla Lazio. Ha fatto cose straordinarie partendo dal caos Bielsa. Ha dato entusiasmo e qualità alla squadra. È un allenatore legato a questa gestione da sempre e credo ci sarà un giusto riconoscimento. Io? Sono in scadenza al 30 giugno. La mia priorità è la Ternana. Credo non ci sia problema nel continuare insieme. Bisogna solo incontrarsi per vedere se tutto collima“.

Un commento poi sulla scenografia della Nord in Finale: “Qualcosa di straordinario. Hanno riportato grande tifo. Un’opera degna della finale. I tifosi hanno dato un segnale forte che speriamo possa mantenersi durante tutto il prossimo anno“.

Sul mercato: “Strakosha ha avuto una crescita esponenziale. Da quando ha iniziato, a prescindere dalla Juventus, non ha fatto rimpiangere Marchetti. Devo dire che Grigioni, che conosco, è molto bravo, e abbia sicuramente contribuito. Per la prossima stagione conta lo stimolo dei giocatori e il budget. Se si vuole alzare l’asticella bisognerebbe mantenere la rosa attuale o comunque i top e prendere qualcuno che possa farti rimanere fra le grandi. Il quarto posto del prossimo anno vale la Champions League, però torneranno in auge l’Inter e il Milan“.

Infine, sulla salvezza raggiunta con la Ternana: “L’entusiasmo rimarrà ancora un po’ visto che non ci sono impegni ufficiali. La prossima settimana faremo ancora qualcosa per festeggiare insieme alla gente dopo tanta sofferenza. Ci sono dei punti fondamentali in questa cavalcata. La parola ‘miracolo’ la lasciamo per altri ambiti. Possiamo parlare di grande impresa calcistica. I primi giorni l’impatto è stato molto psicologico più che tattico e tecnico. I ragazzi erano veramente a terra, non avevano stimoli, non avevano speranze. Sembravano aver chiuso il campionato con due mesi e mezzo di anticipo. Io gli ho fatto capire che sarebbero stati due mesi e mezzo terribili pensandola così. In quel momento, il 6 marzo, forse stavano messe peggio solo il Pescara e il Palermo in Serie A. La risalita è stata durissima, insidiosa, visto che certe volte anche il pareggio era un bicchiere mezzo vuoto“.

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Lotito: “Se fossi eletto presidente della Lega B, sarei costretto a…”

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Avrà luogo giovedì prossimo l’assemblea per eleggere il presidente della Lega Serie B. Tra i candidati anche Claudio Lotito, che, in caso di elezione, dovrebbe mutare la sua posizione all’interno dell’organigramma della Salernitana – club di cui è proprietario con Marco Mezzaroma -.

A confermarlo lo stesso patron anche della Lazio, ai taccuini de Il Mattino: “Se ricoprirò ruoli istituzionali in termini formali e sostanziali sarei costretto a cedere. Sono sempre stato molto chiaro nella mia vita. Non amo i sotterfugi. In quel caso (elezione a presidente di Lega, ndr) per me la Salernitana sarebbe un capitolo chiuso. Se lascerebbe anche Mezzaroma? Non credo, ma di questo non abbiamo parlato“.

Un’elezione che comunque non andrebbe ad inficiare i ruoli già ricoperti da Lotito: “Sono nelle condizioni di potere eventualmente ricoprire gli incarichi istituzionali a norma di statuto, formalmente non sono presidente e neppure amministratore delegato della Salernitana“.

Sui motivi della scelta, poi aggiunge: “Non è una cosa scontata e neppure semplice. Si tratta di capire e di fare una scelta tra l’interesse collettivo e il personale. Non è facile: se vuoi fare crescere il sistema però sei costretto a fare delle rinunce. Sofferte. Parlo di posizioni personali che non sono solo materiali, ma affettive ed empatiche. Parlo di un problema globale, mentale e affettivo. Da presidente di Lega non potrei certo andare a vedere solo la Salernitana, ma tutte le squadre di B. Nell’interesse collettivo. Purtroppo alle volte nella vita bisogna anche avere la capacità di rinunciare“.

Infine, sui motivi della sua candidatura: “È un’iniziativa che non è partita da me, ma da alcuni miei colleghi che hanno ipotizzato l’idea della mia candidatura: io ho dato una disponibilità di massima per spirito di servizio. Esclusivamente per il sistema calcio che non si regge più in piedi e non certo per me o per i miei interessi. Anzi“.

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Calisti: “Lazio presuntuosa con la Juventus. Bravo Strakosha”. Poi critica Milinkovic e de Vrij

Ospite della trasmissione 1900 Tv Ernesto Calisti. L’ex terzino della Lazio ha parlato della finale di Coppa Italia contro la Juventus.

Sulla finale: “Se la Lazio fosse stata più precisa forse la partita sarebbe potuto terminare diversamente. Non ho capito l’impiego di Parolo. Non si può regalare un cambio dopo un quarto d’ora. Neanche la sostituzione di Radu mi è piaciuta. Ci siamo disuniti lasciando troppi spazi agli avversari. Forse la Lazio ha peccato di presunzione. E’ stato bravo Strakosha a limitare i danni. Una squadra come la Juve devi aggredirla con i tempi giusti, cosa che la Lazio non ha fatto”.

Critico nei confronti di Milinkovic-Savic: “Nel calcio moderno tutti devono interpretare bene le due fasi. Neanche lui mi è piaciuto. Doveva abbassarsi”.

Infine su de Vrij: “E’ uno dei difensori più forti in circolazione ma ultimamente ha commesso troppi errori. Probabilmente non è al massimo della forma fisica. Resta comunque un giocatore di grandissimo livello. Io lo terrei, anche se sarà difficile farlo restare”.

Felipe Anderson: promessa d’amore e vittorie ai tifosi biancocelesti

Le lacrime dei giocatori, la squadra sotto la Curva Nord a ricevere l’abbraccio dei tifosi. «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai», urlavano i circa 30mila laziali al termine della gara persa. Una prova di stima, di fedeltà in un gruppo che durante la stagione ha regalato tante soddisfazioni. Della sera della finale resta l’amarezza di aver perso un titolo all’ultimo momento. Uscire sconfitti dal match decisivo fa senza dubbio male. Però qualcosa di positivo c’è: i sostenitori della Lazio hanno avuto testimonianza di quanto la squadra tenga a questi colori.

Felipe Anderson tramite Facebook ha inviato un messaggio d’amore ai propri tifosi: «Voglio vincere titoli con la maglia che amo, per regalare una gioia a tutti voi. Grazie di tutto, vi amo». Una dichiarazione che allontana tutte le voci di calciomercato che vedono il talento brasiliano coinvolto.

Rambaudi: “Alla Lazio è mancata la spavalderia e il coraggio”

La Lazio esce sconfitta dalla finale tim cup con la Juventus al cospetto di una squadra molto forte. Eppure Rambaudi nutre molti rimpianti per quello che poteva essere e invece non è stato per la Lazio.

Queste le parole dell’ex tornante della Lazio Rambaudi a Radiosei: “Finale tim cup? Mi aspettavo qualcosa di diverso, il coraggio e la spavalderia viste in altre partite non l’ho vista soprattutto in Keita e Immobile. Peccato per quell’occasione del senegalese andata sul palo. Lulic non mi è piaciuto e in quel ruolo ha troppe difficoltà in fase difensiva. La Lazio sapeva come giocava la squadra di Allegri e nel primo tempo ha prestato il fianco troppo spesso. Non siamo riusciti a giocare tra le linee, Milinkovic ha giocato più da regista che altro, inizialmente c’era grande ritmo, dopo il gol sono subentrate tutte le insicurezze e quando accade questo preferisci fare 3 passi indietro che 2 avanti. Gonzalo Rodriguez mi piace moltissimo, è un regista difensivo che sui calci piazzati segna spesso oltre a difendere bene”.

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I convocati dell’Argentina: Biglia c’è, Papu Gomez alla prima

Molte le novità nelle convocazioni ufficiali per il nuovo ct dell’Argentina Jorge Sampaoli. L’Albiceleste giocherà il 9 e 13 giugno due amichevoli. La prima a Melbourne contro il Brasile e la seconda a Singapore contro la selezione locale. Prima chiamata per il Papu Gomez e Leandro Paredes. Torna anche Mauro Icardi. Confermato Lucas Biglia. Questo l’elenco completo.

PORTIERI: Sergio Romero, Nahuel Gúzman, Gerónimo Rulli;

DIFENSORI: Nicolás Otamendi, Javier Mascherano, Emanuel Mammana, Gabriel Mercado;

CENTROCAMPISTI: Eduardo Salvio, Lucas Biglia, Guido Rodríguez, Leandro Paredes, Éver Banega, Manuel Lanzini, Ángel Di María;

ATTACCANTI: Alejandro Gómez, Joaquín Correa, Paulo Dybala, Mauro Icardi, Gonzalo Higuaín, Lionel Messi.

Canovi: “Non arriveranno grandi acquisti alla Lazio”. Poi sui rinnovi…

Il campionato sta per terminare, la Lazio è già in Europa e punta a blindare il quarto posto domenica con l’Inter. Comicia allora a tenere banco il mercato in casa biancoceleste per rinforzare la rosa.

A proposito dei rinnovi ha parlato, ai microfoni di ‘1900 Tv’, Dario Canovi: “De Vrij? E’ uno dei difensori centrali più bravi in Europa. È anche giovane per cui almeno cinque o sei club cercano profili come lui”. Da lui si passa ai casi Biglia e Keita: “Se il giocatore è intelligente, il procuratore non decide. È il calciatore che prende la decisione finale. Secondo me Biglia potrebbe avere una percentuale alta di rimanere. Per quanto riguarda de Vrij e Keita la vedo dura.”

MERCATO LAZIO

Poi sulla possibilità di prendere Rodriguez: “E’ in ottime condizioni fisiche, nonostante l’età. Perciò se la Lazio sarebbe disposta a quelle cifre, è perché crede che il giocatore le possa valere”. Sugli intrecci Atalanta-Lazio: “Credo che l’Atalanta abbia finito la campagna cessioni. A meno che non arrivino offerte incredibili, penso che nessuno si muoverà”. Infine una chiusura su quello che potrà essere il colpo dell’estate: “Il calcio olandese è sempre stato un calcio molto caro, non sarà facile acquistare lì. Tare ci ha abituato ad andare a scovare talenti, per cui credo che ci dobbiamo aspettare delle sorprese. Cercherà giovani di talento, non penso arriveranno grandi acquisti”. 

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PRIMAVERA – Il programma completo delle Final Eight

C’è una variazione nelle date delle Final Eight del campionato Primavera. Come vi abbiamo detto nei giorni scorsi, si giocheranno in Emilia Romagna all’inizio del prossimo mese. Ma ci sono delle variazioni che riportiamo di seguito.

Le final eight Primavera si giocheranno dal 4 all’11 giugno e non dal 2 al 10 come precedentemente ipotizzato. Carpi, Reggio Emilia e Sassuolo le sedi. Ai quarti la Lazio non potrà sfidare le altre teste di serie (Juventus, Atalanta e Inter) e le squadre del proprio girone (Fiorentina ed eventualmente una tra Sampdoria e Verona). Questi i dettagli e il programma completo diffuso dalla Lega in un comunicato ufficiale.

• Sede

Carpi, Reggio Emilia e Sassuolo

• Campi di gara

Carpi (stadio Cabassi)

Reggio Emilia (Mapei Stadium)

Sassuolo (stadio comunale Enzo Ricci)

• Comitato Organizzatore Locale

U.S. Sassuolo Calcio e Regione Emilia Romagna

• Emittenti televisive

Sportitalia e Rai Sport (è prevista la trasmissione in diretta di tutte le gare della Fase Finale)

• Calendario

Quarto di Finale A – domenica 4 giugno 2017 ore 15.30 a Sassuolo

Quarto di Finale B – domenica 4 giugno 2017 ore 19.00 a Carpi*

Quarto di Finale C – lunedì 5 giugno 2017 ore 17.00 a Sassuolo

Quarto di Finale D – lunedì 5 giugno 2017 ore 20.45 a Carpi

Semifinale A – mercoledì 7 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia

Semifinale B – giovedì 8 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia

Finale – domenica 11 giugno 2017 ore 18.00 a Reggio Emilia

*in caso di contemporanea indisponibilità dello stadio Cabassi di Carpi e del Mapei Stadium di Reggio Emilia, la gara sarà programmata in altro impianto, che sarà comunicato successivamente.  

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LAZIO NUOTO – I biancocelesti rimangono nella massima serie

I biancocelesti compiono una grande impresa. Vincono 11-7 contro il Torino il playout e rimangono in A1. La squadra prima controlla, poi è straripante nell’ultimo tempo.

Reale Mutua Torino 81 Iren – SS Lazio Nuoto 7-11

Reale Mutua Torino 81 Iren: Rolle, Novara, Mantero, Azzi, Maffè 2, Oggero 2, Bezic, Vuksanovic 1, Presciutti, Seinera 2, Gaffuri, Giuliano, Aldi. Coach. Aversa

SS Lazio Nuoto: Correggia, Tulli, Colosimo 2, Ambrosini, Vitale, Di Rocco 2, Giorgi, Cannella 5, Leporale, Narciso, Maddaluno 2, Mele, Washburn. Coach. Tafuro

Arbitri: L. Bianco, D. Bianco

Note:
Parziali 2-2, 1-3, 3-3, 1-3
Correggia (L) para un rigore a Vuksanovic a 4’57 del primo tempo. Espulso per proteste Bezic (T) a 3’26 del terzo tempo. Ammonito per proteste il tecnico Aversa (T) a 1’13 del terzo tempo. Spettatori 1000 circa.

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Amadeus: “Tare è il vero segreto di questa Lazio”. Poi su Candreva…

La Lazio si prepara ad affrontare l’Inter nella penultima sfida di questo campionato. L’obiettivo sarà quello di blindare il quarto posto.

Per parlare di questa sfida è intervenuto ai microfoni di Tmw RadioAmadeus, storico sostenitore nerazzurro: “La Lazio? Una stagione bellissima  e un grande lavoro di Inzaghi, su cui pochissimi avrebbero scommesso. Avevo fiducia in lui e la squadra poi ha  giocatori importanti. Un quarto posto che ha meritato tutto. Con un pizzico in più di fortuna credo che sarebbe andata diversa anche la finale di Coppa Italia”. 

CAPITOLO INTER

“Ricordiamoci che quando abbiamo vinto il triplete venivamo da annate molto positive. Ora bisogna programmare e per prima cosa va preso un allenatore di polso e personalità, perché è questo che serve all’Inter. E poi bisogna acquistare giocatori forti. In estate devono cambiare molti giocatori e il tecnico deve essere di primo ordine. I tifosi interisti non aspettano più, dopo Mourinho è andato tutto male. Bisogna andare su nomi giusti. Sabatini e Ausilio saranno fondamentali. Va presa gente abituata a vincere, esperta. Tante volte l’Inter ha guardato in casa Lazio, ultimamente ho letto di De Vrij, lo considero un ottimo difensore. 

L’OPINIONE SU TARE

“Tare è una persona che conosce il mercato. La sua capacità è quella di prendere giocatori che poi si rivelano campioni, come ad esempio Milinkovic che è fortissimo. Così come Keita che è pronto per poter fare un campionato notevole in qualsiasi club italiano o europeo. Anche lo stesso Felipe Anderson, il quale ha dei numeri impressionanti”.

CANDREVA

“Tutti ci aspettavamo di più da lui, ma è difficile giudicare i calciatori in un’annata del genere. È di grande esperienza e grandi mezzi tecnici, e non ha reso ai suoi livelli. Il fatto di cambiare tutti questi allenatori non ha di certo aiutato. Mancini voleva Yaya Touré perché aveva capito perfettamente che all’Inter servivano gente esperta”. 

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Candreva e la Curva Nord: domenica ci sarà il saluto

Antonio Candreva non si è lasciato troppo bene con la Lazio. Il calciatore ha espresso il desiderio di andare a vincere all’Inter. La tifoseria non ha apprezzato le dichiarazioni dell’esterno di Tor de Cenci: vedremo quale sarà l’accoglienza a lui riservata quando domenica tornerà all’Olimpico da avversario.

Intanto sembrerebbe che Candreva abbia contattato degli esponenti della Curva Nord. Lo hanno rivelato gli stessi tifosi biancocelesti alla “Voce della Nord” su Radiosei. La volontà del calciatore è quella di venire sotto il settore più caldo del tifo biancoceleste per salutare i suoi ex supporters.

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Ballotta: “Cara Lazio hai sbagliato con Handanovic”

Due presenza in panchina, una da titolare in campo. Samir Handanovic non ha lasciato il segno con la maglia della Lazio. Eppure Ballotta lo rimpiange.

Arrivato in biancoceleste in prestito, Handanovic gioca appena una gara, prima di lasciare la Capitale e tornare all’Udinese. Marco Ballotta esprime il suo pensiero sul portiere sloveno ai microfoni di Fcinternews.it: Handanovic arrivò in prestito alla Lazio, fece il terzo portiere. Ecco, un grande errore dei biancocelesti fu non acquistare Samir ventiduenne. L’Udinese lo avrebbe ceduto ad una cifra irrisoria rispetto al suo reale valore”.

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Mancini: “Vi dico dove voglio allenare”. Poi sulla Lazio…

Per ricordare la vittoria della Lazio delle Coppa delle Coppe ha parlato uno dei protagonisti di quella squadra: Roberto Mancini.

“Senza di me dove andavate?”, chiede scherzando Roberto Mancini. L’ex allenatore anche della Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio incontro Olympia“Non sapevate neanche la strada per andare a Birmingham (ride ndr)! Ricordo bellissimo, quando si ricordano le vittorie sono ricordi molto belli. Era una squadra molto forte. In quegli anni lì noi, la Roma l’anno dopo, avevamo una rosa di giocatori straordinari”. Si torna al presente: “L’anno sabbatico finirà quando troverò una squadra. Le cose succedono da un momento all’altro, magari domani potrei trovare un accordo. Le cose possono accadere all’improvviso”.

LAZIO E SAMP

“Vincere con squadre che non vincono da tanto tempo è speciale, nel cuore dei tifosi ci rimani per forza, è una cosa bella. Quando ero alla Samp ho avuto la possibilità di andare alla Juve, ma poi non se ne è fatto niente. Cragnotti fu veloce nel prendere le decisioni, così andai alla Lazio. Un futuro al Genoa? Ho battuti tanti record alla Samp, non scherziamo. Io alla Roma? Credo che prenderà un altro allenatore, ho avuto occasioni di andare alla Roma da calciatore. Non ho niente contro la Roma, io rispettavo loro e loro rispettavano me, anche da calciatore. Nessun dirigente della Roma mi ha contattato. Non posso sbilanciarmi adesso, Capello disse che non sarebbe mai andato alla Juve. Spero in un’altra opportunità all’estero, per vivere un’avventura diversa, scoprire una nuova cultura. Mi piacerebbe allenare in Bundesliga”.

LAZIO

“Mi piacciono Keita e Milinkovic. Anderson? Credo possa fare molto di più, due anni fa ha fatto un grande campionato. Mi piace anche Biglia. Ma quelli che mi piacciono di più sono Keita e Milinkovic. Inzaghi? E’ bravo, è all’inizio, ha un grande futuro davanti. Sono felice per lui, ha fatto un bel lavoro quest’anno. E’ un ragazzo che avevo spinto per avere alla Lazio, dopo che andò via Vieri. Sono le cose strane del calcio…”.

CAPITOLO INTER

“In nerazzurro non c’erano più le basi per andare avanti. Io parlavo, loro non mi capivano. Io ho una mia dignità, non potevo accettare quello che stavano facendo. Poi, nella vita non si sa mai, può accadere qualsiasi cosa… I proprietari attuali mi avevano fatto un’offerta di tre anni per rimanere, ma c’era caos, non si sapeva con chi parlare, era difficile poter far la squadra. E mi dispiace, perché la squadra aveva fatto un lavoro ottimo, e quest’anno sarebbe arrivata almeno tra le prime tre. Chi prenderà i giocatori dell’Inter farà grandi affari”.

OPINIONE SUL CAMPIONATO 

Infine un parere sul torneo di Serie A: “E’ finito, ha vinto al Juve. Il calo dei bianconeri è normale. La Roma se ci avesse creduto e se non avesse perso troppi punti, avrebbe potuto lottare per il primo posto, anche più del Napoli. La Juve è una società che programma, la chiave è questa. Fa le cose per bene, le altre dovrebbero imitarla, solo allora potrebbero tornare a competere. Il Napoli? Gioca bene, però nonostante i gol sono arrivati prima secondi, e quest’anno terzi. Punto debole della Juve? Ne ha, non è imbattibile. La finale di Champions? E’ una finale, sono due grandi squadre. La Juve difende bene, il Real è una macchina da gol con una difesa che qualcosa concede. E’ una partita aperta”.

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Il discorso di Lotito alla squadra dopo la finale Tim Cup

Nonostante la sconfitta in finale di Tim Cup contro la Juventus, l’annata in casa Lazio è più che positiva. Come riporta Repubblica, il presidente Claudio Lotito ha riunito la squadra in un noto ristorante di Roma subito dopo la finale. Il patron ha tenuto un discorso ai ragazzi di Inzaghi.

Sono arrivati i complimenti per la bella stagione ma anche rimproveri per l’approccio non adeguato ad una finale. Questo il contenuto del discorso di Lotito, che poi ha chiesto alla squadra il quarto posto in campionato e il riscatto in finale di Supercoppa Italia, da giocarsi quasi sicuramente contro gli stessi bianconeri nella probabile data del 13 agosto. Lotito ne ha abbastanza del tabù Juventus così come i tifosi ed i giocatori stessi.

RINNOVI E MERCATO

Presente a cena anche l’agente di Biglia, Enzo Montepaone, a Roma per trovare l’accordo per il rinnovo. Pronta inoltre la proposta per Keita, con adeguamento a 1,8 milioni a stagione (stessa cifra percepita da Milinkovic). Fronte difesa, il nome più attuale è quello di Gonzalo Rodriguez. Si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, la Lazio sarebbe una meta gradita per il difensore di proprietà della Fiorentina. Infine, è previsto un incontro tra il mister Inzaghi e il presidente Lotito volto a stabilire gli obiettivi e le strategie di mercato per questa estate.

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FORMELLO – Dubbi per Inzaghi in vista di Lazio-Inter

Riprendono gli allenamenti nel centro sportivo di Formello dopo il giorno di riposo concesso alla squadra. Simone Inzaghi richiama la rosa alle 17. Breve discorso alla squadra al “Fersini”, poi l’inizio della seduta tecnica.

Sul campo a Formello mancano de Vrij (problema tendineo), Parolo (contusione al ginocchio) e Lukaku (stop muscolare). Salvo colpi di scena salteranno tutti e tre il posticipo di domenica sera con l’Inter. Nel pomeriggio resta a riposo anche Strakosha (i due portieri sono Vargic e il Primavera Adamonis). Le scelte di formazione diventeranno chiare domani pomeriggio, nell’allenamento con le prove tattiche anti-Inter.

FORMAZIONE ANTI-INTER

Radu è squalificato, in difesa dovrebbe ritrovare spazio Hoedt nella difesa a 3 con Bastos e Wallace (sempre che il tecnico decida di andare avanti co il 3-5-2). Possibile ritorno tra i titolari anche per Felipe Anderson. In mezzo sperano Murgia e Luis Alberto.

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