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JUVE LAZIO – Curva Nord: un Amore così grande da dove ripartire

L’amarezza per la delusione con il tempo andrà via ma l’orgoglio per la splendida stagione vissuta resterà per sempre. Quella di ieri è la quarta sconfitta di fila della Lazio in finale fra Coppa Italia e Supercoppa, tutte arrivate con la Juventus. Perdere in maniera così netta brucia ma la differenza tra biancocelesti e bianconeri è troppo evidente per cambiare giudizio sulla stagione. La Lazio, partita fra lo scetticismo generale, gara dopo gara ha riempito lo stadio e proprio da qui si deve ripartire tutti assieme.

Dall’amore e dal coraggio mostrato dalla Curva Nord durante l’intera partita. I tifosi hanno cantato fino al termine, anche più forte degli juventini. L’Olimpico, pur per metà bianconero, doveva restare casa della Lazio. L’orgoglio, il senso di appartenenza che negli ultimi anni era venuto meno, lo ha stimolato la squadra di Inzaghi. Anche ieri, dopo la sconfitta, la Nord era gonfia d’amore. Emozionante la sciarpata, così come gli applausi alla squadra a fine partita. E poi quel coro ricco di significato: «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai».

I giocatori dopo la gara hanno lasciato l’Olimpico a testa bassa. Il primo a uscire è stato Parolo, che ha preferito non parlare. Poco dopo è stata la volta di Strakosha. L’espressione era la stessa del compagno. Il primo a parlare è stato de Vrij: «Abbiamo giocato contro una squadra molto, molto forte. Purtroppo più forte di noi. Loro hanno fatto gol alla prima occasione, a quel punto recuperare era difficilissimo. Ci è mancata anche un po’ di fortuna». È stato proprio il difensore olandese a ribadire che il giudizio sulla stagione non può cambiare dopo questa sconfitta: «Perdere una finale fa male, ma siamo fieri di quanto fatto durante questi mesi. Peccato perché avevamo avuto quell’occasione iniziale con Keita, poi però abbiamo sbagliato troppo. Ora dobbiamo chiudere bene la stagione e arrivare quarti, ce lo meritiamo», ha concluso. La Juventus è una delle squadre più forti al mondo. Come riporta La Gazzetta dello Sport l’amarezza passerà, ma l’orgoglio per la stagione vissuta no. Società e tifosi, in estate, ripartano da qui.

Neto: “Sul tiro di Immobile sono stato anche fortunato”

In casa Juventus uno dei protagonisti della vittoria di ieri sera è senza dubbio Neto. Il portiere brasiliano ha così commentato il match

Essere il secondo di Gianluigi Buffon, non è mai faciel. Ma è anche una grandissima opportunità di crescita. Questo è dimostarto anche dalla prestazione di Norberto Neto. Il portiere brasilaino ieri è stato uno dei protagonisti della vittoria della sua squadra. Ecco le sue parole sulla partita rilasciata a Jtv: “Sono state due parate difficili, importanti per la partita e per come la Lazio ci stava pressando. Su Immobile penso di aver avuto più fortuna, mi ha aiutato molto anche Barzagli che l’ha disturbato. La cosa più importante però era riuscire a vincere e proseguire a testa alta. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e della possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Quando scendiamo in campo, lo facciamo sempre per dare il massimo e con l’obiettivo di vincere. In questa stagione siamo riusciti a dimostrare che siamo una squadra forte. E che siamo cresciuti in modo importante, e che la forza sta nel gruppo. Giocano tutti i giocatori, e stiamo ancora crescendo come qualità! Il bello è iniziato ora: era veramente importante vincere e ci siamo riusciti. Ora dobbiamo proseguire a testa alta, con la consapevolezza che possiamo farcela e mantenendo la stessa determinazione che abbiamo messo oggi. Vincere un’altra volta questa coppa era il primo dei nostri obiettivi: dobbiamo goderci questo momento, ma mancano appena due giorni al nostro prossimo obiettivo da raggiungere, il campionato, su cui vogliamo immediatamente concentrarci”

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Lombardi fa una promessa: “Vinceremo anche noi!”

Cristiano Lombardi fa una promessa a tutti i tifosi della Lazio tramite il suo profilo Instagram

La Lazio ieri è uscita sconfitta contro la Juventus. Ma c’è una cosa che ieri ha vinto su tutto, la lazialità. Quella dei tifosi biancocelesti che ha contagiato anche i giocatori in campo. Tant’è che a fine partita, tutta la squadra è venuta per ben due volte sotto la curva a ricevere gli applausi dai tifosi. Questo amore e questa passione è stata così travolgente che Cristiano Lombardi ha voluto fare una promessa ai suoi sostenitori. Tramite il suo profilo Instagram, infatti, il numero 25 ha pubblicato una foto della meravigliosa coreografia della Curva Nord. Nella didascalia ha poi scritto: “Tutti uniti avremo di certo tempo e modo di vincere. Avanti Lazio Avanti Laziali“. Che altro si può aggiungere, se non (prendendo le parole di Aldo Donati) quant’è bello esse laziali!

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LAZIO INTER – L’arbitro della gara sarà Marco Di Bello, ecco i precedenti

In vista del match di domenica 21 Maggio è stato designato Marco Di Bello della sezione di  Brindisi

Lazio-Inter, in programma domenica 21 maggio alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, sarà diretta dal signor Marco Di Bello (sez. di Brindisi)

Assistenti: Peretti – Alassio

IV Uomo: Pegorin

ADD1: Calverese

ADD2: Chiffi

I PRECEDENTI

Il direttore di gara pugliese ha già arbitrato per 9 volte i biancocelesti in Serie A TIM. Il bilancio complessivo degli arbitraggi del fischietto brindisino sorride alla Lazio che, in 9 precedenti, è uscita vincitrice per 6 volte, pareggiando in due occasioni e perdendo solo in una.

Il signor Di Bello ha già arbitrato la squadra di Inzaghi in due occasioni nell’arco di questa Serie A TIM. La prima risale al 16 ottobre scorso, giorno in cui i biancocelesti pareggiarono in casa per 1-1 contro il Bologna. La seconda, invece, è datata 20 novembre. In quest’ultima circostanza gli uomini di Simone Inzaghi superarono allo Stadio Olimpico il Genoa per 3-1.

Il fischietto brindisino non ha mai diretto una sfida tra la Lazio e l’Inter e, in questa stagione, ha diretto la Prima Squadra della Capitale solo in gare casalinghe.

ROBERTO DE COSMI HA PARLATO DELLA SCONFITTA DI IERI CONTRO LA JUVENTUS>>>CLICCA QUI

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De Cosmi: “La stagione della Lazio resta eccezionale”

L’allenatore della Lazio Women, Roberto De Cosmi, commenta, ai microfoni di Lazio Style Channel, la sconfitta di ieri sera contro la Juventus

Ieri sera la Lazio ha disputato la finale di Coppa Italia contro la Juventus. I bianconeri si sono imposti per 2-0. Ma questa sconfitta non sminuisce affatto la stagione della Lazio, già eccezionale che al massimo sarebbe potuto diventare leggendaria. E’ dello stesso avviso anche l’allenatore della Lazio Women, Roberto De Cosmi. Ecco le sue parole rilasciate a Lazio Style Channel: “La Juventus ha messo in ghiaccio il risultato dopo poco più di 20 minuti. La squadra di Inzaghi era scesa in campo con un buon atteggiamento, i difensori erano oltre la linea mediana mentre i bianconeri erano rimasti sornioni nella loro metà campo. Il palo di Keita grida vendetta.

Abbiamo avuto un’occasione importante contro una squadra che si gioca il tetto d’Europa; avessimo fatto gol la partita avrebbe avuto un percorso diverso. Plauso alla Juve ma soprattutto alla Lazio che ha provato a riaprire la gara, sfruttando il palleggio nella ripresa. C’è stata qualche occasione non finalizzata ed è mancato un pizzico di fortuna.

Contro determinati tipi di squadre, non si possono commettere determinati tipi di errori, come negli scivolamenti difensivi o nelle marcature. La Juventus ha fatto gol alla prima occasione e da lì ha costruito la propria partita. Contro una signora squadra, ci può stare. I particolari fanno la differenza. Occorre ripartire dalla consapevolezza di aver disputato una grande stagione, vincere la Coppa Italia poteva essere ciliegina sulla torta.

Gli infortuni di Parolo e Lukaku hanno condizionato. Inzaghi è stato chiaro: l’assenza del centrocampista azzurro poteva essere gestita con l’accentramento di Lulic e l’inserimento sulla corsia del belga. Così non è stato, dopo 20 Parolo ha alzato minuti bandiera bianca. Ciò nonostante, Radu ha fatto bene da quinto di sinistra.

Siamo partiti con il 3-5-2, poi Inzaghi ha cercato di riequilibrare il risultato con un 4-2-4 nel quale gli esterni erano alti e profondi, con Luis Alberto trequartista”.

I PROTAGONISTI

De Cosmi ha poi continuato parlando dei protagonisti: “Nella prossima stagione punterei su Luis Alberto, soprattutto nell’ottica di gruppo. A Firenze lo spagnolo ha disputato una buona prestazione, con il giusto atteggiamento, di fare e dimostrare. Ha un ottimo piede, è abile sui calci piazzati. Il ruolo di trequartista nel 4-2-3-1 è quello che gli si addice. Può partire anche da sinistra, accentrandosi e cercando la porta a rientrare con il suo piede preferito. Sta dimostrando sul campo di poter essere parte integrante di questo gruppo, ancor di più nell’ottica delle tre competizioni nella prossima annata.

Milinkovic è abile nelle due fasi ma per fisicità è devastante nella metà campo avversaria. L’assenza di Parolo si è fatto sentire per quantità, qualità ma soprattutto nella possibilità di poter sganciare Milinkovic in attacco.

L’ingresso di Felipe Anderson ha dato vivacità, profondità: il tiro iniziale è stata la testimonianza del suo contributo in fase offensiva. Nel primo tempo abbiamo cercato la via centrale, dove Barzagli difendeva moltissimo e loro erano schierati a 5 nel pacchetto arretrato; difficile far passare la palla filtrante nello stretto. La stagione resta importante, le ultime gare dovranno certificare la forza di questo gruppo.

Un gol avrebbe regalato quella spinta emotiva e psicologica per riaprire la gara. È mancato quel pizzico di fortuna che in queste gare può essere determinante. La cornice di pubblico è stata fantastica, Curva Nord e Tevere hanno costituito l’elemento in più; a fine gara, i calciatori hanno raccolto l’applauso della gente laziale. Il pubblico è stato degno di una finale fortemente voluta dalla squadra e dalla società, non cambia il giudizio eccellente”.

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Tricolore alla Juve? Ecco le date disponibili per giocare la Supercoppa Italiana

Juventus e Lazio molto probabilmente si ritroveranno di fronte anche nella gara di Supercoppa Italiana. La data in cui verrà disputata la sfida è stata decisa dalla Lega ma c’è un ma. Nel caso la Juventus dovesse vincere la Champions League il programma subirebbe una variazione.

L’incontro di Supercoppa Italiana è fissato per il prossimo 13 agosto all’Olimpico. Ma nel caso i bianconeri divenissero campioni d’Europa tutto verrebbe rimandato. Come ricorda Il Tempo in questo caso la Juve dovrebbe disputare anche la finale di Supercoppa Europea. Sfida in programma l’8 agosto a Skopje contro la vincente tra Manchester United e Ajax. E, dato che l’anno prossimo il campionato di Serie A non si fermerà durante il periodo natalizio, non si può escludere che la Supercoppa Italiana venga messa in calendario a gennaio 2018.

 

Bruno Giordano tuona contro la società e critica Strakosha

L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano è tornato sul problema della coperta corta che ieri ha condizionato la Lazio nella finale contro la Juventus.

Queste le parole di Giordano a  Radiosei: “Il problema non è l’uscita di Parolo ma che non abbiamo alternative perché i giocatori che abbiamo in panchina non sono all’altezza dei titolari. Se a noi si fa male Parolo non sappiamo chi far giocare. Alla Juve si fa male Khedira e hanno Sturaro, Rincon e Lemina. Se Inzaghi avesse avuto un sostituto all’altezza Parolo non avrebbe giocato. Siamo stati costretti a rispolverare Luis Alberto dopo 10 mesi in cui non l’abbiamo mai visto. Per questo spingo sempre sul discorso del mercato”.

Giordano ha criticato anche l’approccio alla gara: “La Lazio ha fatto la stessa partita dell’andata di campionato, abbiamo alzato i ritmi nei primi 20′, poi siamo calati ed è emersa la qualità della Juve. Voglio sottolineare la straordinaria coreografia della Curva Nord, forse per questo i giocatori si sono galvanizzati e si sono sbilanciati all’inizio. Dovevamo essere più equilibrati. Il gol di Dani Alves è colpa sia di Wallace che di Lulic. Nel secondo gol abbiamo sbagliato completamente le marcature su calcio d’angolo. Inoltre, tenere fuori Felipe Anderson – che è il più forte che abbiamo in rosa – per il modulo è inconcepibile”. Non si salva da critiche neanche Strakosha: “Non mi convince nelle respinte, è troppo plateale. Sinceramente non mi piace. Io avevo un portiere così ad Ascoli con cui litigavo sempre. Non è il portiere dei miei sogni. Sta facendo grandi cose ma voglio portieri meno spettacolari e più pratici, tipo Peruzzi”. 

Sugli aspetti positivi: “Si è rivisto il grande pubblico, la coreografia della curva Nord è stata stupenda. Demeriti della Lazio? Più che altro è emersa la forza della Juve, che non ci dimentichiamo è tra le due delle squadre più forti d’Europa. Biglia come in ogni big match è scomparso. Mi sono piaciuti Bastos e Milinkovic come tigna. Sopperiscono alla mancanza di personalità della squadra”.

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Rinnovi, nei prossimi giorni l’incontro con Lotito. Ecco le situazioni in ballo

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Dopo aver conquistato in anticipo un posto in Europa ed aver accantonato (purtroppo in malo modo) la finale di Coppa Italia, la Lazio può ora concentrarsi sul capitolo rinnovi.

Sul tavolo ci sono le situazioni relative a Biglia, De Vrij e Keita, accomunate da un contratto in scadenza nel 2018. Nei prossimi giorni i tre calciatori dovrebbero incontrarsi con Lotito per delineare il tutto, in un senso (rinnovare e dunque rimanere in biancoceleste) oppure nell’altro (partire per altre mete).

BIGLIA

Per quel che riguarda il capitano, c’è ottimismo, anche per via di quella firma che, dopo incontri, avvicinamenti, tweet e smentite, a gennaio l’argentino aveva fatto capire di essere pronto a mettere per riconfermare il suo legame con la Lazio. Firma che però al momento non è ancora arrivata, per cui, adesso come adesso, serve chiarezza.

DE VRIJ

Destinato all’addio sembra essere invece il centrale olandese. Cui la società ha provato a strappare il sì in diverse occasioni, ricevendo sempre in risposta, oltre ai ringraziamenti per la stima e la disponibilità, un rinvio della questione.

KEITA

Infine, quello del senegalese è sicuramente il caso più complicato. Il giocatore non parla con la società biancoceleste da mesi, ci sono stati soltanto dei sondaggi. Lotito proverà a fare all’attaccante un’offerta che non supererà i 2 milioni di euro, rispettando anche gli ingaggi di Immobile e Felipe Anderson. In caso di risposta negativa, scatterà per lui l’asta. Nei prossimi giorni dovrebbe comunque essere sciolto ogni dubbio.

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JUVE LAZIO – Orsi: “La Juve ha giocato come il gatto con il topo. L’unico neo della Lazio…”

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Niente impresa per la Lazio, che lascia la Coppa Italia alla Juventus, complici le due reti messe a segno nel primo tempo da Dani Alves e Bonucci. Per commentare la partita, è intervenuto Fernando Orsi.

Queste le parole dell’ex portiere biancoceleste ai microfoni di Radio Radio: “La Juventus è più forte e riesce a gestire al meglio le situazioni. Ha giocato come il gatto con il topo. Il primo tempo ieri poteva finire 4-0. Inzaghi ha impostato la gara per attaccare alta la Juve e, per riuscirci, sarebbe servito grande equilibrio. E invece i bianconeri ad ogni ripartenza avevano delle praterie a disposizione. L’unico neo della Lazio è stato Parolo che non doveva giocare“.

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Lotito applaude la Curva Nord: “Vittoria schiacciante sui tifosi della Juve”

Come di consueto avviene dopo i big match, il presidente Claudio Lotito ha rilasciato un comunicato.

Questo il comunicato di Lotito: “Un ringraziamento e un grande abbraccio a tutti i tifosi della Lazio e in particolar modo alla Curva che con la loro coreografia hanno vinto meritatamente, in modo schiacciante il confronto rispetto ai tifosi della Juve. Essi hanno applaudito i giocatori e la società con passione autentica e in modo composto nel rispetto delle regole anche dopo il termine della partita, facendo così sentire alla squadra e alla società tutto il loro affetto e il loro sostegno e consentendo di alleviare anche il risultato avuto”.

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DANI ALVES ELOGIA LA LAZIO>>>LEGGI QUI

QUI INTER – Brutte notizie per Vecchi: stagione finita per due dei suoi

Stagione finita per Cristian Ansaldi e molto probabilmente anche per Mauro Icardi. Il tecnico dell’Inter Stefano Vecchi in vista delle ultime due partite (Lazio e Udinese) dovrà fare a meno di loro.

ANSALDI – Sicuramente conclusa la stagione di Cristian Ansaldi. L’argentino si è sottoposto a un intervento chirurgico di plastica inguinale a Monaco di Baviera. L’intervento è perfettamente riuscito ma per rivederlo in campo servirà del tempo.

ICARDI – Icardi si è fermato nel corso della seduta di ieri mattina. L’attaccante ha riportato un risentimento muscolare al retto femorale della coscia sinistra. Verrà valutato giorno per giorno in vista della gara con la Lazio. Ma è ovvio che con la stagione che volge al termine non verrà rischiato senza le dovute precauzioni. Domenica non ci sarà, mentre per l’ultima gara potrebbe essere preso in considerazione solo se venisse recuperato a pieno.

MIRANDA – Joao Miranda dovrebbe tornare a disposizione per la gara con l’Udinese. Il brasiliano per ora prosegue il lavoro personalizzato. Anche lui salterà la trasferta romana, dove Vecchi dovrà fare a meno anche dello squalificato Kondogbia. Oggi i nerazzurri si ritroveranno in campo per la seduta mattutina e il tecnico inizierà a lavorare per preparare la sfida con la Lazio. La squadra partirà per la capitale Sabato pomeriggio la partenza in treno per Roma per fare ritorno la notte dopo la gara in aereo.

Bellissimo post di Patric su Instagram rivolto ai tifosi della Lazio

Ieri non è sceso in campo, ma come sempre ha voluto far sentire la sua vicinanza alla squadra. Parliamo di Patric che ha scritto un bellissimo post su Instagram rivolto ai tifosi laziali.

“Peccato perché a stato una coppa bellissima per noi piena di soddisfazioni è bellissimi momenti – ha scritto Patric sul suo account -. Grazie a voi e grazie a noi, dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto! Sempre Forza Lazio , non molliamo mai, torneremo”. Grazie alla squadra che ci ha regalato una grande stagione che ci ha riportato in Europa.

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Sconcerti elogia Inzaghi: “Il futuro è suo. Mi ricorda il primo Allegri”

Al termine della finale di Coppa Italia vinta dalla Juventus nei confronti della Lazio ai microfoni della Rai è intervenuto Mario Sconcerti. Il noto giornalista ha speso parole di elogio nei confronti del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. 

Queste le parole di Sconcerti: “Se ancora ce ne fosse stato bisogno dovrei dire che questa sera sono rimasto colpito da Inzaghi. Sono certo che il futuro sarà suo. E’ un tecnico capace, che sa come tenere un gruppo unito. In campo mi ha ricordato il primo Allegri, quello di Cagliari. La Lazio ha disputato una stagione meravigliosa. Questa sconfitta non le toglie assolutamente niente”.

Sulla Juventus: “Certamente senza una vittoria così chiara sarebbe stato un grosso ostacolo. Questa è una squadra vera che mi piace, ha molte epoche. Vecchia per italianità ma moderna per velocità. La partita l’ha vinto Neto che è un portiere che non potrà mai essere Buffon ma che se gli fai fare un torneo di dieci partite è un grande portiere. Il problema di Dybala è serio perché se si fa male sta fuori due mesi. Dybala è molto utile se non determinante”. Su Allegri: “Ha toccato le corde giuste e insistito nel giusto modo per stimolare la squadra sull’attenzione alla partita”.

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Lega Serie A: “Trionfo di pubblico. Alla fine applauso emozionante”

Si è disputata ieri sera allo stadio Olimpico di Roma la finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Sugli spalti, come sottolineato dalla Lega di Serie A, gran successo di pubblico. Oltre 66mila gli spettatori presenti. Di seguito il comunicato postato sul sito internet della Lega.

“Ha vinto ancora una volta il pubblico. La decima Finale unica consecutiva disputata a Roma è stata una grande festa dello sport. Con lo Stadio Olimpico strapieno a creare uno splendido colpo d’occhio.

Grande emozione nel momento dell’esecuzione dell’inno di Mameli da parte dell’artista Lodovica Comello. Con gli oltre 66mila presenti allo stadio ad accompagnarla scandendo le parole.

Particolarmente toccante l’applauso dedicato da tutto lo stadio ai 22 in campo al termine della partita senza distinzione tra vincitori e vinti”.

JUVE LAZIO – Che complimenti di Dani Alves alla Lazio!

L’autore del gol che ha aperto le marcature, l’ala della Juve Dani Alves ha elogiato la Lazio dopo la bella prestazione nella finale di Coppa Italia.

Queste le sue parole a JTV: Siamo felici per aver vinto oggi, che è più importante di fare gol, della visibilità individuale. Noi oggi avevamo un obiettivo che era vincere, abbiamo fatto uno sforzo brutale e portiamo a casa l’obiettivo. Per quello siamo contenti. La Lazio è una squadra che gioca bene al calcio, c’è abbastanza qualità nei suoi giocatori. Sapevamo che le finali sono sempre equilibrate, però noi abbiamo fatto meglio di loro e penso che siamo felice. Dobbiamo migliorare ancora qualcosa per arrivare all’obiettivo più grande”.

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LEGGI LE PAROLE DI DE VRIJ A FINE MATCH

 

JUVE LAZIO – Beccantini: “Juventus troppo superiore, la Lazio ha fatto ciò che ha potuto”

Roberto Beccantini, giornalista de La Gazzetta dello Sport e del Fatto Quotidiano ha analizzato il trionfo della Juventus in Coppa Italia sulla Lazio. Ecco le sue dichiarazioni attraverso la sua pagina facebook:

“Si discuteva del turnover di Allegri, fatale contro la Roma. Bene: contro la Lazio è stato decisivo. Otto cambi: e allora? La Coppa Italia cade come una mela matura dall’albero che, per 30’, la Juventus aveva scrollato con classe e con forza. Due a zero: Dani Alves e Bonucci. Piedi e riflessi da attaccanti, quando serve. La Lazio ha fatto quello che poteva: sfortunata in avvio (palo di Keita, ko di Parolo) e poi, per un tempo, alla mercé di avversari più forti.

L’hombre del partido è stato, ancora una volta, Dani Alves. Un terzino che può fare l’ala, un interno che sembra un terzino. Ha scalzato Cuadrado, fa segnare e segna. Gli indizi cominciano ad ammucchiarsi. Il decollo fu così banale che il loggione brontolò. Sembrava un Cesare qualunque, la primavera l’ha trasformato in un Bruto letale: quante pugnalate.

Tra i migliori, i portieri: sì, persino Neto (su quella zuccata di Immobile, al 57’). La stagione della Juventus finisce a Cardiff, il 3 giugno, e domenica, per lo scudetto, c’è il Crotone allo Stadium. Le risorse vanno calibrate, e Allegri, in questo, è un maestro. Il passaggio dai fuochi d’artificio del primo tempo al catenaccio mobile del secondo è stato plateale, oltre che sintesi di un eclettismo tattico che pochi sanno tradurre: e non solo in Italia. Bene Bonucci e Chiellini, prezioso Mandzukic, cruciali gli esterni (anche Alex Sandro) e Dybala, lui, sempre minaccioso tra le linee. Così così Higuain, disarmato da Strakosha, e una spanna sotto il gruppo, Rincon.

L’ingresso di Felipe Anderson sembrava poter sabotare la trama. Ci hanno pensato Neto e il muro semovente a ridurre al minimo gli spaventi. Mancavano Pjanic e Khedira. C’era tutto il resto che venne smarrito con la Roma. La voglia. La concentrazione. Un pizzico di buona sorte. Troppo, per il titic-titoc di Biglia e la gioventù eccessiva di Milinkovic-Savic (che comunque prenderei)”.

 

 

CONFERENZA – Allegri: “Complimenti alla Lazio per stasera e per la stagione”

E’ un Massimiliano Allegri comprensibilmente euforico quello che si presenta in conferenza stampa all’Olimpico dopo la vittoria della Coppa Italia. Un 2 a 0 firmato Dani Alves e Bonucci che regala il primo trofeo stagionale ai bianconeri.

Queste le parole di Allegri:

La Juve stasera ha riattaccato la spina e bene.

“C’è da fare i complimenti alla Juventus per quello che ha fatto, per quello che hanno fatto i ragazzi, hanno fatto una bella partita sotto l’aspetto tecnico nel primo tempo  e una bella partita sotto l’aspetto difensivo nel secondo, contro un’ottima Lazio, a cui c’è da fare i complimenti perché sono stati molto bravi in tutta la stagione e nella partita di stasera. Questa partita ci dà soprattutto la spinta per domenica dove dobbiamo assolutamente chiudere il campionato. Siccome nel calcio ne succedono di tutti i colori, allora bisogna sempre tenere le antenne dritte, soprattutto quando sei vicino all’obiettivo. Ci vuole molta calma, molta serenità e lucidità, per andare a centrare e a prendere tutte le cose che dobbiamo prendere”.

Ha ritrovato la sua Juve dopo la sconfitta con la Roma?

“Ma la Juventus non l’avevo mai persa, non è che una partita cambiava il mio giudizio sulla squadra. Però in quei momenti se non mantieni la calma e non lavori con serenità, ti crei delle preoccupazioni che non esistono, dopo non giochi una partita del genere. Stasera è stata una partita bellissima, come intensità e come aspetto tecnico, la squadra ha risposto nel migliore dei modi. Sono allenatore della Juventus grazie a quelli che lavorano con me, grazia ai ragazzi, alla società, ho avuto la fortuna di poter vincere. I ragazzi mi hanno regalato questi trofei da quando sono arrivato alla Juventus”.

Perché nella seconda parte del primo tempo eri così arrabbiato?

“Perché nelle partite di calcio bisogna capire i momenti. C’era uno a terra di noi, con mezzo litro di sangue che colava dalla testa e noi abbiamo dato la palla a loro, rischiando di prendere gol. In quel momento la palla si mette fuori, ci mettiamo a posto e non prendiamo gol. Poi ce n’è stata un’altra, a un minuto dalla fine del primo tempo, c’era palla mezza e mezza, si è persa palla lì, punizione, dopo c’è stato il calcio d’angolo e dopo la parata di Neto. In quei momenti lì bisogna essere più scaltri e furbi, in quel momento bisogna capirlo. Gli occhi sul pallone e bisogna essere molto pratici. Questi sono i dettagli che fanno vincere e perdere le partite.

Domenica la punizione, dove abbiamo subito il secondo gol, eravamo in sei girati di spalle. Stasera c’è stata una punizione alla fine di Anderson, battuta veloce, e Mandzukic ha avuto la reazione giusta. Il calcio non è solo schemi, tutti questi numeri che sento dire che sono tutti… roba da bar. Il calcio sono queste robe, quando la Juventus è così difficilmente prende gol”.

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JUVE LAZIO – Lulic: “C’è amarezza ma ora testa all’Inter”

Al termine della finale di TIM Cup, il centrocampista biancoceleste Senad Lulic è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.

Così Lulic: “L’amarezza c’è ed è giusto che ci sia: abbiamo perso una finale. Da queste sconfitte si impara, ora non dobbiamo uscire a testa bassa, ma rialzarci e pensare alla gara di domenica. Non dobbiamo cercare alibi, loro sono stati più bravi sfruttando le occasioni che hanno avuto a differenza nostra. Fino ad oggi abbiamo condotto un grande campionato e dobbiamo andare avanti su questa strada, la stagione non è ancora finita.

Tra tre giorni ci aspetta un’altra partita e vogliamo entrare in Europa. In campionato ci attendono due gare che vorremo chiudere nel migliore dei modi per mantenere saldo il quarto posto della classifica. Ognuno di noi deve cercare di dare il meglio a partire da domani. Abbiamo perso una finale, è giusto che ci sia amarezza, ma da domani si deve pensare all’Inter: la stagione non è finita. Sarebbe un errore gravissimo pensarlo. Dobbiamo centrare il nostro obiettivo stagionale blindando il quarto posto.

Non è facile per nessuno recuperare una partita contro al Juventus. Ci siamo alzati un po’ nel secondo tempo e abbiamo fatto molto meglio rispetto alla prima frazione. I due gol hanno pesato molto, ci abbiamo provato fino alla fine ma non ci siamo riusciti”.

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CONFERENZA – Inzaghi: “La coreografia della Nord pazzesca!”. Poi lancia una frecciatina a Tagliavento

La conferenza stampa di mister Simone Inzaghi al termine di Juventus Lazio finale di Coppa Italia vinta dai bianconeri con gol di Dani Alves e Marchisio.

Recriminazioni?

“Se il palo di Keita fosse entrato e il tiro di Dani Alves dopo aver battuto per terra non fosse andato nell’angolino avremmo parlato di un’altra partita. I due gol erano evitabili, dovevamo fare meglio soprattutto sul secondo gol perché su calcio piazzato quest’anno abbiamo preso solo un gol. Dispiace aver preso gol su palla inattiva proprio in finale. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, potevamo riaprirla. Sapevamo che la Juve dopo il 2 a 0 sarebbe calata, per questo abbiamo spinto ma abbiamo trovato un grande Neto, Evidentemente era destino che la dovessimo perdere. Già  a Firenze avevamo avuto dei segnali negativi in cui si erano fatti male Parolo e Lukaku. C’è amarezza ma ringrazio il gruppo e i tifosi che hanno fatto una coreografia pazzesca. Mi spiace che non abbiamo vinto la coppa ma abbiamo fatto grandi cose quest’anno arrivando in Europa League con 3 giornate d’anticipo e giocandoci la finale di Coppa italia”.

L’infortunio di Parolo ha condizionato la partita?

“Sicuramente, se avessi avuto Lukaku avrei messo lui come quinto e avrei accentrato Lulic. A Firenze si sono infortunati due giocatori importanti a distanza di pochi minuti, Marco ha stretto i denti, l’allenamento l’ha fatto discretamente ma poi ha dovuto gettare la spugna in campo. Onore a lui che ci ha provato fino alla fine”.

Un commento sull’applauso dei tifosi  a fine partita.

“Una delle cose più belle fatte finora, al di là dell’Europa e della finale, è stata riportare la gente allo stadio, al nostro fianco. Vedere 50mila tifosi allo stadio è un successo. Il pubblico della Lazio è questo, probabilmente negli ultimi anni si era perso ma se ce lo meritiamo loro tornano. I tifosi sono stati i migliori in campo. Volevamo regalargli la Coppa Italia, ma la fortuna non è stata dalla nostra parte”.

Lazio disunita dopo il gol della Juve?

“Capita dopo il gol preso ma abbiamo avuto il possesso palla. Abbiamo avuto un bell’approccio, sul tiro di Keita c’è stata la maglia di Barzagli a deviare sul palo. Chissà Tagliavento al contrario cosa avrebbe fatto… Comunque siamo orgogliosi di aver perso contro la finalista della Champions”.

De Vrij perché è uscito?

“Si è sentito indurire il tendine e non riusciva più a scattare per questo ho optato per Luis Alberto”.

Fabrizio Piepoli

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JUVE LAZIO – Vice Farris: “L’applauso dei tifosi il giusto tributo a una stagione esaltante”

A fine match Juve Lazio, il vice allenatore Massimiliano Farris ha parlato della partita.

Queste le parole di Farris sulla radio ufficiale della Lazio: “Loro sono molto forti e determinate. Certe partite sono spesso decise da episodi: noi abbiamo preso palo mentre loro hanno fatto gol come non ci è mai capitato quest’anno. Anche il secondo gol ci hanno sorpreso con quella spizzata. Ci hanno battuto con le nostre armi. Siamo stati sfortunati, ad esempio il tiro di Immobile non capisco come la palla non sia sbattuta sulla gamba di Ciro e abbia segnato. C’è da ammettere che Strakosha ci ha tenuto in piedi con grandi parate. Potevamo fare di più nel primo tempo. Siamo stati sfortunati perdendo in corso Parolo e de Vrij e a Firenze Lukaku. Comunque ripartiamo dalla prestazione del secondo tempo.

L’ABBRACCIO DELLA CURVA NORD

C’è amarezza, però abbiamo ricevuto un grande abbraccio dal nostro pubblico a coronamento di una stagione esaltante. prendiamo esempio dalla Juve, la base è buona ma dobbiamo migliorare. Siamo uno staff al primo anno, abbiamo conquistato l’Europa con 3 giornate d’anticipo e una finale di Coppa italia, col nostro popolo possiamo costruire un bel futuro. Abbiamo creato una base solida alle spalle di Simone. L’apice di questa stagione rimane la vittoria del derby. Siamo arrivati col scetticismo al derby di ritorno in campionato dove ci veniva detto che eravamo appagati invece non è stato così. La squadra ha dimostrato voglia di vincere. Ora vogliamo il record di punti in campionato. Parolo? Col senno di poi lui e Lukaku non dovevano giocare a Firenze ma Marco era reduce da una squalifica e aveva bisogno di mettere minuti nelle gambe. Lukaku stasera poteva tornarci utile.

NESSUN RIMPIANTO

Rimorsi? No, la rigiocheremmo allo stesso modo. Nel primo tempo non siamo riusciti a tenere le distanze tra gli attaccanti e il centrocampo. Hanno palleggiato troppo facilmente con Marchisio ma questo non è stato determinante. C’è stata mancanza di comunicazione tra Lulic e Wallace in occasione del primo gol. Questa squadra si è meritata una piccola festa nonostante la sconfitta. Gli applausi dei tifosi ai ragazzi sono la testimonianza che la strada è quella giusta ripensando anche a come eravamo partita l’estate scorsa. L’abbraccio del nostro pubblico mitiga la sconfitta”. 

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