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Rinnovo Inzaghi, la moglie si fa scappare un indizio sui social

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Un commento social della moglie del Mister fa ben sperare nella possibilità di un rinnovo in casa Lazio

A fine giugno scadrà il contratto che lega Simone Inzaghi alla squadra biancoceleste. Non si hanno ancora certezze su cosa succederà, ma un commento fatto su Instagram dalla moglie del mister, Gaia Lucariello, fa ben sperare in un rinnovo. Gaia ha infatti risposto alle domande dei suoi followers sul social e tra queste è spuntato un quesito da parte dei tifosi della Lazio. Uno di questi ha infatti chiesto: “A prescindere da ciò che potrà essere, Simone sogna di stare alla Lazio a vita?” Non si è fatta aspettare la risposta di Lady Inzaghi, che ha replicato subito: “Certo!” La speranza quindi è quella che Inzaghi voglia restare a Roma, per la gioia dei suoi tifosi e della sua famiglia.

Lazio – Le partite di gennaio: date, orari e dove vederle

Stilato il programma della Serie A per il mese di gennaio. La Lazio è attesa, al rientro, dal match di Marassi contro il Genoa

Al rientro dalla sosta natalizia, la Lazio scenderà in campo a Marassi contro il Genoa di Ballardini, reduce dal successo sullo Spezia. Il match è in programma domenica 3/1/2021 alle 15.00 e verrà trasmesso in esclusiva su Sky Sport. Il mese di gennaio sarà particolarmente intenso per i biancocelesti, che si troveranno di fronte un calendario tutt’altro che semplice. Di seguito tutte le sfide in programma all’inizio del nuovo anno con relative date, orari e piattaforme tv dove seguirle:

Genoa – Lazio (03/01/21) ore 15.00 – Sky Sport

Lazio – Fiorentina (06/01/21) ore 15.00 – DAZN 

Parma – Lazio (10/01/21) ore 15:00 – Sky Sport

Lazio –  Roma (15/01/21) ore 20:45 – Sky Sport 

Lazio – Sassuolo (24/01/21) ore 18:00 – Sky Sport

 Atalanta – Lazio (31/01/21) ore 15:00 – DAZN

Luis Alberto assist man 2019/20, ma la musica è cambiata

Nel campionato 2019-20 Luis Alberto si è classificato primo nella graduatoria degli assist man con la bellezza di 15 passaggi per i gol dei compagni

In questa Serie A, però, Luis Alberto è ancora all’asciutto nella speciale classifica relativa agli assist man. Dai piedi dello spagnolo, infatti, in campionato non sono mai arrivati passaggi decisivi per i gol di Immobile e compagni. L’unico assist stagionale del Mago è arrivato nel match di ritorno di Champions League contro il Bruges (2-2), quando a trovare il gol del momentaneo 1-0 fu il Tucu Correa. In compenso, però, in campionato l’ex Siviglia ha messo a segno 3 reti, due delle quali nelle ultime due gare contro Napoli (2-0 per i biancocelesti) e Milan (3-2 in favore dei rossoneri).  Il primo sigillo in questa Serie A il Mago lo aveva siglato nel match della quinta giornata, il 24 ottobre contro il Bologna all’Olimpico (2-1 per la Lazio). L’ultimo assist in campionato risale infatti proprio alla scorsa stagione ed è datato 23 luglio 2020. Nell’occasione i biancocelesti si imposero per 2-1 sul Cagliari grazie alle reti di Milinkovic e Immobile, il cui gol arrivò grazie al servizio al bacio dello spagnolo. Poco male dunque, Luis Alberto c’è sempre: meno assist ma più gol, dato che di certo non renderà particolarmente insoddisfatti i tifosi laziali.

CALCIOMERCATO LAZIO Vavro verso il Fenerbahce: c’è la trattativa tra i club

CALCIOMERCATO LAZIO Vavro verso il Fenerbahce: c’è la trattativa tra i due club.

CALCIOMERCATO LAZIO Vavro verso il Fenerbahce. A darne notizia, su Twitter, il giornalista turco Ahmet Konanç: “Iniziate le trattative tra i club“, spiega. L’operazione dunque sarebbe in atto concretamente. Il difensore slovacco classe ’93 è in uscita dai biancocelesti: Inzaghi infatti non lo vede, tanto da averlo escluso dalle liste per campionato e Champions. Dopo un anno e mezzo nella Capitale, il suo valore (i 10,5 milioni pagati al Copenhagen) si è notevolmente abbassato. I suoi agenti si sono messi dunque all’opera per trovargli una squadra che possa rilanciarlo. Le possibili piste, soprattutto in Europa (Italia, Germania, Inghilterra e Francia) non sono mancate, ma nessuna che abbia spiccato sulle altre. Almeno fino a queste ultime ore, in cui sarebbe emerso l’interesse turco. E chissà che alla fine non sia proprio lui a spuntarla.

Inzaghi e Co. Gli auguri di Natale della S.S. Lazio

Nella giornata odierna i biancocelesti hanno fatto gli auguri di Natale dai rispettivi profili social. Luis Alberto ha postato una foto in compagnia della moglie Patricia e dei figli Martina e Lucas: “Felice Natale”. Anche Andreas Pereira ha pubblicato su Instagram una foto di famiglia con una breve didascalia: Buon Natale a tutti! Ci auguriamo che la magia del Natale riempia di gioia ogni angolo del vostro cuore e della vostra casa, ora e sempre. Con affetto dalla famiglia Pereira“. Si è unito ai compagni anche Lucas Leiva con la famiglia al completo: “Buon Natale a tutti!”.

Nella vigilia di Natale erano arrivati sui social gli auguri delle famiglie dei calciatori biancocelesti. Pepe Reina ha condiviso su Instagram uno scatto che lo ritrae insieme i suoi cinque figli: “Buon Natale” in tutte le lingue. Auguri anche da Felipe Caicedo e dalla moglie Maria, che sui social si sono immortalati in compagnia della figlia Noah:Io e la mia famiglia vi auguriamo un felice Natale, molto amore e soprattutto salute per quest’anno nuovo“. Infine il post di Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, che ha pubblicato la foto della famiglia al completo: “Buon Natale a tutti”.

LA NOSTRA STORIA – Tanti Auguri a Eddy Ogenyi Onazi

Il 25 dicembre 1992 nasce a Benue (Nigeria) Eddy Ogenyi Onazi. Il giocatore viene notato dai dirigenti della Lazio durante il Campionato Mondiale di Calcio Under 17 del 2009.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Centrocampista moderno, dinamico e con una buona tecnica individuale. La società biancoceleste lo preleva nel gennaio 2011, insieme al connazionale Sani Emmanuel, dal My People FC e lo aggrega alla Primavera. Dal 2012/13 Onazi entra a far parte della rosa della prima squadra. Il 6 maggio esordisce in prima squadra quando l’allora tecnico Edy Reja lo spedisce in campo a pochi minuti dal termine al posto di Lulic. Il 23 agosto dello stesso anno arriva anche il suo esordio in Europa League contro il Mura 05. Il 20 settembre gioca la prima partita da titolare in Europa League contro il Tottenham. Il 7 marzo 2013 realizza la sua prima rete contro lo Stoccarda negli ottavi di Europa League. L’8 maggio 2013 mette a segno la sua prima rete nel campionato italiano contro l’Inter.

IL SUO NOME NELLA STORIA 

Il 26 maggio 2013 fa parte della formazione titolare schierata da Vladimir Petkovic nella storica finale di Coppa Italia vinta contro i giallorossi per 1-0. Il 18 agosto 2015 esordisce negli spareggi di Champions League in occasione del turno preliminare vinto per 1-0 contro il Bayer Leverkusen. Ad agosto 2016 viene acquistato a titolo definitivo dal club turco del Trabzonspor per una cifra vicina ai 5 milioni di euro.

LA NAZIONALE NIGERIANA

Il 13 ottobre 2012 esordisce con la nazionale maggiore della Nigeria in una partita valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2013. L’8 gennaio 2013 viene convocato per la Coppa d’Africa vincendo la finale per 1-0 contro il Burkina Faso. In estate è tra i convocati per la FIFA Confederations Cup in Brasile ma, a causa di un duro colpo ricevuto nella sfida con la Namibia, è costretto a saltare la competizione. Il giocatore parte lo stesso con i compagni per il Brasile con la speranza di poter recuperare ma la Nigeria viene eliminata alla fase a gironi e Onazi non gioca nessuna partita. Nel giugno 2014 partecipa con la sua Nazionale ai Campionati del Mondo in Brasile.

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NUOTO: Filippo Magnini positivo al Covid-19 (FOTO)

NUOTO – Nella giornata di ieri Filippo Magnini è risultato positivo al Covid. A darne notizia è lo stesso atleta con un post su Instagram

Le parole di Filippo Magnini: “Purtroppo sono risultato positivo al Covid-19. Ho usato ogni precauzione per evitare il contagio ma non è bastato. Ora la preoccupazione più grande è per la mia famiglia, spero di non aver contagiato nessuno. Mi sono messo subito in isolamento. Ho deciso di renderlo pubblico per far sì che tutte le persone che sono state in contatto con me prendano i giusti accorgimenti. Questo Natale sarà strano. Il solo pensiero di non poter tenere in braccio mia figlia per almeno i prossimi 10 giorni mi angoscia. Non poter coccolare il mio cuore Giorgia Palmas mi rende triste ma non è concesso mollare. Adesso inizia il mio percorso verso il superamento di un altro ostacolo”. Di seguito il post del nuotatore:

FOTO – Buona vigilia dalla Famiglia Immobile

Archiviato il 2020, è tempo di staccare la spina e godersi il Natale. Gli auguri della famiglia Immobile

La Lazio ha chiuso il 2020 con la sconfitta di ieri sera contro il Milan a San Siro. Ora però è tempo di mettere in pausa il calcio giocato e godersi il Natale in famiglia, quest’anno più che mai. Nella giornata di oggi lady Immobile, Jessica Melena, ha pubblicato una foto che ritrae la famiglia vestita a tema natalizio augurando a tutti una serena vigilia.

LAZIO Luis Alberto guarda avanti: “Impariamo dal ko di ieri sera”

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LAZIO Luis Alberto guarda avanti. Il commento sui social dello spagnolo all’indomani della cocente sconfitta di San Siro contro il Milan.

LAZIO Luis Alberto: “Ieri avremmo meritato di più. Il match è stato molto combattuto e ci abbiamo provato fino alla fine. Non ci resta che imparare da partite così e andare avanti lavorando sempre più duramente“. Poi, immancabili in questo giorno di vigilia, gli auguri di buone feste: “Spero che passiate dei bei giorni con le vostre famiglie, sempre rispettando ogni protocollo di sicurezza. Non bisogna abbassare la guardia per il Natale. Buone feste a tutti!

Lazio in difesa non ci siamo: la peggiore degli ultimi 60 anni

Lazio in difesa non ci siamo – Nella serata di ieri sono stati subiti ben 3 gol, troppi per una squadra come la Lazio

Lazio in difesa non ci siamo – La fine dell’anno è terminata del peggiore dei modi per i tifosi e la squadra, con una sconfitta arrivata all’ultimo minuto sull’ennesimo gol subito su calcio d’angolo. Già, la Lazio ne subisce moltissimi da calci da fermo, ieri sera ben 3, 2 da calcio d’angolo e uno su rigore. Ma il peggiore dato per la difesa non è sicuramente questo, bensì un altro: questa è la peggior difesa dopo 14 giornate da ben 60 anni. Nella stagione 1983/84 i gol subiti furono 26, la Lazio ora è a quota 23, con soli 3 gol in meno incassati da quell’annata, numeri da brividi. Questo è un problema molto grave che potrebbe continuare a incidere per l’intera annata. Inzaghi e lo staff, dovranno fare qualcosa per cambiare la situazione altrimenti non si potrà andare da nessuna parte.

MILAN LAZIO Inzaghi controcorrente: “Ma abbiamo dominato…”

Lazio Immobile è l’unica consolazione: ha segnato in tutte le trasferte

Lazio Immobile è l’unica consolazione: ha segnato in tutte le trasferte

Lazio Immobile è l’unica consolazione dopo la sconfitta arrivata all’ultimo secondo contro il Milan

Lazio Immobile è l’unica consolazione per una squadra che continua a subire tantissimi gol. Nonostante la sconfitta di ieri, l’attaccante dopo aver fallito il rigore è riuscito comunque a realizzare una bellissima rete per il momentaneo pareggio. Come riporta Lazio Page, grazie al gol di ieri ha messo la sua firma su tutte le trasferte stagionali della squadra. Già, è andato a segno in 7 partite su 7, contando anche il pareggio su rigore contro il Dortmund in Champions. Un dato molto importante, segno che non soffre la lontananza dall’Olimpico. Inoltre, è sempre più vicino a raggiungere Piola nella classifica dei bomber biancocelesti.

MILAN LAZIO Inzaghi controcorrente: “Ma abbiamo dominato…”

MILAN LAZIO LE PAGELLE – Difesa colabrodo: i calci piazzati ci condannano

LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri al Matador Marcelo Salas (VIDEO)

Il 24 dicembre del 1974 a Temuco (Cile) nasce l’ex attaccante della LazioJosé Marcelo Salas Melinao, meglio noto come Marcelo Salas. Inizia a giocare nelle giovanili del Santos Temuco FC, per poi passare all’Universidad de Chile, dove debutta nella prima divisione cilena nel 1994, appena ventenne.

Il ricordo di Marcelo Salas: «Come tutti i ragazzi sudamericani, vivevo di pane e calcio. Mia madre doveva venirmi a cercare per riportarmi a casa, altrimenti potevo rimanere attaccato al pallone per tutto il giorno. La mia prima squadra è stata quella del quartiere, il Santos. Dopo un po’ di tempo, ebbi la possibilità di entrare nella rosa del Deportivo Temuco. Così, mi trovavo a giocare il mercoledì e la domenica con due squadre diverse. Poi, sono passato all’Univesidad de Chile; ricordo ancora l’esordio, il 13 aprile 1993. Ma la partita più bella è stato il derby contro il Colo Colo, vinta per 4-1 con tre mie reti». Nel suo primo campionato gioca venticinque partite realizzando ventisette goal. Nel 1995 disputa ventisette partite e realizza diciassette reti, mentre l’anno successivo gioca appena dieci gare andando a segno solamente cinque volte. Rimane nella squadra cilena per tre anni, fino al 1996, vincendo due Primera División, nel 1994 e nel 1995. Lascia il Cile dopo aver disputato 62 gare, nel corso delle quali realizza 49 reti.

IL TRASFERIMENTO IN ARGENTINA

Nel 1996 Marcelo Salas si lega al River Plate, che lo paga 3.5 milioni di dollari, con un contratto di tre anni. Nelle due stagioni giocate con la maglia dei Millonarios realizza 24 reti in 53 gare di campionato, vincendo due titoli di Apertura (1996, 1997) e uno di Clausura (1997) e una Supercoppa sudamericana nel 1997, anno in cui vince anche il riconoscimento di Calciatore sudamericano dell’anno. Premio assegnato ogni anno al giocatore sudamericano che più si è distinto nella stagione precedente militando in una squadra affiliata alla CONMEBOL. E’ qui che i tifosi iniziano a chiamarlo “El Matador” per gli inchini che, dopo ogni goal, dedica al pubblico, facendolo assomigliare a un torero. Nel 1997 vince il Pallone d’Oro sudamericano. Prima di lui l’impresa è riuscita a un solo calciatore cileno: il grande Figueroa. Un mito, eletto Campionissimo per tre anni consecutivi (1974, 1975, 1976) dai lettori del quotidiano ‘El Pais’.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Le gesta del campione cileno non sfuggono alle grandi società europee: Juventus, Lazio, Deportivo la Coruña e Manchester United si gettano sull’attaccante e danno luogo a un’asta miliardaria per accaparrarselo. La spunta Cragnotti che, per trentatré miliardi di lire, porta El Matador a Roma. È il 13 settembre 1998 quando Salas fa il suo esordio nel campionato italiano con la maglia della Lazio. Nonostante non sempre apprezzato da Eriksson  contribuisce a far diventare la squadra biancoceleste una delle migliori compagini europee. Infatti, dal 1998 al 2001, la Lazio vince la Supercoppa Italiana, la Coppa delle Coppe, la Supercoppa Europea, lo Scudetto e la Coppa Italia. Gioca settantanove gare in Serie A e realizza trentaquattro goal, oltre a 117 presenze e quarantotto reti nelle varie coppe.

L’ADDIO ALLA SOCIETA’ BIANCOCELESTE

Nonostante tutto ciò il presidente Cragnotti mette il campione cileno sul mercato. Per due volte è stato molto vicino il trasferimento all’Inter ma quando sembra che il suo passaggio ai nerazzurri sia concluso spunta la Juventus. Durante l’estate del 2001, Sergio Cragnotti e Luciano Moggi impostano una trattativa in Costa Smeralda. Salas passa in bianconero per venticinque miliardi di lire più la cessione di Darko Kovačević. Il 20 ottobre, a Bologna, patisce un grave infortunio: distorsione del ginocchio destro e lesione del legamento crociato anteriore. Ritorna in campo nell’annata seguente, aggiungendo al suo palmarés un’altra Supercoppa e un altro tricolore. Chiude l’esperienza nella Juventus con uno scarso bottino di 4 reti in 32 partite.

IL RITORNO IN ARGENTINA E POI IN CILE

Al termine della stagione ritorna in prestito per due anni al River Plate dove gioca però solo 32 gare in due anni, con 10 gol realizzati. Con le sue reti contribuisce alla vittoria del titolo di Clausura del 2004 e porta il River alla semifinale della Coppa Libertadores 2005. Dopo aver rescisso il contratto con la Juventus nell’estate del 2005, ritorna all’Universidad de Chile, la squadra in cui è cresciuto, firmando un biennale. Per due volte porta la squadra sino alla finale della Primera División ma viene sconfitta nel Clausura del 2005 dall’Universidad Católica e nell’Apertura del 2006 dal Colo-Colo. Nel dicembre del 2006 viene lasciato libero dal club finito in bancarotta. Dopo sei mesi di inattività durante i quali manifesta l’intenzione di tornare a giocare nell’Universidad e un iniziale provino con i Chicago Fire, firma un contratto annuale con la squadra cilena. Verso la fine del 2008 si ritira.

LA NAZIONALE

Il suo debutto nella Nazionale del Cile avviene contro l’Argentina di Diego Maradona. Entra nel secondo tempo e firma uno dei gol del 3-3 finale. Insieme a Iván Zamorano, suo compagno di reparto, porta la nazionale fino alla Coppa del Mondo del 1998. Nel corso della competizione internazionale realizza 4 reti diventando il miglior marcatore della squadra. Al termine delle qualificazioni per il Campionato mondiale di calcio 2006 decide di lasciare la Nazionale, dedicandosi esclusivamente alla sua squadra di club. Nonostante ciò, dopo l’ultimo ritorno all’Universidad seguito al periodo di inattività all’inizio del 2007, il nuovo CT della Nazionale Marcelo Bielsa lo convoca per uno stage europeo con due amichevoli contro Austria e Svizzera. Viene nuovamente convocato per le prime quattro gare delle Qualificazioni al Campionato mondiale di calcio 2010. Gioca la settantesima e ultima gara con la maglia della Nazionale contro il Paraguay. Terminata la carriera di calciatore El Matador intraprende la carriera dirigenziale divenendo proprietario e direttore sportivo del club cileno dell’Unión Temuco, in Primera B.

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MILAN LAZIO Inzaghi controcorrente: “Ma abbiamo dominato…”

Al termine della gara Milan Lazio Inzaghi vede comunque il bicchiere mezzo pieno nonostante la sconfitta per 3-2

Milan Lazio Inzaghi in mixed zone ha rilasciato dichiarazioni dai toni contrastanti. Deluso per il risultato, ma contento per la prestazione. Queste le sue parole: “Abbiamo fatto un’ottima gara abbiamo avuto il predominio e deve essere di buon auspicio. Avevamo dei probleimi di formazione, dobbiamo fare più attenzione sui calci piazzati. Questa partita ci deve essere da lezione, ma ci sono degli aspetti positivi. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare perchè non è facile dominare a San Siro. Abbiamo commesso errorri sulle marcature nei calci piazzati, soprattutto in occasione del gol di Theo Hernandez. Spiace per i ragazzi perchè si meritavano un risultato positivo qui a Milano. Troppi gol subiti? E’ un problema di testa e attenzione, ma non solo di difensori perchè è tutta las quadra che deve aiutare a difendere. Bisogna avere più attenzione, ci manca qualche punto in classifica e sono dispiaciuto per il risultato ma la prestazione è stata di alta livello. Nel finale abbiamo avuto poche energie, era la decima partita in venti giorni. Immobile e Milinkovic non ce la facevano più e ho preferito cambiarli. Caicedo? Era un po’ affaticato e ho preferito inserire Muriqi“.

MILAN LAZIO LE PAGELLE – Difesa colabrodo: i calci piazzati ci condannano

Milan Lazio le pagelle: suicidio dei biancocelesti che dominano nel gioco i rossoneri ma gli errori difensivi individuali la condannano.

LAZIO (3-5-2):

Reina 6,5 – Non può nulla sui 3 gol del Milan: i compagni di reparto lo condannano con errori individuali non commentabili. Salva il 2-2 nel finale sul tiro di Rebic ma non può nulla sul colpo di testa di Hernandez.

Patric 6 – Si disimpegna bene ma la difesa balla: lui e gli altri compagni soffrono tantissimo tutte le squadre che attaccano la Lazio. All’88’ Hoedt s.v.

Luiz Felipe 6 – Partita senza infamia e senza lode: l’intera fase difensiva della Lazio non va quest’anno. I compagni di reparto non lo aiutano.

Radu 5 – Insicuro e con il fiato corto avrebbe bisogno di rifiatare ma in difesa siamo troppo corti per dargli un turno di riposo.

Lazzari 5 – Non azzecca un cross nemmeno per sbaglio, Theo Hernandez dalla sua parte è una spina nel fianco. Questo giocatore è lontano parente di quello dello scorso anno.

Milinkovic 6,5 – Fatica tantissimo nei ribaltamenti di fronte, il fiato è corto a causa della stazza e delle tante partite ravvicinate. Si inventa però un cioccolatino per Immobile che insacca alla sinistra di Donnarumma. Una giocata da far strabuzzare gli occhi. Al 73′ Akpa Akpro 5,5 – Entra bene, combattivo e dinamico poi la solita ammonizione gli toglie la spinta decisiva.

Escalante 6 – A suo agio al posto di Leiva si destreggia bene sulla mediana recuperando tantissimi palloni soprattutto quando la Lazio prende in mano la partita. Si becca il giallo per chiudere una ripartenza e Inzaghi lo toglie per non rischiare altre grane. Al 45′ Cataldi 5 – Ci si aspettava un impatto sulla partita diverso: invece non ne azzecca una e regala contropiedi pericolosi agli avversari.

Luis Alberto 7 – Partita perfetta dello spagnolo che si carica la squadra sulle spalle. Quando finisce la benzina cala tutta la Lazio. Purtroppo si fa anticipare nel finale sul gol di testa di Hernandez.

Marusic 5,5 – La sua partita è macchiata dal gol iniziale che regala a Rebic: si fa anticipare marcando a un metro l’attaccante del Milan.

Correa 5 – Una palla sanguinosa persa a centrocampo al 16′ spalanca il contropiede del Milan che guadagna il rigore per il 2-0 parziale. Il ragazzo risente del fastidio al polpaccio e si vede e per questo è costretto ad abbandonare il campo nel primo tempo. Al 30′ Muriqi 4,5 – Questo giocatore ancora non l’abbiamo capito: ha sui piedi la palla per segnare a inizio secondo tempo che sbuccia malamente. Poi una serie di errori tecnici banali che non si possono accettare da un giocatore pagato 18 milioni di euro.

Immobile 7 – Sbaglia il rigore poi si inventa un gol magistrale che regala il 2-2 alla Lazio. Anche in una serata dove non brilla particolarmente timbra sempre il cartellino. Al 73′ Pereira s.v.

All.: Inzaghi 5 – La scelta di Muriqi non ha convinto: perché Caicedo viene lasciato in panchina? Una volta uscito Immobile la squadra ha perso di pericolosità. I cambi del mister ci lasciano un po’ interdetti. La difesa va registrata: nel 2021 ci aspettiamo molto di più.

Lazio per Escalante sarà la terza da titolare di fila: contro il Milan per la conferma

Lazio per Escalante arriverà la terza opportunità di fila dopo aver giocato da titolare le partite contro il Benevento e il Napoli

Lazio per Escalante una nuova rinascita. L’argentino arrivato in sordina sta piano piano conquistando i tifosi biancocelesti grazie al suo approccio e modo di giocare durante le partite. Chiamato da Inzaghi per sostituire uno dei punti fermi del centrocampo – Leiva – che, sta coprendo molto bene per l’ottima intelligenza che mette in campo. L’ex Eibar ha già conquistato il mister che lo vede molto grintoso e volenteroso durante le partite, grazie a un suo recupero è nata l’azione del raddoppio contro il Napoli. Ma non era la prima volta che saliva per aggredire l’avversario facendogli commettere un errore, per questo avrà l’occasione di giocare da titolare a San Siro e mettersi nuovamente in mostra. Non ha iniziato al meglio l’avventura biancoceleste a causa di moltissimi infortuni che lo hanno fermato più volte ma ora, sembrerebbe essersi ristabilizzato aiutando così la squadra priva di Leiva che, dovrebbe tornare all’inizio del 2021. L’argentino sta diventando una bella scoperta e chissà se in un futuro riuscirà a rubare il posto a Leiva o a farlo riposare maggiormente, nel frattempo, attendiamo il match di questa sera per vedere se confermerà le prime impressioni positive.

Milan – Lazio: orario, dove vederla e probabili formazioni

Milan Lazio per la difesa sarà la prova del 9: si punta al secondo clean sheet di fila

Milan Lazio per la difesa sarà la prova del 9: si punta al secondo clean sheet di fila

Milan Lazio per la difesa sarà una nuova sfida, quasi della consacrazione dopo essere riusciti a non subire neanche una rete dal Napoli

Lazio Milan per la difesa questa sera ci sarà una sfida molto importante nonostante l’assenza del pericolo numero uno: Zlatan Ibrahimovic. L’attacco del Milan, senza lo svedese vedrà schierare Leao (nella scorsa partita ha effettuato un nuovo record, il gol più veloce della Serie A dopo appena 6 secondi) e probabilmente verrà recuperato anche Rebic. Ma non sono gli unici pericoli, ci sarà l’esterno Theo Hernandez che mette in difficoltà moltissime difese, compreso il turco Calhanoglu che prova spesso il tiro da fuori. Tra l’altro la squadra di Pioli è da questa estate che segna due reti a partita, ma dal canto suo la Lazio, in trasferta a differenza dell’Olimpico, ha subito solamente 8 reti. Anche oggi sarà assente Acerbi e al suo posto, giocheranno Patric, Luiz Felipe e Radu che cercheranno di non far subire gol a Reina come accaduto già contro il Napoli anche se in quel caso al posto dello spagnolo Patric, era presente Hoedt.

MILAN LAZIO Inzaghi: “2020 fantastico. Chiudiamo al meglio”

LAZIO Il trailer del film su Gascoigne

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È online il trailer ufficiale del film sulla vita di Paul Gascoigne.

La vita e le gesta di ‘Gazza‘ diventano un film: è online il trailer del documentario scritto e diretto da Jane Preston incentrato sul famoso calciatore inglese. Dal 23 dicembre i laziali e tutti gli appassionati potranno vederlo su Prime Video. Nell’attesa, qui sotto potete trovare il trailer:

Milan – Lazio: orario, dove vederla e probabili formazioni

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Tutte le info sulla gara della 14° giornata di campionato Serie A Tim

La gara tra Milan e Lazio si giocherà domani 23 dicembre 2020 alle ore 20:45 allo stadio di San Siro.

Dove vedere Milan-Lazio in Tv e streaming

Milan-Lazio sarà trasmessa in diretta streaming da DAZN e sarà disponibile alla visione anche sul canale satellitare DAZN1 per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-DAZN. Gli utenti DAZN abbonati a Sky potranno inoltre seguire la partita in tv attraverso la app disponibile sul decoder Sky Q.

Milan-Lazio: Probabili formazioni

Numerose le assenze in casa Lazio: fuori Acerbi, Fares, Leiva, Lulic e Parolo, Correa in dubbio.

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu, Romagnoli, T. Hernandez; Krunic, Calhanoglu; Saelemaekers, Brahim Diaz, Hauge; Leao.

LAZIO (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Escalante, Luis Alberto, Marusic; Caicedo, Immobile.

LAZIO Giordano: “Col Milan gara dura. Luis Alberto deve restare”

LAZIO Giordano – Nella giornata odierna, l’ex biancoceleste ha presentato il match contro il Milan e sottolineato l’importanza di Luis Alberto 

 

LAZIO Giordano: “Quella di domani sarà una partita dura anche se i rossoneri avranno assenze importanti. Oltre a Ibrahimovic mancherà Kessie, fondamentale davanti alla difesa. Il Milan però è una squadra che non molla mai e ha dimostrato di essere capace di sopperire alle assenze. La Lazio alterna invece ottime prestazioni a partite negative e in questo senso credo che la vittoria con il Napoli possa rappresentare una svolta. Poi con la sosta ci sarà modo di recuperare diversi giocatori. Luis Alberto? Determinante, ha sicuramente mercato ma mi auguro che rimanga perché è fondamentale in questa squadra e la sua importanza si nota soprattutto quando non gioca“. Così Bruno Giordano ai microfoni di Tmw.

Cataldi ricorda Riyad: “Il mio gol? Ringrazio Milinkovic”

In occasione del primo anniversario della vittoria in Supercoppa contro la Juventus, Cataldi ha ricordato la magica serata di Riyad 

Danilo Cataldi: “C’era molta tranquillità all’interno del gruppo. Ricordo in particolare gli allenamenti che abbiamo svolto a Riyad nei giorni prima della finale. C’era grande serenità nella fase di preparazione del match. All’interno della squadra c’era molta consapevolezza dei propri mezzi. Sapevamo di esserci meritati quell’occasione e di avere le possibilità di vincere la Supercoppa. Di solito prima di una finale c’è sempre un po’ di tensione, ma io ricordo un gruppo molto tranquillo e consapevole. Il mio gol su punizione? Voleva batterla Milinkovic e gli chiesi se potevo calciarla. Sapevo che mancava poco ma non il minuto esatto, in ogni caso era una buona occasione per chiudere la partita. Appena calciai capii immediatamente che la palla sarebbe finita in rete e andai subito a esultare. 

SUPERCOPPA A RIYAD

“Dopo aver vinto la Supercoppa ci sono stati tanti festeggiamenti nel nostro spogliatoio. Dispiace solo non aver potuto festeggiare quella vittoria all’Olimpico come era capitato in occasione degli ultimi trofei vinti. È stato l’unico rimpianto, sotto questo punto di vista abbiamo vissuto una finale diversa a Riyad, ma quando siamo arrivati alle 5 del mattino a Fiumicino sembrava di essere all’Olimpico, c’era tantissima gente. Nella settimana successiva a Formello vennero ancora più tifosi: queste sono state le sorprese più belle dopo aver vinto una coppa lontano da casa”.