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MILAN LAZIO LE PAGELLE – Difesa colabrodo: i calci piazzati ci condannano

Milan Lazio le pagelle: suicidio dei biancocelesti che dominano nel gioco i rossoneri ma gli errori difensivi individuali la condannano.

LAZIO (3-5-2):

Reina 6,5 – Non può nulla sui 3 gol del Milan: i compagni di reparto lo condannano con errori individuali non commentabili. Salva il 2-2 nel finale sul tiro di Rebic ma non può nulla sul colpo di testa di Hernandez.

Patric 6 – Si disimpegna bene ma la difesa balla: lui e gli altri compagni soffrono tantissimo tutte le squadre che attaccano la Lazio. All’88’ Hoedt s.v.

Luiz Felipe 6 – Partita senza infamia e senza lode: l’intera fase difensiva della Lazio non va quest’anno. I compagni di reparto non lo aiutano.

Radu 5 – Insicuro e con il fiato corto avrebbe bisogno di rifiatare ma in difesa siamo troppo corti per dargli un turno di riposo.

Lazzari 5 – Non azzecca un cross nemmeno per sbaglio, Theo Hernandez dalla sua parte è una spina nel fianco. Questo giocatore è lontano parente di quello dello scorso anno.

Milinkovic 6,5 – Fatica tantissimo nei ribaltamenti di fronte, il fiato è corto a causa della stazza e delle tante partite ravvicinate. Si inventa però un cioccolatino per Immobile che insacca alla sinistra di Donnarumma. Una giocata da far strabuzzare gli occhi. Al 73′ Akpa Akpro 5,5 – Entra bene, combattivo e dinamico poi la solita ammonizione gli toglie la spinta decisiva.

Escalante 6 – A suo agio al posto di Leiva si destreggia bene sulla mediana recuperando tantissimi palloni soprattutto quando la Lazio prende in mano la partita. Si becca il giallo per chiudere una ripartenza e Inzaghi lo toglie per non rischiare altre grane. Al 45′ Cataldi 5 – Ci si aspettava un impatto sulla partita diverso: invece non ne azzecca una e regala contropiedi pericolosi agli avversari.

Luis Alberto 7 – Partita perfetta dello spagnolo che si carica la squadra sulle spalle. Quando finisce la benzina cala tutta la Lazio. Purtroppo si fa anticipare nel finale sul gol di testa di Hernandez.

Marusic 5,5 – La sua partita è macchiata dal gol iniziale che regala a Rebic: si fa anticipare marcando a un metro l’attaccante del Milan.

Correa 5 – Una palla sanguinosa persa a centrocampo al 16′ spalanca il contropiede del Milan che guadagna il rigore per il 2-0 parziale. Il ragazzo risente del fastidio al polpaccio e si vede e per questo è costretto ad abbandonare il campo nel primo tempo. Al 30′ Muriqi 4,5 – Questo giocatore ancora non l’abbiamo capito: ha sui piedi la palla per segnare a inizio secondo tempo che sbuccia malamente. Poi una serie di errori tecnici banali che non si possono accettare da un giocatore pagato 18 milioni di euro.

Immobile 7 – Sbaglia il rigore poi si inventa un gol magistrale che regala il 2-2 alla Lazio. Anche in una serata dove non brilla particolarmente timbra sempre il cartellino. Al 73′ Pereira s.v.

All.: Inzaghi 5 – La scelta di Muriqi non ha convinto: perché Caicedo viene lasciato in panchina? Una volta uscito Immobile la squadra ha perso di pericolosità. I cambi del mister ci lasciano un po’ interdetti. La difesa va registrata: nel 2021 ci aspettiamo molto di più.

Lazio per Escalante sarà la terza da titolare di fila: contro il Milan per la conferma

Lazio per Escalante arriverà la terza opportunità di fila dopo aver giocato da titolare le partite contro il Benevento e il Napoli

Lazio per Escalante una nuova rinascita. L’argentino arrivato in sordina sta piano piano conquistando i tifosi biancocelesti grazie al suo approccio e modo di giocare durante le partite. Chiamato da Inzaghi per sostituire uno dei punti fermi del centrocampo – Leiva – che, sta coprendo molto bene per l’ottima intelligenza che mette in campo. L’ex Eibar ha già conquistato il mister che lo vede molto grintoso e volenteroso durante le partite, grazie a un suo recupero è nata l’azione del raddoppio contro il Napoli. Ma non era la prima volta che saliva per aggredire l’avversario facendogli commettere un errore, per questo avrà l’occasione di giocare da titolare a San Siro e mettersi nuovamente in mostra. Non ha iniziato al meglio l’avventura biancoceleste a causa di moltissimi infortuni che lo hanno fermato più volte ma ora, sembrerebbe essersi ristabilizzato aiutando così la squadra priva di Leiva che, dovrebbe tornare all’inizio del 2021. L’argentino sta diventando una bella scoperta e chissà se in un futuro riuscirà a rubare il posto a Leiva o a farlo riposare maggiormente, nel frattempo, attendiamo il match di questa sera per vedere se confermerà le prime impressioni positive.

Milan – Lazio: orario, dove vederla e probabili formazioni

Milan Lazio per la difesa sarà la prova del 9: si punta al secondo clean sheet di fila

Milan Lazio per la difesa sarà la prova del 9: si punta al secondo clean sheet di fila

Milan Lazio per la difesa sarà una nuova sfida, quasi della consacrazione dopo essere riusciti a non subire neanche una rete dal Napoli

Lazio Milan per la difesa questa sera ci sarà una sfida molto importante nonostante l’assenza del pericolo numero uno: Zlatan Ibrahimovic. L’attacco del Milan, senza lo svedese vedrà schierare Leao (nella scorsa partita ha effettuato un nuovo record, il gol più veloce della Serie A dopo appena 6 secondi) e probabilmente verrà recuperato anche Rebic. Ma non sono gli unici pericoli, ci sarà l’esterno Theo Hernandez che mette in difficoltà moltissime difese, compreso il turco Calhanoglu che prova spesso il tiro da fuori. Tra l’altro la squadra di Pioli è da questa estate che segna due reti a partita, ma dal canto suo la Lazio, in trasferta a differenza dell’Olimpico, ha subito solamente 8 reti. Anche oggi sarà assente Acerbi e al suo posto, giocheranno Patric, Luiz Felipe e Radu che cercheranno di non far subire gol a Reina come accaduto già contro il Napoli anche se in quel caso al posto dello spagnolo Patric, era presente Hoedt.

MILAN LAZIO Inzaghi: “2020 fantastico. Chiudiamo al meglio”

LAZIO Il trailer del film su Gascoigne

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È online il trailer ufficiale del film sulla vita di Paul Gascoigne.

La vita e le gesta di ‘Gazza‘ diventano un film: è online il trailer del documentario scritto e diretto da Jane Preston incentrato sul famoso calciatore inglese. Dal 23 dicembre i laziali e tutti gli appassionati potranno vederlo su Prime Video. Nell’attesa, qui sotto potete trovare il trailer:

Milan – Lazio: orario, dove vederla e probabili formazioni

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Tutte le info sulla gara della 14° giornata di campionato Serie A Tim

La gara tra Milan e Lazio si giocherà domani 23 dicembre 2020 alle ore 20:45 allo stadio di San Siro.

Dove vedere Milan-Lazio in Tv e streaming

Milan-Lazio sarà trasmessa in diretta streaming da DAZN e sarà disponibile alla visione anche sul canale satellitare DAZN1 per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-DAZN. Gli utenti DAZN abbonati a Sky potranno inoltre seguire la partita in tv attraverso la app disponibile sul decoder Sky Q.

Milan-Lazio: Probabili formazioni

Numerose le assenze in casa Lazio: fuori Acerbi, Fares, Leiva, Lulic e Parolo, Correa in dubbio.

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu, Romagnoli, T. Hernandez; Krunic, Calhanoglu; Saelemaekers, Brahim Diaz, Hauge; Leao.

LAZIO (3-5-2): Reina; Luiz Felipe, Hoedt, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Escalante, Luis Alberto, Marusic; Caicedo, Immobile.

LAZIO Giordano: “Col Milan gara dura. Luis Alberto deve restare”

LAZIO Giordano – Nella giornata odierna, l’ex biancoceleste ha presentato il match contro il Milan e sottolineato l’importanza di Luis Alberto 

 

LAZIO Giordano: “Quella di domani sarà una partita dura anche se i rossoneri avranno assenze importanti. Oltre a Ibrahimovic mancherà Kessie, fondamentale davanti alla difesa. Il Milan però è una squadra che non molla mai e ha dimostrato di essere capace di sopperire alle assenze. La Lazio alterna invece ottime prestazioni a partite negative e in questo senso credo che la vittoria con il Napoli possa rappresentare una svolta. Poi con la sosta ci sarà modo di recuperare diversi giocatori. Luis Alberto? Determinante, ha sicuramente mercato ma mi auguro che rimanga perché è fondamentale in questa squadra e la sua importanza si nota soprattutto quando non gioca“. Così Bruno Giordano ai microfoni di Tmw.

Cataldi ricorda Riyad: “Il mio gol? Ringrazio Milinkovic”

In occasione del primo anniversario della vittoria in Supercoppa contro la Juventus, Cataldi ha ricordato la magica serata di Riyad 

Danilo Cataldi: “C’era molta tranquillità all’interno del gruppo. Ricordo in particolare gli allenamenti che abbiamo svolto a Riyad nei giorni prima della finale. C’era grande serenità nella fase di preparazione del match. All’interno della squadra c’era molta consapevolezza dei propri mezzi. Sapevamo di esserci meritati quell’occasione e di avere le possibilità di vincere la Supercoppa. Di solito prima di una finale c’è sempre un po’ di tensione, ma io ricordo un gruppo molto tranquillo e consapevole. Il mio gol su punizione? Voleva batterla Milinkovic e gli chiesi se potevo calciarla. Sapevo che mancava poco ma non il minuto esatto, in ogni caso era una buona occasione per chiudere la partita. Appena calciai capii immediatamente che la palla sarebbe finita in rete e andai subito a esultare. 

SUPERCOPPA A RIYAD

“Dopo aver vinto la Supercoppa ci sono stati tanti festeggiamenti nel nostro spogliatoio. Dispiace solo non aver potuto festeggiare quella vittoria all’Olimpico come era capitato in occasione degli ultimi trofei vinti. È stato l’unico rimpianto, sotto questo punto di vista abbiamo vissuto una finale diversa a Riyad, ma quando siamo arrivati alle 5 del mattino a Fiumicino sembrava di essere all’Olimpico, c’era tantissima gente. Nella settimana successiva a Formello vennero ancora più tifosi: queste sono state le sorprese più belle dopo aver vinto una coppa lontano da casa”.

MILAN LAZIO Inzaghi: “2020 fantastico. Chiudiamo al meglio”

MILAN LAZIO Inzaghi – Questo pomeriggio, il tecnico biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lsr e ha presentato il match

MILAN LAZIO Inzaghi: “Vogliamo dare continuità all’ottima partita contro il Napoli. Dobbiamo provare a mettere in campo una prestazione importante contro la prima in classifica, la squadra più in forma del campionato. I rossoneri hanno ottenuto grandi risultati e sappiamo che sarà dura. In vista di domani abbiamo problemi di formazione, ma andremo a Milano con la voglia di giocarci al meglio le nostre chances. Domani mancheranno Leiva, Acerbi, Parolo, Lulic e Fares, mentre Correa lo valuterò nel corso dell’allenamento odierno. Pioli ha portato certezze al gruppo rossonero, giocando da squadra e concentrati si possono ottenere risultati importanti. Abbiamo avuto poco tempo per recuperare, dovrò valutare oggi i miei uomini ma l’importante è dare tutto in campo. Il 2020 è iniziato con la vittoria della Supercoppa di Riad, poi siamo tornati in Champions League dopo 20 anni. Il Covid ci ha penalizzati, considerando ovviamente l’assenza dei tifosi laziali all’Olimpico. Quest’anno solare ci ha regalato tantissime emozioni, è stato fantastico e ora vogliamo chiuderlo nel  migliore dei modi“.

LAZIO Immobile vola come un’aquila: nel gol salta più di Ronaldo

LAZIO Immobile vola come un’aquila – Durante la rete che ha portato i biancocelesti in vantaggio, l’attaccante è volato in cielo

LAZIO Immobile vola come un’aquila – Come Olympia, Ciro Immobile per mettere dentro il cross di Marusic ha effettuato uno stacco in aria ai limiti del naturale. Non solo zampata vincente, tiro e rigore, ora il numero 17 della Lazio si è specializzato anche nei colpi di testa, addirittura imprendibili per i portieri, un vero attaccante completo. Nella partita contro il Napoli ha messo a segno un gol staccando di testa con un’elevazione al di fuori della norma per tutti i suoi compagni, riuscendo a superare anche un mostro come Ronaldo che nel giorno precedente aveva segnato con un grande salto. Già, Ciro l’ha superato perché secondo lo Sky tech, è volato in alto per 2.40 metri contro i 2.38 del portoghese. In questa stagione l’attaccante di Torre Annunziata è già a quota 3 gol di testa e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

SUPERCOPPA ITALIANA 2019 Juventus-Lazio 1-3

SERIE A Anticipi e posticipi dalla 17° giornata: il 15 gennaio il derby

SERIE A Anticipi e posticipi dalla 17° giornata: il 15 gennaio il derby

SERIE A Anticipi e posticipi – La Lega di Serie A ha reso noto gli anticipi e i posticipi dalla 17° alla 10° di ritorno.

SERIE A Anticipi e posticipi della Lazio, ecco quando giocheranno i biancocelesti, compreso il derby che verrà giocato di venerdì

PARMA LAZIO domenica 10 gennaio 20.45 (SKY)

LAZIO ROMA venerdì 15 gennaio alle ore 20.45 (SKY)

LAZIO SASSUOLO domenica 24 gennaio 18.00 (SKY)

ATALANTA LAZIO domenica 31 gennaio 15.00 (DAZN)

LAZIO CAGLIARI domenica 7 febbraio 20.45 (SKY)

INTER LAZIO domenica 14 febbraio 20.45 (SKY)

LAZIO SAMPDORIA sabato 20 febbraio 15.00 (SKY)

BOLOGNA LAZIO sabato 27 febbraio 18.00 (SKY)

LAZIO TORINO da definire

JUVENTUS LAZIO sabato 6 marzo 20.45 (DAZN)

LAZIO CROTONE venerdì 12 marzo 15.00 (Sky)

UDINESE LAZIO domenica 21 marzo 15.00 (DAZN)

LAZIO SPEZIA sabato 3 aprile 15.00 (DAZN)

SUPERCOPPA ITALIANA 2019 Juventus-Lazio 1-3

LA NOSTRA STORIA Il grande Felice Pulici (VIDEO)

Il grande Felice Pulici nasce a Sovico (Mi) il 22 dicembre 1945. È il padre Piero a fargli amare il calcio. Sin da bambino lo porta a vedere le gare del Monza e lui sin da allora si appassiona al ruolo del portiere.

Talmente fissato con il pallone che alle scuole elementari si presenta ogni lunedì con una copia della Gazzetta dello Sport dentro la cartella. I suoi maestri spesso lo richiamano per questo ma chiudono un occhio perché il profitto dell’alunno è ottimo. Finite le elementari, il grande Felice Pulici frequenta le tecniche. Per lui in futuro ci sarebbe un posto alla catena di montaggio ma il suo talento per il calcio ne cambia il destino. Dopo aver vinto un campionato con la squadra dell’oratorio firma a 14 anni, e di nascosto dalla famiglia, un cartellino con il Seregno. La cittadina però è lontana da casa e Pulici non può allenarsi bene e quindi è costretto a star fermo un anno. Torna così a giocare con la squadra della parrocchia di Sovico. Qui resta fino a quando un osservatore del Lecco gli presenta un’offerta per giocare nelle giovanili.

GLI INIZI

A 18 anni parte per Orvieto, in Umbria, per svolgere il servizio militare nella compagnia atleti e questo gli permette di allenarsi ed avere permessi. Finito il militare torna al nord e inizia a farsi ogni giorno 70 km in treno per andare agli allenamenti. Svolge tutta la trafila delle squadre giovanili fino all’esordio in Serie B il 17 settembre 1967 in Genoa-Lecco 1-1. La stagione successiva passa al Novara in Serie C, dove nel 1970 ottiene la promozione in Serie B. Quando si trova davanti la Lazio all’Olimpico subisce 5 reti ma al ritorno si oppone alla grande e il Novara vince 1-0.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Nel luglio 1972 passa alla Lazio in Serie A. Per Felice Pulici è una sorpresa, lascia l’attività imprenditoriale e per un periodo anche la giovane moglie. Però è un’occasione troppo grande ed affascinante per essere rifiutata anche se c’è un po’ di timore per l’impatto con una grande città come Roma. I tifosi poi lo accolgono con freddezza. A Roma alloggia con Luciano Re Cecconi e Mario Frustalupi nella pensione “Paisiello” ai Parioli in attesa che possa riunirsi con la moglie.

PRIMO PERIODO DA INCUBO

In campo le cose non vanno bene e in Coppa Italia la squadra è disastrosa. Pulici subisce reti a ogni tiro, tanto che a un certo punto crede di essere ceduto nel mercato di novembre. Prima dell’inizio del Campionato 1972/73 Maestrelli lo prende da parte e gli concede fiducia incondizionata. La Lazio inizia il campionato carica di entusiasmo e, pur non riuscendo a vincere, gioca alla pari con Inter e Juventus e batte la Fiorentina in trasferta. Come in un sogno, giornata dopo giornata, i biancocelesti lottano per lo scudetto. Il 12 novembre gioca il suo primo derby davanti a oltre 85mila spettatori. Roma-Lazio 0-1, grazie a un gol di Franco Nanni. In tutta la stagione subisce solo 16 reti.

I CLAN E LA MALATTIA DEL MAESTRO

Nello spogliatoio fa parte del clan di Chinaglia e spesso si scontra verbalmente con Luigi Martini ma sempre con il massimo rispetto reciproco. Cattolico praticante, ogni domenica partecipa alla messa di Frà Lisandrini, padre spirituale dei biancocelesti, con il quale ha un ottimo rapporto. Il 12 maggio 1974 riesce a conquistare lo Scudetto mentre, contemporaneamente, la moglie partorisce il secondogenito Gabriele. L’unico neo è la mancata convocazione per i Mondiali in Germania dove gli fu preferito Castellini. Poi però Maestrelli si ammala, entra in clinica e inizia il calvario che di riflesso si abbatte anche sulla squadra e su di lui. La stagione si conclude con un 4° posto e in estate Giulio Corsini diventa il nuovo tecnico.

LA SCOMPARSA DI MAESTRELLI E RE CECCONI

Felice e i suoi compagni non legano con il nuovo allenatore. La Lazio  completamente e inspiegabilmente rinnovata naviga in acque basse e solo dopo l’esonero di Corsini e il ritorno, che ha del miracoloso, di Maestrelli in panchina, riesce a salvarsi. La salute del ‘Maestro’ però peggiora ed al suo posto viene chiamato Vinicio. Nel derby del 28 novembre 1976, Pulici, convinto che in tribuna ci sia Maestrelli, gioca la più bella partita della sua carriera permettendo alla Lazio di vincere per 1-0 grazie alla rete di Bruno Giordano. A fine gara dedica la vittoria all’ex tecnico che dopo qualche ora entra in coma. La morte dell’allenatore, quattro giorni dopo, è un tremendo colpo per tutto l’ambiente. Ancora peggio quando viene a mancare anche Luciano Re Cecconi.

L’ADDIO ALLA LAZIO

All’inizio della nuova stagione Vinicio fa capire di puntare su Claudio Garella. Pulici per un po’ resta in silenzio ma poi litiga duramente con l’allenatore che non si oppone alla sua cessione al Monza a ottobre. Preferisce l’esilio della Serie B alla panchina con un allenatore che lo detesta. Alla Lazio in cinque campionati ha messo insieme 150 presenze consecutive. Un altro pezzo della Lazio scudettata lascia Roma tra i rimpianti dei tifosi che non perdoneranno mai né Vinicio né Garella per questo.

IL RITORNO

Per Pulici si apre un nuovo capitolo della sua lunga carriera. A Monza però resta solo un anno sfiorando una clamorosa promozione piazzandosi al 4° posto a 2 punti dalla terza. Nel 1978/79 passa all’Ascoli, dove scopre una nuova giovinezza. Apprezzato dal pubblico e dalla squadra il portiere disputa un discreto campionato. Si emoziona solo quando incontra la Lazio e il pubblico lo acclama calorosamente ogni volta che lo rivede. Ormai avanti con gli anni gli viene preferito un altro portiere e Felice Pulici si accorda con la Lazio dove accetta di chiudere la carriera come vice di Dario Marigo. Dopo quasi cinque anni ritorna finalmente ‘a casa’. A giugno lascia il calcio dopo oltre 15 anni di carriera e 167 presenze nella Lazio.

IL RITIRO E LA NUOVA CARRIERA

Entra a far parte dello staff della Primavera diventandone allenatore per qualche partita dopo la promozione di Giancarlo Morrone in prima squadra. Intanto si laurea in Legge. Diventa esperto di diritto sportivo e si iscrive all’albo degli avvocati. Nel 1983 con il ritorno di Chinaglia come Presidente diviene dirigente. È però con Sergio Cragnotti che tocca il massimo livello come dirigente. Dopo l’esperienza con la Lega Nazionale Dilettanti nel 1994 torna alla Lazio come Responsabile del Settore Giovanile. Da qui ad avvocato della società, ricopre quasi tutti gli incarichi. Vede la sua Lazio vincere trofei in Italia e in Europa ed anche il suo secondo scudetto nel 1999/2000. Rimane anche dopo l’addio di Cragnotti ma con l’avvento di Claudio Lotito per lui non c’è più posto. Anche se difenderà con perizia la Lazio accusata dalla giustizia sportiva nell’ambito del cosiddetto ‘scandalo di Moggiopoli’. Malato da tempo Felice Pulici ci ha lasciato il 16 dicembre 2018, a pochi giorni dal compimento dei 73 anni.

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Mancini elogia Immobile: “Ciro segna gol incredibili”

Nella giornata odierna, il c.t. della Nazionale Roberto Mancini è intervenuto nella conferenza stampa di fine anno e ha elogiato Ciro Immobile

Roberto Mancini: “Dobbiamo sicuramente migliorare ma siamo sulla buona strada. Possiamo giocarcela anche contro Nazionali più pronte di noi. Nelle ultime partite la squadra ha giocato bene anche se mi aspetto sempre dei miglioramenti. Mi auguro che i giovani facciano esperienza da qui all’Europeo. Il campionato quest’anno è molto avvincente, ieri la Lazio ha ottenuto una vittoria importante e si sta riprendendo. Immobile? Sta facendo grandi cose ed è capace di segnare gol incredibili. Sono sicuro che arriveranno anche in Nazionale, magari tutti all’Europeo”.

NAPOLI Insigne: “La Lazio ha avuto solo due occasioni”

NAPOLI Insigne – All’indomani della sconfitta dell’Olimpico, il capitano partenopeo ha detto la sua sulla prestazione dei biancocelesti

NAPOLI Insigne: “Ieri è mancata un po’ di brillantezza e la stanchezza si è fatta sentire. Diventa difficile giocare ogni 3 giorni contro squadre di questo calibro. La squadra ha preparato al meglio la partita e credo che il fatto di aver affrontato due gare ravvicinate così impegnative contro Inter e Lazio abbia influito. I biancocelesti non hanno fatto di più rispetto a noi, hanno avuto due occasioni e le hanno concretizzate, tutto qui. Se ieri avessimo giocato con la testa non avremmo perso“. Così Lorenzo Insigne nel corso dell’evento di presentazione del nuovo calendario del Napoli.

LAZIO Formello – Lavoro di scarico in vista del Milan

LAZIO Formello – Oggi la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere il primo allenamento in vista del Milan

LAZIO Formello – Seduta di scarico all’indomani dell’importante vittoria contro il Napoli. Alla seduta in campo hanno preso parte i giocatori che non sono scesi in campo nel match di ieri o sono entrati nel secondo tempo: Djavan Anderson, Akpa Akpro, Cataldi, Patric, Pereira, Muriqi, Armini, Strakosha, Alia, G.Pereira e i tre Primavera Adeagbo, Moro e Franco. Al termine di un iniziale riscaldamento atletico, la squadra ha svolto un’esercitazione tecnica incentrata sulla circolazione del pallone e sul possesso palla. La seduta si è conclusa con una serie di partitelle a campo ridotto con l’ausilio delle sponde. Nella giornata di domani è prevista la rifinitura in vista del match contro il Milan e immediatamente scatteranno le prove tattiche. Resta da capire se Inzaghi riuscirà a recuperare Acerbi, assente contro il Napoli e oggi impegnato in una seduta di fisioterapia.

LAZIO Leiva in Paideia: il brasiliano verso l’arrivederci al 2021

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LAZIO Leiva in Paideia: controlli medici per il brasiliano.

LAZIO Leiva in Paideia. Questa la notizia con cui si è svegliata la squadra di Inzaghi dopo la vittoria super sul Napoli. Tempo per festeggiare però non ce n’è: mercoledì sera (ore 20,45) si scenderà nuovamente in campo, a casa del Milan capolista. Poco più di 48 ore quindi per il tecnico per fare il punto sulla strategia e soprattutto sulle forze a disposizione. Tra le quali ieri non c’era il brasiliano, reduce dalla lesione muscolare rimediata col Verona. Nelle ore precedenti la gara con i partenopei c’era addirittura ottimismo circa una sua convocazione, ma poi è arrivata la mazzata dell’assenza nella rifinitura. Ancora box dunque per il brasiliano, stamattina in Paideia per dei controlli medici. C’è attesa per l’esito, da cui dipenderà la data del ritorno in campo. Difficile comunque che quest’ultima coincida con quella della gara coi rossoneri, ultima del 2020: Inzaghi non vorrà correre rischi, nonostante l’importanza dell’impegno. Probabile che dunque che il riabbraccio tra Leiva e la mediana biancoceleste venga rimandato al nuovo anno.

Roma Pellegrini: “Uno scudetto con la Roma? No, ne voglio vincere 10”

Roma Pellegrini è sicuro del suo futuro che sarà ancora nella Capitale con tanti scudetti in bacheca

Roma Pellegrini rilascia un’intervista al Corriere della Sera in cui parla del sogno scudetto con la maglia giallorossa togliendosi così dal mercato: “C’è una cosa che non sopporto ovvero quando si dice che a Roma un solo scudetto ne vale 10 da un’altra parte. Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale 10 ma ne voglio vincere la bellezza di 10. Ovviamente sono consapevole che vincerli o non vincerli dipenderà da tanti fattori, dettagli e situazioni. Io ho questa mentalità. Cerco di vincere anche quando gioco con mia figlia”.

GIOCARE A ROMA

“Non mi sento di fare un sacrificio rimanendo a Roma come ha fatto De Rossi che, voglio ricordare ha comunque sia vinto un Mondiale, non mi sembra una cosa da poco. Tra l’altro Daniele ha sempre giocato per vincere. Non ha fatto una scelta di comodo, ma ci ha provato perché qui aveva il cuore. Vincere a Roma per un romano e romanista è un’emozione unica. Per un romano è normale sentire la pressione perché non solo hai tensione a livello singolo, ma senti il peso di dover fare bene per gli amici e i parenti che tifano Roma come te. Però può essere anche un vantaggio perché io vivo più le situazioni, con questa maglia mi sento a casa. Sono romano al 100%. Criticano tutti questa città ma poi quando vengono, non vogliono più andarsene”.

Una grande Lazio torna alla vittoria con i suoi campioni. Le pagelle di Lazio Napoli

HIGHLIGHTS Lazio Napoli – Guarda le reti dei biancocelesti

HIGHLIGHTS Lazio Napoli – I biancocelesti giocano una partita perfetta e battono i partenopei per 2-0

HIGHLIGHTS Lazio Napoli – I ragazzi di Inzaghi dopo tanto tempo difendono la porta di Reina riuscendo a non subire reti. Immobile e Luis Alberto stendono la squadra di Gattuso e volano a -3 dalla Roma quarta in classifica. Rivivi le azioni e i gol della partita.

LAZIO NAPOLI INZAGHI: “La nostra partita migliore quest’anno”

Una grande Lazio torna alla vittoria con i suoi campioni. Le pagelle di Lazio Napoli

LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri a Matias Jesus Almeyda

Il 21 dicembre 1973 nasce ad Azul in Argentina  Matias Jesus Almeyda. Uno dei giocatori che hanno scritto la storia della Lazio nel decennio dell’ex presidente Sergio Cragnotti.

Cresciuto in un ambiente modesto inizia a giocare nelle giovanili del River Plate fino al debutto in prima squadra e, divenuto titolare fisso, vince tre Campionati nel 1993, nel 1995 e nel 1996, e una Coppa Libertadores nello stesso anno. Ai Giochi di Atlanta con la Nazionale Olimpica conquista la medaglia d’argento. In Argentina Matias Jesus Almeyda gioca in tutto 67 partite e segna 3 reti. Alla fine del 1996 si trasferisce al Siviglia che lo paga circa 22 miliardi di lire.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Gli spagnoli retrocedono e nell’estate 1997 il presidente laziale Sergio Cragnotti lo acquista per rinforzare la squadra biancoceleste. A Roma Almeyda si rivela un calciatore fortissimo e diviene il vero puntello di un centrocampo già fortissimo. In tre stagioni vince uno Scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Italiana. In più si aggiudica il premio Guerin d’Oro nel 1998/99.

LE DOTI DA CALCIATORE

Centrocampista arcigno e con grande spirito battagliero è stato uno dei maggiori protagonisti dei successi della Lazio. Instancabile sul campo, implacabile nei contrasti, è stato il giocatore addetto a rubare palloni tramite un pressing continuo ed aggressivo. Generoso, duro ma corretto, è stato un idolo per i sostenitori biancocelesti. Durante le sue interviste ricorda spesso come il periodo più prestigioso della sua carriera quello laziale e i tifosi biancocelesti come i più affettuosi nei suoi confronti.

L’ADDIO ALLA LAZIO

Nell’estate del 2000, dopo 63 partite e 2 reti in biancoceleste, Cragnotti lo cede al Parma dove rimane per 2 stagioni e gioca 47 partite, vincendo un’altra Coppa Italia. La sua cessione agli emiliani è stata sicuramente una delle operazioni più sconsiderate della gestione Cragnotti. Nel 2002 una nuova avventura all’Inter ma a causa di ripetuti infortuni che ne limitano il rendimento nel 2004 viene ceduto al Brescia dove rimane fino al gennaio 2005 giocando solo 5 partite. Alla fine del 2005 trova un accordo con il Quilmes per giocare nella Coppa Libertadores ma dopo solo quattro mesi e 10 incontri giocati con la squadra argentina, Matias annuncia, a soli 31 anni, il suo ritiro dal calcio. Dopo due anni di inattività però torna in campo con la squadra norvegese del Lyn Oslo. In seguito, dopo aver raggiunto l’accordo contrattuale prima con il West Bromwich Albion e poi con il River Plate, rinuncia a giocare con le due società. Si accorda con il Fenix (Uruguay) e gioca in un campionato di categoria minore. Torna al River Plate nel 2009 per due stagioni.

IL RITIRO

Nel giugno 2011 viene nominato allenatore del River Plate, retrocesso per la prima volta in Segunda serie Argentina. Nell’aprile 2013 diviene il nuovo allenatore del Banfield. Dal 2015 al 2018 guida la squadra messicana del Chivas di Guadalajara. Attualmente è il tecnico del San Jose Earthquakes, società calcistica statunitense con sede nella città di San Jose (California).
Almeyda dal 1996 al 2005 ha fatto parte della Nazionale argentina, con la quale ha disputato 39 partite segnando una rete.

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LAZIO NAPOLI INZAGHI: “La nostra partita migliore quest’anno”

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Lazio Napoli Inzaghi gongola per la vittoria netta dei suoi ragazzi contro i partenopei. Grande prova dei biancocelesti che tornano alla vittoria.

“Grande partita oggi, la migliore in Serie A quest’anno. Deve essere l’inizio del nostro campionato, siamo in ritardo ma vogliamo provarci. Luis Alberto è un giocatore straordinario, ha passato diversi momenti negativi tra Covid e infortuni. E’ un momento brutto con tutte queste disavventure ma possiamo venirne fuori. Luis Alberto è un grandissimo talento, ce lo teniamo stretto. Acerbi voleva giocare a tutti i costi. Rientrati dal riscaldamento ci ha parlato, sentiva un po’ di dolore e io e lo staff non abbiamo voluto rischiarlo. Siamo in grandissima emergenza e giocando ogni tre giorni è difficile gestire le forze e i cambi. Non voglio parlare dei singoli, è stata una partita di squadra. Godiamoci questa vittoria: domani si torna in campo per preparare il Milan”.