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LA NOSTRA STORIA L’ex podista Pier Italo Rivalta

LA NOSTRA STORIA Pier Italo Rivalta nasce a Genova il 2 luglio 1892. Podista, non si hanno notizie sull’attività agonistica. È inserito nei quadri biancocelesti dalla stagione 1913/14. Come altri atleti che svolgevano il servizio militare a Roma Rivalta fu invitato a gareggiare per la Lazio. Partito per la Prima Guerra Mondiale probabilmente nel 1917, durante la disfatta di Caporetto, Rivalta fu fatto prigioniero. La sua Brigata, l”89° Salerno’, si trovava sul Monte Matajur. La Brigata fu accerchiata dagli Austro-Ungarici. Mentre combatteva frontalmente il nemico si trovò la 12^ divisione germanica, agli ordini del giovane Tenente Rommel, alle spalle. I superstiti cercarono di bloccare il nemico alla stretta di Brischis ma alla fine dovettero ripiegare a Cividale e poi lungo il Piave. Quasi tutti gli effettivi furono uccisi. I pochi rimasti in vita fatti prigionieri e deportati in campi di prigionia in Ungheria. Muore il 17 novembre 1918 per malattia contratta in prigionia. Riposa nel Cimitero Militare italiano di Budapest.

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LAZIO FORMELLO Biancocelesti al lavoro: una bella notizia per Inzaghi

LAZIO FORMELLO Biancocelesti di Inzaghi in campo stamattina alle 10:30 al Fersini dopo la bella vittoria in rimonta di ieri sul campo del Torino.

LAZIO FORMELLO Scarico per i titolari di Torino-Lazio, seduta completa per il resto della squadra. Riscaldamento atletico, poi esercitazioni sulla trasmissione del pallone. Infine, la seduta si è conclusa con una partitella a campo ridotto. Finalmente una bella notizia per mister Inzaghi: Lucas Leiva è in campo. Il brasiliano ha partecipato al riscaldamento e anche agli esercizi sui passaggi. Poi, insieme a Lukaku e Correa, ha lavorato a parte nella seconda parte di seduta. Il centrocampista proverà il recupero per la fondamentale sfida contro il Milan di sabato sera.

LUIZ FELIPE AI BOX

Ancora fermo Luiz Felipe: il centrale ha effettuato solo lavoro atletico differenziato assistendo poi alla seduta dalla panchina. La lesione muscolare deve ancora essere assorbita completamente. Differenziato anche per Adekanye, che proverà almeno a strappare una convocazione vista anche l’emergenza assoluta in attacco dovuta alle squalifiche di Immobile e Caicedo. Contro il Milan dell’ex Pioli, con Correa unico elemento offensivo, probabile lo spostamento in avanti di uno tra Luis Alberto e Milinkovic, ieri tra i più positivi. Riposo supplementare per Marusic e Cataldi.

Lazio è sempre più Immobile record: ecco le statistiche superate

Lazio è sempre più Immobile record – In questa stagione l’attaccante di Torre Annunziata sta stravolgendo tutte le aspettative

Lazio è sempre più Immobile record – Dopo il gol pareggio di ieri i gol in campionato diventano 29 in 29 partite, numeri da bomber puro. Sta stupendo tutti, è sempre più Immobile mania e il numero 17, non ha intenzione di fermarsi perché davanti a sé ha moltissimi obbiettivi. L’obbiettivo principale è quello di squadra, ottenere la qualificazione in Champions e continuare il sogno scudetto però, a livello singolare potrebbe raggiungere diversi traguardi.

SERIE A E CAPOCANNONIERE

Al momento è il capocannoniere della Serie A con 29 reti, ha raggiunto il suo record più alto raggiungo sempre con la maglia biancoceleste nella stagione 2017-2018, inoltre, ha ancora intenzione di raggiungere il record di sempre con più gol nel campionato italiano ottenuto da Higuain, 36 reti in una sola stagione. Potrebbe facilmente raggiungerlo continuando su questa media, anche se, dovrà già rinunciare alla gara contro il Milan. Ha ottenuto un altro record insieme a Simone Inzaghi, hanno raggiunto Pippo Inzaghi e Carlo Ancelotti per gol segnati con lo stesso allenatore. Inoltre, con le 29 reti e le 29 giornate, si è portato al secondo posto nella classifica come miglior italiano di sempre e potrebbe diventare il miglior attaccante di sempre superando Angelillo 31 reti. In pressing come capocannoniere c’è Ronaldo a quota 24 reti, il portoghese continua a segnare con l’obbiettivo di raggiungere il 17 laziale.

SCARPA D’ORO

Per la Scarpa d’Oro, Ciro, dovrà fare grandi cose. Prima della sospensione dei campionati era in vantaggio ma ora è stato superato da Lewandowski che ha terminato la stagione con 34 gol e 64 punti. Al secondo posto c’è Immobile con 29 reti e 58 punti. Per poter raggiungere il polacco, il 17 avrà bisogno di segnare altre 5 reti, 6 se volesse superarlo e otterrebbe in una sola stagione il titolo di capocannoniere e Scarpa d’Oro. L’attaccante del Bayern ha già terminato la sua stagione.

Lazio Milan Sos in attacco: sorpresa Bastos centravanti?

Lazio Milan Sos in attacco – La squadra di Inzaghi dovrà affrontare i rossoneri senza attaccanti, se non il Tucu Correa

Lazio Milan Sos in attacco – Un vero guaio in casa Lazio, che riesce sì a conquistare la vittoria contro il Torino grazie alla rimonta di Immobile e Parolo, ma, dovrà fare a meno per la prossima sfida casalinga contro il Milan di Caicedo e Immobile. I due, erano diffidati e sono stati entrambi ammoniti. Il primo ingenuamente, perché Felipe, avrebbe potuto evitare di prendere il giallo sapendo di essere diffidato e che il suo compagno di reparto era stato già ammonito e ora per Inzaghi sarà un problema.

SORPRESA

Non ci saranno a disposizione neanche Bobby Adekanye e Raul Moro, entrambi sono ancora infortunati e non dovrebbero tornare in tempo per la partita di sabato. L’unico attaccante disponibile, è il Tucu Correa che probabilmente verrà affiancato da Luis Alberto, ruolo che conosce visto che 3 stagioni fa lì, fece faville con Immobile oppure verrà affiancato da Milinkovic Savic. Però, su alcuni quotidiani, in mattinata, è uscita una pazza idea, Bastos centravanti. Il difensore angolano, spesso è protagonista di allunghi, dribbling e sgaloppate che lo portano nell’aria d’attacco cercando poi il tiro, questa, potrebbe essere una soluzione nel finale, quando il mister effettuerà dei cambi e forse, potrà schierare l’angolano in attacco per dare un’ulteriore soluzione, in casa Lazio, si proverà di tutto pur di rimanere nella scia vincente.

L’AUTORE DELLA VITTORIA, PAROLO

TORINO LAZIO RADU: “Darò sempre tutto per la Lazio”

TORINO LAZIO RADU – Finisce 1-2 per i biancocelesti che grazie alle reti di Immobile e Parolo ribaltano il risultato

TORINO LAZIO RADU Ecco le sue parole a Sky Sport: “E’ dall’inizio del campionato che tutti quanti noi giochiamo da squadra, abbiamo fatto vedere che abbiamo carattere vincendo tante partite alla fine. Anche oggi, la storia non è cambiata, lottiamo per 90′ minuti per ottenere la vittoria. Subire subito il gol ha un po’ cambiato tutto, è stata dura. Loro si sono chiusi, ci concedevano pochissimo, abbiamo sofferto per ribaltare il risultato. All’inizio non dovevo continuare, poi però, ho raggiunto il gruppo tardi e mi sono fatto trovare immediatamente pronto. Ho promesso che darò tutto per la Lazio. Chi gioca in attacco contro il Milan? Sarà molto difficile, però abbiamo dimostrato di saper sopperire alle assenze, vogliamo giocare nonostante manchi qualcuno. Poi c’è sempre il Tucu”.

LE PAROLE DI FARRIS

L’UOMO GOL, PAROLO ECCO LE SUE PAROLE

TORINO LAZIO Moreno Longo: “Presi due gol evitabili”

TORINO LAZIO Il tecnico granata Moreno Longo a fine partita: “Presi due gol evitabili”.

Le parole di Longo al termine di Torino-Lazio: “Prestazione positiva per dedizione e impegno. Abbiamo dato il 110%. Bisogna evitare sbavature come quelle che hanno portato ai gol presi. Gol evitabili nati dalla qualità della Lazio e dalla nostra ingenuità. Senza questi errori un risultato positivo poteva arrivare. Il Toro ha fatto una partita di grande dedizione e sacrificio contro una grandissima squadra come la Lazio. Questo nuovo format di campionato ci mette di fronte a difficoltà nuove come giocare ogni 3-4 giorni, che chiamano in causa energie non solo fisiche ma anche nervose. Un dispendio importante e un recupero difficile. Per questo all’interno della stessa partita ci sono più partite, su tutto il campo. Dovevamo fare una gara come quella che abbiamo fatto. Servono le energie per andare a prendere la Lazio più alta e noi non le avevamo. Avrebbe significato concedere profondità a una squadra capace di attaccare gli spazi e fare ancora più male”.

TORINO LAZIO – LE PAROLE DI FARRIS A FINE GARA

LA NOSTRA STORIA L’allenatore biancoceleste Mario Sperone

LA NOSTRA STORIA Mario Sperone nasce a Priocca, in prov. di Cuneo, il 1 luglio 1905. Chiamato alla Lazio dal presidente Giovanni Mazzitelli e confermato da Remo Zenobi.

Sperone guida i biancocelesti nelle stagioni 1948/49, 1949/50 e 1950/51. Alla fine di quest’ultima stagione è sollevato dall’incarico e sostituito da Bigogno. Torna alla Lazio di Costantino Tessarolo, prendendo il posto di Notti, nella stagione 1953/54. Viene esonerato a poche giornate dalla fine del campionato sostituito da Allasio. Guida la Lazio per 128 partite, riportando 54 vittorie, 35 pareggi e 39 sconfitte. È morto a Torino il 17 febbraio 1975.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere Lucidio Sentimenti

LA NOSTRA STORIA Lucidio Sentimenti nasce a Bomporto (MO) il 1 luglio 1920, Era soprannominato ‘Cochi’. Fu il quarto di cinque fratelli tutti calciatori: Ennio, Arnaldo, Vittorio, Lucidio, Primo. Uno dei portieri più famosi del calcio italiano. A quindici anni era apprendista calzolaio.

L’amore per lo sport portò Lucidio Sentimenti a scrivere una lettera alle società calcistiche della zona offrendosi per qualsiasi ruolo in campo. Venne chiamato dal Modena dove fu schierato anche in attacco. Nel 1938/39, anno in cui esordisce in Serie A, l’allenatore Caligaris decise di schierarlo in porta. Per quattro stagioni contribuì alla permanenza della squadra nella massima serie, con un’unica parentesi in B. Il 17 maggio 1942, in Napoli-Modena, Lucidio fu incaricato di battere un calcio di rigore per il Modena. Il portiere avversario era suo fratello Arnaldo e lo superò spiazzandolo.

I due per due anni non si parlarono. Anche perché Lucidio prima del tiro aveva detto ad Arnaldo di non tentare di mettere la mano sulla traiettoria altrimenti gliela avrebbe spezzata con la potenza del tiro. Solo l’intervento del padre convinse i due fratelli a riappacificarsi. Nel 1942 passò alla Juventus. Gli inizi non furono positivi. In un derby di campionato prese cinque gol e fu accantonato per qualche domenica. Una volta riconquistato il posto non lo lasciò più e divenne uno dei punti fermi della squadra. Nel campionato di guerra 1944 a causa di una frattura alla mano giocò diverse gare all’ala destra segnando quattro reti. Finita la guerra esordì in Nazionale dove giocò nove volte: cinque partite mentre era alla Juventus e quattro alla Lazio.

Alla fine della stagione 1948/49 ritenendolo in fase discendente la Juventus lo cede alla Lazio assieme al fratello Vittorio. Lucidio in biancoceleste trovò nuovi stimoli e divenne, insieme a Vittorio, il vero leader della formazione. Nei primi tre campionati la Lazio conquistò il quarto posto e divenne una compagine ammirata in tutta Italia. La sua avventura a Roma ebbe termine nel 1954 quando fu ceduto al Vicenza, in Serie B, dove contribuì fortemente alla promozione in Serie A. Nel 1957 lascia il calcio ma poi cede alle richieste del Torino Talmone e torna a giocare a trentotto anni. L’ultima uscita pubblica di Lucidio Sentimenti si è verificata nel 2006 a Torino, quando ha sfilato in campo in occasione del 109° Anniversario della Juventus sotto braccio a Del Piero. È deceduto a Torino il 28 novembre 2014.

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TORINO LAZIO FARRIS: “Ho parlato con Ciro a fine primo tempo”

Ha sostituito Inzaghi squalificato per questa partita: Farris ha visto la Lazio rimontare ancora. Torino Lazio Farris racconta la sua partita da primo allenatore per un giorno.

Torino Lazio Farris a Sky: “Mi dispiace per il giallo a Immobile ma è il regolamento e dobbiamo accettarlo. Siamo penalizzati, perché il rigore ci stava ma l’ammonizione ci ha distrutto. Oggi il gruppo ha avuto un grande spirito di abnegazione, ci siamo aiutati tantissimo e la qualità è venuta fuori alla distanza. Ciro era rammaricato per le occasioni sprecate nel primo tempo ma gli ho detto che sarebbe arrivato il suo momento. La condizione fisica sta crescendo, abbiamo ribaltato Fiorentina e Torino, l’Atalanta è stata brava alla rimonta. A livello mentale stiamo bene, la rimonta ci ha caricato. Non possiamo recuperare nessuno per il Milan: Marusic e Cataldi hanno dato disponibilità per oggi ma non erano pronti. Vediamo se riusciamo a recuperarli per sabato sera. Senza Immobile e Caicedo proveremo con Correa altrimenti cambieremo modulo. Leiva? Il menisco esterno è complicato, c’è stato un piccolo intoppo ma speriamo di averlo presto con noi. Inzaghi? E’ un grande, sa gestire spogliatoio e staff. Sta portando avanti un lavoro di 4 anni, è un passionale, ha spaccato una porta per l’esultanza. E’ molto umano, conosce nell’intimo i giocatori: la crescita di Immobile. Luis Alberto e Milinkovic è anche merito suo”.

TORINO LAZIO PAROLO: “E’ il momento di tifare Genoa”

Ha fatto tutto lui: dalle stalle alle stelle, prima il rigore regalato poi la rete decisiva. Torino Lazio Parolo pronto a tifare Genoa dopo il gol che ha regalato la vittoria ai biancocelesti.

Torino Lazio Parolo a Sky: “Abbiamo giocato la partita per vincere. Il nostro primo obiettivo è la Champions ma continuiamo con il nostro sogno. Abbiamo un po’ di ruggine per la sosta, ma giocando ogni tre giorni stiamo recuperando. Vincere aiuta a vincere. Il Genoa ha bisogno di punti per salvarsi, è il momento di tifare Genoa. Il nostro obiettivo è la Champions ma se stiamo lì dobbiamo crederci”.

Torino Lazio (1-2) pagelle – Avanti Lazio, la marcia continua

Torino Lazio (1-2) pagelle –

Torino Lazio (1-2) pagelle

Torino (3-5-2)

Sirigu 6; Lyanco 6, N’Koulou 6, Bremer 6 (dal 80′ Millico sv); De Silvestri 6 (dal 58′ Ansaldi 5,5), Lukic 6 (dal 80′ Djidji sv,) Rincon 6, Meité 6,5, Aina 5,5 (dal 70′ Edera 5,5); Belotti 6,5, Verdi 5 (dal 58′ Berenguer). All. Longo 6

Lazio (3-5-2)

  • Strakosha 6 – Non può far nulla sul rigore di Belotti. Per il resto è praticamente inoperoso per tutti novanta minuti.
  • Patric 6,5 – Ordinato e senza sbavature, disputa un buonissima gara. (Dal 89′ D. Anderson sv).
  • Acerbi 7 – Sul finire della prima frazione, realizza di testa ma la sua posizione è in fuorigioco. Per il resto, solita gara pressoché perfetta.
  • Radu 7 – Buona la condizione atletica. Sicuramente il migliore del primo tempo. Tiene botta anche nella ripresa.
  • Lazzari 6 – Difficile il duello contro il veloce Aina. Ciononostante gioca tutti i novanta minuti a livelli importanti. (Dal 89′ Bastos sv)
  • Milinkovic 7 – Primo tempo un po’ nascosto ma tanto lavoro sporco, nella ripresa risulta essere più aggressivo sul versante offensivo. Che classe, che giocatore!
  • Parolo 6,5 – Sbaglia sul calcio da fermo che porta il Toro in vantaggio. Parte male ma poi la sua esperienza risulta essere importante. Il gol del 2-1 ci fa esultare come matti!
  • Luis Alberto 7,5 – Play basso, da lui passano quasi tutte le giocate dei romani. Propizia il gol del pareggio. La luce.
  • Jony 6 – Giocatore generoso però non salta mai l’uomo. Dal 58′ Lukaku 7 – Innesto importante. Da un suo dribbling arriva il gol del sorpasso.
  • Immobile 6,5 – Sfortunato sull’episodio del rigore. La palla gli sbatte sul braccio a distanza ravvicinata. Ammonito, salterà la gara contro il Milan. Al 22′ e al 36′ calcia alto da buona posizione. Nella ripresa parte subito alla grande realizzando al 47′ il gol del pareggio.
  • Caicedo 5 – Poco in mostra durante la prima mezz’ora di gioco, prende un giallo evitabile e anche lui sarà assente domenica sera contro il Milan. Dal 58′ Correa 6 – Da’ movimento alle manovra biancocelesti. Bene così.

Arbitro – Davide Massa della sezione di Imperia 6

Primo tempo con due episodi importanti: il primo è subito il rigore concesso al Toro senza nemmeno pensarci un attimo. Il secondo episodio accade verso la fine del primo tempo quando Milinkovic viene sbattuto a terra ma l’arbitro ligure preferisce far proseguire l’azione. Nella ripresa nulla di particolarmente importante.

UFFICIALE – LAZIO E ARMINI

LAZIO Ufficiale il rinnovo di Armini

LAZIO Con un comunicato apparso sul sito del club biancoceleste, la società ha ufficializzato il rinnovo del giovane Nicolò Armini.

LAZIO Arriva finalmente il nero su bianco sul contratto che legherà il giovane difensore Nicolò Armini alla società biancoceleste per altri tre anni. Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste: “La S.S. Lazio rende noto di aver prolungato il contratto economico del calciatore Nicolò Armini sino al 30 giugno 2023“.

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali. Un solo cambio per Inzaghi

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali della sfida in programma questa sera allo stadio Olimpico di Torino alle ore 19:30.

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali. Poca scelta per mister Inzaghi che deve ancora far fronte all’emergenza. Solo un cambio rispetto alla vittoria contro la Fiorentina: in difesa torna Radu al posto di Bastos. In avanti invece sarà di nuovo Caicedo ad affiancare Immobile. Nel Torino Verdi a supporto di Belotti.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Lyanco, Nkolou, Bremer; De Silvestri, Meitè, Rincon, Lukic, Aina; Verdi, Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Izzo, Djidji, Ghazoini, Singo, Ansaldi, Greco, Berenguer, Millico, Adopo, Edera, Zaza. Allenatore: Longo.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Vavro, Armini, Jorge Silva, Bastos, J.Lukaku, Marusic, Falbo, Cataldi, D.Anderson, A.Anderson, Correa. Allenatore: S. Inzaghi.

TORINO LAZIO Probabili formazioni – C’è Radu

TORINO LAZIO Probabili formazioni – In vista del match di questa sera, in programma alle 19.30 all’Olimpico Grande Torino, Inzaghi recupera Radu in difesa 

TORINO LAZIO Probabili formazioni – Stefan Radu torna dunque nel terzetto difensivo andando a completare un reparto già composto da Acerbi e Patric. Ancora Jony sulla sinistra e Parolo in regia, mentre a supporto di Immobile agirà il Tucu Correa, anche lui recuperato. Di seguito i probabili schieramenti:

TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Lyanco, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Lukic, Rincon, Meité, Ansaldi; Verdi; Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Izzo, Singo, Djidji, Ghazoini, Aina, Freddi Greco, Edera, Adopo, Berenguer, Millico. Allenatore: Longo.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Vavro, Jorge Silva, Bastos, J.Lukaku, Marusic, Falbo, Cataldi, D.Anderson, A.Anderson, Caicedo. Allenatore: S. Inzaghi.

 

LAZIO Diaconale: “Nessun complotto per favorirci”

LAZIO Diaconale – Nella giornata di oggi, il portavoce del club è intervenuto a proposito delle teorie, circolate negli ultimi giorni, circa ipotetici complotti in favore dei biancocelesti 

LAZIO Diaconale: “Voglio inviare una raccomandazione ai tifosi deboli di fede. Non ascoltate le voci dei gufi, che stanno sugli alberi con gli occhi rivolti sempre a terra alla ricerca dei sorci di cui sono ghiotti e non guardano mai per aria senza rendersi conto che le aquile volano sempre in alto nel cielo e non hanno alcuna intenzione di scendere. A loro, poi, la seconda preghiera di non badare alle strampalate teorie di chi ipotizza un complotto in atto per favorire la Lazio e tenere ancora aperto il campionato. Si tratta di balle che per un verso dimostrano quanta paura possa incutere una squadra come quella biancoceleste ed un presidente a cui, benché oggetto di continue campagne di denigrazione, vengono attribuiti poteri incredibili ed una ciclopica capacità di manovra. Per l’altro rappresentano una sorta di rito esorcizzante ed un tentativo di guerra psicologica, allo scopo di creare ostacoli alla rincorsa della Lazio sulla Juve, rincorsa che poggia sulla volontà dei nostri ragazzi e sul cuore dei nostri tifosi”. Così Arturo Diaconale nel consueto appuntamento con “Il Taccuino Biancoceleste”.

Lazio D’Amico: “Lazio, concentrati con il Torino, risultato non scontato”

Lazio D’Amico parla della lotta scudetto che vede coinvolti i biancocelesti e anche della partita che si giocherà oggi

Lazio D’Amico ai microfoni di TMW: “La partita di oggi sarà molto strana, ci sono in ballo due obbiettivi, il Torino giocherà per togliersi di mezzo dalla zona critica che lo vede risucchiato verso gli ultimi posti, mentre la Lazio per continuare la lotta scudetto. In pratica, è una sfida difficile per entrambi. Quando si punta o si gioca per lo scudetto hai una foga maggiore, però anche le avversarie che stanno lottando per non finire troppo in basso nella classifica hanno le stesse motivazioni. Entrambe saranno al massimo per cercare di raggiungere l’obbiettivo, la Lazio provare a vincere lo scudetto e il Torino doversi salvare, nessuna delle due a inizio stagione avrebbe mai pensato a questi due obbiettivi”.

CONTINUA SU TORINO LAZIO

“La Lazio non ha veri punti deboli, in fin dei conti sta lottando per lo scudetto. Ogni tanto Strakosha commette qualche errore, però non sarà né il primo né l’ultimo, tutti i portieri ogni tanto sbagliano, quindi neanche lui lo considero un punto debole. Sono tutti compatti, lasciano poco agli avversari. Nella partita di questa sera, il risultato non è scontato, non si deve dire che la Lazio vincerà sicuramente, ad esempio siamo stati in difficoltà contro la Fiorentina, ora è tutto cambiato. Non è più come tre mesi fa, sono cambiate tantissime cose”.

CALCIOMERCATO LAZIO KUMBULLA VICINISSIMO

L’ARBITRO DEL MATCH

Lazio senti Hernanes: “Juve o Lazio? Preferirei vincesse la Lazio

Lazio senti Hernanes – L’ex biancoceleste parla della lotta scudetto e di chi preferirebbe vedere trionfare al termine della stagione

Lazio senti Hernanes – I biancocelesti si trovano a -4 dalla Juventus e, avranno anche lo scontro diretto da disputare. Questo duello sta tenendo incollati molti tifosi e giocatori che vogliono vedere come andrà a finire. Uno di questi, è Hernanes, arrivato alla Lazio e poi passato prima all’Inter e infine alla Juve stessa. Ecco le sue parole sulla lotta scudetto: “La favorita ovviamente è sempre la Juventus, ha da sempre la mentalità vincente e una rosa di ottima qualità. Però, se dovesse vincere lo scudetto la Lazio, sarebbe molto bello, non solo per i propri tifosi, ma per tutti, perché dopo 8 anni di fila come vincitrice dello scudetto, la Serie A, ne avrebbe un’altra. Alla Lazio poi, manca dal 2000 quindi sarebbe ancora più bello se lo vincesse”.

LEGAME E RAPPORTI

“Ho avuto sempre dei bellissimi legami a Roma, sia con i compagni che con la società, anche se, alla fine ci sono stati alcuni fraintendimenti. Con Lotito ho avuto qualche screzio e ogni tanto è un po’ polemico, però anche lui mi ha lasciato un segno positivo. Inoltre ha portato la Lazio a grandi livelli, sa gestire bene il club”.

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo: nella trattativa giocatore a sorpresa

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo, a breve potrebbe arrivare l’annuncio, presto sarà un nuovo calciatore biancoceleste

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo all’ufficialità – A breve potrebbe arrivare la notizia ufficiale del passaggio del giocatore del Verona alla Lazio. La trattativa è in fase di definizione, mancherebbero alcuni dettagli e poi potrebbe arrivare già l’annuncio in giornata. I biancocelesti sono gli unici rimasti in corsa per il difensore dopo che il Napoli e la Juve si sono defilati e l’Inter ha dovuto mollare a causa dell’acquisto di Hakimi. Il presidente Setti, ha fatto scendere la valutazione del cartellino, non costa più 30 milioni ma sui 25 complessivi.

OFFERTA

In giornata, ci sarà l’assemblea di Lega e i due presidenti, limeranno gli ultimi dettagli. Come riporta il Corriere dello Sport, dopo le varie contropartite indicate: Durmisi, Berisha, Wallace, Lombardi e Maistro, il giocatore ad andare al Verona, dovrebbe essere Andrè Anderson, fino a questo momento, mai inserito nella trattativa. La squadra gialloblu, ha scelto il brasiliano classe 99′ come rinforzo per il centrocampo. L’offerta si dovrebbe concludere sulla base di 20 milioni cash più il cartellino del ragazzo valutato intorno ai 4-5 milioni. Manca davvero poco e Kumbulla presto, dovrebbe diventare un calciatore biancoceleste.

CONFERENZA INZAGHI

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore biancoceleste Maino Neri

LA NOSTRA STORIA Maino Neri nasce a Carpi, in prov. di Modena, il 30 giugno 1924. Cresce nel Modena dove resta per undici anni dal 1940 al 1951.

Poi Maino Neri passa all’Inter, dove vince due scudetti. Nel 1955 si trasferisce in Serie B al Brescia dove resta per tre campionati. Durante la sua carriera disputa otto gare con la Nazionale.

Terminato di giocare intraprende la carriera di allenatore. Prima alla guida dei ragazzi dell’Inter, poi per quattro anni come secondo di Helenio Herrera. Nel 1964 passa sulla panchina del Modena. L’anno dopo è ancora a Modena ma viene sostituito dopo poche giornate. Il presidente Umberto Lenzini lo chiama alla guida della Lazio il 7 novembre 1966, in sostituzione di Umberto Mannocci, dopo sette partite della stagione 1966/67. Conclude la stagione alla guida dei biancocelesti ma non si accorda per l’anno dopo e la squadra è affidata a Renato Gei. In seguito allena Como, Reggina e Lecce. È deceduto a Modena l’8 dicembre 1995.

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DA ZERO A 10 Polemiche, opinionisti faziosi, lotta scudetto e plusvalenze

La 28esima giornata ha lasciato strascichi polemici, critiche social dei faziosi e plusvalenze dubbie. Da Zero a 10

Ma c’è anche il calcio giocato nei nostri numeri di giornata “Da Zero a 10”, oltre allo schieramento e alle coalizioni anti Lazio. Un turno all’insegna della polemica arbitrale e di qualche parola di troppo fuori posto.

0 – Alla crociata del giornalista Marcello Chirico che da sabato sera continua a twittare contro la Lazio per il rigore di Caicedo. Un episodio determinante ai fini del match, ma non così scandaloso come possa sembrare. Rizzoli anche ha confermato che il 99% degli arbitri lo fischierebbe. Non capiamo questo astio del giornalista contro i biancocelesti, quando nulla disse sul contatto Barrow – De Sciglio.

1 – Come la prima sconfitta della Roma con l’arbitro Giacomelli. C’è sempre una prima volta…

2 – Come Pradè e Commisso, i due dirigenti della Fiorentina che a fine partita hanno sottolineato solo il penalty di Caicedo, non ricordando il colpo di mano di Badelj e il placcaggio in area di Pezzella su Milinkovic. Speriamo abbiano poi dormito…

3 – I tre fattori voglia, cuore, grinta, che sta ha utilizzato la Lazio “laddove non sono arrivate le gambe” (cit. Immobile).

4 – Come i punti di distacco dalla vetta. Resta invariato il distacco dalla Juventus, nonostante le assenze e gli infortuni che stanno pesando in casa biancoceleste. La Lazio andrà a Torino con la consapevolezza che può ancora dire la sua.

5 – Come il voto di Bastos nelle nostre pagelle. L’angolano ha rischiato grosso con uno dei suoi scoordinati interventi. Meno irruenza e più concentrazione, grazie.

6 – Il numero totale composto da Giulia Mizzoni, Simone Tiribocchi, Pierluigi Pardo, Ciccio Graziani, Teleradiostereo e i tifosi romanisti che non si danno pace per la vittoria della Lazio e gridano allo scandalo per il rigore su Caicedo. Però dimenticano il tuffo di Strootman…

7 – Come i milioni che sborserà l’Atalanta per acquistare Simone Muratore dalla Juventus. Una plusvalenza che ha fatto storcere il naso agli altri club.

8 – Come il voto che merita il post di Milinkovic al termine di Lazio Fiorentina: “Ehi amico, ricordati una cosa: Lazio non molla mai, parola di Sergente”.

9 – Al nostro mister Inzaghi che ha raggiunto Sven Goran Eriksson con 106 vittorie sulla panchina della Lazio.

10 – Come il numero che porta sulle spalle Luis Alberto. Lo spagnolo ha risolto una gara difficile con l’estro e la giocata del grande campione.

Marco Corsini