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Lazio Proto: “Se la Serie A non continuasse la mia carriera si chiuderebbe qui”

Lazio Proto — Nella giornata odierna il portiere belga è intervenuto a proposito della situazione attuale e ha detto la sua su un eventuale prolungamento dello stop al calcio

Lazio Proto: “Non sono mai stato fermo per più di sei settimane. Nonostante sia in buone condizioni fisiche inizio a sentire di aver perso forza nelle gambe. Se la Serie A non dovesse riprendere la mia carriera si chiuderebbe qui, non sarei in grado di tornare a un buon livello atletico dopo 4 mesi di stop”. Così l’ex Olympiakos ai microfoni di Sudpress.

 

Spadafora, ‘apre’ al Campionato di calcio. Si riparte

Ecco la battuta che si aspettava. La consapevolezza che la situazione sta migliorando e che l’ipotesi di una ripresa alla normalità possa essere un’ipotesi sempre più concreta. Il Campionato di Serie A riprenderà se le condizioni medico sanitarie lo consentiranno.

Serie A, si riparte, la conferma del Ministro Spadafora: “Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale“. Queste le parole del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ha risposto al question time al Senato. “Gradualmente potremo pensare di riaprire tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i campionati e l’attività motoria all’aperto, tanto richiesta dai nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico scientifico. Siamo consapevoli che questa ripartenza va assolutamente spinta ma tutelata nella salute di tutti i cittadini italiani“.

Lazio Keita: “Ringrazio l’Italia, mi piacerebbe tornare. Lotito come un padre”

Lazio Keita si racconta – L’ex biancoceleste parla del rapporto con Lotito e dell’arrivo a Roma

Lazio Keita continua a parlare della sua avventura in biancoceleste e svela alcuni dettagli di quel periodo:

“Avrei potuto giocare con la Juventus, l’Inter o il Milan. Queste ultime due mi volevano molto, però sono stato vicinissimo alla Juve ma alla fine l’operazione non si concluse e andai al Monaco. Ricordo ancora la gioranta passata con Eto’o quando ero un bambino, palleggiamo insieme. Ho la foto di quel giorno, vennero nel nostro paesino e ci portarono al Camp Nou per un allenamento con lui. Il destino ha voluto che poi qualche anno dopo l’ho sfidato sul campo in un Lazio Sampdoria. È stato un sogno, ci siamo scambiati la maglia e ovviamente la conservo, è una delle più importanti”.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

“Sono arrivato entusiasta, ero felicissimo. Tutti potevano leggere il mio nome sui giornali o sulla tv, una bellissima cosa. Ovviamente all’inizio non è stato facile, io e Tounkara ci allenavamo con la prima squadra ma non avevamo ancora il tesseramento quindi non potevamo scendere in campo. Allora organizzavano delle amichevoli per farci giocare. A un tratto pensavo sarebbe tutto finito, che non potessi giocare e saltasse tutto per via di qualche problema con il passaporto. Grande emozione il debutto contro il Chievo. In quella partita stavamo vincendo 3-0 e il mio pensiero è stato subito al mio ingresso. Se non fossi entrato con quel risultato non mi avrebbero fatto più esordire”.

LAZIO, KEITA E IL RAPPORTO CON LOTITO

“Reputo Lotito come un padre. Sono arrivato a 16 anni e mi ha portato in squadra. Non è una persona semplice ma molto particolare. Sta facendo molto bene con la Lazio e ho rispetto per lui e lui per me. Sì, abbiamo discusso come padre e figlio, però non abbiamo problemi tra di noi. L’Italia per me, è il mio primo Paese, gli devo tutto ciò che ho e che sono, infatti in futuro mi piacerebbe tornare”.

Lazio Correa: “Inzaghi? Uno dei migliori. Siamo un grande gruppo”

Quanto ci manchi…. Intervista a un grande Laziale, Federico Terenzi.

Quanto ci manchi…. Intervista a un grande Laziale, Federico Terenzi.

Intervista al mitico Federico Terenzi, speaker radiofonico e conduttore di Cittaceleste TV, su questo momento senza calcio ma pronto a ripartire.

Ciao Federico come stai in questo periodo di quarantena e senza la nostra Lazio? “Mi manca da morire esultare in studio ai gol della nostra Lazio e farmi partire le coronarie. Io sono un passionale per eccellenza e non vedo l’ora di ripartire.” Il presidente della FIGC Gravina ha detto che spera di giocare per Giugno. Tu cosa ne pensi riguardo quest’ipotesi? “Credo che la ripresa sia ancora una chimera. Calcolando i protocolli medici stabili dalla commissione medica federale, le prime tre settimane non sarebbero allenamenti propedeutici alla partita ma divisi in gruppi. Quindi, per riprendere il campionato, bisognerà aspettare almeno 30 giorni.”

La forma della Lazio

Se si ripartisse, pensi che la Lazio possa aver perso quell’enfasi tipica delle grandi rimonte, oppure questa sosta può essere un bene visto le operazioni di Lulic e Leiva? “Arriviamo con tutte le cartucce pronte. Recuperiamo Lulic, Leiva, Acerbi e Luis Alberto. Quattro elementi fondamentali nel nostro gioco. La Lazio non perderà lo smalto e lotterà fino alla fine per la conquista del titolo, ne sono certo. È un’annata speciale e magica, stanno tutti carichi a pallettoni, l’ambiente è compatto. Hai battuto due volte la Juventus e allora sognare non costa davvero nulla. Magari lo scudetto non lo vinci, ma il solo pensiero che i tifosi della Roma devono stare con l’angoscia fino alla fine, mi fa godere molto.” Quanto è stato nobile il gesto del Presidente Lotito di non tagliere gli stipendi ai suoi giocatori a differenza di altre squadre (Juve e Roma)? “Credo che sia stata la scelta più giusta. Dobbiamo scindere le due cose: i calciatori miliardari, sono dei privilegiati e per loro, rimanere senza stipendio per qualche mese, non è certo un problema. Discorso diverso per chi, all’interno della società, guadagna 1000 o 1500 euro che servono per pagare l’affitto, il mutuo e le bollette di casa. Queste sono categorie di lavoratori che vanno tutelate e quindi è giusto non toccargli lo stipendio.”

Il momento più esaltante della stagione

Tracciando fin qui un bilancio della stagione, qual è stato il momento in cui ti sei più fomentato durante la tua trasmissione su cittaceleste TV? “I gol all’ultimo secondo con il Brescia e quello vincente di Ciruzzo bello a papà contro il Napoli. E poi la prima vittoria contro la Juventus il 7 dicembre dall’amico Giovanni Bartocci al Lazio club New York, un feudo laziale nel cuore della Grande Mela, che spero possa tornare a splendere quanto prima. Devo dire che ho rischiato l’infarto in tutte e tre le circostanze. Perché questa Lazio mi fa diventare matto!”

Lazio Correa: “Inzaghi? Uno dei migliori. Siamo un grande gruppo”

Lazio Correa ha parlato del periodo che sta vivendo in biancoceleste e di come si sente in questa quarantena.

Lazio Correa ha dialogato in una diretta Instagram con l’ex centrocampista laziale che ha vinto tutto Juan Sebastian Veron, suo connazionale, ecco le sue parole: Inzaghi conosce tutto del calcio, in più riesce a tenerci sempre uniti. Devo dire che è uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto in tutti i club in cui ho giocato. Non molla mai, poi riesce a tenere concentrati tutti quanti, non li fa mai mollare. Però non è solo lui che fa un ottimo lavoro, ci sono moltissime persone che aiutano tutto il club. Poi quest’anno siamo riusciti a vincere tantissime partite, anche a San Siro e ovviamente due volte con la Juventus. Questi vittorie ti caricano tantissimo”.

LA QUARANTENA E LA LAZIO A DISTANZA

“Ho sentito l’apprezzamento e la fiducia da parte dei tifosi e della squadra, e devo ammettere che questo è stato necessario per avere la mia svolta. Ho moltissimi amici tra i compagni, Patric, Leiva, Luis Alberto, Luiz Felipe e Caciedo, tutti loro e anche gli altri mi hanno aiutato tantissimo. Noi sudamericani abbiamo creato un bel gruppo, tutta la squadra è composta da brave persone, un grande gruppo. Andiamo spesso a cena insieme, ci piace molto, dobbiamo sempre avere un buon rapporto tra di noi, ascoltarci, aiutarsi, sostenersi, parlarci, tutto questo è necessario. Peruzzi si fa sentire spesso perché sa che sto affrontando la quarantena da solo e quindi si preoccupa per me. Lui ci aiuta moltissimo, rimane sempre con noi e scherza, è una grande persona, ha tanta umiltà. Sapete una cosa? Mi manca e gli e l’ho detto, spero di vederlo presto”.

Lazio Diaconale smentisce il congelamento degli stipendi: “Tutto falso”

Lazio Diaconale smentisce i servizio che sono andati in onda ieri in tv che parlavano degli stipendi di Marzo congelati da Lotito.

Lazio Diaconale smentisce il congelamento degli stipendi riportato in un servizio di Sportmediaset. Ecco le parole del portavoce biancoceleste: “Non c’è nulla di vero. La notizia che è stata divulgata è priva di fondamento: la Lazio non ha tagliato gli stipendi di marzo. Ho negato tutto anche a coloro che hanno diffuso questa notizia. Mi hanno assicurato che sarebbe stato pubblicato un comunicato di smentita, però ci tengo a dire ancora una volta che è una notizia prima di verità, è totalmente falsa. Sono stato autorizzato dal presidente Lotito a prendere in esame le vie legali nel caso si continuasse a reiterare l’errore. Daremo tutti gli stipendi stabiliti da contratto. Speriamo di riprendere al più presto per continuare il percorso che è stato interrotto dal Coronavirus”.

CORONAVIRUS Romelu Lukaku: “A gennaio eravamo già tutti ammalati”

 

Lazio Leiva: “Scudetto? Potrebbe accadere di tutto. Mi sto riprendendo”

Lazio Leiva al momento, si sta riprendendo dall’operazione effettuata qualche settimana fa

Lazio Leiva tornerà in campo non appena il campionato riprenderà. Il brasiliano però, insieme allo staff, sta riprendendo la giusta forma dopo l’operazione al ginocchio di qualche settimana fa. Il giocatore ex Liverpool è anche molto attivo sui social e ha parlato del momento legato al Coronavirus tramite una diretta Instagram di Esporte Interattivo: “Mi rende molto triste vedere che tanta gente muore, questo è un momento di agonia. Però è anche vero che oltre alla sofferenza, stiamo assistendo a molti gesti di solidarietà. La mia famiglia è andata in Brasile quando qui le cose iniziavano a farsi complicate e dopo una settimana c’è stato l’isolamento anche lì. Quindi hanno deciso di prendere un volo e tornare a Roma, almeno facciamo la quarantena insieme”.

RIPRESA DEL CAMPIONATO E FUTURO

“Dopo l’intervento ho subito iniziato il percorso riabilitativo a casa, alcune volte viene un fisioterapitsta ad aiutarmi. Sto cercando di tornare in forma per quando riprenderà il campionato. Una data certa? Ancora non è stato deciso nulla, però penso si saprà entro l’inizio di maggio. In quel periodo dovrebbe partire la “fase 2” qui in Italia. Siamo in attesa del Governo e di quello che deciderà. Futuro? Qui in Italia mi sento molto bene, sono stato subito accolto da questa grande tifoseria e dal club. Sono felice di poter giocare in un campionato del genere e con questa maglia addosso. Voglio proseguire con la Lazio. Mio figlio? Anche a lui piace molto il calcio, ci gioca sempre”.

ISOLAMENTO FORZATO

“Quarantena? Io a un certo punto ero tentato all’idea di tornare in Brasile e fare la quarantena lì, però non avendo l’autorizzazione della società, ho dovuto abbandonare il tutto, giusto così, perché al ritorno avrei dovuto rispettare quindici giorni di quarantena. Quindi tutti quanti noi giocatori, stiamo facendo la quarantena qui in Italia, nelle proprie abitazioni, non abbiamo ricevuto l’autorizzazione per lasciare il Paese. Io naturalmente pensavo molto alla mia famiglia, pensavo che il Brasile potesse essere più sicuro perché lì non era grave come qui in Italia, forse non lo è tutt’ora, però li volevo vicino, quindi faremo l’isolamento qui, tutti insieme. Coronavirus? L’avevano sottovalutato tutti, inizialmente, veniva scambiato per un semplice raffreddore. Ora però già si parla di come e quando riprendere il campionato. Decidere ora è veramente difficile, non si possono accontentare tutti”.

SCUDETTO LAZIO

“Alla ripresa potrebbe accadere qualsiasi cosa e sono pronto a ripartire con la Lazio. Lo stop è arrivato quando ci trovavamo a un punto dalla Juventus. Se ci sarà l’opportunità di riprendere, daremo sicuramente tutto per dire la nostra. Noi vogliamo finirlo, altrimenti guarderemo già alla prossima stagione. In qualsiasi caso, sarà veramente un onore tornare a giocare la Champions League”.

 

LEGA SERIE A – Voto unanime da parte delle società: sì alla ripresa del campionato

Ruben Sosa: “Difficile ipotizzare una ripresa. Lazio? Merita quella posizione in classifica”

CORONAVIRUS Romelu Lukaku: “A gennaio eravamo già tutti ammalati”

CORONAVIRUS Romelu Lukaku: “A gennaio eravamo già tutti ammalati ma nessuno di noi ha fatto i test”.

Intervistato da Kat Kerkhofs sulla pagina instagram di ‘Vier’, Lukaku ha alzato una grossa polemica a proposito del coronavirus. In occasione della gara di gennaio a San Siro Inter Cagliari l’attaccante ha dichiarato: “Siamo tornati dalle vacanze di dicembre e 23 giocatori su 25 erano malati. Giocavamo in casa e dopo 25 minuti Milan Skriniar ha dovuto abbandonare il campo. Non poteva continuare a giocare ed era sul punto di svenire. Tutti avevano tosse e febbre. Durante il riscaldamento prima della gara sono diventato molto più caldo del solito. Erano anni che non avevo la febbre. Non abbiamo mai fatto il test per il coronavirus, quindi non saremo mai certi di aver contratto o meno il virus”.

LEGA SERIE A – VOTO UNANIME DA PARTE DELLE SOCIETA’: SI ALLA RIPRESA DEL CAMPIONATO

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Antonio Rizzolo

LA NOSTRA STORIA Antonio Rizzolo nasce a Orvieto (TR) il 22 aprile 1969. Cresce nelle giovanili della Lazio diventando Campione d’Italia Primavera nella stagione 1986/87. Gioca tre stagioni in maglia biancoceleste. Convocato per il Torneo Mondiale della FIFA gioca due partite nella Nazionale Juniores. Conta una presenza nell’Under 20. Tre presenze (più tre convocazioni) nella Nazionale Under 21.

Nel 1989 Antonio Rizzolo passa al Pescara. In seguito gioca con Atalanta, Padova, Palermo, Lecce in prestito, di nuovo Palermo, Reggiana, Ascoli, Ternana, Albacete, Avellino, Sestrese, Lecco, Pisa, Latina, Cisco, Monterotondo con cui chiude la carriera nel 2003. Successivamente, nel 2008, guida gli Allievi Nazionali dell’Arezzo e poi la squadra Berretti. Nella stagione 2009/10 allena gli Allievi Nazionali dell’Ascoli. L’anno dopo è sulla panchina del Città di Castello. Nella stagione 2013/14 è vice allenatore del Gubbio. Agli inizi di ottobre 2015 è il vice di Angelo Adamo Gregucci nell’Alessandria. Nella stagione 2018-2019 entra nello staff tecnico di Angelo Gregucci all’U.S. Salernitana e la stagione dopo ne diventa l’allenatore della Primavera.

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LEGA SERIE A – Voto unanime da parte delle società: sì alla ripresa del campionato

Nella giornata odierna si è tenuta l’assemblea della Lega Serie A alla quale hanno preso parte, in videoconferenza, tutti i 20 club. Le società hanno votato all’unanimità per concludere la stagione 2019/20, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento. In tal caso le gare si svolgeranno nel massimo rispetto delle norme a tutela della salute e in conformità ai protocolli medici a tutela dei giocatori e degli addetti ai lavori.

Ruben Sosa: “Difficile ipotizzare una ripresa. Lazio? Merita quella posizione in classifica”

Nella giornata odierna, l’ex centravanti di Lazio e Inter Ruben Sosa è intervenuto a proposito dello stop del calcio. Quindi ha detto la sua sul campionato italiano e ripercorso la propria carriera

Ruben Sosa: “È difficile dire quando si possa riprendere, in Europa sta succedendo di tutto e anche i giocatori potrebbero correre molti rischi. In Uruguay stiamo rispondendo bene alla quarantena anche se viviamo in una situazione surreale e molto complicata. Sono arrivato a Milano con Pellegrini e sono andato via il primo anno di Moratti, in nerazzurro ho trascorso 3 anni bellissimi. Avevo la possibilità di trasferirmi sia al Real Madrid che al Borussia Dortmund, i tedeschi erano una squadra molto forte e mi volevano nonostante le mie condizioni fisiche non ottimali. Fu un’annata positiva, vincemmo il campionato e segnai anche diverse gol. Mi sono divertito molto nel mondo del calcio, adesso mi piace lavorare con i giovani e scoprire nuovi talenti. Sono ambasciatore nel Nacional e mi occupo di scouting, un paio di volte a settimana alleno i ragazzi individualmente. Alla Lazio mi sono trovato molto bene con Riedle, il tedesco le prendeva tutte di testa e io gli giravo intorno. Con Schillaci mi sono divertito parecchio, abbiamo fatto tanti gol, eravamo piccoli e furbi, avevamo un grande feeling nel gioco rasoterra. Lazio e Immobile? Lui è un grandissimo attaccante, l’ho visto l’anno scorso e sta facendo molto bene. La Lazio sta disputando un campionato straordinario e credo meriti quella posizione di classifica. Mi piace moltissimo come giocano e quest’anno possono dare filo da torcere alle altre. Ora bisogna vedere come si comporteranno durante la ripartenza”. Così l’ex attaccante uruguaiano ai microfoni di Taca la Marca. 

Lazio parla Anna Falchi: “Giusto riprendere, i ragazzi vorranno farsi valere”

Lazio parla Anna Falchi: la showgirl e conduttrice grande tifosa laziale è favorevole alla ripresa del campionato ed è ottimista per la sua squadra del cuore.

Lazio parla Anna Falchi ai microfoni di Rai Radio2: “Campionato? Sono favorevole alla ripresa. Ovviamente nei tempi giusti e con tutte le accortezze igienico-sanitarie e a porte chiuse. Monitorando costantemente i calciatori e lo staff penso che è una cosa che si possa fare. Lancio un appello alle televisioni private: le partite tutte in chiaro così noi stiamo a casa e ci godiamo il calcio. La Lazio? Abbiamo buoni motivi per voler ricominciare: stavamo facendo bene e per un anno che andava tutto alla grande succede questa tragedia. Sicuramente i calciatori avranno voglia di farsi valere sul campo”.

Burioni: “Io? Tifo Lazio! Calcio? Al momento senza tifosi, mi dispiace”

Burioni ha dichiarato la sua squadra del cuore e del Covid19

Il virologo Roberto Burioni è intervenuto in diretta su Instagram nell’appuntamento serale di Pierluigi Pardo

“Tifo Lazio, ma questo lo sanno tutti. Al momento non voglio parlare di calcio, perché quand’è iniziato tutto ho deciso di fare un voto e di non parlarne.  Purtroppo il calcio sarà senza pubblico, impensabile al momento immaginarlo con i tifosi, non avremo questo piacere. Non si può prevedere da qui a giugno cosa potrà succederà, ci vorrebbe la palla di vetro e la scienza non può fare magie, saremmo tutti felici di vedere le partite. Stiamo migliorando, in terapia intensiva ci sono meno ricoverati, stiamo in una fase calante. Gli italiani sono stati bravissimi, ora bisognerà prepararsi a ricominciare a vivere, ma ancora con qualche precauzione”.

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui dell’Ajax: la nuova idea per la fascia

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui dell’Ajax: la nuova idea per la fascia

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui potrebbe essere la giusta alternativa sulla fascia destra

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui – Il Psg ha messo gli occhi su Marusic, al momento nulla di concentro se non un interessamento, ma se dovesse affondare il colpo, la Lazio si ritroverebbe senza sostituto di Lazzari, perciò si sta guardando intorno. Spunta il nome dell’esterno Mazraoui dell’Ajax, è olandese, classe 97′ e ha già 76 presenze tra l’Eredivise e le coppe. Inoltre è molto duttile, può giocare sia in una difesa a 4 o in un centrocampo a 5 grazie alla sua ottima velocità. Ha il contratto in scadenza nel 2022 e in caso di cessione di Marusic, la Lazio potrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea di acquistare questo giocatore.

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

Crespo è stato alla Lazio dal 2000 al 2002, raggiungendo anche il primo posto nella classifica marcatori nella prima stagione

Hernan Crespo, è stato uno degli attaccanti più forti della Lazio, l’argentino, faceva impazzire le difese. Durante una diretta su Instagram con l’altro ex compagno Bobo Vieri. L’argentino, ha parlato del suo arrivo alla Lazio e al calore ricevuto dai tifosi biancocelesti:

“Il mio arrivo è stato entusiasmante, spettacolare. Mi trovavo in un albergo al centro, ero arrivato da poco da Parma, allora nell’attesa, ho deciso di non aspettare in camera ma di andarmi a fare un giro per Roma, per vedere subito la città. Beh, dopo pochissimi negozi, mi sono reso conto che non potevo girare tranquillamente, così mi sono rifugiato in un negozio, non potevo uscire. Alla fine ho chiamato la polizia, ma proprio in quel momento ho capito che la situazione a Roma sarebbe stata così, sono pazzi per il calcio”.

CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

SCUDETTO LAZIO 1914/1915 – Federsupporter sta con il Genoa, Mignogna replica duramente!

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Egidio Fumagalli

LA NOSTRA STORIA Egidio Fumagalli nasce a Monza il 21 aprile 1937. Cresciuto nella Doria Monza dal 1954/55 gioca nelle giovanili del Milan. Passa alla Novese in prestito e l’anno dopo a titolo definitivo.

L’arrivo alla Lazio

Nel 1958 Fumagalli viene acquistato dalla Lazio. Giunto a Roma vince la Coppa Italia del 1958 e una Coppa dell’Amicizia (per nazioni) nel 1960. Disputa in tutto quattro stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1961 viene ceduto al Novara e l’anno dopo è alla Salernitana. In disaccordo economico con i campani per il reingaggio a novembre del 1963 torna alla Lazio dove prende parte ad alcune amichevoli. La società capitolina lo tessera di nuovo ma gioca solo nel campionato De Martino. Nel 1964 si trasferisce a Frosinone dove chiude la carriera. Si stabilisce a vivere nella stessa Frosinone dove muore il 9 gennaio 2015.

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CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

A Tg2 Post il ministro dello Sport, Spadafora, ha parlato della situazione del calcio e della ripartenza della Serie A, minando molte certezze degli ultimi giorni

Nel pomeriggio la Lega Calcio aveva ribadito la propria posizione di riprendere a giocare e di concludere la stagione. Negli ultimi giorni questa idea si era rafforzata parecchio nell’ambiente, ma questa sera sono arrivare le dichiarazioni di Spadafora che hanno minato le ultime certezze. Durante la trasmissione Tg2 Post, il ministro dello Sport ha commentato così le voci sulla ripresa del campionato: “Mercoledì mi incontrerò con le varie leghe per analizzare la loro proposta, ma ad oggi non posso assicurare nulla. La Serie A non si deve illudere e non so neanche se dopo il 4 maggio possano riprendere gli allenamenti. Al momento con quasi 500 morti al giorno il campionato diventa l’ultimo dei problemi. Bisogna garantire la sicurezza e la salute di tutti“.

SCUDETTO 1915, DURA REPLICA DI MIGNOGNA AL GENOA

SCUDETTO LAZIO 1914/1915 – Federsupporter sta con il Genoa, Mignogna replica duramente!

Hanno alzato un polverone mediatico le dichiarazioni di Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter, che si è schierato dalla parte del Genoa nella rivendicazione della Lazio dello scudetto per ex aequo del 1914/1915. Pronta la replica dell’Avvocato Mignogna.

Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale dell’Avv. Mignogna

Come altri, anche il sottoscritto ha avuto modo di leggere le dichiarazioni inopportune, infondate e pretestuose espresse in data 19 aprile 2020 dalla Federsupporter, sul sito Pianeta Genoa 1893, a commento della rivendicazione dello Scudetto 1915 da parte del sottoscritto, del Comitato Promotore e della tifoseria laziale. Come lascerebbe intendere la sua denominazione, la Federsupporter dovrebbe operare nell’interesse esclusivo dei tifosi, per cui la stessa sarebbe chiamata a condividere e non ad opporre qualsivoglia tematica, come quella concernente il campionato 1914/15, nell’ambito della quale sono emersi documenti inediti ed elementi probatori atti a dimostrare che per oltre cento anni è risultata tradita proprio la buona fede dei tifosi.

Certamente nessuno si aspettava, né tantomeno auspicava, che la Federsupporter si schierasse a favore della rivendicazione laziale, ma è altrettanto indubbio che nessuno si sarebbe mai immaginato che le parole espresse dal suo presidente, sedicente laziale, anziché mantenersi su un livello di terzietà, si sarebbero indirizzate addirittura “contro” la Storia della Lazio ed i diritti che la stessa vanta nei confronti del campionato sospeso dall’insorgenza della prima guerra mondiale. La circostanza che la Federsupporter abbia ritenuto di formalizzare le “proprie dichiarazioni” attraverso il sito ufficiale della Fondazione Genoa, inoltre, è apparsa non soltanto artificiosa, strumentale ed inconferente, poiché chiaramente finalizzata a supportare la battaglia dalla stessa condotta nei confronti della attuale presidenza della S.S. Lazio, ma oltremodo falsa, tendenziosa e mistificatoria laddove con tali “dichiarazioni” si è affermato che la rivendicazione dell’assegnazione ex aequo dello Scudetto 1915 si sarebbe sostanziata con “la richiesta formulata inizialmente da un gruppo di tifosi e, successivamente, dallo stesso Presidente della Lazio”, atteso che tale affermazione si palesa illecitamente sottesa, da un lato, a delegittimare l’attività storico/giuridica sin qui svolta dallo scrivente procuratore e dal comitato promotore, che è stata portata avanti senza alcun mandato e/o investimento del presidente Claudio Lotito, nonché, dall’altro, a ventilare “ad opponendum” un insussistente conflitto di interessi di quest’ultimo (consigliere federale) nel timore che, in caso di assegnazione, possa indirettamente fregiarsi di un successo giuridico/sportivo che risulterebbe di portata storica.

L’altrui libertà di pensiero è sacrosanta, quand’anche espressa in campo avverso poiché evidentemente inascoltata in casa propria, ma la Federsupporter ed il suo presidente, invero, hanno perso una grossa occasione per dimostrare la propria “competenza per materia” laddove hanno inteso acriticamente condividere le posizioni del cosiddetto “Comitato Scientifico” della Fondazione Genoa, senza rendersi affatto conto che le stesse sono già state smentite dai recenti rinvenimenti documentali sul torneo meridionale 1914/15 e dai contenuti dell’Annuario Ufficiale della Figc 1926-1927 e senza valutare l’eventualità che a breve le posizioni genoane potrebbero rivelarsi definitivamente “stralciate” attraverso la pubblicazione delle ulteriori risultanze attualmente all’esame dello scrivente procuratore.

Il presidente della Federsupporter, infine, ha affermato che la ricostruzione della Fondazione Genoa ha esposto “una realtà obbiettiva che dovrebbe essere accolta anche dai tifosi laziali, coinvolti anche inconsapevolmente, all’inseguimento di uno scudetto bellico, per di più ex aequo, che darebbe prestigio solo all’attuale presidenza del Club”. Beh, che dire a tal riguardo? Sono parole che si commentano da sole, ma che la società, la polisportiva, la tifoseria laziale e i discendenti della Lazio 1914/15, ognuno per quanto di propria competenza, certamente saranno in grado di valutare, soppesare e tenere a mente a futura memoria. Per i motivi sopra esposti, ex ultimis, resta riservata ogni più adeguata azione legale presso le competenti sedi giudiziarie.

Roma, 20 aprile 2020

Avv. Gian Luca Mignogna

Coronavirus, non ce l’ha fatta la mamma dei gemelli Filippini

Una notizia toccante a cui facciamo sempre più fatica ad abituarci: la morte per Coronavirus. Non c’è l’ha fatta la mamma dei gemelli Filippini.

La signora Teresa non ce l’ha fatta: la mamma dei gemelli Filippini è morta a causa del Coronavirus. La signora, residente nel bresciano, viveva in una delle regioni più colpite dal virus. A dare la notizia il figlio Emanuele sul proprio account Instagram. A corredo di una foto ricordo ha scritto: “Ciao Mamma… Mi hai insegnato tanto”. La redazione di laziochannel non può far altro che dare le più sincere condoglianze alla famiglia e in particolare ad Antonio ed Emanuele che hanno onorato la maglia della Lazio e non solo.

Acerbi: “Zaniolo mi fa impazzire. Vi svelo il mio futuro”

Francesco Acerbi: “Zaniolo mi fa impazzire, vi svelo il mio futuro”.

Acerbi, intervistato in diretta Instagram sulla pagina ‘Che fatica la vita da bomber’, parla del giallorosso Zaniolo e del suo futuro: “Tra i giovani italiani mi fa impazzire Zaniolo. Ha grande forza fisica e tiro. È un bell’animale. Anche Tonali è un ottimo giocatore. Ci sono tanti bravi giocatori, quello che fa la differenza è la costanza”. Giovani che il trentaduenne difensore laziale ha conosciuto nella Nazionale di Mancini: “Il rinvio dell’Europeo? All’inizio ho pensato a una questione di destino. Ci tenevo, ma non sono uno che si piange addosso. Farò di tutto per esserci”. Sulla quarantena forzata ammette: “Adesso sono un po’ stufo. Si vede un po’ di luce per quanto riguarda il calcio. Notizie certe non ce l’ha nessuno, qualche indicazione c’è ma dipende se il Governo darà il via libera”. Il sogno è tornare in campo per finire il campionato e giocarsi le chance di vincere lo scudetto. Il suo pensiero va a Ciro Immobile: “Con lui è nata un’amicizia, lo coccolo sempre, gli dedico attenzione. In partita gli dico ‘tocca a te far gol’, oppure ‘oh Ciro, è ora’. E poi dopo, per caso o per fortuna, segna davvero. È successo due volte di fila”. Sul futuro: “Come mi vedo? Mi vedo stanco. Credo che farò l’allenatore. Mi piace stare col gruppo, insegnare. Nella mia testa c’è quest’idea”.

GRAVINA: “SPERIAMO CHE A GIUGNO SI POSSA GIOCARE”