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Ficg Gravina: “Il calcio non va fermato. La Lega doveva darci retta”

Il presidente della Ficg Gravina non vuole che il calcio in un momento così critico si fermi

Ficg Gravina ha parlato in una lunga intervista sul momento che sta vivendo il calcio, ecco le sue parole:

“Non abbiamo ancora ricevuto nessuna direttiva sulle partite a porte chiuse, senz’altro appena ci daranno delle indicazioni, le rispetteremo, dobbiamo andare avanti seguendo le direttive del governo. Oggi con il ministro Spadafora valuteremo cosa fare”.

“Il calcio per il nostro Paese è molto importante, sia a livello sociale che economico. Molta gente ha passione per questo sport, a volte anche eccessiva, finendo vittime di se stessi. Abbiamo avuto un dialogo molto serio con il governo, il calcio a differenza di quanto si dica, ha a cuore la salute e gli interessi generali. Infatti questa estate, avevamo chiesto l’anticipo della Serie A di due o tre giornate. Se all’inizio la Lega ci avesse dato ragione, a quest’ora non avremmo tutti questi problemi”.

Capito Zhang: “Le parole dette dal presidente dell’Inter non fanno parte di me, non le condivido. Ognuno poi è responsabile di cosa dice. Le porte chiuse ovviamente causano poche emozioni, togliendo la gioia dell’evento sportivo, però il calcio non si può fermare. Dobbiamo andare avanti, rispettando le ordinanze. La salute è il bene primario da difendere a tutti i costi”.

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CORONAVIRUS CONTE: “Sarà la Lega a decidere partite a porte chiuse o rinvii”

CORONAVIRUS CONTE Parla del momento critico per via di questo virus, sul campionato invece, dovrà decidere la Lega

CORONAVIRUS CONTE Parla così dopo la riunione straordinaria a Palazzo Chigi per parlare dell’emergenza sanitaria. Al termine dell’incontro il Premier ha detto queste parole:

La nostra linea è improntata alla massima trasparenza, vogliamo coinvolgere le Regioni ma dobbiamo stare attenti a non distrarci dalle linee guida degli scienziati. L’attenzione è al massimo, stiamo già prendendo delle decisioni che influiranno sulle vite quotidiane degli italiani, tra l’altro secondo i dati scientifici che ci riportano, siamo ancora in un momento di allarme. Il contagio potrebbe anche estendersi, potremmo raggiungere anche il picco di contagiati, ma ancora non sappiamo quando.

Serie A: “Non possiamo escludere in assoluto la totale chiusura delle scuole, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati. Calcio? Sarà la Lega a decidere a porte chiuse o rinviare le partite”.

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LAZIO ANNULLATA SECONDA SEDUTA

LA NOSTRA STORIA Oliviero Garlini, ‘Oliviero bomber vero’

Il 4 marzo 1957 a Stezzano, in provincia di Bergamo, nasce Oliviero Garlini. In un primo momento veniva chiamato ‘Gas’. Poi divenne ‘Oliviero bomber vero’, soprannome datogli dai tifosi della Lazio. Gioca nel ruolo di attaccante come seconda punta.

Oliviero Garlini esordisce in serie A nel Como nel campionato 1975/76. La squadra lariana l’anno successivo lo cede all’Empoli in serie C. L’anno dopo passa alla Nocerina, squadra dove conquista la promozione in serie B. Nel 1979/80 torna a giocare in C1 con il Fano. L’anno successivo passa in B a Cesena, sua città d’adozione dove forma una splendida coppia con l’austriaco Schachner.

Nel 1984/85 arriva alla Lazio in serie A ma l’annata si rivela disastrosa. Con Giorgio Chinaglia presidente, gli allenatori Paolo Carosi e Juan Carlos Lorenzo, una crisi dirigenziale ed economica pesantissima, la Lazio nonostante un’ottima rosa a disposizione retrocede nella serie cadetta. Un’annata maledetta che vede l’attaccante bergamasco disputare 20 partite e segnare un solo goal. L’anno dopo in serie B, sotto la guida di Luigi Simoni, Garlini si riscatta alla grande vincendo il titolo di capocannoniere (premio Chevron Sportsman dell’anno) mettendo a segno 18 reti in 38 partite, campionato però macchiato dal secondo scandalo scommesse. La Lazio viene retrocessa in serie C e dopo il ricorso torna in B con nove punti di penalizzazione.

L’Inter, approfittando della situazione, acquista il giocatore per 1,3 miliardi di lire. Nella stagione 1987/88 la società nerazzurra lo cede in serie B all’Atalanta. Nel 1988/89, a novembre, passa all’Ancona e poi all’Ascoli. Passato successivamente al Ravenna chiude la sua carriera nel Corbetta. I tifosi laziali lo ricordano con molto affetto ricambiati dall’ex attaccante. Oliviero, che vive a Bergamo, non manca di partecipare a molte cene sociali e alle cerimonie che il Lazio Club Milano organizza nell’ambito delle sue attività.

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CORONAVIRUS Governo valuta stop sport

Il Governo sta valutando l’ipotesi di evitare per 30 giorni manifestazioni che comportino l’affollamento di persone, comprese dunque anche le manifestazioni sportive.

Questa una delle proposte del Comitato tecnico-scientifico voluto dal premier Conte, misura che dovrebbe essere adottata in tutto il Paese. In questo modo si eviterebbe l’affollamento di persone in uno stesso posto e sarebbe garantita la distanza di sicurezza di almeno un metro.

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LAZIO Formello — Annullata la seduta pomeridiana

 Nella giornata odierna era in programma una doppia seduta di allenamento. Poi, come spesso accaduto nelle scorse settimane, Simone Inzaghi ha deciso di annullare la sgambata pomeridiana. Alle 10.30, quindi, scatta l’allenamento mattutino, l’unico della giornata: gli impegni posticipati, ancora da ufficializzare, permettono una gestione totale della rosa da parte del tecnico biancoceleste. Lulic è ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia, Acerbi e Marusic avranno il tempo di recuperare in vista della sfida contro l’Atalanta. Entrambi, così come Luis Alberto (ancora in Spagna per il problema all’inguine riscontrato durante la partita con il Bologna), non hanno preso parte alla seduta odierna. Tra gli assenti figurano inoltre Patric e Lukaku. Inzaghi ha rimpolpato la rosa aggregando i baby Primavera Ndrecka e Moro. Da monitorare le condizioni di Jony: la scorsa settimana lo spagnolo è stato visitato in Paideia per un fastidio alla caviglia sinistra e oggi ha iniziato regolarmente in gruppo per poi rientrare in anticipo negli spogliatoi. Interrotte a metà le esercitazioni tecniche. Per l’ex Alaves non dovrebbe trattarsi di un nuovo infortunio, ma semplicemente dello stesso problema accusato prima del match con il Bologna.

Anche Formello fa i conti col Coronavirus: ecco il decalogo dello staff medico

Anche Formello fa i conti col Coronavirus: ecco il ‘decalogo’ dello staff medico.

Anche Formello fa i conti col Coronavirus. L’infezione cinese sta colpendo ormai in tutta Italia e anche nel quartier generale dei biancocelesti si stanno attrezzando per contrastarlo. Come? Con un ‘decalogo‘, messo a punto dal responsabile sanitario, professor Ivo Pulcini, in accordo col presidente Lotito. Una serie di regole che tutti i tesserati dovranno seguire per non rischiare di restare contagiati. La lista, redatta in italiano e inglese (per i giocatori stranieri), è stata distribuita agli atleti, allo staff e al personale della società. Tra le norme, oltre a quelle già note (lavarsi spesso le mani, non toccarsi occhi, naso e bocca), ve ne sono anche alcune apposite“Per i massaggi in infemeria vanno usati teli monouso”, “Non bere alla stessa bottiglia di un compagno di squadra”, “I panni sporchi non vanno lasciati incustoditi, ma messi nella propria borsa”, “Evitare di consumare cibo negli spogliatoi”, “Pulire le superfici con disinfettanti a base di alcol o cloro”, “Per rinforzare le difese immunitarie viene consigliata l’assunzione di vitamina C e D”. Nuove regole per i calciatori, che per qualsiasi dubbio potranno rivolgersi allo staff medico.

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Zeman sulla Lazio: “Amo vedere questa squadra. Si goda il primo posto”

Zeman sulla Lazio e il momento strepitoso che sta vivendo con la conquista del primo posto dopo la vittoria contro il Bologna

Zeman sulla Lazio- Il boemo ha allenato sia Lazio che Roma ma non solo, è stato l’allenatore di un giovanissimo Ciro Immobile ai tempi di Pescara. Grazie a lui, Ciro è esploso in Serie B raggiungendo la classifica dei capocannonieri. Zeman, conosce molto bene l’attaccante di Torre Annunziata. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato del momento strepitoso della Lazio e la lotta scudetto:

“La Juventus programma i propri scudetti. Negli ultimi vent’anni Lazio e Roma ne hanno vinto uno a testa, però alla fine hanno pagato un grosso prezzo. Il segreto per vincere è gestire bene la società”.

“La Lazio in questo momento è quella che più mi piace vedere mentre gioca e spero continui a giocare in questo modo facendo risultati. Viene da ben 21 partite di fila senza sconfitte, non da tre-quattro. Vero, c’è ancora la partita da recuperare però, fino a quando può, deve gioire di questo primo posto meritato. Giocare bene a calcio è un’arma in più, anche se alcune volte ti toglie dei punti. Però la squadra di Inzaghi ci sta riuscendo bene. Loro riescono a giocare da squadra vera, si cercano e si aiutano tutti, ognuno ha il suo ruolo e sanno quello che fanno. Hanno il miglior centrocampo italiano. Luis Alberto poi, sta facendo cose strepitose in questa stagione. La Lazio ha un buon gruppo, lavorano molto bene”.

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Il presidente dell’Inter Zhang attacca Dal Pino: “Sei un pagliaccio”

Il presidente dell’Inter Zhang contrario e infuriato per la decisione di giocare Juventus Inter lunedì 9 marzo

Il presidente dell’Inter Zhang ha lasciato una story sul proprio profilo per esprimere il suo pensiero su quanto sta succedendo e sul presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino. Juventus Inter, inizialmente si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse a causa del Coronavirus Perché nella Regione piemontese si erano verificati i primi sintomi del virus. Perciò per evitare il contagio, nelle Regioni delicate, si era arrivati a un’unica soluzione: le porte chiuse. Però, sabato mattina è arrivata la strana decisione di rinviare queste partite, con molte squadre infuriate per l’accaduto, visto l’ufficialità dei giorni precedenti.

Ora però, durante il consiglio straordinario di ieri, il presidente della Lega insieme ai presidenti dei club, avevano raggiunto l’accordo di slittare la prossim giornata di Serie A alla settimana successiva, permettendo così alle partite non disputate nella scorsa domenica di venire recuperare senza falsare il campionato. Questo però, non è piaciuto al presidente dell’Inter che optava per giocare con le porte chiuse allo Juventus Stadium. Così è arrivata la sua sfuriata:

“Cambiare le date e mettere sempre la salute pubblica al secondo posto. Probabilmente sei il più grande e peggiore pagliaccio che ho mai visto. 24 ore, 48 ore, sette giorni, e cos’altro? Cosa farai ora? E ora parli di valori sportivi e competizione leale? E se non proteggiamo i nostri atleti e allenatori e gli chiediamo di giocare 24 ore al giorno per una settimana senza mai fermarci? Sì, sto parlando di te. Il nostro presidente di lega Paolo Dal Pino. Vergognati. È ora che ti alzi in piedi e ti prendi le tue responsabilità. Questo è quello che facciamo nel 2020. Tutti nel mondo, non importa se interisti o juventini, fate attenzione! Questa è la cosa più importante per voi, per le vostre famiglie e per la nostra società!”.

Luis Alberto e la Lazio insieme ancora a lungo: pronto il rinnovo

Luis Alberto e la Lazio preparano il rinnovo

Luis Alberto e la Lazio insieme ancora per molti anni – In questa stagione sta incantando a più riprese, il Mago con la sua bacchetta (il piede), fa quello che vuole giostrando palloni con una semplicità unica. Anche contro il Bologna, sono arrivati diversi assist che hanno messo in porta i calciatori, l’unico a sfruttare l’occasione è stato Correa siglando il 2-0. Il pubblico lo acclama, i giornalisti lo lodano e lo paragonano ai grandi del calcio, il perno della Lazio, di Inzaghi, il giocatore che oltre a essere qualitativo, molto qualitativo ora, difende per la squadra. Nell’ultima partita l’abbiamo visto addirittura ripiegare a gran velocità su una ripartenza di Orsolini, già pronto al tiro prima che lui arrivasse da dietro e gli togliesse il pallone, evitando così un pericolo per Strakosha.

Pronto per lui il rinnovo. La scadenza del suo contratto è prevista per il 2022, ma la società vorrebbe prolungarlo. Tare sta lavorando insieme al suo agente Miguel Alfaro, mancano ancora da stabilire alcuni dettagli, come i bonus ma visto la volontà di entrambe le parti, si dovrebbe arrivare alla soluzione finale. Per lui ci sarà un contratto di 5 anni, quindi fino al 2025 sulla base di 3,5 milioni. Con questo ingaggio, andrebbe a guadagnare quanto Milinkovic e Immobile, due dei fuoriclasse biancocelesti e Luis, ha tutto il diritto di avere lo stesso compenso essendo anche lui uno dei campioni di questa Lazio.

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Acerbi pronto al rientro con il rinvio del campionato

Acerbi pronto al rientro visto la decisione di spostare la giornata di Serie A, questo gli permetterebbe di avere un’altra settimana a disposizione

Acerbi pronto al rientro – Ormai sembra quasi certo lo spostamento della prossima giornata di Serie A per permettere alle squadre che non sono scese in campo domenica scorsa, di recuperare le partite. Perciò, la Lazio non giocherà contro l’Atalanta ma avrà riposerà in attesa di domenica 15 marzo. A giovare da questa situazione è Francesco Acerbi. Il difensore ha subito un piccolo infortunio che gli ha fatto saltare le ultime due partite e in questa settimana, avrebbe provato ad accelerare per recuperare la condizione e tornare dal problema. Lo slittamento quindi farà sì che il leone, abbia un’ulteriore settimana per rimettersi in salute, stesso discorso per Marusic, anche lui avrebbe fatto una corsa contro il tempo per tornare a disposizione.

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SERIE A CHE NE SARà DI NOI?

LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Gianni Seghedoni

LA NOSTRA STORIA Gianni Seghedoni nasce a Modena il 3 marzo 1932.

Debutta nel Modena nel campionato di Serie B 1951-1952. Passa quindi per due stagioni in prestito in Serie C alla Toma Maglie e al Prato. Nel 1954 Gianni Seghedoni si trasferisce al Bari dove resta fino al 1961 (con una parentesi in prestito alla Reggiana). Con i pugliesi ottiene una doppia promozione dalla Serie C alla A. Nel 1961 passa alla Lazio. In biancoceleste disputa due stagioni. È lui l’autore del goal su punizione nella gara Lazio-Napoli del 4 marzo 1962. Rete annullata dall’arbitro Rigato di Mestre a causa di un buco nella rete. Nella stagione 1963/64 chiude la carriera nella Vis Pesaro. Terminato di giocare diventa allenatore. Guida Pesaro, Civitanovese, Lecce, Pescara, Internapoli, Catanzaro (promozione in serie A), Vicenza (in serie A nel 1972/73), di nuovo Catanzaro, Novara, Bari, Taranto, Brescia, Pisa, di nuovo Taranto e Como. Muore a Modena il 21 aprile 2016 all’età di 84 anni.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Ferenc Nyers

LA NOSTRA STORIA Ferenc Nyers nasce a Merlebach, in Francia ma di nazionalità ungherese e più tardi apolide, il 3 marzo 1927.

Ferenc Nyers era figlio di un ungherese emigrato in Alsazia per lavorare in miniera. Fratello del famoso Istvan, cannoniere dell’Inter. Anche lui attaccante, mancino, insidioso e opportunista. Nyers era dotato di uno scatto bruciante e di un tiro non potente ma preciso. Buono anche il colpo di testa. Nel 1946 fa il suo esordio con lo Strasburgo. Dopo due stagioni nel 1948 si trasferisce alla Lazio. In maglia biancoceleste disputa due stagioni e nel 1950 passa all’Hungheria FbC Roma. Nel 1951 è in forza all’Atletico Junior. L’anno dopo si trasferisce in Francia nel Saint-Étienne dove gioca per sette stagioni vincendo campionato e Supercoppa francese.

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SERIE A Juve Inter 9 marzo. Atalanta Lazio, ecco la data

E’ terminato il consiglio straordinario della Lega Calcio che ha riformulato i calendari della Serie A. Ecco la data di Atalanta Lazio

Il prossimo week end sarà dedicato ai recuperi delle partite non disputate lo scorso turno. Così è stata finalmente trovata la data per Juve Inter, che si disputerà lunedì 9 marzo alle ore 20.30. Sabato 7 ore 20.45 Sampdoria Verona. Domencia 8 marzo ore 20.45 Udinese Fiorentina. Lunedì 9, oltre al derby d’Italia, Milan Genoa, Parma Spal e Sassuolo Brescia alle ore 18.30.

ATALANTA LAZIO, ECCO LA DATA – La prossima giornata slitterà al 14-15 marzo e la squadra biancoceleste affronterà quella di Gasperini domenica 15 marzo alle ore 15.00, presumibilmente con il pubblico sugli spalti. Bologna Juve verrà disputata venerdì 13 alle ore 20.45, mentre Inter sassuolo domeica 15 alle ore 18.00

CORONAVIRUS SERIE A Che ne sarà di noi?

Il Coronavirus ha messo in ginocchio anche lo sport, soprattutto il calcio e la Serie A. a questo punto è lecito chiedersi come si evolverà la situazione, tra dubbi e perplessità

Poco fa la Lega Calcio si è riunita di nuvo in assemblea per decidere le sorti della Serie A. Ci sono in ballo tantissimi interessi che vanno tutelati: quelli economici, quelli dei tifosi, quelli dei club, quelli delle pay tv, quelli dei cittadini, quelli inerenti al regolare svolgimeto del campionato. Accontentare tutti è praticamente impossibile, si cercano compromessi, accordi, dialoghi e alleanze. Ma che ne sarà di noi? Nel momento in cui questo articolo sta andando online, non si conosce nessuna data di recupero, tantomeno se la prossima giornata di Serie A verrà disputata e chi giocherà. Atalanta Lazio è uno dei tanti rebus: giocare al venerdì o al sabato? Comunque sia sarebbe a porte chiuse, cosa non gradita da Gasperini. E se invece slittasse di una settimana? Forse è la soluzione migliore, poichè nel frattempo si potrebbe disputare il match della discordia tra Juventus e Inter.

E se invece la prossima giornata slittasse al 13 maggio? Atalanta Lazio in quella data in prossimità della fine del campionato, che sapore avrebbe? Stessa pressione, di meno oppure pressione più alta? Fatto sta che ci troviamo nell’incertezza più assoluta, non un clima adatto per concentrarsi su un campionato che sta regalando una volata scudetto al cardiopalma. Ciò che ci preme davvero dire è quello di tutelare la salute di tutti, la correttezza del campionato e i tifosi che fanno sacrifici per seguire la loro squadra del cuore. Che la Lega Serie A ci dia risposte tempestive e certe.

Marco Corsini

LE ULTIME DA FORMELLO IN VISTA DELL’ATALANTA

LAZIO FORMELLO Ripresa sotto la pioggia col dubbio: si andrà a Bergamo?

LAZIO FORMELLO Ripresa degli allenamenti al Fersini dopo la giornata di riposo di ieri per i biancocelesti di Inzaghi. In campo alle 15 chi non ha giocato o è subentrato contro il Bologna.

LAZIO FORMELLO Biancocelesti in campo al ‘Fersini’ alle ore 15, con i titolri della vittoria di sabato contro il Bologna che invece lavorano in palestra. Riscaldamento tecnico per chi è in campo tra il vento e la pioggia di Formello, poi dedicarsi ad esercitazione sul possesso palla a campo ridotto e una serie di ripetute a metà campo a chiudere la seduta. Gruppo ridotto dunque per mister Inzaghi, costretto ad aggregare tre Primavera per rimpolpare la rosa. Con i ‘grandi’ ci sono Marocco, Ndrecka e Raul Moro. In campo, oltre ai titolari, non si vedono neanche Caicedo e Lukaku. Rimangono tanti dubbi sulla trasferta prevista per sabato a Bergamo contro l’Atalanta di Gasperini. Si giocherà o no? E se si giocherà, lo si farà a porte chiuse o aperte? Decisio il consiglio di Lega previsto per mercoledì a Roma. Intanto Acerbi e Marusic provano il recupero ma la loro presenza nell’eventuale sfida è in forte dubbio. Rimane fuori Lulic, i cui tempi di recupero sono tuttora incerti. Osservato speciale anche Luis Alberto, uscito sabato con qualche problema all’inguine. Domani prevista una doppia seduta.

INTANTO DIACONALE SUL MANCATO ANTICIPO DI ATALANTA LAZIO>>>LEGGI QUI

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ATALANTA LAZIO Diaconale: “Sul mancato anticipo disparità di giudizio”

ATALANTA LAZIO Diaconale interviene sulla questione del no biancoceleste all’anticipo della gara, soffermandosi sul trattamento riservato dai media alle due squadre.

ATALANTA LAZIO Diaconale nel ‘Taccuino biancoceleste’ pubblicato sul proprio profilo Facebook.

I duri della Lazio

“È bene fare un passo indietro rispetto al caos generale in cui è piombato il calcio a causa del Coronavirus. E tornare sulla polemica precedente, quella sul mancato anticipo di Atalanta-Lazio. In cui ciò che colpisce è la disparità di giudizio. Nessuno mette in discussione l’interesse dell’Atalanta ad anticipare di un giorno la partita con la Lazio per avere 24 ore in più di riposo e di preparazione in vista dell’incontro del martedì successivo con il Valencia. Al tempo stesso nessuno dovrebbe mettere in discussione l’interesse della Lazio a non anticipare di un giorno la gara con l’Atalanta per usufruire di tutto il tempo necessario per far riposare i giocatori e preparare al meglio una partita con una diretta concorrente per la Champions. I due interessi sono entrambi legittimi e comprensibili. Ciò che colpisce ed irrita però è che mentre l’interesse de l’Atalanta è stato santificato, quello identico della Lazio è stato criminalizzato dai commentatori dei media settentrionali ben felici di rispolverare i soliti pregiudizi acrimoniosi nei confronti della società biancoceleste e del Presidente Claudio Lotito arricchendoli, per l’occasione, con una robusta dose di moralismo da strapazzo. Le ragioni di questa disparità di giudizio e di tanta animosità sono facilmente comprensibili. La fase finale dell’attuale campionato è segnata dalla sfida della Lazio a Juventus, Inter per lo scudetto ed all’Atalanta (almeno fino a questo momento) per il quarto posto che vale la Champions. Creare un clima ostile all’incomodo della Capitale può aiutare a rendere la sua corsa più complicata ed difficile. Che c’è di meglio di un po’ di criminalizzazione fatta di pregiudizi conditi da un pizzico di razzismo territoriale per rendere incandescenti i campi di Torino e Bergamo dove la Lazio si giocherà una parte delle sue ambizioni? Tutto questo, però, non preoccupa e spaventa affatto. Quando il gioco si fa duro, si dice, i duri incominciano a giocare. E nella Lazio i duri non mancano! A partire dal suo Presidente che dopo aver difeso le ragioni della sua società ora si batte per far uscire il calcio nazionale dal caos da Coronavirus che minaccia la conclusione corretta del campionato”.

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LAZIO Ecco come si svolgerà la trasferta per Bergamo

LAZIO Ecco come si svolgerà il viaggio per Bergamo una delle città a rischio a causa del Coronavirus

LAZIO Ecco come si svolgerà la partenza e il viaggio verso la città di Bergamo per la partita contro l’Atalanta, al momento, in programma per sabato 7 marzo alle ore 18.0. L’incontro però, potrebbe slittare di una settimana lasciando spazio ai recuperi delle partite non giocate in questa giornata, mercoledì si riuniranno e verrà presa una decisione.

La Lazio se la partita si dovesse giocare, non sosterrà a Bergamo ma ha già prenotato l’arrivo nel paesino di Grassobbio, dove svolgerà il ritiro prima del fischio d’inzio. Si trova a circa 10 km da Bergamo, inoltre per l’arrivo e la partenza, è stato prenotato un volo charter e non un volo di linea. A Formello intano verranno disinfettate le zone più frequentate, anche ai giocatori saranno dati tutti gli strumenti utili per disinfestarsi durante il vole e l’atterraggio.

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ZAPATA PUNGE LA LAZIO

INTER Marotta non si arrende: “Soluzione? Giocare le partite a porte chiuse”

INTER Marotta non si arrende e continua a sostenere i suoi argomenti circa i recuperi e le nuove partite in programma per la Serie A

INTER Marotta non si arrende – C’è ancora tanto casino per le partite di recupero, non si ha ancora una data certa visto che molti club e allenatori si sono arrabbiati per come sta svolgendo la situazione. La giornata di ieri non si è giocata completamente, la metà delle partite è stata rinviata al 13 maggio ma molti hanno chiesto di anticipare questo rinvio rischio campionato falsato, Marotta dirigente dell’Inter è tornato sull’argomento:

“Sì era deciso di giocare a porte chiuse, lunedì era arrivata la richiesta del Governo alla FIGC che aveva accettato la decisione giovedì emesso un comunicato ufficiale, poi improvvisamente sabato mattina è stato cambiato tutto e le partite sono state annullate senza motivo mettendo in difficoltà diversi club. Io mi domando, se non ci fosse stata Juventus-Inter tutto ciò sarebbe accaduto? Direi di no. Io voglio tutelare il mio club, l’Inter, ma anche altri club che non giocano da ben 2 settimane, questo porta a uno squilibro e falsa il campionato”.

“La partita Juventus Inter di lunedì era pressoché impossibile, la tv di Stato non sarebbe riuscita a mettere due partite importanti alla stessa ora (ovvero spostare Juventus Milan di Coppa Italia nella giornata di Napoli Inter)”.

“Se ci dovessero dire di giocare Inter Sassuolo a porte chiuse, allora ci opporremo, perché per quale motivo in questa giornata sono state cancellate le partite a porte chiuse e invece noi la dovremmo giocare? Sarebbe un’incoerenza. Cosa penso come soluzione? Giocare tutte le gare a porte chiuse, sarebbe la miglior situazione senza creare disagio a molti club, noi ad esempio rischiamo di giocare a maggio ben 9 partite visto le competizioni italiane ed europee”.

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ATALANTA LAZIO Zapata: “Miglior attacco? Guardate la classifica”

ATALANTA LAZIO Zapata lancia un segnale chiaro alla squadra di mister Inzaghi

Ancora non è ufficiale, probabilmente la partita potrebbe venire rinviata a data da destinarsi o slittare di una settimana a causa del recupero delle gare non disputate nella giornata appena terminata. Al momento però, la partita rimane in programma il 7 marzo alle ore 18.00 e le due squadre, si affronteranno a ritmi di gol visto che sono le migliori squadre a segnare. ATALANTA LAZIO Zapata le sue parole:

“Chi ha il miglior attacco? Lo dice la classifica quale sia quello più forte. Però la partita contro la Lazio sarà molto complicata. Stanno bene e saranno molto motivati come no. Sarà una gara molto bella, anche da giocare e sicuramente vincerà il migliore”.

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JUVE INTER FORSE DECISA LA DATA?

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Stefano Ferretti

LA NOSTRA STORIA Stefano Ferretti nasce a Roma il 2 marzo 1960. Cresce nelle giovanili della Lazio. Debutta nella stagione 1978/79. Con la squadra Primavera conquista la Coppa Italia di categoria 1978/79.

Nel 1980 Stefano Ferretti passa in prestito all’Empoli. Durante la stagione in Toscana gioca cinque gare nella Nazionale di Serie C Under 21. All’inizio della stagione 1981/82 torna alla Lazio. A ottobre del 1982 passa alla Spal, conta tre presenze nella Nazionale Militare. Dopo quattro stagioni passa all’Ancona. Nel 1987 si trasferisce al Pescara dove resta per sette stagioni. Quindi un anno a Novara prima di chiudere la carriera da calciatore a Chieti.

Terminato di giocare diventa allenatore. Nel 2005 guida la Lupa Frascati. Nel 2007 allena il Pro Vasto. L’anno dopo è sulla panchina del Guidonia. Nel 2010 guida il Lariano. Poi ancora, Palestrina, Civitavecchia, Grifone Monteverde, Audace Sanvito Empolitana, ancora il Lariano e infine la Praeneste.

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