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Immobile ringrazia per gli auguri: “Ma la testa è al Genoa”

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Nel giorno del suo 30esimo compleanno, Immobile ringrazia per gli auguri ricevuti, ma assicura che non ci sono distrazioni in vista della gara di domenica.

Immobile ringrazia per gli auguri. Queste le parole del bomber biancoceleste a ‘LSR’: “Sono giovane, ma dentro mi sento giovanissimo (ride, ndr). Faremo una festa insieme a tutti. La nostra è una famiglia, parteciperanno tutti i componenti. Più difficile essere papà o bomber? Dipende dai momenti. L’emozione di quando sono diventato padre non la posso paragonare a nulla. Giorgia, Michela e Mattia mi danno tante soddisfazioni. A scuola dicono con orgoglio che sono labilissime (ride, ndr). Mi piace sempre migliorare, raggiungere il massimo. Non mi accontento, non è una frase fatta. Non c’è tempo di sedersi, di pensare a quello che è stato fatto, occorre pensare a quello che dobbiamo ancora fare. Da ieri sera, scoccata la mezzanotte, mi sono arrivati migliaia di messaggi, di affetto di tifosi della Lazio e non solo. Sento il vostro calore, mi dispiace non rispondere a ognuno, è impossibile. La gente mi sta dimostrando davvero che mi vuole bene”.

GOL 

“Buona media anche all’estero? Sì, assolutamente. A Siviglia un’annata difficile, per il resto sono state tutte buone stagioni. Mi hanno fatto piacere le parole utilizzate da Klopp nei miei confronti e in quelli di Lucas Leiva. Ci siamo incontrati in un momento sbagliato, mi sarebbe piaciuto lavorare con lui con il vero Ciro. Nonostante questo, siamo riusciti comunque a vincere la Coppa di Germania. È stato divertente fare quel video insieme ai ragazzi, hanno giocato sul fatto che qui alla Lazio sono ‘re Ciro’ e loro mi hanno nominato re del fantacalcio. Quando incontro le persone, mi fermo al fatto che mi dicono ‘sei una brava persona, un brav’uomo’. Il calciatore va oltre, puoi piacere oppure no. Il fatto che sei una brava persona è oggettiva, quando te lo dicono ti fa piacere. Acerbi? Lo vedo bene a fare l’attore”.

GRUPPO

Dopo aver visto un video con un coro cantato da tutta la squadra, Ciro esclama: ’Ragazzi vi voglio bene’. Poi prosegue: “Quello che salta subito all’occhio è proprio il fatto che stiamo bene insieme. Ci divertiamo, il gruppo è unito. Siamo stati capaci di creare una famiglia davvero importante, in cui ci vogliamo bene. A volte ci mandiamo anche a quel paese, ma poi facciamo pace e torna tutto come prima. Apprezzamenti stampa estera? Siamo orgogliosi, questo è il termine giusto. Il lavoro paga. Siamo partiti da Auronzo con tanti sogni, adesso ci stiamo divertendo. Il mister, lo staff, la dirigenza e tutti i tifosi, si è creato davvero un ambiente ottimale”.

LOTITO 

“Il presidente ha sempre cercato di farci sentire a nostro agio, gli aneddoti che ha raccontato sono veri. È sempre bello creare un legame, mantenendo comunque i ruoli. Stessa cosa con Tare, Peruzzi, per non parlare dello staff di Inzaghi. Voglio bene come fratelli ai magazzinieri, ai fisioterapisti. Vengono citati un po’ meno, ma quelli che lavorano dietro le quinte sono fondamentali. Esodo biancoceleste a Genova? I tifosi ci stanno aiutando, ci teniamo per mano ed andiamo avanti insieme. Ci saranno migliaia di sostenitori nostri a Genova. Non ci stiamo facendo distrarre dal mio compleanno, non vi preoccupate. Si continua a lavorare con la testa al campionato”.

FAMIGLIA

Ciro ascolta infine gli interventi ‘a sorpresa’ della mamma e della moglie, poi commenta: “Con tutte queste sorprese, mi fate sentire male. Io e lei siamo uguali, non molliamo mai. Questa è una caratteristica che ho preso da lei. Somiglio a mio padre fisicamente, ma sotto quest’aspetto sono uguale a mamma”.

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Lazio Lulic Paideia – Domani controlli per il bosniaco:

Lazio Lulic Paideia per controllare le condizioni della caviglia dopo l’intervento e il riposo assoluto

Lazio Lulic Paideia – Il bosniaco ha già saltato due partite per via dell’operazione alla caviglia sinistra in artoscopia. Rimarrà fermo ancora per qualche tempo, visto il periodo di riposo che gli è stato diagnosticato. Lulic nonostante i ripetuti fastidi aveva deciso sempre di giocare con le infiltrazioni pur di non lasciare sola la squadra.

Domani alle ore 10.00, sono previsti dei controlli in Paideia per valutare come sta svolgendo il recupero. Probabilmente al termine del controllo, si potrà avere una data per il suo rientro. 20 giorni di stop sono necessari per questo tipo di infortunio, Saned potrebbe e spera di tornare per il 21 marzo, nel match contro il Torino.

VERSO GENOA LAZIO Nicola: “Ci servirà per valutare la nostra crescita

VERSO GENOA LAZIO Nicola ha parlato del momento che sta vivendo la sua squadra, nominando anche la Lazio, la sua prossima avversaria

VERSO GENOA LAZIO Nicola – La Lazio affronterà il Genoa al Marassi domenica alle ore 12.30, una sfida importantissima per entrambe le squadre. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, l’allenatore ha parlato un po’, anche della Lazio:

“Per noi sarà uno stress-test, ovvero la prova più ardua possibile per vedere dove dove possiamo arrivare e quanto ancora dovremo lavorare per crescere. Non la vedo un problema questa partita, ma più una chance”.

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LAZIO Ag. Immobile: “I tifosi lo ammireranno per tanto tempo”

LAZIO Ag. Immobile ha parlato nel giorno del trentesimo compleanno dell’attaccante biancoceleste

LAZIO Ag. Immobile – Il bomber biancoceleste sta vivendo una stagione da sogno, concorre per il titolo di capocannoniere in Serie A e per la Scarpa d’Oro a livello europeo

Ciro è un attaccante fantastico, sicuramente se fosse straniero verrebbe considerato di più rispetto a come lo è ora. I suoi numeri sono ufficiali, poi ovvio può piacere e non. Ma visto che in Italia non abbiamo gente come Mbappè, Cavani, Lewandoski… direi di tenerci molto stressi Immobile. A esempio in questo momento vincerebbe la Scarpa d’Oro. Non capisco perché i tifosi azzurri invece di sostenergli e stargli vicino, gli dimostrino ostilità”.

Tifosi e amore: “Beh, a Roma gli vogliono tutti molto bene, ormai lo conoscono e lo stimano per la sua umiltà e generosità, questo tutti quanti, dal bambino al più anziano. E’ rimasto sempre con la testa sulle spalle, non si sente arrivato o un fenomeno, anche se potrebbe pensarlo tranquillamente. Io conosco tanti calciatori che si sentono già arrivati… Nel 2016 la scelta della Lazio fu molto ragionata perché in quel periodo aveva bisogno di una squadra che credesse in lui dopo le esperienze non proprio andate bene con il Dortmund e Siviglia. In quel momento il Dortumund doveva sostituire Lewandowski, fatto la finale Champions e vinto la Bundes, tutto sarebbe filato liscio no? Invece quello era la fine di un ciclo…”

Scelta Lazio

“Scegliere la Lazio era la soluzione più logica. Credevamo e soprattutto speravamo che in questa società sarebbe riuscito a recuperare tutte le certezze avute con il Pescara e il Torino. Lui è un tipo che ha bisogno di sentire fiducia da parte dell’ambiente e devono farlo sentire importante. Alla Lazio c’era un vuoto tecnico e il ds ci ha visto lungo, l’allenatore lo ha sempre voluto. Il rapporto con Inzaghi è speciale e sicuramente non può essere distrutto da una sostituzione. Ciro è stato fortunato a trovare un tecnico che ha puntato molto su di lui per questo lui ha ricambiato dando tutta la massima disponibilità e si è venuto a creare un binomio perfetto.

Italia: “Gli è rimasto solo da sfatare il tabù Nazionale. Purtroppo ha questa piccola macchia che parte dal Mondiale in Brasile fino allo spareggio con la Svezia, passando poi per l’europeo fino alla Svezia, deve riuscire a superare anche questa cosa, lui lo vuole fare. Anche se in giro leggo troppo entusiasmo intorno alla Nazionale, fino a qualche tempo fa erano tutti brocchi e ora si può vincere direttamente l’Europeo, ci vuole un po’ di equilibrio anche se le cose stanno andando bene”.

Futuro alla Lazio: “La Lazio per sempre? Beh, qui si sente a casa sua. Quando aveva 15 anni ha lasciato Torre Annunziata per poi girare spesso. Lui e la moglie Jessica, hanno scelto Roma forse anche perché è a metà strada tra Pescara e Napoli. Qui a Roma vivranno i loro figli. I tifosi se lo godranno ancora per tanto tempo…”

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LAZIO INTER Conte: “La sconfitta con la Lazio? Brucia”

LAZIO INTER Conte durante la conferenza per la partita di Europa League, ha risposto a una serie di domande tornando anche sulla Lazio

LAZIO INTER Conte – L’allenatore dell’Inter è voluto tornare sulla partita “Scudetto” persa dai suo ragazzi domenica sera. Ecco le sue parole:

“La partita con la Lazio? Brucia, brucia soprattutto il risultato finale e non la prestazione in sé perché ritengo che i miei giocatori abbiano giocato una buona partita contro i biancocelesti. Loro però, sono tra le squadre più forti del campionato. Anche se i gol segnato sono stati due regali da parte nostra. Adesso però, vogliamo ripartire dalle nostre convinzioni e dalla voglia di fare. Abbiamo un appuntamento con l’Europa League e lo affronteremo nel migliore dei modi”.

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LA NOSTRA STORIA Ciro Immobile, lo scugnizzo biancoceleste

Il 20 febbraio 1990 nasce a Torre Annunziata l’attaccante della Lazio Ciro Immobile. Potente ma al tempo stesso agile, in genere punta l’avversario riuscendo spesso a superarlo in dribbling. Ambidestro, forte di testa e abbastanza veloce.

L’attaccante napoletano Ciro Immobile è arrivato alla Lazio dal Siviglia in cambio di 8,5 milioni più 500.000 euro di bonus. Giunto a Formello con l’intento di far dimenticare l’addio di Klose alla piazza biancoceleste, a suon di gol, ci è riuscito in pieno.

LA NAZIONALE

Esordisce con la nazionale Under 21 di Pierluigi Casiraghi nella amichevole Austria-Italia. Nello stesso anno entra anche nella nazionale Under 20 di Francesco Rocca, con la quale partecipa ai Giochi del Mediterraneo 2009 a Pescara. Torna in Under 21 a tre anni dall’esordio. Partecipa all’Europeo di categoria in Israele. Il 2 marzo 2014 ottiene la prima convocazione con la Nazionale Maggiore di Cesare Prandelli. Esordisce a 24 anni in una amichevole tra Spagna e Italia. Nel 2014 viene convocato per il Mondiale.

Nelle prime partite di qualificazione a Euro 2016 viene promosso titolare in coppia con Simone Zaza. I due verranno poi scavalcati nelle gerarchie da Eder e Graziano Pellé. Immobile viene comunque convocato da Conte per l’Europeo 2016. Viene confermato anche dal nuovo CT Gian Piero Ventura, suo allenatore ai tempi del Torino. Con 6 reti realizzate in 10 presenze si laurea capocannoniere del Girone G di qualificazione al Mondiale 2018 ma l’Italia non riesce a qualificarsi venendo eliminata ai play-off dalla Svezia.

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LA NOSTRA STORIA Il pioniere Mario Levi

LA NOSTRA STORIA Mario Levi nasce a Roma il 20 febbraio 1893. Già nel 1908 fa parte della terza squadra biancoceleste.

Titolare nelle finali di campionato nazionale nel 1913 e 1914 contro Pro Vercelli e Casale. Presente nell’anno di inaugurazione del campo della Rondinella. Nel 1915 la carriera di Mario Levi è interrotta dalla guerra. Parte soldato volontario nel 9° Reggimento Bersaglieri, Battaglione Ciclisti. Combattendo a Selz, il 21 ottobre 1915, riportò ferite da pallottole alle gambe, al volto e alle braccia.

In seguito è dichiarato idoneo ai servizi sedentari nell’ospedale Militare di Livorno. Frequenta la scuola militare di Modena per istruzione obbligatoria. Cessa con la qualifica di Allievo Ufficiale perché dichiarato permanentemente inabile alle fatiche della guerra. Quindi trasferito al deposito del 9° Reggimento Bersaglieri. A giugno 1918 è in territorio di guerra come volontario del 6° Reggimento Bersaglieri nel battaglione complementare ciclisti.

L’8 agosto è mobilitato nel 4° Reggimento Bersaglieri ciclisti. Il 4 novembre è in zona d’armistizio del fronte italiano. Esonerato il 12 dicembre e lasciato a disposizione come impiegato dell’esercito. Gli fu concessa la Croce al merito di Guerra e fu autorizzato a fregiarsi della Medaglia di benemerenza istituita per i volontari della guerra italo-austriaca.

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Genoa Lazio, biancocelesti in massa in trasferta. Tifosi rossoblù sul piede di guerra

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Tifosi laziali in massa in trasferta per continuare a coltivare il sogno scudetto. Genoa Lazio, altri tagliandi per i tifosi biancocelesti oltre il settore ospiti: i tifosi rossoblù non ci stanno.

I genoani non ci stanno: non è andata giù la decisione della società di mettere a disposizione altri tagliandi per i laziali per Genoa Lazio. Infatti oltre al settore ospiti già esaurito ci sono anche dei biglietti in Gradinata Sud.
Si è scatenata così la protesta dei tifosi del Grifone: “Apprendiamo che i tifosi laziali – si legge in un comunicato dell’Associazione Club Genoani – potranno assistere comodamente alla partita nella Sud, in presenza di 2mila abbonati rossoblù. Riteniamo questa scelta della questura assurda e provocatoria”.
Ancora: “La società del Genoa, per l’ennesima volta – prosegue il comunicato dell’Acg – è assente e fuori da ogni logica di tutela dei propri tifosi o clienti, come loro considerano i genoani. Non vorremmo che ci fosse la voglia di testare la pazienza del popolo genoano o di svolgere un ‘esperimento’, come già avvenuto a Torino nella Curva Maratona, dove per ben 2 volte si è scelto di mettere nello stesso settore 2 tifoserie ostili ai granata. Speriamo in un veloce ripensamento di quella che diventerà una pericolosa convivenza, quando invece potrebbe essere una bella domenica di sport”.

FOTO – Augura brutta malattia a Immobile: Jessica risponde a tono!

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Augura brutta malattia a Immobile: Jessica Malena, moglie del bomber biancoceleste, risponde per le rime sui social.

Un post di pessimo gusto, davvero sconcertante quello che può accadere sui social. Un utente augura brutta malattia a Immobile su Twitter: nello specifico lo stesso male che ha portato via prematuramente Nadia Toffa. Jessica Immobile non ci sta e ha replicato duramente in una story su Instagram: “Che vergogna. Specialmente dopo aver definito dono ciò che è successo alla povera Nadia. Tutto questo odio e cattiveria prima o poi tornerà indietro”. Non possiamo che associarci al pensiero e allo stato d’animo della famiglia Immobile.

LAZIO FORMELLO Patric mette la freccia verso il Genoa

LAZIO FORMELLO Secondo allenamento settimanale per i biancocelesti di Inzaghi che si sono ritrovati al Fersini nel primo pomeriggio.

LAZIO FORMELLO Biancocelesti in campo alle ore 15 agli ordini di mister Inzaghi. Mancano 4 giorni al lunch match contro il Genoa e al Fersini va in scena la seconda seduta settimanale. Iniziale messa in moto mediante un circuito di forza per i biancocelesti che successivamente si sono dedicati ad un torello. Poi via alle prime prove tattiche e chiusuracon una partitella finale a campo ridotto.

PATRIC SUPERA BASTOS

Ad eccezione di capitan Lulic e Parolo (riposo precauzionale per lui), mister Inzaghi ha a disposizione l’intero gruppo. Patric ha messo la freccia su Bastos ed è in netto vantaggio per la sostituzione dello squalificato Luiz Felipe: sarà lui, a meno di stravolgimenti, ad affiancare Acerbi e Radu in difesa. Gli altri dubbi di Inzaghi riguardano gli esterni e l’attacco. Lazzari sembrerebbe il prescelto per la corsia destra, mentre a sinistra Jony rimane favorito su Marusic. In avanti solito dubbio Caicedo-Correa. Al momento il Tucu sembra in leggero vantaggio sulla Pantera, ma questo è un ballottaggio che Inzaghi si porterà dietro fino a domenica. Domani allenamento mattutino con proseguimento delle prove tattiche.

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Zeman elogia Inzaghi: “Ottimo allenatore. Scudetto? Lo vincerà…”

Zeman elogia Inzaghi: “ Negli ultimi anni la Juve è stata abituata a comandare il campionato, ma ora deve fare i conti anche con Lazio ed Inter. I biancocelesti stanno disputando un campionato eccellente, l’auspicio è che possano continuare così. Negli ultimi anni alla Lazio è mancata la continuità ma ora è sulla strada giusta. Inzaghi mi ha stupito, è un ottimo tecnico e sta facendo un lavoro eccezionale. Se vedo analogie con gli Scudetti del ’74 e del 2000?. Quelli erano altri tempi. Chi vincerà il titolo? La Juventus. I bianconeri sono partiti con i favori del pronostico e alla fine si aggiudicheranno lo Scudetto”. Così il tecnico boemo ai microfoni dell’Ansa a margine dell’evento ‘Golf brain, esplorando i benefici del golf’, tenutosi presso l’Università Niccolò Cusano di Roma.

QUI GENOA – Raffica di assenti contro la Lazio

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QUI GENOA – Raffica di assenti contro la Lazio. Le ultime dal ritiro dei rossoblu in vista del lunch match di domenica prossima.

QUI GENOA – Gli uomini di Nicola, nonostante un momento positivo (con 4 risultati utili consecutivi), sono falcidiati dagli infortuni. La tenuta mentale, buona al momento, sarà quindi messa a dura a prova dalle assenze per il prossimo impegno. Ultima quella di Radovanovic, complice una distorsione al ginocchio. Non si sa ancora quanto il centrocampista serbo dovrà restare fuori, ma sembra improbabile che possa recuperare già per domenica. Oltre a lui, il tecnico rossoblu dovrà fare a meno anche dei lungodegenti Ghiglione (lesione di secondo grado del bicipite femorale), Romero (distorsione al ginocchio), Shone (affaticamento ai flessori), Pajac (infiammazione all’apofisi tibiale anteriore), Iago Falque (influenza) e Lerager (tendinopatia agli adduttori). Buone notizie invece dall’ex di turno Goran Pandev: il colpo al ginocchio rimediato contro il Bologna (e che l’ha costretto ad abbandonare il campo dopo soli 13′) sembra infatti smaltibile in vista del weekend. Può sorridere dunque Nicola, nonostante un centrocampo che, con Sturaro squalificato, sarà ridotto al centro a soli 4 nomi per 3 posti.

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D’Amico torna sullo Scudetto 73: “Con la Juve la Roma non se la giocò”

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Vincenzo D’Amico torna sullo Scudetto 73. E attacca la Roma, che all’ultima giornata ospitò la Juventus, rivale dei biancocelesti nella corsa a quel titolo.

D’Amico torna sullo Scudetto 73. Tutti ricordiamo Lazio Inter del 2 maggio 2010, con il famoso striscione ‘Oh nooo’. Se lo ricordano bene soprattutto in casa Roma, che ha spesso rivangato quell’episodio, non mancando di lanciare critiche ai biancocelesti. Forse i ‘cugini’ non ricordano che i primi a togliere uno scudetto ai rivali cittadini furono proprio loro. Una circostanza che potrebbe ripetersi anche in questa stagione. Anche in quel caso, infatti, gli uomini di Maestrelli partivano con altri obiettivi, ma contesero fino all’ultimo il tricolore a Juventus e a una milanese (il Milan). Come quest’anno, anche quella volta l’ultima giornata metteva di fronte Napoli e Lazio e Juventus e Roma. I partenopei giocarono la partita della vita, mentre non altrettanto fecero i giallorossi, che, andati in vantaggio, lasciarono poi una rimonta agevole alla Vecchia Signora. Che alla fine vinse il titolo, complice anche il ko dei rossoneri a Verona. Vincenzo D’Amico quegli eventi li ha vissuti in prima persona, ecco come li ha ricordati: 

“Perdemmo lo Scudetto all’ultima giornata, sconfitta a Napoli 1-0 (gol all’89’ dei partenopei, ndr). Non eravamo partiti per competere per lo Scudetto ma, esattamente come sta accadendo alla Lazio di oggi, ci siamo trovati nella lotta e ci abbiamo provato. L’ultimo turno? Si sbaglia a paragonarlo a Lazio-Inter del famoso ‘oh noo’. I nerazzurri avrebbero vinto lo stesso, erano più forti, erano quelli del Triplete, non scherziamo. C’è una profonda differenza, certo quel Roma-Juve del ’73 se ci penso un momento… Non posso dire che nel ’73 la Roma si scansò perché non voglio prendere denunce, non credo sia successo. Di sicuro, penso che la Roma se la potesse giocare alla pari. Io non credo che se la siano giocata, ma questo è un pensiero mio”.

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LAZIO Immobile risponde alle domande dei tifosi

LAZIO Immobile risponde alle domande dei tifosi biancocelesti che tramite social hanno chiesto una serie di domande al bomber

LAZIO Immobile risponde a tutte le domande che i tifosi della Lazio gli hanno fatto attraverso il social. Quest’anno Ciro si sta superando, in campionato è già a quota 26 reti su 24 partite giocate e domenica ha dato il via alla rimonta laziale con la rete su rigore dell’1-1. Per sentire un po’ l’umore dei tifosi, l’attaccante di Torre Annunziata ha deciso di dare il via ad alcune domande da parte dei tifosi. Sono stati molti a chiedere delle cose a Ciro, sia a livello emotivo che sui compagni, ecco le domande e le risposte.

Aspetto personale: “Cosa provo prima di battere un rigore? Non è facile, ma la pressione e lo stress fanno parte del calcio. Alcune volte va bene e a volte va male…” Poi ancora: “Trovi difficile la quotidianità quando si ha tutta questo notorietà? La gente educata mi fa sorridere ed emozionare, soprattutto quando mi dicono che sono una brava persona”. Un altro tifoso: “Quanta emozione ti regala l’Olimpico? E’ incredibile!” Infine: “La famiglia di Jessica è diventata laziale? Fai un po’ tu…” qui Ciro, mostra un video che ritrae il padre della moglie mentre festeggia nella partita di domenica.

Squadra e compagni: “Con chi vai più d’accordo in squadra? Con tutti i miei compagni, sono fantastici”. Ci sono anche delle domande spiritose: “Lazzari è ancora il tuo autista ufficiale? No, l’ho licenziato perché non conosce le strade (con tante faccine sorridenti)”. Anche domande personali: “E’ più geloso Acerbi o Jessica? Senza dubbio Acerbi. Come ti trovi con Luis? Mi conosce quasi come Jessica. Meglio in coppia con il Tucu o con Caicedo? Due amici e due giocatori incredibili. Ti ci trovi con sergione? Ovvio che mi trovo bene con il sergente!” e per finire: “Qual’è il tuo rapporto con Lucas Leiva? Un campione in campo e fuori”.

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Paolo Rossi: “Immobile è nel pieno della sua maturità. C’è magia nella squadra”

Paolo Rossi è stato uno degli attaccanti più forti italiani, campione del Mondo con la Nazionale italiana dell’82

Paolo Rossi ha parlato della lotta scudetto e dei ricordi legati alla Lanerossi Vicenza, squadra con cui giocò nel 77 e che fece un’impresa nel campionato, ecco le sue parole:

“Quella squadra fece una vera e proprio imprese che oggi non può essere ripetuta. Era una neopromossa e riuscì ad arrivare seconda. La Lazio a differenza sua, anno dopo anno è stata costruita ed è cresciuta. Però una cosa in comune ce l’hanno, sia i biancocelesti che quella squadra, intorno a loro hanno un alone di magia intorno a loro. Mi stanno stupendo sia Conte che Inzaghi, lui sta migliorando stagione in stagione, al momento è tra gli allenatori più bravi in circolazione. Immobile è nell’età giusta, poi è riuscito a trovare la giusta intesa con Luis Alberto e Milinkovic. E’ un attaccante che ha bisogno di essere supportato e riesce benissimo a esaltare il lavoro di squadra”.

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LAZIO INTER Retroscena Milinkovic: discorso nell’intervallo

LAZIO INTER Retroscena Milinkovic ha trascinato la Lazio alla vittoria dopo il pareggio di Immobile. Grandissima gioia per lui

LAZIO INTER Retroscena Milinkovic – Il sergente domenica contro l’Inter è stato l’uomo in più in campo, ha realizzato la rete della vittoria con una giocata sensazionale. Ha anche lottato dall’inizio alla fine, effettuando alcuni dribbling da capogiro, con un’ottima padronanza della palla e tecnica da invidiare. Il centrocampo è stato suo, ha giganteggiato a più riprese aumentando la voglia della squadra.

Ma questa non è stata l’unica cosa che ha fatto, già, secondo il Corriere dello Sport, il serbo al termine del primo tempo, dopo che la Lazio aveva subito il gol di Young, è sceso negli spogliatoi e ha parlato alla squadra. Un discorso motivazionale, per far tirare su un po’ di morale visto il gol inaspettato preso, queste sarebbero state le sue parole: “Forza ragazzi, questa la vinciamo. Torniamo in campo e ribaltiamo il risultato, l’abbiamo già fatto contro la Juventus” e così è stato. La partita poi è terminato 2-1 e la Lazio è riuscita a ribaltare il risultato scavalcando l’Inter al secondo posto.

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STEFAN SAVIC TIFA LAZIO PER LO SCUDETTO

GENOA LAZIO Invasione biancoceleste a Marassi

GENOA LAZIO Invasione dei biancocelesti che dopo 10 minuti dalla messa in vendita dei biglietti per i settore ospiti hanno polverizzato i biglietti

GENOA LAZIO Invasione dei biancocelesti – La Lazio continua a stupire e a convincere, i tifosi ormai sono in un vero stato euforico, a Roma, sponda biancoceleste si respira un’aria che non si sentiva da anni. Domenica è arrivata l’ultima gioia, il successo sull’Inter che ha avvicinato ancora di più la Lazio da quel lontano obbiettivo che ancora non viene nominato ma che sotto sotto va coltivato. I tifosi non vogliono lasciar sola la squadra, aiutandola ancora di più in questo percorso straordinario e così invaderanno lo stadio del Genoa, il Marassi. Già, 5 mila tifosi sono pronti a cantare e tifare per i biancocelesti, un vero esodo.

Il club genoano visto il sold out dopo poche ore per il settore ospiti, ha dato alla Lazio la chance di poter mandare i suoi tifosi nella Gradinata sud (attualmente libera) con la capienza di 9.000 posti. I tifosi sicuramente approfitteranno di questa chance e faranno diventare il Marassi un piccolo Olimpico.

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Stefan Savic punta sui biancocelesti: “Inter o Juve? No, spero nella Lazio”

Stefan Savic punta sui biancocelesti – Il difensore dell’Atletico Madrid ha espresso il suo pensiero sullo Scudetto

Stefan Savic punta sui biancocelesti – In questi giorni sono molti i calciatori o gli allenatori che stanno parlando del campionato italiano, soprattutto sulla lotta scudetto che vede coinvolta anche la Lazio. Già, a sorpresa tra la Juve e l’Inter si sono insediati anche i biancocelesti che ora si trovano a -1 dalla squadra nerazzurra. Al termine della partita di Champions tra Atletico Madrid e Liverpool, il difensore ex Fiorentina Stefan Savic ha voluto dire la sua sulla vittoria finale per il titolo della Seria A, puntando sulla Lazio:

“Continuo a seguire il campionato italiano perché mi piace molto e quest’anno poi è anche aperto e interessante, ci sono Inter e Juve in lotta ma, c’è anche la Lazio. Sarebbe molto bello se lo vincesse lei lo Scudetto, perché sta facendo un lavoro incredibile in questa stagione”.

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore biancoceleste Alfredo Notti

LA NOSTRA STORIA Alfredo Notti nasce ad Alessandria il 19 febbraio 1908. Ottimo attaccante cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città per poi essere acquistato dal Genoa in cui milita per due stagioni. Tornato all’Alessandria vi resta per cinque stagioni. Dal 1936 al 1942 gioca nel Modena. Chiude la carriera nel Prato nella stagione 1942/43.

Terminata la carriera da calciatore Alfredo Notti diventa allenatore. Dal 1940 al ’42 guida il Modena. Nella stagione 1945/46 siede sulla panchina del Prato. Nel 1947 si trasferisce alla Sambenedettese dove resta per tre anni. Nel 1950 approda alla Lazio dove ricopre prima il ruolo di tecnico delle giovanili, poi quello di assistente dell’allenatore Giuseppe Bigogno e, contemporaneamente, quello di allenatore della squadra Riserve. Nella stagione 1952/53, dopo l’esonero di Bigogno, passa alla guida della prima squadra. I risultati non arrivano e l’anno dopo il presidente Costantino Tessarolo lo sostituisce con Mario Sperone. Notti passa alla guida del Treviso. Allena poi Sambenedettese, Pescara, Ascoli, Piacenza, Casertana, ancora Ascoli e Pescara. Chiude l’esperienza di allenatore nel 1971 dopo due stagioni sulla panchina della Valenzana. Muore ad Alessandria il 20 agosto 1972.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Giovanni Zanni

LA NOSTRA STORIA Giovanni Zanni nasce a Casale Monferrato il 19 febbraio 1904. Dal 1926 al 1929 cresce nel Casale.

Nella stagione 1929-1030 Giovanni Zanni passa alla Juventus. Il 12 gennaio 1930 fu il primo giocatore a segnare un gol alla Roma al campo Testaccio. L’anno dopo lo prese la Lazio in uno scambio con Rier. In maglia biancoceleste gioca una stagione.

Nel 1932 passa al Foligno. Poi Perugia, Benevento e Cusiana, per chiudere la sua carriera da calciatore con l’Omegna nella stagione 1939-40. Da allenatore guida quest’ultima e la Verbania Sportiva.

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