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Arrestati 13 tifosi per gli scontri durante la Coppa Italia

Arrestati 13 tifosi per gli scontri avvenuti prima dell’inizio della finale della Coppa Italia giocata il 15 maggio scorso a Roma

Arrestati 13 tifosi – Il 15 maggio scorso si è giocata la finale di Coppa italia tra Lazio e Atalanta. La Digos di Roma sta effettuando in queste ore 13 ordinanze di misure cautelari nei confronti di appartenenti al gruppo di tifosi laziali per gli scontri successi prima dell’inizio della finale. Sono stati identificati anche i responsabili dell’incendio dell’auto della polizia di Roma Capitale. Prima dell’inizio della partita, ricordiamo che vicino l’Olimpico, ci furono diversi scontro fra le forze dell’ordine e i tifosi a lungotevere e piazzale di Ponte Milvio e fu qui che la vettura andò a fuoco.

Lo scorso 15 maggio, infatti, nei pressi dello stadio Olimpico si erano vissuti momenti di guerriglia con scontri fra forze dell’ordine e un centinaio di tifosi della Lazio a lungotevere e piazzale di Ponte Milvio. Proprio qui una vettura della Polizia Locale era stata data alle fiamme ed un agente era rimasto ferito.

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DIABOLIK LA FAMIGLIA CONTRO REPORT

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Giampaolo Saurini

LA NOSTRA STORIA Giampaolo Saurini nasce a Colleferro (RM) il 13 novembre 1968. Inizia a giocare nel Colleferro. A 13 anni passa alla Lazio. Diventa Campione d’Italia Primavera nel 1986/87. La stagione dopo passa al Cagliari in serie C1.

Nel 1988/89 Giampaolo Saurini torna alla Lazio. L’anno dopo passa alla Virescit ed a ottobre alla Lodigiani. Nel 1990/91 torna alla Lazio. Ceduto al Brescia vi resta per due campionati. Ritorna alla Lazio nel 1993/94. A novembre passa all’Atalanta. In seguito gioca di nuovo nel Brescia poi con Palermo, Padova, Gualdo e USO Calcio. Terminato di giocare nella stagione 2008/09 allena la Primavera del Brescia per passare poi a quella del Napoli nella stagione 2012/13 per cinque anni. A ottobre 2017 è esonerato. A partire dal 2019-20 commenta le partite del campionato primavera su Sportitalia.

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Al via la seconda edizione del Social Football Summit

Allo Stadio Olimpico di Roma andrà in scena il Social Football Summit per creare sinergia tra il digitale e il mondo del calcio

Il Social Football Summit andrà in secna il 20 e il 21 novembre allo Stadio Olimpico di Roma. Sarà l’occasione per coniugare il digitale con il calcio. L’evento nasce dall’esperienza di Go Project e Social Media Soccer: obiettivo è creare consapevolezza sulle opportunità che il digital e i social offrono alle aziende e ai team che investono nel calcio. In questi due giorni saranno presenti esperti di Digital Strategy e Top International Brand. La mission è quella di condividere l’importanza dei social media nel calcio e promuovere l’innovazione come motore di sviluppo. Spazio anche al mondo del calcio virtuale, con la giornata del 21 novembre dedicata ad approfondimenti al mondo degli Esports. Inoltre ci sarà la presentazione del nuovo libro di Marino Bartoletti. Per chi fosse interessato, potrà trovare ulteriori informazioni sul sito ufficiale, CLICCANDO QUI

SARA ZANOTELLI ARRIVA ALLA CORTE DI LOTITO. ECCO COSA FARA’

Diabolik, famiglia attacca trasmissione Report

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Diabolik, la famiglia attacca la trasmissione Rai Report dopo il servizio andato in onda ieri sera in prima serata.

I genitori di Fabrizio Diabolik Piscitelli attaccano la trasmissione tv Report, raccontando all’agenzia Agi il loro pensiero dopo il servizio di ieri sera: “Il servizio di Report, risultato ai nostri occhi ormai ridondante ed approssimativo su nostro figlio, ha mostrato (probabilmente per vivacizzare l’attenzione) una nota della Questura risalente al 2007 in cui una fonte confidenziale indicava nostro figlio quale mandante dell’illecito subito da Fabrizio Toffolo. A distanza di 12 anni e certi che nostro figlio non ha avuto alcuna condanna per tale fatto criminoso, è d’obbligo chiedersi in ogni caso, quanto sia stata attendibile l’eventuale fonte e quanto sia realistico parlare di sicurezza in questo Paese. Poichè se fosse stato nostro figlio il mandante come recita la nota della Questura ci si deve domandare perchè la stessa e la magistratura, non abbiano al tempo proceduto”.

“ASSASSINI E MANDANTI ANCORA LIBERI”

“Ci si chiede altresì se non fosse più opportuno ed onesto invece, un servizio giornalistico finalizzato ad evidenziare le criticità di un sistema ove la sicurezza altro non è che un’onda da cavalcare in determinati periodi. Noi come genitori attendiamo dalla Questura di conoscere invece, gli esiti di una indagine certamente complessa ma che vede ancora liberi gli assassini e i mandanti di un efferato omicidio avvenuto in pieno giorno estivo ed in un parco pubblico assai frequentato da ogni fascia di età”.

INTANTO ARRIVANO LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO>>>LEGGI QUI

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GIUDICE SPORTIVO Lazio, due biancocelesti sanzionati

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GIUDICE SPORTIVO Lazio, sono due i calciatori biancocelesti sanzionati dopo l’ultima giornata di Serie A. I capitolini si sono imposti sul Lecce per 4-2.

GIUDICE SPORTIVO Lazio, a seguito dei verdetti sportivi maturati nell’ultima giornata, il Giudice Sportivo ha diramato le proprie decisioni. In casa biancoceleste sono state registrate due sanzioni. Il Giudice ha confermato i provvedimenti recapitati a Lucas Leiva e Ciro Immobile. Per entrambi si tratta della terza ammonizione stagionale in Serie A TIM. 

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INTANTO IL LECCE NON FARA’ RICORSO>>>LEGGI QUI

LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato

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LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato a Lapadula.

LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato. Ciò nonostante il club confermi di sentirsi danneggiato dalla decisione dell’arbitro, presa di concerto con il Var. Di seguito, la nota ufficiale confermatrice: “L’Unione Sportiva Lecce ribadisce con fermezza di aver subito un grave torto arbitrale” e sottolinea che “in occasione del gol del possibile 2 a 2 realizzato dal calciatore Gianluca Lapadula, dapprima convalidato dal direttore di gara e poi annullato a seguito dell’intervento del Var, si è verificata una evidente violazione della regola 14“. Regola secondo cui, prosegue il comunicato “il calcio di rigore deve essere ripetuto qualora uno o più giocatori di ciascuna squadra invadano contemporaneamente l’area di rigore prima che il pallone sia in gioco“.

L’Unione Sportiva Lecce “ritiene tuttavia più utile, in luogo di iniziative giudiziarie che oltretutto rischierebbero di arenarsi per cavilli formali, di sottoporre ufficialmente agli organi competenti, in occasione dell’incontro programmato per il 19 novembre prossimo tra Aia-Can A e le Società di Serie A, le palesi e gravi incongruenze emerse in occasione dell’episodio in oggetto“. “L’US Lecce – conclude la nota – non intende infatti promuovere azioni strumentali nel proprio esclusivo interesse, bensì collaborare con gli organi preposti allo scopo di eliminare per il futuro prossimo ogni incertezza nell’applicazione di una regola fondamentale del gioco del calcio e nell’interesse collettivo di tutti i club partecipanti alle competizioni“.

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LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni

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LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni: i dettagli.

LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni. In questi giorni di sosta dal campionato, in casa biancoceleste il lavoro non si ferma. In particolare, la società sta mettendo a punto i dettagli per la Supercoppa, in programma il prossimo 22 dicembre a Riyad, Arabia Saudita, contro la Juventus. Sfida che la Prima Squadra della Capitale affronterà con una nuova maglia: quella che celebrerà i 120 anni della nascita del club. Quest’ultima, oltre ad un logo rinnovato, presenterà anche due sponsor. L’idea della società è infatti inserire il “main”, quello principale, stampato davanti e dietro le maglie, e uno “secondario”, sulla manica. Ancora ignoti al momento i dettagli dell’accordo, che verranno ufficializzati nei prossimi giorni.

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LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza

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LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza: ecco di chi si tratta.

LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza. Il colpo, messo a segno dal presidente Lotito, si inserisce nell’opera di rafforzamento della società biancoceleste. Ad entrare a breve nell’organigramma sarà Sara Zanotelli, 30 anni di Trento, in passato membro dello staff dell’ex Ministro per la famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana. Giovane e preparata, è laureata in Giurisprudenza all’Università di Trento e ha conseguito un master di 2° livello in “Relazioni istituzionali, lobby e comunicazione d’impresa” alla Businnes School della Luiss di Roma. Tra le sue esperienze, anche una collaborazione con L’Opinione, il giornale online diretto da Arturo Diaconale, e la fascia, conquistata nel giugno 2012, di Miss Trento. Alla Lazio avrà funzioni organizzative e gestionali, con la stretta collaborazione dell’ufficio del presidente. Sara Zanotelli si unisce così ad Angelo Peruzzi, club manager, a Mauro Bianchessi, direttore del settore giovanile, e ad Anna Maria Nastri, event manager.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Arrigo Dolso

LA NOSTRA STORIA Arrigo Dolso nasce a San Daniele del Friuli (UD) il 12 novembre 1946. Inizia a giocare nel 1960 nelle giovanili dell’Udinese. In bianconero vince il Campionato Primavera e il premio del Guerin Sportivo come miglior calciatore della serie C.

Nel 1966 Arrigo Dolso passa alla Lazio su segnalazione di Nello Governato che batte, offrendo ben 95 milioni di lire, la concorrenza del Bologna. Gioca inizialmente tre stagioni in biancoceleste. Quindi passa per una stagione in prestito al Monza dopodiché torna a Roma dove resta fino al novembre 1971, prima di passare in prestito al Varese. Con la Lazio vince il Torneo di Riccione nel 1967, due Campionati De Martino nel 1967-68 e 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971.

Con i lombardi resta una stagione per poi passare all’Alessandria dove gioca fino al 1976. Poi milita nel Benevento, nel Trapani, nel Grosseto per chiudere infine la carriera nel Ravenna nel 1984. Si stabilisce a Portoferraio (LI), capoluogo dell’Isola d’Elba, dove apre un bar e svolge anche l’allenatore in squadre minori toscane e nei settori giovanili. Per un periodo ha svolto anche l’incarico di Direttore Sportivo nel Civitavecchia. È deceduto a Milano il 15 ottobre 2015.

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GABRIELE SANDRI Parla il papà: “Piove come 12 anni fa, è Gabbo che ci parla”

Sono trascorsi 12 anni dalla morte di Gabriele Sandri. Nel giorno della ricorrenza, il papà Giorgio ha voluto ringraziare i tifosi di tutti Italia

Gabriele Sandri ci ha lasciato 12 anni fa, in quell’autogrill in cui Spaccarotella fece partire un colpo dalla sua pistola che lo uccise. Il ricordo di Gabbo è ancora vivo nei cuori dei tifosi, non solo della Lazio, ma di tutta Italia. Così papà Giorgio ha voluto ringraziare il mondo delle curve, intervenendo a Elle Radio. Queste le sue parole: “Tutti i ragazzi delle curve è come se fossero miei figli, mi hano aiutato ad andare avanti. Li ringrazierò sempre. Mi sembra che Gabriele sia morto ieri, il dolore è ancora vivo e troppo grande. Poi oggi piove come dodici anni fa, forse è mio figlio che vuole dirci qualche cosa. Grazie a chi mi è stato accanto in tutto questo tempo“.

STATISTICHE: LULIC NELLA STORIA DELLA LAZIO, ECCO PERCHE’

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LAZIO Lulic nella storia: due primati nel mirino del capitano

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LAZIO Lulic nella storia, biancoceleste e non solo: i due primati nel mirino del capitano.

LAZIO Lulic nella storia. Ieri, contro il Lecce, il capitano ha infatti collezionato la presenza numero 339 con l’aquila sul petto. Un dato che lo ha posto in sesta posizione tra i big biancocelesti, in coabitazione con Luca Marchegiani e Vincenzo D’Amico. Ma il bosniaco non ha intenzione di fermarsi e ora punta Aldo Puccinelli, distante solo tre lunghezze (342). Non solo: nel mirino dell’eroe del 26 maggio c’è anche la top ten biancoceleste per presenze in campionato. Al momento sono 257 i cartellini timbrati in Serie A, appena due in meno di quelli (259) detenuti da Cristian Ledesma, che occupa la decima posizione.

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LAZIO LECCE Il presidente dei salentini: “L’arbitro ci ha mancato di rispetto”

Lazio Lecce Sticchi Damiani, presidente del Lecce rammaricato per la sconfitta subita dalla sua squadra

Lazio Lecce Sticchi Damiani, presidente del club salentino: “Il regolamento parla chiaro, se i calciatori delle due squadre entrano in area durante il calcio di rigore, il penalty va ripetuto. Inoltre il rigore per la Lazio è dubbio perchè non si capisce se il nostro calciatore tocca la palla con la mano dentro o fuori dal campo. Il nostro mister e i calciatori sono rammaricati. Sono episodi che hanno indirizzato la partita e non c’è stato rispetto neanche per i nostri 4mila tifosi che ci hanno seguito all’Olimpico. La Lazio mi ha fatto un’ottima impressione“.

LAZIO LECCE MILINKOVIC: “In Europa ci manca la fortuna”

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Lazio Lecce Milinkovic soddisfatto per la sua prestazione personale compreso il gol e la vittoria della squadra.

Lazio Lecce Milinkovic a Lazio Style Channel: “Felice per il gol ma contava la vittoria oggi. Sicuramente la rete mi ha aiutato: nelle prossime partite potrò giocare senza pressione. Quest’anno gioco più indietro, se segno io e i miei compagni siamo contenti ma conta il gruppo e la squadra. Abbiamo giocatori che sanno palleggiare molto bene poi davanti alla porta siamo molto bravi. Questo è il segreto dei nostri tanti gol. In Europa è mancata la fortuna rispetto al campionato, la palla non voleva entrare poi il Celtic ha fatto quel gol l’ultimo minuto. Il mio ruolo è il trequartista, quest’anno gioco più dietro e non riesco a essere sempre nell’area avversaria ma questo non cambia molto. La sosta non arriva nel momento giusto visto che abbiamo vinto le ultime 4 partite però ci sono le nazionali e poi ripartiremo”.

LAZIO LECCE STRAKOSHA: “Felice per le parate ma i 2 gol presi mi danno fastidio”

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Lazio Lecce Strakosha felice dopo la buonissima prestazione di oggi con una parata decisiva su Babacar e un rigore parato sempre sullo stesso attaccante dei pugliesi.

Lazio Lecce Strakosha a Lazio Style Channel: “Per fortuna abbiamo vinto, abbiamo sofferto e sudato ma abbiamo vinto da Lazio. Eravamo preparati alla forza del Lecce, hanno vinto qualche duello aereo di troppo. Abbiamo preso un secondo gol che non dovevamo prendere, per fortuna è andato tutto bene. Parata clamorosa su Babacar? Sono felice perché ora andiamo al riposo con una vittoria. Non voglio prendere gol: oggi sono 2 e questo da un po’ fastidio. Da quando gioco la mia Lazio da’ importanza a tutte le competizioni: in Europa potevamo fare molto meglio ma i risultati del girone sono molto bugiardi. Dobbiamo imparare dai nostri errori”.

LAZIO LECCE INZAGHI: “Siamo meritatamente terzi”

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Lazio Lecce Inzaghi contento della prestazione dei suoi dopo la delusione di giovedì in Europa League.

Lazio Lecce Inzaghi ai microfoni di Sky: “Peccato per il primo tempo: con un po’ più di attenzione sui calci d’angolo avremmo evitato il gol del Lecce e noi potevamo sfruttare le tante occasioni. Siamo meritatamente al terzo posto ma dobbiamo migliorarci sempre. Giovedì avevamo speso tanto anche se non aveva portato i suoi frutti. Temevo la partita con il Lecce invece oggi è arrivata la vittoria. Loro erano molto fisici ma io volevo costruire da dietro e Acerbi lo fa molto bene. Oggi da terzo Francesco è stato straordinario ma è anche un ottimo centrale”.

LAZIO LECCE IMMOBILE: “Abbiamo degli sbandamenti, lasciamo ai tifosi sempre brividi”

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Lazio Lecce Immobile premiato come migliore in campo Sky parla da leader della gara impegnativa che hanno affrontato i biancocelesti.

Lazio Lecce Immobile a Sky: “La partita non è stata facile, Lecce ben messo in campo che ci ha messo in difficoltà. Non tutte le partite con le medio-piccole sono scontate. Dopo l’amarezza in Europa League oggi siamo stati bravi a trovare la vittoria. Lasciamo sempre un piccolo brivido nei nostri tifosi, abbiamo degli sbandamenti, dobbiamo crescere. Ora testa alle Nazionali per chi andrà e poi sotto con il campionato. La competizione con Belotti ci sta, lui ha fatto due gol ieri. Il ballottaggio nostro è positivo visto che siamo amici. Poi deciderà Mancini chi giocherà. Vuoi superare i 41 gol stagionali e tuo record personale? I gol sono importanti ma oggi contava la vittoria: ringrazio i compagni, lo staff, tutti. Questa squadra è una famiglia”.

PAGELLE LAZIO LECCE Strakosha miracoloso, Correa goleador. Poker servito

Diamo i voti ai biancocelesti al tremine della vittoria dell’Olimpico, pagelle Lazio Lecce 4-2

Pagelle Lazio Lecce 4-2

STRAKOSHA 8 – La vittoria passa per i suoi guantoni. Due parate decisive nella ripresa. Sul punteggio di 1-1 al 51esimo vola all’incrocio dei pali per dire no al colpo di testa di Babacar. Il duello si rinnova sul 2-1 quando il portiere para il rigore a Babacar respingendolo. Ha blindato la porta nel momento decisivo del match. FINALMENTE!

PATRIC 6 – Pomeriggio ostico per la difesa biancoceleste e lo spagnolo ha dovuto fare gli straordinari. Sufficiente la sua prova con pochi errori. Esce per stanchezza al 72esimo BASTOS 6 Argina senza affanni le offensive dei salentini

LUIZ FELIPE 6 – A fasi alterne il govane brasiliano. Soffre Lapdula e la velocità degli inserimenti degli ospiti come accaduto dopo soli 5 minuti saltato da Babacar. Nella ripresa la gara si fa più dura ma riesce a cavarsela. Ma deve crescere ed essere più concentrato

ACERBI 6.5 – Schierato nel centro sinistra del terzetto difensivo, rende ugualmente bene. Ha spazio per le avanzata sulla fascia e si inventa il cross per il gol dle 2-1 d Milinkovic

LAZZARI 6.5 – Un primo tempo tutta corsa per l’ex Spal. Sembrava una furia sulla fascia destra, sfornando traversoni a non finire. Nella ripresa si è messo a disposizione della squadra coprendo le avanzate dei calciatori con più qualità, coprendogli le spalle

MILINKOVIC 6.5 – Sembrava in giornata no, invece come spesso accade ai campioni, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Inserimento perfetto, zampata vincente e gol del 2-1 in un momento delicato della partita

LEIVA 5.5 – Il brasiliano è in una fase calante molto preoccupante. Anche questo pomeriggio al di sotto delle sue capacità, rallenta troppo il gioco della squadra. Esce al 51esimo per far posto a CATALDI 6.5 Con lui in campo la squadra inizia a giocare a tutto campo con maggiore circolazione del pallone. Il suo ingresso ha cambiato le sorti del match. Meriterebbe più fiducia e spazio

LUIS ALBERTO 7 – El Mago, che giocatore! Gli bastano 40 secondi per mettere Correa davanti alla porta, anche se l’argentino non finalizza. Smista palloni a non finire, manda i suoi compagni in porta con una facilità disarmante, le prova tutte per andare in gol ma è anche sfortunato. Spreca nel primo tempo un’ottima opportunità con la porta spalancata, in altre occasioni i suoi tiri hanno lambito la traversa. E’ l’uomo del momento della cavalcata Lazio

LULIC 6 – E’ stanco e si vede, troppe le partite giocate in poco tempo. Ma comunque dà sempre il suo buon contributo

CORREA 7.5 Boom Boom Joaquin! Cinico e decisivo come non mai. Apre e chiude l’incontro,s egnando di destro e di sinistro. Bellissimo il suo secondo gol al termine di un contropiede magistrale. Di nuovo match winner come contro il Milan. Tango argentino. Dall’86esimo BERISHA – 6 di incoraggiamento

IMMOBILE 7 – A quanto stiamo? 102! Non si ferma più King Ciro. A segno su rigore in una partita complicata per tre quarti di gara. Si arrabbia, sgomita, corre, poi segna. Terminator!

ALL. INZAGHI 7 – La sconfitta contro il Celtic poteva essere un macign da digerire, ma la Lazio di campionato è un’altra squadra rispetto a quella di Coppa. Ha azzeccato il cambio Leiva/Cataldi dando il via alla goleada biancoceleste. Cala il poker di vittorie consecutive e lancia la squadra nelle vette della classifica. Bravo a non far perdere la testa ai suoi calciatori sull’1-1. Ora la sosta, benedetta, per ricaricare le pile.

FOTO – I laziali omaggiano i 3 vigili del fuoco uccisi

Il ricordo non può svanire sia nella nostra società che nel mondo del calcio. I laziali omaggiano i 3 vigili del fuoco uccisi ad Alessandria.

Uno striscione apparso in Curva Nord durante Lazio Lecce, poche righe ma dall’intenso significato. “Nei pensieri un credo: paura mai! Onore ai vigili del fuoco. Rip Candido, Triches, Gastaldo”.

LAZIO Lotito e quella sfuriata post Celtic: il retroscena

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LAZIO Lotito e quella sfuriata post Celtic: il retroscena.

LAZIO Lotito e quella sfuriata post Celtic. Dopo Milano, i minuti finali sono stati di nuovo galeotti per i biancocelesti, anche se con esito (ed emozioni) diversi. Dall’esultanza liberatoria per il gol di Correa al Milan – trent’anni dopo l’ultima gioia milanese -, si è passati alla (quasi) eliminazione dall’Europa League. A dieci anni esatti dall’ultima volta. Una circostanza che non è andata giù al presidente, che si è fatto sentire con i suoi ragazzi. La beffa al 95′ contro il Celtic è stata infatti l’emblema di un girone disputato al di sotto delle minime aspettative. Il mancato passaggio del turno, ormai più che probabile, sarebbe inammissibile. Non solo per il blasone, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista economico: le sconfitte collezionate finora hanno infatti già tolto un milione di euro alle casse della società. Che potrebbero perderne altri 2 in caso di mancato arrivo ai sedicesimi. Per questo, il patron è sceso negli spogliatoi nel post-partita di giovedì: “Ci vuole più cattiveria!”, avrebbe detto al gruppo. La Lazio aveva bisogno di una scossa, di un contatto diretto con la realtà: senza l’Europa League, non resta che puntare dritti al quarto posto. A partire da oggi, contro il Lecce. Inzaghi e i suoi sono chiamati a far tornare a gioire i propri sostenitori. Lotito su tutti.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Bruno Pinna

LA NOSTRA STORIA Bruno Pinna nasce a Roma il 10 novembre 1942. Cresce nella Nuova Invicta da dove lo preleva la Lazio nel 1958.

In maglia biancoceleste Pinna vince il Torneo di Grasse nel 1960, nel 1961 e nel 1962. Dopo la trafila nelle giovanili biancocelesti nel 1963/64 è aggregato alla prima squadra. Nel corso della stessa stagione passa in prestito al Del Duca Ascoli. Rientrato dal prestito nel 1964 passa alla Salernitana. Dal 1965 al 1968 gioca con il Pescara. Quindi si trasferisce all’Avellino dove resta fino al 1971 quando passa al Chieti. Nel 1971-1972 milita nell’Aquila Montevarchi. Chiude la carriera nel Campobasso dove gioca dal 1972 al 1977. Smesso di giocare intraprende la carriera di allenatore guidando in sequenza, Termoli, Campobasso, Lanciano e Taranto.

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