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Matteo Materazzi sulla stagione della Lazio: “Biancocelesti sfortunati altrimenti…”

Le parole dell’agente FIFA Matteo Materazzi sulla stagione della Lazio, sul caso de Vrij e sugli infortunati.

MATTEO MATERAZZI SULLA STAGIONE DELLA LAZIO AI MICROFONI DI RADIOSEI

“Sarei contento se la Lazio si qualificasse per la Champions. La squadra di Inzaghi è stata sfortunata con gli arbitri. Inoltre in questo periodo ha perso giocatori del calibro di Luis Alberto, Immobile e Parolo. Tare ha svolto un ottimo lavoro. I tifosi laziali sono felici, escono soddisfatti dallo stadio. Credo che si possa essere contenti di quello che hanno messo in campo questi ragazzi”.

SULLA GARA DI CROTONE E SUL CASO DE VRIJ

“Non era facile, i calabresi si giocavano molto e sono abituati a soffrire. Quando ti trovi alle ultime due giornate non si analizza la squadra più forte ma quella che ha più stimoli. de Vrij lo farei giocare, ha sempre dimostrato di essere un professionista. Nelle ultime gare è sempre stato uno dei migliori in campo. Inzaghi lo vede tutti i giorni, saprà cosa fare. Immobile? Non molla mai. Corre su ogni pallone e ha tanta fame di gol. Dovrà decidere il mister se sarà il caso di farlo giocare con solo qualche allenamento nelle gambe”.

LE PAROLE DI FACCO SU MANCINI CT E BALOTELLI IN NAZIONALE

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LAZIO – INTER: IL DOPPIO EX CRESPO SICURO

Stendardo sul caso de Vrij: “Credo che Inzaghi abbia già deciso. Io lo farei giocare”

Anche l’ex biancoceleste Guglielmo Stendardo sul caso de Vrij ha voluto dire la sua.

Intervenuto ai microfoni di Gold Tv Guglielmo Stendardo sul caso de Vrij ha dichiarato: “Ho sentito pochi minuti fa Simone Inzaghi. Parlerà con de Vrij sabato, ma credo che in cuor suo in realtà abbia già deciso cosa fare. L’idea di perdere l’olandese a parametro zero fa male perché è un leader e la sua assenza si sentirà tantissimo sia a livello tecnico che umano. È un ragazzo che ha dimostrato grande appartenenza. Io lo farei giocare”.

AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DELLA FIDEURAM CALCIATTORI GOLF CUP

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PANDEV DOMENICA TIFA INTER

LAZIO INTER Calisti: “Non rinuncerei a de Vrij e farei di tutto per recuperare Immobile”

L’ex difensore biancoceleste non ha dubbi. LAZIO INTER Calisti dice la sua sulla partita tra la squadra di Inzaghi e quella di Spalletti.

LAZIO INTER Calisti: Inzaghi avrebbe dovuto bloccare sul nascere la polemica de Vrij. Secondo me è giusto che giochi. La sua presenza è fondamentale e dimostrerebbe per l’ennesima volta la sua professionalità. Con l’Inter non schiererei due giocatori non al meglio, sarebbe troppo rischioso perdere due cambi. Farei di tutto solo per recuperare Immobile, l’unico che potrebbe veramente cambiare il volto della Lazio. Cristante mi piace tantissimo, sarebbe fantastico vederlo al fianco di Milinkovic la prossima stagione. Anche per questo la Champions è decisiva per la crescita della Lazio.

L’APPELLO DELLA CURVA NORD PER LAZIO – INTER

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PANDEV TIFA INTER DOMENICA 

Facco su Roberto Mancini e l’ipotesi Balotelli in Nazionale

Facco su Roberto Mancini e l’ipotesi Balotelli in Nazionale. L’ex terzino biancoceleste commenta l’arrivo del Mancio alla guida dell’Italia e un’eventuale chiamata dell’attaccante del Nizza.

Facco su Roberto Mancini e l’ipotesi Balotelli in Nazionale ai microfoni di Radiosei: Mancini, a prescindere dal gesto della rinuncia a parte dello stipendio, mi piace. Ha un compito difficile. Non basta prendere il ct, bisogna vedere il lavoro che verrà svolto. Voglio vedere quali saranno le prime mosse. Balotelli è un giocatore che divide. A me è antipatico, i suoi atteggiamenti non mi piacciono. Tecnicamente, quando sta bene, non si discute. Sono però favorevole a una sua chiamata. Credo che se dovesse convocarlo Mancini metterà subito le cose in chiaro. Non devono esserci altre ‘balotellate'”.

LAZIO – INTER: IL DOPPIO EX CRESPO SICURO

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LEGGI ANCHE L’OPINIONE DI ZACCHERONI

Al via la prima edizione della Fideuram Calciattori Golf Cup

Prende il via a Roma la prima edizione della Fideuram Calciattori Golf Cup. Giornata di Sport e Natura organizzata per sensibilizzare i giovani atleti alla responsabilità del codice etico. Il tutto a favore di una cultura sportiva basata su trasparenza e legalità.

AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DELLA FIDEURAM CALCIATTORI GOLF CLUB

Questo il senso dell’iniziativa ideata da Lorenzo Marronaro e Arte&Golf in collaborazione con Olgiata Golf Club. L’evento è in programma mercoledì 23 maggio. “Anomali” golfisti, esempi di etica antidoping e appassionati di questo sport, si sfideranno sulle 18 buche (circuito Ovest) dell’Olgiata secondo la formula “shot-gun”.

“Il golf è un gioco di cortesia, rispetto, attenzione, moralità e buona condotta. Abbiamo pensato di costruire un evento in cui Campioni e Attori testimoniano, attraverso le proprie prestazioni in campo e il senso solidale di rispetto nella competizione, il perfetto antidoto al doping e al match fixing”, le parole di Lorenzo Marronaro. Si potrà assistere liberamente alla manifestazione a partire dalle 10,30. L’inizio della competizione è previsto alle 12,30. Impegnati, oltre allo stesso Marronaro, numerosi ex calciatori, giornalisti sportivi e attori.

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LA SINDACA RAGGI SVELA LA SUA FEDE CALCISTICA

ULTIM’ORA Scossa di terremoto: torna la paura ad Amatrice

ULTIM’ORA Scossa di terremoto: torna la paura nell’Italia centrale. La scossa è stata registrata dai sismografi alle ore 05:57 con epicentro nei pressi di Amatrice in provincia di L’Aquila.

ULTIM’ORA Scossa di terremoto: torna la paura nel Reatino. Interessata ancora una volta la cittadina di Amatrice. Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 5:57. L’epicentro del sisma, a una profondità di 11 km, è stato localizzato a 5 km da Amatrice, 6 km da Cittareale e 9 km da Montereale (L’Aquila). Il sisma è stato avvertito chiaramente dai residenti ma al momento non sono segnalati danni a persone o cose.

UFFICIALE – IMMOBILE CAPOCANNONIERE EUROPA LEAGUE

Dopo la finale di questa sera vinta dall’Atletico Madrid, è tempo di tirare le somme. Immobile capocannoniere Europa League dopo il suo amaro ultimo gol al Salisburgo.

Ora è ufficiale: con le otto le reti messe a segno dal bomber biancoceleste, le stesse di Aritz Aduriz del Bilbao (3 su rigore), Immobile capocannoniere Europa League. Nessuno è riuscito a superarli tra semifinale e finale. Nella storia della Lazio soltanto Libor Kozak aveva ottenuto lo stesso riconoscimento chiudendo sempre a 8 gol l’edizione 2012-13. Ora Immobile punta il trono della Serie A: a contendere lo scettro di migliore sarà Mauro Icardi.

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DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE – L’esagerata richiesta di un avvocato campano

Incredibile richiesta di un avvocato campano che vorrebbe citare in giudizio alcune squadre della Serie A per discriminazione territoriale. 

Secondo quanto riportato da Il Mattino, i sostenitori partenopei si sono rivolti all’avvocato Angelo Pisani per valutare la possibilità di istituire una class action contro alcune società di Serie A. Il motivo? I cori di discriminazione territoriale contro i napoletani. Tra queste società, oltre alla Sampdoria (già multata per i cori dei suoi tifosi nel match di domenica scorsa contro i partenopei), figurano anche Lazio e Inter. “È solo la prima di una lunga serie in quanto risponderanno in giudizio anche Lazio e Inter – afferma Pisani -. In futuro, anche tutte quelle società che si divertono a offendere i napoletani con i loro cori”.

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EUROPA LEAGUE: ATLETICO MADRID VINCITORE>>>CLICCA QUI

 

MARSIGLIA ATLETICO MADRID – Simeone sposta la chiesa a Garcia: Europa League agli spagnoli

Spagnoli arrembanti: il risultato della finale di Europa League Marsiglia Atletico Madrid recita 0-3. A Garcia non resta che la medaglia del finalista: che peccato! 

MARSIGLIA ATLETICO MADRID 0-3 – Con una prestazione sopra le righe, gli spagnoli guidati da Simeone si aggiudicano la finale di Europa League. La partita è terminata con una doppietta di Griezman e il gol del capitano Gabi su smarcamento dello stesso Griezman. L’attaccante francese ha timbrato prima il cartellino al 21′ poi si è ripetuto al 49′ con una bella serpentina e un dolce tiro all’angolino. All’89’ il gol di Gabi che mette il punto esclamativo alla gara. Da segnalare l’infortunio nel primo tempo di Payet, grave perdita per l’OM. Simeone ancora sul tetto d’Europa: per Garcia una serata amara. 

 

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CURVA NORD E L’APPELLO PER LAZIO INTER>>>CLICCA QUI

 

VIDEO – Bastos lancia la sfida: palleggi con una pallina… da tennis

Il suo ruolo è difensore ma se la cava bene anche con i piedi. Bastos lancia la sfida: chi riuscirà a batterlo nei palleggi con una pallina da tennis?

Attraverso il proprio profilo Instagram, Bastos lancia la sfida: “Prova a fare come me”. Poi vediamo l’angolano della Lazio in un video in cui inizia a palleggiare con la pallina da tennis. E uno e due e… oltre 100 palleggi alternando il piede destro col sinistro. Chi è pronto a sfidarlo? Di sicuro qualcuno in grado di fare meglio di lui e questo non sarà certo una passeggiata!

 

https://www.instagram.com/p/Bi2EXUKFkCQ/?hl=it&taken-by=bastosquissanga

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CURVA NORD LANCIA L’APPELLO PER LAZIO INTER>>>CLICCA QUI

 

LAZIO INTER Curva Nord lancia l’appello per lo spareggio Champions

Per Lazio Inter Curva Nord ha lanciato l’appello per colorare lo stadio Olimpico nella gara più importante dell’anno. 

La parte più calda della tifoseria biancoceleste metterà in atto un altro spettacolo sugli spalti per la partitissima Champions. Allo stesso tempo per Lazio Inter Curva Nord ha lanciato un appello per quelli che si recheranno allo stadio. Dalla trasmissione ‘La Voce della Nord‘, ecco le direttive per i tifosi che occuperanno gli spalti: “Domenica è l’ultima battaglia, a tutti coloro i quali saranno allo stadio chiediamo di sostenere la Lazio con orgoglio, ottimismo, voglia di rivalsa, motivazione e con vessilli biancocelesti. Sciarpe, bandiere, maglie, coloriamo l’Olimpico con i nostri colori!”.

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LAZIO INTER Pandev non ha dubbi: “Domenica tiferò…”

Il doppio ex di Lazio Inter Pandev, ora in forza al Genoa, ha parlato dello spareggio Champions ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Su Lazio Inter Pandev la pensa così: “La favorita è l’Inter. Lo dice il mio cuore, ma lo sostengo anche per una questione tecnica. In più non ha altro da perdere: dopo la sconfitta con il Sassuolo sembrava che fosse finito tutto, invece è ancora lì in grado di raggiungere la Champions. Sarà determinante prendere in mano il centrocampo dove la Lazio ha giocatori in grado di far male soprattutto con le ripartenze. L’Inter invece dovrà aspettare il momento giusto per colpire, non dovrà avere fretta di arrivare al gol.  Giocatori decisivi? Per l’Inter indico Icardi, se lo merita, per la Lazio invece Milinkovic-Savic. A centrocampo, e non solo, fa la differenza, mi ha sorpreso per quanto è cresciuto in questa stagione”.

IL FUTURO DI LAZIO E INTER

“Senza la Champions i nerazzurri dovrebbero puntare a costruire una squadra che punti allo scudetto, e alla Champions ovviamente, anche per l’affetto che i tifosi dimostrano ogni anno. La Lazio, invece, dovrebbe ripartire da Simone Inzaghi che ha ottenuto risultati offrendo un bel gioco”.

CASO DE VRIJ

“Lui è un professionista serio e una persona per bene. Io non so come stia vivendo questi giorni, ma io lo farei giocare. Ha dimostrato in queste settimane di tenere alla causa della Lazio“.

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LA RAGGI CI DICE LA SUA FEDE CALCISTICA>>>CLICCA QUI

La sindaca di Roma Raggi dichiara la sua fede calcistica: non è la… Lazio!

La sindaca di Roma Raggi dichiara la sua fede calcistica: nonostante sia stata avvistata all’Olimpico a vedere la Lazio, il suo tifo è un altro.

L’ultima volta a vedere i biancocelesti era stata nella gara Lazio Benevento paparazzata in Tribuna Tevere. Oggi però la sindaca di Roma Raggi dichiara la sua fede calcistica. Queste le sue parole ai microfoni di Roma Tv: “Vengo da una famiglia in cui mio marito è tifoso laziale ma io ho una forte simpatia per la Roma, con cui stiamo facendo cose importantissime. Lo stadio è in dirittura d’arrivo”.

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LOTITO SFOTTE LA ROMA>>>CLICCA QUI

CONVEGNO CPC Lotito: “La Lazio ha tratti nobili, la Roma invece…”. Poi sui tifosi…

La Compagnia Portuale di Civitavecchia ha organizzato, insieme all’Ordine degli Avvocati della città laziale, un convegno in materia di diritto sportivo e antidoping. L’occasione è buona per i festeggiamenti del 121° anniversario dalla fondazione della Cpc. Per il convegno Cpc Lotito, presidente della Lazio, è stato premiato.

Durante il convegno Cpc Lotito ha dichiarato questo: “Mi fa piacere essere un presidente che cerca di coniugare risultati sportivi e risultati economici con il rispetto di temi etici. Ricordo che quando sono entrato nel mondo del calcio parlai di calcio didascalico e moralizzatore. Il calcio ha un forte potere mediatico, ha l’obbligo di rappresentare un modello di comportamento soprattutto per i giovani. Io dico sempre ai miei calciatori che oltre ad essere esempi sul campo devono esserlo nella vita. La presenza dei calciatori in certi contesti come gli ospedali e le associazioni di beneficenza può rappresentare un valore aggiunto. La nostra è infatti una società che deve avere attenzione anche verso i più deboli”.

IMPRESA LAZIO 

“Quando sono arrivato alla Lazio sono rimasto esterrefatto dalla conduzione di questa società. Credevo fosse immorale pagare determinate cifre che neanche producevano risultati economici e sportivi. La prima cosa che feci quindi fu stabilire un tetto salariale per i calciatori. Questo fu preso negativamente, ma io amo dire che sono un presidente tifoso e non un tifoso presidente. Sono laziale da quando ero bambino, però sono sempre stato un riflessivo. È vero che il tifoso deve agire con il cuore, ma non deve offuscarsi la mente. Sulla base di questo io ho ritenuto che la Lazio, essendo un’impresa di capitali, dovesse rispettare principi contabili e di sana gestione, finalizzati al raggiungimento sì di risultati sportivi ma anche economici. Quando sono entrato ho trovato una situazione particolare, ancora oggi a distanza di 15 anni mi chiedo come ho fatto a risolvere un problema di quel tipo. La Lazio fatturava 84 milioni, ne perdeva 86,5 e aveva 550 milioni di debiti. Tutti dicevano che fosse un’impresa impossibile. Nella prima assemblea ho dovuto affittare un albergo e ogni titolare di azioni metteva bocca sul bilancio, senza neanche averne competenza. Allora pensai di dovermi inventare qualcosa per impedire che questa gente interferisse per risanarla. A fine anno, nel 2004, adottammo un sistema duale mutuato dal sistema tedesco. L’assemblea, pur rimanendo titolare della scelta della governance, non approva il bilancio. Quest’ultimo viene invece approvato dal consiglio dei sorveglianti. Questo mi ha consentito di poter accorciare la catena di comando”.

LA PRESIDENZA 

“Io non percepisco un euro: quando mi sono insediato ho versato 25 milioni cash per acquisire il 21% della Lazio, versandone poi altri 50 per arrivare ad una maggioranza. La realtà fu di una persona che spese di tasca propria 150 milliardi di lire per prendersi 1070 miliardi di debiti. I fatti hanno dimostrato che la mia logica di risanamento ha portato dei risultati: quest’anno abbiamo chiuso la semestrale con 48,5 milioni di utili, la prima società in Italia e seconda in Europa per performance del titolo azionario pari al 164% di incremento. Questo per far capire che se c’è un’opera morale, corretta, di sana gestione si potrebbe risanare anche il Paese. Per farlo però ci vogliono capacità e coerenza di comportamento. A me farebbe comodo prendere un emolumento di 5 milioni, ne avrei anche motivo perché se fossi stato assunto in qualsiasi altra società portando un risanamento di questo tipo avrei avuto un compenso minimo di 100-150 milioni di euro. Io però non ho preso un euro”.

TIFOSERIA 

“Ho sempre cercato di far capire alla tifoseria che i tifosi vanno rispettati ma devono rispettare a loro volta le regole. Noi accettiamo le critiche costruttive, ma non si può condizionare l’operato della società. Siamo un esempio per tutte le tifoserie a livello nazionale. C’è un clima diverso perché hanno capito che l’unione fa la forza. Una società che ha dietro un popolo, un esercito di appassionati, ha un grosso potere contrattuale. Se esso viene utilizzato in forma costruttiva si possono fare cose importanti. Oggi devo dire con molta onestà che hanno rivisitato i vecchi comportamenti e che Lotito non era poi così male rispetto a tante situazioni. Loro dicevano che ero tirchio, che dovevo cacciare i soldi. Io dissi che avrei portato la società dal funerale al coma reversibile e mi venne chiesto in quanto tempo. Dissi tre anni e io in tre anni l’ho rigenerata con basi solide non costruite sulla sabbia. Vincere lo scudetto e il giorno dopo fallire non ha senso. Non tutti coltivano l’aspetto etico sebbene l’etica dovrebbe essere un elemento di distinzione. Troppo spesso la visibilità offusca la mente di chi è preposto a condurre la società. Il consenso va invece conquistato in termini di autorevolezza, ed essere rispettato nel momento in cui la carica viene portata avanti nel rispetto di regole gestionali e morali. Sono contento che adesso i tifosi abbiano capito, perché il tifoso è un ruolo importante. Andare in uno stadio e vedere 60.000 persone costituisce una pressione positiva. È un elemento economico importante ai fini commerciali, ma non solo, anche a livello di appeal”.

I VALORI DELLA LAZIO 

“Prendere la squadra dal fallimento a 0 sarebbe stato più facile, ma avere nella propria storia certi valori e un anno di nascita del 1900, sono aspetti che non possono andare persi. Andavano salvaguardati e non ricomprati. Un conto è risorgere, un conto è avere un numero di matricola originaria. Se controllate troverete infatti nomi diversi da quelli che si sentono. Ho cercato quindi di salvaguardare quel valore dei simboli, fra cui l’aquila che oggi vola sull’Olimpico. I bambini magari lo vedono come un rapace imponente, ma è anche un qualcosa che rappresenta libertà e fierezza, valori comuni ai nostri fondatori di Piazza della Libertà. La Lazio ha sempre avuto questi tratti nobili che ancora oggi si porta dietro al contrario dei dirimpettai, partecipativi ma chiassosi, anche se poi stringendo non vincono nulla. Le due tifoserie sono diamentralmente opposte. Nella vita se uno ha una coerenza nel comportamento deve fare una scelta. Avranno pensato che questo è più irriducibile degli ‘Irriducibili.’ Nel modello di gestione contano tanti aspetti anche psicologici. La gestione di una squadra di calcio non è equiparabile a quella di una società normale, perché entrano in gioco anche passioni e sentimenti. Quindi hai una responsabilità in questo senso, che è quella di preservare e tramandare il patrimonio storico e sportivo. Non si tratta solo del raggiungimento di un risultato economico. Il presidente di una squadra di calcio è custode di tutti questi principi”. 

MARCHIO LAZIO 

“Ad Auronzo di Cadore quando arriviamo ci fanno sempre festa. Essendo una società di calcio professionistica noi abbiamo valorizzato anche il marchio. Quando sono arrivato io il marchio valeva 0, perché i principi contabili prevedevano che il valore fosse quello scritto a bilancio. Io ho pensato che fosse una stupidaggine. Il marchio ha una duplice veste, una sportiva e un’altra commerciale. Quando sono entrato io nel calcio ho dovuto fare delle guerre per arrivare a presentare il pagamento dell’IVA al 31/12. Era una vergogna. Io quando arrivai da consigliere non si parlava neanche di INPS, Inail e via dicendo. Noi i 6 milioni di IVA l’anno la paghiamo in anticipo. Parto da un presupposto, quei soldi non sono miei. Quando li ho sul conto li consegno. Se parliamo di sport e pensiamo che coi soldi compriamo tutto non va bene. Queste cose alla lunga creano disamore. Sulla base del marchio, tornando all’inizio, io diedi il mio parere. Quando il sistema passò dai principi nazionali a quelli internazionali, bisognava documentare con un perito scelto dal tribunale il proprio valore patrimoniale, dal punto di vista immobiliare e altro. Quella valutazione mi aiutò a mettere da parte 150 milioni che sommati ai tagli e alla transazione col fisco mi permise di partire”.

INZAGHI 

“Oggi quando tutti parlano dell’allenatore, del direttore e via dicendo, si deve pensare sempre che all’inizio ci fu una mia decisione. Inzaghi aveva un contratto a 4,7 milioni, io gli proposi 5,3 milioni spalmati in 5 anni. Lui accettò riconoscendo anche i sacrifici che stavo facendo e mi disse che voleva un giorno fare l’allenatore. Una promessa mantenuta. Lui è partito dagli allievi regionali e ha fatto la scalata. Lo volevo poi portare a Salerno e lui mi chiedeva quando avrebbe firmato. Ho preso tempo, dall’altra parte avevo Bielsa. Un allenatore che cambiava continuamente idea. Non voleva più giocatori una volta presi e ne voleva altri. C’era Simone quindi che aspettava una risposta. L’ho chiamato che stava a Milano Marittima e lui venne a Formello per firmare. I soldi? Gli dissi, decido io, tu firma, allenerai la Lazio. Lui ha sempre avuto grandi capacità, come Tare. Con Igli ricordo quando non volli rinnovare il contratto. Gli dissi che avevo un’altra idea. Avrebbe fatto il corso e sarebbe diventato il direttore sportivo. La capacità di scegliere i collaboratori è fondamentale”.

NUOVE REGOLE 

“Con la Lazio abbiamo fatto di tutto e di più. Oggi per documentare un pagamento una squadra deve presentare un bonifico bancario, all’epoca c’erano tutti questi assegni che non si sapeva da dove uscissero fuori. Oggi è tutto tracciato, la giustizia sportiva deve solo stringere sugli adempimenti. Non si può penalizzare nel campionato successivo, altrimenti si altera il risultato di un campionato in corso. Sul pagamento degli stipendi, dei contributi, dei premi di produzione due punti di penalizzazione non bastano, bisogna impedire l’iscrizione al campionato dopo due o tre volte che succede una cosa del genere. Fare calcio non è un obbligo, bisogna avere una conduzione trasparente. L’ultima norma che feci, quella che stabilisce che chi compra il 10% di una società di calcio deve portare un certificato antimafia. Se nel calcio c’è una conduzione immorale come si fa ad essere un esempio?”.

SALERNITANA 

“Quando ho preso la Salernitana era fallita in Eccellenza: l’ho fatta ripescare in Serie B con una norma esistente, pagando una cifra concordata. La gente veniva a chiedere gli assegni, un rimborso spese fino a 25mila euro per i dilettanti. Tutta una serie di cose assurde. L’esperienza è tanta, il calcio è sempre stato utilizzato per il consenso che crea, mobilitando le masse. Quando sono arrivato nelle Curve c’erano svastiche, di tutto e di più: oggi non c’è niente. I tifosi hanno capito che il loro ruolo va interpretato nel rispetto delle regole”.

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GIORDANO SULLA SFIDA LAZIO INTER>>>CLICCA QUI

LAZIO INTER Giordano: “Questa gara è una finale, non bisogna stravincere ma vincere”

LAZIO INTER Giordano parla del big match di domenica allo stadio Olimpico tra biancocelesti e nerazzurri.

LAZIO INTER GIORDANO A RADIOSEI 

“L’ambiente biancoceleste mi sembra troppo nervoso, la partita di Crotone ha lasciato tanta amarezza. L’Inter è molto silenziosa mentre qui si parla troppo. de Vrij? Non lo conosco come persona ma nelle ultime due gare ci ha fatto prendere minimo due punti con altrettanti salvataggi sulla linea. Arriva alla sfida con i nerazzurri senza macchie se non qualche errore che può starci, tra l’altro senza nessuna diffida. Io lo farei giocare perché si è sempre comportato bene. Non ci penserei due volte, è il più forte della difesa e deve giocare”.

E ANCORA…

“L’Inter sa difendersi bene, ha subito solo 28 gol. La Lazio ne ha subiti molti di più. I nerazzurri hanno il morale alle stelle nonostante la sconfitta. La squadra di Spalletti non si sbilancerà. Questa gara è una finale, non bisogna stravincere ma vincere. La Lazio ha a disposizione due risultati su tre e non è poco. L’ideale sarebbe portarsi in vantaggio e gestire la partita. Immobile deve giocare anche se non al 100%. A centrocampo invece punterei su Murgia senza rischiare Lukaku che non è al meglio, mettendo Lulic a sinistra”
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LE PAROLE DELL’EX PANCARO SU LAZIO – INTER

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L’EX MILAN ANTONINI ELOGIA MILINKOVIC

LAZIO INTER Pancaro: “In campo per puntare a vincere”

LAZIO INTER Pancaro analizza il big match in programma domenica allo stadio Olimpico tra capitolini e milanesi.

LAZIO INTER Pancaro ai microfoni di Lazio Style Channel: “Giocare a Crotone contro una squadra che deve salvarsi non è facile. La Lazio ha il destino nelle sue mani. Il campionato ha dimostrato che i biancocelesti sono superiori ai nerazzurri. La Lazio è più forte come squadra, come organico. Ha più qualità dell’Inter, è stata più costante per tutto il cammino. Inoltre, poteva ambire a vincere l’Europa League, peccato per quel quarto d’ora a Salisburgo. I biancocelesti arrivano alla sfida con maggiori problemi dei nerazzurri. Però la rosa è ampia e di valore e può sopperire anche a qualche assenza. Il popolo laziale ha sempre grande entusiasmo, brave squadra e società a ritrovare questa empatia.

Di Lazio-Inter ho dei bellissimi ricordi perché nell’anno dello Scudetto i miei due gol al Meazza ed all’Olimpico portarono due punti preziosi per la conquista del titolo. Nella sfida di ritorno, a Roma, non meritavamo il doppio svantaggio ma abbiamo avuto la forza di continuare a giocare ed alla fine siamo stati premiati. Inoltre, contro l’Inter in quella stessa stagione vincemmo anche la Coppa Italia.

Preparare una partita con due risultati su tre è sempre un problema. Bisogna prendere in considerazione questa cosa solo nella parte finale di gara. La Lazio deve preparare la sfida per vincere come ha sempre fatto nelle altre partite casalinghe. L’Inter invece sarà obbligata a vincere, quindi è più libera mentalmente. In genere questo aspetto facilita l’approccio alla partita, porta a provare subito a segnare per vincere la sfida”.

L’EX MILAN ANTONINI ELOGIA MILINKOVIC

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LE PAROLE DELL’EX PASQUALE FOGGIA SULLA LAZIO E SULLA SFIDA CON L’INTER

L’ex Milan Antonini elogia Milinkovic: “E’ più forte di Pogba”

L’ex difensore del Milan Luca Antonini elogia Milinkovic.

Intervenuto ai microfoni di RMC Sport Luca Antonini elogia Milinkovic: “È un fenomeno, mi piace tantissimo. Per caratteristiche, qualità e personalità è unico in Europa. Lo vorrebbe il PSG? La Lazio fa bene a chiedere più di 100 milioni tenendo conto che Pogba due anni fa è stato venduto a questa cifra. Il laziale è più forte del francese. Milinkovic ha qualità che Pogba non ha”.

LE PAROLE DELL’EX PASQUALE FOGGIA SULLA LAZIO E SULLA SFIDA CON L’INTER

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ULTIME LAZIO – LUIS ALBERTO IN PAIDEIA

LAZIO – INTER: LE ULTIME DI CANIGIANI

Foggia sulla Lazio: “Mai parlato con loro di Sandro. La Champions sarebbe meritata”

Le parole dell’ex giocatore biancoceleste, attuale ds del Benevento, Pasquale Foggia sulla Lazio.

FOGGIA SULLA LAZIO A RADIOSEI

“Da ora ricominciamo partendo con una proprietà forte che vuole realizzare cose importanti. Poi sarà il campo a stabilire se torneremo subito in Serie A. Abbiamo giocatori importanti e vogliamo tenerli, bisogna capire cosa vogliono fare loro. Parliamo di Brignola, Guillerme, Sagna, Sandro. Quest’ultimo interessa alla Lazio? Il brasiliano è l’esempio del professionista, ha giocato a grandi livelli ma è venuto da noi con tanta umiltà. E’ qualcosa di raro in questo mondo. E’ stata una piacevole sorpresa a livello umano e inoltre è un grande giocatore. Abbiamo il diritto di riscatto, volendo possiamo tenerlo. Con la Lazio ho un rapporto diretto ma non ne abbiamo mai parlato”.

E ANCORA…

Cataldi e Lombardi rientreranno a Roma. Danilo ha potenzialità enormi, se matura e si rende conto di quello che può fare farà una carriera importante, altrimenti avrà il rimpianto. La Lazio deve sempre soffrire fino alla fine. Sarà un Lazio-Inter incredibile, da brividi. I biancocelesti meritano la Champions, spero centrino l’obiettivo. de Vrij? Solo chi lo allena può fare certe scelte. Credo al professionista, non capisco perché non debba giocare”
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ULTIME LAZIO – LUIS ALBERTO IN PAIDEIA

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LAZIO – INTER: LE ULTIME DI CANIGIANI

CALCIOMERCATO LAZIO Tare guarda in Brasile per il post De Vrij

CALCIOMERCATO LAZIO Tare, a un mese e mezzo dall’apertura della sessione estiva, guarda oltreoceano e pensa al sostituto di De Vrij. Tra le possibili soluzioni figura Dedè del Cruzeiro

CALCIOMERCATO LAZIO Tare, a un mese e mezzo dall’apertura della sessione estiva, guarda oltreoceano e pensa al sostituto di De Vrij. Tra le possibili soluzioni figura Dedè del Cruzeiro, al secolo Anderson Vital da Silva, difensore classe ’88 con alle spalle un’intera carriera in patria. Si tratta di un centrale dal piede destro dotato di una notevole forza fisica, oltre che di una discreta tecnica individuale. Oltretutto la predisposizione al colpo di testa e il tempismo negli inserimenti fanno di lui uno dei profili maggiormente graditi alla dirigenza biancoceleste. In attesa delle prime cifre, Dedè rimane tutt’ora una scommessa non avendo mai calcato i campi di un club europeo, dato che costringe gli interessati a una meticolosa riflessione. Ragionamento doveroso, in virtù delle consuete difficoltà di approccio al calcio del nostro continente, nella fattispecie quello italiano.

O Mito – così è soprannominato dai tifosi della Raposa – è tornato a grandi livelli dopo i due infortuni subiti a entrambe le ginocchia. Stop, questi, che lo hanno costretto ai box per quasi 2 anni. Il rientro sulla scena condito da prestazioni di alto rango, ha convinto inoltre il c.t. della Seleção Tite a inserirlo nella lista dei pre-convocati in vista dei Mondiali di Russia. “Nella lista dei ‘supplenti’ ho inserito giocatori che non sono mai stati convocati da me, ma che sarebbero pronti a subentrare in caso di bisogno. A questo proposito sto per dire un nome su tutti: Dedé, se lo merita signori, dovrebbe andare al Mondiale”. Queste le dichiarazioni del selezionatore brasiliano Tite in merito al 31enne centrale del Cruzeiro, che, dal canto suo, vanta già 9 presenze (condite da 1 gol) in maglia verdeoro ai tempi della gestione Mano Menezes (2010-2012).

LUIS ALBERTO IN PAIDEIA 

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ULTIME LAZIO Luis Alberto in Paideia: “Le mie condizioni? Vi dico che…”

ULTIME LAZIO Luis Alberto, di ritorno dalla Spagna, si è oggi recato presso la clinica Paideia per sottoporsi ai consueti accertamenti strumentali e ha fatto luce sulle proprie condizioni

ULTIME LAZIO Luis Alberto, di ritorno dalla Spagna, si è oggi recato presso la clinica Paideia per sottoporsi ai consueti accertamenti strumentali e ha detto la sua circa le proprie condizioni ai microfoni dei cronisti presenti. “Il recupero procede bene, mi sento meglio e le sensazioni sono positive. Ho tanta voglia di tornare a giocare ma non bisogna forzare i tempi. A ogni modo non c’è ancora certezza circa la mia presenza nel match di domenica. Bisognerà monitorare la situazione giorno dopo giorno insieme allo staff medico. In questo senso saranno decisive le giornate di venerdì e sabato, solo allora valuteremo e prenderemo una decisione”.

LAZIO INTER, LE ULTIME DI CANIGIANI  

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