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CELTIC LAZIO Conferenza Lennon: “Partita chiave, saremo aggressivi”

CELTIC LAZIO Conferenza del tecnico degli scozzesi Neil Lennon alla vigilia della sfida di Europa League di domani in programma al Celtic Park di Glasgow.

CELTIC LAZIO Conferenza Lennon da Celtic Park: “Siamo molto motivati. Sarà una grande partita per tutti i nostri tifosi e per tutti i nostri calciatori. Abbiamo intrapreso al meglio la fase a gironi, speriamo che quella di domani possa essere una delle migliori notti mai vissute al Celtic Park. Non vediamo l’ora che arrivi la gara di domani, sarà un incontro molto importante per raccogliere nuova esperienza europea. 

LA SFIDA

Ci attende una partita-chiave per questo girone molto combattuto, è ancora tutto imprevedibile e l’inerzia del raggruppamento potrebbe cambiare rapidamente. Abbiamo sensazioni positive e domani speriamo di poter ottenere un risultato positivo. Dovremo farci trovare pronti: vogliamo giocare con i nostri ritmi e raccogliere tutte le energie necessarie dai tifosi che saranno al nostro fianco. Abbiamo analizzato la Lazio e siamo pronti, non vediamo l’ora di giocare.

LA LAZIO

“La Lazio è una grande squadra, vantano calciatori di qualità come, ad esempio, il capocannoniere della Serie A, ovvero Ciro Immobile. Domani mi aspetto una gara molto aperta, ci sono tutti gli ingredienti necessari per aspettarsi una grande partita. Vogliamo vincere la partita di domani, questi tre punti ci consentirebbero d’avere una classifica molto forte. Vogliamo qualificarci per la fase ad eliminazione diretta, abbiamo calciatori in grado di poter tagliare questo traguardo. 

CAPITOLO FORMAZIONE E INFORTUNATI

Ntcham è ancora infortunato e speriamo di recuperarlo per il prossimo weekend. Rogic oggi si è allenato e dovrebbe star bene. Aver ritrovato anche Christie per noi è una grande spinta: finora ha disputato una grande stagione ed è in lizza per giocare domani. Scott Brown è il nostro capitano e la sua esperienza sarà fondamentale nella gara di domani: le sue letture di gioco e la sua forma fisica sono sempre ottime. Le sue capacità d’interdizione, inoltre, saranno importantissime per fermare ogni iniziativa della Lazio. 

FATTORE ‘CELTIC PARK’

Giocheremo in casa e dovremo giocare come sappiamo fare. Se questo vuol dire giocare aggressivi, giocheremo a ritmi sostenuti che, in particolare, si adattano alle caratteristiche dei nostri calciatori, del nostro campo e dell’atmosfera che si respira all’interno di questo. Non vogliamo permettere alla Lazio di rilassarsi o di dettare i tempi di gioco”. 

INTANTO INZAGHI ESCLUDE UN TITOLARE?>>>LEGGI QUI

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FORMELLO Lazio – Col Celtic senza un ‘titolarissimo’

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FORMELLO Lazio – Alla vigilia della trasferta europea in Scozia, le ultime dalla rifinitura nel quartier generale biancoceleste.

FORMELLO LAZIO – Turnover a metà. Questa l’indicazione che arriva dall’ultimo allenamento prima della partenza per Glasgow. Inzaghi scioglie i dubbi e sceglie gli 11 che scenderanno in campo domani sera al Celtic Park. Confermata l’indiscrezione di Vavro centrale di difesa, affiancato da Acerbi a sinistra e Bastos sul versante opposto. A proteggere il terzetto arretrato Leiva, al rientro dal 1′, mentre Lazzari e Jony giostreranno sugli esterni. In porta toccherà a Strakosha, che anche oggi ha svolto tutta la seduta, dalla parte con Grigioni fino alla partitella finale. L’infiammazione al gomito gli dà ancora noia, ma stringerà i denti. Niente da fare invece per Proto, ancora alle prese con i problemi al polso.

Stesso discorso per Luis Alberto, assente quest’oggi: lo spagnolo, reduce da un affaticamento muscolare riportato con l’Atalanta, sarà risparmiato in vista della trasferta di Firenze. Ci sarà invece Milinkovic, impiegato accanto a Leiva e Parolo: l’ex Cesena ha vinto infatti il ballottaggio con Cataldi per la mezzala. Davanti la coppia formata da Correa e Caicedo, con Immobile che partirà dalla panchina. Indisponibili anche Radu e Marusic (all’ultima giornata di squalifica in Europa League). Mattina in gruppo anche per André Anderson, Lukaku, e Jorge Silva, fuori dalla lista per la competizione europea.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Strakosha; Bastos, Vavro, Acerbi; Lazzari, Parolo, Leiva, Milinkovic, Jony; Correa, Caicedo. A disp. Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Cataldi, Berisha, Lulic, Immobile. All. Inzaghi.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Fortunato Torrisi

LA NOSTRA STORIA Fortunato Torrisi nasce a Melito Porto Salvo (RC) il 23 ottobre 1955. Cresce nelle giovanili del Borgata Augusta. Fa il suo esordio nel 1973 con il Siracusa. In Sicilia resta per due stagioni aggiudicandosi anche il premio istituito dal quotidiano Stadio come miglior giocatore della serie C girone C nel 1974/75.

Nella stagione 1975-76 Fortunato Torrisi passa al Como con il quale esordisce in Serie A. Torna per una stagione al Siracusa per poi trasferirsi al Chieti. L’anno dopo veste la maglia della Pistoiese. Dal 1979 al 1982 gioca nell’Ascoli. Quindi si trasferisce al Torino dove resta per una stagione. L’anno dopo è a Catania. Nel 1984 si trasferisce alla Lazio. In maglia biancoceleste disputa due stagioni. Nel 1986 passa alla Ternana. Termina la carriera da calciatore nella stagione 1988/89 con la maglia del Chieti. Appesi gli scarpini al chiodo dal 1993 al 1998 allena le giovanili della Lazio. Contemporaneamente ricopre anche il ruolo di osservatore. Nel 1997 vince un campionato con la Lazio Master Calcio a 5. Nella stagione 1998/99 guida la Primavera biancoceleste. A termine campionato passa ad allenare le giovanili della Lodigiani. Nella stagione 1999/2000 guida il Catanzaro. Quindi Acireale, Gladiator, Castel di Sangro, Latina e Gaeta. Il suo ultimo incarico è alla Civita Castellana dove nel 2010 rassegna le dimissioni.

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ACCADDE OGGI 8 settembre 1991, Torino-Lazio 0-1: Come? Cosa? Ruben Sosa!

Il Torino più forte dell’ultimo quarto di secolo, che si giocherà a fine stagione la Coppa UEFA nella storica finale poi persa contro l’Ajax. Una Lazio che ricominciava, dopo il decennio più buio della sua storia, a riaffacciarsi nel calcio che conta. Non era certo la squadra di Dino Zoff la favorita per quel confronto dell’8 settembre del 1991. Anche perché l’esordio in casa per i biancazzurri non fu esaltante, uno a uno contro il Parma con gol del pari di Osio beffardo, subito al novantunesimo.

Eppure la Lazio fu più tosta di un Toro di per sé tostissimo, forgiato da Emiliano Mondonico sulle fondamenta di un centrocampo capace di coniugare qualità e quantità e sulle accelerazioni di un Gigi Lentini all’apice della sua carriera. La partita scorre tra occasioni da una parte e dall’altra, in certi momenti il Torino sembra lì lì per passare, ma la Lazio come detto di dimostra più dura dei duri. Non per niente sarà la partita dell’esordio assoluto in Serie A di Gigi Corino, uno che entrerà nei cuori dei laziali per la sua grinta.

E dopo aver resistito al meglio pungendo costantemente in contropiede, con una rasoiata di Ruben Sosa la Lazio fa game, set, match. Primo successo in assoluto nell’allora nuovissimo stadio Delle Alpi. L’inizio di campionato sorriderà alla Lazio che per la prima volta dagli anni settanta alla quarta giornata, dopo il successo esterno di Ascoli, si arrampicherà in testa alla classifica. Ma alla lunga i valori emergeranno. Il Toro finirà in alto sfiorando come detto la gloria europea, la Lazio mancherà l’assalto alla qualificazione in Coppa UEFA, rimandandolo all’anno successivo.

Fabio Belli

IL TABELLINO

TORINO – LAZIO 0-1

Marcatori: 76′ Ruben Sosa.

TORINO: L.Marchegiani, Bruno, Annoni (76′ Sordo), Fusi, Benedetti, Mussi, Scifo, Lentini, Bresciani, Venturin, Casagrande. A disp.: Di Fusco, Cois, Carillo, Sinigaglia. All. Mondonico.

LAZIO: Fiori, Corino, Bacci, Pin, Gregucci, Soldà, F.Marchegiani (33′ Melchiori), Doll, Riedle, Sclosa, Ruben Sosa. A disp.: Orsi, Lampugnani, Verga, Neri. All. Zoff.

Arbitro: Baldas di Trieste.

ACCADDE OGGI Quando Veron, Inzaghi e Salas matarono il Torino (VIDEO)

Correva l’anno 1999, stagione calcistica 99/00. La Lazio, allenata da Sven Goran Eriksson affronta alla terza giornata di campionato il Torino di Mondonico. La Lazio, euforica per il trionfo in Supercoppa Europea ai danni del Manchester United, arrivava al match con 4 punti, in virtù della vittoria sul cagliari alla prima e del pareggio esterno contro il Bari.

IL MATCH: Marchegiani (46 Ballotta), Negro, Nesta, Sensini,Favalli; Conceicao (79 Stankovic), Veron, Simeone, Nedved; Salas, S. Inzaghi (75 Almeyda). Questa la formazione biancoceleste chem dopo un avvio diffiicile per via dell’asfissiante pressing granata, ha sconfitto il Torino per 3-0.

VERON SU RIGORE!: è il numero 23 argentino a togliere le castagne dal fuoco in casa Lazio. Veron al 14esimo del primo tempo fa rifiatare i biancocelesti realizzando il rigore che vale l’1-0. Niente da fare per Bucci. Da lì inizia tutta un’altra partita con un monologo laziale che si concretizza al 45esimo grazie alla rete del cecchino Simone Inzaghi in contropiede. Grande stagione quella di Inzaghino.

LA PERLA DI SALAS: scocca il minuto 88 quando El Matador manda definitivamente al tappeto il Torino. Salas si inventa un gol d’autore. Da terra in scivolata riesce a piazzare il pallone all’incrocio dei palli non lasciando nessuna speranzza all’incolpevole Bucci.

PRIMATO IN CLASSIFICA: la vittoria proietta la Lazio al primo posto a quota 7 punti insieme a Juventus, Inter e Fiorentina.

ANALOGIE CON IL 2015: in quella gara ci fu la protesta di 15 minuti del tifo laziale e l’esposizione di uno striscione che recitava “Silenzio 15 minuti per farci sentire“. Protesta del tifo che accadrà anche in occasione di domenica con la Nord che non entrerà allo Stadio.

Di seguito il VIDEO con i 3 gol laziali

Marco Corsini

LAZIO ATALANTA – L’analisi di mister Farris

LAZIO ATALANTA Mister Farris ha analizzato la rocambolesca sfida dello stadio limpico terminata 3-3 in rimonta dopo lo 0-3 del primo tempo.

LAZIO ATALANTA Farris: “Sono stati due tempi completamente diversi: tatticamente non ci sono spiegazioni. C’è stata forza di volontà ed unione nella ripresa. L’Atalanta è la peggior squadra con la quale ritrovarsi sotto di tre reti alla fine del primo tempo, invece la squadra si è compattata e si è risvegliata mettendo in difficoltà la formazione avversaria”.

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INTANTO A FORMELLO SCATTANO LE PROVE ANTI-CELTIC>>>LEGGI QUI

FORMELLO Lazio, via alle prove tattiche anti Celtic: turnover minimo per Inzaghi

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FORMELLO Lazio, via alle prove tattiche anti Celtic: le probabili scelte di Inzaghi.

FORMELLO Lazio, via alle prove tattiche anti Celtic. Inzaghi fa il vago sulle possibili scelte: mischia e rimischia le carte, tenendo così tutti sul filo. Qualche segnale avverte comunque che il turnover sarà minore rispetto alle prime due uscite ‘europee’. Ciò nonostante, in difesa dovrebbero essere confermati gli uomini visti nella ripresa col Rennes: Acerbi spostato sul centrosinistra e Vavro al centro, posizione dove lo slovacco si è mostrato più sicuro contro i francesi. A chiudere il reparto sarà invece Bastos.

A centrocampo, nessun dubbio sulla destra, dove giostrerà il recuperato Lazzari. Marusic è infatti ancora squalificato (non si sta allenando nemmeno coi compagni), mentre Patric dovrebbe fungere da alternativa difensiva. In mediana, uno tra Milinkovic e Luis Alberto dovrebbe godere di un turno di riposo. In quest’ottica, lo spagnolo è favorito, visto l’affaticamento con cui ha chiuso contro l’Atalanta. Regista dovrebbe essere Leiva, out sabato per squalifica: il brasiliano è in vantaggio su Cataldi. A completare il terzetto centrale dovrebbe essere Parolo, che agirebbe da mezzala. A sinistra, invece, Lulic potrebbe riposare in vista di Firenze e lasciare spazio a Jony.

In avanti, probabile il tandem formato da Caicedo e Correa: i due stamattina sono stati provati in coppia e potrebbero concedere un turno ai box a Ciro Immobile. Per la porta, ancora out Proto (trauma distorsivo al polso destro), toccherà ancora a Strakosha: l’albanese, ieri in Paideia per alcuni controlli per un’infiammazione al gomito, oggi ha infatti lavorato regolarmente in campo. Aggregati di nuovo i baby portieri Alia, che sarà convocato per Glasgow, e Marocco. Domani mattina è in programma la rifinitura.

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Fiorentina Lazio Sottil parla della sfida di domenica: “Big match”

Fiorentina Lazio Sottil al termine della partita pareggiata 0-0 contro il Brescia, ha voluto parlare della sfida contro la Lazio

Fiorentina Lazio Sottil – Dopo il pareggio 3-3 contro l’Atalanta, la Lazio dovrà affrontare un’altra partita impegnativa, domenica sera alle ore 20.40 affronterà al Franchi la Fiorentina. La viola è partita male ma ha piano piano recuperando arrivando a 12 punti come i biancocelesti. Prima però ci sarà la partita contro il Celtic, poi si potrà parlare della Fiorentina, ma l’esterno viola Sottil, dopo il pareggio di ieri contro il Brescia, ha parlato ai microfoni sulla partita di domenica:

“Sarà un big match quello di domenica e noi dovremmo cercare di vincere, ci servirebbe per andare ancora più in alto in classifica. Questa partita, la prepareremo per vincere”.

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TANTI AUGURI RADU

CELTIC LAZIO Zoff: “Una sconfitta potrebbe complicare il cammino”

Dino Zoff, ex tecnico e presidente della società biancoceleste, ha detto la sua sulla gara tra Celtic e Lazio.

Le parole di Zoff su Celtic-Lazio: “La Lazio è una grande squadra e ha una buona esperienza internazionale in tutti i reparti. Inoltre ha ottime individualità. Il pericolo maggiore per il Celtic sarà Immobile. I tifosi scozzesi già lo conoscono anche per le apparizioni con l’Italia. Ciro è un attaccante top, ha grande fiuto del gol ed è molto prolifico”.

Sul Celtic Park: “Inzaghi è un allenatore che predilige la costruzione del gioco. È molto preparato e pieno di idee. Le sue squadre non fanno affidamento sulle palle lunghe ma costruiscono l’azione da dietro. Il Celtic può fare affidamento sul pubblico di Glasgow. A tal punto che non so se la Lazio possa avere la personalità di recuperare la partita una volta passata in svantaggio”.

Sul girone: “L’obiettivo dei biancocelesti è la qualificazione ai sedicesimi. Prima però deve superare il girone. Una sconfitta potrebbe complicare la situazione, quindi credo che giocherà la partita al massimo. Certo, nel quarto turno il Celtic poi dovrà sbarcare a Roma, quindi il tempo per recuperare ci sarebbe tempo. Sono molto curioso di vedere questa partita. Gli scozzesi gareggiano ogni anno in Europa e sono formidabili in casa”.

Infine sulla stellina Edouard: “Tutti ne parlano molto, quindi sono curioso di vederlo all’opera contro la Lazio. Sta facendo bene, mi sembra un giovane molto promettente. Le partite internazionali contro i grandi club europei possono dargli visibilità, quindi dovrebbe sfruttare al massimo ogni occasione”.

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DIACONALE RISPONDE A GASPERINI

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Maurizio Marini

LA NOSTRA STORIA Maurizio Marini nasce a Loreto il 22 ottobre 1912. Centrocampista cresciuto nella Lazio.

Nella stagione 1931/32 Marini è il capitano della squadra C. Gioca solo tre partite tra il 1932 e il 1934 per poi essere ceduto al Civitavecchia. Nel 1935/36 gioca nella Roma, ma con la squadra riserve. Al termine della stagione 1936/37 passa in prestito al Rimini. Successivamente si laurea in giurisprudenza e abbandona il calcio.

Da magistrato svolge la sua attività principalmente nella città di Pesaro dove assuma anche la carica di presidente della squadra della Vis Pesaro. Socio del Rotary Club di Pesaro, ricopre anche il ruolo di consigliere e prefetto della stessa organizzazione. Muore nel 1988.

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LA NOSTRA STORIA Francisco dos Santos

LA NOSTRA STORIA Francisco dos Santos nasce il 22 ottobre 1878 a Paiões, in Portogallo. Orfano dall’età di due anni, a 15 entra nella Scuola di Belle Arti Real Casa Pia di Lisbona. A 20 anni si diploma.

dos Santos gioca anche a calcio nella squadra Casa Pia. Oltre alla scultura si dedica anche alla pittura. Nel 1903 si reca a Parigi con una borsa di studio per frequentare la Scuola di Beaux Arts. A Parigi si sposa ma le condizioni economiche sono molto precarie. Nel 1906 vince un altra borsa di studio grazie alla quale frequenta L’Accademia di Belle Arti di Roma. Per mantenersi impartisce lezioni di Francese e per passione gioca a calcio come centrocampista nella Lazio.

Con i biancocelesti milita per due stagioni e diviene capitano della squadra. È in campo nelle tre partite giocate e vinte a Pisa il 7 giugno 1908 con le quali la Lazio si aggiudica la finale interregionale. Un ulteriore peggioramento delle condizioni finanziarie lo costringono a tornare in patria. Gioca, come aveva fatto nel 1904, nello Sport Lisbona e nello Sporting Club. Nel 1908 con altri fonda l’Associazione Calcio Benfica, creata dalle ceneri dello Sport Lisbona. Fu anche arbitro di calcio. Muore a Lisbona il 29 aprile 1930 a soli 52 anni per una congestione.

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Diaconale risponde a Gasperini: “E’ ingiustificabile”

Continua la guerra fredda tra Lazio e Atalanta, ai ferri corti dopo il pirotecnico 3-3 di sabato scorso. Diaconale risponde a Gasperini, dopo il “demenziale” di oggi

Quante scie polemiche a lasciato Lazio Atalanta! Dalle accuse di furbizia e di tuffi di Gasperini a Immobile, ai comunicati dei due club, alle dichiarazioni dell’agente di bomber Ciro, fino alle nuove accuse di gasperini di oggi. Una telenovela su cui Diaconale ha deciso di mettere la parola fine con una nota: “Credo che sia opportuno evitare di proseguire su una polemica che con il termine usato da Gasperini, demenziale, credo abbia raggiunto assolutamente ingiustificabile“. Così Diaconale risponde a Gasperini.

Gasperini “Il comunicato della Lazio è stato demenziale”

Atalanta Lazio, ancora polemiche. “Il comunicato della Lazio è stato demenziale. Con queste parole il tecnico dell’Atalanta Gasperini ha definito il comunicato stampa della SS Lazio.

Ecco le sue dichiarazioni: “Resto della mia idea, ho solo commentato un episodio di cui sono straconvinto. E ho sentito i commenti di tanta gente che ha giocato a calcio”. Intervistato da Sky prima dell’inizio dell’allenamento di rifinitura all’Etihad Stadium, dove domani l’Atalanta giocherà contro il Manchester City.

Il tecnico ha poi agigunto: “Il comunicato della Lazio è demenziale – aggiunge -, io non ho mai attaccato Immobile o Inzaghi.”.

La Cassazione dà ragione a Lotito: assolto

La Cassazione ha annullato una maxi multa della Consob da 530.000 euro al presidente della Lazio Claudio Lotito. Multa emessa nel 2009 per aver siglato un “patto parasociale” con Roberto Mezzaroma sulle azioni della società di calcio senza darne comunicazione all’Authority.

La Cassazione dà ragione a Lotito. I giudici della seconda sezione civile, decidendo nel merito, hanno annullato la delibera con la sanzione. Nel 2016 la Suprema Corte aveva disposto un nuovo appello, che aveva confermato la multa, contro la quale il presidente biancoceleste ha presentato nuovamente ricorso ottenendo questa volta ragione. La difesa è riuscita a far valere il fatto che prima dei fatti contestati Lotito, nel dicembre 2016, aveva lanciato un’opa sulle azioni della società assolvendo al dovere di comunicazione, e i giudici d’appello avrebbero dovuto ammettere i documenti in tal senso forniti dalla difesa.

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LAZIO ATALANTA Bergonzi: “Rigore sacrosanto”

LAZIO ATALANTA Bergonzi — Nella giornata odierna, l’ex arbitro è tornato sugli episodi del match dell’Olimpico ai microfoni di Calciotoday: “A fine partita Gasperini era arrabbiato perché è passato da uno da 0-3 meraviglioso, con dominio assoluto della sua squadra, alla rimonta della Lazio. Il risultato finale lo ha portato a dire cose fuori luogo, ma credo che uno sfogo possa capitare. Quanto ai rigori, sul primo Rocchi è posizionato bene ed l’unico che può dare un giudizio. Il pestone c’è e in questo caso solo il direttore di gara può valutare. Quando un arbitro è a tre metri vede l’episodio in modo chiaro, e se ha deciso di concedere il rigore allora bisogna dargli credito. Sul secondo c’è poco di cui discutere, è rigore netto”.

LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini: “Non conosce le nuove regole del calcio”

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LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini: le parole del giornalista sulle dichiarazioni del tecnico bergamasco dopo la partita di sabato.

LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini. L’ex telecronista Rai è intervenuto per replicare alle dichiarazioni del tecnico dei bergamaschi nel post partita di sabato. Queste le sue parole ai microfoni di ‘RadioYes’: “Sono piuttosto severo su questo: dopo tanti anni di calcio, sono un po’ in difficoltà perché non si parla più della partita ma solo dell’arbitro. Il problema principale è la non conoscenza delle regole del calcio, che nel tempo cambiano: è obbligatorio informarsi, anche da parte degli addetti ai lavori. Poi si può giudicare il lavoro dell’arbitro, ma spesso gli allenatori peccano di non conoscenza”.

Poi sulla partita: “Per quanto riguarda la gara di sabato, il calcio è folle, questa è la sua bellezza; dopo il primo tempo nessuno avrebbe puntato sulla Lazio, ma i biancocelesti con temperamento ed un pizzico di fortuna sono riusciti a fare bene, complice anche un piccolo calo degli avversari”.

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CELTIC LAZIO Probabili formazioni – C’è Vavro, dubbi a centrocampo

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CELTIC LAZIO Probabili formazioni – In attesa della ripresa degli allenamenti, fissata per oggi alle 15, vediamo le ultime in vista della sfida di EL di giovedì.

CELTIC LAZIO Probabili formazioni – Ripartire dal secondo tempo contro l’Atalanta. Sarà questo per Inzaghi & co. l’imperativo da seguire per fare punti al Celtic Park. In un match che potrebbe già scrivere una pagina importante in ottica qualificazione. I padroni di casa comandano infatti il girone a quota 4 punti, a seguire Lazio e Cluj a 3 e il fanalino di coda Rennes a 1. Vista l’importanza dell’impegno, mister Inzaghi potrebbe dunque optare per un turnover minimo. In porta confermato Strakosha, protetto in difesa, oltre che dall’imprescindibile Acerbi, dai rientranti Vavro e Bastos. A centrocampo potrebbe rivedersi dal 1′ Leiva, out per squalifica in campionato. Il brasiliano è però insidiato da Parolo, in cerca di riscatto dopo i soli 45′ giocati sabato. Ballottaggio aperto dunque, anche se Inzaghi potrebbe anche schierare l’ex Cesena come mezzala, al posto di uno tra Milinkovic e Luis Alberto. Dovrebbe partire invece dalla panchina Berisha, che ha superato un leggero stop. In ballo per un posto anche Cataldi, anche se maggiori indicazioni si avranno solo dalle prove tattiche. A destra, l’assenza di Marusic (per l’ultima giornata di squalifica), sarà colmata, se non ci saranno nuovi problemi, da Lazzari. Sul versante opposto si giocano una maglia Lulic e Jony, mentre davanti sono due le maglie da destinare a Immobile, Correa e Caicedo. Proprio quest’ultimo è al momento in vantaggio sui compagni.

PROBABILI FORMAZIONI

CELTIC (4-2-3-1): Forster; Frimpong, Jullien, Ajer, Bolingoli-Mbombo; Brown, McGregor; Forrest, Rogic, Elyounoussi; Edouard. All. Lennon.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. All. Inzaghi.

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta: le parole nello spogliatoio

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta che ha permesso di pareggiare 3-3 una partita che sembrava ormai persa

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta – La prestazione del primo tempo contro l’Atalanta è stata a dir poco imbarazzante, in campo è apparsa poco reattiva e spesso i giocatori si trovavano fuori posizione. Il primo gol è nato da un’azione in solitaria di Gosens che è riuscito a partire da centrocampo senza essere disturbando arrivando poi a fornire l’assist decisivo. Sembra una squadra priva di motivazione e voglia e ormai la partita sembrava persa visto il 3-0.

Nel secondo tempo invece grazie agli ingressi di Cataldi e Patric, qualcosa è cambiato, una Lazio trasformata, decisa, concentrata che ha cambiato l’andamento del match ormai inaspettato. Così è arrivata la rimonta dal 3-0 al 3-3 e i biancocelesti hanno dato l’impressione di poter ottenere anche la vittoria se avessero avuto a disposizione qualche altro minuto. Ma da cosa è nata tutta questa grinta e voglia inaspettata che nel primo tempo non c’era?

DISCORSO NELLO SPOGLIATOIO

Una volta tornati nello spogliatoio dopo aver sentito i fischi di tutto l’Olimpico indirizzati a loro, c’è stato un leggero silenzio. Dopo di che, Inzaghi ha deciso di parlare tirando su la squadra, insieme a lui sono intervenuti Lulic e Correa e da veri leader hanno incoraggiato il resto dei compagni motivandoli: “Se dobbiamo perdere, facciamolo da uomini”. Parole che hanno fatto breccia nei giocatori dando quella spinta e quel motivo di orgoglio in più che serviva ed è arrivata poi la clamorosa rimonta che ha permesso alla Lazio di riacciuffare la partita.

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Immobile felice per la doppietta ma triste per le parole di Gasperini

Immobile felice per la doppietta che permette alla Lazio di agguantare la partita contro l’Atalanta ma è deluso dalle parole dette da Gasperini

Immobile felice per la doppietta che gli ha permesso di raggiungere quota 9 gol nella classifica dei marcatori portandosi da solo in testa. Però, dopo il pareggio sono arrivate molte critiche al numero 17 da parte di Gasperini, il mister bergamasco, a fine partita si è lamentato davanti alle telecamere per i rigori guadagnati secondo lui non in modo corretto “tuffandosi” per ottenere il penalty.

A Ciro queste parole non sono piaciute per niente, gli è stata parzialmente rovinata la festa, si è sentito accusare e ne è rimasto deluso. Il suo agente Marco Sommella ha voluto difendere il bomber di Torre Annunziata dalle critiche ricevute:

“Non capisco le dichiarazioni di Gasperini, sono gravi e inaccettabili. Ciro è molto deluso e arrabbiato per via di queste parole che sono arrivate da un tecnico esperto e non da un semplice tifoso. Lui ha costruito la sua carriere con sudore, sacrificio e passione. Non è un simulatore ed è infastidito per essere stato tirato fuori senza motivo. Se cadrà o inciamperà la prossima volta, che succederà?”.

BERGOMI Dà RAGIONE A GASPERINI

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Bergomi dà ragione a Gasperini: “Parole giuste, furbata dell’attaccante”

Bergomi dà ragione a Gasperini che nel post partita ha inveito contro Immobile per i due rigori conquistati e per lui da non fischiare

Bergomi dà ragione a Gasperini – La Lazio è riuscita a ottenere il pareggio in rimonta contro l’Atalanta anche grazie a due rigori guadagnati da Immobile. Il tecnico bergamasco però, ha accusato Ciro di aver rubato i rigori. Ieri a Sky Club anche Bergomi ha dato ragione al tecnico, e

“La reputo una furbata dell’attaccante che ha messo la gamba davanti al difensore. Ovviamente tutto è lecito ma è anche normale che fa Gasperini e per me ha ragione. Non aspettavo altro se non che un allenatore dicesse questa cosa, altrimenti non è più calcio. Su questi casi ormai alzo le mani perché altrimenti non potrebbe più esserci nessun tipo di contatto. Sui rigori assegnati alla Lazio troverai sempre qualcuno che dirà che erano da fischiare, perché un piccolo contatto c’è, si può mettere il piede davanti, tutto quello che vuoi, però dove stiamo andando?“.

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