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Veron su Inter Lazio: “Mi auguro un pareggio”

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E’ rimasto nei cuori dei tifosi biancocelesti, ha lasciato un segno meno profondo in quello dei tifosi interisti. Il doppio ex Juan Sebastian Veron su Inter Lazio.

Juan Sebastian Veron su Inter Lazio. Il doppio ex della sfida in programma domani a San Siro ha parlato ai microfoni di SportMediaset a margine del Fifa The Best andato in scena ieri sera: “La Serie A? È cambiata, così come tutto il calcio. Bisogna tentare di trasformarsi in meglio, ma oggi in Italia non si vede lo stesso calcio degli anni 90′. Un pronostico su Inter-Lazio? Spero in un pari e che i nerazzurri continuino a rimanere in testa.

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FORMELLO Lazio verso l’Inter con un solo dubbio

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FORMELLO Lazio verso l’Inter con un solo dubbio.

FORMELLO Lazio verso l’Inter con un solo dubbio. Nella prima (e unica) giornata di prove tattiche, Inzaghi mischia le carte. Ma non riesce ad evitare di mostrare una certezza: Bastos dal 1′. Radu è infatti assente alla rifinitura e non dovrebbe essere nemmeno convocato. Per il resto, torna Lazzari sulla fascia destra dopo essere rimasto fuori contro il Parma. Confermati invece gli altri nove, anche se resta qualche dubbio. In avanti, ad esempio, Correa e Caicedo sono stati testati in coppia, ma solo ad uno andrà la maglia di partner di Immobile. Il bomber partirà dall’inizio, nonostante la discussione post sostituzione. A suo supporto, il Tucu è in leggero vantaggio sul Panterone.

Lulic sarà esterno di sinistra, mentre in mezzo agirà il terzetto con Milinkovic e Luis Alberto ai lati di Leiva. Partirà dunque dalla panchina Parolo, che stamattina si è mosso come mezzala alternativa. Dietro Bastos sul centrosinistra, Acerbi inamovibile in mezzo e Luiz Felipe al suo fianco destro. Questa la linea a protezione di Strakosha. Possibile ritorno tra i convocati per Lukaku, in gruppo per tutto l’allenamento, comprese le esercitazioni tattiche.

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LAZIO Lotito sulla questione Immobile – Inzaghi

Ieri la Lazio ha chiuso l’accordo con Radio Italia ed è intervenuto il presidente – LAZIO Lotito sulla questione Immobile – Inzaghi

LAZIO Lotito sulla questione Immobile Inzaghi che ha tenuto banco in questi giorni, si è espresso anche sulla Lazio

Bisogna pensare al bene della squadra al di là degli individualismi, spero che questo sia stato recepito da tutta la squadra. I giocatori devono prendere consapevolezza della forza che hanno dimostrando umiltà e spirito di gruppo per raggiungere gli obbiettivi necessari. La nostra qualità ci permette di giocarcela alla pari con tutti. Vorrei ricordare che non ho ceduto nessun giocatore, questo ci permette di avere una squadra più competitiva dell’anno scorso”.

Immobile: “Non stava bene a livello fisico, continuando a giocare avrebbe potuto infortunarsi. Lui era molto determinato contro il Parma, voleva far vedere a tutti la propria forza. Durante la sosta tra primo e secondo tempo, ha detto a Inzaghi di avere un piccolo problema, perciò Simone ha pensato bene di preservarlo in vista dell’Inter. Ciro è un passionario, ci mette cuore e fisico, anche andando oltre. Ha tentanto di sforzarsi sacrificandosi ma questo deve assolutamente essere evitato, è stato solo un malinteso”.

“Chiedo umiltà, spirito e determinazione, queste sono le caratteristiche necessarie per raggiungere gli obbiettivi, queste cose sono mancate contro la Spal e si è vista la differenza. Le potenzialità ci sono, bisogna solo capire gli errori e usarli a proprio vantaggio”.

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LA NOSTRA STORIA LEDESMA

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Innocenzo Centonze

LA NOSTRA STORIA Innocenzo Centonze nasce a Bou Ficha, in Tunisia, il 24 settembre 1909. Cresce nell’Avant-garde di Tunisi con cui vince il campionato 1928/29. Gioca quindici volte con la Nazionale tunisina. Squadra dove potevano militare anche calciatori italiani nati in Tunisia. Nel 1930 per motivi di studio Centonze si trasferisce a Parigi. Nel 1932 arriva a Roma per studiare Farmacia. Venne notato da alcuni osservatori biancocelesti mentre giocava con il GUF di Roma. Questi lo portarono alla Lazio dove militò in prima squadra nelle stagioni 1933/34 e 1934/35.  A maggio del 1936 prese parte ai Littoriali dello Sport di Bologna con il GUF di Roma. A fine stagione 1935/36, conseguita la laurea in Farmacia, ritorna in Tunisia dove esercitò fino al 1942. In tale anno, in seguito agli avvenimenti bellici, venne internato nei campi di prigionia di Gafsa e Gammarth. Rimpatriato nel 1945 con altri profughi e reduci, fondò l’UREPT (Unione Reduci e Profughi Tunisia) cui collaborò fino al 1960. Nel 1964 dopo la nazionalizzazione dei beni degli italiani in Tunisia venne chiamato a presiedere l’Associazione Nazionale Italiani Tunisia (ANIT). Nel gennaio del 1967 entrò a far parte del CESOM (Confederazione Europea Spogliati d’Oltremare) in qualità di vicepresidente. Si adoperò ad assistere i senza lavoro e gli Italiani rientrati dalla Tunisia. Nel 1971 gli venne conferita l’onorificenza di Commendatore della Repubblica. È deceduto a Roma il 15 agosto 1982.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante Víctor Homero Guaglianone

LA NOSTRA STORIA Víctor Homero Guaglianone nasce a Montevideo, in Uruguay, il 24 settembre 1937. Il nome completo è Guaglianone Sosa Victor Homero.

Guaglianone cresce nelle giovanili del Wanderers con cui gioca fino al 1960. Nel 1954 partecipa, vincendolo, con la Nazionale Under 19 di calcio dell’Uruguay al Campionato sudamericano di calcio Under 19. Nel 1959 partecipa e vince con la nazionale maggiore il Campeonato Sudamericano de Football svoltosi in Ecuador. Quindi passa alla Lazio per 15 milioni di lire. A causa di un grave infortunio che lo tiene fermo per tutta la stagione gioca solo una gara in maglia biancoceleste. Dopodiché, bloccato da epatite da virus, è messo in lista di trasferimento e ceduto al National Montevideo. In Uruguay vince la Copa Competencia. Dal 1961 al 1964 torna a giocare con il Wanderers. Milita in seguito con il Nueve de Octubre, il Deportivo Galicia, il Danubio, l’Atletico Bucaramanga e il Colón.

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INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: “Turnover obbligato, serve coraggio”

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INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: le parole del tecnico biancoceleste alla vigilia della trasferta di San Siro.

INTER LAZIO Conferenza Inzaghi: “Domani sarà una gara impegnativa, contro una squadra forte, ne abbiamo giocate tante di queste partite, vorrò corraggio e tantissima personalità. Troveremo un ambiente carico, stadio pieno che cercherà di incitarli sempre. Dovremo essere bravi in queste 24 ore. Ci siamo allenati poco, ma abbiamo analizzato bene. Dobbiamo essere sempre coi piedi per terra. Unità? Non avevo bisogna di ritrovarla, dopo il Cluj avevo detto di essere sereno. Però dovevamo avere più cattiveria per non far condizionare la partita dagli episodi come contro Spal e in Romania. Abbiamo riflettuto dopo le due sconfitte, se prese nel modo giusto ci aiuteranno a crescere. Avevamo deciso di fare due uscite differenti sulla loro difesa. Al di là delle differenze abbiamo fatto cinque partite mettendo sotto gli avversari, anche se a volte siamo stati più alti o più bassi. I numeri sono stati schiaccianti. Abbiamo preso 6-7 pali, se al derby o a Ferrara il tiro di Caicedo fosse entrato sarebbe stato diverso il risultato. Domenica il tiro di Immobile è andato sul palo e entrato, forse perché lo abbiamo voluto, se giochiamo così gli episodi possono venire dalla nostra parte. Sono sempre grandissime partite, sappiamo che abbiamo fatto ottime partite in questo stadio. L’Inter ha preso un grandissimo stadio e allenatore, giocheremo con consapevolezza alla grande la nostra partita. Cosa manca per il salto definitivo? Forse di rimanere sempre umili e concentrati. Il campionato si è livellato verso l’alto, ogni partita bisognerà affrontarla con il massimo della concentrazione. Conte? Senz’altro è stato importante. C’è grandissima stima, ha dimostrato ovunque è stato, ha sempre fatto bene, ha fatto la gavetta partendo dal basso. Ha una grandissima squadra, ci ha messo poco a insegnare i suoi concetti. Ci siamo incontrati spesso fuori dal campo, giocando con lo stesso modulo è una persona con cui si parla volentieri di calcio. Turnover? Ho l’obbligo di impiegare tutti i calciatori a disposizione. Stamattina abbiamo fatto un allenamento che ci è servito, tutti sanno cosa dobbiamo fare. Poi ne abbiamo 7 in 21 giorni, sono tutti titolari aggiunti, dovrò vedere i dati e fare la formazione migliore. L’Inter ha avuto un giorno in più rispetto a noi, è avvantaggiata in questo. Abbiamo tante gare, giocando l’Europa League non abbiamo i recuperi che hanno le altre squadre. Razzismo? Sono d’accordo con ciò che ha detto, bisogna condannare, non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo fossimo migliorati, poi nelle ultime partite sono accadute cose che non dovrebbero mai esistere. Formazione? Ci sono riflessioni da fare, sicuramnete giocheremo con i nostri due attaccanti. Vedremo i quinti come staranno. Non avrò Radu, aveva 38.5 di febbre, gli altri sono convocati, dovrò vedere le condizioni perché domenica abbiamo finito con qualche crampo e risentimento. Tra stasera e domani sceglierò, sapendo che qualcosa potrò cambiare. Identità? Sempre stata la stessa. A Ferrara abbiamo fatto una grande gara per 70 minuti. Cerco la formazione migliore Il risultato probabilmente indirizzerà le vostre disquisizioni. Immobile? Ciro con me si era già scusato con me personalmente, si era già scusato alla fine. Ieri si è sucsato davanti ai compagni e alla società, è normale che l’episodio di domenica si deve ragionare per la squadra, non per gli aspetti personali. in questo siamo cresciuti molti, Immobile in 10 minuti avvea già capito a fine gara, senza che nessuno gli dicesse nulla ha chiesto scusa e ha capito. Non c’è nessun caso, è tutto risolto. È un Inter diversa da quella di Spalletti, c’è un altro modulo, altri concetti. La squadra è cresciuta, sono stati fatti investimenti. Ho visto le prime tre gare di campionato, con Cagliari e Udinese molto bene. Secondo me potrà giocarsela fino alla fine con Juve e Napoli per lo scudetto. Dovremo fare una gara di personalità, giochiamo contro una squadra organizzata, dovremo giocarcela, poi vedremo. Ma serve coraggio, lo ripeto. L’Inter cerca tanto i propri attaccanti, cerca di lasciarli in posizione e di trovare i punti di riferimento. Noi abbiamo attaccanti un po’ più diversi, che si decentrano dalla zona. I moduli sono simili, ma interpretati in modo leggermente diverso”. 

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I tifosi del Bologna invitano quelli della Lazio a trovare Sinisa

I tifosi del Bologna sono pronti a tornare in pellegrinaggio al Santuario di San Luca e questa volta invitano anche i colleghi della Lazio: sempre nel nome di Sinisa Mihajlovic. Il 21 luglio scorso, i supporter rossoblu salirono al Santuario mariano, per pregare per il proprio allenatore, che all’Ospedale Sant’Orsola lotta contro la leucemia, e per tutti i malati. Furono più di un migliaio le persone che si incamminarono sotto i portici che, dal ‘Meloncello’, a due passi dallo stadio Dall’Ara, salgono al Santuario e tra loro c’era pure la moglie di Sinisa, Arianna.
Il 6 ottobre andrà in scena un secondo pellegrinaggio e per l’occasione i tifosi rossoblu, secondo quanto scritto dall’Ansa, hanno invitato anche quella della Lazio, quel giorno avversaria in campionato e club del quale Mihajlovic ha scritto pagine di storia tra il 1998 e il 2004, da calciatore. Se così fosse, sarebbe un gran bel gesto di amore e di aggregazione come solo il calcio sa fare.

FORMELLO Lazio di corsa verso l’Inter. Con un importante rientro

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FORMELLO Lazio di corsa verso l’Inter. Con un importante rientro.

FORMELLO Lazio di corsa verso l’Inter. Come al solito nel day after di una partita, Inzaghi fa svolgere il riscaldamento all’intero gruppo, poi diviso in due per la seduta di scarico. Al lavoro, tecnico con il pallone, ci sono soltanto coloro rimasti a riposo contro il Parma, insieme ai subentrati nella ripresa. Tra essi Durmisi, alla sua ‘prima’ in gruppo dopo il calvario muscolare, iniziato il primo giorno ad Auronzo. Inzaghi non ha voluto depennarne il nome dalla lista per il campionato, nonostante le valigie pronte per tutta l’estate. Infermeria vuota dunque: sul campo, oltre al danese, si vedono anche Lukaku, Jorge Silva e André Anderson (oggi compie 20 anni), non convocati ieri sera per una questione numerica.

Da domani mattina si entrerà nel vivo della preparazione della trasferta di San Siro. Nella rifinitura, in programma alle 10.30, scatteranno le prime e ultime prove tattiche anti nerazzurri. Contro i quali ci sarà spazio dall’inizio sia per Lazzari a destra che per Bastos nei tre di difesa. Non una novità quest’ultima per l’angolano, nella scorsa stagione impiegato dal 1′ in tre delle quattro partite giocate a San Siro (tra Serie A e Coppa Italia). Probabile turno di riposo dunque per Radu, titolare sul centrosinistra. Ballottaggio invece a centrocampo: Parolo non perde infatti le speranze di ritrovare posto. Inzaghi tuttavia sembra orientato a confermare il terzetto con Milinkovic e Luis Alberto ai lati di Leiva.

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QUI INTER Conte cambia in vista della Lazio

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QUI INTER Conte cambia in vista della Lazio. Le ultime da casa nerazzurra a quarantott’ore dalla sfida casalinga contro i biancocelesti.

QUI INTER Conte cambia in vista della Lazio. Il morale è altissimo in casa nerazzurra dopo la vittoria nel derby e il conseguente primato in classifica a punteggio pieno. Dopo il giorno di riposo concesso ieri, il tecnico salentino oggi rimetterà i suoi al lavoro in vista del turno infrasettimanale contro la Lazio. L’ex Juve vuole sfruttare a pieno la profondità della sua rosa e per questo potrebbe operare due novità nello schieramento che mercoledì sera affronterà la banda Inzaghi. La prima è Biraghi, che ha lavorato duro per arrivare al top della forma ed è ora pronto per far rifiatare Asamoah. La seconda è invece Alexis Sanchez, che però difficilmente sarà schierato dal primo minuto: più probabilmente Conte si servirà delle sue doti a partita in corso. Tra i papabili a una maglia da titolare, scalpita anche Lazaro. Inzaghi dovrà dunque mettercela tutta per trovare le giuste contromosse.

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INTER LAZIO L’arbitro del match: ecco i precedenti

INTER LAZIO L’arbitro scelto per questa importante partita che per i nerazzurri sarà molto importante è Maresca

INTER LAZIO L’arbitro del match sarà Maresca. Lui dirigerà la gara, al suo fianco come guardalinee ci saranno: Alassio-Paganessi, il IV uomo sarà Fabbri e al Var ci sarà Calvarese. Questo il quintetto scelto per la partita Inter Lazio che si giocherà mercoledì sera. I biancocelesti andranno a Milano dove incontreranno la squadra di Conte in grandissima forma, vengono da ben 4 vittorie su 4.

Ecco i precedenti di Maresca con la Lazio: diretta 9 volte, 6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Nella scorsa stagione è stato scelto per dirigere i biancocelesti in 3 occasioni: Sampdoria Lazio 1-2, Chievo Lazio 1-1 e Udinese Lazio 1-2, tutte partite in trasferta.

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LUIS ALBERTO è TORNATO

IMMOBILE SI SCUSA

Lazio Luis Alberto torna decisivo, numeri importantissimi

Lazio Luis Alberto torna decisivo nello scacchiere di Inzaghi e i numeri di Lazio Parma lo dimostrano

Lazio Luis Alberto torna decisivo – Inzaghi non può fare a meno di lui in campionato. Ha deciso di lasciarlo riposare per la trasferta in Romania contro il Cluj in modo tale da lasciarlo fresco per il match di ieri contro il Parma considerando il turno infrasettimanale che vedrà la Lazio affrontare l’Inter a Milano prima in classifica. Ieri lo spagnolo è stato decisivo in modo concreto. Ha giocato 131 palloni in 90 minuti ed è un dato che un calciatore della Lazio non otteneva da ben 6 stagioni. Di questi 131, 103 sono stati effettuati con una precisione del 92,2%, inoltre ha effettuato 8 lanci lunghi andati a segno su 10 e ben 12 cross effettuati. Insomma una partita da top, da Luis Alberto tanto ammirato e inneggiato 2 stagioni fa quando con le sue magie incantava l’Olimpico per la gioia dei tifosi. Illuminante l’assist del primo gol per Immobile, dettato con i giusti tempi per impedire che l’attaccante finisse in fuorigioco. Inzaghi si coccola il suo centrocampista.

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IMMOBILE SI SCUSA

LAZIO Immobile si scusa con Inzaghi

LAZIO Immobile si scusa con Inzaghi per le parole e il gesto di stizza provato, pace fatta e nessun caso

LAZIO Immobile si scusa con Inzaghi – Ieri Inzaghi ha deciso di far uscire Immobile intorno al 20 del secondo tempo. Il numero 17 non è sembrato per niente contento della sostituzione ha iniziato a dire qualche parola nei confronti del mister per tutto il tragitto della panchina, non smettendo una volta seduto. Ma oggi a mente fredda, Ciro ha capito di aver reagito troppo e ha chiesto scusa attraverso Instagram, ecco le sue parole:

“A volte la tensione e la passione ci fanno fare cose che non dovremmo fare… è lecito chiedere scusa ai miei compagni e al mister per il mio comportamento dopo la sostituzione è ovvio che ogni molta si cerca di montare su un caso ma dagli errori si impara. Tutti sbagliano l’importante è capire l’errore. Detto questo grande partita grazie ai tifosi che ci hanno aiutato”.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Guido Gratton

LA NOSTRA STORIA Guido Gratton nasce a Monfalcone (TS) il 23 settembre 1932. Una vita di successo sportivo, una maturità problematica e una morte orrenda. Questa la sintesi della sua esistenza.

Cresce nel Parma e nel Vicenza ma fa il suo esordio in Serie A nella stagione 1952-1953 con la maglia del Como. L’anno dopo passa alla Fiorentina dove, voluto da Fulvio Bernardini, diventa una bandiera. Nel 1955-1956 vince lo Scudetto con il club viola. L’anno dopo conquista la Coppa Grasshoppers. Nel 1960 passa al Napoli. L’anno dopo Gratton è acquistato dall’Inter e poi a novembre girato alla Lazio in Serie B. Chiude la carriera in Toscana nell’Impruneta. Tra i convocati per il Mondiale del 1954 rimase nel giro della Nazionale fino al 1959. Terminata la carriera da calciatore diventa per breve tempo allenatore. Nel 1969-1970 guida la Salernitana in serie C. A fine stagione passa alla Paganese. In seguito allena anche il Foligno.

Divenne gestore di un circolo di tennis e dipingeva per passione. La sera del 18 novembre 1996, mentre era al circolo, fu aggredito selvaggiamente da sconosciuti a colpi di sedia e di racchetta probabilmente in un tentativo di rapina. Venne ritrovato in una pozza di sangue in coma e privo del portafoglio. Tentarono di salvarlo ma il 26 morì senza riprendere conoscenza. Oltre cinquemila persone presero parte al suo funerale nella Basilica di Santa Croce, a Firenze. Per ricordarlo la Fiorentina chiese alla Lega Calcio di poter effettuare un minuto di silenzio e giocò la gara successiva con la fascia nera al braccio.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante André Anderson Pomilio Lima da Silva

LA NOSTRA STORIA André Anderson Pomilio Lima da Silva nasce a Maracaí, in Brasile, il 23 settembre 1999.

Noto come André Anderson o André. Cresce a Pedrinhas Paulista. Entra a far parte del programma giovanile del Santos FC nel 2009. Inizialmente gioca nelle squadre giovanili futsal del club. Si trasferisce alla sezione calcio nel 2010. È detto ‘O Artilheiro’. Attaccante italianizzato per via dei suoi antenati. La Lazio lo acquista dal Santos nell’estate 2018. Il 17 agosto 2018 passa in prestito temporaneo alla Salernitana. Terminato il prestito nell’estate del 2019 viene convocato per il ritiro estivo di Auronzo di Cadore. Fa il suo esordio in serie A con la Lazio subentrando a Luis Alberto all’80’ di Lazio-Udinese 3-0 del 1 dicembre 2019. In biancoceleste ha vinto la Supercoppa Italiana 2019/20.

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LAZIO PARMA MARUSIC: “Contento per il gol davanti ai tifosi”

Lazio Parma Marusic quest’anno ha perso il posto sulla fascia destra per merito del nuovo arrivato Lazzari. Oggi però è stato l’autore del secondo gol

LAZIO PARMA MARUSIC – Oggi la Lazio a differenza delle ultime due partite, non stecca la gara e al rientro in campo nel secondo tempo conduce senza preoccupazioni trovando anche il raddoppio con Marusic. Ora si porta 5 in classifica con 8 punti. Lazio Parma ai microfoni

Sono tornato a giocare da titolare e ho fatto un’ottima prestazione, spero di continuare in questo modo. Milinkovic è stato molto bravo, un ottimo assist, avevamo parlato prima della gara. Ora ci aspetterà una partita importante mercoledì e dobbiamo pensare a quella, non dobbiamo più pensare alle due sconfitte passate ma continuare su questa strada. Sono molto contento perché ho fatto gol davanti ai nostri tifosi e per me questo è uno stimolo per lavorare di più. E importante vincere queste partite. Sono molto contento qui, con questa squadra, noi siamo forti e dobbiamo lavorare molto e pensare alle prossimo partite, sono molto contento”.

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LA CONFERENZA INZAGHI

LAZIO PARMA LUIZ FELIPE: “Non temo l’Inter, abbiamo possibilità”

LAZIO PARMA LUIZ FELIPE è stato autore di un’ottima partita difensiva sulla freccia del Parma Gervinho

LAZIO PARMA LUIZ FELIPE: “Abbiamo fatto le cose chieste dal mister durante la settimane, una grande partita e adesso andremo a riposare perché mercoledì ci aspetta un’altra partita importante. Io penso che le sconfitte servano per crescere, tutti perdono, ma serve per imparare dagli errori. Ora abbiamo pagato e andremo a San Siro per fare una grande partita. Quest’affetto che vogliamo sempre ci aiutano per le partite, loro sono un uomo in più in campo. Oggi abbiamo dato tutto e abbiamo vinto, dobbiamo recuperare. Abbiamo due giorni per lavorare sull’Inter, ma dovremo fare grandi allenamenti sulla loro squadra per andare a San Siro e fare un’ottima gara, bisognerà stare concentrati e giocare bene. Non era facile fermare Gervinho, ma è stato merito del mister e del preparatore che mi hanno detto quello che fare. L’episodio con Strakosha? Lui ha chiamato la palla ma io pensavo si trovasse in porta ed è successo quell’episodio, poi ne abbiamo parlato nell’intervallo. Non temo niente dell’Inter, hanno una grande squadra, ma se stiamo concentrati faremo una grande partita, anche loro dovranno stare attenti a noi”.

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LAZIO PARMA Conferenza Inzaghi: “Non guardo in faccia nessuno”

LAZIO PARMA Conferenza Inzaghi dallo stadio Olimpico di Roma dopo il successo per 2-0 sulla squadra gialloblu

LAZIO PARMA Conferenza Inzaghi: “La partita è stata fatta molto bene, un’ottima gestione, Sepe ha fatto 13 parate e Strakosha 1, sono stati bravi i ragazzi, venivano da 2 sconfitte brucianti, una grande partita. Non c’è nessun problema con Immobile, è molto generoso, un vincente e vuole essere sempre in campo. In quel momento era giusto cambiarlo, a fine primo tempo aveva un problemino, ma io non guardo in faccia nessuno. Abbiamo già chiarito la situazione, Caicedo ha fatto molto bene poi”.

“Dovevi vincerle, dobbiamo sapere che anche quando non ci sono allarmi devi stare sempre sull’attenti, sul pezzo, la classifica è molto corta.. Per noi stasera era molto importante, siamo tutte lì e continuare su questo passo, sapendo che per noi è molto faticoso considerando le partite ravvicinate. Siamo tornati venerdì mattina e abbiamo avuto poco tempo per preparare questa partita, molto delicata”.

Contro l’Inter potrete dimostrare che le ultime due partite erano solamente un black out

“La partita sarà da preparare molto bene, giocheremo contro una grandissima squadra, ma cercheremo di fare nel migliore dei modi. Penso che i ragazzi questa sera siano stati molto bene, dovremo recuperare energie. Purtroppo giocando in Europa League rispetto a chi gioca la Champions, abbimao meno tempo però è una cosa che sapevamo e cercheremo di far tesoro alzando il nostro livello”.

Stasera ho visto una Lazio simile a due anni, era il Parma o hai corretto la squadra?

“Il problema è che abbiamo fatto le prime tre partite con una settimana a disposizione e giocatori freschi,ora ricomincia il tour de force e dobbiamo cambiare qualcosa. Il famoso turnover. Ne avevate parlato tanto in settimana, probabilmente se stasera fosse andata male avreste parlato non lo so di Marusic o qualcun’altro, sono l’allenatore lavoro per la mia squadra e cerco di farla andare al meglio. Ho la fortuna di vedere tutti i giorni i ragazzi e gli allenamenti, quindi cerco di scegliere e poi quando mi chiedete del turnover di Ferrara vi rispondo che per me non lo è perché Caicedo e Parolo sono due giocatori titolari”.

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LAZIO PARMA Immobile sbotta. Inzaghi chiarisce

LAZIO PARMA Immobile sbotta per la sostituzione al 60′ del secondo tempo. Inzaghi però chiarisce la situazione

LAZIO PARMA Immobile sbotta – Ciro ha siglato il primo gol per la Lazio e per tutta la partita è apparso sempre nel vivo del gioco, non sbagliando quasi nulla sfiorando anche la doppietta. Intorno alla metà del secondo tempo, Inzaghi decide di sostituirlo per far entrare Caicedo preservandolo per la trasferta impegnativa dell’infrasettimanale che la Lazio giocherà mercoledì contro l’Inter. Il cambio però, non è per niente piaciuto a Ciro che è uscito parecchio arrabbiato inveendo contro il mister per il cambio. L’attaccante non voleva uscire visto la sua buona prestazione, arrivato in panchina continuava a dire: “Eassurdo, è assurdo”, rivolto a Inzaghi. Quest’ultimo poi è andato verso la panchina chiedendo al ragazzo di finire lì la questione.

Inzaghi è intervenuto a Sky chiarendo la situazione: “Ciro ha avuto dei problemi fisici in questi giorni, quindi ho deciso di farlo uscire per preservalo. Dopo rivedrà la partita e capirà perché ho fatto questo cambio. Mi sono avvicinato dopo averlo lasciato sbollire dicendogli di finire lì la cosa. Lui ha capito subito e ha iniziato a incitare i suoi compagni, non c’è nessun caso”.

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LE PAGELLE DI LAZIO PARMA

PAGELLE LAZIO PARMA Marusic da applausi, questa è la Lazio che vogliamo!

I voti dei calciatori biancocelesti. Pagelle Lazio Parma

Le pagelle Lazio Parma

STRAKOSHA 7 – L’azione dell’1-0 parte dal suo piede con una pennellata a cercare e trovare Luis Alberto che imbecca Immobile. Miracoloso al minuto 22 quando di piede dice di no a Inglese, al tiro a tu per tu con l’albanese nell’area piccola. Si riscatta alla grande dopo le disattenzioni contro il Cluj. Una paratona che vale un gol

LUIZ FELIPE 7 – sfortunato al minuto 59 dove un rimpallo beffardo gli nega l’occasione di andare in gol sugli sviluppi di un corner. Gioca con una tranquillità e sicurezza disarmante, sembra quasi un veterano. Non sbaglia nulla ed è tra i migliori della partita

ACERBI 6.5 – Ace non sbaglia un colpo e torna sui suoi livelli dopo due gare in affanno. Guida bene la difesa, grazie anche ad un ottimo Luiz Felipe che gli rende le cose più facili. Inglese e Gervinho, clienti scomodi, sono stati arginati senza troppe difficoltà.

RADU 6 – Non inizia bene: al minuto 3 viene saltato sulla trequarti troppo facilmente e ducali vicino al gol. Sbroglia una complicata situazione al minuto 29, fermando in extremis Inglese impedendogli il dribbling che lo avrebbe messo in porta. Sicuro a tratti, prima parte di gioco un pochino distratto

MARUSIC 7,5 – Se lo merita tutto il montenegrino. Adam torna titolare dopo tanto tempo e dopo un’estate travagliata tra infortunio e concorrenza di Lazzari. Il numero 77 oggi ha offerto una gara brillante con tanta corsa e un bel gol. Ottimo inserimento e il diagonale sotto porta a trafiggere Sepe. Oggi in versione Forrest Gump, voto 7, come i numeri che porta sulla maglia più un mezzo punto in più per la caparbietà. E stava anche per siglare una doppietta. IL MIGLIORE.

MILINKOVIC 6.5 – Sembrava opaco, lì a fare il compitino. Invece il Sergente ha zittito tutti al minuto 69 quando ha deciso di sfoderare una giocata di classe: lancio millimetrico per Marusic a scavalcare la retroguardia gialloblu e Adam che sigla il 2-0. Mezzo gol è anche del Sergente

LEIVA 6 – sono 73 i minuti giocati dal brasiliano. Lucas non è ancora al 100% della condizione e si vede. Gioca con la furbizia e là dove non arriva con la corsa, ci arriva con l’esperienza, restando il baluardo a protezione della difesa. Dal 72esimo PAROLO s.v.

LUIS ALBERTO 6.5 – assist al bacio dello spagnolo che in verticale mette Immobile in porta. Tenta l’eurogoal su calcio d’angolo al minuto 60, ma colpisce il palo. Solite impeccabili geometrie, Il Mago è il classico giocatore che si nota poco in campo ma che è indispensabile per il gioco della squadra. Oggi bene, più fiducioso dopo Ferrara

LULIC 6 – Solita gara ordinata basata sulla quantità e sulla sostanza, più che sulla qualità. Non soffre gli attacchi avversari e comanda la fascia con l’aiuto di Radu. Il capitano c’è. Dal minuto 83 JONY s.v.

CORREA 6 – L’argentino ha una voglia di spaccare il mondo e si vede, ma ciò limita la sua brillantezza e lucidità sotto porta. Ci prova più volte: tiro a giro dentro l’area di rigore al minuto 6 ma larga di poco. Molto mobile, svaria su tutto il fronte offensivo, 100% al dribbling, Sepe gli dice no al minuto 30 con il piedone. Nella ripresa il copione non cambia: un consiglio a El Tucu: restare calmo, non strafare ed i risultati arriveranno

IMMOBILE 7 al minuto 8 bomber Ciro, servito magistralmente da Luis Alberto, sigla il gol del vantaggio con con un diagonale di sinistro che fa sponda con il palo e si insacca alle spalle di Sepe. Il portiere gialloblu gli dice di no al 47esimo deviando un suo bolide dal limite dell’area. 4 gol in 4 gare disputate, what else? Dal 62’ CAICEDO s.v.

ALL. INZAGHI 6.5 – Ha avuto il coraggio di tornare all’antico e affidarsi alla squadra dello scorso anno. I nuovi acquisti tutti in panchina, con il solo Jony subentrato nella ripresa. Ottima l’intuizione di schierare Marusic, che lo ha ripagato con un gol e una buonissima prestazione. Questa volta non ci sono stati cali di concentrazione nella ripresa e neanche rimonte incredibili. Finalmente si torna al clean shit, con la porta sbarrata, dopo i 4 gol subiti nelle ultime due gare. Ora mercoledì il primo vero esame che ci dirà chi è veramente la Lazio: la sfida all’Inter di Conte, dove Inzaghi dovrà essere bravissimo a tirare fuori tutta la grinta dai suoi giocatori.

LAZIO PARMA Formazioni ufficiali

Simone Inzaghi torna all’antico per la sfida di questa sera, affidandosi ai calciatori della scorsa stagione. Lazio Parma formazioni ufficiali

LAZIO PARMA FORMAZIONI UFFICIALI

LAZIO (3-5-2) Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile.

PARMA (4-3-3) Sepe; Darmian, Iacopono, Alves, Pezzella; Junior, Brugman, Barillà; Kulusevski, Inglese, Gervinho.