RECORD SU RECORD
I numeri sono tanti per la Lazio e fotografano un attacco micidiale. Ieri a farne le spese è stato il Chievo. Proprio nel giorno in cui Immobile gioca solo mezz’ora prima di uscire per infortunio. Lui di gol ne ha fatti 20 ed è il capocannoniere della Serie A. In sua assenza ci hanno pensato i compagni. Nani, tanto per citarne uno: con il suo gol la Lazio ha mandato in gol 14 marcatori diversi (record in A al pari dell’Udinese). E ancora, ha segnato anche Bastos, che fa arrivare a 10 i gol dei difensori, altro primato in campionato, così come i 21 dei centrocampisti. Quinta in graduatoria, invece, per gol dagli attaccanti (23 in totale). Altro record. Con 227 tiri tentati e 53 gol è la prima per percentuale realizzativa in A: 23,3%, davanti a Juventus e Samp. In più i biancocelesti sono gli unici ad aver segnato almeno 5 gol in una singola partita per quattro volte (Sassuolo, Benevento, Spal e Chievo). Nessuna altra squadra ci era riuscita.
LEADER E SORPRESE
E come detto non c’era nemmeno Immobile. Ora rischia di saltare anche il big match contro il Milan a San Siro. E’ fondamentale l’attaccante napoletano perché oltre ai gol fa anche gli assist. L’ex Siviglia è bomber della A con 20 reti, ma con 8 assist è primo anche in quella speciale classifica, al pari di Pjanic, Candreva e di… Luis Alberto. Altra nota positiva e sorpresa di questa stagione. Lui come tutto il centrocampo. Lo spagnolo ha già realizzato 7 gol, i passaggi decisivi (contando tutte le competizioni) sono 9. Dalla sorpresa alla certezza: non c’è solo Immobile.
E POI IL SERBO
L’altro leader è sicuramente Sergej Milinkovic-Savic, a proposito di centrocampisti. Un trattore dai piedi educatissimi. Doppietta anche contro il Chievo. E finalmente una gioia (doppia) davanti ai suoi tifosi. Fin qui infatti di gol in stagione ne aveva fatti 7 ma finora tutti in trasferta. All’Olimpico non segnava dal gennaio 2017. Nonostante qualcosa da limare ci sia ancora. Il serbo è sicuro del suo talento, a volte fin troppo. Finendo per assentarsi in alcuni momenti della partite e concedendosi qualche finezza di troppo. Un paragone viene immediato, nel male e nel bene: Paul Pogba. Sopito in alcuni momenti per poi esplodere in altri e cambiare la partita, esattamente come successo con il Chievo. E con una squadra così, e un attacco così, nulla è impossibile.
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D’AMICO ELOGIA LA LAZIO E MILINKOVIC