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EDITORIALE – La UEFA riveda gli orari delle gare e la valutazione sui buu razzisti

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UEFA. Un organismo che non perdona, altro che fascismo

Siamo alla vigilia della seconda giornata di Europa League e domani la nostra Lazio scenderà in campo contro lo Zulte Waregem, la gara della Lazio verrà trasmessa in TV e sarà l’unico modo per seguirla, perché come tutti ormai saprete, la gara si disputerà a porte chiuse a causa dei presunti buu razzisti dei sostenitori biancocelesti in occasione della sfida Sparta Praga-Lazio.

Qui inizia il nostro ennesimo discorso di sensibilizzazione, non tanto verso i tifosi che non ne hanno bisogno, ma soprattutto nei riguardi delle decisioni deliberate dai membri della UEFA, sempre pronti a sanzionare i modi di tifare non conformi al diktat del tifoso 2.0: un tifoso privo d’identità e cultura sportiva, uno spettatore che non può accendere una torcia oppure inveire contro un atleta, che dovrebbe rimanere seduto e che non può portarsi un panino da casa. Tutte regole assurde di un calcio che non invoglia più e che nei nomi del dio denaro, sta perdendo terreno con la lunga tradizione europea, vera anima del football.

TIFOSO CONSUMATORE

I signori del calcio, vogliono un tifoso-consumatore che rimane seduto che applaude come un burattino. Mai noi, per fortuna, non saremo mai come loro coi vogliono. Noi siamo della Lazio e andiamo avanti per la nostra strada. Abbiamo il nostro modo di tifare e soprattutto di pensare. Eppure stiamo in uno stadio di calcio, non su un campo da tennis. La parolaccia, seppur maleducata, può starci eccome. Le roi Michel Platini non è più (per fortuna), presidente dell’organismo europeo, perché sospeso dal Comitato etico FIFA per sei anni, ma il modus operandi della Uefa non è di molto cambiato anche col suo predecessore Aleksander Čeferin. 

Non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca. E’ impossibile già solo immaginarlo, avere uno stadio gremito, senza che nessuno esca fuori dai canoni della decenza. Non si può chiudere uno stadio solo perché cento-duecento o anche una curva intera, inveisce contro un giocatore di colore, per giunta plurimiliardario e protagonista sul campo, che di certo non sta a pensare a un gruppo di tifosi, più o meno cafoni. Non può essere razzismo, perché altrimenti tutti i “bibitari” verrebbero picchiati. Prima c’era Hoedt e ci salvavamo, ma ora come possiamo?

DINAMO LIONE

In questo modo si danneggia tutta la tifoseria e non è giusto. Tutt’al più si potrebbe chiudere il settore, ma giocare la gara a porte chiuse è proprio esagerato. Tutti ci ricordiamo della gara del Lione quando si qualificò per gli ottavi di Champions League. Il sospetto che dietro quel Dinamo Zagabria – Lione 1-7 ci sia stata una combine è fortissimo e suffragato anche da alcuni elementi come l’inquietante fotogramma in cui un difensore dei croati, dopo una delle reti segnate dagli ospiti, fece l’occhiolino e il pollice in su a Bafétimbi Gomis. Lì nessuno della Uefa gridò allo scandalo, nessuna crociata contro l’etica sportiva, è più importante il coro di cinquanta tifosi di curva.

ORARI CONTESTUALIZZATI AL TERRITORIO

A Roma non si può giocare alle ore 19:00, questo è già stato assodato gli scorsi anni con le partite europee della Lazio. Dove in alcune circostanze si è arrivati a non toccare nemmeno le 1500 presenze. Il fatto che si giochi in un giorno feriale è innanzitutto un grande problema per chi deve recarsi allo stadio, ma l’orario non migliora assolutamente la situazione. Moltissime persone di giovedì alle 19:00 lavorano o hanno appena smesso di lavorare, in questo modo per loro è impossibile seguire la partita dal vivo. Stesso discorso per chi abita fuori la capitale. Insomma alle 21:00 gli spettatori sarebbero facilitati a raggiungere l’Olimpico, ma questo qualcuno non lo capisce, o non lo vuole capire?

SI ALLONTANA IL TIFOSO

Una cosa noi la capiamo benissimo, dietro questi discorsi girano non pochi soldi. I diritti tv hanno sicuramente la loro importanza nel calcio, la maggior parte del denaro arriva grazie a loro. Ma lo spettatore così è del tutto penalizzato. In quest’era dove per un motivo o per un altro gli stadi si svuotano sempre di più, giocare alle 19:00 significa inserire un altro tassello per far allontanare il tifoso dalla propria squadra del cuore.

La domanda che bisogna farsi a questo punto è una: vengono prima i diritti tv o i tifosi?

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Sensini: “Inzaghi potrà diventare davvero un grande allenatore”

L’ex difensore della Lazio, Nestor Sensini, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it. Di seguito riportiamo le sue parole, riguardanti il suo ex compagno di squadra, Simone Inzaghi.

“Simone mi ha sorpreso in positivo. Da calciatore viveva il calcio in maniera totale e da tecnico sta facendo molto bene su una panchina difficile. Ha iniziato da poco, ma ha già fatto un grandissimo lavoro. Se riuscirà a mantenere questo entusiasmo – conclude Sensini – potrà diventare davvero un grande allenatore”.

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Lazio, Marusic e Lulic convocati dalle loro rispettive nazionali

Senad Lulic e Adam Marusic, sono stati convocati dalle loro rispettive nazionali.

Il capitano della Lazio, ormai veterano della Bosnia Erzegovina, è stato chiamato dal suo mister Bzdarevic per affrontare le partite contro Belgio, il 7 Ottobre, ed Estonia il 10. Non poteva mancare la convocazione di Lulic, così come non poteva mancare la convocazione per Adam Marusic, uno dei protagonisti della vittoria della Lazio ai danni dell’Hellas Verona. Il Montenegrimo è stato chiamato in causa dal ct Lju­bi­ša Tum­ba­ko­vić, ed giocherà contro Danimarca e Polonia.

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Immobile, l’agente: “Ciro sta diventando un emblema della Lazio”. Sul futuro…

L’agente di Ciro Immobile, Marco Sommella, è intervenuto ai microfoni di TMW. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Per Immobile conta tantissimo l’ambiente, la fiducia che gli hanno dato dal primo giorno al suo arrivo ad Auronzo. Lui sta ripagando la fiducia con grandi prestazioni che ci stanno abituando anche troppo bene, speriamo continui così e che si comprendano poi i momenti di pausa. Nella scelta di Roma c’era l’obiettivo di tornare a sentire l’affetto di una piazza importante. Dal presidente al magazziniere, è un ragazzo che gioca per dare tutto. Quello che fa piacere è che l’uomo prima del giocatore ha conquistato la piazza, diventando uno degli emblemi di questa squadra. Un ragazzo che fa tesoro degli errori passati, ha i piedi per terra e si impegna tutti i giorni”.

 SUL FUTURO

“Sta benissimo a Roma, il mercato non è tra una settimana, è prematuro affrontare qualsiasi argomento. Il Napoli? Non mi ha mai chiamato nessuno negli ultimi tempi”.

SU ZEMAN

“Zeman per lui è stato qualcosa in più, così come lo è oggi per Pettinari. I giovani con lui trovano sempre beneficio, soprattutto gli attaccanti. È cresciuto nella Juventus, magari qualche rimpianto c’è. Ma ognuno fa le sue scelte, è andata male al Dortmund, magari parlavamo di altro. Oggi si sta togliendo tante soddisfazioni con la Lazio e con la Nazionale, poi sul futuro vedremo”.

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FARRIS TORNA SULLA PARTITA CON IL VERONA >>> LEGGI QUI

Di Vaio a proposito di Lotito “Ha fatto tanto, ma i tifosi vogliono di più”

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Di Vaio, ex biancoceleste e ora club manager del Bologna ha elogiato il lavoro del presidente Lotito, sottolineando quanta poca fiducia ci sia ne suoi confronti da parte dell’ambiente

Amato e odiato. Sempre al centro di numerose contestazioni, vuoi per delle uscite poco felici davanti ai microfoni, vuoi per un mercato gestito diversamente dalla volontà della tifoseria. Il personaggio in questione è naturalmente Claudio Lotito, numero uno della Lazio. A sostegno del lavoro del patron biancoceleste, è intervenuto questa mattina Marco Di Vaio (a Il Mattino), che con la maglia della Lazio ha esordito in Serie A appena diciottenne.

 

“Lotito ha fatto tanto per la Lazio. L’ha salvata dal fallimento, l’ha portata in Champions League e dopo un anno di transizione l’ha riportata nuovamente in Europa. Ha fatto cose egregie, ma da lui i tifosi si aspettano sempre qualcosa in più. Roma è una piazza difficile e lui non è mai stato troppo amato” ha chiosato Di Vaio. Dopotutto si sa, Lotito è un personaggio che divide. C’è chi lo ama, c’è chi lo contesta. Naturalmente le scelte possono essere più o meno condivisibili.

 

“Il popolo biancoceleste è estasiato dal momento di gloria della Lazio e si sente nelle condizioni di pretendere quel qualcosa in più. A Lotito viene infatti imputato il fatto di voler sempre fare un passo indietro anche quando ci sono le premesse per sognare in grande. La lazio ha diritto di sognare, magari lo scudetto, ma Lotito sta lavorando bene. La squadra gira e un plauso va fatto a Inzaghi e ai giocatori, ma naturalmente parte del merito non può che essere del presidente”. Queste le parole di Di Vaio, che con la maglia della Lazio ha dato inizio alla sua gloriosa carriera, conclusa con la maglia del Bologna, di cui attualmente ricopre la carica di club manager.

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Matavz ricorda il match con la Lazio ed elogia Immobile

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Matavz a due settimane dal match contro i biancocelesti ritorna sulla partita: “Abbiamo giocato bene, peccato non  aver preso punti. Bello giocare contro Immobile”

Nella gara d’esordio in Olanda aveva segnato il gol del temporaneo vantaggio del Vitesse, poi rimontato per ben 2 volte dalla Lazio che alla fine si è imposta per 3-2 ad Arnhem. Il profilo in questione risponde al nome di Tim Matavz. L’attaccante sloveno è tornato sulla partita contro gli uomini di Inzaghi, alla vigilia della seconda giornata di Europa Leauge, che vedrà il Vitesse impegnato domani in Francia contro il Nizza di Balotelli. L’attaccante si è detto molto rammaricato per l’esito finale del match, giocato ad alta intensità dai padroni di casa che per ben due volte sono passati in vantaggio.

 

“Siamo andati sopra per ben 2 volte, abbiamo giocato bene ma abbiamo commesso qualche errore difensivo di troppo. Peccato non essere riusciti a raccogliere punti davanti al nostro pubblico. Siamo anche stati molto sfortunati”. Matavz non ha perso l’occasione per elogiare Ciro Immobile: “Immobile è un campione, in area di rigore è infallibile, affrontarlo è stato un grande onore”. Non sono mancati i complimenti generali alla squadra di Inzaghi, definita molto compatta e organizzata, e allo stesso tecinico piacentino.

 

Matavz ha poi fatto un accenno all’impegno di domani del suo Vitesse in casa del Nizza. “Il nizza è una squadra ostica, domani dovremo scendere in campo al massimo della concentrazione. Anche con Balotelli sarà un bel duello. Per giocatori del genere provo solo rispetto e ammirazione”. Poi una riflessione sul proprio presente: “Qui al Vitesse sto bene, mi sento al meglio e ci sono grandi aspettative. Non sento tuttavia una pressione eccessiva e quindi riesco a lavorare in serenità. Mi auguro soltanto che i miei gol da ora in poi possano portare anche qualche punto. Vogliamo giocarci fino alla fine il passaggio al turno successivo in Europa”.

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Siviglia elogia Simone Inzaghi e Ciro Immobile

Siviglia, parole al miele per Inzaghi: “Tare lo riteneva un predestinato, oggi gli do ragione. Immobile può portare la Lazio in Champions”

Clima di vigilia oggi in casa Lazio. Domani alle 19 all’Olimpico arriva lo Zulte Waregem per disputare il match valido per la seconda giornata di Europa League. Alla vigilia della partita contro la formazione belga, un ex giocatore biancoceleste nonchè allora compagno di squadra di Inzaghi, è intervenuto ai microfoni di Elleradio per dire la sua sull’attuale percorso della Lazio. Stiamo parlando di Sebastiano Siviglia, che questa mattina ha parlato così. “Inzaghi? Tare lo riteneva un predestinato. Come allenatore è stato capace di dare un volto nuovo a questa Lazio. Già nell’immediato post-Pioli era chiaro il suo obiettivo, e credo stia dimostrando il suo grande valore di partita in partita”.

 

“Inzaghi sa leggere la partite come pochi sanno fare. Ha iniziato benissimo la stagione con il successo in Supercoppa mettendo alle strette una squadra come la Juventus. Il gioco è costruito in maniera fluida e ogni giocatore svolge la sua mansione nel migliore dei modi e nel rispetto delle direttive di Inzaghi”. Siviglia, che Inzaghi lo conosce bene essendo stato suo compagno di squadra proprio alla Lazio nel finale di carriera, ha poi azzardato un paragone tra questa Lazio, squadra compatta e coesa, e il Milan di Montella, squadra promettente e dalle grandi qualità ma ancora in cerca di amalgama e organizzazione.

 

“Siviglia ha poi speso parole al miele per il bomber Ciro Immobile, ritenendolo il vero trascinatore di questa squadra. Immobile è straordinario, vede la porta come nessuno. Sono sicuro che Inzaghi l’avrà fatto lavorare con tranquillità fin dal primo giorno riponendo in lui massima fiducia. Può trascinare la Lazio in Champions League. Lo meritano, lui, Inzaghi e la squadra”.

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Immobile in Vaticano con moglie e figlia per incontrare il Papa

Immobile questa mattina a San Pietro per assistere alla consueta udienza del mercoledì, quindi l’incontro col Pontefice

Se i gol sono il pane quotidiano per Ciro Immobile, c’è da scommettere che ognuna delle sue perle resti fissa nella sua mente. Allo stesso modo, quella di oggi è una giornata che difficilmente l’attaccante napoletano dimenticherà. Questa mattina l’ex Borussia si è recato in Vaticano in compagnia della moglie Jessica e della figlia Giorgia. L’occasione era la consueta udienza del mercoledì, al termine della quale la famiglia ha avuto la possibilità di incontrare personalmente il Pontefice scambiando abbracci e qualche sorriso. Insomma, semmai il bomber biancoceleste fosse alla ricerca di una benedizione, di un’ispirazione in vista della partita di domani contro lo Zulte Waregem e in vista del proseguo del campionato, ha decisamente scelto il posto giusto.

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Kishna: “L’infortunio solo sfortuna. Vi racconto com’è andata”

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Ricardo Kishna torna a parlare dell’infortunio subito all’ADO Den Haag.

Non è iniziata proprio sotto una buona stella l’avventura di Ricardo Kishna all’ADO Den Haag. L’olandese ha infatti subito un grave infortunio al legamento crociato anteriore. Una brutta botta dalla quale però l’attaccante di proprietà della Lazio ha tutte le intenzioni di riprendersi quanto prima. Queste le sue parole – riportate dall’Algemeen Dagblad – proprio a proposito dell’incidente: “Se è stata una scelta errata giocare su un terreno artificiale? Si è trattato solo di sfortuna. Quando stavo per sollevare la gamba Neres (calciatore dell’Ajax, ndr) stava venendo contro di me e a quel punto è andato tutto storto”.

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Farris: “Vi spiego perchè a Verona non ci siamo scostati dal modulo base”

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Massimiliano Farris torna sulla vittoria ottenuta dalla Lazio a Verona contro l’Hellas.

Nonostante l’imminenza della sfida ‘europea’ con lo Zulte Waregem, Massimiliano Farris non dimentica i risultati ottenuti finora in campionato. Ultimo il successo di Verona sull’Hellas, ottenuto disputando una grande partita, a dispetto anche dell’emergenza in difesa. Proprio a questo proposito, il vice di Simone Inzaghi si è così espresso ai microfoni di ‘Lazio Style Radio 89.3’: “Non ci siamo scostati dal nostro modulo base non perché non avessimo valutato altre ipotesi, anzi era in piedi l’opzione di adottare la difesa a quattro, ma abbiamo voluto lasciare alla squadra alcune certezze nei movimenti difensivi. Per questo motivo, abbiamo inserito pedine diverse in uno scacchiere tattico già ben organizzato”.

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LAZIO ZULTE – Ecco i convocati di Francky Dury: c’è un solo assente

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E’ tutto pronto in casa dello Zulte di Dury per il match di domani sera contro la Lazio.

Sono stati comunicati dal tecnico dello Zulte Waregem, Francky Dury, i nomi dei convocati per la sfida contro la Lazio, in programma domani sera (ore 19:00) allo Stadio Olimpico, valida per il secondo turno del Girone K di Europa League. La formazione belga dovrà fare a meno del solo Julien de Sart, talentuoso centrocampista infortunatosi nell’ultima gara vinta col Gent.

LA LISTA COMPLETA

Portieri: Leali, Bostyn, De Nayer;

Difensori: De fauw, Baudry, Heylen, Derijck, Walsh, Madu, Hamalainen;

Centrocampisti: De Mets, Kaya, De Pauw, Oldrup Jensen, Doumbia, Kastanos, Coopman;

Attaccanti: Leya Iseka, Šaponjic, Olayinka.

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Inaugurato il PalaSport di Amatrice: presente anche Lotito

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C’era anche un pò di Lazio ieri, all’inaugurazione del PalaSport di Amatrice.

Rivede la luce in fondo al tunnel, Amatrice. Si è svolta infatti nella mattinata di ieri l’inaugurazione del PalaSport, rimesso a nuovo dopo essere stato danneggiato dal terribile sisma del 24 agosto 2016. Cuore sportivo dell’intera cittadina, nell’impianto si svolgeranno gran parte delle attività del neonato liceo sportivo. L’evento si è svolto alla presenza del sindaco Pirozzi, del presidente del Coni Giovanni Malagò, del ministro dello sport Luca Lotti e dell’ex presidente federale Franco Carraro. Tra gli ospiti, insieme a numerosi atleti delle Fiamme Oro e all’olimpionico di Rio Niccolò Campriani, anche Claudio Lotito. Il presidente biancoceleste non ha declinato l’invito di una cittadina che gli sta molto a cuore (è originario proprio di Amatrice).

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Caicedo, la Nazionale spera in un tuo ritorno, ora spetta a te decidere

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Felipe Caicedo 2 settimane fa pubblicava questo twitter in cui affermava di voler lasciare la Nazionale: Voglio comunicare che finisce il mio percorso con la Nazionale. Ringrazio tutti quelli che sono sempre stati presenti. Sono completamente in disaccordo con la decisione di allontanare il ct Quinteros nonostante i risultati non siano stati buoni”. La Federazione in quel caso rispose immediatamente: “Di fronte a quanto dichiarato da Felipe Caicedo, la FEF rispetta la sua opinione e ringrazia per il suo contributo e per i risultati che ha aiutato a raggiungere negli ultimi anni”.

 

Ora la situazione su Caicedo a distanza di settimane sembra essere cambiata. Il numero uno della Federcalcio della Tricolor Carlos Villacis ha dichiarato: “Ho dato sanzioni molto forti alle persone che hanno pubblicato quel tweet. Mi dispiace molto per questa situazione, questa risposta è venuta fuori sull’account ufficiale della Federazione senza che io lo sapessi e senza la mia autorizzazione”.
La nazionale dell’Ecuador sembra inffati, fare dietrofront nei confronti di Caicedo, sperando che il calciatore, ci ripensi e decida di tornare in Nazionale. Ma sembra alquanto difficile che il calciatore cambi idea e decida di tornare.

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FORMELLO – Vigilia Lazio Zulte, Inzaghi prepara il turnover

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Dopo la foto e la cena di ieri sera, la Lazio è tornata in campo a Formello per allenarsi in vista della sfida di domani contro lo Zulte. Oggi scatteranno le prove tattiche della vigilia. C’è un ritorno importante in campo, quello di Milinkovic-Savic. Il Serbo è sceso in campo per allenarsi e sarà convocato per la partita di Domani, ma Inzaghi non lo rischierà per preservarlo in vista della sfida di Domenica contro il Sassuolo.

Esordio di Nani – Il calciatore è tornato ad allenarsi sul campo di Formello con regolarità e probabilmente domani vedremo l’esordio stagionale con la maglia biancoceleste di Nani. Il Portoghese era fermo ai box per un infortunio procuratosi a Luglio durante il ritiro con il Valencia. Non partirà titolare ma sicuramente verrà schierato a partita in corso per fargli assaggiare il campo dell’Olimpico in vista di Domenica.

Turnover – I titolari non verrà schierati, così come successo nella prima gara di Europa League contro il Vitesse. Inzaghi confermerà la difesa a 3 vista a Verona, con Patric-Luiz Felipe e Radu, costretto a giocare 3 partite in 7 giorni. Ma non può fare altrimenti visto che la difesa laziale è in difficoltà e Mauricio non può essere schierato in Europa. A centrocampo altra chance per Murgia e Di Gennaro chiamati a reggere il centrocampo della Lazio mentre sulle fasce dovrebbero essere confermati Marusic e Lukaku. In attacco invece verrà confermato Luis Alberto, l’unico dei titolari (oltre a Radu per assenza di calciatori). Lo Spagnolo è sempre stato impiegato da titolare da inizio stagione. Girerà alle spalle della coppia Caicedo-Palombi. Crecco, fatto fuori dalla lista della Serie A, chiede spazio e potrebbe giocare nella ripresa.

LEGGI LA SQUADRA DELLA LAZIO A CENA INSIEME

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FOTO – La Lazio è unita e dopo la foto di rito, va a cena al centro di Roma

Ieri sera i calciatori della Lazio si sono ritrovati in un ristorante romano il Finger’s, nel cuore di Roma, per cenare insieme. Dopo la foto ufficiale di rito, la squadra, ha deciso di concedersi una cena tutti insieme per rafforzare il rapporto, non solo in campo ma anche fuori. Tutti presenti, nessuno escluso.

Il gruppo è molto coeso così tanto da immortalare le immagini sui social network per condividere la gioia della cena con i tifosi e renderli partecipi.  A noi piace vederli in questo modo, uniti, contenti, perché un gruppo unito aiuta a raggiungere gli obbiettivi e speriamo che la Lazio questo anno, li raggiunga.

Jantar de equipa! 💪 Cena di squadra! 💪 #Team #dinner 💪

Un post condiviso da Luís Nani (@luisnani) in data:

Dinner👌🏻🎩

Un post condiviso da NEVER GIVE UP (@thomas_strakosha) in data:

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Leali: “Lazio, veniamo per vincere. Immobile? Fortissimo!”

Nicola Leali, portiere dello Zulte, prossima avversaria della Lazio in Europa League torna a parlare alla vigilia del match.

Queste le parole di Nicola Leali: “Cerchiamo sempre di fare il massimo, arriviamo all’Olimpico con la speranza di portare a casa punti”.

Poi su Ciro Immobile: “Veniamo per giocarci la partita e far vedere le nostre qualità. Col Nizza ce la siamo giocata a viso aperto, alla fine si sono dimostrati superiori, ma abbiamo imparato la lezione. La Lazio è una squadra molto temibile, è la favorita del girone assieme ai francesi. E Immobile, là davanti, sta facendo grandi cose. Con Ciro abbiamo vissuto un Europeo in Israele, abbiamo sfiorato la vittoria finale. Quando un bomber sta così bene è sempre pericoloso”. 

 

LEGGI IL SEGRETO DEL SUCCESSO DELLA LAZIO

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FOTO – E’ il gruppo il segreto del successo di questa Lazio

Cementare il gruppo per raggiungere successi inaspettati. I giocatori della Lazio sanno quanto sia importante creare e mantenere l’armonia nello spogliatoio. Nella serata di ieri l’intera rosa biancoceleste si è ritrovata a cena in un noto locale nel centro di Roma. C’erano tutti, da Immobile a Leiva, passando per Nani, Parolo, Strakosha.

Proprio il portiere albanese della Lazio, Thomas Strakosha, durante la serata ha postato una foto su Instagram che lo ritrae con alcuni compagni.

https://www.instagram.com/p/BZhMGTYhzO6/?taken-by=thomas_strakosha

COPERTA CORTA MA DI QUALITA’ PER LA SQUADRA DI INZAGHI

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EUROPA LEAGUE – CON LO ZULTE OCCASIONE DA NON FALLIRE

La Lazio vola e sogna: Inzaghi e Immobile come Maestrelli e Chinaglia

Maestrelli & Chinaglia, il marchio di fabbrica della Lazio più pazza e più bella di sempre. Quella che nel 1974 vinse uno scudetto insperato e incredibile. Un romanzo più che un’impresa sportiva. Venticinque anni dopo sarebbe stata la volta della squadra stellare di Cragnotti e Eriksson.

LA PIU’ GRANDE DI SEMPRE

Nell’immaginario biancoceleste la mitica squadra degli anni ’70 resta la più grande di sempre. Una banda fatta di tanti uomini straordinari ma che (giustamente) la storia consegnò agli annali come la Lazio di Maestrelli e Chinaglia. L’allenatore-buon padre di famiglia, l’unico capace di trasformare in energia positiva l’irruenza dei suoi ragazzi. E l’ariete che da solo si caricava sulle spalle la squadra. Il mito di Maestrelli e Chinaglia rivive (in un contesto storico calcistico diverso e con le inevitabili differenze caratteriali e tecniche dei protagonisti) nella Lazio di oggi.

INZAGHI COME MAESTRELLI

Inzaghi (proprio come Maestrelli) è riuscito a creare un gruppo granitico di cui lui stesso è leader e componente. Una simbiosi che pochi allenatori riescono a realizzare. Simone ha carisma e grandi capacità di gestione, non solo conoscenze tecniche. Come riporta La Gazzetta dello Sport, oltre ad abile stratega si sta rivelando un fine psicologo. I suoi giocatori tutto questo lo percepiscono ma al tempo stesso lo sentono come uno di loro. Per l’età che ha non può essere il buon padre di famiglia che era Maestrelli ma un fratello maggiore si. La sostanza però non cambia. L’accostamento con «il Maestro» è scattato automatico negli occhi e nelle menti dei tifosi laziali sin dalle prime partite giocate all’Olimpico dalla sua Lazio. L’attuale tecnico è infatti solito portare in campo i propri figli Tommaso e Lorenzo. Anche Maestrelli portava i gemelli Maurizio e Massimo alla fine delle partite. Erano le mascotte di quel gruppo unico.

IMMOBILE COME CHINAGLIA

Se il paragone Inzaghi-Maestrelli era emerso durante la scorsa stagione, quello Immobile-Chinaglia è una novità assoluta. L’attaccante napoletano aveva segnato tanto già l’anno scorso ma era stato paragonato più a Giordano che a Giorgione. Quest’anno invece Ciro oltre ad aver aumentato la cadenza delle marcature sta facendo molto di più. Si sta trasformando in un autentico leader. Goleador e trascinatore come Long John. E, anche se con caratteristiche diverse, i due gol segnati da Immobile a Verona sembrano proprio di Chinaglia. Rigore calciato forte e centrale (come li tirava il centravanti del primo scudetto) e poi la seconda rete realizzata sfondando letteralmente la difesa avversaria, proprio come amava fare Giorgione. Inzaghi e Immobile: i nuovi Maestrelli e Chinaglia che fanno volare e sognare la Lazio.

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Caressa: “Inzaghi da scudetto. Ecco dove lo vedrei bene”

Il lavoro svolto fin qui da Simone Inzaghi sta dando ottimi risultati. La Lazio, nonostante le tante assenze, sta dimostrando di essere squadra vera. Un gruppo costruito sull’amicizia e il rispetto dei vari componenti della rosa, dove ognuno fa il suo e tutti ne beneficiano. Nella rosa biancoceleste regna un’armonia come ben poche volte si è visto a queste latitudini. I meriti di tutto ciò sono senza ombra di dubbio da riconoscere al tecnico Simone Inzaghi. Come ammette anche Fabio Caressa ai microfoni di Sky Sport.

Queste le parole di CaressaInzaghi è già un allenatore da scudetto. Non so se possa esserlo con questa Lazio perché non credo che i biancocelesti lotteranno per il titolo. E’ un tecnico che non si spaventa degli imprevisti che possono capitargli. In base ai giocatori e all’avversario di turno produce il suo gioco. Secondo me potrebbe essere lui l’allenatore della Juventus dopo Allegri.

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Lazio: la coperta sarà anche corta ma almeno è di qualità

Coperta corta ma di qualità quella della Lazio. A Verona i biancocelesti si sono presentati in piena emergenza. Inzaghi è però riuscito a mettere in campo una squadra di livello che ha avuto la meglio sull’Hellas. Non certo un’avversaria irresistibile ma i biancocelesti non sono mai andati in difficoltà. Soprattutto in difesa dove il tecnico biancoceleste ha dovuto schierare un reparto inedito.

Inzaghi, come fa presente Il Messaggero, ha già utilizzato 20 dei suoi 28 uomini. Tra gli otto che non hanno ancora esordito i due portieri di riserva, gli infortunati Nani e Anderson, i baby Jordao e Neto, Mauricio appena reintegrato, e Crecco. La Lazio finora ha disputato sei gare di campionato, una di Europa League e una di Supercoppa. L’allenatore capitolino nelle otto gare ufficiali ha fatto giocare quasi tutti. La nota positiva è che chiunque sia entrato ha dato il massimo. Inzaghi è stato bravo a creare un team che ha costantemente voglia di superare i propri limiti.

E un ruolo importante lo hanno avuto proprio le seconde linee. In questo inizio di campionato hanno fatto benissimo e più volte hanno messo in difficoltà il mister nelle scelte. Tutti hanno voglia di rendersi utili alla causa Champions. Intanto giovedì in rampa di lancio c’è Di Gennaro, che aveva dimostrato ottima qualità nel primo tempo contro il Vitesse. Caicedo forse ha bisogno di trovare soltanto il gol. Così come Palombi, che ha steccato la prima da titolare contro la Spal. Murgia ha scalato in fretta le gerarchie ed è quasi un veterano. Non a caso ha fatto cinque presenze e due gol.

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