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LAZIONALI- Assist decisivi di Candreva e Lulic

AGGIORNAMENTO  14/10 – Gran bella vittoria dell’Italia in rimonta, che chiude il proprio girone al primo posto. Antonio Candreva è partito dalla panchina ma appena è entrato in campo, nel suo Olimpico, è stato il protagonista di tante giocate e soprattutto dell’assist del definitivo 2-1 firmato da Graziano Pellè. Nelle vesti di assist man si è calato anche Senad Lulic, decisivo in due delle reti che hanno permesso alla Bosnia di battere per 3-2 Cipro. Il primo suggerimento è stato per Medunjanin, nel goal del 2-2, poi nel finale il cross per Djurić è valso il 3-2 finale. Grazie a questa vittoria la Bosnia ha chiuso il proprio girone al terzo posto ma per approdare alla fase finale degli europei dovrà affrontare i playoff. Caltaldi, infine ha giocato tutto il match che l’Italia Under 21 ha vinto per 1-0 sull’Irlanda.

Gli ultimi biancocelesti impegnati con le nazionali scenderanno in campo oggi. Per il tecnico biancoceleste Stefano Pioli sarà un’altra serata di apprensione per i suoi ragazzi visti i recenti infortuni di Biglia e Parolo. I due giovani olandesi Hoedt e Kishna sono già rientrati a Formello, mancano ancora Candreva, Cataldi e Lulic. Alle 17 tocca a Danilo Cataldi, impegnato con l’Italia Under 21 e i pari età dell’Irlanda, l’incontro – diretta su rai tre – è valido per le qualificazioni ai prossimi europei di categoria. In serata sarà la volta di Candreva e Lulic: il primo sarà impegnato all’Olimpico per Italia-Norvegia (diretta su rai uno alle 20,45), mentre il secondo se la vedrà a Nicosia con Cipro. Il brasiliano Felipe Anderson invece è atteso nelle prossime ore.

Berisha e il periodo d’oro: “Ho realizzato un sogno, adesso aiuto la Lazio”

Etrit Berisha, portiere biancoceleste, sta vivendo un periodo esaltante: prima le belle parate contro il Frosinone, poi la storica qualificazione agli Europei in Francia con l’Albania. Il portiere albanese è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM. per raccontare le emozioni di questa impresa e per fare una promessa alla Lazio e ai suoi tifosi:

“Per la nostra Nazionale era un sogno andare a giocare gli Europei, sono felice perché abbiamo giocato bene. E’ una grande gioia.
Al fischio finale erano tutti felici, ci siamo messi in cerchio e festeggiato tutti insieme. Non mi sembrava vero, perché quando abbiamo perso all’ultimo minuto con la Serbia ci sono rimasto molto male. Dopo quest’ultima vittoria mi sono sentito libero, anche se in quel momento non realizzavo bene cosa fosse successo. Prima della partita c’era molta agitazione, mi sono concentrato e siamo entrati in campo.

MISTER DE BIASI   Il mister De Biasi quando è arrivato ha portato un’energia che mancava nella nostra Nazionale. Ha fatto molto a livello tattico e mentale, è riuscito a mettere insieme la squadra. All’inizio nessuno pensava potessimo arrivare a qualificarci. Noi, invece, ci abbiamo creduto fino alla fine. Ed è una grande soddisfazione.
Devo ringraziare tutti, i miei compagni di squadra, i tifosi e il mister.In Francia andiamo per fare il meglio possibile, non solo tre o quattro partite.

L’ACCOGLIENZA CALOROSA – Ripeto, nessuno poteva immaginare un traguardo simile. Adesso è la realtà, è una grandissima soddisfazione. C’era tanta pressione, soprattutto dopo la partita conto la Serbia. Contro l’Armenia è stata la partita della vita ed ero concentratissimo. Cantare l’inno mi ha fatto tranquillizzare. Se ho pianto? Un pochino sì”. 

LA LAZIO – “Con la Lazio, se penso a quando sono arrivato, beh, sono migliorato tantissimo. Per me è importante lavorare giorno dopo giorno e stare sempre in forma. Il portiere è un ruolo particolare, che non si cambia mai durante le partite. Per essere un bravo portiere bisogna giocare con continuità, io non ce l’ho ma quando entro in campo ce la metto tutta per fare meglio possibile, per la Lazio e per i nostri tifosi
Quando sono all’Olimpico mi piace vedere tanta gente, i nostri tifosi sono molto passionali.Il calcio non è più come prima quando avevi due giocatori forti che ti facevano la differenza. Ora se hai la squadra forte che gioca insieme, puoi far male a tutti. Noi giocando così abbiamo preso tanti punti e la qualificazione europea.

OBIETTIVI – Ora voglio continuare a lavorare nel miglior modo possibile, sono concentrato con la Lazio“.

 

LAZIOSOCIAL – La grande concentrazione di Keita

I tanti infortuni a pochi giorni dall’inizio di un temibile tour de force per i ragazzi di Pioli impongono una dose di concentrazione, attenzione e carattere ancora più elevata del solito…la Lazio dovrà essere ancora più BruttaSporca Cattiva per poter compensare al meglio le assenze e prendere il massimo da questa situazione. Chi giocherà (o sarà successivamente chiamato in causa) sa che dovrà dare il 200% se vuole puntare in alto, servirà l’aiuto di tutti. I ragazzi sono pronti, si stanno allenando con intensità e determinazione per preparare la sfida con il Sassuolo di Di Francesco. Keità Balde Diao, nel suo profilo Instagram, ci da un assaggio di questa concentrazione collettiva attraverso al frase “Testa alla prossima!  accompagnata da una bellissima foto di gruppo.

Testa alla prossima! 🙏🏾💪🏾👊🏾⚽️🔵⚪️ #team

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Toni Malco: “Dopo 32 anni il mio inno è ancora nei cuori di tutti. Bellissimo il gesto di Pioli”

Chi non ha cantato almeno una volta “Vola Lazio Vola“?…Anche Pioli non ha saputo resistere alla carica e alla magia che questo inno sa trasmettere, facendolo cantare anche alla squadra. Toni Malco autore dell’inno della LazioVola Lazio Vola” (uno degli inni più famosi in europa ed il più presente nell’ambito dello spettacolo (serie tv o film) è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa sulla web-radio Radio Roma Futura:

L’ISPIRAZIONE DELL’INNO – “Nell’83 quando la Roma vinse lo scudetto e la Lazio tornò in serie A io scrissi questa canzone. Io di solito scrivo la notte e risento la mattina quello che ho scritto per vedere se c’è la stessa emozione e in questo caso c’è stata un emozione confermata. Fu lo stesso Chinaglia a chiedermi di scrivere una canzone per la Lazio e così quasi per gioco nacque “Vola Lazio Vola” che ha fatto poi il giro del mondo, 800 mila copie vendute…insomma qualcosa di più grande nessuno poteva immaginarlo all’epoca. In Spagna per esempio è amatissimo, il maggior quotidiano spagnolo “El pais” l’ha nominato l’inno più bello d’europa: “la canciòn mas hermosa d’europa” e  da laziale d.o.c. quale sono…pensare di aver scritto una canzone che poi ha fatto la storia mi ha fa particolarmente piacere. Adesso sono 32 anni…avevo 27 anni quando l’ho scritta…”

L’ESPERIENZA DA CONDUTTORE – “Conduco una trasmissione in una nota radio romana che ha per titolo “Mi ritorni in mente” è una sorta di salotto dove invito ospiti del calcio, del cinema, della musica e si ripercorrono gli anni passati, con tanti ricordi, aneddoti, insomma una trasmissione che mi piace molto.”

LA DIFFUSIONE DELL’INNO –  “Diciamo che prima c’era il bellissimo inno del mio amico Aldo Donati che però era un qualche tempo che non si sentiva più, la Lazio in quel periodo era praticamente senza inno, poi dopo il mio fu riproposto Aldo e i più giovani hanno conosciuto anche “So’ già du’ ore”, per devo dire che quando l’ho fatto in quel momento non suonava nessun inno allo stadio erano almeno 2-3 anni dove non c’era assolutamente musica poi pian piano con i mass media è scoppiata la voglia di canzoni nello sport, e tante società di calcio hanno poi presentato varie canzoni”,

IL RICORDO DI ALDO DONATI –  “Aldo era una persona fantastica, un grande autore. Noi ci conoscevamo dai tempi della RCA dove lui incideva con la Schola Cantorum e io ero li a fare i miei primi dischi. Vinsi il Telegatto di TV sorrisi e canzoni nel ’78 e lui mi dava sempre dei consigli, mi spronava. Quando io scrissi “Vola Lazio Vola” proposi a lui di cantarla ma lui era in turné con la Schola Cantorum e mi disse “falla tu”…io inizialmente non avevo intenzione di cantarla perchè ero alle prese con altre storie discografiche, altri percorsi…e poi non potevo immaginare che 32 anni dopo stavamo ancora a parlare di questa canzone, questo è incredibile ma è successo e questo mi rende orgoglioso da laziale, la cosa più ovvia che io potessi fare per la mia squadra è scrivere una canzone, il mio mestiere è scrivere canzoni, questa canzone sicuramente è un po’ ingombrante perché mi accorgo anche girando l’Italia che anche i più distratti al cospetto del mondo del calcio comunque “Vola Lazio Vola” almeno una volta l’hanno sentita e ci è sicuramente un fatto positivo e coinvolgente”.

ARTISTA A 360°: CANTAUTORE, CONDUTTORE, ATTORE DI FILM E FICTION – “La fiction è una cosa nata dopo, me la proponevano sempre, ma alla fine degli anni ’70 la mia unica passione era la musica, io ero amico di quartiere con il grande Rino Gaetano con il quale ho condiviso momenti meravigliosi e quando approdai all’RCA fu lui a darmi i consigli del caso ma rifiutavo le varie proposte sul cinema, fotoromanzi…ma ero concentrato sulla musica. Forse a distanza di anni posso dire che avrei fatto bene ad accettare, perchè in questo mondo così dispersivo mettere a fuoco la propria persona, la propria immagine anche con il cinema era una sinergia in più…lo sto facendo un po’ in ritardo ma lo sto facendo. Tra non molto uscirà un film dove faccio un personaggio romanesco particolare, proprietario di uno sfascia carrozze un po’ greve che viene arrestato dalla finanza…un film divertente che si intitola “Zio Gaetano è morto”. Anche “Vola Lazio Vola è apparsa in vari film come ad esempio: Caterina va in città, Tifosi e tanti altri film con Brignano, Flavio Insinna. Do un anteprima: uscirà un film con Alessandro Gassman che fa il marito della bravissima Paola Cortellesi e dove lui recita un ruolo di tifossissimo laziale e canterà il mio inno, una cosa molto simpatica…quindi Vola Lazio Vola continua a incrociare le pellicole dei film italiani e questo mi fa molto piacere.

PIOLI E LA SQUADRA LO HANNO CANTATO –  “Ho ringraziato il mister per questo e lui mi ha risposto che da anni apprezzava questa canzone perciò per lui non è stato assolutamente difficile arrivare a Roma e subito far cantare ai propri giocatori l’inno e questo mi ha fatto particolarmente piacere. Un momento toccante, quando me lo hanno detto gli amici non volevo crederci poi ho visto il filmato e mi ha riempito di gioia…io sono un tifoso prima di essere un professionista che scrive canzoni.

LA LAZIO ATTUALE – “Abbiamo queste due defezioni di Biglia e Parolo in questo momento, con il rientro di Klose non ci voleva. Andiamo a giocare in un campo molto caldo come quello di Sassuolo e forse ci occorreva veramente essere al gran completo però andiamo attraverso questi accadimenti anche al negativo andiamo a cercare gli stimoli necessari per far bene, poi la Lazio ha, laddove mancano elementi di un certo spicco, ha dei rincalzi che possono dire la loro come Milinkovic-Savic che mi semrba un ottimo acquisto, come Mauri che spero si riprenda alla grande visto che sta pagando lo scotto di aver iniziato tardi la preparazione, ecc. Quindi pensiamo positivo, noi laziali siamo bravissimi a essere disfattisti invece dobbiamo pensare positivo e vediamo quello che accade.

Marco Lanari

Infermeria – Le ultime di Bianchini sulla situazione infortuni

Il dottor Roberto Bianchini è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per fare il punto sugli infortunati. Queste le sue parole.

Djordjevic – “L’attaccante serbo si sta sottoponendo al protocollo riabilitativo per recuperare. Questa mattina in Paideia si è sottoposto a degli esami che hanno confermato i miglioramenti, se continua su questa strada la settimana prossima potrebbero esserci buone notizie”.

Basta – “Anche lui sta migliorando: i controlli non hanno rilevato nulla di importante se non i problemi di chi ha subito una lussazione del genere. Tra oggi e domani tornerà sul campo. Si allenerà con una protezione perché in questi casi psicologicamente si è portati a temere di sbattere di nuovo la spalla. Probabile che domenica possa essere in campo con i compagni”.

Biglia e Parolo – “Per loro vale il discorso fatto per Djordjevic. Gli esami dell’argentino hanno confermato le parole dei medici argentini, mentre per Parolo si tratta di una lesione. Ci sono stati dei miglioramenti rispetto a quanto prospettato in un primo momento. Se le cose continueranno a migliorare la prossima settimana potrebbe esserci la ripresa”.

Gli altri – Marchetti non ha nessun problema e Berisha è tornato senza problemi. Sugli altri ancora fuori non mi risultano novità”.

De Vrij – “L’olandese ha svolto degli accertamenti con Lovati e Salvatori. Verranno fatte delle valutazioni ed in seguito sicuramente il Prof. Lovati farà un comunicato più completo sulla situazione”.​

Formello – Seduta pomeridiana, assenti De Vrij e Mauri

Dopo i due giorni di riposo concessi da mister Pioli i biancocelesti tornano al lavoro a Formello. Sul terreno di gioco non si è visto Stefan De Vrij, rimasto a riposo, e ancora una volta Stefano Mauri. Dopo gli esami eseguiti questa mattina ci si aspettavano buone notizie per il difensore ma per l’incontro di domenica prossima con il Sassuolo sarà difficile che il centrale possa tornare disponibile, si spera in un rientro la settimana prossima. Tutto bene per Marchetti e Mauricio in campo insieme al gruppo: il portiere ha superato in pieno il problema del taglio allo zigomo, mentre il difensore dovrà utilizzare una mascherina protettiva per la frattura al naso. Anche Kishna, Hoedt e Milinkovic sono rientrati. Klose ormai si è perfettamente ripreso e con Matri dovrà lottare per conquistare una maglia da titolare nella trasferta emiliana. Dusan Basta soffre ancora per la lussazione alla spalla sinistra ma stringerà i denti per esserci domenica. A riposo Biglia, Parolo e Djordjevic a causa degli infortuni. Domani ancora doppia seduta.

Rosi: “Con la Lazio abbiamo perso solo a causa di un grande Keita”

Domenica scorsa, nell’ultimo turno prima della sosta per le nazionali, il Frosinone si è dovuto inchinare a Roma al cospetto dei corregionali biancocelesti. Per quasi tutta la partita gli uomini di Stellone erano riusciti ad imbrigliare i piani del tecnico Pioli ma, quando tutto stava procedendo nel miglior modo possibile per gli ospiti, dalla panchina del tecnico emiliano si è alzato il giovane biancoceleste Keita. Con l’ingresso del funambolico esterno spagnolo la Lazio si è accesa improvvisamente e nella mezzora finale è riuscita a conquistare i tre punti in palio. Subentrato al 61′ al posto di Kishna, il giovane attaccante ha dato la scossa alla squadra, realizzando la rete del vantaggio biancoceleste e mettendo lo zampino nell’azione del raddoppio firmato da Djordjevic. Aleandro Rosi, terzino della formazione ciociara, in conferenza stampa è tornato sulla partita dell’Olimpico: “Nonostante le sconfitte siamo stati all’altezza di Roma e Lazio. Con i primi ce la siamo giocata mentre con i biancocelesti abbiamo perso solo per via di un gran gol di Keita nel finale dell’incontro. Vedere tanti nostri tifosi all’Olimpico è stato meraviglioso, loro ci danno molta carica e ci trasmettono molta euforia. Siamo in una fase di crescita esponenziale, possiamo fare molto meglio”.

 

Gentile sul caso Infront ed il Bari: “Nulla di vero, non ci è arrivata nessuna comunicazione”

Su alcuni giornali sono uscite delle indiscrezioni secondo le quali il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sarebbe indagato dalla procura di Milano per la negoziazione dei diritti televisivi tra Sky e Mediaset. Voci per ora sopite ma adesso il numero uno biancoceleste è stato chiamato in causa per i rapporti tra Infront ed il Bari. All’Adnkronos per commentare tali voci è intervenuto l’avvocato del presidente biancoceleste, Gian Michele Gentile: “A noi non risulta niente. Non c’è stato nulla di quanto affermato: nessuna informazione di garanzia, nessun intervento da parte degli uffici giudiziari, ne’ perquisizioni ne’ acquisizioni di documenti, niente di niente. Da ieri eravamo a conoscenza, per indiscrezioni di stampa, che la posizione di Lotito riguardava la negoziazione dei diritti televisivi tra Sky e Mediaset mentre oggi si parla del Bari. Il presidente si dichiara completamente estraneo alla questione anche perché tra Lazio e Infront i rapporti sono irrilevanti economicamente. Lotito afferma che con il Bari non c’entra niente, se tra Infront e la squadra pugliese ci sono stati contratti di sponsorizzazione se la sono vista tra loro; lui non ha nessuna veste per interferire né lo ha mai fatto. Notizie che restano comunque solo voci, anche ieri ce n’erano state altre ma sembra siano cadute perché si riferiscono ad un’altra questione. Magari la prossima settimana ce ne saranno ancora di nuove”.

 

Biglia, infortunio meno grave del previsto

Questa mattina alla clinica Paideia è stato un andirivieni di giocatori biancocelesti. A presentarsi per dei controlli sono stati De Vrij, Djordjevic e Biglia. L’infortunio – rimediato con la sua Nazionale – del difensore olandese Stefan De Vrij sembra essere ormai alle spalle, l’infiammazione al ginocchio sinistro è in via di guarigione e il giocatore potrebbe riaggregarsi al gruppo già nel pomeriggio. Come detto, presente in clinica anche Filip Djordjevic per degli accertamenti strumentali. Il serbo è fermo per una lesione muscolare del grande adduttore rimediata durante l’incontro con il Frosinone. Confortanti invece, all’uscita dalla Paideia, le notizie riguardanti Lucas Biglia. L’infortunio riportato dal centrocampista al termine di Argentina-Ecuador sembra meno grave del previsto. Domenica il centrocampista sarà sicuramente assente nella trasferta in Emilia con il Sassuolo ma il calciatore potrebbe tornare a disposizione del tecnico Pioli già contro il Torino.

 

Anche il Chelsea su Yarmolenko

E’ da diversi giorni che circolano voci insistenti su un interessamento del direttore sportivo biancoceleste, Igli Tare, nei confronti dell’ucraino Andriy Yarmolenko, giocatore della Dinamo Kiev. Il forte esterno offensivo, che andrà in scadenza il prossimo 30 giugno 2016, per ora non ha rinnovato il contratto con la squadra ucraina e la Lazio ha già avuto qualche contatto con persone vicine al calciatore. A quanto pare però su Yarmolenko si sarebbe acceso l’interesse della squadra di Abramovich, il Chelsea. A conferma di ciò, la presenza in tribuna del tecnico della squadra inglese, Mourinho, all’Olympiskyi di Kiev per l’incontro tra Ucraina e Spagna, gara valevole per le qualificazioni a Euro 2016.

 

Zoff: “Vice-Buffon vedo bene Marchetti, Sirigu ed anche Perin”

Grazie alla vittoria di sabato sera per 3-1 contro l’Azerbaijan l’Italia ha conquistato il diritto a prendere parte ad Euro 2016. Ancora non si conoscono i nomi dei giocatori che vi parteciperanno ma almeno su uno non ci sono dubbi: Buffon. Il portiere juventino è sempre un punto fermo degli Azzurri, mentre è ancora aperto il quesito su quali potrebbero essere gli altri due candidati nello stesso ruolo. Sulla questione, ai microfoni di Tuttomercatoweb, è intervenuto il grande portiere bianconero ed ex factotum biancoceleste Dino Zoff: “Bisogna avere pazienza c’è ancora tanto tempo davanti. Comunque secondo me Marchetti e Sirigu sono i favoriti per ricoprire il posto dietro Buffon, ma anche Perin potrebbe avere delle chance. Sportiello è un altro giovane interessante, sta facendo bene con l’Atalanta. Non credo che Conte abbia già deciso. Molto dipenderà da come i giocatori si comporteranno in questo campionato”.

Corsi (Trio Medusa): “Ecco perché firmare la petizione per lo scudetto 1915 è un dovere”

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Lo vediamo, insieme ai compagni Giorgio e Furio, animare (e qualche volta sconvolgere) le giornate degli italiani tramite tv e radio. Gabriele Corsi, uno dei due tifosi laziali del ‘Trio Medusa’ (l’altro è Furio, mentre Giorgio è romanista), ha parlato ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, soffermandosi, tra le altre cose, anche sulla petizione per assegnare ai biancocelesti lo scudetto 1914-15.

La mia passione nasce per via della mia famiglia, tutta laziale. Mio nonno in particolare, che è romano da sette generazioni e per il quale essere laziale è una cosa normale. Tempo fa ero un gran tifoso, andavo spessissimo allo stadio, poi per gli impegni di lavoro ho dovuto smettere. Ma non di seguire la squadra, perché nella vita si cambia tutto, tranne la fede calcistica“.

La Lazio attuale, andando in onda con ‘Le Iene’ di domenica e in diretta’, l’ho vista molto poco, buttando ogni tanto un occhio al monitor ma nulla di più. Più che altro, ho visto qualche partita di coppa e non mi è dispiaciuta. Pioli mi piace molto per il suo essere posato, invece non mi entusiasma la difesa, a volte balliamo davvero troppo. Giocatori simbolo? Uno è Klose, mi fa impazzire per la sua posatezza e professionalità. Poi c’è Felipe Anderson, anche se il mio idolo assoluto, quello che ho amato di più è Bruno Giordano.

La storia dello scudetto 1914-15? L’ho scoperta da poco e la trovo drammatica e per certi versi bellissima. Sembra quasi un film, tanto che a volte mi chiedo cosa avranno pensato quei ragazzi che sognavano solo di giocare a calcio. All’epoca non c’erano campioni strapagati, si giocava per passione e ci si incontrava tanto per divertirsi, secondo il pieno spirito olimpico. E non dimentichiamo la guerra, una cosa orribile. Sarebbe dunque bello onorare quei ragazzi firmando la petizione: meritano un riconoscimento sportivo in un paese come il nostro dove si dimentica tutto troppo facilmente. Non significherebbe vantarsi di avere tre scudetti, ma restituire qualcosa di giusto e di bello. Se poi lo chiedesse anche il Genoa sarebbe ancora più bello. Sapete, io sono uno che si proietta molto verso il futuro, ma, in maniera molto romantica, contemplo anche il passato e un calcio che non c’è più. Un calcio fatto di trasferte, di bandiere e sciarpe portate allo stadio, ma soprattutto di lealtà sportiva. E proprio in nome di quest’ultima firmare la petizione deve essere un dovere. Perché, se si può ricordare quei ragazzi con una celebrazione sportiva, oltre che con un monumento, sarebbe senza dubbio la cosa più romantica e bella“.

Ravanelli a “I Laziali Sono Qua”: “Non riesco a vedere Keita in panchina”

Nonostante la sua militanza in biancoceleste non sia stata lunghissima, il nome di Fabrizio Ravanelli è legato indissolubilmente alla storia della Lazio, vista la sua presenza nella rosa dello scudetto del 2000. L’ex attaccante è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua”, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. “Penna Bianca” ha fatto il punto sul momento-Lazio, partendo dai discussi infortuni di Lucas Biglia e Marco Parolo in Nazionale.

Conte deve cercare di allestire una squadra importante,” spiega Ravanelli, “e credo che i ct siano costretti a sottostare a regole ferree rispetto ai club, che impediscono anche di lavorare come si vorrebbe. Non ci sono soluzioni semplici visto che rappresentare il proprio paese per un giocatore è un qualcosa di unico. L’unica cautela può essere rappresentata dalle assicurazioni che i club possono stipulare.”

Sul momento biancoceleste Ravanelli ha le idee chiare: “La Lazio non è partita benissimo ma ha dei margini di miglioramento enormi. Ha tutte le carte in regola per ripetere il campionato dello scorso anno, ma recuperare gli infortunati sarà la condizione per riuscire a fare un ottimo torneo anche quest’anno. Pioli è un allenatore che sa lavorare e anche il mercato della Lazio alla fine mi è sembrato mirato. Secondo me la Lazio ha tutto per far bene anche in Europa League, ma per essere veramente grande e se Lotito avesse la possibilità prenderei un grande attaccante e un difensore che possa essere un leader. Con questi due elementi il salto di qualità per i biancocelesti sarebbe definitivo, e la Lazio potrebbe essere una seria candidata allo scudetto.

La Lazio è comunque a tre punti dal primo posto e ora è attesa dall’impegno di Reggio Emilia. “La Lazio ha tutto per battere il Sassuolo,” evidenzia Ravanelli, “anche se la sosta può aver fatto sicuramente più comodo agli emiliani. La Lazio ha la qualità per poter vincere, gli scivoloni contro Chievo e Napoli sono stati metabolizzati e non mi sorprenderebbe vedere la squadra di Pioli in lotta per le prime due posizioni. Il giocatore che spicca nella rosa biancoceleste è senza dubbio Felipe Anderson, ma personalmente non riesco a vedere Keita in panchina. E’ un giocatore determinante, che sa creare la superiorità numerica e contro Bayer Leverkusen e Frosinone ha dimostrato di saper spaccare la partita. Deve assolutamente giocare a prescindere da quale sia il modulo utilizzato dalla squadra.

Da ex attaccante, Klose e Matri possono secondo Ravanelli essere l’arma segreta della Lazio alla ripresa? “Klose può essere fondamentale in determinate partite, anche e soprattutto per il contributo che riesce ad apportare nella fase difensiva. Le doti da fuoriclasse in lui si combinano con un’esperienza fuori dal comune. Matri si sta sicuramente ambientando bene, e le tante esperienze in giro per l’Italia forse gli hanno tolto un po’ di condizione. Alla Lazio può ritrovare stabilità e continuità, è un’ottima occasione anche per la sua carriera.

Ravanelli è anche un ex della Juventus, la maggiore delusione di questo avvio di campionato. “Non si può sempre vincere, la formazione bianconera ha cambiato tanto e ci vuole pazienza. In Champions League battendo Manchester City e Siviglia ha dimostrato di esserci ancora, alcuni episodi hanno remato contro la squadra di Allegri, ma dopo quattro scudetti consecutivi non si può criticare una società come la Juventus, che ha dimostrato di essere brava a gestire anche gli eventuali insuccessi. Una qualità che farebbe comodo anche in un ambiente come quello di Roma dove spesso si recrimina con mentalità da perdenti: il vincente non si aggrappa ad alibi, quando le cose vanno male capisce dove si è sbagliato e riparte.

Il calendario di Serie A propone due incroci di lusso alla ripresa. “Inter-Juventus,” spiega Ravanelli, “può essere l’occasione per i bianconeri per riagganciare il treno di testa, e forse l’Inter in questo momento ha più da perdere rispetto alla Juventus. Napoli-Fiorentina potrebbe lanciare definitivamente in orbita i violi: conosco Paulo Sousa e lo ricordo come leader in campo, e sta dimostrando di esserlo anche fuori. Non credo però che la Fiorentina possa davvero vincere lo scudetto e anche a Napoli la vedo dura, visto che nelle ultime partite i partenopei hanno prodotto uno standard di gioco di livello assoluto. Con una difesa di livello la squadra di Sarri sarebbe la favorita numero uno per lo scudetto.

Fabio Belli

LAZIONALI – Felipe show in 9′, Oikonomidis titolare

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Altra vittoria e altro show all’Arena da Amazônia di Manaus per la Nazionale olimpica brasiliana, che, dopo aver rifilato una sestina alla Repubblica Dominicana, si impone anche su Haiti con il risultato di 5-1, in virtù della doppietta di Gabriel e delle reti di Maicon, Vinicius Araujo e Gabriel Jesus. Felipe Anderson gioca solo 9 minuti: il numero 10 della Lazio viene infatti inserito all’81’ al posto di Valdivia, ma riesce comunque a dare spettacolo, prima procurandosi il rigore del 4-0 e poi propiziando l’azione del quinto sigillo.

Bella serata anche per Chris Oikonomidis, schierato dal 1′ nell’1-2 subito dall’Australia Olimpica all’Icheon Sports Complex Stadium contro la Corea del Sud U23 (replay dello 0-2 patito dagli stessi coreani tre giorni fa in quel del Hwaseong Stadium). Importanti minuti nelle gambe quindi per il giovane attaccante biancoceleste, in un test di preparazione alla Coppa d’Asia AFC U23, in programma dal 12 al 30 gennaio prossimi in Qatar e valida anche per l’accesso ai XXXI Giochi Olimpici.

I ricordi di Stam alla Lazio: “Quando quattro tifosi ci fecero una sorpresa…”

Jaap Stam è stato uno dei giocatori più apprezzati nei primi anni duemila in maglia biancoceleste. Il difensore olandese non si è forse distinto per attaccamento alla maglia (il club rischiò la messa in mora col presidente Cragnotti che dovette pagare il suo solo stipendio per evitare che si accumulassero arretrati) ma sicuramente la sua classe e la sua potenza ne facevano un elemento di rara efficacia. La sua grinta era proverbiale così come un certa difficoltà nell’adattarsi agli usi e costumi del calcio italiano.

La stagione più difficile di Stam fu paradossalmente la prima: paradossalmente in quanto fu l’unica in cui ebbe la possibilità di comporre una coppia di difensori centrali stellare al fianco di Alessandro Nesta. Ma si sa, non sempre le cose nel calcio vanno come previsto, e la squadra allora allenata da Zaccheroni scatenò spesso e volentieri il malumore dei tifosi. Tanto che in un’intervista rilasciata alla stampa olandese, per la precisione al sito voetbalrss.be, Stam ha ricordato l’episodio in cui: “Durante una sessione di allenamento in palestra il nostro Team Manager (presumibilmente Maurizio Manzini ndr) fece il suo ingresso in palestra accompagnato da quattro tifosi che ebbero con noi un acceso confronto. Volevano parlare con noi a ogni costo. In quel momento mi sono chiesto chi fosse quel branco di pazzi, ma in Italia sono abituati a certe situazioni.

Fabio Belli

De Vrij pronto al provino per Sassuolo: la difesa ritroverà il suo leader?

Dopo tanta sfortuna e tante cattive notizie, finalmente dall’infermeria potrebbero arrivare buone nuove per Stefano Pioli. Il tecnico laziale infatti testerà sul campo di allenamento di Formello nella giornata di oggi la condizione fisica di Stefan De Vrij. L’olandese, out dalla precedente sosta per le Nazionali a causa dell’infiammazione al ginocchio sinistro che lo tormenta da inizio stagione, ha svolto un lavoro specifico che dovrà permettergli di entrare progressivamente in forma, oltre che smaltire definitivamente il problema.

Per questo la Lazio, nonostante l’importanza ricoperta dall’olandese nella squadra, ha agito con la massima cautela, anche per evitare guai muscolari che potrebbero derivare da un recupero troppo affrettato. I responsi clinici degli ultimi giorni sono stati incoraggianti: l’infiammazione si è ridotta di molto, ma bisognerà naturalmente valutare come reagirà il ginocchio alle prime forti sollecitazioni sul campo. Per questo il provino di oggi sarà fondamentale per capire se De Vrij potrà essere della partita contro il Sassuolo, oppure se sarà più prudente farlo partire dalla panchina. Di sicuro, sembra scongiurata l’eventualità dell’intervento chirurgico che aveva spaventato i tifosi laziali nei giorni scorsi.

Fabio Belli

 

Biava: “La Lazio si è rinforzata, ma la Champions sarà dura senza un vice-Biglia”

E’ stato alla Lazio solamente dal 2010 al 2014 (vincendo da protagonista la storica Coppa Italia del 26 maggio 2013) ma in questo arco temporale Giuseppe Biava ha conquistato i cuori dei tifosi biancocelesti tant’è che moltissimi lo avrebbero voluto ancora in rosa nonostante abbia raggiunto ormai le 38 primavere…ma l’intelligenza tattica, il senso dell’anticipo che aveva questo giocatore erano così elevati che, anche se non è più un ragazzino, riesce sempre a essere una garanzia e magari avrebbe potuto fare da chioccia ai giovani difensori della Lazio: Prce, de Vrij, Hoedt avrebbero potuto imparare sicuramente molto da lui…se solo avesse avuto 10 anni di meno…
L’ex perno della difesa biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia per esprimere un suo parere sul momento vissuto dalla Lazio: La Lazio ha rinforzato la sua rosa rispetto allo scorso anno, però le assenze importanti ad inizio campionato hanno pesato molto. L’unico insostituibile è Biglia. Anche De Vrij è molto importante. Hoedt mi sembra un buon giocatore, forse è stato criticato troppo dopo la partita di Napoli, ma al San Paolo ha faticato tutta la squadra, quando sei lasciato così solo contro Higuain chiunque farebbe una figuraccia. Però se analizziamo i numeri la Lazio ha subito 11 goal di cui 9 in due partite, quindi significa che la fase difensiva non è andata così male”.

GLI EX COMPAGNI– Marchetti e Berisha sono due ottimi portieri, la differenza la fa la personalità di Marchetti: tiene sempre alta la tensione, parla alle spalle dei difensori per tutti e 90 i minuti, ha un grandissimo carisma. Radu sta vivendo un momento particolare ma credo che possa essere ancora importante per la Lazio, io ricordo che quando mancava si sentiva sempre la sua assenza, riesce a dare equilibrio a tutto il reparto. Lulic sta facendo bene da terzino anche se io lo preferisco quando gioca più avanti perché può esprimere tutto il suo potenziale”.

I GIOVANI –  “La Lazio ha tanti giocatori di qualità, alcuni sono molto giovani. E’ normale che vivano fasi alterne. Bisogna aver pazienza perché le qualità ci sono. Io ricordo il primo anno di Felipe Anderson, noi in allenamento vedevamo il suo valore ma poi non riusciva a mostrarlo in partita. Poi lo scorso anno è esploso, quando abbiamo incontrato la Lazio è stato lui, praticamente da solo, a demolirci in pochi minuti. Cataldi, invece, ha fatto benissimo il primo anno e sta trovando qualche difficoltà a confermarsi, ma è normale perchè bisogna imparare a gestire le pressioni, le qualità ci sono e lo dimostrerà.

I VETERANI – “Sono rimasto un pò sorpreso dal mancato rinnovo di Ledesma, così come non immaginavo che Mauri potesse tornare. Però ha fatto bene la Lazio a riprenderlo, è ancora decisivo. Io Mauri nella mia squadra lo farei giocare sempre. Ha un’itelligenza unica che fa girare la squadre, muove attacco e centrocampo con le sue giocate, nessun allenatore ci rinuncerebbe mai. Quest’anno sarà più difficile raggiungere la Champions ma la Lazio può lottare fino alla fine. Lo scorso anno meritava il secondo posto.

CONSIGLI – Se potessi scegliere un giocatore da acquistare a gennaio per rinforzare la rosa nel prossimo mercato di gennaio punterei a trovare un vice Biglia

 

Jacobelli: “Le assenze di Biglia e Parolo non ci volevano. Nazionali? Manca l’organizzazione…”

Ai microfoni di CITTACELESTE FM, in onda su Elleradio 88.100  è intervenuto il direttore di corrieredellosport.it e tuttosport.com Xavier Jacobelli per parlare del fenomeno degli infortuni in Nazionale e per analizzare le protagoniste di questo campionato così particolare…in primis la Lazio:

Bisogna assolutamente fare qualcosa, serve una maggiore organizzazione e non spezzettare il calendario delle Nazionali: c’è un indennizzo assicurativo, ma c’è una disomogenità dei calendari. Gli infortuni ci sono sempre, ma quello che manca è l’organizzazione. Ora la Fifa e Uefa hanno altri problemi a cui pensare. La Lazio ha poco risalto in questo momento, visto l’exploit della Fiorentina, ma la squdra di Pioli è terza in classifica, ed è una delle protagoniste di questo torneo. E’ ancora presto capire dove intervenire sul mercato, ma solo a Natale si potranno portare dei correttivi. Bisogna recuperare degli infoutnati: tornano Klose e forse de Vrij, sicuramente con il Torino, ma le perdite di Biglia e Parolo proprio non ci volevano. Scudetto? E’ un campionato anomalo, la Juventus è partita male, l’Inter è un cantiere aperto. Il Napoli si segnala per la sua grande competitività: nelle ultime 6 uscite 18 gol fatti e appena uno subito. La Roma, nonostante abbia 14 punti, potrà essere protagonista. Tutto può ancora succedere. Sui diritti tv, c’è in ballo 1 miliardo di euro a stagione, non viene suddivisa con gli stessi criteri di Premier e Bundesliga. Alle piccole viene garantito un paracadute. Questa inchiesta deve chiarire il giusto criterio di ripartizione dei diritti Tv, il ticketing e gli abbonamenti allo stadio sono in netto calo ed è un dato su cui riflettere”.

Lazio, quando la sosta diventa deleteria…

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Benedetta sosta! Questo diceva o pensava la quasi totalità dei tifosi laziali dopo la vittoria contro il Frosinone nell’ultima partita di campionato giocata il 4 ottobre. Mister Pioli e tutto lo staff medico vedevano nella sosta per le Nazionali un importante modo per far riposare i giocatori più stanchi, recuperare gli infortunati e far rientrare in forma chi da un infortunio si era appena ripreso. Niente di più sbagliato. La Lazio sta perdendo i pezzi proprio a causa di questa sciagurata sosta. Impegnati nelle rispettive Nazionali, Marco Parolo e Lucas Biglia hanno subito infortuni di tipo muscolare che li costringeranno a dare forfait per la ripresa del campionato, quando i biancocelesti saranno di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Lesione di I-II grado per il centrocampista di Gallarate, lesione di I grado per il regista argentino: queste le prime diagnosi effettuate dagli staff medici di Italia ed Argentina. Parolo e Biglia, in pratica due terzi del centrocampo titolare (quando la Lazio gioca con il 4-3-3); l’intera linea mediana se consideriamo una formazione schierata con il 4-2-3-1 visto nelle ultime uscite. Adesso Pioli sarà costretto a rivoluzionare la linea di metà campo, proprio nel momento in cui la sua squadra sembrava aver ritrovato la quadratura del cerchio. Con il rientro del Principito ed un Parolo che partita dopo partita stava acquisendo la forma migliore infatti, la Lazio era tornata a volare, con 4 vittorie consecutive tra campionato ed Europa League. Cataldi il primo indiziato per la sostituzione di Biglia, Onazi e all’occorrenza MilinkovicSavic arretrato sulla linea mediana le alternative per il numero 16 biancoceleste. Aspettando Morrison e la decisione del mister sulla sua collocazione tattica.

Sicuramente la stra-grande maggioranza del popolo laziale adesso avrà cambiato totalmente idea: maledetta sosta!

Giulio Piras

Cataldi: “Il mio percorso di crescita nella Lazio studiato a tavolino”

Danilo Cataldi, il giovane centrocampista biancoceleste, in questi giorni impegnato con l’Under 21, ha rilasciato una lunga intervista a www.vivoazzurro.it, il portale dei tifosi della Nazionale italiana: “Il compito di noi giocatori è quello di giocare anche, e soprattutto, per tutti quei tifosi che spendono tanti soldi per starci vicini, in casa e in trasferta. Non giochiamo solo per noi stessi o per la maglia”.  Il giovane biancoceleste ha parlato dei suoi primi passi nel calcio, della Lazio e delle proprie passioni. Per quanto riguarda la maglia biancoceleste ha le idee puttosto chiare: “Con me la società ha intrapreso un percorso di crescita stabilito in anticipo. Dopo la squadra Primavera mi è stato proposto di fare esperienza in Serie B, al Crotone, dove molti giovani hanno fatto bene. Poi sono tornato a Roma per restare, i primi tempi non è stato semplice ma grazie anche ai miei compagni sono riuscito ad adattarmi ai loro livelli, senza risentire del salto di categoria”.

Domani l’Under 21 torna in campo, alle 17, per affrontare la Repubblica d’Irlanda. Ieri allenamento a porte aperte a Caldogno, come vi hanno accolto i tifosi vicentini? Tutti ci hanno accolto bene. E’ bello vedere tante mamme, papà e bambini festosi intorno al campo. I tifosi hanno dimostrato di essere molto attaccati alla Nazionale e a noi giovani, c’è un grandissimo entusiasmo, nei club è difficile che agli allenamenti si presentino 1500 persone”.

Con l’Irlanda che partita sarà?

“Sarà un incontro difficile, simile a quello con la Slovenia. L’Irlanda ha giocatori bravi ma noi siamo pronti e speriamo di continuare a fare bene come fatto fino ad ora”.

Come hai iniziato a giocare a pallone?

Ho iniziato piccolissimo. A circa un anno e mezzo i miei genitori mi hanno regalato il primo pallone. Poi, come tutti i bambini, intorno ai cinque anni ho rotto qualche quadro dentro casa e hanno deciso di iscrivermi a scuola calcio”.

Qual è un tuo pregio e un tuo difetto in campo:

“Il difetto è che forse dovrei essere più cattivo. A volte sono troppo tranquillo, qualche volta è un bene ma non sempre. Il pregio la volontà di crescere ogni giorno sia personalmente che in campo con i compagni”.

Puntare sui giovani è la strada da seguire allora, tu a 21 anni sei titolare in Serie A…

“Credo sia la via giusta. La Lazio con me l’ha fatto permettendomi di crescere seguendo un  percorso stabilito e studiato in precedenza ed i risultati, spero e credo, gli stanno dando ragione“.

Il tuo idolo da bambino e di oggi? 

“Quando ero piccolo seguivo grandissimi calciatori, gente come Baggio e Zidane, elegante in campo come nessuno. Ora il mio esempio è Marchisio, uno dei pochi giocatori che sa ricoprire ogni ruolo del centrocampo sempre con lo stesso rendimento”.

Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto? 

“Quello che mi hanno dato i miei genitori: “cerca di rimanere sempre te stesso!“, consiglio valido sia in campo che nella vita”.

Cosa fai nel tempo libero? 

“Mi piace guardare i film e, quando posso, pescare o passeggiare per Roma, città magnifica! Per quanto riguarda qui con l’Under quella sul tennis è pura verità! Nei giorni scorsi volevo sfidare Rugani ma a causa del maltempo abbiamo dovuto rinunciare, sarà per un’altra volta!”