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Djordjevic: “Era importante vincere. Ora testa al Verona. Sottovalutato? Queste voci non mi interessano”

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Intervenuto a Lazio Style Radio. l’autore del primo gol, Filip Djordjevic, ha comemntato così la gara odierna: “Questa vittoria è molto importante soprattutto per la fiducia. Dobbiamo continuare cosi’. Ora andiamo a Verona per vincere”. Poi sul ritiro dopo la sconfitta di napoli ha chiarito che è servito per fare chiarezza all’interno della squadra: “La sconfitta di Napoli è stata tosta. Non è stata una settimana facile. Abbiamo parlato tra noi e abbiamo reagito. Era importante vincere”. Rientro da titolare con gol: “Mi è servito molto giocare per trovare il ritmo. Ma anche i quindici minuti di Napoli sono stati importanti. Ora continuo a lavorare per me e per la squadra. Il gol è stato importante. Sono sempre a disposizione della squadra. Io sottovalutato? Non mi importa la voce della gente al di fuori dell’ambiente della squadra. L’importante è vincere per il bene della squadra”.

 

 

TABELLINO – Lazio Genoa 2-0

LAZIO-GENOA 2-0

Marcatori: 35′ Djordjevic (L), 62′ Felipe Anderson (L)

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Cataldi, Parolo; Felipe Anderson (82′ Mauri), Milinkovic-Savic (83′ Morrison), Kishna; Djordjevic (78′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Hoedt, Patric, Braafheid, Oikonomidis, Radu, Onazi. All. Pioli.

GENOA (3-4-3): Lamanna; De Maio, Burdisso, Marchese; Cissokho, Rincon, Tachtsidis (46′ Dzemaili), Laxalt; Ntcham (46′ Capel), Pandev, Perotti (58′ Figueiras). A disp. Ujkani, Sommariva, Ierardi, Lazovic, Asencio Raul. All. Gasperini

ARBITRO: Rizzoli (sez. Bologna). ASS.: Passeri-Peretti. IV: Musolino. ADD.: Fabbri-Abisso.

NOTE. Ammoniti: 24′ Cataldi (L), 38′ Marchese (G), 42′ Mauricio (L), 53′ Cissokho (G), 64′ Gentiletti (L), 76′ Milinkovic-Savic (L), 78′ Figueiras (G)

Espulsi: 56′ Cissokho (G) per doppia ammonizione, 85′ Pandev (G).

Recupero:1′ pt, 4′ st.

Pioli: “Ci siamo riscattati. Ora diamo continuità ai risultati. Felipe? Grande partita”

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Mister Pioli si è presentato abbastanza soddisfatto ai microfoni di Premium Mediaset per commentare la vittoria della lazio contro il Genoa:E’ stata la partita del riscatto. Abbiamo fatto bene e messo in campo l’atteggiamento giusto. Adesso dobbiamo dare continuità ai risultati. Dobbiamo rispondere sul campo soprattutto in trasferta”. Poi su Felipe Anderson, autore di un bellissimo gol: “Felipe ha fatto bene. Dai mei giocatori mi aspetto sempre di più in ogni momento. Ha fatto bene come tutta la squadra. Deve ritrovare la consapevolezza e la fiducia come tutta la squadra“. Poi gli lancia un consiglio:Felipe deve ragionare con la sua testa senza farsi condizionare dalla gente che gli gira intorno. Ma vale per tutti. Conosco il calcio e so che gente gira. Lui ha grandi qualità. Deve rimanere calmo perchè ha solo 20 anni e credere alle sue potenzialità”. Infine sul ritiro dopo Napoli: “Penso che il ritiro sia servito perchè dovevamo dare una scossa a noi stessi e a tuto l’ambiente”.

Successivamente ai microfoni di Lazio Style, mister Pioli ha aggiunto: “Non siamo ancora usciti fuori dal momento difficile, ma abbiamo giocato con spirito, sacrificio, vincendo meritatamente. ora dobbiamo trovare la continuità e solo con questo spirito possiamo ritrovarla. La vittoria è stata importante in una serata difficile sia per l’avversario che per le nostre condizioni mentali. Da stasera dobbiamo essere consapevoli di non dover subire più battute d’arresto.” Poi un commento sulla prestazione dei singoli: “Sono felice per Djordjevic, ha fatto un gran lavoro. Il gol è importante, ma non fondamentale. Milinkovic ha altre caratteristiche rispetto a Morrison o Mauri. Abbina fisicità a qualità e fa tanto lavoro in fase difensiva, è importante in entrambe le fasi. Può ancora migliorare, è giovane ed è con noi da poco più di un mese. In una partita non facile da affrontare i giovani hanno dato un grande contributo, siamo soddisfatti per stasera ma adesso testa bassa e lavorare.”  Sulle critiche alla squadra:” Tutte le critiche su questo periodo e questa situazione sono state legittime. Certo mi è dispiaciuto molto, sia per me che per i giocatori. Noi stiamo lavorando al massimo, come la scorsa stagione: tocca a me aiutare il gruppo a dimostrare le sue qualità. “Infine una chiosa di natura tattica:” La distanza tra i reparti è il problema che più ci ha penalizzato a Napoli, le distanze si dilatavano e non riuscivamo ad accorciare. Stasera abbiamo fatto meglio ma possiamo ancora migliorare in molte situazioni.”

ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-GENOA

Di Davide Sperati

Marchetti 6,5 – Bravo ad opporsi alla conclusione di Rincon al 20′ e alla punizione di Tachtsidis sullo scadere del primo tempo. Praticamente inoperoso durante il secondo tempo.

Basta 6,5 – Dopo la serataccia di Napoli, il serbo torna a giocare sui livelli che tutti noi conosciamo. Laxalt non è Insigne ed è tutto è più semplice.

Mauricio 6 –  L’impegno non manca mai. Al 43′ ricorre al cartellino per fermare Perotti lanciato a rete. Giocatore generoso.

Gentiletti 6,5 – Stavolta tocca all’argentino  affiancare Mauricio. In momenti come questi, la sua esperienza è molto utile per aiutare la retroguardia biancoceleste.

Lulic 6,5 – Oggi capitano, è suo l’assist perfetto per la rete dell’uno a zero.  Meno nervoso rispetto alle ultime gare. E’ autore di una buona prova.

Cataldi 6 – Di nuovo titolare, si fa ammonire per un fallo tattico ai danni di Rincon. Meglio di Onazi dal punto di vista tecnico. Dopo un avvio un po’ in sordina, cresce alla distanza.

Parolo 6 – Ancora una gara da “convalescente” per lo stakanovista del centrocampo laziale. Spesso il suo gioco non è brillante e appariscente ma è fondamentale per tenere uniti i reparti.

Felipe Anderson 7,5 – Il migliore. Cambia la partita perché prima fa espellere Cissokho e poi realizza un gol da cineteca. Durante il primo tempo la Lazio cerca di sfruttare la sua velocità ma il brasiliano, seppur dinamico, non è mai incisivo. Nella ripresa però, dinanzi a gol di questo tipo, bisogna togliersi il cappello e celebrare un ragazzo dalle enormi potenzialità tecniche. Dal 82′ Mauri s.v.

Milinkovic-Savic 7 – Confermato tra gli undici iniziali, anche oggi dimostra tutto il suo talento. Sfiora il gol al 33′ con una torsione di testa che Lamanna devia in corner. Tanta classe e personalità per il giocatore più forte dell’ultimo mondiale under 20. Dal 82′ Morrison s.v.

Kishna 6 – Dopo la gara contro il Bologna, ecco di nuovo un’altra opportunità per l’olandese che dimostra di essere uno dei più volenterosi nel cercare la via del gol. Al 18′ conclude in malo modo una palla che poteva essere giocata con maggior fredezza. Rimane in campo per tutto il match, facendo bene tutte e due le fasi.

Djordjevic 7 – Al posto dell’infortunato Matri – fuori per un affaticamento muscolare – torna al gol dopo la rete segnata alla Roma nella stagione scorsa.  Attaccante possente si fa sempre rispettare grazie alla sua fisicità. Dal 78′ Keita s.v.

All. Pioli 7 – Rispetto alla gara persa contro il Napoli ci sono ben 6 nuovi innesti pronti a dare la scossa alla compagine capitolina. Un primo tempo buono contro un avversario ostico come il Genoa del rivale Gasperini. Nella ripresa anche grazie all’espulsione di Cissokho, la sua formazione gioca un buon calcio, senza mai andare in affanno, meritando quindi la vittoria.

GENOA
Lamanna 6 – Non può nulla sul colpo di testa di Djordjevic, mentre è molto abile nel deviare in corner il colpo di testa di Milinkovic-Savic.

De Maio 6,5 – Bene nella prima frazione. Nella ripresa non perde la bussola, salvando più volte sulle palle alte e con delle chiusure provvidenziali.

Burdisso 6 – Il capitano della compagine ligure gioca una gara ordinata e senza disattenzioni.

Marchese 5,5 – Al posto dello squalificato Izzo, ha la sola colpa di non salire sul gol che porta in vantaggio i padroni di casa.

Cissokho 4,5 – Il peggiore.  Più che a centrocampo agisce sulla linea dei difensori. Nel primo temo concede a Lulic lo spiovente che porta in rete Djordjevic e nella ripresa, dopo un grande intervento in scivolata – sempre sulla punta laziale – commette un fallo (ingenuo) su Felipe Anderson che gli costa la doccia anticipata.

Rincon 6,5 – Il migliore. Ha due buone opportunità durante la prima frazione di gioco. La prima si stampa clamorosamente sul palo alla destra di Marchetti, mentre la seconda viene respinta dal portiere della formazione avversaria.

Tachtsidis 5,5 – Il play greco si piazza davanti alla difesa e nonostante non giochi male, viene sostituito. Dal 46′ Dzemaili 6 – Gasperini prova lo svizzero per dare maggior ritmo nella zona centrale. Purtroppo però l’espulsione di Cissokho sconvolge tutti i piani e quindi anche la sua prestazione ne risente.

Laxalt 5,5 – Posizionato davanti a Marchese, si trova spesso a duellare contro Felipe Anderson. Cala nei secondi quarantacinque minuti.

Ntcham 6 – Preferito a Capel, il giocatore classe ’96 si rende pericoloso alla mezz’ora con un rasoterra che termina di poco a lato. Dal 46′ Capel 5 – Il giocatore spagnolo è un mancino tutto pepe che però non combina un granchè.

Pandev 5,5 – L’ex lazio viene schierato come prima punta nel tridente offensivo, dedicandosi principalmente a fare la sponda per i compagni e far salire la squadra. Nel finale viene espulso per una gomitata che poteva risparmiarsi.

Perotti 5,5 – Il numero 10 rossoblu agisce sul versante sinistro senza però mai essere decisivo per le giocate del Grifone. Dal 59′ Figueiras 6 – Difensore in prestito dal Siviglia, entra per ottemperare all’espulsione di Cissokho.

All. Gasperini 6 – Alle prese con diverse emergenze, il tecnico piemontese schiera il solito 3-4-3. Uno schema di gioco molto cameleontico in base alla fase di gioco proposta. Un primo tempo ordinato, che solo per un movimento errato della difesa, non si conclude con il risultato di parità. Nella ripresa, l’espulsione per secondo giallo di Cissokho, complica non poco i piani del tecnico che è costretto a rimuovere Perotti inserendo un difensore come Figueiras. Squadra troppo fallosa anche se non è dispiaciuta l’organizzazione di gioco.

Arbitro: Rizzoli 6 – Partita maschia ma non scorretta. Nel Primo tempo non c’è nulla da evidenziare se non tre cartellini gialli. Nella ripresa giusto ammonire per la seconda volta Cissokho, mentre era da “arancione” la gomitata di Pandev ai danni di Mauricio.

Anderson al miele: “Il mio gol? Non esiste Felipe ma la squadra. Grazie Pioli”

Intervistato da Mediaset Premium a fine partita, Felipe Anderson eletto migliore in campo ha detto: “Sono contento. Ringrazio Dio, i compagni che mi aiutano ogni giorno e Pioli che mi dà sempre consigli per migliorare. Il clima è difficile ma è normale perché i tifosi vogliono rivedere la squadra dell’anno scorso, come si è vista oggi. Dobbiamo continuare a lavorare e a giocare sempre come oggi. Non devono più esserci partite come quella di Napoli. Il mio gol? Segnare o fare l’assist è sempre bello ma l’importante è che la squadra vinca. Ho corso per i compagni, non esiste Felipe, esiste la squadra. Questo lo voglio dimostrare in ogni partita. Devo ritrovare fiducia e convinzione nelle mie giocate. Ho parlato molto col mister e mi diceva che dovevo rimanere tranquillo perché il mio momento sarebbe arrivato. Noi siamo forti, dobbiamo restare umili e giocare uniti come oggi. Classifica? Noi guardiamo solo a noi stessi. Abbiamo molto da migliorare. Siamo molto forti a dobbiamo dimostrarlo sempre come abbiamo fatto oggi”.

Lazio-Genoa 2-0, la cronaca: si vola con Genio Filip e Mago Felipe

Dopo il tracollo di Napoli, l’unica medicina era la vittoria. La Lazio l’ha buttata giù tutta, prima un po’ riluttante, poi sempre più di gusto sentendo moltiplicarsi le energie. Ancora tante assenze e qualche sbavatura affliggono una squadra che si può definire sicuramente ancora non guarita ma convalescente, ma i fantasmi partenopei sembrano finalmente svaniti. Soprattutto, il tabellino dice che la Lazio ha ritrovato Djordjevic in campo e tra i marcatori, e Felipe Anderson come leader e genio offensivo, dopo un lungo digiuno capace ancora di far sciogliere l’Olimpico con un’autentica prodezza. Visti i presupposti con i quali ci si era avvicinati a questo Lazio-Genoa, probabilmente non si poteva sperare di meglio.

FORMAZIONI – Nella Lazio il fulmine a ciel sereno è il forfait di Matri: si rivede così Djordjevic dal primo minuto, dopo un avvio pieno di problemi fisici. Cataldi e Parolo sono i vertici bassi di centrocampo, si rivedono titolari Milinkovic-Savic e Kishna, al centro della difesa si rivede Gentiletti, e lo spaesato Hoedt di Napoli può così rifiatare. Il Genoa reduce dai ko contro Fiorentina e Juventus non rinuncia alla sua vena offensiva, con Ntcham nel tridente assieme a Pandev e Perotti.

SUBITO BRIVIDO – La Lazio parte a testa bassa, aggressiva e desiderosa di riscatto, ma il primo brivido è di marca genoana. Rincon al 5′ dal limite coglie un clamoroso palo a portiere battuto, e la Curva, già in contestazione, comincia decisamente a rumoreggiare. 3′ dopo la reazione biancoceleste si traduce in un’imperiosa progressione di Felipe Anderson che serve Milinkovic-Savic, che conclude però debolmente tra le braccia di Lamanna. I biancocelesti faticano però a sfondare e dopo un quarto d’ora Pioli inverte gli esterni d’attacco con Anderson che passa da destra a sinistra e Kishna che compie il percorso inverso.

LAMPO DJORDJEVIC – Le occasioni concrete però continuano ad essere del Genoa, con Rincon che si libera al tiro da ottima posizione e conclude di potenza, costringendo Marchetti alla grande risposta. Il primo vero guizzo biancoceleste arriva al 33′, sullo stesso binario del gol realizzato dal Dnipro. Punizione di Kishna e colpo di testa di Sergej Milinkovic-Savic, che trova lo straordinario riflesso di Lamanna che toglie il pallone da sotto la traversa per la deviazione in angolo. Ma al 35′ arriva il lampo che scuote la partita. Dalla sinistra Lulic lascia partire un cross che taglia tutta l’area del Genoa: la difesa rossoblu sale scriteriatamente e Djordjevic, completamente solo, piazza la palla dove Lamanna non può arrivare. Al 39′ il serbo prova il bis su punizione dal limite, mancando di poco il bersaglio. Ma l’ultimo vero sussulto del primo tempo arriva da Tachtsidis, che su punizione impegna severamente Marchetti.

FUORI CISSOKHO – Gasperini cambia subito molto ad inizio secondo tempo inserendo Diego Capel al posto dell’evanescente Ntcham, e l’ex Napoli Dzemaili al posto di Tachtsidis. I rossoblu provano ad imbastire una reazione, la Lazio a ripartire efficacemente. All’11’ pero Cissokho, già ammonito tre minuti prima, stende il lanciatissimo Felipe Anderson, e viene così espulso. La squadra di Pioli ha immediatamente l’occasione per raddoppiare grazie ad una grande giocata di Kishna, ma Djordjevic sceglie l’assist invece che il tiro e spreca l’opportunità. Gasperini nel frattempo riequilibra la squadra inserendo Figueiras al posto di Perotti.

FELIPE IL MAGO – E’ il minuto 16 quando la Lazio, a caccia del colpo per chiudere la partita, riceve la notizia più bella: il mago Felipe è tornato, e per svegliarsi dal torpore realizza forse quello che è uno dei suoi gol più belli in biancoceleste. Conclusione a girare dalla lunga distanza, sotto l’incrocio dei pali, imparabile per Lamanna: una delle magie alle quali il brasiliano aveva abituato il pubblico della Lazio nella scorsa stagione, e che sembravano smarrite, a loro volta svanite nel nulla. Un raddoppio che permette alla Lazio di gestire il risultato, anche se per i cambi Pioli attende oltre la mezz’ora.

FOLLIA PANDEV & SORPASSO – Al 33′ il primo ad entrare in campo dalla panchina tra le fila biancocelesti è Keita in luogo di Djordjevic. 5′ dopo Milinkovic-Savic lascia spazio a Morrison, Felipe Anderson a Mauri. Al 40′ Pandev perde la testa ed entra a gomito alto sul volto di Mauricio. Rosso diretto e Genoa ridotto in nove, davvero un brutto gesto da parte del macedone. Si chiude con la Lazio sul velluto e la Nord in contestazione come annunciato, ma scossa oltre che dai gol biancocelesti anche dalle prodezze di Eder e l’autorete di Manolas che hanno castigato la Roma a Marassi. Perché ci sono sere nere dall’inizio alla fine, ed altre che nascono bene e finiscono meglio. Con tanto di sorpasso.

Fabio Belli

TABELLINO: LAZIO-GENOA 2-0

Marcatori: 35′ Djordjevic, 62′ Felipe Anderson

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Cataldi, Parolo; Felipe Anderson (82′ Mauri), Milinkovic-Savic (83′ Morrison), Kishna; Djordjevic (78′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Hoedt, Patric, Braafheid, Oikonomidis, Radu, Onazi. All. Pioli.

GENOA (3-4-3): Lamanna; De Maio, Burdisso, Marchese; Cissokho, Rincon, Tachtsidis (46′ Dzemaili), Laxalt; Ntcham (46′ Capel), Pandev, Perotti (58′ Figueiras). A disp. Ujkani, Sommariva, Ierardi, Lazovic, Asencio Raul. All. Gasperini

ARBITRO: Rizzoli (sez. Bologna).

ASS.: Passeri-Peretti. IV: Musolino. ADD.: Fabbri-Abisso.

NOTE. Ammoniti: 24′ Cataldi (L), 38′ Marchese (G), 42′ Mauricio (L), 53′ Cissokho (G), 64′ Gentiletti (L), 76′ Milinkovic-Savic (L), 78′ Figueiras (G) Espulsi: 56′ Cissokho (G) per doppia ammonizione, 85′ Pandev (G). Recupero:1′ pt, 4′ st.

Djordjevic nell’intervallo: “Gol meritato dopo un buon primo tempo”

Il suo gol ha sbloccato il match, Filip Djordjevic incalzato da Mediaset Premium ha detto: “E’ una gara molto difficile perché dopo il 5 a 0 non è facile tornare in gioco subito. Sono contento del gol perché ce lo siamo meritati dopo un buon primo tempo in cui abbiamo fatto tanto possesso palla. Contestazione dei tifosi? Noi siamo sul campo e cerchiamo di giocare per vincere tutte le partite”. 

Marchese: “Gara difficile, ma se diamo il massimo possiamo farcela”

Queste le parole rilasciate dal giocatore del Genoa Giovanni Marchese a Lazio Style Radio 89.3 prima del match:

Sarà una gara difficile, anche se ormai tutte in serie A sono difficili, dobbiamo affrontarla al meglio e esprimere il nostro calcio.
Tra di noi parliamo e ci diciamo cosa fare in campo, se ognuno da il meglio di se stesso possiamo fare bene questa sera

Tare: “Dobbiamo ritrovare l’umiltà, mi aspetto una risposta dalla squadra”

Il direttore sportivo Igli Tare ha parlato ai microfoni di Mediaset prima del match con il Genoa:

“Speriamo di trovare un punto di partenza da cui ripartire, peggio di così non può andare, purtroppo è avvenuta una confitta che ha insegnato qualcosa di importante a tutti…dobbiamo trovare l’umiltà e tornare a giocare con onore e rispetto per la maglia
Pioli? Non abbiamo mai cercato di scaricare colpe, dobbiamo stare uniti e trovare il problema e risolverlo, spero che la squadra dia una risposta sul campo. Vi assicuro che pioli resterà in ogni caso.”

Parolo: “Il ritiro ci ha aiutato, adesso dobbiamo tornare a essere squadra”

Queste le dichiarazioni rilasciate da Marco Parolo a Lazio Style Radio 89.3 a pochi minuti dall’inizio del match:

Qualcosa è cambiato ma noi dobbiamo scendere in campo dando il massimo. In casa possiamo avere più spinta ma dobbiamo solo pensare a lottare insieme, se faccimao questo abbiamo le qualità per sbloccare le partite. Dobbiamo lottare su ogni pallone e non mollare mai se lo facciamo diventiamo competitivi sia in casa che fuori. 
Il ritiro ci ha permesso di confrontarci, di vedere i problemi, di mostrare le idee e i concetti…è stato fatto e adesso dobbiamo mettere in pratica le idee di ognuno, dobbiamo essere una squadra dove tutti quanti corrono e si aiutano, poi sì abbiamo giocatori di qualità…ma la base deve essere che tutti si sacrificano per il bene del compagno

FORMAZIONI UFFICIALI – Spazio alla linea verde, Djordjevic dal 1′.

LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Cataldi, Parolo; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna; Djordjevic. All. Pioli. A disp. Berisha, Guerrieri, Hoedt, Patric, Braafheid, Oikonomidis, Radu, Onazi, Morrison, Mauri, Keita.

Indisponibili: Klose, Biglia, de Vrij, Candreva, Matri
Squalificati: nessuno
Diffidati: nessuno

GENOA (3-4-3) – Lamanna; De Maio, Burdisso, Marchese; Cissokho, Rincon, Tachtsidis, Laxalt; Perotti, Pandev, Ntcham. All. Gasperini. A disp. Ujkani, Sommariva, Diogo Figueiras, Ierardi, Dzemaili, Capel, Lazovic, Asencio Raul.

Indisponibili: Perin, Gakpè, Munoz, Costa, Pavoletti
Squalificati: Izzo
diffidati: nessuno

ARBITRO: Rizzoli (sez. Bologna)
ASSISTENTI: Passeri e Peretti
IV UOMO: Musolino
ADDIZIONALI: Fabbri e Abisso

 

LAZIALI FUORI PORTA – Tounkara gol! Crecco ok, esordio per Filippini

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Appuntamento infrasettimanale con la consueta rubrica che aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere; in questo martedì calcistico sono scesi in campo i giovani in prestito in squadre di Serie B: Tounkara (Crotone), Crecco e Rozzi (Virtus Lanciano), Filippini (Pro Vercelli), Strakosha e Pollace (Salernitana).

Tounkara: BOOM! Bastano due minuti a Mamadou per mettere a segno la prima rete da professionista nel campionato cadetto nella partita stravinta dal Crotone per 4-1 sul Bari, sfruttando alla perfezione un assist di Modesto. Il giovane di origine senegalese sfodera un’ottima prestazione, mettendo costantemente in difficoltà il suo avversario di turno, Del Grosso, che non riesce mai a tenerlo. Esce al 77esimo, quando i giochi sono ormai fatti, tra gli applausi del pubblico. Prima di uscire fa in tempo a rimediare un cartellino giallo. Chapeau!

Crecco e Rozzi: il Lanciano pareggia a reti bianche nella partita casalinga contro il Vicenza e Luca Crecco parte titolare come mezzala mancina nel 4-3-3 disegnato da mister D’Aversa, sfoderando una prestazione ampiamente sufficiente. Il suo dinamismo e la sua duttilità si rivelano importantii per la squadra, anche se spesso pecca un po’ di lucidità: prezioso. Non figura nemmeno nell’elenco dei convocati l’ex Virtus Entella Antonio Rozzi.

Filippini: esordio dal primo minuto per l’esterno di fascia lo scorso anno in prestito al Bari. Un esordio difficile sul campo del Brescia che ha visto la Pro Vercelli uscire sconfitta con un secco 2-0. La difesa piemontese va spesso in difficoltà e il classe ’95 soffre molto le scorribande di Embalo, in grande serata: da rivedere.

Strakosha e Pollace: la Salernitana riesce a strappare un preziosissimo punto a Pescara, nonostante abbia giocato in inferiorità numerica per oltre un tempo. Per la seconda partita consecutiva al giovane Strakosha viene preferito il più esperto Terracciano; l’ex capitano Primavera Pollace si accomoda vicino a lui, rimandando nuovamente il proprio esordio in Serie B.

Minala: solo panchina per il classe ’96 nella vittoria casalinga del Latina contro l’Ascoli dopo la brutta prestazione di domenica sul campo della Pro Vercelli.

 

Giulio Piras

PROBABILI FORMAZIONI – Pioli torna al 4-2-3-1: sorpresa in attacco. Il Genoa ritrova Perotti

La bruciante sconfitta di Napoli ha messo in discussione molti dell’11 titolare di quella sera. Tra i maggiori colpevoli ci sono Radu e Hoedt. Il romeno non vive un momento particolarmente felice della sua carriera. Lui lo sa benissimo e ha promesso il pronto riscatto come raccolto in esclusiva ieri da Laziochannel.it. Ma difficilmente Pioli stasera lo schiererà dal primo minuto. Al suo posto dovrebbe arretrare Lulic. Invece il difensore olandese sarà sostituito da Gentiletti. A centrocampo è ballottaggio tra Onazi e Cataldi, con quest’ultimo favorito. Nel tridente sulla trequarti si rivedono Kishna e Felipe Anderson, con Milinkovic-Savic posizionato dietro la punta come contro il Dnipro. A proposito del centravanti, infortunatosi Matri potrebbe tornare in campo Djordjevic. Il serbo è in vantaggio su Keita. Per quanto riguarda il Genoa, anche Gasperini dovrà rinunciare a molti giocatori. Oltre ai lungodegenti Tino Costa, Perin e Pavoletti, nell’ultimo match Izzo è stato espulso e quindi non ci sarà a Roma. Il Genoa ritrova, però, Perotti che quasi sicuramente scenderà in campo dall’inizio.

PROBABILI FORMAZIONI
LAZIO (4-2-3-1)
Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Cataldi, Parolo; Felipe Anderson, Milinkovic-Savic, Kishna; Djordjevic. All.Pioli

GENOA (3-4-3): Lamanna; De Maio, Burdisso, Marchese; Cissokho, Rincon, Dzemaili, Laxalt; Ntcham, Pandev, Perotti. AllGasperini.

Cana: “Djordjevic mi ha convinto a venire a Nantes. Uno come lui ci avrebbe fatto comodo”

Dopo 4 stagioni trascorse nella capitale tra le fila biancocelesti Lorik Cana si è trasferito in Francia per giocare nel Nantes, l’ex squadra di Filip Djordjevic. In un’intervista rilasciata ai media francesi il calciatore albanese ha speso parole di elogio nei confronti del suo ex compagno di squadra: “E’ un peccato che Filip sia andato via dal Nantes, è un eccellente giocatore, ci avrebbe fatto molto comodo. Prima di venire qui ho parlato con lui per avere notizie sull’ambiente francese e di come si viveva qui in città. Mi ha parlato bene di tutte le componenti: città, tifosi, club. Le sue risposte sono state tutte incoraggianti, mi hanno convinto ad iniziare questa nuova avventura e ad accettare il trasferimento nella mia nuova squadra”.

Morrison chiarisce: “Quel tweet non l’ho scritto io”. Poi precisa: “Rispetto il mio allenatore”

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – Morrison ha spiegato che le dichiarazioni precedenti non le ha scritte lui ma un suo amico che gestisce l’account. Così Ravel, dopo aver spiegato l’accaduto, ha scritto altri tweet: “Sto lavorando sodo tutti i giorni. Tutto quello che voglio fare è giocare a calcio. Tutti i giorni vengo al club e mi piace ogni minuto”.

Poi l’inglese ha parlato del suo rapporto con la squadra e con l’allenatore: “Ho rispetto per il mio allenatore e per la mia squadra. Noi siamo un’unica grande famiglia”.

 

E’ tra i giocatori più discussi della rosa biancoceleste senza aver mai giocato una partita intera (54′ totali tra campionato e coppe). Parliamo di Ravel Morrison, fin qui oggetto del mistero. Tra infortuni e presunti mal di pancia, il talento inglese è tornato a parlare e l’ha fatto attraverso twitter. Probabilmente in riferimento alle parole di Pioli in conferenza stampa, Morrison ha cinguettato: “Non c’è bisogno di parlare molto sul campo, è il tuo calcio che parla per te”. Evidentemente resosi conto che quel tweet avrebbe potuto sollevare polemiche, qualche minuto dopo è stato rimosso e sostituito con un nuovo tweet: “Tevez ha giocato in Inghilterra senza mai parlare inglese e ha giocato in Italia senza mai parlare italiano”. Un segnale forte all’allenatore, ma come reagirà Pioli?

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Lucas Biglia, il faro biancoceleste

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La stagione scorsa era stato il faro dei biancocelesti, in questa stagione non si è praticamente mai visto. A parte nell’incontro di esordio di questo campionato contro il Bologna, dove realizzò il gol del vantaggio biancoceleste, del centrocampista argentino Lucas Biglia se ne sono perse le tracce per un prolungato periodo. L’infortunio al polpaccio riportato nel corso della stessa partita, una lesione ai muscoli della gamba destra, ne hanno frenato la partenza e condizionato l’inizio di campionato in questa nuova stagione. Assenza troppo importante per la truppa di Pioli che ha risentito della mancanza del faro del centrocampo laziale. Il tecnico emiliano ha tentato in tutti i modi di far fronte alla sua prolungata assenza ma gli uomini in rosa, nonostante l’impegno profuso, non sono stati all’altezza dell’argentino e non sono riusciti a colmare la pesante lacuna. Ora il peggio sembra essere passato, o almeno si spera. Domani mattina Lucas dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, rientrare in gruppo. Il medico, Stefano Salvatori, nell’ultimo aggiornamento sulla situazione degli infortunati biancocelesti ha dichiarato che giovedì alla ripresa degli allenamenti verranno verificate le sue condizioni e se le risposte saranno confortanti il giocatore potrebbe tornare disponibile per l’incontro di Verona di domenica prossima contro l’Hellas. Il tecnico Pioli spera di ritrovare presto l’argentino, l’uomo che, nella scorsa stagione con le sue ottime prestazioni, era riuscito a guidare i biancocelesti fino al terzo posto finale, prendendo per mano la squadra e dando sicurezza al reparto centrale ed a tutti i suoi compagni. Il presidente Lotito lo ritiene incedibile, nel corso dell’ultimo calciomercato ha rispedito al mittente tutte le proposte arrivate. L’argentino viene valutato dal numero uno biancoceleste circa 40 milioni di euro, cifra spropositata che ha fatto girare i tacchi e prendere altre direzioni a squadre come Real Madrid e Manchester United, che si erano interessate al giocatore. Il suo contratto è in scadenza nel 2018, Lucas guadagna meno di 1,5 milioni a stagione, è in attesa di un adeguamento di contratto, almeno al livello degli altri top player biancocelesti come promessogli dal presidente in persona. Ad ora, quella di Lotito è rimasta solo una promessa non mantenuta, e questa situazione ha pesato non poco sul rendimento e la concentrazione del calciatore argentino. Tornando al campo, Pioli non vede l’ora di riabbracciare il giocatore, sperando che il faro del centrocampo torni presto ad illuminare la navigazione della barca biancoceleste e che con le sue giocate riesca ad indirizzare verso un porto sicuro ciò che resta di quella splendida ciurma che solo qualche mese fa riuscì a regalare un sogno che neanche il più ottimista dei sostenitori biancocelesti si sarebbe mai aspettato di poter vivere.

Supercoppa, i cinesi non pagano: verso un’altra sede?

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1,5 milioni. È questa la cifra che LazioJuventus sono ancora in attesa di ricevere dalla Cina a titolo di compenso per la partecipazione alla Supercoppa Italiana dello scorso agosto. Le due società non sono però le sole ad avanzare dei soldi, visto che anche la Lega A deve ricevere 3,3 milioni dalla Vansen Sport. Secondo quanto rivela Tuttosport, se per i soldi ai club non ci sono problemi e dovrebbero riceverli come pattuito, per quanto riguarda invece quelli alla Lega c’è il rischio che sfumino per inadempienza degli obblighi contrattuali da parte dei cinesi. Ciò sarebbe un danno enorme per il massimo organo del calcio nostrano, in quanto non gli consentirebbe di pagare Lazio e Juventus non avendo a disposizione le risorse necessarie. Proprio per questo, Lega e Infront starebbero valutando per il futuro altre sedi, tra cui Australia, Qatar e Canada.

Lazio-Genoa, i convocati di Pioli: Matri out

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Al termine dell’allenamento odierno Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati per la sfida di questa sera contro il Genoa. Spicca l’assenza di Matri: l’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano ha riportato un affaticamento all’adduttore che lo costringerà a saltare la sfida con il Grifone. Al suo posto giocherà probabilmente Djordjevic affiancato da Kishna, con Keita che invece partirà dalla panchina. Di seguito la lista completa:

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Mauricio, Patric, Radu, Seck;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic-Savic, Morrison, Oikonomidis, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Kishna.

Makinwa a “I Laziali Sono Qua”: “I giocatori della Lazio devono guardarsi negli occhi”

Cinque stagioni trascorse con la maglia della Lazio, pur con sole quarantacinque presenze e tre gol realizzati in Serie A. Stephen Makinwa ha attraversato un’esperienza costellata da diversi problemi a Roma, ma per la lunga militanza è rimasto comunque legato all’ambiente laziale, professandosi anche tifoso biancoceleste. Una attenta osservazione che oggi, ospite nella trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva sugli 88.100 di Elle Radio, l’ha portato a fare il punto sulla difficile situazione della squadra di Stefano Pioli, oggi chiamata al riscatto nel turno infrasettimanale contro il Genoa. Divenuto oggi un agente di calciatori, Makinwa da detto la sua nelle vesti di doppio ex, avendo vestito nella sua carriera anche la maglia dei grifoni.

Mi aspetto una partita ricca di spunti,” spiega Makinwa, “ed importante per entrambe le squadre. La Lazio è reduce da una sconfitta pesante, ma il Genoa ha raccolto tre sconfitte nelle prime quattro partite, e non può permettersi di perdere ulteriore terreno in classifica.

Per uscire fuori dal momento difficile, secondo Makinwa la Lazio deve: “Compattarsi come squadra, senza dubbio. I giocatori devono guardarsi negli occhi come facevamo noi ai tempi in cui militavo alla Lazio, e saper reagire come gruppo alle avversità.

Aprendo l’album dei ricordi, l’ex attaccante nigeriano è sicuro nell’indicare la pagina più bella: “Giocare la Champions League è stata l’esperienza più bella dei miei anni alla Lazio. Probabilmente l’aver mancato l’obiettivo dell’ingresso nella fase a gironi ha influito a livello mentale nel far perdere fiducia alla squadra. Mancare un obiettivo importante che sembrava a portata di mano può essere destabilizzante, e far perdere quella personalità che la squadra aveva saputo mettere in campo nella scorsa stagione.

Su Pioli Makinwa ha le idee chiare: “Il mister è un ottimo allenatore e sicuramente saprà uscire da questa situazione. Aver iniziato la preparazione da Shanghai può aver influito. Ricordo quando nel 2009 abbiamo affrontato questa esperienza: c’era un gran caldo che sicuramente influiva sul piano atletico, e che ha causato ripercussioni sul resto della preparazione. A mio avviso la Lazio ha fatto però bene a presentarsi in anticipo, adattandosi al fuso orari: il problema poi è adattarsi di nuovo alla routine in Europa.

Infine, una riflessione sul calcio africano, che anche con la sua attività da procuratore Makinwa segue molto da vicino, e sul connazionale nella rosa biancoceleste, Eddy Onazi: “Il calcio nel mio continente sta crescendo molto, sfruttando meglio le qualità dei giovani talenti che stanno emergendo, rispetto a quello che accadeva in passato. E’ sempre più difficile però portare in Europa ragazzi promettenti, dove però avrebbero la possibilità di crescere tatticamente. Onazi è un giocatore molto interessante, soprattutto un ragazzo che è un gran lavoratore. Spero che continui così, restando un ragazzo eccezionale dentro e fuori dal campo.

Bonanni: “EL obiettivo concreto. Curva Nord stia vicino alla squadra”

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Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Massimo Bonanni presidiava la fascia esterna della Lazio di Delio Rossi. Oggi allena il La Rustica, squadra di Roma Est militante in Promozione, e domenica scorsa proprio con un suo gol gli ha regalato il primo punto stagionale nella sfida contro la Castelnuovese. Intervistato da Lalaziosiamonoi, l’ex esterno ha parlato, in qualità di doppio ex, anche della sfida di questa sera tra i biancocelesti e il Genoa.

Il gol alla Castelnuovese? – ha esordito – È gia stato emozionante dover entrare, figuriamoci segnare. È stato un po’ strano, anche se avrei preferito che la squadra avesse vinto, se lo sarebbe meritato. Sono molto soddisfatto di questa esperienza, almeno dei ragazzi molto intelligenti, che si sono messi a mia completa disposizione come io mi sono messo alla loro, e mi ritengo fortunato per questo. Abbiamo un bel rapporto di amicizia e stima dentro e fuori dal campo e puntiamo a fare il possibile per vincere il campionato, anche se non godiamo dei favori del pronostico.

Sulla Lazio: “I risultati dicono che è un momento difficile, di cui la prestazione di Napoli è stata la perfetta sintesi. Penso che aver visto la squadra quasi sfiduciata sia stata la preoccupazione più grande per Pioli. Speriamo che si riprenda al più presto perché senza la sua spensieratezza è una squadra normale. Secondo me questo ritiro può essere utile per restituire la serenità giusta per ripartire tutti da zero. La mancata qualificazione ai gironi di Champions ha toccato tutti. Ora quindi si deve provare a vincere l’Europa League, che anch’io come Pioli credo possa essere un obiettivo concreto. Lo scorso anno ha disputato una stagione importante, gettando sempre il cuore oltre gli ostacoli: ecco, questo quest’anno sta mancando, credo sia un deficit più mentale perché fisicamente Pioli lavora benissimo. Anzi, proprio per questo non penso sia giusto metterlo in discussione, perché è arrivato circondato dallo scetticismo e ha saputo far ricredere tutti nella scorsa stagione con il lavoro, che paga sempre. Rischio esonero? Lotito non è un mangia allenatori, ma purtroppo si sa che nel calcio i risultati contano più di tutto. Io credo che sia Pioli che i giocatori abbiano tutte le potenzialità per risollevare la squadra. È stato ritrovato un giocatore importante come Mauri, ma le assenze di Candreva e Anderson si sono fatte sentire. Comunque, ripeto, l’aspetto mentale è fondamentale adesso come adesso, ritrovato quello anche le gambe riprenderanno a girare“.

Sulla partita di questa sera: “Mi aspetto una Lazio da battaglia, vogliosa di dimostrare a sé stessa e ai tifosi che non è quella vista a Napoli. Una squadra che corra e pressi, con la stessa voglia di vincere che aveva lo scorso anno. Lo sciopero della Nord? Pure quando io ero alla Lazio ne hanno fatti parecchi. Non è semplice perché ogni squadra ha bisogno dei propri tifosi, soprattutto la Lazio, che oltretutto ha una curva troppo importante per non essere protagonista. Capisco che i tifosi siano delusi, ma devono stare vicini ai ragazzi, stasera bisogna cercare di vincere tutti insieme per ritrovare la vera Lazio“.