Home Blog Pagina 1395

PARMA LAZIO Strakosha fuori dai convocati di Inzaghi

0

PARMA LAZIO Strakosha Fuori Dai Convocati Di Inzaghi.

PARMA LAZIO Strakosha fuori dai convocati di Inzaghi. E’ questa la notizia in casa biancoceleste a poche ore dal match del Tardini. Una notizia clamorosa, giunta non appena il tecnico ha diramato l’elenco dei giocatori a disposizione. Il motivo sarebbe da addebitare ad un infortunio: la società, in un comunicato, ha fatto infatti sapere che si è procurato una distrazione del retto femorale della coscia destra. Il portiere albanese torna dunque ai box, dopo l’impiego dal 1′ nell’ultima gara contro la Fiorentina. Al suo posto a difendere i pali dell’aquila dovrebbe tornare Pepe Reina. Di seguito la lista completa dei convocati.

Portieri: Alia, Furlanetto, Reina

Difensori: Acerbi, Armini, Hoedt, Luiz Felipe, Patric, Radu

Centrocampisti: Akpa Akpro, Anderson, Cataldi, Escalante, Lazzari, Leiva, Luis Alberto, Marusic, Milinkovic, Parolo, Pereira

Attaccanti: Caicedo, Immobile, Moro, Muriqi

LA NOSTRA STORIA Il presidente Gianmarco Calleri

LA NOSTRA STORIA Gianmarco Calleri nasce a Busalla (GE) il 10 gennaio 1942 (e non il 13 gennaio 1945 come riportato dalla maggior parte delle fonti). Come calciatore cresce nel G.S. Bacigalupo. Nelle stagioni 1958/59 e 1959/60 gioca con il Novara in serie B.

Dopo una stagione al Simmenthal Monza Gianmarco Calleri nella stagione 1962/63 passa alla Lazio. Gioca con la squadra De Martino. Prende anche parte ad alcune amichevoli della Prima Squadra. La stagione dopo non fa più parte dei biancocelesti ma non si hanno notizie del curriculum calcistico. Nel 1975 interpreta il film “Perché si uccidono – La merde” con lo pseudonimo di Marco Reims. Proprietario di diverse imprese tra cui la Mondialpol entrò nel mondo del calcio nel 1983 con l’acquisto dell’Alessandria. Nel 1986 con il fratello Giorgio acquista la Lazio dal gruppo di Franco Chimenti. I Calleri avevano un’esposizione di 200 milioni con il gruppo Chimenti ma, in dissidio con esso, si dimisero per passare all’opposizione. Il loro obiettivo era acquisire la maggioranza del pacchetto azionario.

Consapevoli di non poter comprare la Lazio da soli trovarono un accordo con il finanziere Renato Bocchi. Il 25 luglio 1986 l’onere venne suddiviso con il 51% a Bocchi e il 49% ai Calleri. Nel frattempo la giustizia sportiva aveva condannato la Lazio per responsabilità oggettiva a 9 punti di penalizzazione da scontare nel campionato di Serie B 1986/87. Dopo drammatiche vicende sportive che videro la Lazio salvarsi dalla retrocessione negli spareggi di Napoli per poi tornare trionfalmente in Serie A nel 1987/88, la Società, grazie all’opera risanatrice ed agli ottimi incassi fatti registrare al botteghino, venne definitivamente acquisita da Calleri (premio Guerin d’Oro per la stagione 1987/88), pur se una quota minoritaria restava a Bocchi. Nell’assemblea del 31 ottobre 1989 si registra un utile economico, cosa che non avveniva da decenni.

I risultati sportivi non erano però all’altezza di quelli economici per via di campagne di rafforzamento condizionate dalle esigenze di bilancio. I tifosi della Curva Nord contestavano Calleri, arrivando a proclamare scioperi del tifo. Nella gara Lazio-Juventus del 3 marzo 1991, in tribuna ospite del presidente biancoceleste, il finanziere romano e laziale Sergio Cragnotti. Contemporaneamente sorgeva il Centro Sportivo di Formello. Ciliegina sulla torta, una notizia clamorosa dei media: “Paul ‘Gazza’ Gascoigne alla Lazio per 15 miliardi”. Calleri cedette il 10% delle azioni e il 20 febbraio del 1992 vendette la Lazio per 25 miliardi a Sergio Cragnotti. Calleri comprò il Torino e ne fu Presidente dal 1994 al 1997 (premio Guerin d’Oro per la stagione 1994/95). Dal 1998 al 2001 fu al vertice della società svizzera del Bellinzona.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

PARMA LAZIO D’Aversa: “Avversario forte, ma non partiamo sconfitti”

PARMA LAZIO D’Aversa – Questo pomeriggio, il tecnico gialloblu è intervenuto in conferenza e ha presentato la sfida del Tardini

PARMA LAZIO D’AVERSA: “Il morale della squadra non è dei migliori dopo quattro sconfitte. La condizione fisica spesso è conseguenza di un aspetto mentale. Ci sono infortuni e giocatori non al 100%, ma ora l’importante è resettare tutto e pensare solo a domani. Affronteremo una squadra forte ma non partiamo sconfitti. Dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza di giocarcela e poter portare a casa il risultato, ora non si pensa al bel gioco, dobbiamo portare a casa un risultato positivo. Abbiamo problemi di numero ma non cerchiamo alibi. Dobbiamo dare il 120% per fare un risultato positivo“.

Da Signori a Felipe Anderson passando per Oddo. Gli auguri degli ex biancocelesti

Nella giornata del 121 compleanno della Lazio sono arrivati gli auguri di chi in campo ha indossato la maglia biancoceleste

Il 9 gennaio 1900 a Roma, in Piazza della Libertà, nove volenterosi giovani guidati dal bersagliere podista Luigi Bigiarelli decisero di fondare una Società che fosse accessibile alla gioventù del popolo e che tramandasse i valori morali dello sport. Scelsero come simbolo l’Aquila, animale fiero e sinonimo di potenza, vittoria e prosperità, come colori il bianco e il celeste, in onore della Grecia, patria delle Olimpiadi. Quella società venne battezzata con il nome Lazio. In tanti oggi hanno dedicato un messaggio di auguri al club. Tra questi anche diversi ex biancocelesti, intervenuti ai microfoni di SS Lazio Agenzia Ufficiale. Beppe Signori: “Tanti auguri alla Lazio e ai suoi splendidi tifosi“. Massimo Oddo: “Tanti auguri di buon compleanno a tutto il mondo Lazio. Sono 121 anni di storia, sono orgoglioso di aver fatto parte di una piccola parte di questa storia”. Dabo: “Tantissimi auguri alla Lazio e ai suoi tifosi, che ricordo con tanto piacere. Ho vissuto dei derby incredibili e la finale di Coppa Italia del 2009, che è stata un ricordo bellissimo con lo stadio pieno”. Kozak: “Voglio salutare tutti i tifosi della Lazio e fare tanti auguri al Club per i suoi 121 anni di storia. L’esperienza a Roma è stata tra le più belle della mia carriera, ho vissuto quattro anni bellissimi alla Lazio e porterò per sempre nel cuore quest’avventura: la Società biancoceleste mi ha dato la possibilità di giocare nel calcio vero. I tifosi laziali mi hanno sempre supportato, anche nei momenti più difficili. Per questo motivo la Lazio sarà sempre nel mio cuore. Auguro il meglio al club biancoceleste, anche di fare grandi cose quest’anno in Champions League!”. Felipe Anderson: “Voglio fare gli auguri alla nostra Lazio: spero che sia un anno pieno di gioia. Un abbraccio a tutti i tifosi e forza Lazio sempre”.

PARMA LAZIO Inzaghi: “Testa a domani. Regaliamoci i 3 punti”

PARMA LAZIO Inzaghi – Oggi il tecnico biancoceleste è intervenuto in conferenza e ha presentato il match di domani

PARMA LAZIO Inzaghi

In questo momento è giusto dire che conta solo la sostanza e non la forma?

“Credo di sì, sappiamo che abbiamo un po’ di ritardo in classifica. Però c’è tempo, con la Fiorentina forse non siamo stati belli come in altre partite non vinte, abbiamo però fatto una bella prova di carattere e concentrazione. Non era semplice per l’avversaria e il momento“. 

Le condizioni di Caicedo fisicamente e mentalmente?

“Sappiamo che col mercato aperto per tutti gli allenatori è una situazione un po’ strana. Ho visto bene il ragazzo, ha fatto un’ottima gara così come a Genova. Per domani dovrò valutare le condizioni di tutti, abbiamo qualche acciaccato e vedremo come si presenteranno alla seduta di oggi”. 

Come sta la Lazio dal punto di vista fisico? Cosa si aspetta dal Parma?

“Domani sarà una partita molto difficile, hanno cambiato l’allenatore da pochi giorni, D’Aversa conosce l’ambiente, saprà subito dove mettere le mani. Un ragazzo molto bravo, lo conosco. Mi dispiace per Liverani, è un amico e un ottimo tecnico. Sappiamo che il calcio è spietato. La condizione generale è buona, certo qualche giocatore, per colpa delle assenze, ha dovuto giocare più di altri. Valuterò tutti nell’allenamento che manca”. 

Come sta Luiz Felipe? con Pereira tutto chiarito?

Luiz ha una problematica alla caviglia da Frosinone, ha ricevuto un intervento durissimo che gli ha fatto perdere tempo. Lui è generosissimo, ha voluto anticipare il recupero, domenica ha preso un giallo evitabile. Sto cercando di alternarlo il più possibile, non vorrei che dovesse rifermarsi. Con Pereira abbiamo già parlato dopo la Fiorentina, tutti vorrebbero dare il proprio contributo, anche Cataldi, Parolo, tutti gli altri. È un ragazzo di cui sono molto contento, sta cercando di ambientarsi velocemente, siamo soddisfatti di lui. Quando ho gli attaccanti cerco di metterlo in un’altra posizione, con Milinkovic e Luis Alberto però è difficile trovare spazio. Lui comunque dà segnali positivi. Domenica eravamo insieme dopo la gara, non ci sono problemi”. 

Settimana del possibile rilancio?

“Settimana importante, non guardo troppo in là, dobbiamo essere bravi a vedere la gara successiva. Focus solo sul Parma, ha ottimi giocatori, è la classica partita trappola. Dovremo farci trovare pronti”. 

Come procede il recupero di Lulic? La sua situazione condiziona il mercato?

Lo sanno tutti quanto sia importante, è il nostro capitano, un giocatore che con me in 4 anni sarà mancato due volte. Ha avuto una problematica importante, adesso siamo soddisfatti di come sta lavorando, secondo me siamo a buon punto, lo aspettiamo a braccia aperte, un giocatore che dentro e fuori si fa sentire sempre con le giuste maniere. Un giocatore che io, staff e tifosi aspettiamo, sono convinto che tornerà ad aiutarci. Sul mercato c’è un confronto continuo, normale che molto dipenda dal nostro capitano, ma in questi ultimi 3 giorni l’ho visto sulla via del recupero”.

Desiderio per il 121esimo compleanno della Lazio?

“In questo momento mi viene da dire la vittoria di domani, è la più importante per noi ora e sarebbe un gran bel regalo. Compie gli anni la Lazio, insieme alla squadra vorremmo regalare alla società e ai nostri tifosi una vittoria importante. I tifosi ci mancano, sappiamo cosa sono per noi, mi viene in mente la partita dell’anno scorso a Parma, una bella giornata tutti insieme, spero tornino al più presto”. 

 

Compleanno lazio 121 – Gli auguri di Lotito: “Vi aspetto allo stadio”

0

Compleanno Lazio 121 – Gli Auguri Di Lotito: “Vi Aspetto Allo Stadio”.

Nel giorno del compleanno Lazio 121, arrivano alla società biancoceleste gli auguri del Presidente Claudio Lotito. Queste le parole diffuse dal patron attraverso i canali social del club:

Cari amici, cari tifosi. Oggi la nostra amata Lazio compie 121 anni. 121 di storia, di passione, di valori olimpici, di rispetto della dignità umana, di merito. In un momento in cui il Paese e il mondo versano in grandi difficoltà per la pandemia in corso, vorrei che noi laziali non dimenticassimo le nostre radici. Le radici di sussidi a coloro che soffrono. E vorrei che i colori biancocelesti dei nostri comportamenti non venissero mai dimenticati. Vi aspetto allo stadio per abbracciarvi e gridare sempre insieme Forza Lazio. Auguri a tutti!

ACCADDE OGGI 9 gennaio 1900: la Fondazione della SS Lazio

Come in qualsiasi ‘leggenda’ che si tramandi con il tempo le versioni sulla nascita della Polisportiva Lazio sono state diverse. Di tutto ciò che si racconta però l’unica realtà comprovata è la condizione del tempo. Il giorno della fondazione della SS Lazio, il 9 gennaio del 1900, a Roma era una giornata nuvolosa con cielo coperto. Ma, a causa della scomparsa degli ideatori di tale iniziativa, non ci sono testimonianze dirette.

La versione ufficiale sulla fondazione della SS Lazio narra di otto ragazzi capeggiati dal sottufficiale dei Bersaglieri Luigi Bigiarelli che, riunitisi su una panchina situata in piazza della Libertà a Roma, diedero vita a una nuova società pedestre. Questa versione è stata però in parte confutata da uno dei più grandi conoscitori di storie della SS Lazio: Mario Pennacchia. In un suo libro dato alle stampe nel 1969, ‘Storia della Lazio’, ha riportato varie testimonianze di personaggi di allora ancora in vita. Tra i tanti anche quella di Sante Ancherani che raccontò diversi episodi inediti del primo decennio di storia della società. Il racconto di Pennacchia non dovrebbe allontanarsi molto dai fatti realmente accaduti riguardo la storia della fondazione.

Lo storico biancoceleste racconta infatti che Luigi Bigiarelli e i suoi amici erano gente che amava lo sport in generale e la corsa. Ma anche che i circoli esistenti a Roma, quasi tutti a ridosso del Tevere, erano a uso esclusivo della borghesia, della nobiltà nera o della nobiltà bianca. Insomma entrare in tali circoli era impossibile. L’unico ritrovo disponibile era il barcone del ‘Pippa Nera’ sotto ponte Margherita. Luogo dove il popolino passava le giornate. E dove si divertiva soprattutto l’estate impegnandosi in gare di nuoto sul fiume. Sfide interrotte la maggior parte delle volte dal passaggio dei ‘Remi’ dei circoli più prestigiosi che mal tolleravano quelle ‘canaglie’.

L’IDEA

In autunno e in inverno nessuno organizzava nulla. Nei mesi freddi i nove giovanotti – Luigi Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Arturo Balestrieri, Giacomo Bigiarelli (fratello di Luigi), Alceste Grifoni, Giulio Lefevre, Galileo Massa, Alberto Mesones ed Enrico Venier – si riunivano su una panchina di Piazza della Libertà. Ed è proprio su quella panca che nacque l’idea di creare una società che potesse gareggiare nelle gare podistiche di primavera. Il nome scelto fu SS Lazio perché altri club dell’epoca avevano già usato il nome della città e perché i nove volevano qualcosa di più grande della città stessa. I colori scelti, bianco e celeste, vennero ripresi dalla bandiera greca, patria delle Olimpiadi. L’emblema non poteva essere che un’Aquila, emblema indissolubile della potenza di Roma. Il motto: Concordia parvae res crescunt’ ovvero ‘nell’armonia anche le piccole cose crescono’.

LE DIFFERENZE

La versione narrata da Pennacchia si differenzia da quella ufficiale in quanto secondo le testimonianze riportate dallo storico biancoceleste la storia della Società Podistica Lazio non iniziò il 9 gennaio 1900 ma almeno due anni prima. Infatti, come riportato da fonti giornalistiche, si apprende che già nel 1898 alcuni futuri cofondatori della società biancoceleste – Luigi Bigiarelli, suo fratello Giacomo, Alberto Mesones e Galileo Massa – prendevano parte a gare di nuoto e podismo sotto i colori dell’Associazione della Gioventù cristiana, un movimento liberale evangelico, anticlericale e con venature massoniche.

LE ALTRE VERSIONI

Ne ‘Il lungo volo dell’Aquila’ del 1999 Sergio Barbero racconta che i nove fondatori si riunivano sempre al ‘Pippa Nera’. Qui ai nove ragazzi viene l’idea di fondare una società. Il barcone, senza dubbio, fu un ambiente molto importante per la nascita e la crescita della società. Ben presto però a causa del grande numero di appassionati che si volevano iscrivere alla podistica si rivelò un posto troppo piccolo. Oltretutto, specialmente nei mesi invernali, era difficile fare del podismo lungo il Tevere. Le inondazioni del fiume romano malgrado i muraglioni fatti costruire da Garibaldi allagavano i tratti lungo l’argine.

PIAZZA D’ARMI

Ponte Regina Margherita all’epoca era l’ultimo ponte dell’estrema periferia e sulla riva destra si estendeva un lungo parco abbandonato come Piazza d’Armi. Per questo motivo non è difficile immaginare che Bigiarelli e compagni abbiano lasciato il Pippa Nera per andare ad allenarsi proprio in quei campi sterminati e completamente a loro disposizione. Qualunque sia la realtà dei fatti però è il Messaggero del 10 gennaio 1900 a riportare per primo, in un trafiletto, la notizia che “a Roma è stata fondata la società sportiva Lazio”. E, tre giorni dopo, è La Gazzetta dello Sport a riportare la notizia dell’evento facendone venire a conoscenza i lettori del nord-Italia. La nuova società crebbe rapidamente. Nel primo anno di vita oltre allo sport pedestre si praticava il nuoto, il canottaggio e la ginnastica.

LA PRIMA GARA

Il 21 aprile dello stesso anno al Giro di Castel Giubileo si svolse la prima gara ufficiale in cui parteciparono i podisti della Lazio. Una gara di marcia sui 20 chilometri che partiva da Porta Pia per terminare a Porta del Popolo. I vincitori della gara furono due torinesi ma gli atleti laziali si piazzarono al 3° posto con Lefevre, al 4° con Golini, al 5° con Balestrieri e al 6° con Massa. Vincendo inoltre la medaglia d’oro per la categoria a squadre, il primo trofeo vinto dalla podistica. A dire il vero la prima gara che vide impegnati i nove Fondatori è quella di marcia del 14 gennaio 1900, dove però alla partenza figurarono solo atleti biancocelesti.

LA PRIMA SEDE

Alcune settimane dopo venne inaugurata la prima sede in Via Valadier n. 6 (oggi n. 27), trasferendola da quella provvisoria che era la casa di Bigiarelli in Via degli Osti 15, in quanto i nove baldi giovani non erano in possesso di liquidità per poter pagare altri affitti. Al pianterreno, vennero allestiti una palestra, uno spogliatoio e una stanza di rappresentanza. Con il passare degli anni nacquero i primi contrasti tra alcuni soci e Bigiarelli. Quest’ultimo nel frattempo aveva rifiutato la presidenza e poco dopo lascerà la SS Lazio per motivi di lavoro per emigrare in Belgio insieme al fratello Giacomo.

IL PRIMO PALLONE A ROMA

Nell’inverno del 1901 fu un certo Bruno Seghettini, membro del Racing Club Parigi, che si presentò con in mano una sfera di cuoio. Il primo pallone da football visto nella capitale. Iniziò così anche a Roma la pratica del calcio. La Lazio, essendo la prima società a Roma a giocarlo, fu costretta nei primi tempi a sfidare se stessa. Oppure a giocare degli incontri nella Piazza d’Armi contro squadre di militari o preti in servizio in città. Solo tempo dopo si svolsero le prime partite contro altre società romane, come la Veloce e la Virtus.

I RICONOSCIMENTI

In più di un secolo di storia oltre i tanti successi raccolti dagli atleti biancocelesti nelle varie categorie sono tanti anche i riconoscimenti ottenuti dalla Polisportiva Lazio. Nel 1921 fu eretta ad Ente Morale per Regio Decreto. Nel 1925 assunse l’attuale denominazione Società Sportiva Lazio. Il CONI nel 1967 gli attribuì la Stella d’Oro al merito sportivo. Nel 2001 sempre dal CONI gli fu assegnata la più alta onorificenza: il Collare d’Oro al merito sportivo.

UN GRANDE ROMANZO

Quello biancoceleste è un lungo romanzo pieno di passione, emozioni e sentimento. Nessun’altra società può vantare la sua storia fatta di personaggi ed avvenimenti che esulano dal contesto sportivo. La romantica fondazione, l’emigrazione e la prematura scomparsa del suo fondatore Luigi Bigiarelli, gli atleti Laziali al fronte della Grande Guerra (alcuni dei quali non torneranno mai più), l’orgoglioso rifiuto alla fusione del 1927 imposto dal Generale Vaccaro, i continui rischi di fallimento evitati in extremis. Tutte storie che fanno della Polisportiva Lazio una delle più importanti e grandi polisportive d’Europa. E, dei suoi tanti tifosi, un unico “CUORE” biancoceleste che continua a pulsare nonostante abbia più di un secolo di vita.

SEGUICI SU TWITTER

Parma-Lazio: orari, dove vederla e probabili formazioni

Domenica la Lazio sfiderà in trasferta il Parma di D’Aversa. Tutte le info sul match


La 17° giornata di campionato vedrà sfidarsi Parma-Lazio. La gara si terrà nel pomeriggio di domenica 10 gennaio, alle ore 15.00 presso lo stadio Tardini di Parma. L’arbitro sarà Luca Pairetto di Nichelino.

Parma-Lazio: dove vederla

Parma-Lazio sarà visibile in diretta in esclusiva su Sky, sia sul canale Sky Sport Serie A che sul numero 252 del satellite. Telecronaca affidata a Federico Zancan, il commento tecnico a Luca Pellegrini.

Parma-Lazio: probabili formazioni:

PARMA (4-3-3): Sepe; Busi, Osorio, Bruno Alves, Giu. Pezzella; Hernani, Brugman, Kurtic; Mihaila, Inglese, Brunetta.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto, Marusic; Caicedo, Immobile.

Lazio Luis Alberto utilizza una camera iperbarica per recuperare in fretta

Lazio Luis Alberto utilizza una camera iperbarica al termine delle partite per recupera subito la condizione ed essere sempre in forma, evitando così infortuni

Lazio Luis Alberto utilizza una camera iperbarica – Novità per lo spagnolo, secondo il Corriere dello Sport, ha acquistato un nuovo macchinario che gli permetterà di recuperare più in fretta dalla fatica dopo il termine della partita evitando anche infortuni. Il numero 10 è uno dei giocatori più importanti in casa Lazio, non salta neanche una partita se non né è costretto. Per questo, ha deciso di evitare piccoli incidenti e ha acquistato per ben 23.000 euro una camera iperbarica che rilascia ossigeno puro leggermente più piccola per poterla utilizzare in casa. Una decisione che permetterà al mago di essere sempre al top in campo, nella speranza che continui a fare magie per i compagni.

Verso Parma Lazio: la squadra gialloblu dovrà fare a meno di 8 giocatori

Verso Parma Lazio che si giocherà domenica 10 gennaio alle ore 15.00

Verso Parma Lazio – Una sfida importante per entrambe le squadre, la Lazio dovrà dare continuità al successo ottenuto contro la Fiorentina per raggiungere le altre squadre in alto, mentre il Parma per non retrocedere. La squadra gialloblu, ha appena esonerato Liverani per riprendere D’Aversa, per lui però, non è un inizio dei migliori. Infatti dovrà iniziare la sua seconda avventura con questa società senza 8 giocatori, parliamo di: Karamoh, Kucka, Gervinho, Iacoponi, Osorio, Grassi, Nicolussi e Caviglia. Ben 4 titolari non saranno presenti alla partita, mentre in casa Lazio rimane ancora fermo ai box Fares.

LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri a Stefano Mauri

LA NOSTRA STORIA Il biancoceleste Riza Durmisi

L’8 gennaio 1994, da genitori albanesi, nasce a Ishøj, nella periferia di Copenaghen, Riza Durmisi. Giocatore duttile può giocare sia terzino che ala sinistra. La spinta offensiva è una delle sue caratteristiche principali. Altra specialità è la bravura nei calci piazzati e nei cross.

Riza Durmisi inizia la sua carriera nel 2000 nel Brøndby dove compie l’intera trafila nelle giovanili. Ad agosto 2012 esordisce in prima squadra. Nel luglio del 2014 esordisce in Europa League contro i belgi del Club Bruges. Nella sua quarta e ultima stagione nel club danese viene premiato miglior giocatore stagionale. Conclude il suo percorso in patria con 107 presenze complessive, 7 gol e 12 assist.

A luglio 2016 si trasferisce al Betis per una cifra vicina ai 2 milioni di euro. Il 22 giugno 2018 passa alla Lazio per circa 6,5 milioni di euro, siglando un contratto quinquennale. Il 6 dicembre 2019 viene trovato l’accordo per il passaggio in prestito al Nizza, formalizzato poi a partire dal 2 gennaio 2020. Ha partecipato al Mondiale Under-17 2011 con la Nazionale danese. In seguito ha esordito con la Nazionale Under-21 durante le qualificazioni all’Europeo 2015.

SEGUICI SU TWITTER

LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri a Stefano Mauri

L’ex capitano biancoceleste Stefano Mauri spenge oggi 40 candeline. Nato a Monza l’8 gennaio del 1980 inizia la sua carriera di calciatore nelle giovanili della sua città. Nel 1996 passa al Brugherio dove resta fino al ’98, anno in cui si trasferisce al Meda, dove rimane per tre stagioni.

Centrocampista imprevedibile ma non molto veloce sa smistare bene il pallone trovando spesso il compagno più libero. Spesso cambia la posizione in campo inserendosi in zona gol con i tempi giusti. Nell’estate 2001 arriva al Modena, dove gioca per due stagioni. Nel 2003 la società emiliana lo cede in prestito al Brescia, dove gioca 30 partite e mette a segno 7 reti. A fine campionato viene ceduto all’Udinese. Nella finestra invernale del 2006 passa in prestito alla Lazio e a fine stagione viene riscattato dalla società biancoceleste.

Per questioni mai del tutto accertate legate al calcioscommesse nel campionato 2013-14 viene squalificato per sei mesi per omessa denuncia. Nella squadra capitolina disputa nove stagioni e mezza collezionando – fino al 9 luglio 2015, giorno dell’annuncio del suo addio alla Lazio – 241 presenze e 41 reti in campionato. Dopo il suo addio, preso in piena sintonia con la società, Stefano pubblica un toccante messaggio sul suo sito personale.

QUESTO IL TESTO

“Nel mio cuore sono stato, sono e sarò sempre il Capitano della mia amata Lazio.
Con il Presidente Lotito ho sempre avuto un ottimo rapporto. Non abbiamo mai, e sottolineo mai, avuto problemi contrattuali, men che meno problemi di soldi. È sempre bastata una stretta di mano.
In questi giorni ho più volte parlato con il Presidente e di comune accordo abbiamo deciso di terminare qui, dopo quasi 10 stupendi anni, il nostro rapporto professionale e di salutarci con il sorriso e tante lacrime.
Mi mancherà tutto.
Mi mancherà la mia fascia.
Mi mancherà la mia maglia.
Mi mancherà il mio armadietto.
Mi mancherà l’odore di Formello.
Mi mancheranno i miei compagni, dei quali per tanti anni, con fierezza, ne sono stato il Capitano.
Mi mancheranno tutte quelle persone che per anni hanno fatto parte della mia quotidianità e che non dimenticherò mai.
Mi mancherà il vostro eccezionale tifo e il vostro calore, unico al mondo.
Grazie di cuore per il vostro sostegno. Mi avete aiutato a sorridere anche quando avrei voluto solo piangere.
L’Aquila rimarrà sempre nel mio cuore.
Non smetterò MAI di essere uno di Voi.
Di solito il tempo cura le ferite, anche quelle più profonde…spero sia così anche per me.
Sono certo che questo sia un arrivederci e non un addio…
Con onore, fede ed orgoglio. Stefano Mauri.
Il Vostro Capitano.
Forza S.S. Lazio ….sempre!”

Dopo essersi allenato per qualche mese con il Racing Club Roma, squadra di Lega Pro allenata da Giuliano Giannichedda nel gennaio 2017 passa a parametro zero al Brescia di Cristian Brocchi. A fine stagione si ritira e ottiene il patentino da allenatore UEFA B che gli consente di allenare fino agli Allievi nelle squadre professionistiche e tutte le squadre dilettanti. Il 5 dicembre 2017 ottiene la licenza da direttore sportivo. Da agosto 2018 collabora come opinionista radiofonico a Radiosei.

SEGUICI SU TWITTER

LA NOSTRA STORIA Tanti auguri a Giuseppe Favalli

LA NOSTRA STORIA Giuseppe ‘Beppe’ Favalli nasce a Orzinuovi, in prov. di Brescia, l’8 gennaio 1972. È il calciatore della Lazio che ha indossato più volte in partite ufficiali la maglia biancoceleste (401).

Terzino di fascia in possesso di buona tecnica, è dotato di un fisico solido ma non potente. Il suo lato debole sono stati i numerosi infortuni riportati nel corso della carriera a causa dell’estrema fragilità muscolare. Costante nel rendimento, affidabile e con spiccato senso tattico. Favalli comincia la sua carriera nelle giovanili della Cremonese nel 1987, dove poi fa il suo esordio in prima squadra. Nell’estate del 1992 il presidente Sergio Cragnotti lo porta alla Lazio, insieme ai compagni di squadra Dario Marcolin e Mauro Bonomi, per una spesa complessiva di 15 miliardi.

I primi tempi per il giovane difensore si rivelano difficoltosi. Appare timido e disorientato e gli addetti ai lavori e i tifosi lo considerano poco adatto alla compagine romana. Il tecnico biancoceleste, Dino Zoff, però crede in lui e a dispetto dei critici persevera nel lasciarlo titolare. Favalli pian piano migliora il suo rendimento fino a diventare un punto fermo della squadra. Anche Zdenek Zeman lo ritiene fondamentale per gli equilibri della squadra, ma lo sposta a coprire la fascia leggermente in proiezione più avanzata. Il giocatore oltre a difendere aiuta i centrocampisti e spesso serve ottimi assist alle punte.

CAPITANO BIANCOCELESTE

Anche con Sven Goran Eriksson e Roberto Mancini è titolare fisso. Dopo la partenza di Alessandro Nesta viene promosso a capitano della squadra. Favalli si è fatto molto apprezzare dai tifosi laziali che lo ricordano con molta riconoscenza. Con i biancocelesti in 12 stagioni ha disputato 298 partite di campionato con 4 reti. In tutto, 401 gare ufficiali e 6 reti. Al termine della stagione 2003/04 poco prima di lasciare la Lazio, acquista un’intera pagina del Corriere dello Sport per salutare tutti i tifosi e tutte le persone che hanno lavorato con lui nei suoi tanti anni di permanenza nella capitale. Con la società biancoceleste è stato Campione d’Italia, ha vinto 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa UEFA.

LE MILANESI E LA NAZIONALE

Alla scadenza del contratto passa all’Inter dove resta per due stagioni. In nerazzurro vince 1 scudetto a tavolino e 2 Coppe Italia. Nel 2006 passa al Milan dove gioca per quattro stagioni, vincendo una Champions League e – senza mai scendere in campo – 1 Supercoppa Uefa e 1 Coppa del Mondo per club. Durante la sua lunga carriera ottimo anche il suo contributo alla Nazionale Italiana. Ha giocato 9 gare con l’Under 18 segnando 1 rete, 24 con l’Under 21 con 2 reti, 6 nella Nazionale Olimpica alle Olimpiadi di Barcellona del 1992 e 8 nella Nazionale maggiore. Dopo una carriera ultraventennale al termine della stagione 2009/10 ha annunciato il suo ritiro dalle scene calcistiche.

SEGUICI SU TWITTER

La Serie A ricorda Davide Astori nel giorno del compleanno

Oggi Davide Astori avrebbe compiuto 34 anni. Il ricordo della Serie A

In tanti oggi hanno voluto ricordare il giocatore, scomparso il 4 marzo 2018 mentre si trovava in ritiro con la squadra a Udine. Tanti i messaggi di affetto e le belle parole per omaggiare Davide Astori. Nel giorno del compleanno, anche la Serie A si è unita al ricordo dell’ex capitano viola: “Buon compleanno Davide, sempre con noi“. Queste la parole all’interno del post pubblicato sul proprio canale Twitter ufficiale.

Parma – Esonerato Fabio Liverani: in panchina torna D’Aversa

Nella giornata di oggi è arrivato l’esonero di Fabio Liverani. Sulla panchina del Parma torna Roberto D’Aversa

 

Fabio Liverani non è più l’allenatore del Parma, decisive le ultime due sconfitte per 3-0 contro Torino e Atalanta. Sulla panchina gialloblu torna Roberto D’Aversa. A darne notizia è la stessa società emiliana con un comunicato ufficiale: “Il Parma Calcio 1913 comunica di aver affidato l’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra a Roberto D’Aversa. Il suo staff sarà composto dall’allenatore in seconda Andrea Tarozzi, dal preparatore dei portieri Alberto Bartoli, dai preparatori atletici Luca Morellini e Danilo Massi, dal preparatore addetto al recupero infortunati Paolo Giordani e dai match analyst Marco Piccioni e Simone Greco”.

lazio – test a formello con la primavera: Muriqi 3 volte in gol

Nella giornata odierna, a Formello è andato in scena un test amichevole contro la Primavera biancoceleste

 

Al termine di un riscaldamento atletico e alcune esercitazioni tecniche, gli uomini di Simone Inzaghi hanno disputato una partita d’allenamento con la Primavera biancoceleste. La prima squadra si è imposta per 6-4 grazie alla tripletta di Vedat Muriqi, alla doppietta di Andreas Pereira e al gol di Marco Parolo. In difesa è stato provato Vavro, molto vicino al trasferimento a Genova, sponda Grifone. Lulic ha preso parte al riscaldamento inziale saltando però il test con la Primavera. Le sue condizioni verranno monitorate con attenzione nelle prossime settimane. Ancora out Correa e Fares per problemi muscolari al polpaccio.

Sconcerti Carica la Roma: “Può vincere il derby”

0

Sconcerti Carica La Roma per il Derby del prossimo 15 gennaio: le parole del giornalista.

Sconcerti Carica La Roma. Con la vittoria di ieri a Crotone, i giallorossi, attualmente terzi in classifica, hanno ridotto a 3 le lunghezze di distacco sull’Inter, ko con la Samp. E domenica il lunch match proporrà proprio lo scontro diretto, in quel dell’Olimpico. A cui gli uomini di Fonseca arriveranno con un ‘tabù big‘: ben 8 infatti le reti incassate tra il match contro l’Atalanta e quello contro il Napoli, cui si aggiungono i due pari con Milan e Juventus. Un’occasione d’oro dunque: occasione doppia, se si considera che poi venerdì 15 gennaio ci sarà la visita alla Lazio, nel derby. Dell’argomento Sconcerti ha parlato a ‘calciomercato.com’, queste le sue parole:

La Roma però ha anche un limite: non ha ancora battuto una squadra di classifica e ha preso 4 gol a Bergamo e a Napoli. Ma ora può rimediare: in otto giorni avrà infatti Inter e Lazio. Io credo che saprà farlo“.

Lazio aumentano i diffidati: pericolo derby per loro

Lazio aumentano i diffidati in vista del derby, domenica ci sarà il Parma, occhio al cartellino

Lazio aumentano i diffidati – Dopo la vittoria contro la Fiorentina, la Lazio si lascia finalmente alle spalle diverse partite negative. Ora però, bisognerà affrontare il Parma, sulla carta una partita facile ma come al solito, non sarà così. Infatti stanno per cambiare allenatore e i calciatori dimostreranno fin da subito il loro valore. Ma i biancocelesti, dovranno fare attenzione ai falli, ne hanno commessi troppi fino a questo momento. Anche ieri è arrivato l’ennesimo cartellino ai danni di Escalante e Hoedt. Ma bisognerà fare attenzione ai cartellini, infatti dopo il Parma, ci sarà il derby e la Lazio al momento ha ben 4 diffidati: Fares, Escalante, Caicedo e Hoedt. Bisognerà quindi fare molto attenzione, Inzaghi non può permettersi ulteriori assenze. In casa Roma ci sono invece due diffidati: Ibanez e Cristante.

Lazio Pereira si arrabbia: abbandona la panchina durante la partita

Lazio Pereira si arrabbia: abbandona la panchina durante la partita

Lazio Pereira non ci sta, il brasiliano non ha gradito la mancata chiamata per l’ingresso in campo

Lazio Pereira – Già da diverso tempo, l’ex Manchester United chiede di giocare di più, ha voglia di mettersi in mostra e aiutare la squadra. Ieri, era stato inserito nella probabile formazione titolare, accanto a Caicedo per la mancata assenza di Immobile che invece, è riuscito a stringere i denti e a giocare dall’inizio.Tutto normale, se non fosse che il brasiliano si aspettava di subentrare al posto dell’ecuadoriano, invece Inzaghi ha preferito l’ingresso di Akpa Akpro avanzando Luis Alberto. Ma la sua arrabbiatura arriva a 5 minuti dalla fine, quando ormai si era tolto la tuta pronto a entrare e invece ha visto indicare la lavagna luminosa con il numeri di Muriqi e non il suo. A questo punto, non ce l’ha più fatta e ha abbandonato la panchina dirigendosi verso gli spogliatoi. Inzaghi ora, dovrà dialogare con il ragazzo e ricucire un piccolo rapporto, Andreas sperava di avere la sua chance, ormai la richiede da diverso tempo, il mister dovrà fargli capire che al momento giusto avrà la sua opportunità.

LAZIO FIORENTINA Farris: “3 punti d’oro. Abbiamo giocato di cuore”

Pagelle Lazio Fiorentina – La befana porta nella calza i gol di Caicedo e Immobile