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BRUGES LAZIO – Probabili formazioni e dove vederla

BRUGES LAZIO – Questa sera è di scena il match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League

BRUGES LAZIO – La sfida, valida per la seconda giornata del gruppo F, è in programma alle 21.00 allo stadio Jan Braydel. Entrambe le compagini hanno 3 punti in classifica: i biancocelesti hanno battuto 3-1 il Borussia Dortmund all’Olimpico, i belgi hanno sconfitto lo Zenit per 1-2 in Russia. La partita di questa sera verrà trasmessa in esclusiva sui canali 204 e 252 di Sky. Il match sarà visibile anche sulle piattaforme streaming (dedicate agli abbonati) Sky Go e NowTv. Inzaghi in piena emergenza si affida a Parolo e Akpa-Akpro in mediana. In attacco la coppia Correa Caicedo. Reina tra i pali. Di seguito le probabili formazioni:

BRUGES (4-3-3): Horvath; Clinton Mata, Mechele, Ricca, Sobol; Vormer, Rits, Vanaken; Diatta, Dennis, De Ketelaere. Allenatore, Clement.

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Hoedt, Acerbi; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Akpa-Akpro, Fares; Correa, Caicedo. Allenatore, Inzaghi.

La Uefa pubblica un quiz sulla Lazio. Quanto conosci i biancocelesti?

Questa sera la Lazio affronterà il Bruges in Champions League. La Uefa, sul proprio sito ufficiale, ha pubblicato un quiz sui biancocelesti

I biancocelesti si apprestano ad affrontare il Bruges nella gara valida per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. Il match è in programma alle 21.00 allo stadio Jan Braydel. Intanto, sul proprio sito ufficiale, la Uefa ha pubblicato un quiz per veri esperti dell’universo Lazio. Quanto conosci i biancocelesti?

PARTECIPA AL QUIZ

BRUGES Clement: “Lazio con tanti assenti resta comunque forte”

Philippe Clement resta concentrato sulla partita senza sottovalutare la Lazio

“Conosciamo tutti i giocatori della Lazio”, ha dichiarato il tecnico del Brugge Philippe Clement alla vigilia della partita di oggi, “anche quelli che potrebbero giocae perché altri saranno fermi per via del Covid”. E ancora: “Ho visto tre partite della Lazio, mentre il mio staff le ha viste tutte. Li conosciamo benissimo”. Sulla situazione Covid all’interno dei biacocelesti: “Penso che coloro che giocheranno saranno forti. Si tratta pur sempre della Lazio”, ha detto, “devi penare alla gara e poi succederà quello che succederà”. “Dobbiamo pensare a noi, al nostro gioco, senza pensare troppo agli avversari”, ha concluso Clement.

Lazio speranza Immobile e Lazzari: i due potrebbero partire per il Belgio

Lazio speranza Immobile e Lazzari – A differenza degli altri compagni, i due italiani hanno ancora una speranza di poter raggiungere la squadra in Belgio

Lazio speranza Immobile e Lazzari – Gli aquilotti si sono visti decimare la squadra in vista della sfida contro il Club Brugge. Nella mattinata di ieri infatti, è cresciuto un sospetto, si parlava di focolaio Covid a Formello, così non era, però molti non sono potuti partire a causa della febbre. Già, se Strakosha, Armini e Cataldi erano assenti già da un po’ all’appello a causa dell’influenza, a questi nella giornata di lunedì, si sono aggiunti anche i due brasiliani Luiz Felipe e Leiva. I due erano assenti all’allenamento ma non si avevano notizie in merito. Ieri mattina poi a completare l’opera sono state le assenze di: Immobile, Lazzari, Djavan Anderson, Pereira e Luis Alberto.

SOSPIRO DI SOLLIEVO E SPERANZA

Lo stop per questi, è arrivato a causa della Uefa che ha imposto dei tamponi rapidi e sono risultati tutti al limite, perciò non si sono potuti allenare e non sono partiti per la trasferta. Una delle buone notizie è già arrivata, Pereira è risultato falso negativo ed è partito per il Belgio dove è appena atterrato. Niente da fare invece per Luis Alberto e Djavan Anderson, hanno entrambi la febbre e non potranno raggiungere il gruppo. La speranza però, arriva dai due italiani Immobile e Lazzari, entrambi non hanno nessun sintomo, risulterebbero asintomatici e sono in attesa dell’esito del nuovo tampone, sono pronti a partire per aiutare la squadra in una partita molto importante. Il tampone della Uefa è differente da quello della Serie A, hanno i valori diversi la carica virale è molto bassa, per questo potrebbe accadere come Pereira e risultare un falso negativo. Successe la stessa cosa a Mancini della Roma risultato positivo e dopo due giorni negativo e a Hakimi dell’Inter.

BRUGES LAZIO Buone notizie per Inzaghi: Pereira raggiunge la squadra

BRUGES LAZIO Buone notizie per Inzaghi: Pereira raggiunge la squadra

BRUGES LAZIO Buone notizie per Inzaghi – Finalmente una notizia positiva in casa biancoceleste che potrà contare anche sull’apporto di Pereira

BRUGES LAZIO Buone notizie per Inzaghi – I biancocelesti sono decimati a causa dei tamponi effettuati dalla Uefa due giorni fa. Ieri, si sono sottoposti nuovamente a un nuovo ciclo e nella mattinata, alcuni calciatori, stanno attendendo gli esiti. Nel frattempo però, è arrivata un’ottima notizia, Pereira è appena arrivato in Belgio e farà parte della partita di questa sera. Anche lui come i compagni non è potuto partire per la positività del tampone che però, è risultato un falso negativo. Inzaghi sorride parzialmente ora, spera che, anche altri giocatori abbiano la stessa sorte del brasiliano e che presto possano raggiungere la squadra per una partita molto importante. Nel frattempo però, Pereira potrà essere un’ottima arma a partita in corso, insieme a Muriqi.

BRUGES LAZIO Acerbi: “Daremo il massimo”

Intervista allo speaker della Lazio Riccardo Celletti: “Sono laziale, emozione unica”

Intervista allo speaker della Lazio Riccardo Celletti: “Sono laziale, emozione unica”

Intervista allo speaker della Lazio Riccardo Celletti realizzata da Alessandro Battistini, Mozzarella e dal direttore di laziochannel.it Davide Sperati in onda nel programma radiofonico C’mon Lazio su Non è la radio.

“Sabato è stata un’emozione bellissima, ancora non ci credo. Sei laziale? Beh, un pochino (ride, ndr). La mia prima partita all’Olimpico è stata Lazio Verona del 1998: non ricordo il mese e il giorno ma mi sembra in primavera. Ero in curva insieme a mio padre romanista: in famiglia sono tutti giallorossi, io sono l’unica pecora nera (ride, ndr). E’ bello anche per questo fare lo speaker: naturalmente sono stati molto contenti ma la battuta ovviamente l’hanno fatta. Voglio ringraziare, anche se non lo conosco ufficialmente ma come tutti i tifosi della Lazio che vanno allo stadio lo ascoltavo, Francesco Pasquali (lo speaker dello scorso anno) che ha ricoperto il ruolo in maniera esemplare. Spero di essere alla sua altezza perché è vero che è importante essere tifosi ma bisogna anche essere professionali. Io sono stato contattato pochi giorni prima la partita con il Bologna e non so come è andata con lui. Non so se questa esperienza continuerà ma voglio ringraziarlo pubblicamente. Qualche tifoso mi ha bacchettato perché sul gol di Immobile ho dimenticato di dire “Vola l’aquila” e invece ho detto solo “Vola” e poi perché ho detto “Vola” solo 3 volte invece di 4″.

LA PROFESSIONE

“Mi hanno chiesto di inventare cose nuove e improvvisare visto che vengo dal mondo delle discoteche e delle serate. Sono abituato ad andare a braccio ed è per questo che sono arrivate delle critiche da parte dei tifosi che erano abituati a Francesco e si aspettavano magari le stesse frasi. Sono sincero, ero terrorizzato a pronunciare Akpa Akpro perché è un cognome molto particolare. Dietro le quinte mi hanno detto di avere un timbro più basso e più cattivo soprattutto per le formazioni: sabato ho fatto una prova, un’altra l’avevo fatta una settimana prima. Allo stadio non si sente molto bene soprattutto stando in regia: mi sarebbe piaciuto stare a bordo campo e naturalmente con il pubblico all’interno. Quando torneremo alla normalità mi gaserò ancora di più. Vorrei ringraziare pubblicamente Andrea Casta il violinista che è presente alle partite della Lazio, siamo amici e colleghi, abbiamo condiviso tante serate in Italia e all’estero: grazie a lui sono stato presentato”.

RAPPORTO CON I GIOCATORI

L’obiettivo è creare un po’ di festa allo stadio e far divertire la gente. Ora non so se potrà esserci lo speaker (a causa del nuovo dpcm sul Coronavirus) allo stadio, per il momento so che ci sarò alla prossima con la Juve. Me l’avevano detto però prima del dpcm ora vedremo se sarà confermato. Ti ha scritto qualche giocatore dopo la serata? Per il momento ancora no. Ho avuto l’onore di conoscere qualche giocatore, tra cui Immobile e Milinkovic, alla cena per la conquista della qualificazione della Champions League ma per il momento nessuno ha ripostato i miei posti (guarda il sito Instagram)”.

 

BRUGES LAZIO Acerbi: “Daremo il massimo”

Acerbi è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Brugge Lazio in programma per domani sera.

“Giochiamo ogni tre giorni e non è una situazione facile perché siamo in emergenza. L’importante è essere in undici e daremo il massimo impegno per provare a vincere le partite”, ha riferito Acerbi alla conferenza stampa di Brugge Lazio. Contro il Brugge “giocheremo alla pari. Anche il Borussia Dortmund era favorito rispetto a noi”, Acerbi ha sottolineato che “saranno determinanti le motivazioni che metteremo in campo”.

 

LAZIO Inzaghi sulla situazione Covid

Simone Inzaghi ha parlato alla conferenza stampa di presentazione di Brugge Lazio e aggiornato in merito alla situazione Covid all’interno della squadra

“Ci sono dei calciatori che sono rimasti a Roma, qui saremo in 16”, ha riferito Simone Inzaghi alla conferenza stampa di presentazione della partita di domani allo stadio Jan Breydel, aggiungendo che “nella giornata di domani la Società diramerà un comunicato prima della gara in merito alla situazione relativa al Covid19”. “Non ci aspettavamo questa situazione”, ha proseguito, “ci saremmo voluti presentare in Belgio con tutti gli effettivi a disposizione. Domani chi giocherà darà il massimo per la maglia”.”Si stanno processando gli ultimi tamponi. I convocati saranno coloro che giocheranno la sfida, vedremo se potremo aggregare altri effettivi”, ha concluso.

FIFA – Il presidente Gianni Infantino positivo al Covid-19

Nella giornata odierna, il presidente della Fifa Gianni Infantino è risultato positivo al Covid-19

Gianni Infantino positivo al Coronavirus. Il presidente della Fifa ha manifestato lievi sintomi e si è pertanto posto immediatamente in isolamento domiciliare. Rimarrà in regime di quarantena almeno per una decina di giorni.

PD Campidoglio: “Stadio Flaminio? Priorità coinvolgere la Lazio”

PD Campidoglio – Nella giornata di oggi, il capogruppo democratico in assemblea capitolina Giulio Pelonzi ha detto la sua sul futuro del Flaminio

PD Campidoglio: “Sono al corrente che molti tifosi della Lazio hanno forti aspettative sul futuro dello stadio Flaminio. Credo però che al di là dell’interesse o meno del presidente Lotito, sia comunque necessario avviare un tavolo istituzionale per valutare tutte le possibili opzioni per la rinascita dello stadio Flaminio che resta un piccolo gioiello di architettura. Ritengo prioritario il coinvolgendo delle commissioni urbanistica e sport il coinvolgimento della storica Polisportiva Lazio nel quadro di una riqualificazione dell’infrastruttura sportiva e della zona circostante”. 

Bruges Lazio Inzaghi: “Siamo in emergenza ma domani daremo tutto”

BRUGES LAZIO Inzaghi – Nella giornata odierna, Simone Inzaghi ha presentato il match di domani

BRUGES LAZIO: “Una vigilia diversa rispetto alle altre, ma dobbiamo andare a fare una gara importante contro una squadra che ha vinto la prima. Andiamo oltre l’emergenza che purtroppo colpisce tutti in questo momento. Il problema principale è non avere rotazione, facciamo di necessità virtù, ho pochi conti. Abbiamo giocato tre giorni fa con il Bologna, questo è il momento, andiamo avanti. Sappiamo che ogni domenica e in settimana in Champions ci sono responsabilità. Dobbiamo dare seguito all’ottimo esordio con il Dortmund. Ce la vediamo contro una squadra che ha vinto il campionato belga, ha vinto a San Pietroburgo. La gara complicata. Parliamo di una formazione fisica, con un ottimo centrocampo. Servirà una partita molto intensa, in Europa i ritmi sono alti, cerchiamo di portare a casa un risultato positivo. Ho Muriqi, Caicedo e Correa, vedremo chi giocherà dal primo minuto”.

BRUGES LAZIO – 4 giocatori esclusi dalla trasferta. Tra questi Immobile

LAZIO BRUGES – Quattro giocatori, stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, sarebbero stati esclusi dalla trasferta in Belgio

LAZIO BRUGES – Si attendono ancora comunicazioni ufficiali in merito ma stando all’indiscrezione lanciata dalla Gazzetta dello Sport, Immobile, Lazzari, Anderson e Luis Alberto sarebbero stati esclusi dalla lista dei partenti per il Belgio. In attesa di conferme, si teme dunque un possibile focolaio Covid in casa biancoceleste. Lazio decimata, dunque, in vista della trasferta di Champions League di domani a Bruges. Alla seduta di rifinitura svolta oggi a Formello erano soltanto in 12 i calciatori della prima squadra in campo. A questi, il tecnico ha aggiunto alcuni giovani della Primavera. Assenti inoltre, già dalla giornata di ieri, Pereira, Leiva, Luiz Felipe, Escalante, Cataldi e Strakosha.

Lazio rinnovi per Acerbi e Akpa Akpro: tutto pronto per le firme

Lazio rinnovi per Acerbi e Akpa Akpro – I due calciatori presto riceveranno l’adeguamento e il rinnovo di contratto

Lazio rinnovi per Acerbi e Akpa Akpro – Per Acerbi le cose si complicarono diversi mesi fa quando, durante la vigilia della partita della Nazionale contro l’Olanda, se ne uscì con un commento che mise e fece arrabbiare i tifosi biancocelesti. Ma ora è tutto sistemato, quel capitolo è stato messo da parte e ora Francesco è pronto a legarsi alla Lazio fino a fine carriera. Il difensore andrà a percepire 2,5 milioni con il rinnovo fino al 2025. Discorso diverso per l’ivoriano Akpa Akpro che piano piano sta sempre più entrando nel progetto Lazio e dopo il gol in Champions contro il Dortmund, si è conquistato la maglia da titolare in campo contro il Bologna (anche grazie all’assenza di Milinkovic). Per lui l’aumento sarà da 300.000 a 800.000 a stagione più il rinnovo che al momento scadrà nel2022. L’agente dei due ragazzi è Federico Pastorello che a breve sarà a Roma per rendere ufficiali i due rinnovi.

TIFOSI LAZIO Intervista al Nebeskoplavi, il fan club nato grazie alle prodezze di Boksic

Lazio ansia tamponi positivi: ieri diverse assenze ingiustificate tra cui Leiva

Lazio ansia tamponi positivi: ieri diverse assenze ingiustificate tra cui Leiva

Lazio ansia tamponi positivi – In casa biancoceleste cresce la preoccupazione per dei tamponi che potrebbero risultare positivi in vista del match di domani. Intanto a Formello ci sono diversi giocatori assenti

Lazio ansia tamponi positivi – In casa Formello cresce la preoccupazione. Nella seduta di allenamento di ieri, non sono scesi in campo moltissimi giocatori tra cui: Strakosha, Armini, Leiva, Cataldi e Luiz felipe, tutti senza un valido motivo. Già, perché nessuno di loro è infortunato, o almeno non è stato comunicato nulla del genere. Senza contare che Strakosha e Armini, non hanno preso parte alla partita vinta contro il Bologna. Cataldi invece, risulta assente da qualche partita. Ieri mattina, i giocatori hanno effettuato i tampini della Uefa per capire la disponibilità per la partita della Champions e proprio grazie a questi tamponi, si è notata l’assenza di Leiva e Luiz Felipe. Se i 5 non dovessero allenarsi neanche oggi, la loro esclusione in vista della sfida contro il Bruges diventerebbe certa, mettento però così, Inzaghi davanti a scelte obbligate. A centrocampo è assente anche Escalante per un problema alla coscia, difficilmente dovrebbe recuperare per domani. Nel frattempo oggi la squadra scenderà nuovamente in campo per l’ultimo allenamento pre gare, dopo di ché pranzerà e volera in Belgio. In casa Lazio cresce l’ansia di possibili positivi o nuove ripercussioni.

LA NOSTRA STORIA Pino Wilson, il capitano del primo scudetto

SERIE A – Il presidente Dal Pino: “C’è preoccupazione, siamo vicini al collasso”

LA NOSTRA STORIA Pino Wilson, il capitano del primo scudetto

Il 27 ottobre 1945 nasce a Darlington, in Gran Bretagna, il capitano del primo scudetto della Lazio Giuseppe ‘Pino’ Wilson. Figlio di un militare inglese, Denis Wilson, di stanza alla NATO, e di madre italiana, Rachele. I due si erano conosciuti a Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale.

GLI INIZI

Ben presto si trasferiscono tutti a Napoli dove ‘PinoWilson inizia a dare i primi calci al pallone. Cresciuto in una famiglia agiata, studia e fa sport. Dopo aver militato nella Juvenapoli, squadra di un quartiere partenopeo, nel 1964 viene tesserato per la CRAL Cirio, squadra militante in Serie D, dove gioca nella stagione 1964/65 come jolly difensivo. Un anno prima aveva rifiutato un’offerta della Lazio perché si sentiva troppo giovane per allontanarsi da casa. E, soprattutto, perché ci teneva a studiare e a completare il liceo classico. Terminata quell’esperienza viene assorbito dall’Internapoli, squadra appena nata con la vana speranza di contrapporsi al più quotato Napoli. Con la nuova maglia, nel torneo di IV serie nel campionato 1965/66, gioca 32 gare con ottime prestazioni.

L’INCONTRO CON CHINAGLIA

A fine stagione, nel giugno 1966, Pino Wilson indossa per la prima volta la maglia della Lazio prendendo parte in prestito-prova alla VII edizione del Torneo Umberto Nistri. Viene schierato con il numero 2 nell’incontro Lazio-Sampdoria 1-1 del 26 giugno 1966 e con il numero 6 due giorni dopo in Lazio-Bettini Quadraro 4-0. Nella stagione successiva è un punto fermo della sua squadra. Raggiunge la promozione in Serie C, mettendosi in mostra nel ruolo di libero. L’anno dopo viene raggiunto da un nuovo compagno di squadra appena arrivato dalla Massese e con il quale stringe subito amicizia: Giorgio Chinaglia.

I DUE SOTTO LA LENTE DEGLI OSSERVATORI 

Grazie a lui in difesa e alle reti del ragazzone toscano la squadra campana ottiene il nono posto in classifica con una squadra di esordienti nella categoria. Ma è nel 1968/69 che Pino Wilson si mette in mostra ottenendo con i suoi compagni un clamoroso terzo posto sfiorando la Serie B. Durante alcune gare dell’Internapoli in tribuna è presente Flamini. L’osservatore biancoceleste per conto del tecnico argentino Juan Carlos Lorenzo si appunta subito il suo nome e quello di Giorgio.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

È il presidente Lenzini che riesce a portare a Roma Wilson e Chinaglia nell’estate 1969. A distanza di sei anni dalla prima apparizione con la maglia biancoceleste la Lazio torna a incrociarsi con la vita del giovane Wilson. Come giunge a Roma Lorenzo lo inserisce nella prima squadra assieme ai titolari. In Lazio-Torino 1-1 del 14 settembre 1969, prima di campionato, fa il suo esordio. Pino, da quel momento, conferma tutte le cose buone mostrate in precedenza. Colleziona 28 presenze e gioca sempre a buoni livelli attirandosi le simpatie di numerosi direttori sportivi. Nel frattempo la sua amicizia con Chinaglia diventa sempre più salda.

LA SERIE B 

La Lazio di Lorenzo arriva penultima e retrocede in Serie B ma le colpe del difensore sono minime. Malgrado le offerte di buone squadre di Serie A Lenzini su indicazione del nuovo allenatore Tommaso Maestrelli non lo cede. Wilson affronta per la prima volta la serie B con la voglia di tornare subito nella serie maggiore. Il tecnico lo prende sotto la sua ala protettrice e lo nomina capitano, capendo le sue doti da leader. Fare il capitano in quella squadra dove le personalità sono molto forti e i contrasti sono all’ordine del giorno non è facile. La squadra, in contrasto con la Società per delle pendenze non pagate, si rifiuta di andare in ritiro. I biancocelesti raggiungono Terni solo poche ore prima della gara, dove vengono sconfitti per 1-0. Wilson, non riuscendo a mediare tra Società e compagni, riconsegna la fascia di capitano a Maestrelli ma l’allenatore la rifiuta e lo riconferma. La situazione torna normale ma solo a primavera i giocatori biancocelesti riescono a centrare la promozione in Serie A.

LA SERIE A E LA NAZIONALE

Wilson viene convocato nella Nazionale Militare allenata da Alzani – dove gioca una partita – e viene notato dal CT Valcareggi. Anche Chinaglia intanto parte con gli azzurri, dove all’esordio segnerà una rete contro la Bulgaria. L’appuntamento per Pino con la maglia azzurra è solo rimandato e il calciatore si consola pensando che l’anno successivo tornerà a giocare di nuovo nella massima serie. Intanto studia e dà esami all’università. Nel 1972-73 si ritrova alla guida di una difesa impenetrabile – composta da Facco, Martini e Oddi, oltre al mediano Nanni, il quale garantisce sia copertura che impostazione di gioco – che in tutto il campionato incassa solo 16 reti. Ma, nonostante ciò, il sogno di conquistare lo Scudetto svanisce nella sua Napoli all’ultima giornata.

LO SCUDETTO

La stagione successiva arriva anche la convocazione in Nazionale e anche se non giocò fu un importante premio per la sua forza e la sua classe ormai riconosciute dagli addetti ai lavori. Affronta la stagione 1973/74 con tanta rabbia in corpo visto il finale del campionato precedente, togliendosi anche la soddisfazione di segnare la rete decisiva contro la Sampdoria il 14 ottobre 1973, il primo gol nella sua carriera da professionista. Nessun avversario è in grado di fermare la corsa allo scudetto di quella meravigliosa squadra ed il 12 maggio 1974, in un oceano biancazzurro, la Lazio batte il Foggia e vince il suo primo Campionato, guidata da quell’indimenticabile capitano che ancora oggi, a distanza di anni, è amato e rispettato dai sostenitori biancocelesti.

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TIFOSI LAZIO Intervista al Nebeskoplavi, il fan club nato grazie alle prodezze di Boksic

La redazione di Laziochannel.it ha contattato il Lazio fan club Nebeskoplavi, che unisce i tifosi slavi di varie nazione. Una passione iniziata grazie a Boksic che si è poi consolidata nel tempo

Dopo l’intervista al SS Lazio FR in cui vi abbiamo raccontato la lazialità in Francia, è ora di spostarci sulla vicina costa dei Balcani dove nel 1994 è nata la passione per la Lazio grazie all’indimenticabile Alen Boksic. Una bella storia di tifo, integrazione tra tanti popoli separati dalla guerra ma uniti dalla passione biancoceleste. Ce lo ha raccontato uno dei fondatori, Zeljko Markovic.

  • Come è nata la tua passione per la Lazio? Raccontaci l’episodio o un aneddoto che ti ha fatto innamorare dei biancocelesti
    Tutto ebbe inizio nel 1994, a Pola (in Croazia), quando stavo guardando una partita Lazio-Milan con degli amici. Qui ho visto Boksic e da quel momento ho iniziato a seguire la Lazio. Quando Boksic andò alla Juve, tutti i miei amici pensavano che avrei smesso di seguire il club, invece la mia passione è rimasta. Poi Boksic è tornato e sono arrivati anche Mihajlovic, Stankovic, etc., e non ho mai smesso di amare la Lazio. Per me esiste solo la Lazio, solo la maglia!“.
  • Il fan club Nebeskoplavi unisce tanti popoli ex Jugoslavia. Come nasce questa idea di fondare questo fan club e cosa significa il nome in italiano?
    In Serbia si sono raggruppati dei tifosi della Lazio con a capo Dejan Kordić. Su un forum, Nebeskoplavi, si scambiavano informazioni sul club. In seguito il gruppo ha ricevuto membri anche dagli altri Paesi dell’ex Jugoslavia, come ad esempio la Croazia, la Slovenia, la Bosnia ed Erzegovina, la Macedonia e il Montenegro. Tutti i membri si scambiavano informazioni a vicenda sul forum menzionato precedentemente, visto che all’epoca le informazioni non erano così facilmente ottenibili come lo sono al giorno d’oggi. Dopo il forum, il gruppo ha deciso di aprire una pagina su Facebook, dove potevamo connetterci con altri tifosi molto più facilmente e velocemente. Su questa pagina venivano messe tutte le informazioni riguardanti partite, viaggi, risultati, giocatori, ecc. Lo scopo del fan club era quello di raggruppare tutti i tifosi e di dare informazioni utili ed ottime. Dejan, un mio grande amico, ha fatto un lavoro veramente eccellente. Rešad, Dejan, Toni ed io eravamo coloro che controllavano la pagina su Facebook e cercavamo sempre di essere quanto più precisi, corretti e veloci. Il termine “Nebeskoplavi” significa, ad litteram, “celesti”, però noi lo intendiamo come “Biancocelesti” poiché non esiste un termine preciso nelle nostre lingue per dire “Biancocelesti”. Dunque, da noi i “Biancocelesti” vengono chiamati “Nebeskoplavi.
  • Tante le tensioni passate tra i popoli che rappresentate. Il vostro fan club vuole dare anche un messaggio di pace e di integrazione?
    Sì, c’è stata una terribile guerra civile nell’ex Jugoslavia. La politica si è intromessa e ha fatto disunire i Paesi membri dopo 45 anni facendoli diventare indipendenti. Anche se la storia dei rapporti tra i nostri Paesi non è tanto bella, noi non ne parliamo perchè non ci interessa la politica. Infatti, la regola principale e fondamentale dei Nebeskoplavi è di non parlare di politica, religione, ed altri temi che possono creare tensione. Sulla pagina dei Nebeskoplavi si parla soltanto ed esclusivamente della Lazio. Non si parla mai dei temi “tabù”. La Lazio ci ha uniti e funzioniamo come una sola entità quando si tratta del club. Ognuno è libero di credere (o pensare) a ciò che vuole nella sua vita privata e personale, ma quando parliamo tra di noi, o andiamo iad una partita, parlare degli argomenti tabù è assolutamente vietato. Abbiamo un codice di comportamento e ci atteniamo ad esso. Se qualcuno inizia a parlare degli argomenti precedentemente nominati, viene estromesso dal gruppo“.
  • Parlando di Lazio, raccontaci della vostra visita a Formello e dell’incontro con i calciatori (in che data è avvenuto e come è stato organizzato?). Mi hai detto che avete un ottimo rapporto con Milinkovic, come è nata questa amicizia e cosa puoi raccontraci di Sergej?
    Nel 2015 siamo andati a vedere una partita contro il Torino. Dopo la partita abbiamo incontrato il nostro amico Luigi Sinibaldi (telecronista sul Lazio style channel) che conosceva il nostro gruppo da anni (anche ora ci incontriamo con lui ogni volta che andiamo a Roma o ad Auronzo). Abbiamo parlato un po’ con Luigi e ci ha invitato a Formello. È stato uno dei giorni più belli della nostra, come la chiamiamo noi, “carriera da tifosi”. Sergej era appena arrivato alla Lazio e abbiamo parlato anche con lui. Gli abbiamo dato supporto e dei consigli che ha seguito (grazie a lui la Lazio è dov’è, secondo me). Abbiamo incontrato anche Dušan Basta, che ci ha regalato la sua maglia. Non ne aveva 5 (per tutti), perciò disse che dovevamo metterci d’accordo tra di noi  per chi l’avrebbe presa, ma abbiamo deciso facilmente, essendo un gruppo molto unito. Fu un giorno fantastico, da ricordare ed eravamo felicissimi. Abbiamo incontrato anche Franjo Prce e Ravel Morrison.  Il giorno prima della partita contro il Torino abbiamo assistito alla partita della Primavera (quando giocava anche Mika Rokavec dalla Slovenia – pure lui un nostro amico). Abbiamo conosciuto Sergej grazie al nostro amico comune Aleksandar. Da giovani loro due giocavano a calcio insieme nella Vojvodina. Una volta arrivato a Roma, Sergej ha incontrato nuovamente Aleksandar che lo ha fatto conoscere a noi. Sergej trova sempre del tempo per noi. Ad esempio, ci aveva portati nell’hotel a Genova in cui risiedeva – anche a Milano, Parma, ecc. Ovunque andavamo, lui era sempre disponibile a incontrarci, a parlare con noi, a fare delle foto… Insomma, si vede che è una persona bravissima e molto rispettosa. A volte viaggiamo per più di 1000 chilometri soltanto per vedere la Lazio. Un altro bel gesto di Sergej è stato quando segnò il suo primo goal nel Derby della Capitale. Ci regalò la maglietta che aveva adosso durante la partita, che ora si trova nella camera di mio figlio, che è un suo grande fan“.
  • Tanti campioni ex Jugoslavia hanno indossato la maglia della Lazio. Quali sono i vostri top 3 e perchè?
    Per me al primo posto si trova Boksic, poi Mihajlovic e infine Stankovic. Boksic perché era un fenomeno (gli italiani lo chiamavano un alieno – lo è davvero!). Mihajlovic perché ci ha portato così tante vittorie e così tanta gioia che non potrà mai essere dimenticato. Stankovic perché è arrivato nel club da giovane, ma ha lavorato tanto ed è diventato anche lui un’icona della Lazio. Riguardo i nuovi giocattori, per me Sergej è il numero uno“.
  • Avete mai assistito a delle gare della Lazio all’Olimpico? Se si, quali? Avete avuto modo di vivere la Curva Nord?
    Finora abbiamo assisstito a più di 40 partite a Roma. Le migliori sono state la SuperCoppa contro la Juve 2017  con mio figlio quando aveva solo 7 anni, Finale Coppa Italia contro l’Atalanta e la più importante è stata quella dell 26.05.2013 quando il nostro fratello Goran dalla Macedonia, membro dei “Nebeskoplavi” era in Curva Nord. Con mio figlio sono stato a due partite di Di padre in figlio. L’ultima partita a cui sono stato è stata quella contro il Napoli per celebrare i 120 anni, a gennaio del 2020. Poi siamo stati a Brescia, Udine (dove andiamo regolarmente), Parma, Verona, Milano, Genova, Bologna, Napoli, Firenze, Pescara, Glasgow contro Celtic etc. In totale siamo stati a più di 100 partite (comprese sia le trasferte che quelle a Roma). Siamo stati anche a Bruxelles per vedere la tomba di Luigi Bigiarelli, il nostro fondatore“.
  • Quali sono le vostre iniziative per divulgare la Lazialità nella vostra terra e nelle nazioni che rappresentate?
    Ognuno di noi ha il proprio, diciamo, “sottogruppo” nel suo Paese. Ad esempio, a Pola (dove abito), in Croazia, abbiamo un sotto fan club che si chiama “Lazio Pola”. Ci riuniamo regolarmente e insieme guardiamo tante partite. Sui social media (Instagram, Facebook) mettiamo le foto di come ci divertiamo e chiamamo gli altri Laziali dalle altre regioni dell’ex Jugoslavia, e poi loro mettono le loro foto, ecc. Cerchiamo sempre di diffondere l’amore per la Lazio. Abbiamo messo il risultato della vittoria contro il Dortmund su Facebook – perciò anche quelli che non seguono il calcio italiano o tedesco potevano avere notizie sulla Lazio“.
  • Cosa ti aspetti dalla stagione attuale e un commento sulla Lazio di oggi.
    Per questa stagione ci aspettavamo un po’ di più dal calcio mercato in difesa. Speriamo che Muriqi dimostrerà di essere forte. L’attacco è ottimo grazie a Correa e Ciro. Il centrocampo è pure ottimo grazie a Sergej e Luis Alberto. Credo che la Lazio sia il club con il centrocampo migliore in Italia. La Lazio “crea nomi”, non li compra. È un club che non spende soldi per giocatori già famosi, bensì investe in giovani talenti e li fa sbocciare. Ritengo che bisognava soltanto rinforzare la difesa. Siamo sicuri che sia possibile ripetere il sucesso dell’anno scorso e che dovremmo combattere per lo Scudetto.
  • Come viene vista la Lazio nel mondo slavo?
    La Lazio è abbastanza conosciuta in Istria (la regione croata in cui abito) perché siamo molto vicini all’Italia. In Serbia è pure abbastanza conosciuta visti i tanti giocatori della Lazio di nazionalità serba, nel passato e nel presente. Per la Slovenia vale la stessa cosa come per l’Istria. Nella Bosnia ed Erzegovina è diventata conosciuta grazie a Lulic. Insomma se ne parla abbastanza. Si vede che i giocatori giocano con tutto il cuore e provano amore verso il club. La maggior parte di loro non è arrivata nel club solo per i soldi, bensì soltanto per il desiderio di giocarci e appartenerci“.
  • Infine raccontaci come vivete nella vostra terra il derby e la rivalità con la Roma. E’ paragonabile al derby tra Stella Rossa e Partizan?
    Il derby è una cosa speciale. Cerchiamo sempre di andare a Roma per guardarlo, ma se non riusciamo lo guardiamo tutti insieme in televisione. Le tensioni e le emozioni sono tante e profonde prima del derby. È una partita veramente particolare. Non saprei compararlo a Stella Rossa e Partizan (né a Dinamo e Hajduk  in Croazia) poiché non seguo questi club. Nella mia mente c’è soltanto la mia carissima Lazio. Ho degli amici che tifano per questi club e credo ci sia sempre lo stesso tipo di tensione come durante il derby tra la Lazio e Roma. Insomma, un’atmosfera abbastanza intensa“.

Intervista a cura di Marco Corsini (Facebook)

SERIE A – Il presidente Dal Pino: “C’è preoccupazione, siamo vicini al collasso”

SERIE A – Nella giornata di oggi, all’indomani del nuovo Dpcm diramato dal Governo, il Presidente Dal Pino ha analizzato la situazione

Il Presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino: “Mi auguro che il Governo comprenda il valore del calcio come industria, al di là di ogni superficiale demagogia. C’è molta preoccupazione, siamo vicini al collasso e temo che l’economia del Paese pagherà a caro prezzo le misure restrittive imposte. La salute viene al primo posto ma è importante fare le cose per bene, pianificando a medio lungo termine e pensando alle conseguenze sull’occupazione, sul bene dei nostri cittadini e sul futuro del nostro Paese. Gli effetti collaterali dei recenti provvedimenti colpiscono molti settori, tra cui il nostro, che nel 2020 alla luce della chiusura degli stadi ha perso 600 milioni di euro. Ci aspettiamo attenzione e sensibilità da parte del Governo. Il Presidente del Consiglio Conte ha detto a chiare lettere che i settori pregiudicati dalle chiusure forzate avranno un ristoro, per cui ci aspettiamo che un’industria come la nostra, che versa ogni anno oltre 1 miliardo di euro in contribuzione, venga tutelata e riceva quanto annunciato”. Così Paolo Dal Pino ai microfoni dell‘Ansa.

LAZIO – Riccardo Cucchi elogia Immobile e Luis Alberto

A due giorni dalla vittoria contro il Bologna, il giornalista Riccardo Cucchi ha elogiato Ciro Immobile e Luis Alberto

Riccardo Cucchi: “Immobile sta scrivendo pagine straordinarie di calcio con la maglia della Lazio. Sono convinto e mi auguro che supererà Silvio Piola nella classifica dei migliori marcatori di sempre nella storia del club. Ciro è un giocatore importante per la squadra e per l’ambiente, partita dopo partita dimostra il proprio valore e il proprio attaccamento ai colori biancocelesti. Luis Alberto? Lo ritengo il migliore nel suo ruolo in Italia e tra i top in Europa. Contro il Bologna ha segnato un gol incredibile recuperando palla e involandosi verso l’area prima di scagliare un missile sotto la traversa. Per i suoi movimenti e la visione di gioco mi ricorda Mario Frustalupi“. Così Riccardo Cucchi ai microfoni di Lazio Style Radio.

BRUGES LAZIO – Il programma dei padroni di casa e la probabile formazione

BRUGES LAZIO – Mercoledì 28 ottobre, allo stadio Jan Braydel, di scena il match valido per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League

BRUGES LAZIO – I padroni di casa scenderanno in campo nella giornata di domani alle 10.40 per sostenere, alla vigilia del match contro i biancocelesti, l’allenamento di rifinitura. Alle 14.00 in programma la conferenza stampa, alla quale prenderanno parte l’allenatore Philippe Clement e un tesserato del club. Il Bruges, reduce dal successo per 1-2 contro lo Zenit San Pietroburgo in Russia, condivide con la Lazio la testa della classifica (biancocelesti virtualmente avanti per differenza reti) nel gruppo F. Di seguito la probabile formazione della compagine belga:

CLUB BRUGGE (4-3-3): Horvath; Clinton Mata, Mechele, Ricca, Sobol; Vormer, Vanaken, Rits; Diatta, Bonaventure, De Ketelaere. All.: P. Clement.

LAZIO Formello – Seduta tecnica in vista del Bruges. Tante le assenze

LAZIO Formello – Nella giornata di oggi, la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per preparare la partita contro il Bruges

LAZIO Formello – Ieri seduta di scarico all’indomani della vittoria sul Bologna. Oggi la squadra si è ritrovata a Formello per sostenere l’allenamento in vista della sfida contro il Bruges, in programma mercoledì alle 21 allo stadio Jan Breydel. Riscaldamento iniziale incentrato sulla mobilità articolare per tutto il gruppo che, successivamente, ha svolto delle esercitazioni tecniche sulla trasmissione del pallone. La seduta è proseguita con un lavoro a parte per chi ha giocato dal 1′ con il Bologna, mentre il resto dei giocatori ha dato vita a un’esercitazione focalizzata su cross e tiri in porta. All’allenamento odierno (dopo un breve lavoro differenziato) hanno preso parte, in gruppo, Milinkovic e Marusic, che saranno dunque a disposizione per la trasferta in Belgio. Assenti a Formello, oltre ai lungodegenti Lulic e Radu, anche Escalante (problemi muscolari), Leiva (uscito al 42′ contro il Bologna), Cataldi e Strakosha. Possibile, dunque, che tra i pali contro il Bruges tocchi ancora a Reina. Oggi in campo non si è visto nemmeno Luiz Felipe, rientrato da protagonista contro il Borussia, in panchina sabato contro i rossoblu e a riposo da due giorni. Domani, in occasione della seduta di rifinitura alla vigilia della sfida di Champions, scatteranno le prove tattiche.