Home Blog Pagina 1488

CORONAVIRUS JUVENTUS Dybala: “Sono guarito, ma che paura”

CORONAVIRUS L’attaccante della Juventus, Paulo Dybala: “Sono guarito, ma che paura”.

Dopo il brutto momento appena passato il giocatore della Juventus, Paulo Dybala, torna a parlare dell’emergenza coronavirus: “Ogni giorno muoiono molte persone, le cose vanno molto male. Non si riescono a gestire più i casi. Per questo molti Paesi hanno inviato i loro medici. Non è una ca…, bisogna fare attenzione. Le persone devono rimanere a casa. È una questione psicologica, all’inizio ho avuto paura ma ora va bene. Negli ultimi giorni non abbiamo avuto sintomi. Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti non avevo più fiato. Lì ci siamo resi conto che qualcosa non andava bene. Poi i test ci hanno rivelato che eravamo positivi al virus. Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e mentre dormivo sentivo freddo. All’inizio non ho pensato di cosa potesse trattarsi ma già era successo ad altri due compagni. Io ero l’ultimo. Avevamo mal di testa ma era consigliabile non prendere nulla. Il club ci ha dato delle vitamine e con il tempo le cose sono migliorate”.

CORONAVIRUS – PROROGATA LA QUARANTENA E NO AGLI ALLENAMENTI

ULTIM’ORA CORONAVIRUS – PROROGATA LA QUARANTENA E NO AGLI ALLENAMENTI

Ultim’ora Coronavirus: nuovo decreto firmato dal premier Conte in cui viene annunciata la proroga dell’isolamento e vietati gli allenamenti in gruppo.

Ultim’ora Coronavirus, Conte proroga la quarantena. Ecco le parole del Presidente del Consiglio in conferenza stampa: “In questo momento non possiamo allentare le misure restrittive: non possiamo vanificare gli sforzi fatti finora. Per questo ho fermato un nuovo decreto che proroga l’isolamento fino al 13 aprile. In questo nuovo decreto inoltre sono vietati gli allenamenti di gruppo: gli atleti potranno continuare ad allenarsi ma singolarmente. In questo modo nessuna società sportiva potrà vantare delle pretese”. Lotito e non solo avvisati: la ripresa della stagione dovrà ancora attendere.

Serie A Gravina: “Ipotesi ripresa del campionato il 20 maggio”

Serie A Gravina, presidente della Federcalcio, torna a parlare della possibilità della ripresa dei campionati. Ipotizzata anche una data.

Serie A Gravina a tuttomercatoweb: “Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l’ipotesi è partire dal 20 di maggio oppure i primi di giugno in modo che potremo a luglio definire i nostri campionati. Oggi nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere. La finestra di fine maggio, fino al 15-31 luglio sarebbe quella che io individuerei, in modo da avere tutto il tempo per iniziare a programmare la stagione 2020-21. L’ipotesi di assegnare lo scudetto non la prenderei in considerazione: anche la Juve ha già dichiarato che non sarebbe contenta di ricevere questo trofeo”.

CORONAVIRUS Raccolta fondi ex giocatori del Palermo

CORONAVIRUS Raccolta fondi ex giocatori del Palermo.

Con il supporto di Fondazione Sicilia, che ha già stanziato 50.000 euro a sostegno dell’iniziativa, e Coop Alleanza 3.0 aperta una raccolta fondi con la collaborazione di ex giocatori del Palermo. Afriyie Acquah, Amauri Carvalho de Oliveira, Federico Balzaretti, Francesco Benussi, Manuel Blasi, Cesare Bovo, Giacomo Brichetto, Igor Budan, Moris Carrozzieri, Mattia Cassani, Matteo Darmian, Roberto Guana, Francesco Guidolin, Simon Kjær, Josip Ilicic, Fabio Liverani, Fabrizio Miccoli, Giulio Migliaccio, Antonio Nocerino, Javier Pastore, Mauricio Pinilla, Fábio Henrique Simplício, Salvatore Sirigu, Davide Succi, Cristian Zaccardo, hanno deciso “di creare e partecipare a una raccolta fondi volta a supportare le fasce più deboli della nostra amata Palermo”.

Con il coordinamento del Comune di Palermo i buoni pasto saranno distribuiti alle famiglie bisognose individuate da Banco Alimentare, Banco delle Opere di Carità e Caritas. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune e dell’Arcidiocesi di Palermo. Per donare: Gofundme “Insieme per Palermo”: https://www.gofundme.com/f/insiemeperpalermo o tramite Bonifico Bancario: IBAN: IT70O0502904600CC0040006914 – BIC: PDSCIT31XXX (per i bonifici esteri) inserendo come causale “Insieme per Palermo”.

LAZIO – ECCO QUANTO SONO COSTATI I NUOVI ACQUISTI: LAZZARI SUL PODIO

Lazio ecco quanto sono costati i nuovi acquisti, Lazzari sale sul podio

Lazio ecco quanto sono costati i nuovi acquisti arrivati in questa stagione, Lazzari è il terzo giocatore più costoso dell’era Lotito

Lazio ecco quanto sono costati i nuovi acquisti – La Lazio ha pubblicato sul proprio sito ufficiale, la relazione semestrale del bilancio in cui si possono vendere i costi e i ricavi relativi all’ultimo calciomercato. Come al solito, i biancocelesti hanno chiuso in attivo la sessione estiva e invernale. In questa stagione, al primo posto troviamo Manuel Lazzari, l’esterno è costato 13,7 milioni più il cartellino di Murgia valutato 4 milioni. La cifra finale è quella di 17,7 milioni che lo rende di diritto il terzo giocatore più costoso acquistato da Lotito. Chi è costato di più è stato Mauro Zarate, l’attaccante venne acquistato per ben 23 milioni, al secondo posto il Tucu Correa per 15 + 3 di bonus, totale di 18 milioni per l’argentino.

Invece per l’acquisto di Vavro sono stati spesi 10,5 milioni, Jony era svincolato dal Malaga ma è stato capitalizzato per 1,4 milioni. Anche per il giovane Raul Moro sono stati versati 6 milioni al Barcellona, Tare crede molto in lui e ha chiesto uno sforzo al presidente per un giovane talento che secondo lui esploderà. Piccole spese ma anche un’entrata grazie alle cessioni di Bruno Jordao e Pedro Neto. Sono stati venduti al Wolverhampton per 26,8 milioni, la Lazio così ha ottenuto una plusvalenza di 10, 5 milioni.

SERIE A Assemblea straordinaria per calendario e stipendi

Seria A – Diaconale: “C’è un’ipocrisia di fondo che non accetto”

SERIE A Possibile campo neutro per le squadre in zona a rischio

SERIE A Possibile campo neutro per tutte le squadre che si trovano nelle zone di pericolo e con il pericolo di contagio

SERIE A Possibile campo neutro – La Lega sta decidendo se riprendere il campionato tra qualche mese. Il loro auspicio sembrerebbe quello di far ripartire il calcio a maggio con chiusura il 31 giugno; purtroppo però, ciò non dipende da loro ma da quanto verrà sconfitto il Coronavirus. Per ora è stata “fissata” la data del 24 maggio, con la conseguente ripresa degli allenamenti intorno alla metà di aprile. Lotito spinge per tornare nei centri sportivi subito, ma è ancora in atto il decreto e probabilmente subirà un prolungamento, se così dovesse essere, i calciatori non si potrebbero allenare. Al termine della stagione mancano ancora 12 partite.

Un’ipotesi che la Lega sta studiando, sarebbe quella di spostare le squadre maggiormente colpite nelle Regioni più “sicure”, non creerebbe nessun svantaggio visto che avrebbero comunque giocato a porte chiuse, anzi, andrebbero in zone in cui il contagio è arrivato meno, quindi si sentirebbero più tranquilli. Intanto in Lega sperano che il virus finisca presto e che la Nazioni si riprenda.

SERIE A Assemblea straordinaria per calendario e stipendi

CORONAVIRUS Buone notizie per Manolo Gabbiadini

SERIE A Assemblea straordinaria per calendario e stipendi

SERIE A Assemblea straordinaria per calendario e stipendi.

Dopo l’incontro a vuoto tra la Lega Serie A e l’Assocalciatori sulla questione stipendi convocata un’assemblea straordinaria per venerdì alle 15. All’ordine del giorno anche un’ipotesi di addendum all’accordo collettivo con l’Aic. Previsto anche un aggiornamento sugli scenari del calendario per portare a termine la stagione. Le parti in causa si sono aggiornate per cercare di trovare un accordo. Dopo lo slittamento di ieri in conference call l’ad della Lega, Luigi De Siervo, ha avanzato la proposta dei club di congelare i pagamenti per quattro mesi. Un mese solo la controproposta dell’Aic guidata da Tommasi, che non gradirebbe neanche l’idea di rinunciare alla messa in mora fino a luglio.

LA NOSTRA STORIA Il difensore Giuseppe Galvanin

LA NOSTRA STORIA Giuseppe Galvanin nasce a Vicenza il 1 aprile 1938.

Inizia a giocare come difensore nel 1958 con il Marzotto Valdagno con cui gioca due campionati di serie B. Nell’estate del 1960 Galvanin passa al Vicenza ma non scendendo mai in campo nel mercato autunnale si trasferisce alla Tevere Roma dove resta per due stagioni. Nella stagione 1962/63, dopo aver svolto la preparazione estiva con la Roma si trasferisce al Como prima di passare a novembre alla Lazio. A fine stagione torna alla Tevere Roma dove resta un anno prima di passare al Trani.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

ACCADDE OGGI Simeone abbatte la Juventus a domicilio: parte la rincorsa Scudetto (VIDEO)

Mai fu così diabolico un pesce d’aprile… Eppure non fu uno scherzo ma una triste realtà per i bianconeri. Diego Simeone abbatte la Juventus a domicilio.

Diego Simeone abbatte la Juventus a domicilio. Ebbene si quel sabato 1 aprile del 2000 ci fu la svolta del campionato. La Lazio salì a Torino, sei giorni dopo la vittoria nel derby che avvicinò i biancocelesti a -6 dalla Juventus capolista. In una bella serata primaverile il Delle Alpi assiste a un capolavoro tattico da parte di Eriksson. Di contro Ancelotti gettò alle ortiche un match point che poteva chiudere il discorso scudetto. Ma il 4-5-1 laziale ingabbiò la fantasia di Zidane e Del Piero, bloccando anche Filippo Inzaghi. La Lazio è decisa a fare bottino pieno e prima Nedved, poi Simone Inzaghi mettono i brividi alla retroguardia bianconera. Ballotta, che prese il posto di Marchegiani infortunatosi nel derby, si fa trovare pronto sulle giocate di Zidane. Il primo tempo termina 0-0.

SIMEONE FA LA STORIA

Nella ripresa accade l’episodio chiave. Simone Inzaghi sfugge a Ferrara che lo stende, doppia ammonizione ed espulsione per il difensore. Veron pennella in area dove un gigantesco Simeone, trafigge Van der Sar con un preciso colpo di testa. È il minuto 66, è il minuto che cambierà per sempre i destini di Lazio e Juventus nell’anno 2000. I biancocelesti con questa vittoria si portarono a -3 dalla Juve. Indimenticabile il gesto di Simeone che indica il 3 con la mano. Il resto è storia…

https://www.youtube.com/watch?v=OsoQlCmK1v0

SEGUICI SU GOOGLE EDICOLA

DIVENTA NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LASCIA UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

CORONAVIRUS Buone notizie per Manolo Gabbiadini

CORONAVIRUS Buone notizie per l’attaccante della Sampdoria Manolo Gabbiadini.

Manolo Gabbiadini racconta la quarantena dopo la scoperta della sua positività al coronavirus: “Ero a casa e il dottore mi chiamava ogni giorno. Ero sempre sotto controllo. Ora finalmente sono tornato negativo. Sto bene, ho ripreso ad allenarmi a casa. La mia malattia è stata leggera. Ho avuto la febbre un giorno e una brutta tosse per cinque o sei. Ora mi sono tornate le forze. Sono due settimane che mi alleno con continuità. Nelle prime due settimane ancora non stavo bene. Ho evitato di allenarmi perché non ero in gran forma. Ho ricevuto tantissimi messaggi. Sono stato il secondo della serie A a risultare positivo. Su Whatsapp sono arrivato a più di trecento messaggi. Ci ho messo una settimana a rispondere. Mi hanno colpito tutti quei messaggi. Significa che ci sono tante persone che mi vogliono bene. Tra questi i miei ex allenatori che magari non sento molto. Mi ha fatto davvero piacere”.

CORONAVIRUS – COMUNICATO LAZIO: “IN CASO DI RIPRESA DELLA SERIE A NESSUN GRAVE IMPATTO SUI RICAVI”

Seria A – Diaconale: “C’è un’ipocrisia di fondo che non accetto”

Diaconale è intervenuto ai microfoni di Sport Italia per parlare della situazione del campionato di Serie A

Non si gioca ma ormai siamo vicini a una decisione. Ognuno pensa al suo orticello ma oltre alla salute dei cittadini italiani, c’è anche un sistema calcio da salvaguardare. Questo il senso delle dichiarazioni di Arturo Diaconale responsabile della comunicazione della Lazio, ospite da Criscitello su Sport Italia.

LE PAROLE DI DIACONALE

“Non è uno scontro fra Lazio e Juventus, diciamo che ci sono due società che sono portatrici d’interessi diversi, ma che però dovrebbero convergere sul bene del sistema calcio. Noi diciamo solo che, se ci sono le condizioni per ripartire e salvaguardare la salute di tutti, sia giusto giocare (così come vuole la UEFA e come farà anche la Bundesliga). Bisogna tutelare anche le piccole squadre calcistiche che per questo problema del Coronavirus potrebbero avere seri problemi finanziari. Noi non possiamo mettere a rischio il ritorno alla normalità.”

LA STOCCATA ALLE SQUADRE FUORI DAI GIOCHI

“C’è un’ipocrisia di fondo che non accetto: le società che non vogliono ripartire sono le società che lottano per la salvezza, oppure chi quest’anno ha fatto un campionato al di sotto delle proprie capacità“, (Torino e Roma). “Noi ci auguriamo di trovare un’intesa, un punto comune per tutelare la salute di tutti, gli interessi economici del sistema calcio e gli interessi sportivi che verranno fuori dalle forze in campo. Ognuno ha i propri interessi che spesso sono virtuosi e, in taluni casi, peccaminosi. Perché poi questa ipocrisia di fondo non l’accetto. Chi sta andando bene vuole continuare a giocare, come è giusto che sia. Mentre chi sta andando al di sotto delle attese, preferisce sospendere il campionato, e questo non è una cosa leale da un punto di vista sportivo.”

 

Candreva ricorda i bei tempi alla Lazio

Nel corso di una diretta Instagram con Cronache di Spogliatoio, l’ex biancoceleste Antonio Candreva ha parlato della sua attuale esperienza all’Inter e dei compagni di squadra, ricordando però anche il periodo alla Lazio e il suo ruolo in campo nel corso degli anni. “Quando sono arrivato alla Lazio”, ha spiegato Candreva, “con Reja ho iniziato a ricoprire il ruolo di esterno destro. E’ una posizione che deve alternare il fare tutta la fascia fino al venire dentro al campo. Il millesimo di secondo è determinante nel momento in cui ti sposti la palla e riesci a crossare. I tempi sono importanti nel calcio”. L’esterno nerazzurro ha continuato: “Io ho sempre creduto in me stesso, fa piacere che gli allenatori che cambino e mi tengano al centro del progetto, è la voglia di contraddistinguersi ogni anno”. Candreva ha poi aggiunto: “Da quando sono arrivato alla Lazio, ho capito che la continuità è la cosa più importante. Ognuno di noi ha un percorso e non finisce mai l’età per imparare”.

CORONAVIRUS Lazio: “In caso di ripresa della Serie A nessun grave impatto sui ricavi”

CORONAVIRUS Lazio: “Nel caso in cui la Serie A dovesse riprendere e terminare regolarmente, considerato anche lo slittamento degli Europei e in considerazione della data di fine stagione dei contratti riferiti ai calciatori, non si dovrebbero avere significativi impatti sui proventi dell’esercizio. Tale orientamento è considerato probabile dai Consiglieri di Gestione, anche alla luce di quanto anticipato dal presidente della UEFA che ha dichiarato che la conclusione dei campionati nazionali deve avere la precedenza rispetto alle competizioni europee. Stando a quanto dichiarato dalla Uega, le opzioni immaginabili allo stato attuale consistono nella ripresa dei campionati nazionali a metà maggio, inizio giugno e fine giugno”. Così la società biancoceleste nel comunicato con cui ha reso noti i risultati economici dei primi sei mesi dell’esercizio 2019/20.

ULTIM’ORA LAZIO LOTITO PENSA AL RITIRO A FORMELLO

L’obiettivo è ripartire nella massima sicurezza igienico-sanitaria ed evitare contagi da Coronavirus. Ultim’ora Lazio Lotito pensa al ritiro a Formello.

Pazza idea di Lotito: secondo quanto riportato da Sky Sport, il presidente biancoceleste avrebbe pensato di andare in ritiro dalla prossima settimana. In questo modo la Lazio diventerebbe la prima squadra a scendere in campo dopo lo stop al campionato per Coronavirus. Dalla Lega Serie A e dall’AIC ci sarebbe stata anche una mezza apertura. Secondo lo scenario dipinto dalla tv di Murdoch Lotito avrebbe già comunicato le sue mosse alla squadra tutta in una conference call rigorosamente a distanza.

Lippi: “Arrabbiato con l’Europa. I campionati vanno completati”

Anche l’ex ct della Nazionale campione del Mondo 2006 e della Juventus Claudio Lippi ha voluto parlare del momento che stiamo vivendo a causa del Coronavirus.

Ecco le parole di Lippi:

“Mi trovo nella mia casa a Viareggio, sono sempre aggiornato sulla situazione. Però ammetto di essere infastidito dalla Comunità Europea, ogni volta sento dire che bisogna rimanere uniti per fare squadra, invece se poi andiamo a vedere, ognuno pensa ai propri interessi e fa quello che vuole. Sono molto incavolato perché l’Europa dovrebbe aiutarci e invece non fa nulla. Sì parla sempre del taglio degli stipendi dei calciatori magari dandogli anche contro, ma loro in realtà si erano già messi d’accordo per fare tutto ciò. Sono molto sensibili alle dinamiche sociali. Campionati? Secondo tutti viviamo una cosa eccezionale. Per quanto mi riguarda, dovrebbero essere tutti terminati, se necessario anche a porte chiuse. In caso i prossimi inizieranno più tardi”.

CESSIONE ROMA Saltata – Friedkin si ritira per le ripercussioni del Coronavirus

Klose: “Mi dispiace vedere l’Italia in questo modo, ho molti amici lì”

L’ex Lazio Klose spera che in Italia le cose possano migliorare pensando anche ai suoi amici che vivono qui e stanno vivendo questa situazione

L’ex Miroslave Klose, ha voluto parlare della situazione legata al Coronavirus che sta purtroppo stragi in tutto il Mondo. In questo momento allena gli Under 17 del Bayern Monaco e come tutti, è disposto a tagliarsi lo stipendio. Ha parlato anche del momento che sta vivendo l’Italia, paese a cui è rimasto molto legato dopo aver passato diverse stagioni con la la Lazio, ecco le sue parole a un portale tedesco:

“E’ tutto molto brutto, lo devo ammettere. Ho lasciato e ho tanti amici che vivono lì, sono ancora in contatto con alcuni ex compagni, perché in 5 anni si sono creati dei veri legami a livello di amicizia, quindi ci sentiamo spesso. E’ una situazione difficile, il Coronavirus ha colpito il Paese. Ho anche una persona che conosco che vive a Bergamo e non sa cosa fare in questa situazione. Non possono neanche uscire, non sanno proprio come fare in questo momento difficile, dovrebbero avere il cibo consegnato a casa. Ora non si può dire come potranno andare le cose, sia nel calcio che nella vita, però mi auguro che in futuro ci sarà una forte solidarietà”.

seguici su facebook

CESSIONE ROMA Saltata – Friedkin si ritira per le ripercussioni del Coronavirus

CESSIONE ROMA Saltata – Friedkin si ritira per le ripercussioni del Coronavirus

CESSIONE ROMA Saltata niente accorto per Pallotta e Friedkin che abbandona la trattativa con la società ritirandosi

CESSIONE ROMA Saltata – Prima che il Coronavirus colpisse tutto il Mondo, la società giallorossa, sembrava a un passo dalla cessione al magnate americano Friedkin, invece Sky ha annunciato la fine delle trattative. Visto l’impossibilità di concludere l’operazione e i continui rinvii hanno cancellato tutti gli accorti pervenuti in questi mesi, annullando così la cessione del club. Friedkin infatti si sarebbe stufato e avrebbe deciso di lasciar perdere, nonostante mancasse solamente la firma. Per il momento la decisione è questa, magari quando questa emergenza terminerà lui e Pallotta potranno ricominciare il discorso da capo.

BARCELLONA Messi annuncia il taglio degli stipendi del 70%

CORONAVIRUS Tare

Fabio Cannavaro annuncia raccolta fondi Campioni del Mondo 2006

Fabio Cannavaro annuncia una raccolta fondi dei Campioni del Mondo 2006 per fronteggiare il coronavirus.

Cannavaro annuncia una raccolta fondi tra i Campioni del Mondo protagonisti del trionfo azzurro a Germania 2006. L’ex capitano azzurro e i suoi compagni di Berlino 2006 hanno istituito una raccolta fondi per aiutare coloro che stanno lottando in prima linea: “Noi Campioni del Mondo abbiamo iniziato questa raccolta fondi attraverso il sito gofundme. È facilissimo, ti registri e puoi donare, come abbiamo fatto tutti noi. Ci abbiamo messo la faccia perché crediamo che tutti dobbiamo restare più vicini possibili a quelli che stanno lottando. Medici e infermieri che ogni giorno rischiano la vita e hanno carenza dell’attrezzatura necessaria. Quindi chiedo un piccolo sforzo a tutti quanti. L’estate del 2006 ci ha cambiato la vita. Da giocatori normali, siamo divenuti leggende viventi, quindi grande soddisfazione e grande responsabilità”.

BARCELLONA – MESSI ANNUNCIA TAGLIO STIPENDI DEL 70%

LA NOSTRA STORIA – Il fondatore Giulio Lefevre

Socio fondatore e bersagliere. Giulio Lefevre nacque a Roma il 31 marzo 1876. Abitava in Via Bocca della Verità con i genitori Luigi e Rosa Andreani e i fratelli Angelo, Guglielmo, Ferdinando e Zenaide. Uno dei tanti giovani che influenzati dalle gare delle Olimpiadi moderne di Atene 1896 si dedicò allo sport.

Prese parte a gare di nuoto sul Tevere ma la sua vera passione fu il podismo. Si allena su varie distanze prendendo spunti e suggerimenti dai numerosi testi. In particolare quelli francesi e inglesi che vengono pubblicati in quegli anni. Nel frattempo si trasferisce con la famiglia in un villino poi demolito in una fase di urbanizzazione del quartiere Prati. La sua casa era situata nelle vicinanze della Piazza d’Armi. Luogo di eccellenza per la pratica sportiva dei cittadini romani. Il 31 ottobre 1898 fu chiamato alle armi come allievo ufficiale nel X Reggimento dei Bersaglieri. Divenne sottotenente di complemento al Deposito Bersaglieri di Roma e fu assegnato al V Reggimento. In seguito raggiungerà il grado di capitano.

IL RITORNO ALLA GRANDE PASSIONE

Tornato alla vita civile si dedica sempre con più passione allo sport. In Piazza d’Armi, negli ampi spazi liberi lungo le sponde del Tevere, i giovani si ritrovavano per dare vita a gare polisportive di ogni tipo. Tra le varie discipline praticate anche il football, un nuovo sport di squadra importato a Roma da Bruto Seghettini. Lefevre diventa amico dei fratelli Luigi e Giacomo Bigiarelli. Insieme a loro e con altri sei valorosi sportivi (Venier, Balestrieri, Aloisi, Mesones, Grifoni e Massa) il 9 gennaio 1900 forma una nuova società sportiva dai colori biancocelesti: la S.P. Lazio.

LA PRIMA GARA

La prima corsa ufficiale a cui prendono parte i podisti della Lazio viene disputata a Roma l’11 marzo 1900. Gara organizzata in occasione dell’inaugurazione del monumento al re Carlo Alberto. Primo al traguardo è il campione torinese Gila che precede il concittadino Cerutti. Al terzo posto si classifica proprio Giulio Lefevre, primo tra tutti i concorrenti romani ed ai suoi stessi compagni. La S.P. Lazio grazie al piazzamento dei suoi concorrenti vince la Coppa di S.M. il Re a squadre. Il destino volle che proprio Lefevre fu il primo in assoluto a contribuire al successo della Lazio in una gara. Le competizioni sono sempre di più e lui risulta sempre tra i protagonisti. Oltre a dedicarsi allo sport lavora al Catasto come geometra.

LA VITA PRIVATA

Nel 1906 si unisce in matrimonio con Giuseppina Torchio. Sorella di due formidabili podisti e nuotatori della Lazio, Alfredo e Umberto. Nel 1907 nasce il primo figlio, Lamberto; nel 1909 il secondo, Carlo. Pur seguendo sempre con affetto le vicende della sua Lazio dirada la sua attività sportiva. Gli impegni familiari, il lavoro e il dolore per la notizia della morte a Bruxelles nel 1908 del grande Luigi Bigiarelli, pongono fine al suo impegno agonistico. Probabilmente collaborò nell’organizzazione societaria dedicandosi anche al proselitismo. Scomparve a Roma il 30 aprile 1953 all’età di 77 anni.

SEGUICI SU GOOGLE EDICOLA

DIVENTA NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LASCIA UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

LA NOSTRA STORIA Il pioniere Guido Levi

LA NOSTRA STORIA Guido Levi nacque il 31 marzo 1888 a Roma. Fu un portiere della Lazio del periodo pionieristico. Era detto ‘lo svizzero’.

Le prime notizie che riguardano Guido Levi risalgono al 1910 quando era nella formazione che disputa il I° Campionato cittadino ufficiale organizzato dalla Lega ma gioca, a livello non ufficiale, alcune partite con la Voluntas. In previsione dell’evento la società biancoceleste aveva potenziato l’indizione delle Leve giovanili e tantissimi ragazzi, soprattutto studenti, si erano sottoposti a provini con la Lazio.

Riserva del portiere Lorenzo Gaslini, diventa titolare nel 1912 quando in squadra compare anche il fratello Mario. Impiegato con ottimi risultati anche difensore. A volte in questa stagione è il capitano della squadra. Guido è un buon portiere ma ha davanti il fortissimo Gaslini. In porta gioca solo una decina di partite. Nello stesso anno fu eletto Segretario della Sezione sportiva nell’Assemblea Generale.

La sua ultima stagione da calciatore è la 1913/14, anche se scende in campo come terzino nelle primissime partite della stagione seguente. Per motivi di lavoro lascia Roma per Torino. Era anche un ottimo podista e ciclista. Guido fu soldato volontario nel 7° Reggimento Alpini e promosso sergente nel 5°. Nel 1908 dichiarato disertore e condannato a quattro mesi è retrocesso a soldato dal Tribunale Militare di Milano. Il 22 maggio 1915 fu mobilitato.

Il 6 settembre 1916 venne gravemente ferito in combattimento. Una volta ristabilito venne inviato nei reparti d’assalto e per il suo eroico comportamento fu di nuovo riassegnato al grado di sergente nel 3° Reggimento Alpini del Battaglione Fenestrelle. Alla fine della guerra, decorato per la campagna di guerra 1915-18, si stabilì a Sanremo. Nella stagione 1923/24, trentacinquenne, rientra per un breve periodo a Roma e gioca in porta qualche partita con la terza squadra.

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER