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CELTIC LAZIO Zoff: “Una sconfitta potrebbe complicare il cammino”

Dino Zoff, ex tecnico e presidente della società biancoceleste, ha detto la sua sulla gara tra Celtic e Lazio.

Le parole di Zoff su Celtic-Lazio: “La Lazio è una grande squadra e ha una buona esperienza internazionale in tutti i reparti. Inoltre ha ottime individualità. Il pericolo maggiore per il Celtic sarà Immobile. I tifosi scozzesi già lo conoscono anche per le apparizioni con l’Italia. Ciro è un attaccante top, ha grande fiuto del gol ed è molto prolifico”.

Sul Celtic Park: “Inzaghi è un allenatore che predilige la costruzione del gioco. È molto preparato e pieno di idee. Le sue squadre non fanno affidamento sulle palle lunghe ma costruiscono l’azione da dietro. Il Celtic può fare affidamento sul pubblico di Glasgow. A tal punto che non so se la Lazio possa avere la personalità di recuperare la partita una volta passata in svantaggio”.

Sul girone: “L’obiettivo dei biancocelesti è la qualificazione ai sedicesimi. Prima però deve superare il girone. Una sconfitta potrebbe complicare la situazione, quindi credo che giocherà la partita al massimo. Certo, nel quarto turno il Celtic poi dovrà sbarcare a Roma, quindi il tempo per recuperare ci sarebbe tempo. Sono molto curioso di vedere questa partita. Gli scozzesi gareggiano ogni anno in Europa e sono formidabili in casa”.

Infine sulla stellina Edouard: “Tutti ne parlano molto, quindi sono curioso di vederlo all’opera contro la Lazio. Sta facendo bene, mi sembra un giovane molto promettente. Le partite internazionali contro i grandi club europei possono dargli visibilità, quindi dovrebbe sfruttare al massimo ogni occasione”.

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DIACONALE RISPONDE A GASPERINI

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Maurizio Marini

LA NOSTRA STORIA Maurizio Marini nasce a Loreto il 22 ottobre 1912. Centrocampista cresciuto nella Lazio.

Nella stagione 1931/32 Marini è il capitano della squadra C. Gioca solo tre partite tra il 1932 e il 1934 per poi essere ceduto al Civitavecchia. Nel 1935/36 gioca nella Roma, ma con la squadra riserve. Al termine della stagione 1936/37 passa in prestito al Rimini. Successivamente si laurea in giurisprudenza e abbandona il calcio.

Da magistrato svolge la sua attività principalmente nella città di Pesaro dove assuma anche la carica di presidente della squadra della Vis Pesaro. Socio del Rotary Club di Pesaro, ricopre anche il ruolo di consigliere e prefetto della stessa organizzazione. Muore nel 1988.

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LA NOSTRA STORIA Francisco dos Santos

LA NOSTRA STORIA Francisco dos Santos nasce il 22 ottobre 1878 a Paiões, in Portogallo. Orfano dall’età di due anni, a 15 entra nella Scuola di Belle Arti Real Casa Pia di Lisbona. A 20 anni si diploma.

dos Santos gioca anche a calcio nella squadra Casa Pia. Oltre alla scultura si dedica anche alla pittura. Nel 1903 si reca a Parigi con una borsa di studio per frequentare la Scuola di Beaux Arts. A Parigi si sposa ma le condizioni economiche sono molto precarie. Nel 1906 vince un altra borsa di studio grazie alla quale frequenta L’Accademia di Belle Arti di Roma. Per mantenersi impartisce lezioni di Francese e per passione gioca a calcio come centrocampista nella Lazio.

Con i biancocelesti milita per due stagioni e diviene capitano della squadra. È in campo nelle tre partite giocate e vinte a Pisa il 7 giugno 1908 con le quali la Lazio si aggiudica la finale interregionale. Un ulteriore peggioramento delle condizioni finanziarie lo costringono a tornare in patria. Gioca, come aveva fatto nel 1904, nello Sport Lisbona e nello Sporting Club. Nel 1908 con altri fonda l’Associazione Calcio Benfica, creata dalle ceneri dello Sport Lisbona. Fu anche arbitro di calcio. Muore a Lisbona il 29 aprile 1930 a soli 52 anni per una congestione.

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Diaconale risponde a Gasperini: “E’ ingiustificabile”

Continua la guerra fredda tra Lazio e Atalanta, ai ferri corti dopo il pirotecnico 3-3 di sabato scorso. Diaconale risponde a Gasperini, dopo il “demenziale” di oggi

Quante scie polemiche a lasciato Lazio Atalanta! Dalle accuse di furbizia e di tuffi di Gasperini a Immobile, ai comunicati dei due club, alle dichiarazioni dell’agente di bomber Ciro, fino alle nuove accuse di gasperini di oggi. Una telenovela su cui Diaconale ha deciso di mettere la parola fine con una nota: “Credo che sia opportuno evitare di proseguire su una polemica che con il termine usato da Gasperini, demenziale, credo abbia raggiunto assolutamente ingiustificabile“. Così Diaconale risponde a Gasperini.

Gasperini “Il comunicato della Lazio è stato demenziale”

Atalanta Lazio, ancora polemiche. “Il comunicato della Lazio è stato demenziale. Con queste parole il tecnico dell’Atalanta Gasperini ha definito il comunicato stampa della SS Lazio.

Ecco le sue dichiarazioni: “Resto della mia idea, ho solo commentato un episodio di cui sono straconvinto. E ho sentito i commenti di tanta gente che ha giocato a calcio”. Intervistato da Sky prima dell’inizio dell’allenamento di rifinitura all’Etihad Stadium, dove domani l’Atalanta giocherà contro il Manchester City.

Il tecnico ha poi agigunto: “Il comunicato della Lazio è demenziale – aggiunge -, io non ho mai attaccato Immobile o Inzaghi.”.

La Cassazione dà ragione a Lotito: assolto

La Cassazione ha annullato una maxi multa della Consob da 530.000 euro al presidente della Lazio Claudio Lotito. Multa emessa nel 2009 per aver siglato un “patto parasociale” con Roberto Mezzaroma sulle azioni della società di calcio senza darne comunicazione all’Authority.

La Cassazione dà ragione a Lotito. I giudici della seconda sezione civile, decidendo nel merito, hanno annullato la delibera con la sanzione. Nel 2016 la Suprema Corte aveva disposto un nuovo appello, che aveva confermato la multa, contro la quale il presidente biancoceleste ha presentato nuovamente ricorso ottenendo questa volta ragione. La difesa è riuscita a far valere il fatto che prima dei fatti contestati Lotito, nel dicembre 2016, aveva lanciato un’opa sulle azioni della società assolvendo al dovere di comunicazione, e i giudici d’appello avrebbero dovuto ammettere i documenti in tal senso forniti dalla difesa.

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LAZIO ATALANTA Bergonzi: “Rigore sacrosanto”

LAZIO ATALANTA Bergonzi — Nella giornata odierna, l’ex arbitro è tornato sugli episodi del match dell’Olimpico ai microfoni di Calciotoday: “A fine partita Gasperini era arrabbiato perché è passato da uno da 0-3 meraviglioso, con dominio assoluto della sua squadra, alla rimonta della Lazio. Il risultato finale lo ha portato a dire cose fuori luogo, ma credo che uno sfogo possa capitare. Quanto ai rigori, sul primo Rocchi è posizionato bene ed l’unico che può dare un giudizio. Il pestone c’è e in questo caso solo il direttore di gara può valutare. Quando un arbitro è a tre metri vede l’episodio in modo chiaro, e se ha deciso di concedere il rigore allora bisogna dargli credito. Sul secondo c’è poco di cui discutere, è rigore netto”.

LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini: “Non conosce le nuove regole del calcio”

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LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini: le parole del giornalista sulle dichiarazioni del tecnico bergamasco dopo la partita di sabato.

LAZIO ATALANTA Cucchi duro su Gasperini. L’ex telecronista Rai è intervenuto per replicare alle dichiarazioni del tecnico dei bergamaschi nel post partita di sabato. Queste le sue parole ai microfoni di ‘RadioYes’: “Sono piuttosto severo su questo: dopo tanti anni di calcio, sono un po’ in difficoltà perché non si parla più della partita ma solo dell’arbitro. Il problema principale è la non conoscenza delle regole del calcio, che nel tempo cambiano: è obbligatorio informarsi, anche da parte degli addetti ai lavori. Poi si può giudicare il lavoro dell’arbitro, ma spesso gli allenatori peccano di non conoscenza”.

Poi sulla partita: “Per quanto riguarda la gara di sabato, il calcio è folle, questa è la sua bellezza; dopo il primo tempo nessuno avrebbe puntato sulla Lazio, ma i biancocelesti con temperamento ed un pizzico di fortuna sono riusciti a fare bene, complice anche un piccolo calo degli avversari”.

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CELTIC LAZIO Probabili formazioni – C’è Vavro, dubbi a centrocampo

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CELTIC LAZIO Probabili formazioni – In attesa della ripresa degli allenamenti, fissata per oggi alle 15, vediamo le ultime in vista della sfida di EL di giovedì.

CELTIC LAZIO Probabili formazioni – Ripartire dal secondo tempo contro l’Atalanta. Sarà questo per Inzaghi & co. l’imperativo da seguire per fare punti al Celtic Park. In un match che potrebbe già scrivere una pagina importante in ottica qualificazione. I padroni di casa comandano infatti il girone a quota 4 punti, a seguire Lazio e Cluj a 3 e il fanalino di coda Rennes a 1. Vista l’importanza dell’impegno, mister Inzaghi potrebbe dunque optare per un turnover minimo. In porta confermato Strakosha, protetto in difesa, oltre che dall’imprescindibile Acerbi, dai rientranti Vavro e Bastos. A centrocampo potrebbe rivedersi dal 1′ Leiva, out per squalifica in campionato. Il brasiliano è però insidiato da Parolo, in cerca di riscatto dopo i soli 45′ giocati sabato. Ballottaggio aperto dunque, anche se Inzaghi potrebbe anche schierare l’ex Cesena come mezzala, al posto di uno tra Milinkovic e Luis Alberto. Dovrebbe partire invece dalla panchina Berisha, che ha superato un leggero stop. In ballo per un posto anche Cataldi, anche se maggiori indicazioni si avranno solo dalle prove tattiche. A destra, l’assenza di Marusic (per l’ultima giornata di squalifica), sarà colmata, se non ci saranno nuovi problemi, da Lazzari. Sul versante opposto si giocano una maglia Lulic e Jony, mentre davanti sono due le maglie da destinare a Immobile, Correa e Caicedo. Proprio quest’ultimo è al momento in vantaggio sui compagni.

PROBABILI FORMAZIONI

CELTIC (4-2-3-1): Forster; Frimpong, Jullien, Ajer, Bolingoli-Mbombo; Brown, McGregor; Forrest, Rogic, Elyounoussi; Edouard. All. Lennon.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. All. Inzaghi.

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta: le parole nello spogliatoio

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta che ha permesso di pareggiare 3-3 una partita che sembrava ormai persa

Lazio Atalanta ecco com’è nata la rimonta – La prestazione del primo tempo contro l’Atalanta è stata a dir poco imbarazzante, in campo è apparsa poco reattiva e spesso i giocatori si trovavano fuori posizione. Il primo gol è nato da un’azione in solitaria di Gosens che è riuscito a partire da centrocampo senza essere disturbando arrivando poi a fornire l’assist decisivo. Sembra una squadra priva di motivazione e voglia e ormai la partita sembrava persa visto il 3-0.

Nel secondo tempo invece grazie agli ingressi di Cataldi e Patric, qualcosa è cambiato, una Lazio trasformata, decisa, concentrata che ha cambiato l’andamento del match ormai inaspettato. Così è arrivata la rimonta dal 3-0 al 3-3 e i biancocelesti hanno dato l’impressione di poter ottenere anche la vittoria se avessero avuto a disposizione qualche altro minuto. Ma da cosa è nata tutta questa grinta e voglia inaspettata che nel primo tempo non c’era?

DISCORSO NELLO SPOGLIATOIO

Una volta tornati nello spogliatoio dopo aver sentito i fischi di tutto l’Olimpico indirizzati a loro, c’è stato un leggero silenzio. Dopo di che, Inzaghi ha deciso di parlare tirando su la squadra, insieme a lui sono intervenuti Lulic e Correa e da veri leader hanno incoraggiato il resto dei compagni motivandoli: “Se dobbiamo perdere, facciamolo da uomini”. Parole che hanno fatto breccia nei giocatori dando quella spinta e quel motivo di orgoglio in più che serviva ed è arrivata poi la clamorosa rimonta che ha permesso alla Lazio di riacciuffare la partita.

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Immobile felice per la doppietta ma triste per le parole di Gasperini

Immobile felice per la doppietta che permette alla Lazio di agguantare la partita contro l’Atalanta ma è deluso dalle parole dette da Gasperini

Immobile felice per la doppietta che gli ha permesso di raggiungere quota 9 gol nella classifica dei marcatori portandosi da solo in testa. Però, dopo il pareggio sono arrivate molte critiche al numero 17 da parte di Gasperini, il mister bergamasco, a fine partita si è lamentato davanti alle telecamere per i rigori guadagnati secondo lui non in modo corretto “tuffandosi” per ottenere il penalty.

A Ciro queste parole non sono piaciute per niente, gli è stata parzialmente rovinata la festa, si è sentito accusare e ne è rimasto deluso. Il suo agente Marco Sommella ha voluto difendere il bomber di Torre Annunziata dalle critiche ricevute:

“Non capisco le dichiarazioni di Gasperini, sono gravi e inaccettabili. Ciro è molto deluso e arrabbiato per via di queste parole che sono arrivate da un tecnico esperto e non da un semplice tifoso. Lui ha costruito la sua carriere con sudore, sacrificio e passione. Non è un simulatore ed è infastidito per essere stato tirato fuori senza motivo. Se cadrà o inciamperà la prossima volta, che succederà?”.

BERGOMI Dà RAGIONE A GASPERINI

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Bergomi dà ragione a Gasperini: “Parole giuste, furbata dell’attaccante”

Bergomi dà ragione a Gasperini che nel post partita ha inveito contro Immobile per i due rigori conquistati e per lui da non fischiare

Bergomi dà ragione a Gasperini – La Lazio è riuscita a ottenere il pareggio in rimonta contro l’Atalanta anche grazie a due rigori guadagnati da Immobile. Il tecnico bergamasco però, ha accusato Ciro di aver rubato i rigori. Ieri a Sky Club anche Bergomi ha dato ragione al tecnico, e

“La reputo una furbata dell’attaccante che ha messo la gamba davanti al difensore. Ovviamente tutto è lecito ma è anche normale che fa Gasperini e per me ha ragione. Non aspettavo altro se non che un allenatore dicesse questa cosa, altrimenti non è più calcio. Su questi casi ormai alzo le mani perché altrimenti non potrebbe più esserci nessun tipo di contatto. Sui rigori assegnati alla Lazio troverai sempre qualcuno che dirà che erano da fischiare, perché un piccolo contatto c’è, si può mettere il piede davanti, tutto quello che vuoi, però dove stiamo andando?“.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Arturo Chini Ludueña

LA NOSTRA STORIA Arturo Chini Ludueña nasce a Canada de Gomez, in Argentina, il 21 ottobre 1904. Attaccante, naturalizzato italiano.

Fa il suo esordio molto giovane con il Newell’s Old Boys di Rosario. Era soprannominato ‘l’Avvocato’ perché laureato in Legge. Ludueña arriva in Italia nel 1926 per un provino con la Juventus ma viene ingaggiato dall’Alba. Con la fusione di quest’ultima con la Roman e la Fortitudo viene inserito negli organici della neo costituita Roma. Fu il primo straniero nella storia della società giallorossa. Nel 1933 fu convocato dalla Nazionale universitaria. Resta alla Roma fino 1934.

Messo in lista trasferimento passa alla Lazio, senza però essere mai utilizzato in competizioni ufficiali della prima squadra. Inserito nella squadra Riserve, denominata Lazio II, vince il Campionato di 2^ Divisione Lazio. Nell’estate del 1935 lascia i biancocelesti e si trasferisce al Trastevere dove rimane per tre stagioni. È morto nel 1993.

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore e dirigente Alfonso Ricciardi

LA NOSTRA STORIA Alfonso Ricciardi nasce ad Avellino il 21 ottobre 1913. Cresce nel ruolo di portiere nell’Avellino.

Dal 1932 al 1934 Ricciardi gioca nel Campobasso. Quindi si trasferisce alla Salernitana dove resta per quattro anni. Nel 1938 gioca nel Bari. In Puglia resta tre anni prima di passare al Milan. Nel maggio 1937,é il portiere del GUF Napoli che si aggiudica la VI edizione dei Littoriali. Nel 1944 è stato giocatore-allenatore nel Seregno e quindi, sempre come allenatore, all’Avellino, al Campobasso ed al Livorno dove dal 1952 al 1955 ha ricoperto l’incarico di Direttore sportivo ed amministrativo. Nel 1956 lascia il Livorno per diventare segretario nella Lazio. Nel campionato 1961/62, a partire dalla 21^ giornata, guida la Lazio. Dopo sette giornate viene sostituito da Carlo Facchini. È scomparso a Roma il 2 luglio 1980.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Giuseppe Rossi

LA NOSTRA STORIA Il portiere Giuseppe Rossi nasce a Tresana (MS) il 20 ottobre 1939. Arriva a Roma giovanissimo con la famiglia.

Giuseppe Rossi inizia a giocare come portiere nel 1956 nei dilettanti del Volsinio per poi passare in serie D nel 1959/60 al Rieti. È notato dai dirigenti biancocelesti durante una amichevole con il Rieti. Nell’estate del 1960 si trasferisce alla Lazio ed è inserito nella squadra De Martino. A fine stagione esordisce in prima squadra in Coppa delle Alpi, trofeo poi vinto dai biancocelesti. Nel 1961/62 passa in prestito al Pisa in serie C.

Tornato alla Lazio ricopre il ruolo di secondo portiere conquistando la Promozione in serie A. Rossi però avrà modo di giocare solo con la De Martino e in occasione di alcune amichevoli. Nel 1963/64 passa alla Salernitana in serie C. Con i campani resta due stagioni. Nel 1965/66 passa al Bari sempre in serie C. Torna quindi a Roma, viene assunto da un Istituto di Credito e rimane fermo una stagione. Nel 1967/68 riprende a giocare con l’Almas, dove resta per cinque stagioni prima di ritirarsi. Nel periodo all’Almas vince un Campionato di Promozione, una Coppa Italia Dilettanti e una Coppa Internazionale Ottorino Barassi.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere biancoceleste Dario Marigo

LA NOSTRA STORIA Dario Marigo nasce a Lecco il 20 ottobre 1960. Cresce nelle giovanili del Milan. Nella stagione 1979/80 passa al Chieti.

L’anno dopo Dario Marigo si trasferisce alla Lazio come terzo portiere. Nel 1982 passa al Perugia. La stagione seguente torna alla Lazio ma a ottobre passa al Campania in Serie C1. Dal 1984 al 1988 milita con il Catania. Quindi un anno nella Cavese. Nel 1990 torna al Chieti dove resta fino al 1994 quando si trasferisce al Lecco e dove conclude la carriera da calciatore.

Ha vestito per sei volte la maglia della Nazionale Juniores, per due quella della Nazionale Under 21 e altre due con la Lega Nazionale Under 21 Serie B. Terminato di giocare diventa preparatore dei portieri di Lecco, Venezia, Salernitana, Messina, Avellino. Guida in seconda il Livorno nella stagione 2004/05 e l’Hellas Verona in quella 2007/08.

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LAZIO ATALANTA Inzaghi in conferenza: “Reazione super, Gasperini non lo commento”

Lazio Atalanta Inzaghi analizza il 3-3 intreno al termine di una grande rimonta

Lazio Atalanta Inzaghi: “Penso che la partita sia stata chiara, loro nel primo tempo hanno dominato in lungo e in largo, ma nella ripresa abbiamo avuto le nostre occasioni e le abbiamo sfruttate. Le parole di Gasperini? Bisogna saper accettare le decisioni arbitrali, così come noi le abbiamo dovute accettare negli anni passati, quando abbiamo per la Champions per decisioni dubbie. Mi dispiace che si sia detto qualche cosa contro Immobile in occasione dei rigori. Nel secondo tempo Strakosha non ha fatto una parata“.

Il pareggio che significato ha?

Nel primo tempo c’è stato anche un demerito nostro. Questo pareggio è meritato perchè abbiamo avuto una reazione da squadra vera“.

Cosa hai detto alla squadra negli spogliatoi?

Di giocare aggressivi perchè dovevamo recuperare tre gol. Ho fatto subito due cambi perchè volevo fare una partita super aggressiva. Complimenti ai ragazzi“.

Lazzari cosa ha?

Ha avuto qualche problema intestinale la mattina e sembrava recuperato. Poi ha avuto una ricaduta nel riscaldamento“.

La rimonta è un segnale positivo?

Ero fiducioso all’inizio, poi la partita si è messa come avete visto. Mi dispiace che si sia sbagliato l’approccio iniziale. Abbiamo reagito da grande squadra“.

LAZIO ATALANTA Cataldi: “Grande reazione. Peccato per il primo tempo”

LAZIO ATALANTA Cataldi ai microfoni di Lsr: “La squadra ha reagito alla grande dopo un primo tempo da dimenticare. Siamo contenti di aver ripreso la partita con grande orgoglio. Nell’intervallo è cambiato qualcosa, abbiamo trovato la cattiveria che è mancata nel primo tempo. Vedendo la squadra del secondo tempo si potrebbe anche dire che questi sono due punti persi. Abbiamo saputo trovare la forza di reagire e questo è motivo d’orgoglio. Ci manca qualcosa per completare il nostro percorso di crescita. Bisogna ripartire dalla prestazione del secondo tempo e continuare a lavorare come sappiamo”.

LAZIO ATALANTA Gasperini in conferenza: “Rigori? Come in finale di Coppa Italia…”

Lazio Atalanta Gasperini è contrariato per le decisioni arbitrali

Lazio Atalanta Gasperini furioso per le scelte arbitrali: “Prendiamo atto di questa partita e delle decisioni arbitrali e andiamo avanti. Sapevamo che contro la Lazio era una gara difficile. Già accadde in Coppa Italia in finale con un rigore negato, oggi ne sono stati concessi due dubbi. Noi abbiamo avuto le nostre occasoni per vincere e non le abbiamo sfruttate. Non sono d’accordo quando sento dire che la Lazio ha meritato il pareggio, anche se nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e fallito il quarto gol in contropiede, in quanto avevamo tanti spazi a disposizione“.

LAZIO ATALANTA Immobile: “Rimonta d’orgoglio. Ripartiamo da qui”

LAZIO ATALANTA Immobile — Al fischio finale del match il centravanti biancoceleste, autore di una doppietta, ha commentato il 3-3 dell’Olimpico ai microfoni di Sky Sport: “Peccato per il primo tempo inaccettabile. Siamo scesi in campo senza spirito e senza voglia e loro hanno meritato il 3-0. Nel secondo tempo abbiamo reagito e la squadra ha tirato fuori l’orgoglio e gli attributi. Dobbiamo ripartire dalla prestazione dell’ultima mezz’ora. Recuperare 3 gol ti dà una marcia in più e questo deve aiutarci a ripartire e ridarci consapevolezza dei nostri mezzi. Il rigore? Vi prego, non fatemi più tirare rigori al novantesimo. Sto perdendo anni di vita, questo era pesante, perché la squadra meritava il pareggio”.