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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Emilio Capri

LA NOSTRA STORIA Emilio Capri nasce a Vicenza il 21 novembre 1917.

Nel 1937 l’attaccante Emilio Capri si trasferisce alla Lazio dove gioca per due stagioni. Suo il cross da cui scaturisce il goal di Busani che permise alla squadra biancoceleste di espugnare per la prima volta Testaccio nel derby del 15 gennaio 1939 (Roma-Lazio 0-2).

Nel 1940 si trasferisce al Torino dove resta due stagioni e poi torna al Vicenza dove rimane per altre due stagioni. Quindi passa al Treviso dove gioca per cinque stagioni. Chiude la carriera nel 1950/51 dopo un anno a Messina.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Walter Marcacci

LA NOSTRA STORIA Walter Marcacci nacque a Castellina Marittima (PI) il 21 novembre 1908.

Cresciuto nel vivaio biancoceleste nel 1924 Marcacci fa parte della squadra Boys. Dal 1929 gioca per cinque stagioni con la prima squadra. Nel 1932, a soli 23 anni e 8 mesi, si laurea in Medicina e Chirurgia con 110 e lode. Nel 1945/46 è dirigente del Trionfale. Muore a Roma il 28 giugno 1989.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Pietro Ghedin

LA NOSTRA STORIA Pietro Ghedin nasce a Scorzè (VE) il 21 novembre 1952. Inizia la sua carriera nel Venezia. Nella stagione 1970/71 passa alla Fiorentina. Dopo due stagioni in serie B in prestito al Catania torna in viola.

Nell’autunno del 1974 Pietro Ghedin si trasferisce alla Lazio. Si trova con Luciano Re Cecconi la sera del 18 gennaio 1977 quando quest’ultimo scambiato per un rapinatore viene ucciso e solo la prontezza di alzare le mani gli evita la stessa fine. Resta alla Lazio fino al 1979 quando passa al Pescara per poi rientrare a Roma nella stagione 1980/81.

Nel 1981 si trasferisce alla Pistoiese dove resta per due stagioni. In seguito gioca nella Vigor Senigallia e nel Siena. Terminato di giocare allena le giovanili a Malta. Allena in seconda la Nazionale di Maldini ai Mondiali del 1998, quella di Zoff agli Europei del 2000 e in quella di Trapattoni ai Mondiali del 2002 e agli Europei del 2004. Nel 2000 è nominato Cavaliere Ordine al Merito dal Presidente della Repubblica. Dal 2005 al 2011 guida la Nazionale Femminile. Dal 2012 al 2017 è CT di Malta. Risiede a Roma in zona Balduina.

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Mihajlovic esce dall’ospedale: bellissima notizia

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Finalmente terminato il terzo ciclo di cure di Sinisa Mihajlovic. Ad annunciarlo sui social la moglie Arianna evidentemente soddisfatta per la forza che sta dimostrando il marito nella lotta contro la leucemia.

Attraverso il proprio profilo Instagram, Arianna Mihajlovic ha pubblicato tre foto che la ritraggono abbracciata al marito all’uscita del padiglione 8 di ematologia dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.
“Più bella cosa non c’è. Back Home”, il messaggio che ha accompagnato le splendide immagini. Forza Sinisa non mollare!

FORMELLO LAZIO Annullata la doppia seduta. Immobile…

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FORMELLO LAZIO Annullata la doppia seduta. Le condizioni di Immobile, acciaccato al rientro dalla Nazionale.

FORMELLO LAZIO – Nel secondo allenamento della settimana si inizia a fare sul serio in vista del Sassuolo. Si parte alle 10, con solo i difensori e alcuni elementi della Primavera, fra cui Bianchi, Zilli e Raul Moro. Assenti Vavro, di ritorno dalla Nazionale, e Marusic, in Paideia per dei controlli. Il montenegrino è ancora alle prese con la lesione al flessore della coscia sinistra, ma Inzaghi conta di riaverlo a breve. Inzaghi osserva attentamente il lavoro tattico guidato dai suoi collaboratori. Cui partecipano sia Radu che Bastos e Acerbi, tutti regolarmente in gruppo. 

I difensori lavorano per circa un’ora, poi escono e lasciano spazio gli attaccanti. Tra i quali spicca subito Immobile. Il centravanti biancoceleste era tornato con una caviglia malconcia per un colpo ricevuto contro l’Armenia. Oggi però ha svolto l’intera seduta agli ordini di Inzaghi, segno che il dolore è ormai alle spalle. Nuovamente presenti anche Lukaku e Cataldi, con quest’ultimo che ha superato l’influenza degli ultimi giorni. In campo anche Luis Alberto. Tutto il gruppo svolge esercitazioni su cross e tiri in porta per tutti, prima di una breve fase tattica. Fra i portieri non c’è Proto, ‘sostituito’ dai due Primavera Alia e Furlanetto. Al triplice fischio Inzaghi decide di premiare la squadra per l’intensità messa in campo e dà a tutti appuntamento direttamente a domani.

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SASSUOLO LAZIO De Zerbi: “Biancocelesti temibili. Inzaghi ha meriti”

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SASSUOLO LAZIO De Zerbi, tecnico dei neroverdi, presenta la sfida di domenica pomeriggio al ‘Mapei Stadium’. Poi fa i complimenti al ‘collega’ Inzaghi.

SASSUOLO LAZIO DE ZERBI – Ancora qualche giorno e poi, dopo la sosta per le nazionali, sarà di nuovo campionato. Il turno del weekend vedrà la Lazio di scena a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Una sfida che i biancocelesti sono obbligati a vincere, per sfatare il trend dei pareggi della scorsa stagione e proseguire la striscia positiva con vista Champions. A contendere loro i tre punti i neroverdi di Roberto De Zerbi. Il tecnico non nasconde l’amarezza per i troppi punti persi per strada. Tra infortuni e cali d’attenzione, gli emiliani non sono riusciti per il momento a ripetere l’exploit della stagione d’esordio in panchina del mister. Proprio prima della sosta, però, c’è stata l’importante vittoria sul Bologna nel derby. Un risultato che l’ex Benevento ritiene possa essere la svolta della stagione. Ora però c’è da affrontare la lanciatissima banda Inzaghi. De Zerbi dovrà fare a meno di Berardi, ma spera che il redivivo CaputoBoga riescano a far pendere l’ago della bilancia dalla sua parte. Ci crede il tecnico, pur ritenendo i biancocelesti una squadra temibile: “Se la Lazio non è la squadra più forte da calcio piazzato, poco ci manca”. Poi sull’ex di turno Acerbi, rivela che gli sarebbe piaciuto allenarlo. Ma, secondo lui, i pericoli principali della squadra di Inzaghi sono altri: ovvero il quartetto Luis Alberto-Milinkovic-Correa-Immobile. Proprio quest’ultimo può diventare capocannoniere e portare finalmente la Lazio in Champions“Sì, credo sia l’anno giusto” – dice De Zerbi – “Ma ci sono già andati vicini due stagioni fa, mentre lo scorso anno hanno vinto la Coppa Italia. La Lazio è da tempo ad alti livelli, non dimentichiamolo. Inzaghi ha tanti meriti, a Roma le pressioni sono sempre molto forti”. E per domenica il tecnico chiede ai suoi coraggio, non paura. A una squadra come la biancoceleste in grado di schiacciare il proprio avversario e di fare male anche in ripartenza, i neroverdi opporranno le proprie armi: bel gioco e organizzazione di squadra.

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LAZIO PAIDEIA Marusic in clinica per accertamenti

LAZIO PAIDEIA Marusic proverà a rientrare contro il Sassuolo

LAZIO PAIDEIA Marusic questa mattina si è presentato in clinica per avere ulteriori dettagli sul suo infortunio. Nelle ultime giornate, il montenegrino era partito bene riuscendo anche a farsi spazio sulla corsia destra alternandosi con Lazzari, poi però è arriva un infortunio che l’ha costretto ai box nelle ultime due partite contro Lecce e Rennes. Oggi però, è arrivato in clinica per una risonanza magnetica al flessore della coscia sinistra dopo lo stiramento di primo grado in seguito alla partita di Milano contro il Milan. Potrebbe già tornare a disposizione per la partita di domenica contro il Sassuolo, aspetta una notizia positiva così come il mister Inzaghi.

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TORNANO LUIS ALBERTO E RADU

LAZIO Ripresa a Formello: tornano Luis Alberto e Radu

Giorno di ripresa degli allenamenti a Formello dopo i due giorni di riposo concessi da mister Inzaghi. In attesa del rientro effettivo in campo di tutti i Nazionali si inizia a preparare la delicata trasferta in casa del Sassuolo.

Ripresa degli allenamenti a Formello, con il gruppo di Inzaghi sceso in campo alle 15:30 al Fersini. Iniziale riscaldamento aerobico diviso in due gruppi poi blocco atletico agli ordini del Prof. Ripert. Successivamente, i calciatori si sono dedicati ad un lavoro incentrato sul possesso palla per poi chiudere l’allenamento con una partitella 11vs11 a metà campo vinta 8-6 dai verdi.

LUIS ALBERTO E RADU OK

In campo Luis Alberto e Radu: lo spagnolo era a riposo da giovedì scorso; il romeno ha smaltito definitivamente la lesione muscolare al flessore sinistro. Entrambi saranno arruolabili per la trasferta di domenica a Reggio Emilia. A differenza di Marusic, per il quale sono previsti domani controlli in Paideia, e la cui presenza resta in dubbio. Solo tre degli otto biancocelesti convocati in Nazionale erano in campo a Formello: Strakosha, Milinkovic e André Anderson. Per tutti gli altri, compresi Immobile e Acerbi, semplice scarico in palestra. Non c’è Cataldi, fermo per influenza. Appuntamento domani al Fersini per una seduta mattutina, nella quale con il gruppo pressochè al completo, scatteranno le prime prove anti-Sassuolo.

INTANTO RIZZOLI PARLA DI LAZIO LECCE>>>LEGGI QUI

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Rizzoli su Lazio Lecce: “Errore dell’arbitro”

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Si è svolto oggi all’Hotel Parco dei Principi di Roma l’incontro tra arbitri e club di Serie A; le parole del designatore Rizzoli su Lazio Lecce.

Rizzoli su Lazio Lecce: “L’arbitro ha come obiettivo il controllo dei giocatori, ma non è facile. Il Var non interviene se chi entra prima non prende parte al gioco. Se l’arbitro non si è accorto dell’entrata del difensore che poi ha preso la palla sulla respinta, il Var per protocollo deve intervenire. In Lazio-Lecce il Var controlla Lapadula perché è lui che interferisce nel gioco. C’è un errore di base arbitrale. Noi chiediamo agli arbitri di non mettersi a più di un metro dalla linea, l’arbitro avrebbe dovuto applicare la regola, ma il Var si è comportato secondo il protocollo“.

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INTANTO BUONE NOTIZIE PER INZAGHI>>>LEGGI QUI

FORMELLO LAZIO Inzaghi sorride alla ripresa vista Sassuolo

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FORMELLO LAZIO Oggi pomeriggio la ripresa. Inzaghi può sorridere in vista della trasferta di domenica col Sassuolo.

FORMELLO LAZIO – Dopo le 48 ore di riposo concesse da mister Inzaghi, oggi alle 15 la rosa biancoceleste si ritroverà nel quartier generale per iniziare a preparare la prossima tappa del campionato. Dovrebbero esserci alcuni dei nazionali, di ritorno dagli impegni con le rispettive selezioni. Milinkovic, Berisha, Strakosha e Bastos: questi i primi a varcare la soglia, seguiti poi da Andrè Anderson, Immobile, Acerbi e infine Vavro, in campo stasera. 

Diverse anche le situazioni da monitorare e valutare. A partire da Luiz Felipe, che sabato contro la Primavera ha dato buone risposte dopo i controlli alla caviglia di venerdì. Il brasiliano dovrebbe essere in gruppo, al pari di Luis Alberto, fuori nelle ultime sedute per un leggero affaticamento, e Stefan Radu. Il romeno ha infatti superato la lesione muscolare che lo ha tenuto ai box nelle ultime settimane. Venerdì ha svolto una corsa abbastanza sostenuta, mentre sabato ha lavorato in palestra. Inzaghi potrebbe riaverlo già quest’oggi, in tempo per arruolarlo per la trasferta a Reggio Emilia. Per la quale è invece difficile che ce la faccia Marusic: il montenegrino verrà valutato in queste ore, ma il tecnico sembra orientato a non forzarne il recupero. Curiosità infine per Lukaku e Cataldi, assenti alle ultime sedute.

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Inzaghi avverte la Lazio: “Ottimo momento in campionato, ma occhio alla ripresa”

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Inzaghi avverte la Lazio. Il tecnico biancoceleste ha parlato a margine della 36esima edizione del ‘Trofeo Tommaso Maestrelli’, in cui è stato premiato per la categoria ‘Allenatori di Serie A’.

Inzaghi avverte la Lazio. Le parole del tecnico biancoceleste ai microfoni di ‘TMW’: “Sono molto orgoglioso per questo riconoscimento, noi della Lazio sappiamo cosa ha significato Tommaso Maestrelli per tutti quanti. Un premio dedicato a lui è motivo di grande orgoglio. Ora in campionato siamo in un ottimo momento, dobbiamo continuare così. Il campionato è lungo e ogni domenica è piena di insidie. Dobbiamo essere bravi a farci trovare pronti alla ripresa domenica. Luis Alberto? Lui è un ottimo giocatore, con grandissime qualità. Quest’anno non ha avuto problemi, si allena regolarmente e sente la fiducia del pubblico e dell’ambiente. Deve continuare come tutti i suoi compagni“.

IMMOBILE

Per quanto riguarda la Nazionale, penso che Mancini stia utilizzando lui e Belotti nel miglior modo possibile. Basta vedere i risultati dell’Italia. Sono due ottimi giocatori che da anni stanno avendo un buonissimo rendimento. Un domani potrebbero giocare insieme. Ciro sta ottenendo ottimi risultati, al di là dei gol è un grande uomo squadra. Non mi stupiscono i suoi record. Ci ha abituati bene e credo possa continuare su questi livelli. Ha sempre avuto ottimi standard, è un ragazzo serio che si allena nel migliore dei modi“.

MERCATO

Prima del mercato ci sono tante partite da giocare. Vedremo quello che succederà, ora conta rituffarci nel campionato. Avremo anche una Supercoppa da giocarci a dicembre. Un vantaggio giocare solo per il campionato? Assolutamente no. Lo scorso anno sapevamo che vincendo la Coppa Italia saremmo andati in Europa direttamente. In queste partite abbiamo commesso degli errori, in due gare con il Celtic abbiamo avuto anche episodi che non sono dipesi da noi e che ci hanno danneggiato“.

CAMPIONATO

La Juventus ha trovato una rivale per lo scudetto. L’Inter sta tenendo il passo, sono due grandissime squadre. Vedremo chi la spunterà alla fine. Napoli? So solo che è un’ottima squadra con un grande allenatore. Si riprenderà perchè ha giocatori forti. Corsa Champions? Ci sono tante squadre attrezzate, ma è presto per fare un bilancio. La classifica si sta delineando, ma per tirare le somme bisognerà aspettare“.

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LAZIO 120 anni, tantissime iniziative in programma

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LAZIO 120 anni, tantissime iniziative in programma: tutti i dettagli.

LAZIO 120 anni – Manca sempre meno alla ricorrenza, in programma il 9 gennaio 2020, e in casa Lazio fervono i preparativi. Tantissime le iniziative in programma per festeggiare degnamente. Su tutte, la posizione del busto di Luigi Bigiarelli, uno dei nove padri fondatori, in Piazza della Libertà, dove il club fu fondata nel 1900. La statua sarà svelata al termine di una cerimonia cui parteciperanno le autorità locali. Spazio anche al centro sportivo di Formello, che, dopo essere stato interamente rimodernato e ristrutturato, verrà presentato ufficialmente. Non sarà risparmiata nemmeno la finale di Supercoppa Italiana che si disputerà il 22 dicembre a Riyad contro la Juventus: gli uomini di Inzaghi scenderanno infatti in campo con una maglia ad hoc, con il logo restilizzato e i due nuovi sponsor, alla loro prima apparizione ufficiale. Non si esclude però che la società possa chiudere anche per una terza sponsorizzazione.

Il giorno prima dell’anniversario, la Lazio sfiderà il Verona all’Olimpico. Prima del fischio d’inizio, avrà luogo uno show che coinvolgerà tutte le sezioni della Polisportiva. Al fischio finale, ci si sposterà a Piazza della Libertà, per attendere tutti insieme l’arrivo della Mezzanotte. Mostre che ripercorreranno la storia del club saranno inoltre allestite in vari punti della città. Infine, Poste Italiane emetterà un francobollo speciale per l’occasione.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Franco Carrus

LA NOSTRA STORIA Franco Carrus nasce a Roma il 18 novembre 1938. Dopo gli esordi con il Chinotto Neri gioca con la Pro Cisterna.

La Lazio prova Carrus nel corso di una amichevole nel giugno del 1962. Tesserato funge da terzo portiere alle spalle di Idilio Cei e Giuseppe Rossi non venendo mai utilizzato in incontri ufficiali. Nel 1963/64 passa in prestito all’Empoli. Gioca solo quattro incontri in serie C prima di tornare alla Lazio durante la stagione. All’inizio del 1964/65 prende parte ad alcune amichevoli che vedono impegnati i rincalzi di prima squadra. Nel 1968/69 gioca con il Frosinone. Nel 1979/80 allena i portieri della Lodigiani. È deceduto il 18 agosto del 2019 a Roma.

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore ungherese Géza Kertész

LA NOSTRA STORIA Géza Kertész nasce a Budapest, in Ungheria, il 18 novembre 1894. Nel 1914 gioca nella Nazionale del suo paese.

Nel 1924/25 è al Ferencvaros e l’anno dopo allo Spezia dove è allenatore-giocatore. Conclude la carriera nella Carrarese nel 1926. Come allenatore Kertész guida diverse squadre. Nel 1927/28 la Carrarese, nel 1928/29 il Viareggio, dal 1929 al 1931 la Salernitana, nel 1931/32 la Catanzarese, nel 1935/36 il Catania, dal 1936 al 1938 il Taranto, nel 1938/39 l’Atalanta, dal 1939 al 1941 è alla Lazio. Nel 1941/42 è ancora a Salerno mentre nel 1942/43 allena la Roma, poi il Littorio. Richiamato dall’esercito ungherese come riservista torna in patria e guida l’Ujpest. Con l’ex compagno di squadra Toth costituisce una organizzazione resistenziale e riesce a salvare più di cento ungheresi ed ebrei dai campi di sterminio tedeschi. Arrestato dai collaborazionisti ungheresi alleati dei nazisti per una soffiata, dopo 14 mesi di pene e torture, viene fucilato il 6 febbraio 1945. È morto a Budapest il 6 febbraio 1945. Riposa nel Cimitero degli Eroi della capitale d’Ungheria.

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Lotito inarrestabile: ora vuole un altro club

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Lotito inarrestabile: ora vuole acquisire un altro club, il terzo dopo Lazio e Salernitana.

Claudio Lotito inarrestabile. Dopo quelli di Lazio e Salernitana, ora sarebbe intenzionato ad acquisire il timone anche del Trapani. Nel recente passato ci aveva provato con il Bari, finito poi nelle mani di De Laurentiis. Quest’oggi resta al sud, ma dalla Puglia si sposta giù sulle coste della Sicilia. Dove alla bellezza della città e all’importanza del porto non si accompagnano fortune calcistiche: la squadra locale infatti attualmente naviga nei bassifondi della Serie B. L’ultima posizione in classifica e gli scarsi margini di miglioramento sembrerebbero aver tolto alla dirigenza la voglia di investire. Anzi, il presidente Fabio Petroni starebbe pensando di lasciare la guida del club. Per la successione – riporta Repubblica – in lizza ci sono tre papabili acquirenti: l’ex patron Bulgarella, un gruppo misterioso e, appunto, Claudio Lotito. Il quale, rivela il quotidiano, avrebbe già confezionato e spedito in Sicilia un’offerta, per cui starebbe aspettando una risposta in tempi brevi. Già nella scorsa giornata di campionato due emissari del patron sarebbero stati inviati ad assistere alla partita dei siciliani a Cosenza. L’interesse prende dunque sempre più forma.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Leandro Remondini

LA NOSTRA STORIA Leandro Remondini nasce a Verona il 17 novembre 1917. Cresce nelle giovanili del Verona, squadra con cui esordisce tra i professionisti.

Dal 1937 al 1942 si trasferisce al Milan. Milita poi per una stagione in successione con Modena, Varese, Casale e di nuovo Modena. Remondini arriva alla Lazio nel 1947. In biancoceleste disputa tre stagioni. Gioca tre partite (una rete) con la Nazionale B. Con i compagni di squadra Sentimenti IV e Furiassi, venne chiamato dal ct Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile. Nel 1950 venne ceduto al Napoli dove resta una stagione.

L’anno dopo passa alla Lucchese. Giocatore di qualità, poteva essere impiegato in tutti i ruoli difensivi e persino in attacco. Prestante fisicamente, duro, veloce e dotato di un calcio potentissimo, generosissimo, è stato uno dei giocatori più amati di tutti i tempi dai tifosi laziali. Giunto a Roma ebbe problemi ad ambientarsi. Si capì in seguito che soffriva fortemente per la mancanza della famiglia.

Per questo furono fatti immediatamente arrivare a Roma i suoi. Fu anche trovato un appartamento a Monteverde Vecchio dove la famiglia Remondini stette benissimo. Da allenatore ha allenato Besiktas, Nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina. Nel 1948 interpreta la parte di se stesso in un film intitolato ‘Undici uomini e un pallone’. È deceduto a Milano il 9 gennaio 1979.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Camillo Bona

LA NOSTRA STORIA Camillo Bona nasce a Roma il 17 novembre 1893. Esordisce con la Lazio il 2 novembre 1913 nell’amichevole Pro Roma-Lazio 1-10.

Bona gioca in biancoceleste dal 1913 al 1919. Finalista nazionale nella stagione 1913/14. Fa parte della formazione che batte l’Internazionale di Napoli per 8-0 sul campo di Agnano. Il campionato seguente è titolare fisso nella squadra che fu estromessa da una decisione iniqua dalla finale nazionale con il Genoa.

Partito per la guerra con il grado di Sergente del 13° Artiglieria. Al ritorno anche se non riuscirà a tornare ai vecchi livelli contribuirà a far vincere alla Lazio nel 1919 il Trofeo Alberto Canalini. Nella stagione 1920/21 passa al Roman. Muore a Roma il 26 dicembre 1962.

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FORMELLO LAZIO – 8 reti alla Primavera. Le condizioni degli infortunati

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FORMELLO LAZIO – 8 reti alla Primavera. Le condizioni degli infortunati.

FORMELLO LAZIO – La settimana di lavoro biancoceleste si chiude con un test con la Primavera. Inzaghi mette così benzina nelle gambe dei suoi in vista della prossima settimana, quando, col rientro dei nazionali, si inizierà a preparare la trasferta di Sassuolo. Il test dura 53 minuti, 30 il primo tempo e 23 il secondo. Sugli scudi Felipe Caicedo, autore nella prima frazione di una tripletta e autentico padrone dell’area di rigore avversaria. Doppietta invece per Correa, seguito sul tabellino da Parolo, Leiva e Djavan Anderson. Quest’ultimo parte con i baby per poi aggregarsi ai big nella ripresa. Quando, proprio all’inizio, arriva il momentaneo 4-1. Lo segna Adekanye, su assist al bacio di Raul Moro. 

In ottica infermeria, buone notizie da Luiz Felipe. Il difensore brasiliano, ieri in Paideia per un controllo alla caviglia, stamattina era regolarmente in campo nel terzetto difensivo con Patric e Jorge Silva. Ancora a riposo Luis Alberto, che ha assistito all’amichevole da bordo campo. Un leggero affaticamento gli ha fatto saltare i lavori nei giorni precedenti, ma al rientro dovrebbe esserci. Marusic è invece ancora alle prese con una lesione muscolare e verrà valutato nei prossimi giorni. Vede il rientro Radu, oggi a riposo dopo la corsa differenziata di ieri. Già col Sassuolo tornerà al suo posto in difesa. Assenti anche Lukaku e Cataldi. Ora 48 ore di riposo, poi si tornerà a fare sul serio. 

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LAZIO Immobile incensa i tifosi: “Con loro è stato amore a prima vista”

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LAZIO Immobile incensa i tifosi biancocelesti. Il racconto del bomber di Torre Annunziata.

LAZIO Immobile incensa i tifosi. In una lunga intervista rilasciata al canale YouTube della Lega Serie A, il bomber biancoceleste ripercorre le tappe della sua carriera.

Gli inizi sono stati molto belli, perché ai miei tempi era più semplice dedicarsi a questo sport: c’erano tanti spazi dove poter giocare, e dove non c’era spazio lo creavamo noi, con borse e maglie messe a terra a fare da porte. Ho dei bellissimi ricordi. Quando ho iniziato la scuola calcio, una volta terminati gli allenamenti andavo in oratorio e anche lì c’erano dei campetti: ti offriva un po’ più di situazioni dove potevamo goderci i momenti più belli, perché alla fine quando si stava tutti insieme in amicizia e si giocava, era bellissimo. I miei genitori mi hanno fatto diventare l’uomo che sono, mi hanno cresciuto sempre con dei valori”

QUESTIONE DI SPAZI  

“Lo spazio per me è una questione importante, perché quando non lo trovi, quando ci sono delle partite con pochi spazi… è ovvio che si va un po’ in difficoltà. È anche il mio modo di giocare: andare nello spazio, cercare la profondità, riuscire a infilarsi tra la difesa e la porta. Questo è il punto fondamentale”

CITTA’ E AMBIENTE CALDISSIMI

“Devo dire la verità: coi tifosi è stato amore a prima vista da entrambi i lati. Di questo ne sono orgoglioso perché alla fine si lavora per dare soddisfazione e gioia a tutte le persone che seguono questo sport. Sono felice perché la mia famiglia si è adattata bene a Roma, la gente è a modo, ci trattano alla grande, viviamo in un bel posto, quindi è ovvio che con le mie prestazioni in campo e i gol sono diventato sempre di più idolo: alla fine uno lavora per questo. Le soddisfazioni più grandi te le prendi dopo che hai vinto una partita, hai vinto un trofeo, hai segnato qualche gol e la gente per strada ti ringrazia per quello che fai in campo”

LAZIO 100

“Sono soddisfatto, davvero orgoglioso di questo traguardo, che va diviso per buonissima parte con tutti i miei compagni. Perché gioco in una squadra che mi mette nelle condizioni di fare benissimo, di sfruttare le mie caratteristiche. Davvero una grande soddisfazione”

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LAZIO Leiva: “Obiettivo Champions. In EL errori ma non solo”

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LAZIO Leiva raggiante per il buon momento dei biancocelesti, condiviso anche con il ‘suo’ Liverpool.

LAZIO Leiva in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Mio figlio è felicissimo e lo sono anch’io. Il Liverpool sta andando fortissimo. La Lazio, dopo qualche assestamento, ha trovato il passo giusto”. C’è euforia in casa del brasiliano, e non solo per il suo passato. Anche il presente, soprattutto nell’ultimo periodo, non se la sta cavando affatto male. E ora vuole dare il suo contributo per portarlo sempre più in alto: dalla Supercoppa fino ad arrivare alla tanto ambita Champions League.

“Liverpool campione d’Inghilterra? È quello che spero. Meritava lo scudetto già l’anno scorso, anche se poi si è “consolato” con la Champions League… Klopp sta facendo un lavoro incredibile. È stato bravissimo a calarsi bene in quell’ambiente così particolare. La Champions è il nostro obiettivo. In questo momento abbiamo una buona classifica, ma siamo solo all’inizio. Dobbiamo continuare così, evitare di perdere l’equilibrio quando arriveranno le difficoltà che inevitabilmente ci saranno”.

QUANTI RIMPIANTI IN EUROPA

“Non sono d’accordo sul fatto che sia un vantaggio uscire dalla competizione. Alla Coppa tenevamo molto e lo abbiamo dimostrato. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo certi errori. E siamo anche stati poco fortunati. Col Celtic abbiamo perso due volte all’ultimo minuto, col Cluj l’abbiamo buttata via noi”.

VERSO RIYAD

“Sarebbe fantastico portare a casa la Supercoppa dopo la Coppa Italia di maggio. Per me sarebbe il terzo trofeo in poco più di due anni”.

FRATELLI BIANCOCELESTI

Luis Alberto lo conoscevo dai tempi di Liverpool, ha piedi brasiliani, può ancora migliorare. Per Ciro (Immobile, ndr) parlano i numeri, pazzeschi. Correa è esploso, ma non è una sorpresa. Ha qualità notevoli, è migliorato anche nella testa. È completo, ha davvero tutto. Deve solo imparare a gestire meglio la pressione che ha addosso. Tutti si aspettano sempre da lui un rendimento altissimo. Non è facile. Con Milinkovic Luis Alberto che sono centrocampisti offensivi devo stare più attento, avanzare di meno. Ma ci si sacrifica volentieri per il bene della squadra”.

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