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LAZIO JUVENTUS Immobile Torre Annunziata tifa per te. Il padre e gli amici…

Come sappiamo la Lazio è in lotta per un posto in Champions e dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia vorrà cercare il riscatto. Lazio Juventus Immobile Torre Annunziata tifa tutta per te e la Lazio

Perché sabato ci sarà un’importante sfida che vedrà un big match all’Olimpico. Lazio Juve Immobile Torre Annunziata tifa per te e per la Lazio. Sperano che sabato Ciruzzo riesca a battere la Juve fermandola, portando il Napoli ancora più su e vicina allo Scudetto. I suoi amici e parenti gli chiedono questo favore per poter vivere un sogno. Sperano faccia un regalo alla sua città che l’ha fatto crescere.

Dopo aver fatto una doppietta nelle altre due partite stagionali contro la Juve sperano in un tris. Ecco il messaggio degli amici e del presidente dello Sport Club Oplonti: “Qui ci sono tre amori: il Savoia, Immobile e il Napoli. Vorrà segnare anche per spingere il Napoli, per il quale si tifa da noi, verso lo scudetto”. Mentre il vice-allenatore del Savoia Tonino Barbera: “Ha dentro di sé il fuoco eterno del goleador e che può indirizzare questo finale di campionato. E’ l’idolo di Torre Annunziata, ma può diventare quello di tutta Napoli”. Poi c’è lui, la persona più importante per Ciro, il papà Antonio: “Sono orgoglioso di lui, qui lo amano tutti e sarebbero felicissimi se dovesse fermare la Juventus”.

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LEGGI LE PAROLE DI ZINGARETTI IN RISPOSTA A PALLOTTA

ROMA Zingaretti risponde a Pallotta in modo netto: “Pensasse a migliorare…”

Roma Zingaretti risponde a Pallotta dopo che il presidente romanista dopo le dichiarazione di ieri

Roma Zingaretti risponde a Pallotta dopo che il presidente della Roma nella giornata di ieri aveva lasciato delle dichiarazioni sparando a zero sulle radio e lo stadio che ancora non riesce a costruire. Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio risponde con tono alle dichiarazioni di James Pallotta a Radio Radio

Le sue parole: “Pallotta è uno di quelli che parla sempre con arroganza. Deve ricordare che sta comunque parlando con una comunità importante, che lo è anche nella sua ricchezza come città. Vengono qui e danno delle lezioni, se pensassero a fare il proprio dovere sarebbe meglio. Anche lui come molti sbaglia. Da romanista dico: invece di dare lezioni agli altri ci permettesse di tornare a sognare, perché questa è la cosa più importante e che ora non riusciamo a fare“.

Sullo stadio – “Siamo stati molto rigorosi sulla verifica della credibilità del progetto dello stadio. Mi permetto di dire che se non ci fosse stata questa giunta comunale che ha stravolto il progetto probabilmente il cantiere sarebbe già aperto. Anche con le opere pubbliche che derivavano dalle cubature. Noi abbiamo vagliato il progetto con grande serietà resistendo alle pressioni e ora siamo in attesa di una procedura, ma non confondiamo l’atteggiamento arrogante. Se non avesse le gambe quello stadio non sarebbe passato. Io sono stato un geloso custode della trasparenza e della legalità e penso, come abbiamo detto, che quello stadio debba andare avanti, ma nessuno faccia il furbo. Costruiamo anche le strade per farci arrivare i tifosi, altrimenti ci malediranno ogni volta che, imbottigliati nel traffico, dovranno entrare e uscire”.

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LEGGI LE PAROLE DI TARE

Il direttore sportivo Igli Tare racconta la sua esperienza alla Lazio e parla di Inzaghi e Milinkovic

In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport il ds Igli Tare racconta la sua esperienza alla Lazio. Dalla scelta di diventare dirigente sportivo a molti altri argomenti.

Tare racconta la sua esperienza alla Lazio partendo dai suoi inizi da ds: “Entrai nell’ufficio di Lotito per firmare un rinnovo “1+1” e ne uscii d.s. della Lazio. O meglio: potevo esserlo, dipendeva da me. Aspettai 5-6 ore prima di entrare, capii subito che c’era qualcosa nell’aria: mi guardava strano. Poi mi diede un foglio, c’era disegnata la Lazio 2008-2009: “Che ne pensi?”. “Io faccio il calciatore, perché lo chiede a me?”. “Perché mi daranno del pazzo, ma ti voglio d.s.: penso a questa scommessa da due anni. Esci da una grande porta, entri in una grande porta:ti do due giorni per pensarci”. Una voce dentro mi diceva già che avrei accettato:nella vita ho sempre scelto di fare la cosa più difficile

Mesi dopo, Lotito mi spiegò perché mi aveva scelto:“Parli sei lingue, conosci il calcio estero, sei fuori dall’ambiente romano e dalle malizie delcalcioitaliano”. È in questo che siamo simili: capisce al volo le persone.E le dico che all’inizio abbiamo avuto scontri  durissimi su una comune linea di comunicazione: costruivamo, e lui con un’intervista distruggeva. Ma se mi chiedono come faccio ad andare d’accordo con uno come lui, io rido. Guardate che di Lotito si ha un’immagine distorta, per d.s. e allenatore è il presidente ideale: conosce il limite dove si può arrivare, e non lo oltrepassa mai».

IL SOGNO NEL CASSETTO

Non c’è un vero e proprio metodo Tare, come non ci sono osservatori. Non mi piace lavorare in tanti. Ho un collaboratore per i dati, uno che mi prepara le clip dei giocatori e uno per l’analisi degli avversari. E poi i report di tanti amici in giro per il mondo. Ma la cosa che fa davvero bravo un ds è capire prima come può diventare un giocatore sconosciuto. E vederlo non basta: ci devi parlare”.

Sogni? Un uomo senza sogni è morto e il mio non l’ho mai nascosto: allenare, un giorno. Se mai sarà, solo l’Albania: non un club. Ma in fondo “alleno” già: mi piace vivere lo spogliatoio, parlare con il mio allenatore, aiutarlo senza intralciarlo nel suo lavoro. E non mi viene facile pensarmi non più d.s.,e neppure non più d.s. della Lazio: mi hanno avvicinato diversi club, ma il mio legame con questa società è nato e maturato fra le difficoltà, è una creatura che ho cresciuto e dopo 13 anni ce l’ho proprio dentro il cuore

SU LAZIO JUVENTUS

“Contro la Juve ho segnato e vinto una volta sola: 2-0 Brescia nel 2002, 7’ di recupero, mai visto. Mazzone urlò: ‘Che è ‘sta robba?’ e il quarto uomo: ‘Mi vergogno, ma scrivo i minuti che mi dicono’. Il potere Juve lo avvertivi, come oggi avverti che hanno i mezzi per controllare il mercato italiano, la loro politica aggressiva sui giovani di prospettiva”.

«La vittoria per 2-1 lì non è stata la nostra partita più bella di quest’anno, ma la più importante. Quella della definitiva convinzione di essere una squadra forte e ce lo dicemmo fra primo esecondo tempo, perdevamo ancora 1-0: “Oggi vinciamo: hanno paura di noi”. La Supercoppa italiana poteva essere stata un caso, ma quel giorno ne fummo sicuri: non era stato un caso. Non lo è stato neanche la mini crisi di fine gennaio-inizio febbraio:dati alla mano il periodo della stagione in cui abbiamo corso di più, dunque si è trattato più che altro di un calo di tensione. Sì, quello che la Juve non ha quasi mai“.

SUL RAPPORTO TRA LOTITO E AGNELLI 

“Il contrasto politico Lotito-Agnelli è lampante, ma con Paratici zero problemi. Neanche per Keita, Milinkovic o de Vrij, che non andrà alla Juve anche se il suo nome è passato sul loro tavolo. Li considero un esempio per mentalità, metodi di lavoro: il meglio del calcio italiano, sì”.

SU BUFFON E IL RITIRO

“Io ho smesso 10 anni fa e Buffon è sempre lì, ma non mi fa effetto. Se arrivi a quell’età con certi obiettivi e ambizioni è perché li vivi meglio, e ogni giorno te lo godi più di vent’anni fa perché te lo sei meritato. Da suo dirigente non gli darei consigli. Sa da solo che è meglio lasciare in un momento ancora alto della carriera, ricordato come un campione. Ma sa anche che i propri desideri devono essere compatibili con la programmazione di un club. Secondo me un altro annetto ce l’ha dentro, ma molto dipenderà dalla Champions: provare a vincerla con la Juve dev’essere una specie di ossessione”.

LAVORO E STRESS

“Si disse che avevo avuto un malore, ma era molto di più. Finché non me l’hanno detto non ci credevo: ‘Per una cosa come la sua ci sono rimasti in tanti’. Si figuri che prima di entrare in sala operatoria chiesi: ‘Ma devo lasciare il telefono?’. Nove giorni in terapia intensiva, più di là che di qua, ma me l’ero cercata: chiari sintomi di stress a livelli di guardia e andai con la squadra a Napoli fregandomene del fatto che me l’avessero vietato. La Lazio si giocava i preliminari di Champions, io qualcosa di più. C’era poco da sentirsi eroi, il giorno dopo ero sotto i ferri”.

IL “CASO” ANNA FRANK

Una foto di Anna Frank con la maglia della Roma è da condannare, ovvio. Meno ovvio è limitarsi a dirlo senza pensare a come far sì che un gesto razzista non sia considerato semplice sfottò: tipo il coro  dei miei ex compagni–“Sei venuto col gommone”– e io non ci vedevo razzismo, ma solo una presa in giro. Non basta mettersi magliette dedicate a una causa: Figc e Lega imparino dallo sport Usa, che coinvolge gli atleti in iniziative sociali. Educazione è questo e pure continuare ad andare allo stadio, come un mio amico tifoso laziale ed ebreo dopo l’episodio AnnaFrank:“Igli, vado all’Olimpico: a quelli non la do vinta”

SU MILINKOVIC

Milinkovic era al Vojvodina, lo seguii grazie a un amico. Alto come me, e quelle doti tecniche:  un crack, ma non potevo garantirgli di giocare quanto gli serviva. Lo monitorai al Genk per mesi, poi andai a prenderlo. La Fiorentina aveva contattato suo padre e fu per rispetto a lui che Sergej andò a Firenze quel giorno, poi rispettò me e il rapporto creato con i suoi agenti”.

SU INZAGHI ALLA JUVE

“Inzaghi alla Juve? Non mi dà fastidio sentirlo: si cresce, ma devono ancora succedere cose e passare un paio di anni. Dissero che lo sponsorizzai per far giocare chi volevo io – e ora tutti saliti sul carro – ma la scelta finale fu di Lotito. Simone doveva andare a Salerno, vedemmo Mazzarri, Sampaoli, Prandelli, Ventura: più parlavamo con altri, più capivamo che nessuno come lui poteva incarnare e trasmettere lazialità, e senza bisogno di una sciarpa addosso. Lotito era teso come un padre con un figlio: è la cosa giusta? Ma proprio nei giorni della decisione, a Simone ho visto in faccia una lacrima da tensione: ci teneva da morire”.

SULLA SEG E DE VRIJ

“In carriera ho fatto il classico passo falso da gavetta, il mancato acquisto di Pastore. Simonian mi fece avere il suo dvd, dissi ‘Top’, ma due agenti mi fecero credere che lui non c’entrasse con il ragazzo. C’entrava eccome, da allora diffido di certi agenti. Anche quelli di de Vrij? No, la percentuale della sua agenzia non c’entra nulla”.

 

IL NAPOLETANO VARRIALE TIFA PER LA LAZIO

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LE PAROLE DEL DOPPIO EX KOVACEVIC SU LAZIO JUVENTUS E SU MILINKOVIC

Il napoletano Varriale in Lazio Juventus fa il tifo per la squadra di Inzaghi

Fine settimana da grandi scontri in Serie A. Sabato pomeriggio all’Olimpico la super sfida tra biancocelesti e bianconeri. La sera nel capoluogo campano di fronte  Napoli e Roma. Spettatore interessato Enrico Varriale in Lazio Juventus tifa per la squadra di Inzaghi.

Come testimoniato dalle sue dichiarazioni rilasciate a Radio Marte il noto giornalista e grande tifoso partenopeo Varriale in Lazio Juventus tifa per la squadra di Inzaghi“Sabato sfide interessanti con Roma e Lazio. Ma a questo punto del campionato ogni partita va affrontata come fosse una finale sia dal Napoli che dalla  Juve. Non ci si può distrarre, bisogna giocare ogni partita al massimo. Ogni gara può nascondere delle insidie. E’ vero che la Lazio con il Milan ha speso tanto ma con la Juve giocherà una partita molto seria perché è una gara molto importante per i biancocelesti in ottica Champions.

LE PAROLE DEL DOPPIO EX KOVACEVIC SU LAZIO JUVENTUS E SU MILINKOVIC

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DA OGGI LA VENDITA DEI BIGLIETTI PER LAZIO DINAMO KIEV

L’ex Guglielmo Stendardo ricorda con piacere i suoi anni alla Lazio

Da pochi giorni ha annunciato il proprio ritiro dal calcio giocato e dal 1° luglio diventerà allenatore del Parma calcio allievi. Da quando fece il suo esordio a Napoli nel 1997 sono trascorsi venti anni, ha girato l’Italia vestendo tra l’altro anche le maglie di Lazio e Juventus. Nonostante sia passato tanto tempo Guglielmo Stendardo ricorda con piacere i suoi anni alla Lazio.

L’ex difensore in occasione della semifinale di TIM Cup era sugli spalti dell’Olimpico ad assistere all’incontro con i rossoneri. Raggiunto dai microfoni di Radiosei Stendardo ricorda con piacere i suoi anni alla Lazio: “A Roma ho vissuto emozioni che porterò sempre nel cuore. Lazio-Real Madrid è la partita che ricordo con più piacere. Ieri allo stadio non mi aspettavo un’accoglienza così. Mi ritengo un privilegiato per aver giocato la Champions con la Lazio e per essere ricordato dai tifosi biancocelesti come uno che ha dato tanto per la maglia. Qui ho vissuto gli anni più intensi: ho giocato in Serie A, mi sono laureato. Nei prossimi anni spero di riuscire a lavorare e ad avere un futuro qui nella capitale. La sconfitta con il Milan? La Lazio esce a testa altissima. Peccato non essere riusciti a concretizzare le tante azioni create. I calciatori hanno dato il massimo, avrebbero meritato di passare il turno. Quella di Inzaghi è la squadra più accreditata ad entrare in Europa. Il tecnico biancoceleste sa come gestire il gruppo. Con entusiasmo e senso di appartenenza è riuscito a riportare i tifosi allo stadio”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI GARLINI SU LAZIO MILAN

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BILANCIO ROMA SEMESTRE ROSSO: VIA I BIG?

“Ecco chi vince e perché”, il doppio ex Kovacevic su Lazio Juventus e su Milinkovic

Il doppio ex Darko Kovacevic ha parlato a lungo della sfida di sabato tra le sue vecchie società. Dai due tecnici alle squadre, ai loro obiettivi, al futuro di Milinkovic: queste le parole di Kovacevic su Lazio Juventus.

Queste le parole di Kovacevic su Lazio Juventus rilasciate a EuropaCalcio“Dopo le gare di Coppa entrambe le squadre saranno un po’ stanche, ma sarà comunque una bella partita. E’ una gara molto importante sia per i bianconeri che per i biancocelesti. La Juve è in lotta per lo scudetto, la Lazio per la Champions.

Sulle due squadre: “Sono tutte e due forti. La Juve deve sempre vincere, è una società forte, ha giocatori molto bravi come Higuain, Mandzukic, Dybala e Douglas Costa. La Lazio ha un grande allenatore: Simone Inzaghi. Per un periodo siamo stati anche compagni di squadra. Inoltre a centrocampo c’è Milinkovic e in attacco Immobile che segna sempreInzaghi e Allegri si somigliano, sia Juve che Lazio giocano per attaccare e segnare“.

Su Milinkovic: “E’ un grande giocatore, tra i migliori in Europa nel suo ruolo. Secondo me in estate dovrebbe andare via“.

La Lazio in Europa League: “Secondo me possono arrivare fino in fondo. Servirà anche un po’ di fortuna ma possono farcela. Hanno grande qualità, quindi perché non dovrebbero“.

Il pronostico per sabato: “Voglio il bene di entrambe le squadre, ma dico Juve. Il Napoli è primo ma la lotta è aperta“.

DA DOMANI LA VENDITA DEI BIGLIETTI PER LAZIO DINAMO KIEV

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ZOFF CREDE NELLA VITTORIA DELLA LAZIO CONTRO LA JUVENTUS

Garlini su Lazio Milan di TIM Cup: “Biancocelesti fuori a testa alta”

Dopo la semifinale contro i rossoneri un’altra partita importante e complicata per i biancocelesti. Sabato all’Olimpico ospite della squadra di Inzaghi sarà la Juventus. Di seguito le parole di Garlini su Lazio Milan di TIM Cup e sul prossimo impegno.

Garlini su Lazio Milan di TIM Cup ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3: La Lazio lascia la Coppa Italia a testa alta. La squadra di Inzaghi ha fatto una buona prestazione, hanno dato il tutto per tutto. Anche se Milinkovic ha sbagliato il rigore secondo me è stato il migliore in campo tra i biancocelesti. Non era facile i rossoneri si sono difesi con i denti.

I biancocelesti hanno giocato un’ottima gara. Hanno subito solamente tre ripartenze. Nel restante tempo della gara hanno cercato il gol in tutti i modi. Il Milan è in una buona condizione fisica, in campo mette grinta e la giusta fame. Tutto ciò di cui ha bisogno una squadra.

Gattuso è riuscito a trasmettere le giuste motivazioni. Ma la cosa più importante è che i calciatori lo seguono. Sono convinti dei propri mezzi, si aiutano a vicenda tra giocatori come pochi fanno e ciò è fondamentale per ambire a qualcosa di importante. Sabato con la Juventus non sarà facile. Ieri contro l’Atalanta è prevalsa la bravura del singolo e la voglia di passare il turno. Per vie centrali i bianconeri possono far davvero male, soprattutto con Douglas Costa, capace di cambiare le sorti della partita in qualsiasi momento con la sua tecnica e la sua grinta”.

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NOVITA’ SUI BIGLIETTI DI LAZIO DINAMO KIEV

BILANCIO AS ROMA 2017 2018 Semestre ancora in rosso: via Nainggolan e Alisson?

Bilancio As Roma 2017 2018, semestre ancora in rosso da 40,3 mln. E’ quello che emerge dalla relazione finanziaria relativa dall’ultimo esercizio sociale.

Bilancio As Roma 2017 2018 che è comunque migliorato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando la perdita fu di 53,4 mln. Il leggero miglioramento è stato causato principalmente da due fattori. Il primo è quello relativo alla partecipazione alla Champions League. Il secondo invece fa riferimento alla riduzione del costo del personale, su cui nel 2016 pesavano maggiori incentivi all’esodo riconosciuti ai giocatori al momento della cessione. Hanno aiutato anche le cessioni a titolo definitivo di Zukanovic, Doumbia e Iturbe. Di contro hanno pesato gli acquisti di Defrel 15 mln (+5 mln di prestito) e Schick 30 mln (ma potrebbero aumentare coi bonus).

Tuttavia la scorsa stagione la Roma per risanare il bilancio dovette vendere d’urgenza entro il 30 Giugno Rudiger, Paredes e Salah.  Non è difficile pensare che con la situazione molto simile alla passata stagione, la Roma sia costretta a vendere qualche altro gioiello in estate per rimpinguare le casse societarie. I papabili, come riporta Repubblica.it, sono Nainggolan e Alisson. Il primo è corteggiato da tempo dai club cinesi, pronti ad offrire a lui e alla Roma una barca di soldi. Mentre il portiere si sta mettendo in luce a suon di parate e il suo nome è sul taccuino di importanti club europei. Insomma la promessa di Pallotta di competere col Barcellona ad oggi pare un miraggio.

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LAZIO DYNAMO KIEV Domani la vendita dei tagliandi. Prezzi speciali per le donne

Lazio Dynamo Kiev domani la vendita dei tagliandi. Questo è quanto ha comunicato la S.S. Lazio sul suo sito ufficiale

Dalle ore 12.00 di domani sarà possibile acquistare i biglietti per l’ottavo di andata di Europa League. Lazio Dynamo Kiev domani la vendita dei tagliandi all’insegna della donna poichè si giocherà l’8 marzo e ci sarà l’iniziativa “Tingi di rosa l’Olimpico“. Tutto confermato e le donne potranno acquistare i tagliandi per le tribune a soli 10 euro, mentre a 5 euro curva e distinti. Per quanto riguarda il prezzo pieno, la curva e i distinti costeranno 14 euro, la Tevere 30 euro e la Monte Mario 60. Maggiori informazioni sul sito uffiiciale della società biancoceleste.

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ZOFFI CREDE NELLA VITTORIA DELLA LAZIO CONTRO LA JUVENTUS

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LAZIO JUVE Zoff si fida di Inzaghi: “Puo’ battere i bianconeri”

Per Lazio Juve Zoff si fida di Inzaghi e della voglia di riscatto dei biancocelesti, dopo la sconfitta contro il Milan

Lazio Juve Zoff si fida di Inzaghi. le parole del doppio ex a Radiosei: “Ieri è stata una buona gara, la Lazio ha fatto la partita ma non è riuscita a concretizzare. Il Milan è stato molto guardingo, ha avuto una sola grande occasione verso la fine. Poi ai rigori Strakosha e Donnarumma si sono equilvasi. Il portiere albenese sta facendo bene, è molto giovane quindi può ancora migliorare. Qualcosina ancora gli manca. Ora c’è la gara con la Juventus. Sono gare che si preparano da sole, io da allenatore non lo dacevo. La motivazione viene da sè, potrebbe pesare la botta dell’eliminazione. Non tanto dal punto di vista della stanchezza, ma moralmente parlando. Quello è determinante recuperarlo. La Lazio sa come si batte la Juventus, già l’ha fatto. Deve giocare come a Torino, credo che la partita sia giocabile per entrambi e difficile. Champions? La Lazio ha delle buone possibilità, credo sia positivamente lanciata rispetto a Roma ed Inter. Loro hanno delle difficoltà, deve tenere botta. Inzaghi deve fare di tutto per non far mollare la squadra. Ha sempre fatto bene, lo farà fino alla fine“.

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STRAKOSHA E DONNARUMMA NUMERI UNO DA APPLAUSI

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LAZIO MILAN Strakosha Donnarumma, per loro applausi meritatissimi

La sfida di ieri sera ha messo in mostra due portieri formidabili, di età giovanissima ma che giocano come veterani. In Lazio Milan Strakosha Donnarumma hannro rubato la scena a tutti gli altri calciatori

Lazio Milan Strakosha Donnarumma, così possiamo riassumere il match di ieri sera. Al termine dei 120 minuti del ritorno e dei 90 dell’andata, i due portieri sono stati protagonisti assoluti del doppio confronto. All’andata l’albanese e l’azzurro fecero un miracolo per parte e ieri sera si sono superati soprattutto ai calci di rigore. Due parate per entrambi, con la sola differenza che Donnarumma è volato in finale. 22 anni il portiere della Lazio, 19 il portiere del Milan, ma già “veterani2 nei loro club di appartenenza. I due trasmettono sicurezza a tutto il reparto e nelle sfide importanti mostrano una serenità e tranquillità da fare invidia ai colleghi più esperti. Hanno avuto lo stesso cammino: dalla Primavera alla prima squadra, un po’ per caso, un po’ per fortuna. Inzaghi e Mihajlovic i loro “papà”, coloro che li hanno fatti esordire in campionato. Ed ora hanno nelle loro mani i destini di Lazio e Milan. Per loro tanti applausi ed elogi a fine gara, consalevoli che il futuro appartiene a loro.

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LEGGI LE PAROLE DA LEADER DI IMMOBILE

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LAZIO MILAN Immobile, discorso da leader alla squadra. Le sue parole

Nella doppia sfida Lazio Milan Immobile non è riuscito a trovare la via del gol. Ma è stato freddissimo in occasione del rigore. Il giorno dopo ecco le sue parole da leader alla squadra

Poteva avere un epilogo diverso la partita di ieri, ma purtroppo il destino ha voluto che finisse così, con i rossoneri in finale. Il giorno dopo Lazio Milan Immobile ha voluto dare un segnale alla  squadra e ai tifosi. Tramite il suo profilo Instagram, il numero 17 biancoceleste ha parlato da leader al popolo biancoceleste. Ecco le sue parole: “Avanti a testa alta ci sono ancora due obiettivi…orgoglioso di chi onora la maglia come noi“. Testa alta e voglia di combattere per la maglia e per gli altri obiettivi rimasti. A cominciare dal battere la Juventus sabato all’Olimpico.

 

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ESCLUSIVA KEITA PERDE LA CAUSA CONTRO SAVINI

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ESCLUSIVA – Keita perde contro Savini

Si è chiuso il procedimento che ha visto l’ex punta della Lazio contro il suo procuratore Savini.

Non è la prima volta che siano di fronte a una lite di carattere economico tra un procuratore e calciatore. Questa volta però il match è andato a Savini che ha vinto un procedimento contro Keita sulla vertenza fra il giocatore del Monaco Keita Balde e il suo ex agente Ulisse Savini. Keita ha deciso di ricorrere alla Commissione dei Procuratori Sportivi contro il suo agente Savini che aveva richiesto, ed ottenuto, dal Tribunale di Tivoli un’ingiunzione di pagamento di € 117.600,00 dovuta quale compenso per le prestazioni di procuratore sportivo. Keita ha, infatti, proposto tale ricorso perché, a suo dire, il suo ex agente non avrebbe adempiuto all’obbligo di adire il collegio arbitrale per il recupero delle prestazioni di procuratore sportivo.

Spiace rilevare, invece, che nella condotta del Savini non è configurabile alcuna violazione! L’Agente Savini, nell’adire la giustizia ordinaria, ha adottato una procedura legittima per il recupero delle somme per prestazioni professionali; l’esposto che ha dato origine al procedimento disciplinare n. 2/PS – S.S. 17- 18 a carico dell’Agente Savini Ulisse, secondo la Commissione, deve essere archiviato”. La norma relativa alle vertenze economiche tra giocatore e calciatore è, infatti, cambiata da quando il Consiglio Federale della F.I.G.C, (Com.Uff. n. 142/a del 3.3.2011) prendeva atto della sentenza del T.A.R. Lazio – sentenza 33427/2010 – che ha dichiarato illegittimo l’art. 24 del Regolamento Agenti Calciatori/2010 nella parte in cui impone all’Agente l’arbitrato quale strumento di risoluzione delle controversie nascenti con calciatori o società.

La Commissione presieduta dal Presidente Ottorino Giugni ha pertanto respinto la richiesta del calciatore Keita con la seguente motivazione “La Commissione, come già in passato aveva rilevato, ha dato atto dell’ avvenuta abrogazione della disposizione che prevedeva la competenza del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo sport presso il CONI per le controversie tra calciatori e procuratori/agenti relativi al mandato conferito”. Per questo motivo la Commissione in relazione al procedimento disciplinare posto a carico di Savini ha provveduto all’archiviazione ritenendo consentito il ricorso del medesimo al Tribunale Ordinario per l’ottenimento del decreto ingiuntivo a carico dell’ex punta della Lazio. Una bella soddisfazione per Savini, un po’ meno per Keita che dovrà sborsare un bel po’ di soldi.

Stefano Di Santo

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ROMAGNOLI CUORE LAZIO ANCHE DOPO IL RIGORE

Il visionario Pallotta: “Col nuovo stadio la Roma competerà col Barcellona e verrà il Papa a vederci”

Al patron della Roma James Pallotta va dato atto che non è mai banale nelle sue interviste, anzi a volte rasentano la fantascienza. Non ultime le parole di un visionario Pallotta allo Sports Analytics Conference del MIT di Boston.

Queste le dichiarazioni del visionario Pallotta  riportate da forzaroma.info: “Ad oggi siamo l’unica squadra in Europa che ha una sua stazione radio (avrà dimenticato Lazio Style Radio, ndr), a cui abbiamo dato vita circa due anni e mezzo fa. Credo che nel frattempo ne abbiamo mandate 2 in bancarotta, adesso ce ne mancano altre 7. Abbiamo bisogno di spiegare la nostra versione dei fatti. Se ascoltassi le radio tutti i giorni mi butterei dal Tobin Bridge perché sparano mer… su quello che facciamo o su quello che faccio io”.

Si passa quindi allo stadio di proprietà: “In tre anni speriamo di avere un nostro stadio, e questa è la chiave, perché non possiamo competere col Barcellona in nessun modo se faranno un miliardo di dollari di ricavi nei prossimi 2-3 anni, mentre noi abbiamo a che fare con 220-240 milioni di euro. Il nostro stadio sarà l’impianto più utilizzato dell’Europa meridionale. Ci saranno anche gare di college football americano, ci potrà essere la sfida tra Boston College e Notre Dame, la “holy war” (è il nome della sfida tra le due squadre universitarie, ndr), con il Papa a lanciare la moneta prima della partita”.

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ROMAGNOLI CUORE LAZIALE ANCHE DOPO IL RIGORE IN LAZIO MILAN

Farris su Sassuolo Lazio: “Vincere in Emilia non era facile, la mossa giusta è stata…”

Il vice di Inzaghi, Massimiliano Farris, è intervenuto ai microfoni. Il tecnico ha fatto la consueta analisi dell’ultima gara di campionato. Di seguito le parole di Farris su Sassuolo Lazio.

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel mister Farris su Sassuolo Lazio ha dichiarato:  “Eravamo reduci dalla strameritata qualificazione in Europa League contro l’FCSB. Successo che ci ha consentito di guadagnare gli ottavi di finale della manifestazione continentale. Le nostre scelte iniziali contro il Sassuolo erano in considerazione della semifinale di TIM Cup contro il Milan. Ma la Champions League è un traguardo importante. Puntiamo sulla conquista di uno dei posti validi e per questo abbiamo optato per un undici competitivo, schierato su un campo mai facile per nessuna squadra.

Elemento principale del nostro gioco è stata quella di dare ampiezza. Felipe Anderson, a differenza di Luis Alberto, preferisce allargarsi e non a caso i suoi due assist per Milinkovic sono arrivati uno da sinistra e uno da destra. Nel confronto con i neroverdi sono però stati necessari anche la fisicità di Milinkovic e l’ottima prestazione di Murgia. Quest’ultimo fondamentale nelle nostre rotazioni”.

NONOSTANTE L’ETA’ ERIKSSON NON MOLLA

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LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO: SQUALIFICATO UN LAZIALE

Nonostante l’età Eriksson non molla: ecco la sua ultima idea

Nonostante l’età Sven Goran Eriksson non molla. L’ex tecnico della Lazio, da pochi giorni settantenne, non ha nessuna intenzione di ritirarsi e lasciare il mondo del calcio. Anzi, le intenzioni dello svedese sono di tutt’altro tenore.

Nonostante l’età Sven Goran Eriksson non molla. Intervenuto ai microfoni di Offside Rule Podcast l’allenatore che guidò nel 2000 la Lazio alla conquista del secondo scudetto della storia del club capitolino ha confessato di non aver nessuna intenzione di smettere con il mondo del pallone: “Non sono ancora pronto a rallentare. Probabilmente tornerò nel mondo del calcio in un ruolo diverso, forse in televisione. Inoltre ho l’intenzione di comprarmi una squadra. Non in Inghilterra perché troppo costoso, e neanche in Svezia a causa delle regole sulla proprietà del club. Ma sto pensando a qualcosa di livello molto basso in un altro Paese. Il calcio è stata la mia vita e ora che sono fermo mi manca. Mi manca il sabato o la domenica pomeriggio quando l’adrenalina sale. Guardare il calcio in tv non è la stessa cosa”.

Sull’esperienza in Cina con lo Shenzen“Il calcio in Cina sta crescendo. Oggi potreste ridere di me per quanto affermo ma tra 15 anni credo giocheranno per vincere la Coppa del Mondo. Non dico che la vinceranno ma che saranno in grado di farlo. Sono 1,3 miliardi di persone, chissà quanti talenti”.

La stoccata all’InghilterraL’Inghilterra non vincerà mai il Mondiale. Non ci riusciranno mai finché non ci sarà una pausa invernale. La squadra ha buone possibilità e può far bene perché ci sono giovani calciatori che si stanno comportando bene in Premier League. Però avranno bisogno di fortuna con gli infortuni e dovranno fare i conti con la stanchezza.  Southgate? Deve usare la sua testa non dare ascolto a altre persone e ai giornali”. La ‘sua’ Inghilterra“Nel 2006 quando ero alla guida della Nazionale inglese credevo che nessuna squadra fosse migliore di noi. Credevo di vincere, l’eliminazione fu una enorme delusione“.

LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO: SQUALIFICATO UN LAZIALE

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ROMAGNOLI INNAMORATO DI LAZIO ANCHE DOPO IL RIGORE DECISIVO

ULTIME LAZIO Radu squalificato dal Giudice Sportivo

Ultime Lazio Radu squalificato dal Giudice Sportivo in Coppa Italia, dopo il giallo rimediato in Lazio Milan nella semifinale di ritorno disputata ieri.

ULTIME LAZIO Radu squalificato ma ovviamente la sconterà nella prossima stagione, così come Masiello dell’Atalanta. Non giocherà invece la finale del 9 Maggio lo juventino Giorgio Chiellini. Prima sanzione per Milinkovic e Marusic (Lazio), Kessie, Calabria e Romagnoli (Milan), Gomez (Atalanta), Alex Sandro, Mandzukic, Matuidi e Pjanic (Juventus). A quest’ultimo è stata inflitta cneh un’ammenda di 1500 euro per comportamento non regolamentare in campo.

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ROMAGNOLI INNAMORATO DI LAZIO ANCHE DOPO IL RIGORE DECISIVO

Romagnoli cuore laziale anche dopo il rigore in Lazio Milan. Sentite cosa ha detto a un magazziniere

Ieri la semifinale di Coppa Italia tra Lazio e Milan si è decisa ai calci di rigori. La sorte ha voluto che a calciare il penalty decisivo fosse proprio un tifoso biancoceleste. Alessio Romagnoli cuore laziale anche dopo il rigore in Lazio Milan ha preferito non esultare.

Di contro la sua foto con la maglietta della Lazio risalente a 3 anni fa (quando era di proprietà della Roma) è tornata in auge in queste ore: “L’hanno mandata anche a me” confessa Alessio ad un magazziniere in zona mista. “Però so’ stato bravo: non ho esultato” ha poi scherzato il difensore, come riporta il Messaggero. Il ragazzo si è reso protagonista di una prestazione davvero di livello ieri sera, annullando completamente Ciro Immobile. Il suo sogno è quello di tornare alla Lazio un giorno, magari prima di quando ci si aspetti. Romagnoli cuore laziale anche dopo il rigore in Lazio Milan…

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LEGGI LE PAROLE DI DOUGLAS COSTA

Douglas Costa che elogi a Felipe Anderson e alla Lazio!

Douglas Costa che elogi a Felipe Anderson e alla Lazio! Il brasiliano ha parlato dell’importante sfida di sabato sera dell’Olimpico esaltando le qualità del suo connazionale biancoceleste.

Queste le sue dichiarazioni:Felipe Anderson ha grandi qualità e un potenziale enorme. E’ un giocatore che può fare la differenza nella Lazio”. Poi sul club capitolino: Sono bravi tatticamente e tecnicamente perché hanno giocatori di qualità. Tuttavia penso che se giochiamo concentrati possiamo fare nostra la partita”. Douglas Costa che elogi a Felipe Anderson e alla Lazio ma dato che sabato scenderà in campo visti gli infortuni di Cuadrado e Bernardeschi può rivelarsi una spina nel fianco per la difesa laziale. Radu e co. sono avvertiti.

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LEGGI LE DICHIARAZIONI D’AMORE DI LEIVA

 

L’ex portiere della Nazionale Toldo elogia Strakosha e Donnarumma

Il giorno dopo Lazio Milan decisa ai rigori, l’ex Nazionale Francesco Toldo elogia Strakosha e Donnarumma, protagonisti entrambi di una grande prestazione.

Toldo elogia Strakosha e Donnarumma a RMC Sport:La copertura della porta condiziona l’attaccante. Donnarumma ha il fisico dalla sua parte. Bravo anche Strakosha. Donnarumma è il futuro dei portieri italiani, carichiamolo di responsabilità. Sta lavorando sui difettucci che ha ma è tranquillissimo tra i pali. Tipico dei campioni”. Dei complimenti che faranno sicuramente piacere al numero 1 biancoceleste dato che arrivano da uno dei migliori portieri italiani degli ultimi anni.

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LEGGI LE PAROLE D’AMORE DI LEIVA ALLA LAZIO