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Leiva innamorato di Lazio. Leggete la sua dichiarazione d’amore

Leiva innamorato di Lazio. Il giocatore brasiliano arrivato solo quest’estate, è già entrato nel cuore dei tifosi per la sua professionalità e grinta che mette in campo.

Un amore condiviso perché anche da Leiva che su globoesporte.globo.com ha dichiarato: “Questa prima stagione con la Lazio è molto positiva. Nella mia prima partita ufficiale, sono stato protagonista della conquista della Supercoppa Italiana. È un buon anno per me, quindi spero di continuare così fino alla fine della stagione. Questa stagione mi ha dimostrato che era il momento giusto per lasciare il Liverpool, soprattutto per il tempo che ho trascorso lì. Sono uscito dalla porta principale. È un club a cui sarò grato per sempre, ma era giunto il momento per una nuova sfida. Ora entro in campo e mi sento a mio agio nel fare ciò che l’allenatore si aspetta da me. Credo che le difficoltà che ho avuto in Inghilterra mi abbiano aiutato ad adattarmi qui. Ovviamente, dopo 10 anni, con una maggiore esperienza. Questo ha finito per rendere l’inserimento più facile.

GLI ELOGI ALLA LAZIO E A ROMA

Il merito va anche al modo in cui il club (la Lazio, ndr) mi ha accolto. Così come tutta la squadra. Mi sento come se fossi qui da molti anni. Sto facendo una grande stagione insieme alla squadra. Mi sento bene, realizzo grandi prestazioni. Ma i compagni e i risultati hanno aiutato. Sto bene. So di avere un ruolo importante all’interno della squadra, e queste due elezioni a miglior giocatore del mese dimostrano che i tifosi mi hanno apprezzato, hanno approvato le mie prestazioni. Ovviamente tutto questo è possibile attraverso i risultati. La stagione, finora, è stata molto positiva”. 

Il centrocampista esalta l’Italia: “È bello. Roma è molto simile al Brasile, l’Italia in generale lo è.  Alcune cose, lo confesso, mi erano sconosciute fin dall’inizio, perché ho trascorso un terzo della mia vita in Inghilterra. Cultura, organizzazione… Tutto è diverso. Ma è una città meravigliosa, un clima eccezionale. La famiglia sta bene e questo facilita tutto. Ho finito per sentirmi a casa in pochi mesi. È una città con molta storia, molte cose. Non sono stato in grado di conoscere tutta Roma, perché ogni angolo ha una sua storia”.

LE RAGIONI DEL SUO ADDIO AI REDS

Leiva spiega perché ha lasciato Liverpool dopo 10 anni: “Dal momento in cui ho finito per non essere impiegato come volevo, ho visto che il mio ruolo all’interno del club (il Liverpool, ndr) sarebbe stato più fuori dal campo che dentro, e non ero ancora preparato per questo. Non l’ho vista come una separazione, perché ho ancora contatti con tutti lì a Liverpool. I fan mi hanno onorato. Penso che sia stato un buon momento per entrambi. Dopo una ‘rivoluzione’, la squadra con Klopp è cambiata molto. E avevo bisogno di una nuova sfida, una nuova città, una nuova cultura. E, soprattutto, giocare anche di più, che era qualcosa che volevo davvero. Naturalmente la sensazione di andarsene non è mai solo positiva, perché c’erano 10 anni della mia vita lì, ma non me ne sono andato con una sensazione di separazione”.

UN SOGNO VERDEORO

Chiosa finale su un ritorno in nazionale e su un futuro nel campionato brasiliano: Il sogno deve rimanere. Nel giorno che finisce, diventa dura. Ma ritengo che al giorno d’oggi, nel poco tempo che rimane per raggiungere il Mondiale, diventa più difficile. Ma nel calcio tutto può cambiare. Devo stare bene nel club, so che tutti stanno guardando. E se mai avrò una possibilità, sarò disposto a cogliere questa occasione. Il sogno continua sempre fino a quando non smetti di crederci, perché anche questo ti spinge a volere qualcosa di più. Ci sono state alcune conversazioni, quando ho capito che stavo perdendo un po’ di spazio al Liverpool, ma nulla che sia avanzato fino al punto di raggiungere un trasferimento. Ho avuto conversazioni con il Grêmio, perché è un club con cui ho una grande empatia. Ma il Brasile oggi non è qualcosa a cui penso. Mi sono adattato all’Italia così in fretta che intendo continuare qui, ma in futuro, chissà, tornerò in Brasile per giocare ancora qualche anno. Ma oggi la mia testa è qui”.

LEGGI LE ULTIME DICHIARAZIONI DELL’AGENTE DI MILINKOVIC-SAVIC

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Parla l’agente di Milinkovic: “A breve lotterà per il Pallone d’Oro. Diventerà più forte di…”

All’indomani dell’eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia, l’agente di Milinkovic Mateja Kezman ha elogiato il centrocampista serbo. Poi ha azzardato un curioso pronostico sul Pallone d’Oro

All’indomani dell’eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia, l’agente di Milinkovic Mateja Kezman ha elogiato il centrocampista serbo ai microfoni di Mozzart Sport. “Sergej sta crescendo tanto, ha 23 anni ed è già uno dei centrocampisti più promettenti nel panorama internazionale. Sono convinto che potrà migliorare ancora, tra qualche anno sarà in lizza per il Pallone d’Oro. Ha tutte le carte in regola per raggiungere quel livello. Quando Sergej è arrivato in Italia è stato paragonato a Pogba, perché in quel momento c’erano le possibilità di fare questi paragoni. Ora ritengo che Milinkovic-Savic abbia qualità differenti e sia superiore al francese sotto alcuni aspetti. È ancora giovane e ha tutta la carriera davanti, ma già adesso in certe giocate ricorda la leggiadria di Zidane. Se continua così diventerà più forte di Lampard e Robben”.

ROMA, SCIOPERO ATAC GIOVEDÌ… 

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ROMA Atac in sciopero giovedì 22 marzo. Tutti gli orari e le fasce garantite

A Roma Atac in sciopero nella giornata di giovedì 22 marzo. Rispettate le consuete fasce di garanzia. Di seguito tutti gli orari

A Roma Atac in sciopero nella giornata di giovedì 22 marzo. Per 24 ore dunque la circolazione dei mezzi pubblici nella capitale sarà notevolmente ridotta. A rischio viabilità tram, bus, metropolitane e treni nelle tratte Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Coinvolte inoltre anche le linee periferiche sotto la gestione di Roma Tpl. Lo sciopero del personale Atac indetto da Faisa-Confail, Orsa-Tpl trova le principali motivazioni in relazione al concordato in Atac, stando anche alle dichiarazioni rilasciate a Roma Today dal segretario regionale di Faisa-Confail Claudio De Francesco. “La lotta contro questa scelta scellerata prosegue. Abbiamo messo in pausa la lotta durante le elezioni per non farci strumentalizzare da nessuno ma ora è tempo di ricominciare. È troppo facile usare lo stratagemma del concordato per bypassare indenni le elezioni“.

Dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio diurno i mezzi pubblici saranno a rischio. Verranno rispettate le consuete fasce di garanzia, con il servizio assicurato fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Per quanto riguarda la rete dei bus notturni, questa sarà a rischio stop nella notte tra mercoledì 21 e giovedì 22 marzo.

CANIGIANI SU LAZIO JUVE 

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LAZIO JUVE Canigiani: “Sabato previsti oltre 40.000 spettatori. Per la Dinamo…”

A due giorni da Lazio Juve Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lsr e ha fatto il punto della situazione tagliandi. Poi ha annunciato una promozione per il match contro la Dinamo Kiev

A due giorni da Lazio Juve Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lsr e ha fatto il punto della situazione tagliandi. Poi ha annunciato una promozione per il match contro la Dinamo Kiev. “Le vendite in vista della gara contro la Juventus stanno procedendo bene. Fino a questa mattina le previsioni in vista di sabato si aggiravano sui 32.000 presenti, abbonati compresi. L’auspicio è di superare i 40.000 spettatori. Si tratta di una sfida fondamentale per il prosieguo della stagione e la squadra ha bisogno del calore dei propri tifosi.

Appena 5 giorni dopo i giocatori saranno impegnati nel match di Europa League contro la Dinamo Kiev. Nelle prossime ore potrebbero circolare alcune novità in merito alle promozioni che verranno attivate per la gara dell’8 marzo. Posso anticipare che la Lazio ha deciso di festeggiare assieme alle sue tifose, in occasione della Festa delle Donna. In Curva e Distinti tutte le tifose biancocelesti pagheranno solo 5 euro, mentre in Tevere e in Monte Mario 10 euro”.

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FORMELLO Inzaghi prepara la sfida con la Juve. Rispetto al Milan probabile novità in difesa

All’indomani della sconfitta ai rigori contro il Milan che ha sancito l’eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia, a Formello Inzaghi prepara la gara contro la Juve in programma sabato alle 18.00 all’Olimpico

All’indomani della sconfitta ai rigori contro il Milan che ha sancito l’eliminazione della Lazio dalla Coppa Italia, a Formello Inzaghi prepara la gara contro la Juve, in programma sabato alle 18.00 all’Olimpico. La squadra si è ritrovata alle 11.30 di questa mattina agli ordini del tecnico piacentino. In campo tuttavia si sono visti soltanto i giocatori non impegnati contro i rossoneri e quelli impegnati nel finale di partita. Hanno infatti preso parte alla seduta tecnica Basta, Bastos, Patric, Murgia, Di Gennaro, Caicedo, Nani, Crecco, Jordao, Luiz Felipe (in campo dal 68′) e Lukaku (in campo dal 93′).

Previsto invece lavoro defaticante in palestra per coloro che sono stati impiegati con maggiore intensità nella gara di ieri. Unico assente il brasiliano Wallace, sebbene ieri fosse seduto in panchina. Nella giornata di oggi lo staff biancoceleste esaminerà la situazione del brasiliano per poi decidere se convocarlo o meno contro gli uomini di Allegri. Domani sarà solo rifinitura e lì Inzaghi scioglierà gli ultimi dubbi che ancora lo attanagliano. Molto probabile, rispetto alla partita di Coppa Italia, che il tecnico biancoceleste adoperi un cambio nel terzetto difensivo.

Confermatissimi Radu e De Vrij, lo stesso non si può dire per Caceres, apparso in discreta condizione ma non del tutto convincente in retroguardia. Inzaghi pensa dunque a uno tra Bastos e Wallace, ma crescono le quotazioni di Luiz Felipe. Certo l’impiego di Basta in corsia destra in sostituzione dello squalificato Marusic. Per il resto dovrebbe essere confermato l’11 anti Milan, con Luis Alberto e Immobile a comporre il terminale offensivo.

LAZIO JUVE, DESIGNATO L’ARBITRO DEL MATCH 

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UFFICIALE – Ecco chi sarà l’arbitro di Lazio Juventus di sabato

Designato l’ufficialmente l’arbitro di Lazio Juventus.

L’Aia ha comunicato il nome dell’arbitro di Lazio Juventus, anticipo della 27ª giornata di Serie A TIM, in programma sabato alle 18 allo Stadio Olimpico. Si tratta del signor Luca Banti, della sezione di Livorno. A coadiuvarlo, gli Assistenti saranno Costanzo e Vuoto, il IV Uomo Damato, il V.A.R. Irrati e l’A.V.A.R. Peretti. Di seguito, tutte le designazioni di giornata.

ATALANTA – SAMPDORIA
TAGLIAVENTO
DI IORIO – TOLFO
IV: DI PAOLO
VAR: CHIFFI
AVAR: PICCININI

BENEVENTO – H. VERONA
VALERI
DI FIORE – MONDIN
IV: MARTINELLI
VAR: MARIANI
AVAR: POSADO

CHIEVO – SASSUOLO
GUIDA
CARBONE – DI VUOLO
IV: ILLUZZI
VAR: PINZANI
AVAR: MANGANELLI

GENOA – CAGLIARI h.12.30
PASQUA
PRENNA – ZAPPATORE
IV: MANGANIELLO
VAR: MARESCA
AVAR: SERRA

LAZIO – JUVENTUS Sabato 03/03 h.18.00
BANTI
COSTANZO – VUOTO 
IV: DAMATO 
VAR: IRRATI 
AVAR: PERETTI

MILAN – INTER h.20.45
DI BELLO
GIALLATINI – DOBOSZ
IV: DOVERI
VAR: ORSATO
AVAR: SCHENONE

NAPOLI – ROMA Sabato 03/03 h.20.45
MASSA
MELI – TEGONI
IV: PAIRETTO
VAR: FABBRI
AVAR: RANGHETTI

SPAL – BOLOGNA Sabato 03/03 h.15.00
ROCCHI
DI LIBERATORE – TONOLINI
IV: ABISSO
VAR: GIACOMELLI
AVAR: PASSERI

TORINO – CROTONE
GAVILLUCCI
DE MEO – FIORITO
IV: SACCHI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: CRISPO

UDINESE – FIORENTINA
LA PENNA
MARRAZZO – LA ROCCA
IV: ROS
VAR: CALVARESE
AVAR: AURELIANO

LEGGI ANCHE IL RECORD DELLA LAZIO DOPO IL KO CON IL MILAN

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I rigori non fermano una Lazio da record anche nella sconfitta: ecco perchè

Lazio da record anche nella sconfitta: ecco perchè.

Non sono bastati i rigori per fermare una Lazio da record anche nella sconfitta. Dopo 120′ in perfetto equilibrio, gli uomini di Inzaghi si piegano al Milan solo dopo la lotteria finale. Un evento che in casa biancoceleste non si verificava da oltre trent’anni: da quel Lazio – Juventus 1-1 (3-5 dcr) disputato il 26 agosto del 1987. Quella in Coppa Italia è la prima sconfitta ai penalty dell’era Lotito, dopo 3 vittorie (contro Monza, Samp e Siena). In totale, i capitolini hanno dovuto giocarsi la vittoria dagli undici metri in undici occasioni (tutte in Coppa Italia), collezionando 6 successi e 5 sconfitte.

Con quello di ieri sera, sono inoltre 5 gli stop in semifinale: il primo nel 1994/95, quando a sbarrare la strada fu la Juve, poi nel 2002/03 con la Roma e poi il Porto in Coppa Uefa e nel 2007/08 contro l’Inter. Una delusione che i biancocelesti dovranno archiviare in fretta: sabato c’è la Juve e bisogna far bene per tenere viva la lotta sui due fronti rimasti.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI D’AMICO SU LUIZ FELIPE

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D’Amico difende Luiz Felipe dopo il rigore sbagliato. Poi su Lazio-Juve…

Un deluso Vincenzo DAmico difende Luiz Felipe dopo il rigore sbagliato contro il Milan.

E’ anche lui deluso per l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, Vincenzo DAmico difende Luiz Felipe dopo il rigore sbagliato contro il Milan: “Sono triste. Ci potevamo stare noi in finale. Abbiamo fatto di più, ma è finita così. Luiz Felipe? Non scherziamo, Inzaghi non lo ha improvvisato come rigorista. Come fa la gente a prendersela con questo ragazzo? In allenamento provi i rigori. Evidentemente Luiz Felipe li deve aver battuti bene. Lui, come Milinkovic-Savic, come Leiva. Allo stadio, con il pubblico, cambia semplicemente tutto. Anche a me tremavano le gambe. Ha avuto il coraggio di tirarlo, poi peccato. Giocatori più esperti di lui hanno sbagliato, tirandoli malissimo. Quello di Milinkovic-Savic un portiere lo parava di petto“.

IL MILAN CHE TI ASPETTI

Abbiamo fatto sicuramente una buona partita, ma dobbiamo considerare anche l’avversario. Il Milan non è venuto passivo e si è confermato come una buona squadra. Gattuso ha capito che poteva staccare il pass per la finale solo giocando in quel modo. Ha portato la sfida ai rigori e poi ha vinto alla lotteria“.

E ORA LA JUVE

Non voglio credere alla stanchezza da supplementari. Stai lottando per un posto in Champions e giocherai contro quella che è forse la formazione più forte del campionato. Gli stimoli saranno tantissimi e mi aspetto di conseguenza un’attenzione particolare“.

LEGGI ANCHE LE SCUSE ‘SOCIAL’ DI LEIVA

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FOTO – Leiva si scusa per il rigore sbagliato col Milan, poi elogia la squadra

Sui social Lucas Leiva si scusa per il rigore sbagliato col Milan, ma non si perde d’animo.

Un suo errore dal dischetto è costato alla Lazio la finale di Coppa Italia, ma la sua prestazione è stata comunque più che positiva. Su Instagram Lucas Leiva si scusa per il rigore sbagliato col Milan, poi elogia la squadra, invitandola a non perdersi d’animo: “Sono orgoglioso di essere parte di questa squadra. Scusate se ho sbagliato il rigore, ma mollare mai, guardiamo avanti. Grazie“.

LEGGI ANCHE I PROSSIMI OBIETTIVI DELLA LAZIO

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Niente finale. Ora però testa alta, Lazio tutto su Champions ed Europa league

Ieri non siamo riusciti ad andare in finale e questo ha messo un po’ di delusione nei tifosi laziali. Però il cammino dei biancocelesti è ancora ottimo. Lazio tutto su Champions ed Europa League per diventare grandi

Questa mattina i laziali si sono svegliati con molto orgoglio ma anche un po’ di delusione. Delusione per non essere riusciti ad acciuffare la finale dopo aver disputato due ottime partite, specialmente la gara di Milano che è stata dominata dalla Lazio. Purtroppo i biancocelesti sono caduti ai calci di rigore. Strakosha manda quasi in finale la Lazio per due volte ma Milinkovic prima e Leiva poi sprecano tutto e a quel punto le cose si complicano. Alla fine ci pensano Luiz Felipe sparando alto e Romagnoli dal cuore laziale a mandare il Milan in finale. Però ora niente allarmismi o disperazione. La delusione ci sta, ma abbiamo altri obbiettivi.

POSSIAMO FARCELA

Lazio tutto su Champions ed Europa League per cercare di arrivare in fondo a questi due obbiettivi rimasti. Proprio così perché siamo ancora in lotta per il posto Champions e al momento ci troviamo in terza posizione e siamo ai quarti di Europa League che giocheremo l’8 marzo alle 21.05. Questi due obbiettivi adesso devono essere centrati. Bisognerà andare più avanti possibile in Europa. Un’impresa ardua vero, ma neanche impossibile considerando che ci saranno molti scontri diretti. Le squadre forti potrebbero uscire in più se si vuole crescere bisogna anche battere le squadre di caratura elevata.

Siamo usciti a testa alta, dopo 180′ in cui non abbiamo fatto segnare il Milan che non ha trovato tante occasioni da gol ed è riuscita a passare solo ai calci di rigore. I ragazzi ci hanno messo l’anima si sono impegnati dando tutto e purtroppo non è andata. Niente allarmismo e continuiamo tutti insieme supportandoli e standogli vicino che ci aspetta un finale di Campionato strepitoso e magari invece di andare in finale di Coppa Italia riusciremo a partecipare ad un’altra finale… Sosteniamoli che sabato abbiamo il big match contro la Juve, un ottimo modo per ripartire e fare un’altra impresa. Forza aquile.

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LEGGI DOVE SEGUIRE LA PARTITA LAZIO DINAMO IN TV

LAZIO DINAMO KIEV IN TV – Ecco dove vedere gli ottavi di finale

Lazio dinamo Kiev in tv sarà possibile vedere gli ottavi di finale di Europa League. I biancocelesti giocheranno il giorno della festa della donna, 8 marzo ore 21.05

Dopo il passaggio del turno e l’eliminazione dello Steaua Bucarest ai sedicesimi di finale, la Lazio si appresta a giocare l’ottavo di finale contro la Dinamo Kiev, l’8 marzo alle ore 21.05. Chi ha Sky è sempre al sicuro in quando l’Europa League è sempre visibile sull’emittente satellitare. Ma ci sono buone notizie per i tifosi laziali. Infatti Lazio Dinamo Kiev in tv si potrà seguire anche sul canale Tv8 in chiaro. La partita è stata resa visibile in chiaro anche per l’orario delle ore 21.05. Infatti probabilmente il ritorno sarà visibile esclusivamente su Sky, ma per il momento c’è da godersi e guarda l’andata del quarto di finale.

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LEGGI LE PAROLE DI GIANNICHEDDA

 

Lazio Giannichedda parla di Inzaghi e dice: “Conosceva già tutti i…”

Lazio Giannichedda parla di Inzaghi analizzandolo e aggiunge la sua opinione sui centrocampisti di oggi

Lazio Giannichedda parla di Inzaghi e dice la sua sulla sua crescita. Poi fa un rapido confronto con i centrocampisti di oggi, Giualiano Giannichedda è stato uno dei centrocampisti più amati dal pubblico laziale per la sua determinazione in campo e la sua voglia. Con i biancocelesti dal 2001 al 2005.

“Anche da calciatore Simone conosceva tutti i giocatori: dalla Lega Dilettanti italiana a quelli dei campionati stranieri. Ha sempre avuto l’intuizione e l’accuratezza nel capire le caratteristiche dei giocatori. In soli 2 anni è cresciuto molto diventato bravo come allenatore. Probabilmente ha cominciato ad allenare nel momento giusto: ha deciso di finire la carriera come giocatore prima rispetto al solito e ha accettato la proposta del presidente Lotito di far parte del settore giovanile della Lazio. Solitamente chi proviene dalle giovanili riesce a fare già una certa esperienza da mettere in pratica poi in prima squadra”.

Squadra perfetta – “Fare un paragone con i miei tempi e quelli di oggi è impossibile, i centrocampisti di oggi hanno tutti delle caratteristiche un po’ diverse da quelle che avevo io. Dipende, se ho bisogno di un regista punto su Pjanic, se invece voglio un motorino di centrocampo abile negli inserimenti punto su Kessié. Non posso non elencare anche Milinkovic-Savic, giocatore tecnicamente fortissimo, e Bonaventura che da mezzala sta disputando un’ottima stagione”.

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LEGGI LE CONDIZIONI DELLA JUVENTUS

La situazione nell’infermeria della Juventus in vista della Lazio

La Lazio dopo la delusione subita ai calci di rigore con il Milan si ributta sul campionato. Sabato nell’anticipo della ventisettesima giornata di campionato i biancocelesti ricevono la squadra di Allegri, alle prese però con diversi infortuni. Di seguito la situazione nell’infermeria della Juventus.

Questa la situazione nell’infermeria della Juventus. Certa l’assenza di Bernardeschi, l’ex viola ha riportato una piccola lesione al crociato del ginocchio sinistro, verrà valutato a metà marzo. Higuain continua ad allenarsi a parte per un trauma distorsivo contusivo alla caviglia sinistra, non convocato per la gara contro l’Atalanta è in fase di recupero. Resta comunque a rischio per sabato. Fuori anche Cuadrado e De Sciglio: il primo sta recuperando dall’operazione subita a causa della pubalgia, il rientro è previsto ad aprile, il secondo sta superando il problema muscolare all’adduttore della coscia sinistra, potrebbe tornare disponibile per la gara con il Tottenham.

I COMMENTI DEI ROSSONERI DOPO LAZIO-MILAN

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LE PAROLE DI BUFFON SUL SUO RITIRO

I commenti dopo Lazio-Milan dei giocatori rossoneri: Calabria, Calhanoglu, Donnarumma

Al termine della gara dell’Olimpico sono intervenuti in mixed zone alcuni dei protagonisti della serata. Un risultato, quello ottenuto dalla squadra di Gennaro Gattuso in casa dei biancocelesti, che in ottica futura da’ ulteriore fiducia ai rossoneri. Di seguito i commenti dopo Lazio-Milan.

Questi i commenti dopo Lazio-Milan. Il difensore Davide Calabria: “Non abbiamo ancora vinto niente. Ora in finale spero di vendicare quanto successo due anni fa. Sicuramente affrontarci in questo momento non è facile per nessuno. E’ difficile farci gol, in campo siamo compatti e creiamo tante occasioni da rete. Ora pensiamo al derby, partita importantissima. La prossima gara è fondamentale, dobbiamo recuperare mentalmente le forze e farci trovare pronti“.

Il commento di Hakan Calhanoglu: “E’ un’emozione grandissima, era molto importante vincere oggi. Dopo la gara con la Roma è stato difficile giocare per 120′ ma siamo rimasti concentrati e forti mentalmente. E’ stata una partita giocata bene da entrambe le squadre, abbiamo avuto grandi possibilità di segnare. I rigori, poi, sono questioni di fortuna”.

Il commentato di Gianluigi Donnarumma a Milan TV: “Il merito di questo risultato è di tutti, abbiamo disputato una grande partita. Per arrivare in finale abbiamo lavorato tanto, ce la siamo meritata. Siamo un grandissimo gruppo. Adesso siamo più compatti, è più faticoso per gli altri superarci. Gattuso ha fatto diventare il Milan un grandissimo gruppo. Siamo sempre insieme, lavoriamo tanto, è merito di tutta la squadra e del mister. Ora siamo più esperti di due anni fa. Ancora non mi va giù quella finale, proveremo a prenderci la rivincita. Come dice il mister, la stanchezza non esiste, è tutta questione di testa”.

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LE PAROLE DI LULIC SULLA GARA CON I ROSSONERI

Gigi Buffon sul suo ritiro: “Smettere è un po’ come morire”

Ancora pochi mesi e poi, molto probabilmente, l’addio al calcio giocato. Parlando del futuro Gigi Buffon sul suo ritiro si è lasciato andare e ha spiegato le sensazioni che sta vivendo. Il portiere della Juventus e dell’Italia ha inoltre commentato le parole del CT azzurro Di Biagio che lo ha invitato a restare per dare ancora il suo prezioso contributo alla Nazionale.

Le parole rilasciate ai microfoni Mediaset da Buffon sul suo ritiro: “L’anno prossimo non devo fare niente di particolare. L’unica cosa che devo fare è concentrarmi ora sul finale di questa stagione. Sono sicuro e molto tranquillo sulla mia scelta che comunicherò, in accordo con il club, al momento giusto. Ora bisogna pensare al presente e basta. Un futuro da dirigente? Ognuno deve seguire la strada e la passione che cova dentro. Spero in futuro di poter svolgere un ruolo che mi appassioni. Per chi vive di emozioni così forti come noi calciatori smettere di giocare è come se fosse la ‘prima morte’ che si subisce. Lo choc è grandissimo perché si ferma un’esperienza talmente bella che tutto il resto sembra senza valore. Poi però ti accorgi che ci sono anche altre cose che ti fanno sentire importante e che ti possono soddisfare”.

Sulla Nazionale: “Alle parole di Di Biagio su di me e la Nazionale non bisogna aggiungere altro se non che ho un grande senso di responsabilità e di attaccamento e che sentivo di poter dare ancora qualcosa. Specialmente in questo passaggio di transizione. Ci sono delle amichevoli delicate da affrontare. Avevo anche pensato di andare in vacanza con la famiglia. Ma quando la Nazionale ha bisogno di te bisogna rispondere presenti. Poi da giugno le cose saranno diverse. Ripeto, è una forma di fedeltà e di responsabilità verso l’Italia. Sta nascendo una Nazionale nuova. Le prime gare non sono proprio tranquille, affronteremo Argentina e Inghilterra in trasferta. Credo che qualche giocatore esperto all’inizio sia utile, anche se per dare solo qualche consiglio ai giovani”.

 

 

LAZIO MILAN Lulic: “Dispiace tantissimo, ma dovevamo segnare all’andata”

Nella mixed zone di Lazio Milan Lulic molto dispiaciuto, ha commentato la sconfitta di questa sera contro i rossoneri

Al termine di Lazio Milan Lulic ha risposto alle domande formulate dai giornalisti di Lazio Style Channel. Le sue parole: “I rigori sono una lotteria ed oggi è stata vinta da loro. Purtroppo dispiace ma dovevamo segnare a San Siro. Tatticamente siamo stati molto bravi così come loro. Purtroppo poi è successo quello che è successo e ai rigori può capitare di tutto. Il rammarico è non aver segnato all’andata e ciò ci ha reso difficile la partita di questa sera. Ci sono mancati i gol ma ora dobbiamo pensare alla Juventus e dobbiamo recuperare le energie che è l cosa più importante. Ora dobbiamo dimenticare questa serata ma non dobbiamo mollare. Giocare a destra sulla fascia? Ci ho giocato anche con Reja, è un po’ diverso ma mi sono trovato comunque bene con i compagni.

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LAZIO MILAN Conferenza Inzaghi: “Ho un unico rammarico, quello…”

Dopo la pesante sconfitta ai rigori la Lazio esce comunque a testa alta da questo incontro. Lazio Milan conferenza Inzaghi

LAZIO MILAN Conferenza Inzaghi dallo Stadio Olimpico di Roma

Come hai deciso chi doveva battere i rigori? Hai un rammarico?

“Non ho rimpianti, abbiamo fatto 180′ minuti e avremmo meritato di più, non siamo riusciti a segnare tra andata e ritorno, Donnarumma è stato bravissimo. Avevo de Vrij e Radu con i crampi, ero indeciso se mandare Lulic o Leiva. Abbiamo fatto il massimo e l’unico rammarico è quello di non essere riusciti a segnare”.

Il passaggio più negativo è senz’altro questo, come sarà ora il risvolto

“Non sono scettico e sono orgoglioso di questi ragazzi per il cammino fatto, l’anno scorso siamo arrivati in finale e quest’anno in semifinale ai rigori. Ora in un giorno e mezzo dovremmo preparare una partita importante contro la Juve”.

Questa squadra è stressata, sotto i riflettori e troppe partite, che ne pensi?

“Siamo stati bravissimi tranne il tiro di Kalinic alla fine, sapevamo il Milan avrebbe fatto una partita di ripartenza, hanno grande qualità. Il problema è che ci hanno limitato non concedendoci un gol”.

Quanto attaccavate non avevate la scioltezza, pensavate e avevate paura del contropiede del Milan?

“In un doppio confronto una scioltezza di pensiero c’è. Non volevamo prendere gol e i ragazzi sono stati bravissimi e abbiamo concesso solo un occasione. Sono rammaricato per la partita a Milano, avremmo dovuto segnare e oggi avremmo giocato senza paura di subire un gol, questo è il mio unico rammarico”.

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LAZIO MILAN Inzaghi: “Avremmo meritato la finale. Ora cercheremo…”

La Lazio non approda in finale di Tim Cup dopo aver perso ai rigori. I biancocelesti avrebbero avuto l’opportunità di passare ma falliscono 3 rigori e escono dalla competizione Lazio Milan Inzaghi

LAZIO MILAN Inzaghi parla dopo la partita

Queste le sue parole a Rai Sport: “Penso nulla togliendo al Milan la finale avremmo meritata di giocarla. Faccio i complimenti ai miei ragazzi facendo una grandissima cavalcata, non andando in finale ai rigori dispiace. L’unica pecca è non aver fatto gol in queste due partite. Abbiamo fatto la partita per 120 minuti però non abbiamo fatto gol, abbiamo concesso solo l’occasione nel finale per Kalinic e non abbiamo sfruttato le tante occasioni sprecate. Ho fatto i complimenti ai ragazzi e dobbiamo uscirne a testa alta. C’era un po’ di rammarico e delusione ma da domani bisognerà ripartire”.

Continua: “Testa al Campionato e all’Europa League. Dovremmo essere bravi a ripartire, da domani cercheremo già di lasciarci dietro questa semifinale e in un giorno e mezzo dovremmo cercare di recuperare le energie per la partita contro la Juve anche se avremmo avuto un giorno in più per preparare la sfida, anche se la Juve avrà la Champions. Luis Alberto ha fatto la partita che doveva fare e a 20 minuti dalla fine ho inserito Felipe che ha cercato di darci una mano. Vanno fatti i complimenti a Donnarumma che ci ha tolti molti gol tra andata e ritorno”.

Sulla concretezza: “Dovevamo coprire meglio l’area di rigore, abbiamo battuti 11 calci d’angolo e avremmo dovuto riempire meglio l’area, non abbiamo concluso bene l’azione è manca la finalizzazione. I ragazzi però sono stati bravissimi e hanno trovato un Milan in forma che ha fatto solo il tiro con Kalinic. Nell’arco dei 180′ minuti avremmo meritato la finale. Qualche dettaglio ha fatto sì che non ci fosse la Lazio in finale, però vorrei ringraziare i ragazzi e sono orgoglioso di essere alla guida di un gruppo così”.

A Lazio Style: “Dovremmo essere bravi già da domani a lasciarci questa partita alle spalle, una grandissima cavalcata. C’è molta amarezza. I ragazzi hanno dato tutto e sono contento. Ho il rammarico di non aver segnato nei primi 15 minuti e soprattutto a Milano. Dobbiamo essere orgogliosi per quello che abbiamo fatto. I ragazzi sono delusi ed è normale”.

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LAZIO MILAN Gattuso quanti elogi ai biancocelesti!

Dopo Lazio Milan Gattuso Gattuso ha riempito di elogi la squadra biancoceleste definendola una grande.

Al termine di Lazio Milan Gattuso ai microfoni di Rai Sport ha dichiarato: “La Lazio è una squadra che da 9 mesi dà 5 gol a tutti con facilità, non a caso è la squadra che ha segnato più gol in Europa. E’ forte come squadra e come singoli, è ben allenata e segna tanto. E’ una grande squadra. Stasera Immobile che è il capocannoniere della Serie A non ha mai tirato in porta. Siamo stati bravi. All’errore di Kalinic ho pensato che devo lottare sulla testa dei giocatori perché tutti possono sbagliare, l’importante è arrivarci sul pallone. Non stava bene, gli ho chiesto di stringere i denti mezzora e si è reso molto disponibile. Ha grande tecnica deve ritrovare fiducia in sé stesso.

Poi Gattuso dimostra tutta la sua modestia: “No, ho tanto da imparare e devo prenderne di legnate nei denti. Certo non sono neanche l’ultimo arrivato, negli scorsi 5 anni ho fatto tante cose, ho fatto tanta gavetta. Se mi sento un traghettatore? Sono un ragazzo fortunato che a 40 anni mi sto godendo tutto, non avrai nessun problema l’anno prossimo ad allenare le giovanili del Gallarate. Voglio rimanere qua, perché questa è casa mia, ma se la società non mi vorrà confermare non avrei problemi a fare altro. Dobbiamo dare anche atto a Montella per il lavoro fatto prima. Il suo lavoro mi ha aiutato”. 

Il tecnico rossonero ha parlato anche in conferenza: “Oggi siamo stati bravi e abbiamo sofferto poco. Non abbiamo mai concesso a loro la profondità e siamo stati bravi a chiuderli quando andavano sugli esterni. Juve? E’ una squadra che vince da tanti anni, dobbiamo vincere per noi e per la nuova società. Sono contento che stiamo alzando l’asticella: queste partite ti fanno crescere. Sono gare da dentro o fuori. Noi stasera ci siamo arrivati bene. Ora vogliamo recuperare energie, non abbiamo ancora fatto nulla. Sono emergendo le vere qualità dei giocatori. La squadra è viva e ci mette tutto, voglio vedere sempre questo atteggiamento”. 

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TIM CUP Pagelle di Lazio Milan – Strakosha non basta nella lotteria dei rigori

Terminata la sfida dell’Olimpico. Andiamo ad analizzare le prestazioni dei calciatori. Tim Cup pagelle di Lazio Milan semifinale di ritorno

Tim Cup pagelle di Lazio Milan

LAZIO

Strakosha 7.5 – Si fa trovare pronto sui tiri di Suso e sulla punizione di Rodriguez. Para due rigori che illudono la Lazio. E’ l’ultimo a mollare.

Caceres 6.5 – L’argentino ha coperto molto bene la sua porzione di campo, stoppando le offensive rossonere. Ha rischiato l’autogoal su una carambola in area di rigore. Nessuna sbavatura. Lo ferma solamente un affaticamento muscolare. Dal 68′ Luiz Felipe 5 Nessuna sbavatura ma ha sulla coscienza il rigore che condanna la Lazio, sparandolo in curva

de Vrij 5.5 – Soffre tantissimo Cutrone che riesce sempre a trovare lo spazio giusto per rendersi pericoloso. Migliora nella ripresa, ma non è stata la sua miglior prestazione

Radu 6.5 – Lotta come sempre su ogni pallone, si fa sentire con degli interventi al limite del regolamento, ma dalle sue parti non si passa mai

Marusic 5.5 – Il montenegrino aveva iniziato bene il match essendo molto aggressivo sulla fascia. dalle sue parti ha trovato Rodriguez che lo ha costretto a restare basso nonostante le iniziali disposizioni di Inzaghi. Dal 94′ Lukaku 5 – Mai pericoloso

Parolo 6.5 – Tanto cuore e polmoni al servizio della squadra. Corre per 120 minuti e realizza anche il rigore

Lucas Leiva 6.5 – Meriterebbe un bel 7 per la prestazione nell’arco dei 120 minuti. Puntuale come sempre, arpiona ogni pallone, ma sbaglia il rigore che poteva dare il doppio vantaggio alla squadra

Milinkovic 5.5 – Va a tratti, grandi giocate ma poi si perde sul più bello. Ed il rigore è da dimenticare. Troppo lezioso

Lulic 6.5 – Il capitano è il jolly di questa squadra. Ha giocato sulla sinistra e dulla destra e non si è tirato indietro nella lotteria dei rigori, mettendola anche dentro

Luis Alberto 5.5 – Il mago troppo discontinuo nei 66 minuti in cui è stato in campo. Su di lui episodio dubbio quando viene steso da Biglia (in area?). Quache giocata ma con il tempo è sparito dal gioco. Dal 66′ Felipe Anderson 6 – Qualche progressione e rigore trasformato, porta freschezza nella fase offensiva biancoceleste

Immobile 6 – Generosissimo fa quel che può in avanti, ma nel primo tempo ha sul sinistro la palla gol ma si fa ipnotizzare da Donnarumma. La gabbia Bonucci – Romagnoli non gli lascia troppo spazio

All. Simone Inzaghi 6 – Mette bene la squadra in campo ma è confusionario nelle sostituzioni. Forse più che un Lukaku poteva servire un Nani in ottica rigori. Discutibile l’ordine dei rigoristi

MILAN

Donnarumma 8 – Come il collega biancoceleste è protagonista nell’arco del match con delle parate che hanno negato il gol alla Lazio. Si supera ai rigori neutralizzandone due e ipnotizzando Luiz Felipe

Calabria 7 – Quetso giovane terzino ha il futuro dalla sua parte. Crescita esponenziale clamorosa dell’ex Primavera che, sotto la guida di Gattuso, brilla sempre di più. Complimenti

Bonucci 6.5 – Guida la difesa da buon veterano, forse soffre un po’ la velocità di Immobile, ma con l’esperienza arriva su ogni pallone. freddissimo in occasione del rigore

Romagnoli 7.5 – E’ e sarà il difensore del futuro del Milan e della nazionale italiana. Nonostante il cuore biancoceleste, segna (senza esultare) il rigore che porta il diavolo in finale. Elegante e puntuale, il futuro Nesta.

Rodriguez 6.5 – Vince il duello a distanza con Marusic. Lo svizzero non fa mai scendere il montenegrino e lo costringe solo a difenere. Ottima la sua punizione nella ripresa, ma Strakosha gli nega il gol

Kessiè 6.5 – Duello a distanza di potenza fisica con Miloinkovic. L’ex atalantino ha retto il centrocampo del rossonero mettendo al servizio della squadra quantità e qualità. Giocatore utilissimo alla causa rossonera. Dal 96′ Montolivo

Biglia 6.5 – Partita di sostanza e qualità per l’argentino. Dopo un inizio di stagione difficile, ormai è il faro del centrocampo del Milan. Lotta con ardore su ogni pallone, forse anche con troppo grinta

Bonaventura 6 – Il meno brillante del centrocampo, si sacrifica agendo in fase di copertura.

Suso 6.5 – Lo spagnolo quando parte palla al piede è imprendibile ed ogni volta che lo ha fatto, la retroguardia biancoceleste è andata in affanno. Strakosha gli nega il gol nel primo tempo parando la staffilata dai 20 metri. Dal 107′ Borini s.v

Cutrone 6.5 – Questo ragazzo somiglia sempre più a Filippo Inzaghi. Movimenti sul filo del fuorigioco e posizionamento che manda in crisi più volte de Vrij. Gattuso lo richiama in vista del derby. Dal 70′ Kalinic 5 – Ha un’occasione ghiottissima a pochi minuti dl termine del secondo tempo supplementare, ma a tu per tu con Strakosha manda alle stelle. Bocciato

Calhanoglu 6.5 – Quando vuole fa la differenza avendo dei piedi di qualità. Quando parte in progressione crea scompiglio in casa Lazio e per fermarlo, spesso, si ricorre al fallo. Segna nella lotteria dei rigori. In crescita

All. Gennaro Gattuso 7.5 – E’ il suo Milan tutto grinta e cuore. A livello tattico è perfetto e non permette alla squadra di Inzaghi di esprimere il suo gioco sulle ali. la difesa è insuperabile e con il 4-3-3 ha trovato la giusta quadratura. Merita la riconferma.

Marco Corsini

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