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Simone Inzaghi e la sua Lazio italiana pronti a spiccare il volo

Una Lazio così non la si vedeva da tempo. Con l’arrivo di Simone Inzaghi la società ha deciso di puntare sui giovani, soprattutto italiani. Come ricorda il Corriere dello Sport i nuovi regolamenti costringono i club a una rosa di 25 giocatori di cui almeno 8 provenienti dal vivaio italiano (4 dal club di appartenenza e 4 da altre squadre nazionali, ndr).

La Lazio sotto questo punto di vista sono messi davvero bene. A Formello i calciatori formati nel settore giovanile biancoceleste sono diversi. Ci sono Luca Crecco, Guido Guerrieri, Balde Diao Keita, Cristiano Lombardi, Alessandro Murgia, Simone Palombi ed Alessandro Rossi. Anche se quest’ultimo probabilmente verrà girato in prestito. Per quanto riguarda i giocatori cresciuti in Italia a Ciro Immobile e Marco Parolo si è aggiunto Davide Di Gennaro. Il quarto è Thomas Strakosha, italianizzato per aver giocato tre anni nel nostro paese tra i 15 e i 21 anni. Inoltre c’è anche Federico Marchetti, ora fuori rosa, che potrebbe essere reintegrato.

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Lazio, domani le conferenze di presentazione per Marusic e Caicedo

Attraverso il suo sito ufficiale, la Società Sportiva Lazio ha comunicato che domani alle ore 12:00 ci sarà la conferenza stampa di Marusic e Caicedo. Segui le conferenze su Laziochannel.it. Ecco il comunicato:

La S.S. Lazio comunica che domani, venerdì 11 agosto 2017, alle ore 12:00 si terrà la conferenza stampa di Adam Marusic e Felipe Caicedo presso il Centro Sportivo di Formello”.

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Lazio, Brahimi non pensa al mercato: “Al Porto abbiamo obiettivi ambiziosi”

L’attaccante del Porto, Yacine Brahimi è in mezzo a tante voci di mercato. Su di lui tante squadre, tra cui la Lazio che sembra volerlo acquistare se dovesse partire Keita. Ai microfoni di SportTv ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“Se può essere la stagione giusta per me al Porto? Io direi di sì. Siamo tutti molti concentrati -spiega Brahimi – abbiamo lavorato sodo con grande fiducia e spero che questo momento possa durare a lungo. Ci stiamo allenando duramente per essere ogni giorno più forti. Ciò che conta di più è la squadra. Abbiamo obiettivi ambiziosi e questo non ci spaventa, vogliamo continuare su questa strada. Siamo un gruppo molto unito”.

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Piscedda: “Keita vuole andare via ma se è in forma io lo farei giocare lo stesso”

L’ex difensore della Lazio, Massimo Piscedda, è intervenuto ai microfoni di Radiosei. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti la Supercoppa.

“Le speranze per la Lazio in ottica Juventus ci sono, sono buone, – spiega Piscedda – prima o poi riuscirà a battere questa Juventus. Credo che la chiave possa essere affrontarla con serenità e con la convinzione che è possibile farcela, fermo restando che sono più forti e partono con i favori del pronostico. I valori individuali della Juventus sono superiori ed in passato ha risolto le finali con la Lazio puntando molto sulle qualità dei propri calciatori”.

SULLE SCELTE DI INZAGHI

“Per quanto riguarda la Lazio sarà importante come esame per capire se rispetto alla scorsa stagione si è rinforzata o meno, potremo dare un minimo giudizio. Nel caso in cui Felipe Anderson non fosse della partita, credo che Inzaghi punti comunque sui migliori che ha a disposizione. Quello di Keita è un discorso a parte, vuole andare via ma se è in forma io lo farei giocare a prescindere. Il confronto tra i tecnici, per il momento, non può esserci. Inzaghi si è affacciato a poco alla ribalta, certamente Allegri ha dimostrato che ci sa fare anche a livello europeo”.

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Juve: de Vrij a zero. I dettagli dell’offerta all’olandese

La Juventus ha dei problemi in difesa, evidenziati da queste ultime amichevoli estive. La partenza di Bonucci direzione Milan ha indebolito il reparto arretrato di Allegri, uno dei punti forti della formazione bianconera. Secondo il Corriere dello Sport le attenzioni del club torinese si sarebbero spostate su Stefan de Vrij, il cui contratto con la Lazio, in scadenza nel 2018, è lontano dall’essere rinnovato.

I DETTAGLI DELL’OFFERTA A DE VRIJ

Secondo il quotidiano sportivo romano, Pablo Longoria, capo degli osservatori della Juventus, avrebbe incontrato 3 giorni fa Alex Kroos, agente di de Vrij. Nell’occasione avrebbe presentato un’offerta per assicurarsi le prestazioni del difensore a partire dalla prossima stagione, a parametro zero. I bianconeri avrebbero offerto 2,5 milioni a stagione a salire più bonus per 5 anni. De Vrij, che attualmente guadagna 1,3 milioni di euro, non ha ancora dato una risposta alla Lazio, che nel frattempo gli ha offerto un rinnovo con clausola a cifre quasi raddoppiate. La proposta della Juventus è allettante, ma l’olandese, che vanta un debito di riconoscenza verso la Lazio, non vorrebbe partire a parametro zero. Si attendono sviluppi.

ECCO LE ULTIME SULL’ALLENAMENTO DELLA JUVENTUS>>>LEGGI QUI

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SUPERCOPPA – Qui Juve: Allegri sceglie il modulo, ma ha ancora dubbi…

E’ da poco terminato a Vinovo l’allenamento della Juventus di Allegri in vista della sfida valida per la Supercoppa Italiana di domenica contro la Lazio. Allegri va verso la conferma del collaudato 4-2-3-1, ma ha ancora dubbi per quanto riguarda gli interpreti.

PER LA SUA JUVE ALLEGRI PUNTA AL 4-2-3-1

QUI JUVE – Si è da poco concluso l’allenamento della Juventus in vista della gara di domenica contro la Lazio. Massimiliano Allegri, che punterà sul collaudato 4-2-3-1, sta sciogliendo gli ultimi dubbi di formazione. In particolare, secondo quanto riporta Tuttojuve.com, deve decidere chi giocherà sulla destra tra De Sciglio e Lichtsteiner e soprattutto chi sarà il partner di Chiellini. Ballottaggio a tre tra Rugani, Barzagli e Benatia. Per il resto le scelte sembrano già fatte. Un ultimo dubbio in attacco dove Douglas Costa e il recuperato Cuadrado si contendono l’ultimo posto nel tridente alle spalle di Higuain. Gli altri due posti saranno ovviamente del numero 10 Dybala e di Mandzukic.

LEGGI ANCHE LA CLAMOROSA AMMISSIONE DI KEITA AD UN TIFOSO>>>CLICCA QUI

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SUPERCOPPA – La designazione arbitrale per Juventus-Lazio

La Lega Calcio ha comunicato l’arbitro che dirigerà la prima sfida ufficiale della stagione calcistica italiana. Il fischietto designato per la sfida di Supercoppa Italiana tra Juventus e Lazio è Davide Massa (sez. Imperia).

LA SESTINA

A coadiuvare l’arbitro ligire ci saranno gli assistenti Meli e Crispo. Il IV Uomo sarà Fabbri, mentre gli addizionali Irrati e Damato.  La gara verrà giocata domenica 13 agosto alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma.

PRECEDENTI CON L’ARBITRO MASSA

E’ stato proprio il fischietto ligure a dirigere l’ultima sfida tra Juventus e Lazio, andata in scena il 22 gennaio allo Juventus Stadium. Finì 2-0 per i bianconeri, in una gara a senso unico. Massa ha già diretto la Lazio in dieci occasioni: in quest’ultime i biancocelesti hanno portato a casa bottino pieno per 4 volte, hanno pareggiato in 2 circostanze e perso in 4.  Inoltre l’arbitro ligure, aveva già diretto un match tra la Juventus e la squadra biancoceleste. La sfida risale al 25 gennaio del 2014, giorno nel quale le due compagini pareggiarono per 1-1 allo Stadio Olimpico di Roma. C’e una nota stonata: Davide Massa ha diretto la Juventus in 10 occasioni: dal bilancio di quest’ultime emergono 9 vittorie dei bianconeri. In una sola circostanza, infatti, la formazione piemontese non ha raccolto bottino pieno in una gara diretta dall’arbitro ligure: proprio contro la Lazio.

INTANTO DOMANI PRESENTAZIONE PER DUE NUOVI ACQUISTI DELLA LAZIO>>>LEGGI QUI

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CONFERENZA – Domani tocca a Marusic e Caicedo

Dopo la conferenza stampa di ieri a Formello che ha visto protagonisti i nuovi acquisti Lucas Leiva e Davide Di Gennaro, domani sarà il turno di altri due nuovi arrivi biancocelesti, il laterale Adam Marusic e l’attaccante Felipe Caicedo.

A BREVE LE INFO

Non si conoscono ancora i dettagli della conferenza stampa che coinvolgerà due nuovi giocatori biancocelesti, Adam Marusic e Felipe Caicedo. Lo slavo e l’ecuadoregno a Formello saranno probabilmente accompagnati dal direttore sportivo Igli Tare. A breve si conoscerà in maniera ufficiale l’orario della presentazione.

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Ledesma si allena nello stadio Cornaredo. Futuro al Lugano?

Una vecchia conoscenza della Lazio si sta allenando nello Stadio Cornaredo. Stiamo parlando dell’ex capitano biancoceleste Cristian Ledesma.

Il giocatore infatti si sta allenando da solo nello stadio del Lugano. Il calciatore è attualmente svincolato dopo la buona stagione in serie B con la Ternana. Secondo ticinonews, ci potrebbe essere dietro Renzetti, presidente del club svizzero che lo vorrebbe fortemente. Dunque nuova avventura nella terra del cioccolato per Ledesma? Lo sapremo a breve. Intanto l’ex capitano della Lazio ha preso il tesserino da allenatore e chissà che non subentri al Lugano proprio come tecnico o magari tecnico giocatore in stile Zola al Chelsea.

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CLAMOROSO – Keita a un tifoso: “Resto alla Lazio!”

Il caso più spinoso dell’estate laziale è sicuramente quello legato a Keita. Il senegalese vuole la Juve, mentre la Lazio vorrebbe venderlo ad altri club che offrono più soldi. Ma occhio al colpo di scena.

Cittaceleste racconta di un breve scambio con un tifoso laziale martedì a Porte di Roma. Il tifoso gli ha chiesto se rimaneva e Keita ha risposto: Gioco sicuro contro la Juve e alla fine resto alla Lazio”. Parole di facciata? Può darsi. D’altronde anche Biglia ad Auronzo rispose alla stessa maniera a un tifoso, salvo poi partire per Milano il giorno dopo. E’ anche vero che nell’incontro che c’è stato qualche settimana fa con Lotito, Keita ha promesso che non sarebbe andato via. A questo punto le strade percorribili sono rimaste due: o la Juve alza l’offerta (attualmente di poco inferiore ai 20 mln) oppure il numero 14 rinnova. Intanto con Felipe Anderson infortunato, il senegalese si candida a una maglia da titolare domenica proprio contro la Juventus. E chissà che un suo gol non decida il match.

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LA SPLENDIDA LETTERA DI POLLACE ALLA LAZIO>>>LEGGI QUI

SUPERCOPPA JUVE LAZIO – Stadio Olimpico verso i 50mila spettatori

Dopo le amichevoli estive, che per la Lazio sono state positive, ma che valgono poco e niente, domenica si fa sul serio. C’è la Supercoppa italiana contro la Juventus. Già 45mila i biglietti venduti, ci si aspetta l’Olimpico delle grandi occasioni.

Nonostante la data a ridosso di Ferragosto, i numeri dei biglietti venduti sono confortanti. Sono previsti oltre 50mila tifosi all’Olimpico domenica sera. Curve esaurite, rimangono disponibili posti nei distinti e nelle Tribune. E’ la quarta volta nell’era Lotito che le due squadre si contendono una coppa in finale. I precedenti sorridono ai bianconeri, due anni fa a Shangai la Juve vinse 2 a 0. Clamoroso invece il 4 a 0 del 2013. Inzaghi spera di rompere questa maledizione e di sollevare il primo trofeo della sua carriera (coppe giovanili a parte). INTANTO ANDERSON MIGLIORA>>>LEGGI QUI

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La splendida lettera d’addio di Pollace alla Lazio

Dopo aver fatto tutte le trafile nelle giovanili della Lazio, Gianluca Pollace ha lasciato la Lazio e si è accasato al Sicula Leonzio in Lega Pro.

Per questo motivo Pollace su instagram ha salutato la Lazio. Queste le sue parole: “Si sa che a volte anche i migliori amori finiscono. Sono arrivato in questo club che ero un bambino da crescere , un bambino pieno di sogni . Ho passato 7 anni stupendi. Mi sono sempre sentito a casa grazie al calore dei tifosi della squadra e della società. Potrei stare qui ad elencare tutte le emozioni passate per ore e ore , ma va bene così . Porto tutto e tutti nel cuore .

Ora è tempo di andare di prendere una strada diversa , sarà giusta o sbagliata non lo so , ma ho scelto così e vado avanti inseguendo il mio obiettivo , con la famiglia e gli amici alle spalle . Ringrazio ancora una volta la Lazio per tutto quello che ha fatto per me in questi anni e spero loro siano fieri per come mi sono sempre comportato da uomo e da professionista serio regalandoci tante soddisfazioni insieme , ringrazio tutti i tifosi che mi hanno sempre supportato , siete stupendi . Ringrazio tutti i magazzinieri che dietro le quinte fanno un lavoro immenso , mister staff e collaboratori .. ora però è tempo di guardare oltre . Un affettuoso abbraccio a tutti , siete stati la mia seconda famiglia”. 

https://www.instagram.com/p/BXm1Lkel6r_/?taken-by=gianlucapollace37

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INFERMERIA – Le ultime su Radu, Wallace e Felipe Anderson

La sfida di Supercoppa contro a Juve si avvicina e la Lazio conta di recuperare tutti gli infortunati, ossia Radu, Wallace ma soprattutto Felipe Anderson.

Il romeno ha recuperato completamente dall’indurimento muscolare che l’aveva costretto a uscire anzitempo dal campo col Malaga. Wallace ieri pomeriggio ha svolto lavoro differenziato per un affaticamento. Non ci sono rischi che salti la finale di Supercoppa Italiana. Infine, Felipe Anderson, è stato fermo 10 giorni dopo l’infortunio col Bayer Leverkusen. Sta forzando i carichi di lavoro e Inzaghi conta di recuperarlo entro domenica. Difficile che partirà dal primo minuto, ma potrebbe entrare a gara in corso.

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LEGGI LE PAROLE DI INZAGHI SULLA SUPERCOPPA

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi a 360° sulla Lazio

Dopo il debutto in serie A il 14 settembre del 1998 di lui Gianni Mura scrisse: “Credo che non sarà una meteora”. Non lo è stato. Quasi vent’anni dopo, Simone Inzaghi è a Formello per preparare la Supercoppa di domenica.

Una lavagna alle spalle, i magneti blu che marcano i rossi, la caccia il primo titolo da allenatore dopo i sette da calciatore, tutti con la stessa maglia della Lazio dove è arrivato 18 anni fa senza andarsene. Inzaghi si è lasciato andare a una lunga chiacchierata ai microfoni de La Repubblica“Eppure non saprei spiegare cos’è la Lazialità a chi viene da fuori e non conosce Roma. Io vivo ai Parioli, che è come dire nel cuore di questo sentimento. Forse ho capito fino in fondo la malattia del tifo quest’anno, dopo tre derby vinti, una felicità che mi è parsa più grande di quella per scudetti e coppe”.

Pensare solo al derby non le pare un limite? “Un po’ è così. Ma Roma è questa. È sempre stata così e non cambierà. Andavamo in casa del Sassuolo, i tifosi in strada mi chiedevano di far giocare la primavera per risparmiare i titolari per il derby. Lo so, non si può capire. Dopo vent’anni ci riesco”.

Chi le ha messo il calcio in testa? “Papà portava Pippo e me allo stadio a vedere il Piacenza in C1, 5 km in macchina da casa, e a noi pareva di andare a vedere il Real Madrid. Quando potemmo fare una foto con Mulinacci, il numero nove, ci parve di abbracciare Di Stefano. Con Pippo poi c’erano queste lunghe sfida nel cortile di mio nonno Gino, o in mansarda, scalzi, con una palla fatta di calze arrotolate. Un giorno entrai duro e gli ruppi un dito del piede, lui era nelle giovanili del Piacenza. Raccontammo che era caduto dalle scale”.

Ha in cornice il diploma da ragioniere o quello di Coverciano? “In cornice ho solo la maglia con cui feci 4 gol al Marsiglia, nel 2000. È quella la mia laurea. Il primo a esserci riuscito in Champions. La sera, in cui ne vidi fare quattro a Messi in un’ora contro il Leverkusen, iniziai a pregare Guardiola davanti alla tv: toglilo, toglilo, fallo riposare. Segnó il quinto a tre minuti dalla fine. Pippo a La Coruna ne aveva fatto tre, più una traversa all’85’. Così sono almeno rimasto l’unico italiano”.

Cosa le ha insegnato il calcio più della scuola? “L’autonomia. A cavarmela da solo. A 17 anni sono andato via di casa, prima Carpi, poi Novara, Lumezzane, e tutto ha smesso di essere facile. Non giocavo nemmeno tanto, e se giocavo prendevo botte. Avevo offerte da Atalanta, Inter, Milan. Mia madre invece era convinta che mi facesse bene, meglio cominciare così, tanto se devi arrivare, disse, arrivi lo stesso. Una profezia”.

È più pesante la maglia di Chinaglia o la maglia di Maestrelli“Il peso di una maglia lo dividi con altri 20 compagni. Un allenatore è sempre un uomo solo, ed è pure responsabile dello staff, della squadra, delle aspettative della folla. Io credo che tutti abbiamo un destino. Nel mio c’era la Lazio, forse fin da quando le ho segnato da avversario il mio primo gol in serie A. Non conosco Bielsa, non l’ho mai visto né sentito, ma dopo le sette partite finali del 2016, sapevo che la panchina era mia. Aspettavo solo la chiamata di Lotito, sentivo che sarebbe arrivata anche quando nel frattempo si parlava di Bielsa”.

I calciatori sono molto cambiati in 20 anni. A cosa le serve la sua esperienza? “A Coverciano insegnano che non si devono spiegare ai giocatori le scelte fino in fondo. Io faccio il contrario. Ne ho avuti di allenatori che mi raccontavano frottole per lasciarmi fuori. Non lo sopportavo e non lo faccio. Le bugie non portano lontano. In questo almeno il calcio non cambia mai”.

Come si parla a un calciatore che vuole andare via? “Se vogliono andar via è sempre più difficile convincerli arrestare. Con Biglia ho parlato, e pure tanto. Mi è dispiaciuto vederlo partire, ma alla fine se in un posto non rimani volentieri è meglio salutarsi. Più giusto per tutti, anche se fa male. Con Keita non so come andrà finire, ma fino a quando sarà della Lazio giocherà per la Lazio”.

Anche domenica? “Io non ho imbarazzi nel metterlo in campo contro la Juventus. L’imbarazzo dovrebbe provarlo chi consente a un calciatore di giocare due partite in un posto, salutare e andare via. È diventata quasi un’abitudine, ci siamo rassegnando. L’errore non è avere Keita sul mercato il 10 agosto, l’errore è che il 10 agosto il mercato è ancora aperto. Alle partite ufficiali bisognerebbe arrivare con le squadre definite, con le trattative chiuse. Se non è possibile chiudere il 31 luglio, almeno il 10 agosto. L’ho già detto, e non sono il solo a pensarlo”.

Sì è più credibile con i calciatori dopo una carriera rigorosa a base di bresaola o se hai commesso qualche sbaglio? “Io sono stato un professionista serio ma ho fatto pure qualche stupidaggine, tipo un rigore tirato con uno scalino sul tre a zero al 90º”.

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LEGGI LA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA

SUPERCOPPA – Inzaghi: “Siamo sfavoriti ma tutto può succedere”. E su Biglia e Keita…

Per parlare della Supercoppa e della sua Lazio è intervenuto ai microfoni de La Repubblica il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi.

Su Biglia: “Come si parla a un calciatore che vuole andar via? Se vogliono andar via è sempre più difficile convincerli a restare. Con Biglia ho parlato, e pure tanto. Mi è dispiaciuto vederlo partire, ma alla fine se in un posto non rimani volentieri è meglio salutarsi. E’ più giusto per tutti, anche se fa male”.

Su Keita: “Con Keita non so come andrà a finire, ma fino a quando sarà della Lazio giocherà per la Lazio. Anche domenica contro la sua prossima squadra? Io non ho imbarazzi nel metterlo in campo contro la Juventus. L’imbarazzo dovrebbe provarlo chi consente a un calciatore di giocare due partite in un posto, salutare e andar via. È diventata quasi un’abitudine, ci stiamo rassegnando. L’errore non è avere Keita sul mercato il 10 agosto, l’errore è che il 10 agosto il mercato sia ancora aperto. Alle partite ufficiali bisognerebbe arrivare con le squadre definite e con le trattative chiuse. Se non è possibile chiudere il 31 luglio, almeno il 10 agosto. L’ho già detto, e non sono il solo a pensarlo”.

Sulla Supercoppa: “Finale? Si dice che tutto può succedere, non sempre si aggiunge che succede solo se gli sfavoriti giocano una grande partita. E gli sfavoriti domenica siamo noi. Senza Bonucci la Juve ha perso qualcosa. Mi secca solo che sia andato al Milan, a rinforzare una squadra arrivata l’anno scorso dietro di noi. Ma queste partite è bello giocarle pure così, rincorrendo e sperando di ribaltarle”.

LEGGI ANCHE LA POSIZIONE DELL’ITALIA NEL RANKING FIFA

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RANKING FIFA – Italia stabile: da tre anni fuori dai primi nove posti mondiali

Per il quinto mese consecutivo l’Italia si conferma al 12° posto nel Ranking FIFA. Si tratta della migliore posizione occupata dagli Azzurri nella graduatoria mondiale da un anno esatto, cioé dallo scorso agosto 2016, quando Ventura subentrò a Conte. La nazionale allora si trovava al 10° posto (13° il mese successivo). Proprio quel 10° posto è il risultato migliore raggiunto dall’Italia da oltre 3 anni. Da quando cioè la nazionale guidata da Prandelli occupava il 9° posto.

Sembrano lontani quei periodi in cui l’Italia era al 4° posto nel Ranking FIFA (l’ultima volta risale al settembre 2013 sempre con Prandelli). Per non parlare di quando gli azzurri occupavano il primo posto nel 2007 (per qualche mese sotto la guida di Donadoni) e nel novembre  1993 con Sacchi in panchina. Non si era mai verificata un’assenza così perdurante degli Azzurri dalla parte alta della graduatoria mondiale. Anche per questo contro la Spagna il prossimo 2 settembre l’Italia è obbligata a vincere. Soprattutto per cercare di centrare la qualificazione al prossimo Mondiale. Un risultato negativo contro gli spagnoli potrebbe fare scivolare verso il basso la nazionale azzurra. Con il rischio di eguagliare la peggiore posizione mai occupata (il 17° posto di luglio e ottobre 2015 durante la gestione di Antonio Conte).

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LEGGI ANCHE LE ULTIME DA FORMELLO

Incredibile Rafa Marquez: l’ex Barcellona e Verona fiancheggiatore dei narcotrafficanti

Rafa Marquez è una delle leggende del calcio messicano. Gli anni migliori della sua carriera li ha sicuramente trascorsi nel Barcellona. Nel 2014 ha giocato anche in Italia con il Verona, per tornare poi l’anno successivo in patria all’Atlas. Dove è stato raggiunto dal procedimento del Ministero del Tesoro Usa. Il nominativo del capitano del Messico risulta tra ventidue persone sanzionate per relazioni con il narcotraffico. I suoi beni negli Usa sono stati congelati ed è proibito a cittadini americani fare affari con il giocatore.

Marquez è stato inserito in una lista di “fiancheggiatori” del narcotrafficante Raul Flores Hernandez, e del clan Flores. Secondo Washington il giocatore, ma anche il cantante Julion Alvarez, hanno agito e si sono intestati asset per conto di Raul Flores Hernandez. Quest’ultimo a sua volta punito insieme a una ventina di persone e quarantadue soggetti. Secondo gli Usa, quella odierna è l’azione più dura portata a termine contro un signore della droga messicano e la sua organizzazione. Che, come riporta La Gazzetta dello Sport, opera indipendentemente a Guadalajara, ma mantiene alleanze con i cartelli Sinaloa e Jalisco New Generation. Le sanzioni sono frutto di indagini durate svariati anni e hanno colpito anche 43 società, fra cui un club calcistico (Club Deportivo Morumbi) e un casinò.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PINO INSEGNO SULLA SUPERCOPPA

 

 

 

UFFICIALE – Pollace passa a titolo definitivo alla Sicula Leonzio

Gianluca Pollace dopo sei anni con la Lazio cambia definitivamente casacca. L’ex Primavera infatti è passato a titolo definitivo alla Sicula Leonzio in Serie C.

Questo il comunicato ufficiale del club siciliano: La Sicula Leonzio rende noto di aver acquisito a titolo definitivo, in data odierna, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gianluca Pollace proveniente dalla S.S. Lazio. Difensore esterno, classe ’95, si è legato in bianconero ed è sin da subito a disposizione di mister Rigoli pronto a rafforzare le corsie laterali. Nato a Roma il 25 Dicembre 1995, Pollace è cresciuto nel settore giovanile della Lazio compiendo tutta la trafila. Approda alla Primavera di Bollini nell’estate del 2013. Nel suo palmares due vittorie di Coppa Italia Primavera e il rimpianto di un sogno tricolore sfumato nella finale persa ai calci di rigore contro il Torino. Conclusa la sua prestigiosa esperienza nel vivaio biancoceleste, con ben 71 presenze, si trasferisce alla Salernitana in serie B, e lo scorso anno inizia la stagione al Gubbio, completandola al Racing Roma in serie C. Pronto a giocarsi le sue carte con la Sicula Leonzio, il team bianconero lo accoglie dandogli il benvenuto e un caloroso in bocca al lupo per la nuova esperienza professionale.”

LA NOTA DELLA LAZIO

Subito dopo è arrivato anche il comunicato della società biancoceleste: “La S.S. Lazio comunica di aver ceduto a titolo definitivo il calciatore Gianluca Pollace alla Sicula Leonzio”.

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Pino Insegno: “Supercoppa? La squadra non deluda i tifosi”

Pino Insegno, grande tifoso della Lazio, commenta il mercato dei biancocelesti e soprattutto la prossima sfida che attenderà i capitolini: la Supercoppa contro la Juventus.

Queste le parole di Pino Insegno ai microfoni di Radiosei: “E’ il momento di non tradire le aspettative. I laziali ci stanno mettendo l’amore e la squadra non deve tradire le attese. Domenica chi gioca gioca ma deve dare tutto in campo. Tecnicamente la Juve è più forte: speriamo invece che la Lazio sia al top fisicamente. Se così non fosse ci sarebbe poco da fare. L’unica cosa che mi preoccupa è che abbiamo vinto sette partite su sette nelle amichevoli. Preferivo perderne sei su sette, dal punto di vista statistico sarebbe stato diverso (ride, ndr)”. 

MERCATO LAZIO

“Ascolto per strada il parere dei laziali e mi chiedono di intercedere con Lotito come se io avessi qualche potere. Per quanto mi riguarda bastava tenere tutti i giocatori dello scorso anno e inserire due o tre rinforzi ma così non è stato. C’è però da dire che per il momento è andato via solo Biglia e io non mi sento di rimpiangerlo anche perché già si è infortunato. Per de Vrij credo che non ci siano problemi, Keita è l’unica variabile impazzita. Inzaghi l’hanno scorso l’ha motivato alla grande, il merito è tutto suo. Io spero solo che Simone sia sempre motivato nonostante la società non lo abbia accontentato fino in fondo come è successo a Pioli e Petkovic. La stessa cosa è avvenuta infatti con il Bayern Leverkusen quando potevamo entrare in Champions League”. 

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UFFICIALE – Giampiero Ventura prolunga il suo contratto con l’Italia

Giampiero Ventura ha prolungato il suo contratto con la Nazionale italiana fino al 2020. Lo ha annunciato il presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il numero 1 della Federazione conferma la fiducia al tecnico che a sua volta si dimostra entusiasta.

“Questa fiducia mi dà ulteriore stimolo per fare qualcosa di importante – ha detto Ventura esprimendo soddisfazione per il rinnovo- abbiamo iniziato un cambio generazionale che dev’essere ancora completato. Abbiamo 3 obiettivi: qualificarci per i Mondiali, essere la sorpresa dei Mondiali ed essere fra i favoriti per l’Europeo”.

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