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Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri attacca duramente i giallorossi

Manca solo una gara al termine del campionato. La seconda posizione alle spalle della scudettata Juventus  è ancora in bilico. La Roma è favorita nel raggiungimento dell’obiettivo. Ma, a soli novanta minuti dal termine, i giallorossi e il Napoli sono divisi da un solo punto. Frutto anche di certe decisioni dei direttori di gara. Come dichiarato dal tecnico dei campani Maurizio Sarri in conferenza ai cronisti che gli chiedevano se sul terzo posto avessero pesato più gli infortuni o i 14 rigori della Roma:

“Alla Roma sono stati assegnati otto rigori più di noi. Noi e quella giallorossa siamo le squadre che giocano più palloni nelle aree avversarie. Quindi statisticamente questo dato è incomprensibile. Alcuni di quei rigori sono stati ininfluenti, altri invece hanno portato punti. Bisognerebbe vedere episodio per episodio. Magari può essere giusto ma statisticamente non mi sembra logico”.

ITALIA – Ecco i convocati di Giampiero Ventura. Out Parolo, c’è Immobile

Giampiero Ventura ha diramato la lista dei convocati per le due sfide della nazionale contro Uruguay e Liechtenstein

Finito il campionato ecco che ritorna la Nazionale. Gli Azzurri di Ventura dovranno affrontare il 7 giugno a Nizza l’Uruguay in amichevole. L’11 giugno l’Italia ospiterà il Liechtenstein in quel di Udine, in un match valevole per la qualificazione ai prossimi mondiali. Il tecnico ex Torino convoca 26 giocatori. Gli Juventini raggiungeranno il gruppo il 5 giugno dopo la finale di Cardiff. Out Marco Parolo per infortunio c’è Ciro Immobile

Ecco la lista completa:

Portieri: Buffon, Donnarumma, Scuffet

Difensori: Astori, Barzagli, Bonucci,  Caldara, Ceccherini, Chiellini, D’Ambrosio Darmian, Emerson, Spinazzola

Centrocampisti: De Rossi, Marchisio, Montolivo, Pellegrini, Verratti

Esterni: Bernardeschi, Candreva, El Shaarawy, Insigne

Attaccanti: Belotti, Eder, Gabbiadini, Immobile

INTERVISTA DEL NOSTRO DIRETTORE AI PROPRIETARI DEL RISTORANTE IN CUI IVANKA TRUMP HA CHIESTO DI CHINAGLIA>>>CLICCA QUI

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Ivanka Trump, Sabatino a Sant’ignazio e Giorgio Chinaglia

​Laziochannel è andata nel ristorante dove Ivanka Trump ha cenato e chiesto di Giorgio Chinaglia

Da martedì sera, Sabatino a Sant’Ignazio non è più solo un ottimo ristorante nel cuore di Roma. Ma anche un luogo di culto per tantissimi turisti che chiedono di vedere il “Santo” Giorgio Chinaglia. Ebbene sì perché da martedì sera, quel ristorante a gestione famigliare, è diventato meta di curiosi che chiedono di vedere quella foto che ritrae Giorgio Chinaglia con una bellissima casacca celeste con il volto e le mani rivolte verso l’alto. Il nostro direttore è andato nel ristorante per conoscere i proprietari e farsi raccontare quella giornata così ricca di romanità e lazialità.

Ad accoglierlo è stata Luigina, che indaffarata, mentre preparava i tavoli ci raccontava come è nata tutta la situazione. “L’ambasciata americana ci ha chiamato diverse volte durante il primo pomeriggio dicendoci che voleva prenotare 3 tavoli. Uno da dieci persone,  uno da otto e uno da quattro posti. Noi pensavamo che fossero diplomatici americani. Ma, verso le cinque del pomeriggi mi sono trovata gli artificieri e la cinofila che dovevano fare la bonifica del ristorante.

Allora io con i miei fratelli abbiamo pensato che qualche personaggio “grosso” fosse in arrivo. Alle otto, puntualissima è arrivata Ivanka Trump, suo marito e una decina di amici, più tutto il corpo di sicurezza. Bella, educata e molto calorosa ci ha salutato e con semplicità si è accomodata nella saletta in fondo al locale. Fuori dal locale c’erano quaranta poliziotti, i tiratori scelti e gli altri clienti che stavano mangiando all’esterno, erano tutti emozionati nel vedere la figlia del Presidente degli Stati Uniti D’America mangiare al loro stesso ristorante.

Cosa ha mangiato Ivanka Trump

La Figlia del presidente è arrivata puntualissima alle otto e ha molto apprezzato la nostra cucina, figlia della miglior tradizione italiana. Hanno fatto degli assaggini di pasta: Cacio e Pepe, ravioli ricotta e spinaci e gnocchi al sugo. Poi una bella Caprese con mozzarella di Bufala accompagnati dalla nostra tipica focaccia. Un po’ di pizza margherita e poi come secondo anche una bella grigliata di scampi e mazzancolle. Da bere hanno gradito il Barolo e il Pinot grigio. Per concludere gli abbiamo servito anche i nostri “Sampietrini” che sono dei dolcetti molto buoni preparati con la ricotta fresca, accompagnati infine da un buon Limoncello ghiacciato. Tre ore e mezza di emozione e felicità pura per aver avuto una persona così importante nel nostro ristorante“.

Il momento di Giorgio Chinaglia

Parlando poi del momento topico che sta facendo il giro del mondo, Luigina apre il suo cuore mostrandoci le innumerevoli foto della Lazio attaccate sui muri del suo ristorante. “Papà (Sabatino) era un grande tifoso della Lazio oltre che sportivo. Ci portava sempre allo stadio e anche adesso, io e mio figlio, siamo abbonati in Tevere.

Noi siamo siamo tre sorelle e un fratello (Lorenzo). Aurora è la più grande, poi c’è Loretta e io che sono la più piccina delle tre. Papà rilevò questo ristorante nel ’60 e possiamo dire che questa è la prima pizzeria di Roma. Già c’erano stati diverse pizzerie. Quando Ivanka Trump ha concluso la cena si stava per allontanarsi dal locale. Ma si è messa ad osservare le diverse foto. A un certo punto quando è passata davanti alla cassa, ha visto la foto grande di Chinaglia. Visto che aveva una maglia celeste e mani e viso rivolti verso l’alto, ha pensato di dire “Who is that saint?” 

Allora io gli ho risposto: “No darling, this is not a saint but a great lazio champion of the seventies”. Lei è rimasta a guardarlo per diverso tempo. Gli sono piaciuti i colori e il fatto che le braccia fossero levate verso l’alto. Il marito poi ha pagato per tutti e molto educatamente e in assoluta semplicità ha salutato tutto il personale e poco prima di mezzanotte si è allontanata con tutta la scorta. Questa cosa di Chinaglia sta facendo il giro del mondo. Adesso i turisti e i curiosi vengono oltre che per mangiare anche per fare la foto al nostro Giorgione. Della Roma o di totti ha chiesto qualcosa? “No Nulla, niente di niente”.  


 

 

 

 

 

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CROTONE LAZIO – I convocati di Nicola, out Trotta

Davide Nicola ha diramato la lista di convocati per il match tra Crotone e Lazio

Ecco l’elenco completo dei convocati di Davide Nicola per il match di domani sera allo Scida tra Crotone e Lazio. Tutti a disposizione per il mister. Eccezion fatta per l’attaccante campano ex Sassuolo Marcello Trotta. Per il resto ecco la lista completa:

Portieri: Cordaz, Festa, Viscovo;

Difensori: Ceccherini, Claiton, Cuomo, Dussenne, Ferrari, Martella, Mesbah, Rosi, Sampirisi;

Centrocampisti: Acosty, Barberis, Borello, Capezzi, Crisetig, Nalini, Rohden, Sulijc;

Attaccanti: Falcinelli, Kotnik, Simy, Tonev.

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CROTONE LAZIO – Crisetig suona la carica: “Vogliamo i tre punti”

Lorenzo Crisetig, centrocampista del Crotone, suona la carica in vista del match di domani sera

Si deciderà all’ultima giornata quale sarà l’ultima squadra che retrocederà in Serie B quest’anno. La sfida a distanza è tra Empoli e Crotone. I toscani se la vedranno in trasferta con un Palermo già retrocesso, ma che comunque vuole fare bella figura davanti la sua gente. I calabresi invece sfideranno una Lazio che non ha più niente da chiedere a questo campionato. Tra i giocatori che scenderanno in campo allo Scida c’è Lorenzo Crisetig. Il centrocampista, scuola Inter, ha rilasciato un’intervista a SkySport, riguardo il match di domani. Ecco le sue parole: “Vogliamo fare una grande partita per cercare di prendere i tre punti. Poi vedremo cosa succederà a Palermo, ma per prima cosa dobbiamo pensare a noi stessi“.

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CALCIOMERCATO – Lapadula e De Roon nel mirino della Lazio

In casa Lazio si pensa a due vecchi obiettivi di mercato: Gianluca Lapadula e Marten De Roon

Il mercato in casa Lazio è in fermento. La squadra deve confermare e migliorare quanto di buono è stato fatto quest’anno. Quindi l’obiettivo della società è quello di rinforzarsi. Serve almeno un giocatore per ruolo. Ma la priorità sono un vice Immobile e un vice Biglia. Ecco allora che tornano di moda due ex obiettivi biancocelesti. Secondo la Gazzetta dello Sport, per l’attacco, la Lazio si è interessata nuovamente a Gianluca Lapadula. L’attaccante del Milan viene da una stagione più che sufficente, complice anche l’elevato minutaggio dovuto alla scarsa verve sottoporta di Carlos Bacca. Per quanto riguarda il centrocampo, invece, Il Messaggero ripropone Marten De Roon. L’olandese, ex Atalanta, è stato uno delle sorprese dell’anno passato, quest’anno però è retrocesso con il Middlesbrough, mantenedno comunque un buon rendimento.

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CROTONE LAZIO – Festa: “Siamo maturati e ce la vogliamo giocare”

Nella partita d’andata contro la Lazio, il portiere del Crotone Marco Festa fece una grande partita che comunque non evitò ai calabresi la sconfitta.

Questa volta però le motivazioni sono ancora più alte dato che in palio c’è la permanenza del Crotone in serie A. Queste le parole del portiere in conferenza: “Noi calciatori stiamo vivendo serenamente questo momento. Siamo all’ultima gara, a compimento di un processo di crescita di squadra. Ce la giocheremo contro la Lazio, senza pensare ad altro. Siamo consapevoli della nostra maturazione. In ogni stagione ho imparato qualcosa di nuovo e credo di essere migliorato nelle ultime due annate”. 

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INZAGHI PARLA DEI RINNOVI DI BIGLIA. KEITA E DE VRIJ>>>LEGGI QUI

Corino omaggia Gascoigne: “Impazziva prima dei derby. Una volta mi chiese…”

Nel giorno dei 50 anni di Paul Gascoigne, Gigi Corino ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

Queste le parole di Corino: “Come facevo di solito gli farei gli auguri con un abbraccio. Io non parlavo molto e poi non ci si capiva niente. Io parlavo mezzo inglese, mezzo napoletano e mezzo beneventano. Fra di noi c’era un amore fraterno. Io l’ho considerato un fratello. Ho cercato nel mio piccolo di aiutarlo ma non è semplice entrare nella testa delle gente. Mi commuovo ancora oggi pensando a lui, all’uomo. Poche volte ho incontrato persone di un’umanità incredibile come lui. Era a disposizione di tutti con la massima naturalezza. Quando l’ho visto ridotto in un certo stato ho pensato ‘possibile che nessuno gli ha dato almeno una parte di quello che lui ha dato a noi?!’. Gli auguro ogni bene dalla vita, perché ha sofferto troppo”.

Gli scherzi di Paul: “Troppo facile e bello ricordare. Era un genio. Quando nacque Simone fece stampare 25 magliette con la foto di mio figlio nudo con i testicoli di fuori belli gonfi. Disse che bisognava avere le sue palle per fare i risultati. Quello a Zoff fu pazzesco. In quel caso lì tutto mi aspettavo tutto tranne quella genialata. Ripensandoci dovevo stare più attento. Mi chiamò a casa che aveva bisogno di un passaggio al Maestrelli. Figurati. Paul girava sempre nudo, non aveva problemi.

Gli dissi andiamo che non voglio fare tardi. Mi rispose che gli bastavano cinque minuti. Risposi che andava bene. Dieci minuti, venti, mezz’ora. Iniziai a preoccuparmi. Andai su a cercarlo ma non c’era più. Aveva preso la mia macchina e mi aveva chiuso dentro la sua villa e non sapevo come uscire. Riesco ad aprire in qualche modo il cancello. Tutti intorno a prendermi in giro con lui che disse “Corino è in ritardo, multa”. La multa però non arrivò, Dino era intelligente e capì tutto”.

ZOFF E DERBY

Zoff e Gascoigne: “Un rapporto straordinario. Dino aveva un debole per Gazza. Gli voleva bene perché quando ti trovi davanti un generoso che è in difficoltà, le persone per bene cercano di aiutarlo”. Segnali negativi: “C’erano. Con l’alcool. Però era un toro, riusciva poi a giocare alla grande e pensavamo fosse tutto normale. Però qualche piccolo segnale c’era”.

Il primo contatto: “Mi disse che ero da calcio inglese e mi disse che ero l’unico che potevo giocare in Inghilterra. Gli ho messo a disposizione quello che avevo. Lo portavo a cena con Sheryl, in giro. Il mio ritmo comunque era diverso dal suo, non riuscivo a stargli dietro”. Il prepartita: “Era un leader. Anche giocando poco per le qualità che aveva. E’ stato penalizzato da infortuni anche gravi. Pochi ne vengono fuori. Paul impazziva prima dei derby. Ricordo quel gol. Prima della partita mi chiese di prenderlo a pallonate in faccia. Che aveva bisogno di dolore e sangue per caricarsi. C’mon, c’mon, c’mon”.

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CONFERENZA – Inzaghi: “Il mio rinnovo una formalità. Keita, Biglia e de Vrij? Vi garantisco che…”

Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi, nella consueta conferenza della viglia, ha parlato della gara contro il Crotone ma anche di Keita, Biglia e de Vrij.

Queste le parole di Inzaghi:

Quanto ti darebbe fastidio arrivare quinto?

“Molto perché abbiamo fatto un campionato per arrivare quarti. A livello di Europa League non ci cambierebbe molto, ma dopo un campionato così e avendo battuto l’Atalanta due volte mi dispiacerebbe arrivare quinto”.

Rinnovo? Hai avuto garanzie tecniche?

“C’è volontà da entrambe le parti di continuare. La società mi ha dato ampie garanzie che la rosa sarà competitiva su 3 fronti. Ora però abbiamo una partita importantissima e per questo abbiamo deciso di parlare del rinnovo a campionato finito. Dobbiamo onorare questo straordinario campionato fino alla fine”.

Keita, Biglia e de Vrij, hai parlato con loro?

“Per aprire un ciclo i giocatori migliori devono rimanere. La società sta parlando con loro e sta facendo di tutto per trattenerli. Entrambe le parti devono essere d’accordo. La società sa qual è il mio desiderio e sta facendo di tutto per accontentarmi”.

La tua permanenza è legata a questi rinnovi?

“Questo è il mio sogno e l’ho realizzato grazie al lavoro degli anni precedenti e al mio staff. Da entrambe le parti c’è la volontà a continuare insieme questo progetto. Pensiamo al Crotone e poi la prossima settimana decideremo il tutto”.

Cosa ti senti di dire ai tifosi?

“La società sta facendo di tutto per accontentarmi e trattenere i giocatori migliori. Negli ultimi 15 giorni la dirigenza e questi giocatori hanno avuto contatti continui. Ho avuto ampie garanzie: se qualche big partirà verrà rimpiazzato nel migliore dei modi. Sappiamo che affronteremo una stagione difficile e dovremo essere competitivi su 3 fronti. Vogliamo tenere vicini i nostri giocatori e per farlo dobbiamo continuare a ottenere risultati”.

Chi è più difficile da sostituire?

“Tutti, sono 3 top players. Sono fiducioso, ma entrambe le parti devono essere d’accordo. Il mio desiderio è averli tutti e 3 ad Auronzo”.

Ti aspettavi che anche il futuro di Biglia sarebbe stato in bilico?

“Sapevamo che ci poteva essere questo problema perché sono giocatori che hanno mercato. Faremo di tutto per trattenerli”.

Sei riconoscente alla Lazio?

“Certo, sono molto riconoscente alla società che mi ha dato questa grande opportunità. Con lo staff e i giocatori abbiamo raggiunto l’obiettivo europeo e la finale di Coppa Italia battendo squadre molto forti. Ora ci attende un’altra finale, quella di Supercoppa. La prossima stagione avremo un calendario fittissimo e vogliamo farci trovare pronti”.

Hai fatto precise richieste di mercato?

“Sì, col direttore stiamo guardando e studiando gli obiettivi di mercato. Ho avuto delle garanzie che mi fanno ben sperare per il futuro”.

Voto alla stagione della Lazio?

“9,5. Sarebbe stato 10 se avessimo vinto la finale di Coppa Italia. Abbiamo avuto dei problemini perché a Firenze abbiamo perso due giocatori importanti come Parolo e Lukaku. Contro la Juve serviva la partita perfetta. Abbiamo fatto una buona gara ma potevamo fare meglio. I gol presi erano evitabili”.

Se ci fosse una mezza rivoluzione, vendendo i 3 big, cambierebbe molto il lavoro?

“E’ normale, come ho detto in conferenza la scorsa volta, per migliorare bisogna tenere i giocatori migliori. Bisogna che si accordino le due parti e questo non è sempre possibile. Se qualcuno dovesse partire ci attrezzeremo di conseguenza”.

Perché rinvii il tuo rinnovo?

“Sono state settimane intense. Ho precisato che c’è voglia da entrambe le parti di continuare. L’accordo ci sarà e ripartiremo più forti di prima. Nelle ultime due settimane abbiamo avuto impegni importanti come contro la Juve e l’Inter. Quarto o quinto posto cambia poco, ma ci teniamo ad arrivare quarti. Sappiamo che a Crotone troveremo una squadra organizzata con un allenatore che mi piace che riesce a valorizzare al massimo quello che ha”.

Fabrizio Piepoli

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I commoventi auguri di Zoff a Gascoigne

Nel giorno dei 50 anni di Paul Gascoigne ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Dino Zoff.

Queste le parole di Zoff: “I miei migliori auguri sono quelli di continuare a vivere con i dovuti modi, non come ha fatto fino ad esso. Le sue disavventure erano purtroppo prevedibili, Gascoigne non era gestibile purtroppo. Io preventivavo questi periodi difficili in virtù dei problemi visti già durante la carriera agonistica. Mi ha fatto soffrire, disperare e gioire insieme. Gli auguro che da questi 50 anni trovi anche soddisfazioni dal punto di vista umano”. L’addio di Gascoigne: “Non fu un sollievo. Anche nel disastro del comportamento era sempre un artista, aveva sempre la parola per cui volergli bene. Il dispiacere è che non potesse continuare alla grande fino a 40 anni. Io ero molto legato. A me sono sempre piaciuti gli artisti, perché i portiere non lo sono. Le situazioni delle volte non si possono cambiare“.

Paul Gascoigne extra campo: “Era tutto. Nei confronti di tutti era straordinario, generoso. Era delle volte bugiardo quando voleva una cosa. Pur di andare in Inghilterra raccontava delle scuse e gli dicevo di non fregarmi, che lo sapevo che ci sarebbe andato. Io ero veramente affezionato a lui. Intravedevo l’artista dentro di lui”. Le somiglianze nelle persone: “Si, si divertiva a trovare queste cose, come fosse un pittore. Lui ti diceva delle cose che ti sorprendevano”. L’augurio: “Spero che questi 50 anni gli abbiano insegnato tanto, verso un futuro migliore”.

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CALCIOMERCATO – Per la mediana, Inzaghi spinge per un italiano

Assicurata la sua permanenza alla Lazio a prescindere dal futuro dei big, Simone Inzaghi avanza le sue richieste al presidente Lotito.

Il tecnico piacentino proseguirà la sua avventura nella Capitale, a prescindere dal numero dei big che lo accompagno. Un primo importante risultato ottenuto – riporta La Repubblica – dal confronto tenutosi stanotte tra il patron biancoceleste e lo stesso allenatore. Il quale adesso avanza le sue richieste sul mercato: giocatori garantiti, possibilmente italiani e già abituati al nostro campionato. Tra essi, quello indicato con maggior forza sarebbe Daniele Baselli, talento prodotto del vivaio dell’Atalanta e nella stagione in corso al Torino, dove ha avuto più di qualche attrito col tecnico Mihajlovic. Venticinque anni compiuti lo scorso 12 marzo, in due annate con i granata, ha collezionato 5 reti e 4 assist in 36 presenze e 2231′ totali, per una media di 62′ per gara. Centrocampista priverno di Manerbio, il suo agente è Giuseppe Riso – lo stesso agente di Petagna e Gomez – ed è legato al Toro da un contratto fino al 2019. Tra le sue caratteristiche, la versatilità che gli consente di giocare sia mezzala sia regista, ruolo ricoperto a inizio carriera col Cittadella. Baselli in prospettiva sembrava potesse dare di più, non è esploso come ci si aspettava, ma resta comunque un giocatore in grado di integrare con qualità e corsa la mediana di Inzaghi. Per portarlo a Roma, peró, servirà fondamentalmente il suo gradimento per la piazza.

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GAZZA 50 – Signori: “Era dipinto come uno che beveva, ma non era cosí. Spero che riesca…”

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Nel giorno dei 50 anni di Paul Gascoigne, ha parlato, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Giuseppe Signori.

“Innanzitutto, tanti e tanti auguri. I suoi primi 50 anni. Speriamo che riesca a viverne ancora tanti. Gliene auguri altri 50 nella speranza riesca a risolvere le problematiche degli ultimi anni. E’ un ragazzo che ha sempre cercato di dare il massimo, essendo positivo con gli altri. Forse questa sua generosità l’ha pagata frequentando persone che l’hanno portato a fare degli sbagli“.

Sui suoi valori, da tutti sottolineati come grandi: “Non è una coincidenza, è la realtà delle cose. E’ stato sempre dipinto come uno che beveva ma non era assolutamente così. Abbiamo vissuto anni fantastici. Quando ci frequentavamo e magari si faceva tardi quella sera era il primo poi a presentarsi a Tor di Quinto, tirando il gruppo. Non si risentiva quando si beveva un po’ di più, noi invece non eravamo abituati. Aveva grande voglia e spirito di sacrificio. Ha fatto cose importanti e poteva fare di più. Nonostante la vita senza regole ha fatto vedere il grande campione che era“.

Una storia con un rimpianto: “Mi ricordo il Gascoigne dei Mondiali Italia ’90. Ovvio che l’infortunio prima di venire a Roma l’abbia condizionato. La vita è fatta di momenti e certe volte di sfortuna. Era l’ultima partita e probabilmente avrebbe cambiato destino e carriera di Gazza“.

Sul Gascoigne persona: “Lui passava dall’essere serio a fare lo scherzo più incredibile magari prima della partita più importante. Cercava di sdrammatizzare tutti i momenti. Era una mina vagante. Non si sapeva quale poteva essere la sua reazione o la sua burla. Eravamo sempre molto tesi e sull’attenti“.

Proverbiali i suoi scherzi: “Mi trovai una razza completamente sopra il parabrezza, aperta, che mi copriva la visuale. Delle ali enormi. All’epoca si usavano le targhe in cartone, e Manzini aveva appena comprato la macchina. Gazza puntualmente gli cambiava le lettere e i numeri. Tutte cose impensabili ma che se lui intravedeva, faceva. Col sorriso sulle labbra“.

Sulla sua severità coi giovani: “Lui non sopportava che un giovane avesse un atteggiamento altezzoso. Tu ne hai ancora di strada da fare, quindi è giusto che corri e ti sacrifichi. Ecco, lui la pensava cosí riguardo ai 18 anni e per questo era molto rispettato“.

Su quello che Gazza ha portato: “Innanzitutto un campione di calibro mondiale. Sicuramente anche per lui che era dopo la regina di Inghilterra la persona più famosa, l’impatto fu incredibile. I giornalisti fecero a botte, calpestandosi per riuscire ad avere una foto. Erano obbligati ad averla. Capisco che tutto questo creava armonia ma anche grande stress. A livello mediatico non aveva una vita tranquilla. I fotografi gli erano addosso, ha avuto poco spazio nel privato“.

Se lo chiamasse adesso al telefono: “Gli direi che vorrei rivederlo in forma come 4-5 anni fa a Malta per l’amichevole Inghilterra 90-94 vs Italia 90-94. La speranza è che riesca a ribaltare le sorti che gli ha riservato la vita. Ha sempre fatto del bene agli altri“.

Sul gol del derby 1-1: “Era talmente emozionato. Era il primo gol contro la Roma. Per lui che aveva subito solo cori di insulto, ci fu lo sfogo di un ragazzo che era riuscito a compiere una grande cosa“.

Infine, un ricordo personale, l’amore dei tifosi per lui, testimoniato da quel corteo per farlo restare: “Rimane nella storia. Sono stato il primo e ne vado orgoglioso. Chissà se ce ne saranno altri ma il primo non è il secondo“.

E PER LE CONVOCAZIONI DELL’ITALIA, CLICCA QUI

ITALIA – A breve i convocati di Ventura per Uruguay e Liechtenstein: Immobile e Parolo…

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É prevista nelle prossime ore la diramazione della lista dei convocati dell’Italia in vista dell’amichevole contro l’Uruguay (in programma a Nizza il 7 giugno) e della gara, valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, contro il Liechtenstein (che si disputerà a Udine l’11 giugno).

Molte le novità apportate dal ct Ventura: innanzitutto, il ritorno di Montolivo, poi l’esclusione di Parolo per infortunio. Da segnalare peró sopratutto il probabile debutto di Pellegrini, che farà poi rientro tra le fila dell’Under 21 di Di Biagio, e di Emerson Palmieri, che lo scorso aprile ha ottenuto il passaporto italiano. Sicuro del posto invece il giocatore della Lazio Ciro Immobile.

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CALCIOMERCATO – Derby di mercato per Keita ma la Lazio non molla

L’accordo per il rinnovo del contratto di Keita con la Lazio tarda ad arrivare. Il giocatore fa gola a diversi club che nell’attesa di nuovi sviluppi sono alla finestra pronti a farsi sotto. Milan, Juventus e diverse società straniere stanno monitorando l’attaccante. Ora a queste si aggiunge anche l’Inter.

Dopo la stagione deludente appena trascorsa i nerazzurri vogliono tornare nelle posizioni di testa. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport il ds Piero Ausilio avrebbe fatto un sondaggio per il calciatore. Il club milanese è alla ricerca di un sostituto di Ivan Perisic e il giocatore laziale sembra essere il profilo giusto. La concorrenza però resta alta. Il Milan per ora ha incassato un secco ‘no’ da Lotito. Più defilata la Juventus. I torinesi si augurano una sua permanenza a Formello per poi affondare il colpo a gennaio assicurandosi il cartellino a parametro zero.

 

Corapi, mental coach: “Un ritorno di Candreva? Sarebbe bello ma ora sta bene a Milano”

L’ex mental coach dei biancocelesti, Sandro Corapi, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per dire la sua sulle voci di un possibile ritorno di Candreva alla Lazio.

Su Candreva: “Antonio è un giocatore dell’Inter. Ha fatto questa scelta un anno fa e ora è un giocatore nerazzurro. Non so chi possa aver fatto circolare queste voci. Sarebbe bello rivederlo in biancoceleste ma adesso sta bene a Milano. Ovvio fosse emozionato per il suo ritorno all’Olimpico. Voleva fare bene e dare il meglio di sé, infatti abbiamo visto tutti come ha giocato. Quando eravamo a Formello preferiva incontrarmi per ultimo in modo di avere più tempo per parlare”.

Sul fatto che Igli Tare ha cambiato il suo stato di Whatsapp mettendo proprio la foto delle dichiarazioni rilasciate da Corapi riguardo il 26 maggio e Candreva. Un messaggio in codice o un errore? “Il perché l’abbia fatto non lo so. Ma è una domanda interessante, sarebbe bello farla al diretto interessato. Credo che quando un professionista, quale io mi ritengo, si comporta bene, può stare con la coscienza a posto. Non critico o giudico i comportamenti degli altri. Sono andato allo stadio, ci vado spesso e non ho nessun problema. Credo che anche gli altri non lo abbiano o se li hanno basta alzare il telefono, come farei io, e parlare. La comunicazione è la cosa migliore in assoluto. Nel libro che sto scrivendo entrerò nei particolari, su quelli che sono stati i rapporti, come si sono evoluti e tutto il resto”.

BOSNIA – Arrivata a Formello la convocazione per Senad Lulic

Il giocatore della Lazio, Senad Lulic, è stato convocato per la gara di qualificazione ai prossimi Mondiali contro la Grecia. Partita in programma il 9 giugno al Bilino Polje Stadium di Zenica.

Una gara fondamentale per la Nazionale bosniaca del CT Bazdarevic. Presenti anche gli altri “italiani” Dzeko, Jajalo, Krunic, Pavlovic e Pjanic.

Palombi orgoglioso della prima convocazione in Under 21

La stagione della consacrazione al primo anno tra i professionisti. Simone Palombi in Serie B ha ricominciato da dove aveva finito con la maglia della Lazio Primavera: con i gol. 9 in campionato, 1 in Coppa Italia. Il suo rendimento è valso anche per la prima convocazione nell’Under 21.

L’attaccante originario di Tivoli è stato tra i protagonisti dell’incredibile salvezza della Ternana. Che, come ammesso dal ds rossoverde Danilo Pagni, vorrebbe tenerlo insieme a Germoni. Intanto Palombi, in compagnia di Murgia, si gode la prima chiamata con l’Under 21 di Di Biagio. “Contento e onorato per la prima convocazione in Under 21”, il messaggio affidato a Instagram. 

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LEGGI ANCHE IL POST DI MARCHETTI SUL 26 MAGGIO>>>CLICCA QUI

Il mental coach Corapi: “Il 26 maggio una delle tappe più importanti della mia carriera”. E su Candreva…

Il 26 maggio è una data indimenticabile per la Lazio. La ricorrenza del ricordo di una vittoria eterna: quella sulla Roma nella finale di Coppa Italia del 2013. Per ricordare quel giorno speciale è intervenuto a TMW Radio l’allora mental coach biancoceleste Sandro Corapi.

SULLA FINALE

“Fino al 71’ ero tranquillo e convinto di vincere. Poi fino alla fine è stata un’emozione incredibile. Insieme a Petkovic abbiamo preparato la partita soprattutto nell’ultima settimana a Norcia. Avevo il polso della situazione e della voglia di portare a casa quella Coppa, per questo ero molto fiducioso. Una delle mie strategie fondamentali è il profilo basso. I proclami non servono a nulla: conta quello che si fa sul campo, le chiacchiere stanno a zero. Quella giornata è una delle tappe più importanti in assoluto della mia carriera. Quindi il 26 maggio ritorno con la mente a quella preparazione. Ho voluto fare un video emozionale per creare le condizioni giuste nel cuore dei ragazzi. Sono orgoglioso di essere tra gli artefici del 26 maggio. Il lavoro è partito un mese prima nell’ufficio del ds Tare con un incontro con Petkovic. Ho iniziato con una ricostruzione della fiducia dei singoli giocatori con il gruppo. Tantissimi sono stati gli incontri individuali. Il primo a farlo spontaneamente è stato Klose. Poi vennero Candreva, Marchetti, Floccari, inizialmente il più reticente fu Konko. La squadra rispose subito con le vittorie su Bologna, Inter e Sampdoria, prima della benedetta sconfitta contro il Cagliari. La squadra stava prendendo troppa sicurezza. La negatività di quella sconfitta permise una costruzione di certezze più solide in vista della finale”.

SU CANDREVA

“L’ho visto a cena la sera dopo la partita e conosco le emozioni che mi ha confidato. Era emozionato all’idea di vedere la Curva Nord che è stata sua per tanti anni. Ci teneva a fare bella figura davanti al suo pubblico. Un suo eventuale ritorno dipende dalla società e dal giocatore, per me sarebbe fantastico”.

SERIE B – Pareggio a reti bianche tra Carpi e Frosinone

Carpi e Frosinone hanno pareggiato 0-0 nella partita valida come semifinale dei playoff del campionato italiano di calcio di Serie B. Si deciderà tutto nella gara di ritorno. La squadra che passerà il turno sfiderà in finale la vincente di Benevento-Perugia.

Reti bianche fra Carpi e Frosinone nella sfida d’andata della semifinale playoff di Serie B. Un risultato prezioso per i ciociari ai quali basterà anche un pari nella sfida di ritorno di lunedì al “Matusa”. Carpi che si giocherà l’accesso alla finale senza Sabbione, espulso all’80’ per somma di ammonizioni.

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Ag. Gonzalo Rodriguez: “Siamo alla ricerca del progetto tecnico migliore”

Il rapporto tra Gonzalo Rodriguez e la Fiorentina è sempre più vicino ai titoli di coda. Le parole pronunciate in conferenza stampa dallo stesso difensore argentino lasciano pochi dubbi. L’agente di Gonzalo Rodriguez prova a far chiarezza sul futuro del calciatore.

José Raúl Iglesias è intervenuto ai microfoni di FirenzeViola.it esprimendosi in merito al futuro del suo assistito: “Tante squadre hanno mostrato interesse nei confronti di Gonzalo. La società gigliata ha fatto la sua scelta: non lo voleva più e non gli ha rinnovato il contratto. D’altronde, sarebbe bastato poco per trovare un accordo. Ognuno ha preso la sua strada e adesso noi dovremo trovare il miglior progetto per il futuro“. Rodriguez è in uscita, si attendono ora le mosse della Lazio.

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