LAZIO MANTOVA 4-0 — Nell’ultimo giorno ad Auronzo, gli uomini di Inzaghi si sono imposti con un netto successo sui biancorossi. Al 28′, Lazzari pesca Immobile che lascia partire una conclusione respinta corta da Athanasiou e da cui nasce il tap-in a porta sguarnita di Andrè Anderson. Al minuto 38 Immobile si incunea nella difesa mantovana e trova il gol del raddoppio. Tre minuti dopo, Milinkovic cala il tris da posizione impossibile con la complicità del portiere greco. Il secondo tempo fa registrare un calo di ritmo da parte dei biancocelesti, che si limitano a gestire e a limitare i rischi. Al 57′ viene fischiato un calcio di rigore in favore della Lazio, in seguito a un fallo in area di Riccò ai danni di Caicedo. Dal dischetto lo stesso ecuadoregno, che spiazza il portiere e trasforma il penalty che chiude il match. La restante mezz’ora di gara si consuma all’insegna dell’accademia. Si chiude dunque con un roboante 4-0 il ritiro della Lazio ad Auronzo di Cadore.
LIVE AURONZO Conferenza Inzaghi: “Abbiamo grandi motivazioni. Se Sergej partisse…”
LIVE AURONZO Mister Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa nell’ultimo giorno del ritiro biancoceleste ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo.
LIVE AURONZO Conferenza di Inzaghi
Sono 73 giorni che non parli in conferenza, girandoti all’indietro cosa provi e vedi?
“Vedo il finale della scorsa stagione, esaltante, con una vittoria in Coppa Italia molto emozionante. Poi lo sapete, sono riservato… Dopo 3 anni di lavoro avevo bisogno di riflettere e capire tante cose. Ho pensato tante cose, e ora mi vedete qui con un grandissimo spirito”.
Vedi entusiasmo nella squadra?
“Ho sensazioni sono ottime. Penso che da allenatore della prima squadra sia il miglior ritiro fatto, anche se questo a volte non vuole dire niente. Percepisco quando si lavora bene, c’è una grandissima atmosfera, privatamente stamattina ho fatto i complimenti ai ragazzi, ora lo faccio anche pubblicamente. Tutti hanno lavorato bene. La preparazione si chiude con l’amichevole di oggi, poi ci aspettano 3 giorni di riposo e ricominceremo il 31. Ad agosto avremo tanti viaggi e test impegnativi, qui sono stati giorni importanti”.
Il Presidente Lotito ha promesso una Lazio più forte anche senza Milnkovic…
“Il mio pensiero è che mi piacerebbe che rimanesse. Penso però che se arrivasse un’offerta la società abbia il dovere di valutarla e prendere una decisione. Se dovesse partire sappiamo che dovremo ricoprire sul mercato una casella importante. Il serbo ha svolto un ritiro strepitoso e sono felice di averlo con me. Speriamo che possa restare nella Capitale, ma il mercato è aperto e siamo aperti a qualsiasi situazione.”.
Che servirebbe per sostituire Milinkovic? Questo lo consideri il tuo anno zero o il quarto anno alla Lazio?
“Lo considero l’anno zero. Dobbiamo lasciarci alle spalle gli anni precedenti. Mi era stato chiesto all’inizio di tornare in Europa e ce l’abbiamo fatta sempre. In più abbiamo aggiunto un quarto di Europa League, un quarto posto sfumato nell’ultimo quarto d’ora, e due Coppe. Dopo 3 anni dovevo capire tante cose, ho messo un punto, quello che è stato è stato anche se non si dimentica. Adesso si deve ripartire con grandissimo entusiamo. Ho avuto attestasti di stima dai giocatori e dalla società, ho scelto di continuare soprattutto per questo e le motivazioni che ho capito di avere ancora. Il mio ciclo non era finito, posso dare ancora tanto a questa maglia. Milinkovic? Per il momento è qua ancora, oggi giocherà entrambi i tempi. Se dovesse lasciare la Lazio dovremo cercare una mezz’ala fisica che ci possa garantire anche tecnica. Il gruppo si forma in estate, ed in questo il ritiro aiuta. E’ stato un buon ritiro, l’anno scorso ad esempio avevamo giocatori importanti come Milinkovic e Badelj che sono arrivati dopo, o Luis Alberto che si era allenato poco. Ora abbiamo avuto poche problematiche, a parte Leiva che comunque adesso sta recuperando”.
Serve un altro attaccante?
“Ci siamo confrontati con il Presidente, con il Direttore Sportivo Igli Tare, con il Direttore della Comunicazione Stefano De Martino, con il Segretario Generale Armando Calveri e con il Club Manager Angelo Peruzzi ed al termine di questa cena ho ricevuto dalla Società le garanzie che mi hanno rassicurato. Un altro attaccante? Adekanye e Anderson sono due calciatori molto interessanti che non hanno giocato ancora nella massima serie. Ci dispiace che Bobby si sia fermato negli ultimi giorni, li valuteremo, ma sono soddisfatto di questi due ragazzi. Non hanno ancora esordito in Serie A ma stanno provando a rubare i segreti ai compagni oltre che a chiedere consigli allo staff tecnico”.
Calendario?
“Lo scorso anno incominciammo il campionato con Napoli e Juventus, non poteva esserci un calendario peggiore. Anche in Coppa Italia, nonostante fossimo i detentori del trofeo, siamo stati sorteggiati come l’ottava testa di serie. Tutte le squadre si sono rinforzate e sono tornati nel nostro campionato anche allenatori di grandissimo livello, dovremo dare il 120% perché con lo spirito profuso in questo ritiro ce la giocheremo fino alla fine. Vogliamo partire con il piede giusto, dovremo farci trovare in forma già dal prossimo 25 agosto“.
Obiettivi? Il mercato?
“Ci piacerebbe arrivare in Champions e ce la metteremo tutta perché abbiamo le nostre carte da giocarci. Il mercato è aperto ed è in continua evoluzione, ci potrebbero essere dei cambiamenti. In difesa siamo in sei, mentre per i quinti abbiamo Lazzari, Marusic, Jony e Lulic. Il sesto lo potrebbe fare Patric nel migliore dei modi. Quando rientrerà Bastos saremo in tanti e potremmo fare qualcosa in uscita. Fino a quando saranno qui, però, tutti i calciatori saranno allenati al meglio. Marusic ha tolto ieri un tutore, ricomincerà piano piano ad allenarsi. Per Lukaku ci vorrà ancora un po’ per rivederlo in campo, mentre Berisha si allenerà presto con la squadra”.
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LIVE AURONZO – Ultimo allenamento del ritiro. Oggi il Mantova
LIVE AURONZO – Il report dell’allenamento di questa mattina, ultimo del ritiro dei biancocelesti sotto le Tre Cime di Lavaredo.
AURONZO – In attesa di ricevere risposte atletiche quest’oggi contro il Mantova (club di Serie D), va in scena allo Zandegiacomo l’ultima seduta di questo dodicesimo ritiro. Partono i portieri (presenti tutti e 4), mentre il resto del gruppo si accoda qualche istante più tardi.
Una volta in campo, si inizia con un po’ di riscaldamento con e senza palla, seguito dai test tattici. Il gruppo viene diviso in due schieramenti da 9 giocatori: fratinati (Wallace, Luiz Felipe, Radu; Lazzari, Cataldi Parolo, Jony; Immobile, Caicedo); e non fratinati (Vavro, Acerbi, Silva; Patric, Milinkovic, Badelj, Luis Alberto; Andrè Anderson, Correa). Assenti Adekanye (per il terzo giorno consecutivo), Marusic, Leiva, Durmisi e Lulic. Il bosniaco non si è ancora ripreso dalla brutta botta rimediata in uno scontro con Vavro nella partitella di ieri. Complice la sua andatura ancora zoppicante, oggi verrà risparmiato. Si spera però che non sia nulla di troppo grave.
Al termine dei test tattici, si passa a un esercizio di possesso palla a massimo due tocchi. Gruppi divisi in un 5 contro 5, con 4 jolly per squadra a fare da sponda a bordocampo.
Successivamente, agli ordini di Ripert, i due gruppi svolgono diversi allunghi di 100 metri a velocità sempre maggiore.
Al termine dell’allenamento dei portieri, non filtrano indicazioni su chi partirà titolare questo pomeriggio. Probabile però che possa andare in scena la prima di Strakosha.
Nel frattempo, anche il resto del gruppo chiude il lavoro. Parte si rilassa a bordocampo, il resto rientra invece negli spogliatoi. Questo pomeriggio l’arrivederci ai tifosi: alle ore 16 la sfida al Mantova che chiuderà il ritiro, poi in serata la partenza direzione Roma.
LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Giuseppe Baldo
LA NOSTRA STORIA Giuseppe Baldo nasce a Piombino Dese il 27 luglio 1914. Nel 1935/36 la Lazio lo acquista dal Padova. In biancoceleste resta per sette stagioni. Baldo prende parte alle Olimpiadi di Berlino nel 1936, dove la Nazionale di Vittorio Pozzo conquista l’oro (quattro presenze). Nel novembre del 1941 si laurea in Scienze Economiche e Commerciali. Nel 1943 fu nominato segretario della Federcalcio, carica che manterrà fino al 1946. Eletto presidente del comitato provinciale del CONI a Bolzano e direttore delle zone Totocalcio di Padova, Napoli e Verona, dal 1948 al 1967, anno in cui guidò la Scuola Centrale dello Sport all’Acqua Acetosa di Roma, appena istituita. È deceduto a Montecatini Terme il 31 luglio 2007 a 93 anni.
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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Antonio Fernando Labonia
LA NOSTRA STORIA Antonio Fernando Labonia nasce a Buenos Aires, in Argentina, il 27 luglio 1959. In Argentina è soprannominato ‘El Tano’ ovvero ‘l’italiano’. Cresce nelle giovanili del River Plate.
Nel 1977/78 Antonio Fernando Labonia arriva in Italia ingaggiato dal Crotone in serie C. A fine anno passa alla squadra Primavera della Lazio. Nella prima stagione esordisce in Serie A. L’anno dopo gioca sia con la Primavera che con la Prima Squadra. Inoltre si aggiudica la Coppa Italia Primavera 1978/79. Nel 1980/81 passa in prestito in serie C al Siracusa.
Rientrato alla Lazio prende parte al ritiro di Norcia. Poi però chiude la sua avventura italiana e torna definitivamente in patria con i Tigre. In seguito gioca con Huracan, Lanus, Nueva Chicago, Almirante Brown e Villa Dalmine. Terminata la carriera di calciatore intraprende quella di allenatore guidando squadre di seconda e terza divisione.
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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Vito D’Amato
LA NOSTRA STORIA Vito D’Amato nasce a Gallipoli, in prov. di Lecce, il 27 luglio 1944. Arriva a Roma da bambino con il padre che lavora come portiere in uno stabile a Porta Metronia.
Vito D’Amato cresce nelle giovanili della Lazio, con la quale esordisce in Serie A. In maglia biancoceleste disputa tre stagioni. Resta nella memoria e nel cuore dei tifosi per il gol vincente nel derby Roma-Lazio terminato 0-1 del 10 ottobre 1965. Fa parte della lista dei 40 azzurri convocati per i Mondiali del 1966 in Inghilterra. Nella stagione 1967/68 per motivi economici passa all’Inter.
La stagione dopo torna a Roma ma dall’altra parte del Tevere. Nel 1969 passa al Cesena in serie B, ma a novembre si trasferisce al Verona, in serie A. Con gli scaligeri resta per due campionati. A novembre del 1971 passa al Catania. Dopo due stagioni viene inizialmente ceduto al Frosinone, poi l’operazione salta e passa all’Ocres Moca squadra di Villalba di Guidonia Montecelio. Gioca dal 1974 al 1977 per poi diventarne allenatore. Conta due convocazioni e una presenza in Nazionale B. Nel 1997/98 allena la Lazio femminile.
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LIVE AURONZO — Brutto colpo per Lulic nella seduta pomeridiana
LIVE AURONZO — Sotto una fitta pioggia, intorno alle 17.20 è iniziata la seduta pomeridiana della Lazio nel penultimo giorno di ritiro
LIVE AURONZO — La seduta pomeridiana è iniziata all’insegna delle prove tattiche, caratterizzate da movimenti rapidi del pallone e tocchi di prima con l’ausilio delle sponde per liberare gli attaccanti al tiro. La squadra è stata poi divisa in due gruppi per una partitella a senso unico con massimo 3 tocchi, con l’azione che ricomincia dal portiere ogni qualvolta la palla termina fuori. Intorno alle 18.30 si è rivisto in campo Lucas Leiva, al lavoro in una serie di giri di campo monitorati dal prof. Ripert.
Quindi è stata la volta della consueta partitella a campo ridotto, 50mt, con schieramenti da 10 così composti: per i fratinati Strakosha, Vavro, Acerbi, Wallace; Parolo, Cataldi, Luis Alberto, Farris; Andrè Anderson, Immobile; per i non fratinati Adamonis, Patric, Luiz Felipe, Radu; Lazzari, Milinkovic, Badelj, Jony; Correa, Caicedo. Ansia per Lulic: il bosniaco ha subito un brutto colpo in tackle da Denis Vavro, rimanendo dolorante a bordocampo per qualche minuto. Il capitano è tornato negli spogliatoi anzitempo: la botta è stata violenta e l’auspicio è che non si tratti di nulla di grave. Quanto alla partitella, si registra un gol annullato a Immobile per sospetto fuorigioco, quindi sigillo di Caicedo su ribaltamento di fronte a sancire la vittoria degli azzurri.
D’Amico sprona la Lazio: “Serve un vice Leiva per essere competitivi”
Il calciomercato della Lazio dipenderà molto da Milinkovic Savic. Se partirà serviranno due calciatori. Ma D’Amico chiede un altro rinforzo
D’Amico vede una Lazio rinforzata rispetto alla scrosa stagione. Sono arrivati Lazzari, Vavro, Adekanye e Jony. In attesa di conoscere il destino di Milinkovic, l’ex bomber biancoceleste, chiede un altro sforzo alla società per essere competitiva su tre fronti. Intervistato da TMW, D’Amico ha analizzato la rosa biancoceleste: “La Lazio è migliorata perchè sono arrivati calciatori di valore. Lazzari su tutti e se Vavro è quello che ho visto in video, allora mi piace molto. Però manca qualche cosa a centrocampo. Serve un vice Leiva. Il brasiliano non ha eguali nel suo ruolo, ma Cataldi non può essere la sua alternativa. E’ un bravo ragazzo con molte qualità, ma per reggere e guidare il centrocampo della Lazio serve altro. Allora potremo essere competitivi su tutti i fronti“.
LIVE AURONZO – (Quasi) tutti presenti. Novità in difesa
LIVE AURONZO – Il report dell’allenamento mattutino del quattordicesimo giorno di ritiro dei biancocelesti sotto le Tre Cime di Lavaredo.
LIVE AURONZO – Archiviato il pomeriggio di riposo, il penultimo giorno di lavoro inizia per la banda Inzaghi alle 10. Solo i portieri (con Adamonis) partono alle canoniche 9:30.
Acerbi, Radu e Lazzari però scalpitano per lavorare e iniziano a palleggiare a metà campo insieme a mister Farris. Li segue, piano piano, anche il resto del gruppo: Jony, Lulic, Vavro, Parolo, Cataldi e Andrè Anderson.
Sul campo adiacente a quello principale va in scena una riunione con lo staff tecnico, seguita dai primi esercizi di riscaldamento. Presenti anche Caicedo e Luis Alberto – assenti ieri -, mentre marca ancora visita Adekanye.
Squadra divisa in due tronconi: Inzaghi, Ripert e Fonte si prendono Parolo, Immobile, Caicedo, Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto, Correa, Andrè Anderson e Badelj. A loro viene affidato lavoro col TRX (elastico); Farris e Cecchi fanno invece svolgere lavoro atletico a diverse intensità a Jony, Wallace, Vavro, Patric, Lazzari, Radu, Lulic e Luiz Felipe.
Proprio questi ultimi, successivamente, mentre il resto dei compagni continua il lavoro atletico, iniziano a svolgere le prime prove tattiche di difesa a 3. Due i reparti arretrati in ballo: prima Vavro-Acerbi-Luiz Felipe e poi Wallace-Acerbi-Radu. Come quinti si alternano invece Lazzari-Lulic e Patric-Jony.
Ad un certo punto, viene adottata una novità: nel trio con Vavro e Luiz Felipe, Acerbi agisce infatti da difensore sinistro. Centrale è il brasiliano, mentre Vavro è come sempre provato sul centrodestra.
Sul fronte portieri, si registra un colloquio Inzaghi-Strakosha: qualche secondo, in cui il tecnico si informa sulle condizioni dell’albanese (ormai recuperato). Che poi viene spedito al posto di Guerrieri a difendere i pali durante le prove tattiche.
Al termine dell’allenamento, la squadra si rilassa a bordocampo. In attesa della seduta pomeridiana, in programma alle 17:30. Prevista invece per domattina, infatti, un’ultima sgambata prima del match finale di questo ritiro contro il Mantova domani alle ore 16.
La Lazio già in forma campionato grazie al ‘prof’ Ripert
La Lazio già in forma campionato ad Auronzo durante il ritiro
La Lazio già in forma campionato – Domani si chiuderà il ritiro ad Auronzo di Cadore per i biancoceleti, poi si partirà tra qualche giorno alla volta di Marienfield per lavorare di qualità. Saliti in ritiro dal 12 luglio, gli uomini di Inzaghi, stanno dimostrando già un’adeguata preparazione fisica nonostante le vacanze passate. Proprio durante le vacanze, i giocatori, hanno avuto delle schede personalizzate da seguire per non perdere lo smalto e arrivare pronti a questo ritiro dal preparatore Ripert detto ‘prof’.
Anche le amichevoli hanno messo in mostra una certa tenuta atletica nonostante i carichi di lavori di queste settimane e la ripresa degli allenamenti. tutti sembrano aver seguito il programma, specificatamente il Tucu Correa, lui appare il più in forma di tutti quanti, già a quota 10 gol in tutte le amichevoli disputate. Secondo il Messaggero, lo staff della Lazio segue una linea precisa: “Serve la testa, se gira la mente girano anche le gambe”. Un mantra che sembra essere messo in atto da tutta la squadra visto lo smalto dimostrato sulle Tre Cime di Lavaredo, infatti i calciatori sono già pronti per l’inizio del campionato che avverrà però tra un mese.
LA NOSTRA STORIA L’attaccante Antonio Bisigato
LA NOSTRA STORIA Antonio Bisigato nasce a Treviso il 26 luglio 1911. Cresciuto nelle giovanili della città natia passa in prima squadra in Prima Divisione dove fa il suo esordio nel campionato 1927/28.
Nel 1931 Bisigato passa al Bari in Serie A. L’anno successivo è acquistato dalla Lazio. Nel 1936 si trasferisce all’Inter dove conquista lo scudetto. Terminata la carriera nel Treviso nella stagione 1942/43 inizia quella di allenatore guidando la squadra trevigiana. Nella stagione 1950/51 è sostituito da Nereo Rocco e passa a ricoprire la carica di direttore tecnico. Muore a Treviso il 16 marzo 1965 all’età di 54 anni.
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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Maurizio Montesi
LA NOSTRA STORIA Maurizio Montesi nasce a Roma il 26 luglio 1957. Comincia a giocare nella Petriana ma, giovanissimo, dopo un provino con la Lazio si trasferisce nella società biancoceleste.
Fa tutta la trafila delle giovanili fino alla Primavera. Nella stagione 1975/76 Maurizio Montesi diventa Campione d’Italia Primavera. La stagione successiva vince il Campionato Berretti. L’anno dopo entra nella rosa della prima squadra. Passa in prestito in Serie B all’Avellino per fare esperienza. Con gli irpini ottiene la storica promozione in Serie A. Nel 1979/80 ritorna alla Lazio. Giocando contro il Cagliari resta vittima di un grave infortunio: frattura tibia e perone della gamba destra).
Il 4 marzo 1980 in un’intervista denuncia le malefatte del suo ambiente e il giro di soldi che le scommesse clandestine fanno arrivare a tutti i livelli del sistema calcio. Il giorno 23 esplode lo scandalo. Montesi è squalificato per quattro mesi per omessa denuncia. Nel frattempo riceve continue minacce anonime che lo turbano. Nella stagione 1980/81, con la Lazio in B, resta inattivo. Tornato in campo un secondo infortunio, sempre alla stessa gamba, mette fine prematuramente alla sua carriera.
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LIVE AURONZO CORREA: “Vogliamo la Champions a ogni costo”
Live Auronzo Correa ha parlato dal ritiro biancoceleste sulla nuova stagione che verrà e sugli obiettivi che la squadra deve porsi per il nuovo anno.
Live Auronzo Correa ha parlato ai microfoni del canale ufficiale biancoceleste: “Stiamo lavorando bene con un buon ritmo e siamo tutti molto contenti di quello che stiamo facendo qui ad Auronzo. Nelle prime amichevoli abbiamo avuto buone sensazioni, anche i nuovi arrivati si stanno adattando molto bene. Siamo contenti anche per questo. È importante svolgere la preparazione estiva dall’inizio, lo scorso anno avevo cominciato la stagione con il Siviglia prendendo parte ad un lavoro completamente diverso rispetto a quello al quale siamo abituati qui in Italia”.
“Giocare con Immobile o con Caicedo non è così difficile, sono calciatori molto forti che si sacrificano per la squadra. Vogliamo arrivare in Champions League, lo desideriamo tanto e ci pensiamo ogni giorno. Per centrare quest’obiettivo dobbiamo lavorare al meglio adesso per arrivare in forma fino alle ultime gare della stagione. Io provo ad aiutare sempre i miei compagni per segnare, loro fanno lo stesso con me. Ora dobbiamo pensare a lavorare bene per allestire al meglio le nostre trame di gioco”.
“Il gol con l’Atalanta è stata un’emozione pazzesca, essere abbracciato da tutti i miei compagni è stato bellissimo. Stiamo dando il massimo, l’anno scorso abbiamo sbagliato tre o quattro partite ed abbiamo mancato l’accesso alla Champions League per questo motivo. Dovremo essere più precisi e sbagliare meno, noi ci teniamo tanto e dobbiamo essere all’altezza di questa ambizioni. Contro qualsiasi squadra superiore noi siamo stati più forti sul campo, avendo anche vinto con tante squadre che erano sopra di noi, dobbiamo avere quell’atteggiamento in tutte le partite per arrivare in Champions League”.
“Abbiamo bisogno dei nuovi arrivati, sono già abituati a questo modulo ed in questo momento si stanno perfezionando. Dobbiamo pensare solo a noi, siamo forti ed abbiamo grandissima qualità: dobbiamo crederci e provare a migliorarci. Il mio bottino personale di reti per la prossima stagione? Non voglio dire nulla ora, punto sempre al massimo, a migliorare ogni giorno e voglio crescere su ogni punto di vista. Non mi pongo obiettivi, voglio dare il massimo ogni giorno per poter fare sempre la differenza”.
Supercoppa Italiana — Lazio Juve si giocherà in Arabia Saudita
Supercoppa Italiana — Nella giornata odierna, l’Ad della Lega Calcio Luigi De Siervo ha confermato che il match si disputerà ancora una volta in Arabia Saudita
Supercoppa Italiana — A confermare la notizia è stato l’amministratore delegato della Lega di Serie A Luigi De Siervo, intervenuto ai microfoni di Tutti Convocati sulle frequenze di ‘Radio 24’: “Abbiamo un contratto con l’Arabia Saudita per tre edizioni della Supercoppa e una è già andata in scena a Gedda. La Lega vuole rispettare il contratto, non siamo in lotta con l’Arabia Saudita, ragion per cui solo una richiesta delle due squadre può evitare che la Supercoppa si disputi lì. L’Italia, inoltre, detiene il triste primato europeo di pirateria televisiva. Questo fattore fa calare gli introiti dei club e consiste in minori investimenti in giocatori da acquistare e in infrastrutture”. Quanto alla data non c’è ancora certezza: stando ad alcune indiscrezioni si starebbe valutando il 22 dicembre 2019. In attesa della data ufficiale, non resta dunque che attendere ulteriori sviluppi.
LIVE AURONZO Correa svela l’obiettivo per la prossima stagione
LIVE AURONZO Correa, attaccante dei biancocelesti, è intervenuto al termine dell’allenamento mattutino ai microfoni di ‘LSC’.
LIVE AURONZO Correa: “Stiamo lavorando bene con un buon ritmo e siamo tutti molto contenti di quello che stiamo facendo qui ad Auronzo. Nelle prime amichevoli abbiamo avuto buone sensazioni, anche i nuovi arrivati si stanno adattando molto bene. Siamo contenti anche per questo. È importante svolgere la preparazione estiva dall’inizio, lo scorso anno avevo cominciato la stagione con il Siviglia prendendo parte ad un lavoro completamente diverso rispetto a quello al quale siamo abituati qui in Italia.
Giocare con Immobile o con Caicedo non è così difficile, sono calciatori molto forti che si sacrificano per la squadra. Vogliamo arrivare in Champions League, lo desideriamo tanto e ci pensiamo ogni giorno. Per centrare quest’obiettivo dobbiamo lavorare al meglio adesso per arrivare in forma fino alle ultime gare della stagione. Io provo ad aiutare sempre i miei compagni per segnare, loro fanno lo stesso con me. Ora dobbiamo pensare a lavorare bene per allestire al meglio le nostre trame di gioco. Il gol con l’Atalanta è stata un’emozione pazzesca, essere abbracciato da tutti i miei compagni è stato bellissimo.
Stiamo dando il massimo, l’anno scorso abbiamo sbagliato tre o quattro partite ed abbiamo mancato l’accesso alla Champions League per questo motivo. Dovremo essere più precisi e sbagliare meno, noi ci teniamo tanto e dobbiamo essere all’altezza di questa ambizioni. Contro qualsiasi squadra superiore noi siamo stati più forti sul campo, avendo anche vinto con tante squadre che erano sopra di noi, dobbiamo avere quell’atteggiamento in tutte le partite per arrivare in Champions League. Abbiamo bisogno dei nuovi arrivati, sono già abituati a questo modulo ed in questo momento si stanno perfezionando. Dobbiamo pensare solo a noi, siamo forti ed abbiamo grandissima qualità: dobbiamo crederci e provare a migliorarci. Il mio bottino personale di reti per la prossima stagione? Non voglio dire nulla ora, punto sempre al massimo, a migliorare ogni giorno e voglio crescere su ogni punto di vista. Non mi pongo obiettivi, voglio dare il massimo ogni giorno per poter fare sempre la differenza”.
LIVE AURONZO – Milinkovic delizia. Problemi per due
LIVE AURONZO – Il report della seduta mattutina del tredicesimo giorno di ritiro dei biancocelesti sotto le Tre Cime di Lavaredo.
LIVE AURONZO – Squadra in campo alle 10, tranne i portieri, per cui l’orario è il solito delle 9.30. I vari Strakosha, Guerrieri e Proto provano uscite alte e basse agli ordini di Grigioni e Zappalà. Ancora assente Adamonis, forse alle prese con un problema fisico.
Il resto della squadra, prima di iniziare a correre sul terreno dello Zandegiacomo, svolge invece del lavoro in palestra.
Una volta in campo, il gruppo parte con palleggi e passaggi con il pallone, per poi dedicarsi all’allenamento vero e proprio. Una seduta piuttosto blanda a dire il vero, viste le numerose energie perse dopo la partita di ieri pomeriggio.
Come di consueto, il gruppo viene diviso in due, tra fratinati e non fratinati. Entrambi gli schieramenti svolgono un esercizio di conduzione del pallone e scarico al compagno. A esso non prendono parte Caicedo, Jorge Silva, Luis Alberto, Adekanye e i lungodegenti Leiva, Marusic e Durmisi.
intanto, termina l’allenamento dei portieri. Che, diversamente dal resto della squadra, si sono sottoposti ad una seduta ad alta intensità. Buone notizie per Strakosha e Proto, sulla via del recupero.
Al termine dell’esercizio, la squadra prova alcune azioni offensive: passaggio alla sponda centrale, scarico per l’esterno e cross per l’inserimento dei compagni.
I giocatori danno spettacolo e strappano applausi: su tutti, Milinkovic, che prima sfiora il gol in sforbiciata, poi si rifà con il tacco.
Ad un tratto, ecco spuntare sul campo Caicedo. L’ecuadoriano si sottopone a allenamento differenziato, giri di campo monitorati da Ripert. Successivamente, lavora anche un pò con la palla: conduzione e cambi di direzione, sempre sotto l’occhio vigile di Ripert.
Al termine dell’allenamento, i fratinati, vincitori della sfida, vengono celebrati con la canonica foto di gruppo. Oggi pomeriggio relax per i biancocelesti, che torneranno ad allenarsi domattina.
LAZIO LOTITO Parla di Milinkovic, del mercato e della Champions
LAZIO LOTITO Parla di Milinkovic, del di come si vedrebbe sindaco di Roma
LAZIO LOTITO Parla di Milinkovic e di altre situazione legate alla Lazio e non, in un’intervista effettuata dal giornale Leggo in cui il patron si è lasciato andare a molte domande dopo la presenza ad Auronzo di questi giorni, ecco le sue parole:
Lo stadio: “Lo stadio porta l’incremento economico-patrimoniale, la fidelizzazione e la sicurezza. Innanzitutto dà la possibilità di aumentare i guadagni in maniera esponenziale fino a raddoppiarli, perché l’impianto sarebbe vissuto 365 giorni l’anno h24 con un incremento di 50-70 milioni. Con lo stadio sempre aperto si porterebbe avanti il processo di fidelizzazione e appartenenza. Poi c’è la sicurezza: avremmo il controllo assoluto e l’impianto sarebbe facilmente raggiungibile”.
Continua: “Il nostro ds Igli Tare per me è stato un grande stimolo e mi ha detto “Presidente, senza lo stadio dobbiamo dare ai giocatori una struttura all’avanguardia che possa colpire”. Stiamo facendo dei lavori di ammodernamento a Formello: diventerà uno dei primi centri sportivi europei“.
SULLA CHAMPIONS
“In questi ultimi anni abbiamo avuto diverse opportunità, ma le abbiamo sprecate e dovremo fare tesoro di questa esperienza. Abbiamo colmato questo vuoto con la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia, ma spero ci siano le condizioni per far esprimere la squadra al 100% affinché si raggiunga un obiettivo che meritiamo, per la qualità della nostra organizzazione. Per vincere serve il connubio di tutte le componenti: dallo staff tecnico, passando per magazzinieri, fisioterapisti, medici, preparatori, collaboratori, fino a società e tifosi. Guardate tre anni fa che cosa è successo con il Leicester: un risultato impensabile, ottenuto grazie al clima che si era creato attorno alla squadra. Devo essere come un buon padre di famiglia che vive il quotidiano ma che si proietta sul futuro, altrimenti facciamo il gioco della cicala che oggi ci siamo e domani non più. Rivendichiamo la nostra stabilità, alla Lazio oggi c’è certezza del futuro”.
Milinkovic: “Io creo un rapporto familiare, se mi dovesse porre un problema per la propria soddisfazione di carriera, sono pronto ad accontentarlo. L’obiettivo è entrare a far parte di quelle società che sono diventate un punto di riferimento in Europa e che oggi sono 12. Ma è normale che un giocatore che dimostra di essere internazionale aspiri a giocare in un grandissimo club. Non siamo ancora arrivati a questa fase, ma se un calciatore dovesse venire da me in maniera figliale troverei ingiusto privarlo di questa opportunità e poi oggi avrei meno argomenti. Inoltre, se vuoi mantenere un clima armonico devi cercare di accontentare i giocatori”.
Inzaghi e Tare cercati da Juventus e Milan grazie alla Lazio: “Il concetto di vittoria è sbagliato: si vince tutti insieme e in una società il ruolo del presidente è fondamentale, perché detta le linee strategiche del club e come tale deve mantenere in piedi un’armonia in cui ciascuno può dare il massimo di se stesso. In tutto questo il ruolo più importante lo hanno i tifosi, un elemento di supporto e di stimolo continuo per fare sempre meglio“.
Lotito sindaco di Roma: “Ho un forte senso civico e quando presi la Lazio lo feci perché c’era un patrimonio storico-sportivo da conservare, per questo sono pronto a dare il mio contributo. Ho una visione della Repubblica di Platone dove tutti quelli che potevano dare un contribuito si dovevano mettere a disposizione della comunità. Fare il sindaco ti dà la gioia di avere il rapporto con le persone, un contatto umano quotidiano, ma poi dopo calarsi in una realtà come Roma è un lavoro immane e per chi ha una mentalità come la mia, che vuole risposte immediate, non è facile, ma ripeto che sono a disposizione se fosse richiesto un mio contributo concreto di idee e di esperienza”.
Sulla città di Roma: “Non voglio esprimere un’opinione che poi si trasforma in un giudizio politico. Il sindaco di Roma non deve essere un’espressione politica ma un buon amministratore e per fare bene si parla solo con i fatti e nell’interesse dei cittadini. È un’attività che ti assorbe h24 con tutti i ruoli possibili e immaginabili: a Roma vengono i capi di stato di tutto il mondo e la prima cosa che fanno è andare in Campidoglio. Era considerata Caput Mundi e hai una responsabilità in più rispetto ad altre città perché devi salvaguardare e valorizzare anche il patrimonio storico e artistico”.
Bilanci e blocchi mercato nel calcio: “Non vorrei enfatizzare le mie previsioni, o come dice qualcuno intuizioni, ma ho semplicemente applicato il ragionamento di una qualsiasi azienda. Un club di calcio è una società per azioni che ha delle regole che vanno rispettate: i risultati di carattere economico vanno coniugati con quelli sportivi, e noi siamo stati bravi a farlo. Dopo la Juventus, siamo la società che ha vinto più di tutti. Quando presi la Lazio fatturava 84 milioni e ne spendeva 86,5 con 550 milioni di debiti. Lo scorso anno abbiamo chiuso il bilancio con 38 milioni utili e con 193 milioni di ricavi con quelli straordinari, a conferma che siamo proiettati verso una crescita esponenziale. Vogliamo dimostrare che si possono raggiungere obiettivi sportivi importanti non solo con il denaro, che è fondamentale perché ti scontri con società che hanno ricavi monstre, ma con idee, organizzazione, umiltà e spirito di gruppo, perché il mio obiettivo è portare la Lazio nell’olimpo del calcio mondiale“
Sul figlio Enrico: “Enrico è laziale dalla nascita e sogno di tramandare a lui la società per dare una prosecuzione al lavoro fatto fino ad oggi”.
LAZIO Caicedo fuori contro l’Entella, ecco il perché
LAZIO Caicedo fuori contro l’Entella – Nella partita di ieri l’ecuadoregno non è sceso in campo neanche 20 minuti
LAZIO Caicedo fuori contro l’Entella – Ieri si è disputata la quinta partita amichevole biancoceleste. Sono stati tutti impiegati tranne l’attaccante numero 20. Al suo posto in attacco nell’ultima mezz’ora, lo strano duo composto da Adekanye e Anderson adattato in quel ruolo. Qualcosa si è preoccupato pensando a un possibile addio, ma come aveva già annunciato la radio ufficiale durante la telecronaca, per la pantera c’era un piccolo problema fisico. Già, a causa dei troppi carichi di lavoro in queste settimane, la punta ha sentito un piccolo affaticamento e per questo lo staff ha preferito andarci con cautela non schierandolo e lasciandolo a riposo. Niente di allarmante, giocherà regolarmente sabato contro il Mantova.
LAZIO ENTELLA Anderson: “Buon match, lavoro per restare qui”
Al termine di Lazio Entella Anderson A. ha analizzato l’amichevole disputata. In campo anche lui che vuole convincere Inzaghi a farlo restare in biancoceleste
LAZIO ENTELLA ANDERSON CON LE IDEE CHIARE – I biancocelesti hanno vinto per 5-0 l’amichevole di questo pomeriggio (CLICCA QUI PER LEGGERE LA CRONACA) contro il Virtus Entella. Al termine della partita, il laterale A. Anderson è stato intervistato da Lazio Style Channel. Queste le sue impressioni after match: “Lavoro ogni giorno per convincere il mister a farmi rimanere in biancoceleste. Essere qui in ritiro era il mio obiettivo. Giocare con calciatori forti è molto facile e mi fa acquisire molta esperienza. A Salerno ho trovato una piazza difficile. Voglio restare qui e convincere tutti. Mi piacerebbe giocare ma devo rispettare le gerarchie e i calciatori che sono in biancoceleste da molto tempo“.
ACERBI DICE LA SUA SU MILINKOVIC SAVIC E GLI FA UNA PROMESSA

