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FOCUS – LAZIO il 2019 inizia col botto ma puoi giocartela!

Il girone di ritorno inizia con due sfide ad alto coefficiente di difficoltà: prima il Napoli al San Paolo poi la Juve all’Olimpico. Lazio il 2019 inizia col botto ma puoi giocartela!

Un quarto posto da difendere con le unghie e con i denti perché dietro la lotta si fa dura. Lazio il 2019 inizia col botto: le prime due sfide di campionato sono contro Napoli e Juventus. Due partite molto difficili ma la squadra di Inzaghi deve dimostrare di essersi ritrovata dopo i 7 punti nelle ultime 3 partite con Cagliari, Bologna e Torino. Ci presenteremo al San Paolo con la squadra di casa con molte defezioni: Koulibaly e Insigne (se i ricorsi non verranno accolti), Allan (squalificato) e Hamsik (fuori un mese per infortunio). Ecco allora che dobbiamo vendere cara la pelle per uscire indenni da un campo molto ostico. Poi ci sarà la corazzata Juve e vedremo cosa accadrà. Non bisogna mollare perché ogni punto può essere decisivo e quindi fuori la grinta!

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ACERBI CONTRO IRRATI

Se non fischiate questo perché quello di Marusic?

Rigore sulla spinta di Florenzi su Pandev in Roma Genoa? No grazie. Se non fischiate questo perché quello di Marusic su Belotti? La disparità di giudizio è allarmante!

Un colpo di testa da posizione invitante; ma che dire invitante, quasi nell’area piccola. Una battuta a rete che però non si è mai verificata perché Pandev è stato evidentemente ostacolato da Florenzi che lo spinge con entrambe le mani fuori dalla portata del pallone. Rigore! Ma no: l’arbitro di Roma Genoa Di Bello non sanziona nulla e lascia proseguire. Tutti a pensare: tranquilli ora interviene il Var! Ma niente: la partita termina 3-2 per i giallorossi tra i lamenti dei liguri rimasti inascoltati. Se non fischiate questo perché quello su Marusic?

Ebbene sì il paragone fa sorridere ma c’è tutto! La lieve spinta di Marusic su Belotti già in caduta è stata giudicata fallo da rigore dal signor Irrati. Il Var è intervenuto a spiegare il malinteso? Mai nella vita. La Lazio si ritrova sotto all’Olimpico immeritatamente. La disparità di giudizio regna ancora sovrana: altro che Var qui la discrezionalità degli arbitri continua a danneggiare squadre a vantaggio di altre. Il 4 posto fa gola a molte ma c’è chi deve pulire il bilancio. Di chi stiamo parlando? Ah saperlo, di certo non la nostra Lazio!

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LE PAGELLE DI LAZIO TORINO

FOCUS Attenti! Signor sì, signore! Il sergente è tornato

Dopo una stagione spettacolare, Milinkovic stava faticando moltissimo a ritrovare la serenità e la condizione in questo inizio di campionato. Adesso però, a quanto pare, il sergente e tornato!

Per Milinkovic-Savic la scorsa stagione è stata quella della “consacrazione”. Un giocatore, per utilizzare un’iperbole, davvero onnipotente e possente. Nel campo era in ogni dove, aveva padronanza fisica di ogni pallone e di ogni contrasto. Non a caso, in 35 partite nella Serie A 2017-2018, ha messo a segno 12 gol e 3 assist. Una media spaventosa per una mezz’ala, che, però, non va apprezzata solo per ciò, ma anche e soprattutto per le sue giocate in campo e la sua destrezza con il pallone. Non a caso, la Lazio lo ha valutato quest’estate almeno 100 milioni di Euro definendolo incedibile.

LA STAGIONE 2018-2019

L’inizio di questa stagione, invece, per Sergej si stava rivelando abbastanza difficile. Non aveva più avuto la stessa grinta dell’anno scorso e a quanto pare sembrava non aver più quel cuor di leone, di manzoniana memoria, che lo aveva caratterizzato invece nello scorso anno. Le giocate più facili venivano sbagliate e quelle più difficili venivano fermate in partenza dagli avversari. Le cause di questo collasso? Sicuramente la forma fisica, Milinkovic, infatti, non ha svolto l’intera preparazione ad Auronzo di Cadore come il resto della rosa; poi dovremmo comunque far attenzione anche alle continue voci di mercato che lo hanno destabilizzato; e, inoltre, una lancia va spezzata a suo favore, dobbiamo dire che la Lazio di quest’anno non gioca lo stesso calcio champagne dell’anno scorso.

LAZIO TORINO E LA RINASCITA

La partita tra Lazio e Torino è stata, però, sicuramente la rinascita di Milinkovic. Sembrava davvero quello dello scorso anno. Ha fatto ballare la samba al centrocampo granata dimostrando la stessa onnipotenza fisica dello scorso campionato. Non un passo indietro e non un pallone perso. Il gol, poi, ha messo la ciliegina sulla torta. La fioritura di Sergej era comunque già stata anticipata dalle scorse partite contro Cagliari e Bologna dove aveva giocato gare sicuramente al di sopra della sufficienza. Ora, comunque, lo possiamo dire con certezza: il Sergente è tornato! Attenti!

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LAZIO PRIMAVERA 2018 da incubo in archivio, per l’anno prossimo…

LAZIO PRIMAVERA 2018 da incubo in archivio. Adesso c’è da ricominciare a pedalare e riportare in alto una squadra che è sempre stata al top, soprattutto negli ultimi anni.

LAZIO PRIMAVERA 2018 da incubo per i giovani biancocelesti. Una squadra che aveva cominciato la stagione 2017/2018 come prima del ranking nazionale (un ranking che tiene conto del rendimento delle ultime 5 stagioni), e l’ha terminata come retrocessa nel campionato Primavera 2. Già perchè proprio a  partire dalla scorsa stagione il campionato Primavera è stato riformato, inserendovi promozioni e retrocessioni. Difficilmente qualcuno avrebbe pronosticato che la prima squadra a retrocedere sarebbe stata proprio la Lazio. Bonatti prima e Bonacina poi, alternatisi sulla panchina delle giovani aquile, non sono riusciti ad evitare l’imponderabile.

MOTIVI DI UN FALLIMENTO

Innanzitutto il ricambio generazionale non è stato all’altezza della situazione. Questo nonostante gli investimenti da parte del club nel settore giovanile. A partire dalla firma di un dirigente come Mauro Bianchessi (ex responsabile dell’attività di base e dello scouting Under 14 del Milan) a guidare le categorie inferiori. Poi tanti talenti, su tutti ovviamente i due portoghesi Pedro Neto (classe 2000) e Bruno Jordão (1998, quindi tecnicamente già fuori quota per la Primavera). I due sono stati pagati tra prestito e riscatto complessivamente 25,5 milioni di euro. Nemmeno l’inserimento sporadico di alcuni fuori quota (Crecco, Di Gennaro, Murgia, Tounkara e Rozzi), ha risollevato una situazione compromessa.

PRIMAVERA 2

La stagione 2018/2019 sembra essere iniziata col piede giusto. I ragazzi di Bonacina sono infatti in testa al campionato, con un ottimo ruolino di marcia. 23 punti, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi ed appena una sconfitta. La Lazio è ripartita dal capitano Niccolò Armini, colonna del settore giovanile biancoceleste e delle Nazionali, dal talento di Rezzi e dall’inserimento di alcuni elementi di sicuro avvenire, come il trequartista brasiliano Luis Capanni. L’obiettivo è quello di risalire immediatamente nella massima divisione del campionato Primavera. Sognando magari la qualificazione della prima squadra in Champions League, che implicherebbe in automatico quella della squadra primavera nell’omologa Youth League.

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Lazio e l’incognita Berisha. Il 2019 l’anno del riscatto del kosovaro?

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Lazio e l’incognita Berisha. Il centrocampista kosovaro, nei suoi primi mesi di esperienza biancoceleste, non ha convinto, frenato soprattutto dagli infortuni. Il 2019 l’anno del riscatto?

Lazio e l’incognita Berisha. E’ stato uno degli acquisti più importanti del mercato estivo dei biancocelesti: 8,5 milioni per strapparlo alla concorrenza di Liverpool, Sampdoria e Newcastle tra le altre, e portarlo a Roma dal Salisburgo. Proprio quel Salisburgo giustiziere della Lazio in Europa League. Un doppio confronto, quello dei quarti di finale di Coppa della scorsa stagione, in cui il centrocampista aveva brillato: un goal su rigore all’andata e un assist decisivo nella sfida di ritorno. Centrocampista dinamico e con ottimi piedi e visione di gioco, Tare aveva visto nel kosovaro l’innesto giusto per il centrocampo laziale.

I PROBLEMI FISICI

Il 24 luglio però, durante il ritiro, subito un grave infortunio muscolare ne pregiudica la preparazione e il suo inizio di stagione. Tra ricadute e una lenta riabilitazione, Berisha rientrerà in squadra solo due mesi dopo. Per l’esordio in campo bisognerà aspettare il 4 ottobre e la gara interna contro l’Eintracht in cui Inzaghi gli concede uno scampolo di partita. Poi buoni spezzoni in campionato, soprattutto nella trasferta di Parma in cui risulta decisivo con il suo ingresso. Sembra l’inizio di una nuova parabola biancoceleste, ma ad inizio dicembre un nuovo stop per noie muscolari lo rispedisce fuori. Il resto è storia recente, fino all’ultimo, ennesimo problema muscolare occorsogli poco prima di Natale.

2019 PER PRENDERSI LA LAZIO

Il 2018 è romai alle spalle e adesso Berisha non può più aspettare, così come la Lazio, che si aspetta grandi cose da lui. Il 2019 può e deve essere l’anno del riscatto per il centrocampista kosovaro, che ha un’estrema voglia di prendersi il centrocampo biancoceleste. Per ora è volato in patria per le vacanze. Al suo ritorno dovrà dimostrare che i soldi spesi in estate non sono stati butatti dalla finestra e che l’investimento di Tare e Lotito non è stato vano. I tifosi, che dal suo arrivo gli hanno dimostrato grande affetto, contano su di lui.

LAZIO CALCIO MERCATO Le mosse della società in vista di gennaio

LAZIO CALCIO MERCATO Le mosse della società in vista di gennaio

LAZIO CALCIO MERCATO Le mosse della società in vista di gennaio. Ci siamo, questione di ore e poi La Lazio si tuffera’ nel calciomercato. Tra gli obiettivi dei biancocelesti un esterno destro. Nomi in orbita ne sono circolati tanti ma per ora non c’è nulla di concreto. Il mercato però non è certo mancato nell’ultimo periodo tra gli argomenti di discussione del duo Tare-Lotito. I quali, a meno di clamorose occasioni, in entrata hanno un nome solo nella mente: Djavan Anderson. L’esterno olandese potrebbe rientrare in anticipo dal prestito alla Salernitana e costituirebbe la soluzione pronta all’uso per mister Inzaghi.

Quel che è certo però è che prima di comprare occorre cedere. Su questo fronte gli indiziati sono Basta e Caceres entrambi in scadenza nel 2019. Per il serbo si cerca una sistemazione, mentre sulle tracce dell’uruguaiano ci sono Santos, Spal, Parma e Sassuolo. A frenare ogni trattativa è però al momento il suo ingaggio da 1,2 milioni, che per metà dovrebbe pagare la Lazio.

Lazio nel 2018 meno vittorie nel girone di andata con Inzaghi

Però quest’anno i biancocelesti sono quarti – Lazio nel 2018 meno vittorie nel girone di andata con Inzaghi ma da quinti a quarta

Questo è il terzo anno dell’era Inzaghi. La Lazio a fine girone ha ottenuto 11 vittorie nel 2016 e 12 nel 2017. Ma in questo campionato le vittorie sono appena 9, molte più basse rispetto alle passate stagioni. Però c’è un dato che farà sorridere Inzaghi. Infatti le vittorie sono diminuite ma a differenza degli altri due anni, la Lazio si trova a chiudere il girone d’andata al quarto posto, mentre nei precedenti aveva sempre chiuso al quinto posto nonostante le tante vittorie. Anche i punti registrati sono i più bassi dei 3 anni, ben 32 contro i 37 del 2016 e i 40 del 2017. Non sono da meno le sconfitte, ben 5 nel 2018 mentre nel 2016 4 e nel 2017 3.

Quest’anno il campionato è diventato molto più competitivo, con il quarto posto raggiungibile da ben 6-7 squadre accalcate in 2-3 punti. Inzaghi può sorridere, nonostante in questa stagione le cose vadano peggio, la Lazio raggiunge l’obbiettivo quarto posto, nella speranza che a differenza dei dati positivi delle passate stagioni, questi dati negativi portino alla conquista della Champions. Ecco tutte le statistichedi Lazio Page:

IMMOBILE CHE FINE HAI FATTO?

Immobile nel 2019 la Lazio avrà bisogno di te

Immobile nel 2019 la Lazio avrà bisogno di te – Ciro in questo momento non sta vivendo un periodo felicissimo sul campo da gioco

L’ultima rete l’8 dicembre contro la Sampdoria su rigore, poi il vuoto. L’attaccante napoletano è a secco da ben 4 partite: Atalanta, Cagliari, Bologna (partito dalla panchina) e Torino. Alcune palle da gol ma tutte fallite dal numero 17 che in questo momento sembra non vedere la porta come nella passata stagione dove in ogni azione riusciva a mirare la porta o meglio, buttarla in rete. Di questo la Lazio ne soffre, ora che ha ritrovato i suoi due gioielli Milinkovic e Luis Alberto, a mancare è proprio lui, la punta di diamante della squadra, il bomber. Anche contro il Torino ha avuto diverse occasioni per bucare Sirigu ma in tutte le chance ha sempre fallito. Nel secondo tempo ha avuto l’occasione di portare la Lazio in vantaggio grazie a un rimpallo che lo ha messo davanti la porta da solo, ma Ciro ha tirato fuori.

Ora le vacanze di Natale per ricaricare le energia, Cirù la Lazio ha bisogno di te, il popolo laziale ha bisogno dei tuoi gol. Al rientro dalla sosta avremo Napoli e Juventus due partite delicatissime per la classifica visto che i biancocelesti potrebbe essere scalvati da Milan e Roma. Ciro hai già fatto male ad entrambe, ricorda come fare e rifagli male, i tuoi gol sono preziosi e in questo 2019 da te aspettiamo il meglio.

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TARE TORNA SU MILINKOVIC

FOCUS – Immobile sei il bomber della Serie A del 2018!

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Immobile sei il bomber della Serie A del 2018: l’attaccante della Lazio è quello che ha segnato più gol nel nostro campionato. What a shot!

Immobile sei il bomber della Serie A del 2018: con 23 gol Ciro si posiziona sul gradino più alto del podio. Dietro di lui un altro attaccante di razza come Mauro Icardi. Nonostante Ciro stia attraversando un momento sfortunato i numeri parlano per lui. L’attaccante di Torre Annunziata ha colpito in questo girone d’andata ben 5 pali che lo hanno lasciato a secco nelle ultime 3 gare di campionato. Ha messo però già a segno 10 gol in questa stagione e continua ad essere decisivo per la Lazio: che il 2019 sia lo stesso positivo per lui!

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IRRATI SULLE ORME DI GIACOMELLI

 

FOCUS Lazio quarta al giro di boa, ma quanti rimpianti

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Terminato il girone di andata con il pari casalingo contro il Torino, la Lazio si ritrova al quarto posto in solitaria, con 32 punti. Con molti rimpianti

E’ stato un girone di andata travagliato per la Lazio, caratterizzato da luci e ombre. Ma nonostante tutto la squara di Inzaghi al giro di boa si ritrova al quarto posto in solitaria. Sono 32 i punti messi in cascina, in 19 partite. L’ultima, contro il Torino, ha lasciato l’amaro in bocca per via della discutibile direzione di gara da parte dell’arbitro Irrati. Due punti persi? Forse, ma non sono gli unici punti ad esser stati lasciati per strada. Un po’ per sfortuna, un po’ per ingenuità, ma anche per via di alcune decisioni arbitrali, la Lazio avrebbe potuto avere dei punti in più in classifica.

SFORTUNA E INGENUITA’

Il ritardo di condizione di Luis Alberto e Milinkovic hanno condizionato gran parte del girone di andata dei biancocelesti. Sono mancati troppo i due Top Player che lo scorso anno fecero faville. Non a caso la ripresa della squadra è passata dai loro piedi e dalla loro condizione ritrovata. Due gol nelle ultime tre per il Sergente, tre da titolare per Il Mago. Ma come dimenticare partite come il derby, il Chievo, Samp, Milan dove ingenuità difensive e atteggiamento sbagliato sono costati almeno 6 o 7 punti? Peccato davvero perchè si potevva essere lì a mettere pressione all’Inter ed avere un distacco più importante nei confronti delle inseguitrici.

IL GIRONE DI RITORNO

Nella seconda parte della stagione servirà una squadra più lucida, cinica e sicura dei propri mezzi. Non ci sarà spazio per altri passi falsi perchè il tempo per recuperare potrà non essere sufficiente. Sarebbe opportuno anche l’intervento della società nel calciomercato invernale, acquistando dei ricambi validi. che potranno dare nuova linfa alla squadra. In attesa di Napoli Lazio, prima di ritorno, godiamoci il quarto posto, con l’idea e la convinzione di difenderlo a tutti i costi.

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Igli Tare si racconta: “Io ds? Credevo che Lotito fosse pazzo. Ho ricevuto minacce di morte, ma ora…”

Igli Tare si racconta ai microfoni di Sky Sport con una lunga intervista da parte di Gianluca di Marzio. Di seguito riportiamo le sue parole.

Igli Tare si racconta:

Sei un direttore sportivo “invisibile”, ti si vede poco e si vedono poco in giro i tuoi scout. Ma fai tutto da solo o siete bravi a nascondervi?

“Io mando in giro qualche ex calciatore che ha giocato con me, mi fido di loro perché loro sanno cosa è importante per me in un giocatore”.

Cosa è importante per te quando devi individuare un giocatore?

“La fisicità, la tecnica e il linguaggio del corpo che è fondamentale in campo, ti fa capire il carattere di un giocatore. Ci sono tanti piccoli dettagli che poi fanno la differenza”.

È vero che quando lasciasti l’Albania per coronare il tuo sogno di diventare giocatore andasti a piedi, senza documenti, oltrepassando il confine per andare in Germania?

“Sì, è vero e non mi vergogno per questo. Dietro tutta questa avventura c’era un sogno da coronare e sono molto fiero della strada che ho fatto. Penso di essere un esempio per tanti giovani che possono fare la stessa cosa, come feci io all’epoca”.

Come fu quel viaggio?

“Un viaggio tra paure, difficoltà, domande. Ero da solo, avevo solo un punto di riferimento che mi avrebbe aiutato solo se fossi riuscito ad entrare in Germania. Adesso sembra la trama di un film, all’epoca era anche una cosa pericolosa. Dovevi fidarti dei trafficanti che rendevano possibile il passaggio tra Repubblica Ceca e Germania. Ho deciso di farlo, non mi spaventava niente”.

Arrivi in Germania, giochi di pomeriggio e al mattino lavori come giardiniere

“Arrivo in Germania… proponendo alle squadre di farmi un provino e così è stato una sera al Ludwigshafen, la squadra dove giocavo, che mi diede la possibilità di allenarmi con loro. Non essendo una squadra a livello finanziario molto buono mi proposero questo lavoro”.

Poi un giorno ti sei fatto male con una lama…

“Fu un mio collega con una motosega, non è stato attento, mi colpì alla gamba. Sono stato veramente fortunato perché mi aveva tolto quasi tre millimetri di osso, fu un momento molto difficile”.

In che modo hai reagito quando Lotito ti ha chiesto di diventare direttore sportivo?

“Quando il presidente Lotito mi chiese di accettare questa avventura tra me e me dissi: questo è un pazzo”.

Tu volevi continuare a giocare?

“Sì, avevo un accordo con lui di prolungare il contratto per altri due anni (un anno più l’opzione di un altro anno)”.

Come è la vostra condivisione delle trattative?

“All’inizio del mio percorso siamo stati sempre insieme, anno dopo anno ha capito le mie qualità, facendosi via via da parte sia sulla scelta del giocatore sia sulle trattative. Ma quando ci sono delle difficoltà a livello economico il suo intervento è fondamentale per risolvere queste problematiche”.

Hai mai pensato di andare via?

“Onestamente, si. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato anche a questa scelta, soprattutto pensando alla famiglia. Fosse stato per me, non avrei avuto nessun problema ad andare avanti, ma il problema è che abbiamo ricevuto anche minacce di morte, ai famigliari, alla moglie, ai figli, cose che, veramente, non si possono raccontare. Quelli sono stati dei momenti in cui ho pensato se davvero valesse la pena andare avanti, o mollare. Però, dentro di me, ho sempre detto che non l’avrei data vinta a nessuno, perché ho sempre pensato di avere lavorato con il cuore per la società ed ero convinto che alla lunga, sarebbe venuto fuori il vero valore di questo lavoro e, grazie a Dio, così è stato”.

Quindi, hai avuto paura a Roma per la tua famiglia?

“Sì, in alcuni momenti ho avuto anche paura”.

Hai anche pensato di tornare a casa?

“No, ma per loro si, per i miei figli perché, poi, gli anni passano, i figli crescono. In particolar modo, nel periodo della cessione di Hernanes. È stato un momento brutto, che dentro di me porto come un’esperienza molto negativa. Una parte di me, dopo quella esperienza, è morta, per quel che riguarda il modo di vivere il calcio. Lì, tocchi veramente la parte brutta del calcio”.

Milinkovic-Savic, uno dei tuoi grandi affari. Come è andata?

“In quei minuti ero la persona più sicura del mondo che Milinkovic, nonostante fosse andato lì, avrebbe deciso di venire alla Lazio. La sera prima lui mi ha chiamato dicendomi che doveva andare lì per rispetto di suo padre, ma che la sua scelta era stata fatta e che sarebbe venuto alla Lazio. Mi ha detto di stare tranquillo, che doveva andare lì, ma che poi a loro avrebbe detto che veniva alla Lazio. Per questo gli sarò grato, perché ci sono pochi giocatori che fanno una cosa del genere”.

Che mercato sarà quello della Lazio a gennaio?

“Forse sarà più in uscita per qualche giocatore che non trova spazio, perché siamo in tanti”.

Cosa non hanno ancora capito i tifosi della Lazio di Tare?

“Non lo so, non so cosa non possano aver capito. Negli ultimi anni, ovunque vada per la città, mi riconoscono, ma il calcio è un lavoro nel quale conta molto il presente. Io cerco di viverlo in questo modo, vivere il presente, essere tutto me stesso con questa società. Anche la scelta di prolungare il mio contratto per quattro anni ancora, nonostante tante richieste avute, anche lusinghiere, da squadre importanti, anche a livello mondiale, mi ha fatto capire che questa società per me significa qualcosa d’importante”.

Quindi, hai avuto delle richieste grosse

“Sì, ho ricevuto qualcosa, anche in Italia”.

Una scelta di fede, quella di essere rimasto..

“Sì, perché quando arrivano questi momenti capisci veramente cosa significa il presente, dove tu stai. Quando valuti anche con il cuore, il mio cuore mi ha detto di rimanere qui. La scelta l’ho fatta con il cuore. Ogni scelta che ho fatto nella mia vita, l’ho fatta ascoltando più il cuore, che non l’interesse, anche economico, e sono fiero di aver fatto questa scelta”

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Diaconale furioso con Irrati: “Sono arrabbiato come tutti. Lo scontro Lotito – Irrati? In realtà…”

Il responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale furioso con Irrati per l’arbitraggio di Lazio Torino. Di seguito riportiamo le sue parole.

Diaconale furioso con Irrati: “Sono arrabbiato e indignato per l’arbitraggio di Lazio Torino come tutti i tifosi. Mi rendo conto che il ripetersi di episodi del genere porti a sospetti e preoccupazione da parte della tifoseria. Bisogna stare attenti nel pretendere la corretteza del campionato, ci ritroviamo poi a dover dire le stesse cose del Lazio Torino dello scorso anno. Il Var non può essere soggettivo o applicato a fasi alterne. La società non puo compiere forzature né cadere in atteggiamenti autolesionistici. L’incontro Lotito Irrati? E’ stato mal riportato. Il presidente ha incrociato Irrati ma non c’è stata alcuna aggressione come hanno riportato alcuni giornali del Nord che non hanno alcun interesse a tutelare la Lazio. E’ vero che dopo un rigore del cavolo come quello il presidente non era contento ma non c’è stato alcuno scontro. La dichiarazione di Tare dopo la gara ha comunque sintetizzato lo stato d’animo della società. Detto questo, ognuno ha il suo stile e non va bene dare sceneggiate. Stiamo disputando una grande stagione e dobbiamo superare un doppio ostacolo, oltre agli avversari anche altre vicende che nella gara incidono negativamente. Dobbiamo aver fiducia in questa squadra e in questo allenatore che per questi colori danno sempre il massimo. Per il 2019 mi auguro che la Lazio conservi il quarto posto e che le venga soprattutto riconosciuto quanto guadagnato con il propriomerito. Del 2018 ricordo la grande cavalcata che ha portato la Lazio ad alti livelli, contro pregiudizi e difficoltà”.

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Tare torna su Milinkovic: “Gli sarò sempre grato…”

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Raccontandosi ai microfoni di SkySport, Igli Tare torna su Milinkovic e su quell’acquisto last minute beffando la concorrenza della Fiorentina, con i Viola che credevano di avere in pugno il calciatore.

Tare torna su Milinkovic e sull’acquisto beffa ai danni della Fiorentina in quella calda estate del 2015. In quei giorni il serbo aveva dato la sua parola al Ds biancoceleste. Poi il sorpasso della Fiorentina e l’accordo viola con il Genk. Le lacrime del giocatore. E Infine il suo approdo alla Lazio. Queste le parole di Tare a SkySport: “Ero sicuro che Milinkovic non sarebbe andato alla Fiorentina ma sarebbe venuto alla Lazio. La sera prima mi aveva chiamato e mi aveva detto che avrebbe scelto noi, dicendomi di stare tranquillo. Gli sarò sempre grato, ci sono pochi giocatori che fanno una cosa del genere”.

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Giordano su Lazio Torino: “Troppo vittimismo. Inzaghi? Sembrava aver paura”

Ai microfoni di Radiosei ha parlato l’ex attaccante biancoceleste Burno Giordano su Lazio Torino. Di seguito riportiamo le sue parole.

Giordano su Lazio Torino: “Sento troppo vittimismo in casa Lazio, si parla sempre di arbitri, ma il pareggio ci sta, il Toro ha avuto le occasioni più importanti. E’ pericoloso parlare troppo delle scelte arbitrali, si rischia di dare un facile alibi ai giocatori, già noto da parte del pubblico un certo condizionamento ad ogni decisione del direttore di gara. I Cambi? Tornando immediatamente a 3 dietro Inzaghi ha dato l’impressione di avere paura, forse avesse aspettato qualche minuto dopo il pareggio avremmo commentato diversamente. Bravo Milinkovic! Mi ha ricordato il gol al Chievo della scorsa stagione”.

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Keita Calenda attacca la Lazio: “A Roma gli hanno fatto…”

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Keita Calenda attacca la Lazio e lo fa dalle colonne della Gazzetta dello Sport. Il procuratore del senegalese non ha mai perso l’occasione di criticare l’operato della società biancoceleste con il suo assistito.

Keita Calenda attacca la Lazio. Il procuratore del senegalese, che sembra rinato sotto Spalletti con la maglia dell’Inter, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del rendimento del suo assistito. Non è mancata una stoccata all’ex club, reo, secondo Calenda, di aver trattato in malo modo l’attaccante classe ’95. Queste le sue parole: “E’ stato dipinto un uomo diverso da quello che è. Alla Lazio gli hanno fatto la guerra in passato e si è diffuso un ritratto sbagliato, quello di una testa matta”.

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Lazio è boom di spettatori all’Olimpico

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Lazio è boom di spettatori all’Olimpico. La squadra biancoceleste infatti è uno dei club che più è migliorato per quanto riguarda la presenza di pubblico in casa. Ma vediamo nel dettaglio.

Lazio è boom di spettatori all’Olimpico. La squadra biancoceleste si allinea al trend del campionato italiano, in cui aumentano le presenze negli stadi. Al termine della 19esima giornata infatti la media degli spettatori nella massima serie (25.500) registra un incremento del 3.2% rispetto al dato finale dello scorso campionato (24.706). Si tratta del miglior risultato registrato nell’ultimo quinquennio: +14.8% rispetto al 2016/17 (22.217), +14.9% rispetto al campionato 2015/16 (22.234), +15.5% rispetto al 2014/15 (22.083).

INTER IN VETTA, MA L’INCREMENTO DELLA LAZIO…

L’Inter conferma il primato degli spettatori durante le gare casalinghe (62.281) con un aumento dell’8.3% rispetto al dato finale dello scorso campionato (57.529). In seconda posizione i cugini del Milan che collezionano una media presenze pari a 52.977 incrementando dello 0.5% il dato finale della passata stagione. Terzo gradino del podio per la Juventus con una media spettatori pari a 40.020 in aumento dell’1.8% rispetto all’equivalente della stagione 2017/18. Nella top five anche Roma e Lazio. Per i giallorossi all’Olimpico una media di 38.556 spettatori con un aumento del 2.9% rispetto al dato finale dello scorso campionato. In positivo anche la sponda biancoceleste del Tevere: con 34.603 presenze la Lazio registra un incremento dell’11.6% rispetto alla stagione 2017/18.

CROLLA IL NAPOLI

Nelle prime dieci posizioni crollano le presenze allo stadio “San Paolo” di Napoli (32.356, -24.9%) mentre si registra un netto incremento degli spettatori allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze (31.457, +20.6). Segno positivo anche per Genoa (21.602, +3.1%), Bologna (21.257, +1.7%) e Udinese (20.711, +15.7%). In controtendenza le presenze interne del tifo blucerchiato: allo stadio “Luigi Ferraris” durante le gare casalinghe della Sampdoria si registra un calo del 3.9%. In aumento invece gli spettatori allo “Stadio Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo (18.786, +4.8%).

ROSELLI: “DATO POSITIVO, MA LA VIOLENZA…”

Spiega Roselli Simone Giornalista Responsabile di Osservatorio Calcio Italiano: “Se da un lato l’aumento degli spettatori rappresenta un dato positivo dall’altro i recenti gravissimi episodi di violenza rappresentano un segnale preoccupante. L’obiettivo di riportare il tifo sano allo stadio è stato ampiamente centrato, ora vi è la necessità civica e sportiva di debellare il problema dei facinorosi. Come organo che da quasi dieci anni è impegnato nel sostenere e divulgare la ‘Cultura dello Sport’ ci mettiamo a disposizione degli organi preposti, di tutte le componenti sane del tifo e dei colleghi giornalisti al fine di aprire un tavolo per avanzare proposte e trovare una soluzione condivisa e definitiva. Un primo importante passo – prosegue Roselli – potrebbe essere l’accelerazione nella realizzazione degli stadi di proprietà con una stretta sinergia tra società di calcio e forze dell’ordine nonché la totale messa in sicurezza degli impianti attuali, nel rispetto degli standard qualitativi europei”.

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ULTIME LAZIO Riapre la campagna abbonamenti: i dettagli

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ULTIME LAZIO Riapre la campagna abbonamenti: i dettagli.

ULTIME LAZIO Riapre la campagna abbonamenti. A comunicarlo la stessa società biancoceleste. Di seguito la nota con tutte le info.

La S.S. Lazio ripropone l’apertura della Campagna Abbonamenti 2018/2019 “Con l’Aquila nel Cuore” valida per il girone di ritorno: avrà inizio giovedì 3 gennaio e terminerà martedì 15 gennaio.

MODALITà DI EMISSIONE DELL’ABBONAMENTO

Le modalità di sottoscrizione dell’abbonamento sono due: in digitale caricandolo sulla Millenovecento, in modalità cartacea attraverso la S.S. Lazio Home Card. L’abbonamento “digitale” può essere sottoscritto presso i Lazio Style 1900 abilitati, le ricevitorie Ticketone, i punti Plusdella Ticketone. Al momento del caricamento sulla Fidelity Card Millenovecento il titolare riceve un segnaposto con settore, fila e posto assegnato, che deve essere firmato e riconsegnato all’esercente in segno di accettazione delle condizioni di abbonamento e della documentazione relativa.

Chi non ha ancora sottoscritto la Millenovecento potrà acquistarla in modalità online oppure, con rilascio immediato, presso uno dei Lazio Style ablitati di Via Calderini, Parco Leonardo, Roma Est, presentandosi di persona con:

– un valido documento d’identità
– una fotocopia del codice fiscale

* per i minorenni deve essere un genitore o chi ne esercita la patria potestà a sottoscrivere il modulo e fornire la documentazione sopra indicata.

MODALITà CARTACEA

L’abbonamento cartaceo può essere sottoscritto attraverso la S.S: Lazio Home Card che rappresenta il titolo di accesso allo stadio. Questa tipologia di abbonamento può essere sottoscritto solo ed esclusivamente presso i Lazio Style 1900 abilitati e i punti plus della Ticketone. Per richiedere la S.S. Lazio Home Card è necessario che il titolare visioni e accetti le condizioni di abbonamento e la documentazione relativa, reperibili al seguente link: https://www.sslazio.it/it/biglietteria/stadio-e-regolamenti nonché in forma cartacea presso tutte le ricevitorie autorizzate, e che presenti obbligatoriamente:

– il modulo di adesione debitamente compilato e firmato
– un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata, oppure tessera sanitaria per gli under 14)
– una fotocopia leggibile del documento d’identità
– una foto tessera nel caso di tariffe ridotte**
– una fotocopia del codice fiscale

* per i minorenni devono essere un genitore ( o chi ne esercita la patria potestà) a sottoscrivere il modulo e fornire la documentazione sopra indicata.
** la foto tessera è necessaria solo per le tariffe ridotte Over 65, Under 16, Donne, Aquilotto e Aquilotto Gold.

Per tutte le info necessarie consultare il sito della S.S. Lazio“.

LEGGI ANCHE LE INFO PER LAZIO-NOVARA

LAZIO NOVARA A breve in vendita i biglietti: le info

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LAZIO NOVARA A breve in vendita i biglietti: le info

LAZIO NOVARA A breve in vendita i biglietti. A comunicarlo la stessa società biancoceleste, in una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale.

La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di mercoledi 2 gennaio, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di Tim Cup LAZIO – NOVARA in programma sabato 12 gennaio alle ore 15:00.

TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE IL TITOLO D’INGRESSO VENGA CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.

I tagliandi si potranno acquistare presso:

– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco

– Le rivendite Listicket-Ticketone (Ricevitorie- Punti con visione dei posti)

– Il call center al numero a pagamento 892.101

– Il sito internet SPORT.TICKETONE.IT con la modalità di acquisto HOME TICKETING per cui è necessario disporre di una stampante laser e, la modalità PASSBOOK – PASSWALLET (lettura al tornello da smartphone).

Si ricorda che chi acquista un biglietto è tenuto a mostrare il suo documento di identità, pena l’impossibilità di emettere il titolo di accesso ( D.L. 8/2/2010 nr. 8). Non verranno considerate come documenti idonei alla vendita, tutte le patenti di ultima generazione che non riportano le indicazioni del luogo di residenza.

Per i ragazzi under 14, è possibile esibire anche solo il tesserino sanitario, per gli altri minori più grandi, è necessario esibire in alternativa in originale o in copia:

– il documento di identificazione rilasciato dal Comune;

– carta d’identità;

– lo stato di famiglia con foto;

– il certificato di nascita con foto o il passaporto di un genitore (in cui compaia ovviamente il minorenne).

Il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro e con le disposizioni dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive, è possibile presentare per le altre eventuali tre persone, anche solo la copia del documento d’identità.

Per acquistare i tagliandi ci sarà tempo fino al calcio d’inizio dell’incontro. Si ricorda a tutti i tifosi che il punto vendita dei tagliandi più vicino allo Stadio Olimpico è il Lazio Style 1900 in Via Guglielmo Calderini 66/C e sarà aperto il giorno della partita, dalle ore 10:00 alle 15:00 con la disponibilità solo per la stampa dei tagliandi di Lazio – Novara.

SETTORI E PREZZI

Per questa gara i seguenti settori rimarranno chiusi:

Curva Sud Maestrelli – Distinti Nord Est – Distinti Nord Ovest e Distinti Sud Est.

(*) Tutti i ragazzi nati entro il 31/12/2004 accompagnati da un genitore (o parente entro il 4° grado) in possesso di biglietto a pagamento, potranno accedere gratuitamente allo stadio ritirando in concomitanza alla prevendita dell’evento, l’apposito tagliando nominativo contestualmente al biglietto a pagamento dell’accompagnatore. L’operazione potrà essere effettuata esclusivamente presso uno dei Lazio Style 1900. Alla promozione non possono aderire i possessori di abbonamento stagionale. La suddetta agevolazione è valida solo per i settori Curva Nord, Tevere Sud e Monte Mario.

I bambini di 4 anni nati dal 1/1/2015 accedono allo stadio gratuitamente e senza biglietto.

Infine, all’ingresso il controllo dell’identità sarà effettuato su ogni singolo spettatore ed è pertanto obbligatorio esibire un documento di identità, compresi i minorenni.

SOLO ED ESCLUSIVAMENTE IL GIORNO DELLA GARA, sarà attivata la biglietteria in viale delle olimpiadi 61, presso l’ex ostello della gioventù. Il punto vendita sarà attivo dalle ore 11:00 di sabato 12 gennaio abilitato a rilasciare SOLO TAGLIANDI PER LA TRIBUNA TEVERE, TEVERE TOP, TEVERE DISABILI, MONTE MARIO E D’ONORE CENTRALE con questi prezzi:

NON CI SONO RESTRIZIONI SULLA VENDITA ADOTTATE DALL’ OSSERVATORIO SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE.

SETTORE OSPITI: sarà possibile acquistare i tagliandi per il SETTORE OSPITI, fino alle ore 19:00 di sabato 11 gennaio,

presso:

– le ricevitorie nazionali della Listicket-gruppo Ticketone (per consultare l’elenco clicca qui,)

– on line.

SI RICORDA CHE E’ POSSIBILE FARE I CAMBI NOMINATIVI DEI TAGLIANDI (QUANDO PREVISTO) SOLO ENTRO LE ORE 24:00 DEL GIORNO PRIMA DELLA GARA“.

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LAZIO CALCIOMERCATO Adekanye, è fatta! Intanto Transfermarkt ufficializza

LAZIO CALCIOMERCATO Adekanye, è fatta! Queste le ultime sul nuovo colpo della società biancoceleste targato Tare – Lotito.

LAZIO CALCIOMERCATO Adekanye è il nuovo colpo per il mercato estivo di Lotito e Tare. Sono dunque state confermate le voci uscite nelle scorse ore in Inghilterra, dove il giocatore del Liverpool era stato accostato alla Lazio. Un’altra conferma è, inoltre, arrivata da Transfermarkt, sito di riferimento per quanto riguarda il Calciomercato, che ha già ufficilizzato l’approdo del classe 1999 a Roma. Trasferimento, che avverà il prossimo 1 Luglio 2019, quando al nigeriano scadrà il contratto con il Liverpool. Si tratta di un esterno che può giocare su entrambe le fasce, cresciuto nelle giovanili del Barcellona e dell’Ajax. Si era poi trasferito nel Regno Unito nel 2015, mettendosi in mostra soprattutto in Youth League dove aveva messo a segno 5 reti in 12 presenze.

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LAZIO NOVARA, LE INFO SUI TAGLIANDI >>> LEGGI QUI

2 giocatori della Serie A nella top 11 del marcatori del 2018

In questa top 11 presente anche un laziale – 2 giocatori della Serie A nella top 11 del marcatori del 2018

Come sappiamo, questa notte si concluderà il 2018 e sarà tempo anche di chiudere i bilanci a livello calcistico. Tutti i gol effettuati nell’anno solare verranno azzerati quindi dalla prossima giornata in poi, per gli attaccanti si ripartirà da 0. C’è una speciale classifica stilata e riportata da Lazio Page che mostra i migliori 11 goleador dell’anno 2018. Per la Serie A sono presenti solamente due giocatori: Il laziale Immobile a quota 29 gol e l’acquisto del mercato estivo Cristiano Ronaldo, anche se molti dei gol li ha realizzati al Real Madrid. Al primo posto Messi. Ecco la classifica

47 Messi
43 Ronaldo
39 Lewandowski
37 Salah
34 Kane
33 Griezmann
32 Suarez
30 Thauvin
29 Immobile
26 Neymar

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