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LAZIO Bilancio 2020 in negativo: perdite per oltre 15 milioni

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LAZIO Bilancio 2020 in negativo: perdite per oltre 15 milioni.

LAZIO Bilancio 2020 in negativo. Il documento, approvato nelle scorse ore, si riferisce all’esercizio al 30 giugno di quest’anno. E i dati non sono buoni: oltre 15 milioni la perdita rilevata, per la precisione 15.876.263 euro. Torna dunque il segno meno dopo quello dell’anno scorso (con un passivo in quel caso di poco più di 13 milioni). Colpa della pandemia: tra stop al campionato, riduzione degli sponsor, diminuzione dei ricavi dalla biglietteria e dai diritti televisivi, era difficile che i conti non ne risentissero. A generare la perdita tre fattori in particolare: i costi spalmati su 14 mesi anzichè su 12; il taglio di due mensilità (marzo e aprile), stabilito in accordo tra Lotito e la squadra; l’assenza dei premi collettivi e dei ricavi UEFA per il ritorno in Champions, presenti nel prossimo bilancio. Nel documento si evince inoltre che, dopo il 30 giugno, “sono stati acquistati a titolo definitivo 6 giocatori, per un costo di 26,52 milioni, Iva inclusa“. “Acquistati” invece “a titolo temporaneo e gratuito due giocatori“. “Ceduti” infine “i diritti alle prestazioni sportive di 4 giocatori a titolo definitivo per un ricavo di euro 4,20 milioni“.

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore Roberto Clagluna

LA NOSTRA STORIA Roberto Clagluna nasce a Pisa il 10 ottobre 1939. In gioventù fa atletica leggera e prende la laurea in Scienze Politiche. Nel 1967 ottiene il patentino di allenatore al Corso di Coverciano.

Nel 1970 Roberto Clagluna entra nel settore giovanile della Lazio. Nella stagione 1977/78 si aggiudica il premio ‘Il Seminatore d’oro’. Nel corso del campionato 1981/82, subentrando a Ilario Castagner, assume la guida della Lazio in Serie B. Confermato anche l’anno dopo a poche giornate dalla fine della stagione è sollevato dall’incarico per assecondare l’opinione pubblica che teme che la squadra fallisca la promozione in serie A. Gli subentra Giancarlo Morrone. La Lazio conquista la promozione ma il merito è dell’allenatore toscano.

Dopo un anno alla guida della Sambenedettese nel 1984 passa ad allenare la Roma in coppia con Sven-Göran Eriksson. Dopo i giallorossi allena Como, di nuovo la Sambenedettese, Salernitana, Taranto, Barletta, Ternana, Pistoiese, Cagliari, Pisa ed Ancona. Quindi torna a Coverciano come docente ai Corsi per allenatori e collabora con la CAN. È anche Consigliere dell’A.I.A.C. (Associazione Italiana Allenatori Calcio) e dell’U.E.A.C. (Unione Europea Allenatori Calcio). È deceduto improvvisamente a Camaiore (LU) l’11 luglio 2003 per un infarto addominale all’età di 63 anni.

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LA NOSTRA STORIA Tanti auguri a “El Jardinero” Julio Cruz

Il 10 ottobre 1974 a Santiago del Estero, in Argentina, nasce Julio Cruz. Inizia a giocare nel Banfield, dove disputa il campionato giovanile arrivando anche all’esordio professionistico. Dopodiché passa per una stagione al  River Plate prima di arrivare in Europa.

Nel 1997 Julio Cruz si trasferisce infatti al  Feyenoord.  Qui vince campionato e Supercoppa Nazionale, inoltre debutta anche in  Champions League. A portare Julio Cruz in Italia è il Bologna. In Emilia resta per tre stagioni prima di passare nel 2003 all’Inter. Alla scadenza del contratto con i nerazzurri, con i quali vince quattro scudetti, passa alla Lazio. Nella sua unica stagione in biancoceleste, pur vincendo la Supercoppa proprio contro la sua vecchia squadra, viene condizionato da alcuni infortuni. Nel 2010 annuncia il suo ritiro dal calcio. Nel 2006 ha preso parte ai Mondiali con la Nazionale argentina, con la quale partecipò anche alla  Copa América 1997.

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LA NOSTRA STORIA – Tanti auguri a Nonno Edoardo Reja

Friulano doc nato a Lucinico, frazione di Gorizia, il 10 ottobre del 1945. Edoardo Reja, “Edy” per gli amici, uomo di scorza dura. Rafforzata da anni di esperienza tutti trascorsi a calcare e a respirare polvere sui campi di calcio.

GLI INIZI

Inizia la carriera da calciatore nelle file delle giovanili della Spal. Esordisce in Serie A nel 1963 appena diciottenne al fianco di giocatori come Fabio Capello, Luigi Pasetti e Adriano Zanier, con i quali vinse il Campionato Primavera. Nel corso della sua carriera da calciatore Edoardo Reja è stato un centrocampista dai piedi ruvidi ma coriaceo. Oltre quella della Spal vestì le maglie di Palermo, Alessandria e Benevento.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

Appesi gli scarpini al chiodo dal 1979 inizia una lunga carriera di allenatore in squadre di serie minori fino a trovarsi in Serie B alla guida del Pescara nella stagione 1989-90. Venne chiamato a sostituire Castagner, dopo essere stato per due anni allenatore della squadra Primavera del club abruzzese. Al suo attivo quattro promozioni dalla Serie cadetta alla A alla guida di Brescia, Vicenza, Catania e Cagliari. Dopo l’ultima promozione ottenuta con la squadra sarda, De Laurentis, neo presidente del Napoli, resta colpito dal tecnico fruliano e lo chiama alla guida della squadra partenopea. In quattro anni in terra campana l’allenatore riesce, dopo che il fallimento della società aveva fatto precipitare il Napoli in serie C, a riportarla nella massima serie. Dopo cinque anni interrompe il suo rapporto con De Laurentis e viene sostituito da Donadoni.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Dopo un’esperienza all’estero all’Hajduk Spalato, a febbraio 2010, rescinde consensualmente il contratto che lo legava ai croati. E, a seguito dell’esonero di Ballardini, diventa allenatore della Lazio. Dopo una lunga rincorsa verso la salvezza, conquistata solo alla penultima giornata, i biancocelesti chiudono il campionato al dodicesimo posto. Nella capitale si conferma un ottimo allenatore anche se il suo modo di giocare non sempre viene apprezzato dai sostenitori laziali.

L’ADDIO

I contrasti con la piazza portano il tecnico a presentare più volte le dimissioni, sempre respinte dal presidente Lotito. Resta alla guida della squadra capitolina fino al termine della stagione 2012, quando decide di lasciare. Stop che per dura poco. Infatti, a gennaio del 2014, viene richiamato per sostituire Petkovic, l’allenatore che aveva rilevato il suo posto. Resta solo il tempo di traghettare i biancocelesti fino al termine della stagione per poi passare alla guida dell’Atalanta, dove resta fino al termine della stagione 2015-2016. Si ritira dal calcio definitivamente nell’estate del 2017.

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Hoedt, domani le visite mediche a Roma

Previste per domani le visite di routine presso la clinica Paideia

Roma – Domani Wesley Hoedt varcherà per la seconda volta durante la sua carriera calcistica le porte della clinica romana per le visite che confermeranno il suo ritorno nella squadra biancoceleste. Finalmente infatti, trascorsi alcuni giorni dall’ufficializzazione del suo acquisto, il difensore olandese sosterrà gli accertamenti clinici di routine: è atteso in Paideia per le ore 10.30.

Lazio la difesa è in emergenza: Inzaghi pensa al cambio modulo

Lazio la difesa è in emergenza – Il campionato è iniziato da poco ma in casa biancoceleste la situazione è già disastrosa in difesa

Lazio la difesa è in emergenza – Durante le amichevoli pre campionato, Luiz Felipe ha subito un brutto infortunio che l’ha costretto ai box, sembrava potesse tornare in queste settimana ma da Formello tutto tace, anzi filtra pessimismo. Infatti sembrerebbe che il brasiliano sia più grave del previsto e che potrebbe star fermo fino a novembre, al momento però, non trapela nessuna informazione in più. Radu, non è stato inserito nella lista della Serie A, ne avrà ancora per un mese, lui, potrebbe essere reinserito grazie alla Lega che ha deciso di poter effettuare un solo cambio per la stagione. Anche l’angolano Bastos non è stato inserito, con il rinnovo in scadenza, si cerca una nuova destinazione per lui.

EMERGENZA

Dopo delle notizie negative, ne è arrivata anche una positiva, ieri con la propria Nazionale, la Slovacchia, Vavro ha giocato non solo l’intera partita ma anche i supplementari, uscendo solo a 5 dalla fine per una questione di rigori. Il calciatore dovrebbe essere recuperato e finalmente potrà dimostrare l’investimento fatto nella passata stagione, avrà la chance di giocare diverse partite. Per la partita contro la Sampdoria, Inzaghi avrà a disposizione: Hoedt, Acerbi, Patric, Vavro e Armini, così, sta pensando a un cambio modulo per utilizzare due soli difensori, dovrebbe passare alle linea difensiva a 4, con Fares e Lazzari utilizzati come terzini.

UEFA – Tra Covid e perplessità: Europeo nuovamente a rischio?

SERBIA Milinkovic fa doppietta in 10 minuti e regala la finale: eurogol

SERBIA Milinkovic fa doppietta in appena 10 minuti, questo il tempo che ha impiegato per portare la sua Serbia in finale di Euro 2020

SERBIA Milinkovic fa doppietta – Nella serata di ieri, si sono giocati i playoff per Euro 2020, una delle squadre coinvolte era la Serbia del sergente che sfidava la Norvegia. Il gigante parte dalla panchina, all’80’ il mister decide di farlo entrare e dopo appena un minuto lui lo ripaga realizzando il tapin dell’1-0 sotto porta. A pochi minuti dalla fine poi, arriva il pareggio della Norvegia, supplementari e tutto da rifare. Ma è qui che SMS dà il meglio di sè, al 102′ gli arriva una palla in area, posizione difficile, si trova vicino la linea ma invece arriva il lampo di genio, prova a piazzarla in rete con un tocco sotto e la palla passa dietro alle spalle del portiere Jarstein, 2-1 per la Serbia. Grazie alla sua rete, ha permesso alla propria Nazionale di potersi giocare la finale contro la Scozia.

https://www.youtube.com/watch?v=d1bdrDpmI1Q&feature=youtu.be

Manuel Lazzari: “Nazionale? Darò il massimo con la Lazio per conquistarla”

UEFA – Tra Covid e perplessità: Europeo nuovamente a rischio?

 

LAZIO Scudetto 1915 – La Rai e il suo silenzio incomprensibile

L’avv. Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 alla Lazio, è intervenuto sulle frequenze di Non è la Radio all’interno del programma C’mon Lazio.

Così l’avv. Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 alla Lazio, è intervenuto ai microfoni di C’mon Lazio, il programma delle 18:04 in onda su Non è la Radio: Dal punto di vista della FIGC, non è arrivata nessuna novità. In pieno periodo Covid, è comprensibile che il procedimento di assegnazione dello Scudetto 1915 possa essere passato in secondo piano. C’è stato però il deposito dei tre nuovi dossier che avevo già annunciato: il primo è quello relativo al caso Lissone, riguardo il quale abbiamo dimostrato come la Lazio fu danneggiata anche per l’influenza politica del presidente del Roman. Poi abbiamo attestato che la squadra vincitrice dello Scudetto avrebbe dovuto ricevere una coppa Challenge e delle medaglie ufficiali, che il Genoa al contrario non ha ricevuto, perché il titolo italiano non fu mai ufficialmente assegnato. Per quanto riguarda poi il terzo dossier ha portato alla luce un fatto che non era mai stato evidenziato, e cioè che il Genoa fu condannato per corruzione, ma nonostante fosse recidivo, probabilmente grazie anche all’influenza che i suoi dirigenti avevano, di fatto venne graziato dagli organi federali all’epoca. Chi ha seguito il lavoro che abbiamo svolto sa come la storia di quel campionato, grazie alle scoperte fatte, sia stata completamente riscritta. Nonostante ciò, la vicenda sui media nazionali è rimasta completamente nascosta, la Rai, nonostante sia emittente di Stato, non l’ha mai trattata, fatto salvo il TG Regionale. Con il materiale che abbiamo scoperto e per il fatto che la FIGC ha nominato due commissioni, questa vicenda avrebbe meritato ben altro spazio. Non per far parlare il sottoscritto, ma per mettere in luce l’ingiustizia che la Lazio ha subito e le verità storiche emerse.

UEFA – Tra Covid e perplessità: Europeo nuovamente a rischio?

La situazione Covid continua a destare preoccupazione. Negli ultimi giorni i contagi in tutta Europa stanno aumentando e di conseguenza, i dubbi sullo svolgimento dell’Europeo

La scorsa estate, la Uefa aveva disposto il rinvio dell’Europeo al 2021. La situazione attuale, però, desta più di qualche preoccupazione e circolano perplessità circa lo svolgimento della competizione prevista per il prossimo giugno. Le squadre dovrebbero giocare in 12 città diverse: Roma, Londra, Amsterdam, Budapest, Copenaghen, Bucarest, Baku, Glasgow, Bilbao, Dublino, Monaco e San Pietroburgo. Pare dunque che solo il tempo potrà far luce su una situazione che, allo stato attuale, presenta diverse ombre.

Manuel Lazzari: “Nazionale? Darò il massimo con la Lazio per conquistarla”

Al termine del match contro la Moldova, vinto dagli azzurri per 6-0, Manuel Lazzari ha analizzato il momento della Nazionale e ha parlato delle proprie aspettative in vista dell’Europeo

Manuel Lazzari: “Per un calciatore arrivare in Nazionale è il massimo. Mi mancava questa atmosfera ed è stato bellissimo giocare titolare questa sera” ha dichiarato ieri il laterale biancoceleste. “Abbiamo disputato un’ottima partita, ci siamo divertiti ed è stata una grande serata per tutti. Dobbiamo continuare così, ho visto un’Italia cresciuta sotto tanti aspetti e grande alchimia in campo. Così facendo le prestazioni arrivano da sole. Difesa a 4? Da tanti anni gioco a 5 ma quando vengo chiamato in causa cerco di fare del mio meglio anche in una difesa a 4. Credo di aver dato il mio contributo anche questa sera e darò il massimo con la Lazio per conquistare un posto in Nazionale“. Così Manuel Lazzari ai microfoni di Rai Sport.

Lazio – Buon avvio dopo 3 giornate, contro la Samp in campo volti nuovi

Discreto avvio quello della Lazio dopo le 3 prime giornata di Serie A, che hanno visto i biancocelesti ottenere 4 punti contro Cagliari, Atalanta e Inter

Matteo Petrucci, giornalista Sky, ha fatto il punto delle prime 3 giornate in casa biancoceleste: “Alla Lazio è toccato un calendario iniziale non semplice, e anche alla luce dell’emergenza infortuni l’avvio è stato positivo. Si tratta solo delle prime 3 partite, non è possibile dare un giudizio completo. Sarà interessante vedere l’innesto dei nuovi arrivati. A centrocampo sono stati fatti dei rinforzi, e in attacco l’acquisto di Muriqi fornisce al reparto caratteristiche utili. Contro la Samp è probabile che vedremo in campo volti nuovi, a cominciare da Fares sulla sinistra. Inoltre è possibile che Inzaghi, in vista della Champions, si affidi al turnover“. Così Matteo Petrucci ai microfoni di Lazio Style Radio.

CALCIOMERCATO LAZIO Torreira, l’ag.: “Avevamo un accordo con la Lazio”

CALCIOMERCATO LAZIO Torreira, l’agente del calciatore Pablo Bentancour rivela di un accordo con la società biancoceleste

CALCIOMERCATO LAZIO Torreira – Il centrocampo biancoceleste era al completo, nonostante questo però, si parlava anche dell’ex calciatore della Sampdoria Lucas Torreira, proposto proprio ai biancocelesti. L’Arsenal e il calciatore, di comune accordo, avevano deciso di separarsi, anche con la proposta del prestito, lo hanno cercato: Torino, Lazio, Roma e Fiorentina alla fine però nell’ultimo giorno di mercato è finito all’Atletico Madrid. Il suo agente però, rivela un retroscena: “E’ stata una situazione complicata, non dipendeva solo da noi ma anche dall’uscita di Thomas (dell’Atletico). Avevamo anche degli accordi con Roma, Fiorentina e Lazio, squadre che giocheranno la Champions o l’Europa. Il ragazzo però ha deciso che voleva andare assolutamente all’Atletico decidendo così di chiudere con gli altri club. Ora è in prestito secco, poi dipenderà da come giocherà”.

SERIE A Lazio, anticipi e posticipi fino alla 16^ giornata

NAZIONALE Mancini: “In Italia troppo pessimismo. I tifosi tornino allo stadio”

SERIE A Lazio, anticipi e posticipi fino alla 16^ giornata

Calendario Serie A Lazio anticipi e posticipi fino alla 16^ giornata

 

La Lega Serie A ha reso noto il calendario con gli orari delle partite fino alla 16^ giornata. Di seguito tutte le partite che vedranno impegnata la Lazio.

Lazio – Bologna | Sabato 24 ottobre 2020, ore 20:45
Torino – Lazio | Domenica 1 novembre 2020, ore 15:00
Lazio – Juventus | Domenica 8 novembre 2020, ore 12:30
Crotone – Lazio | Sabato 21 novembre 2020, ore 15:00
Lazio – Udinese | Domenica 29 novembre 2020, ore 12:30
Spezia – Lazio | Sabato 5 dicembre 2020, ore 15:00
Lazio – Hellas Verona | Sabato 12 dicembre 2020, ore 20:45
Benevento – Lazio | Martedì 15 dicembre 2020, ore 20:45
Lazio – Napoli | Domenica 20 dicembre 2020, ore 20:45
Milan – Lazio | Mercoledì 23 dicembre 2020, ore 20:45
Genoa – Lazio | Domenica 3 gennaio 2021, ore 15:00
Lazio – Fiorentina | Mercoledì 6 gennaio 2021, ore 15:00

NAZIONALE Mancini: “In Italia troppo pessimismo. I tifosi tornino allo stadio”

NAZIONALE Mancini – Il commissario tecnico, dal ritiro di Coverciano, ha parlato del troppo pessimismo in Italia circa il ritorno dei tifosi allo stadio

NAZIONALE Mancini: “L’auspicio è che i casi si fermino a due e che possano andare a giocare con il resto della squadra. Emergenza? Non posso essere arruolato da nessuna parte. Decido e penso con la mia testa, è difficile che possa essere condizionato da certe situazioni. Penso, a volte anche sbagliando, come credo capiti a tutti. Credo che la situazione di oggi non sia quella di marzo, è totalmente cambiata e penso che l’Italia in questo momento sia forse la nazione migliore, nel senso che non abbiamo grandissimi problemi. Però penso che ci siano troppi pessimisti. La vita deve andare avanti e credo che sia giusto fare entrare più persone negli stadi, siamo all’aperto, distanziati. Penso che le persone rispetterebbero questo tipo di situazione”. Così Roberto Mancini ai microfoni di Rai Sport.

LAZIO – Anche Marusic non parte per il ritiro della nazionale

Ieri è arrivata la notizia della non partenza di Muriqi per il ritiro della nazionale kosovara. Oggi è toccato a Marusic, che non raggiungerà la selezione montenegrina

Alla stregua di Muriqi, anche Marusic rimarrà a Formello e non prenderà parte alla spedizione in nazionale per problemi fisici. Nel corso del match di domenica contro l’Inter, il montenegrino ha rimediato un infortunio alla caviglia che lo ha costretto ad abbandonare il campo dopo 34 minuti. L’esterno classe ’92 non ha recuperato al 100%, pertanto insieme allo staff si è deciso per la permanenza a Formello, dove il giocatore potrà rimettersi in forma in vista del prosieguo della stagione.

 

Lucas Leiva: “In Champions vogliamo divertirci. Ci mancano i nostri tifosi”

Lucas Leiva ha rilasciato un’intervista in cui ha presentato la stagione biancoceleste, ricca di impegni a cominciare dalla Champions

Lucas Leiva: “In Champions dovremo pensare a divertirci, non si mai cosa può accadere. Abbiamo visto squadre che nessuno si aspettava arrivare in semifinale. Dobbiamo scendere in campo tranquilli ma cercando di vincere più partite possibili. Quando sono arrivato qui ero un po’ impaurito. Non ero abituato a cambiare squadra e per me si trattava di una situazione nuova. Sapevo però di essere arrivato in una città meravigliosa e in un grande club. L’esordio nella Supercoppa vinta contro la Juve è indimenticabile. Questi 3 anni sono stati fantastici. Sicuramente è strano giocare senza pubblico, con gli stadi vuoti non è la stessa cosa e i nostri tifosi ci mancano molto. Mi auguro che possano tornare presto a sostenerci”. Così il centrocampista brasiliano ai microfoni dello Show tv canadese HalfTime.

Roma Smalling punta a un obbiettivo: “Vincere un trofeo con la Roma”

Roma Smalling è ritornato nell’ultima ora del calciomercato, l’affare sembrava potesse saltare ma alla fine si è concretizzato

Roma Smalling – Il difensore inglese dopo un lungo tira e molla che ha visto la Roma e il Manchester United è riuscito finalmente a tornare nella Capitale. Anche se il suo arrivo sembrava complicato, i giallorossi hanno inserito all’ultimo minuto il suo contratto e qualche documento non era stato caricato ma alla fine la storia si è risolta e la Lega con la FIGC hanno deciso di accettare comunque l’affare. Il difensore parla sul sito ufficiale giallorosso

LE PAROLE DI SMALLING

“Il mio ritorno? Sono molto contento. Ho voluto fortemente questo trasferimento, ho lottato e alla fine ce l’ho fatta e sono qui, siamo nuovamente insieme. Sono molto sollevato, volevo legarmi alla Roma per molto tempo, questo era il primo obbiettivo, ne ho anche altri. Infatti l’altro è quello di vincere un trofeo. Questo obbiettivo mi era stato detto già la prima volta che sono arrivato qui, puntano su questo e penso sia lo spirito giusto per il club. Questa è una grande squadra ma è da troppi anni che non vince nessun trofeo”.

Lazio Lista Serie A: non inseriti tre giocatori importanti

 

Lista Champions Lazio: presente un assente nella lista di campionato

Lista Champions Lazio – In questa lista è presente il romeno Radu che dopo anni con l’aquila sul petto finalmente, potrà giocare l’ambita Champions

Lista Champions Lazio – Oltre alla lista di Serie A dove ci sono esclusioni importanti, è stata consegnata anche quella per la Champions League dove, al contrario dell’altra è presente il difensore Stefan Radu e a farne le spese è lo slovacco Vavro. La Uefa, non permette di modificare le liste in corso inserendo due cambi, a differenza della Serie A, perciò la Lazio, ha dovuto inserire immeditamente il romeno che, dovrebbe tornare tra un mese circa.

Ecco la lista

Portieri: Reina, Strakosha

Difensori: Acerbi, Anderson, Fares, Hoedt, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Radu

Centrocampisti: Akpa Akpro, Cataldi, Escalante, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic, Parolo, Pereira

Attaccanti: Caicedo, Correa, Immobile, Muriqi

LAZIO Hoedt festeggia il suo ritorno

LA NOSTRA STORIA Tommaso Maestrelli

Lazio Lista Serie A: non inseriti tre giocatori importanti

Lazio Lista Serie A – La notizia clamorosa arriva la sorpresa dell’esclusione di Radu che al momento, non è stato inserito nella lista

Lazio Lista Serie A – La Lazio ha diramato la lista dei giocatori che potranno partecipare alle partite di campionato. A sorpresa però nè è rimasto fuori un grande escluso, partiamo di uno dei vice capitani e uomini su cui il mister Inzaghi conta sempre: Stefan Radu. Il romeno non è stato incluso nella lista così come il capitano Lulic (ancora alle prese con il recupero) e Bastos, l’angolano in scadenza, probabilmente nei prossimi giorni partirà per una nuova destinazione. Fuori anche Kinye.

Portieri: Reina, Strakosha

Difensori: Acerbi, Anderson, Fares, Hoedt, Lazzari, Luiz Felipe, Marusic, Patric, Vavro

Centrocampisti: Akpa Akpro, Cataldi, Escalante, Leiva, Luis Alberto, Milinkovic, Parolo, Pereira

Attaccanti: Caicedo, Correa, Immobile, Muriqi

LAZIO Hoedt festeggia il suo ritorno

 

Napoli tamponi tutti negativi, ma non è finita

LA NOSTRA STORIA Tommaso Maestrelli: “Daje aquilotti, nun se po’ sbajà, su c’è er Maestro che ce sta a guardà”

Oggi, 7 ottobre, è una di quelle date segnate con colori indelebili nel cuore dei sostenitori biancocelesti. Infatti in questo giorno del 1922 nacque a Pisa Tommaso Maestrelli. Colui che con il suo carisma guidò la sua squadra alla conquista del primo scudetto della storia della Lazio.

UN MISERO PALMARES

Le strade del tecnico e della società biancoceleste si unirono nell’estate del 1971. Nei primi anni ’70 la società laziale, nonostante la sua già lunga storia, aveva ricevuto pochissimi riconoscimenti e raccolto ben pochi trofei. L’unica conquista a livello nazionale era stata la Coppa Italia del 1958.

L’IDEA DEL SOR UMBERTO

Presidente del club capitolino all’epoca era Umberto Lenzini. Un toscanaccio gioviale, più furbo che riflessivo, che si occupava di edilizia. Il pregio più grande del sor Umberto, però, fu quello di amare i colori biancocelesti oltre ogni limite. Arrivò fino al punto di sacrificare gran parte del proprio patrimonio per generosità nei confronti dei suoi ragazzi. Ogni qual volta avevano un problema economico si rivolgevano con fiducia al loro pigmalione che era sempre pronto ad allargare i cordoni della borsa. Nel 1971 con la Lazio in Serie B il presidente decise di contattare Tommaso Maestrelli, allora allenatore del Foggia, per portarlo a Roma in sostituzione di Juan Carlos Lorenzo.

L’ARRIVO A ROMA

I primi tempi a Roma del nuovo allenatore non furono subito facili. Si ritrovò alla guida di una squadra sfiduciata. Però poteva contare sull’apporto di gente di carattere come Giorgio Chinaglia e Pino Wilson. La sua prima battaglia vinta lo vide protagonista in fase di calciomercato. Sul tavolo di Lenzini arrivarono molte proposte per Giorgione ma il tecnico si impuntò a tal punto da far desistere il presidente. Durante il precampionato la squadra biancoceleste non raccolse i risultati sperati. I tifosi, ancora legati a  Lorenzo, arrivarono a contestare apertamente il tecnico. L’intento era quello di riconsegnare la squadra all’ex allenatore. Con il passare del tempo però per l’allenatore, grazie alla sua serietà ed al fatto di essere sempre una guida per i suoi calciatori, le cose cominciarono a girare per il verso giusto.

UNA SQUADRA FANTASTICA…

Sotto la guida del Maestro vedere i biancocelesti giocare era un piacere. Al termine della sua prima stagione, grazie a un gioco estremamente efficace e spettacolare, conquista la Serie A. Per ironia del destino la Lazio si trovò a festeggiare a Bari, nella piazza dove Maestrelli aveva trascorso diversi anni, prima come giocatore e poi come allenatore.

…VOLUTA DAL MAESTRO

Nella stagione successiva le casse della società erano ridotte ai minimi termini. Grazie all’occhio attento ed alle intuizioni del tecnico arrivarono uomini che avrebbero fatto le fortune della Lazio. Dando ascolto ai consigli di Maestrelli il presidente Lenzini si assicurò Frustalupi, Garlaschelli, Petrelli, Pulici e Re Cecconi. Inoltre rientrarono alla base Ferruccio Mazzola e Giancarlo Oddi di ritorno dai prestiti. Tutta gente che alla corte del Maestro  seppe tirare fuori con orgoglio tutto ciò di meglio potesse offrire. Arrivando fra tante difficoltà alla conquista dello storico primo scudetto.

UN PADRE PIU’ CHE UN ALLENATORE

Per i giocatori biancocelesti Tommaso era tutto. Non solo il tecnico di quella squadra da sogno ma un padre, un fratello maggiore, un consigliere fidato. Burbero e serio ma sempre pronto a proteggere fino in fondo i suoi “figliocci”. La Lazio era una sua anima, i giocatori si fidavano di quella figura paterna e Maestrelli viveva per loro.

IL BRUTTO MALE

Nel dicembre del ’76, a causa di un brutto male, il tecnico venne a mancare precocemente. L’ambiente, orfano di quel personaggio che in pochi anni era riuscito a conquistare la fiducia della piazza romana ed a lasciare la sua firma nella storia della società più antica della Capitale, rimase stordito e incredulo.

UN NOME ORMAI LEGGENDA

A distanza di anni il suo nome ancora echeggia durante gli incontri della formazione capitolina. I calciatori scendono in campo sulle note di un ritornello che fa capire quale sia stato il rapporto tra Tommaso Maestrelli e i sostenitori laziali: Daje aquilotti, nun se po’ sbajà, su c’è er Maestro che ce sta a guardà. Queste le parole di Aldo Donati, grande tifoso e cantore delle gesta biancocelesti. Parole che sanciscono l’eterno legame tra l’allenatore e la piazza che lo ha sempre amato e rispettato. Sia in vita che dopo la sua scomparsa. La sua figura è sempre presente nel cuore dei sostenitori laziali. Un personaggio indimenticabile che riuscì con l’orgoglio di uomo di altri tempi a fermare l’egemonia delle grandi squadre del Nord  facendo acquistare alla società biancoceleste una dimensione nazionale mai riconosciuta prima di allora.

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