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LAZIO Luis Alberto, il rinnovo questa settimana: i dettagli

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Sembra essere una questione di giorni la celebrazione del nuovo matrimonio Lazio Luis Alberto.

LAZIO LUIS ALBERTO – L’assist, numero 15 in stagione, ad Immobile per il gol del ritorno in Champions è stato solo l’ultima perla per gli occhi del mondo biancoceleste. Con il Cagliari lo spagnolo ha ritrovato l’intesa con Ciro, in un asse spesso croce e delizia del popolo Lazio, e un’ispirazione degna (se non migliore) del pre lockdown. Elementi che hanno lasciato tutt’altro che indifferente la società, che ha deciso di premiarlo con un nuovo contratto basato proprio sull’assistenza ai compagni in zona gol. Un’intesa da 2,7 milioni più bonus, la cui firma arriverà in settimana. Si attende solo l’arrivo degli agenti per definire il tutto e portare la permanenza del Mago a Roma dal 2022 fino al 2025. Con uno stipendio da top player, tra i più alti della rosa. E, dopo un anno da top player, non poteva certo essere altrimenti.

Esclusiva calciomercato Lazio – Kumbulla vuole i biancocelesti

Calciomercato Lazio – Kumbulla vuole i biancocelesti

Calciomercato Lazio – Kumbulla vuole i biancocelesti. A pochi giorni dalla matematica qualificazione Champions la Lazio si sta già muovendo per preparare la squadra della prossima stagione. È tanta la voglia del presidente Lotito di rinforzare una rosa che andrà puntellata in tutti i reparti, per consentire a mister Inzaghi di lavorare al meglio nella stagione ventura che vedrà la formazione capitolina di nuovo protagonista della massima competizione europea.
Dopo aver perfezionato già da alcuni mesi l’acquisto di Escalante, un altro nome caldo accostato alla squadra romana è quello del forte difensore scaligero Marash Kumbulla, albanese classe 2000, prodotto del vivaio della società veneta. Su di lui tante squadre, ma ad oggi le uniche ad aver formulato un offerta ufficiale al Verona sono Lazio e Inter. Da fonti raccolte in esclusiva dalla redazione di laziochannel.it anche la Juventus ha sondato più volte il terreno, ma senza particolari pressioni. Infatti Max, (così viene chiamato un po’ da tutti Marash), ha 20 anni e se dovesse lasciare Verona, piazza a cui è legatissimo, lo farebbe solo per approdare a una squadra forte ma che al tempo stesso gli possa garantire quantomeno svariate presenze da titolare durante l’arco della stagione. La Lazio in questo momento è forse la prima scelta del centrale difensivo. A Roma troverebbe una società pronta ad accoglierlo e a farlo crescere sotto tutti i punti di vista. La città, la Champions e il progetto Lazio inizia a far gola a tanti giocatori.

LE CIFRE

Il talento albanese costa, d’altronde è stato uno dei protagonisti della positiva stagione scaligera. Le cifre uscite sono abbastanza vicine alla realtà. Si parla di 20/30 milioni con o senza contropartita tecnica. La Lazio vorrebbe offrire 20 milioni più André Anderson, ma forse non basta. L’Inter è in agguato e se offrisse di più il giocatore potrebbe approdare in nerazzurro. Ecco quindi che, se l’offerta di Lotito diventasse solo cash, con 25 milioni la Lazio si porterebbe in grande vantaggio su tutte le pretendenti. Il giocatore infatti stima Tare come direttore sportivo, e ha detto già no ad alcune squadre (Juventus e Napoli su tutte) pur di accettare l’offerta della Lazio.
I tempi della trattativa si perfezioneranno entro dieci-quindici giorni e chissà, forse già stasera Lotito o Tare parleranno con i vertici del Verona e contestualmente con l’agente di Kumbulla per chiudere la trattativa. A parità di offerte deciderà il giocatore, mentre se il tempo passa e dovesse arrivare un’offerta monster, è ovvio che sarà il Verona a decidere.
La Lazio può prendere Kumbulla. Kumbulla vuole venire alla Lazio. Per un grande progetto, per un grande ritorno in Champions League.
(riproduzione riservata)

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VERONA LAZIO Inzaghi: “Sarà una partita impegnativa”

Le parole di Inzaghi alla vigilia di Verona Lazio.

Alla vigilia del match che vedrà impegnati i biancocelesti contro il Verona, Simone Inzaghi ha preso la parola ai microfoni di Lazio Style. “Senz’altro sappiamo che sarà una partita impegnativa, perché giochiamo contro un avversario che ha fatto molto bene. Quindi cercheremo di fare un’ottima partita indipendentemente dalla classifica e dagli avversari”, ha spiegato il tecnico biancoceleste. “Abbiamo raggiunto il nostro grande obiettivo, però mancano ancora 3 partite. Dobbiamo farle nel migliore dei modi.” Qualche anticipazione sui convocati di domani: “Oggi vedremo come stanno i ragazzi, come hanno recuperato e chi potrà venire domani per fare un’ottima partita. Ho qualche decisione da prendere ma la prenderemo con calma. Vedremo per quanto riguarda la lista dei convocati, aspettiamo. Vediamo l’allenamento di oggi, perché abbiamo un po di problematiche”. Nel dettaglio: “Cataldi, Vavro, Acerbi e Marusic probabilmente verranno, ma non sono al massimo. Valuteremo domani se impiegarli o no, ad eccezione dello squalificato Lazzari. Lulic, Radu e Leiva”, conclude Inzaghi, “sappiamo che per quest’anno non potranno più darci una mano”.

LAZIO Inzaghi perde i pezzi per le ultime tre

LAZIO Ancora infortuni in casa biancoceleste, con Inzaghi che continua a perdere pezzi in vista delle ultime tre partite di campionato contro Hellas Verona, Brescia e Napoli.

LAZIO L’infermeria biancoceleste non riesce a svuotarsi. Per ogni calciatore che ne esce infatti, altri vi entrano. L’ultimo in ordine di tempo è Francesco Acerbi, la cui stagione, secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbe già finita. Il difensore ha accusato un problema al legamento del ginocchio. Un problema che con tutta probabilità lo costringerà a chiudere in anticipo l’annata calcistica. Stesso discorso per Marusic, appena rientrato da un problema muscolare: il montenegrino ha accusato un problema alla caviglia e anche per lui la stagione potrebbe essere chiusa. Nei prossimi giorni si avranno più notizie sulle condizioni dei due. Intanto Inzaghi continua a perdere pezzi, anche se fortunatamente l’obiettivo Champions è ormai al sicuro.

VERONA LAZIO Designato l’arbitro del match: primo incrocio con i biancocelesti

La Lega Calcio ha comunicato gli arbitri per la prossima giornata della Serie A Tim.  Per Verona Lazio l’arbitro designato è il signor Volpi (sez. di Arezzo). Il match è in programma domani alle ore 19:30 al Bentegodi di Verona.

VERONA LAZIO L’arbitro della sfida in programma domani alle 19:30 al Bentegodi di Verona sarà Manuel Volpi. A coadiuvare il fischietto toscano nella sfida tra i biancocelesti di Inzaghi e i gialloblu di Juric, ci saranno gli assistenti Valeriani e Galetto. Il IV Uomo sarà Ros, mentre gli addetti alla V.A.R. saranno Fabbri e Meli.

PRECEDENTI

Volpi non ha mai arbitrato un incontro della squadra biancoceleste. In due occasioni invece il fischietto toscano ha diretto il Verona. Volpi ha diretto due gare della Lazio Primavera: la prima risale al 7 maggio 2016 quando i biancocelesti superarono per 6-0 il Lanciano; la seconda ed ultima gara risale al 25 novembre 2017, giorno in cui Volpi diresse proprio un confronto con la compagine scaligera.

La Lazio blinda Immobile: nuovo rinnovo in vista per il bomber?

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La Lazio blinda Immobile: nuovo rinnovo in vista per il bomber?

La Lazio blinda Immobile. La società biancoceleste non vuole nemmeno pensare di perdere il proprio bomber. Quest’ultimo è infatti uno dei simboli di questa squadra, titolo che si è conquistato a suon di gol. 31, da ultimi, quelli messi a segno finora in questa stagione, che hanno trascinato la banda Inzaghi in Champions, a un passo dal sogno scudetto. E ora Ciro avrà altre tre partite per colmare le 5 e le 3 lunghezze che lo separano rispettivamente dal record di Higuain e dalla vetta della Scarpa d’Oro.

Numeri che non hanno lasciato indifferenti le sirene del mercato: molti infatti gli interessi ricevuti in questi mesi, dal Napoli al Newcastle fino al Manchester United. Le loro proposte (folli) di ingaggio saranno però destinate a scontrarsi con quanto Immobile riceverà nella prossima stagione: 3,7 milioni annui, garantiti da una clausola nell’ultimo rinnovo che aumenta la parte fissa dello stipendio di 500mila euro (esclusi premi e bonus).

Una valanga di soldi, che potrebbero però non bastare contro eventuali sorprese fornite dal mercato. Per questo, la Lazio starebbe pensando di offrire un nuovo rinnovo all’attaccante, attualmente il meno pagato tra i top player italici. Nessuno dei quali è però riuscito a eguagliare i numeri del bomber di Torre Annunziata. Che dunque un premio se lo meriterebbe: certo non si pretende l’ingaggio record di Ronaldo o i 7,5 milioni di Lukaku, ma almeno qualcosa che ci si avvicini. Un assegno con un biglietto della Lazio per il suo Ciro: “ripartiamo insieme, per una stagione da Champions”.

LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Ernesto Calisti

LA NOSTRA STORIA Ernesto Calisti nasce a Roma il 25 luglio 1965. Cresce nelle giovanili della Lazio. Esordisce in serie A in maglia biancoceleste. Casacca con la quale gioca due stagioni. Nell’ottobre del 1983 passa in prestito alla Cavese.

L’anno dopo Ernesto Calisti torna alla Lazio con la quale nel campionato 1984-85 retrocede in serie B. Il 27 aprile 1986 subisce un gravissimo infortunio. Dopo due campionati giocati nella serie cadetta nel 1987 si trasferisce per due stagioni alla Fiorentina. Poi passa al Verona dove resta per cinque anni.

Nel 1994 gioca una stagione nella Narnese. L’anno dopo è alla Viterbese. Nel 1996-97 gioca nel Gualdo. La stagione seguente è al Frosinone. Da marzo 1998 gioca in squadre dilettantistiche chiudendo la carriera nel Monterotondo a quasi 39 anni. Durante la carriera ha vestito la maglia della Nazionale Under 21 e della Lega Nazionale Serie B Under 21.

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LA NOSTRA STORIA Il Presidente biancoceleste Angelo Miceli

LA NOSTRA STORIA Il Presidente Angelo Miceli nasce a Palermo il 25 luglio 1910. Il cav. Miceli si affacciò sul panorama sportivo romano alla fine degli anni ’50 quando divenne presidente della Romulea.

Angelo Miceli era un noto costruttore. Entrò nella Lazio come consigliere nell’assemblea del 28 luglio 1959 che vide la nomina di Andrea Ercoli come reggente al posto di Leonardo Siliato. Ercoli lasciò presto l’incarico. Al suo posto il redivivo Costantino Tessarolo che non riuscì però a trovare le risorse per superare la grave crisi finanziaria. Il 21 luglio 1962 Massimo Giovannini, nominato commissario dalla Lega, venne affiancato da Miceli, dirigente provvisto di discrete capacità economiche. Il 27 settembre, durante il congresso, Ernesto Brivio riuscì a formare un comitato di cui facevano parte anche Giovannini e Miceli come vicepresidenti.

Improvvisamente Brivio scomparve misteriosamente e il 21 febbraio 1963 fu necessario ripristinare il consolato tra Giovannini e Miceli. Il successivo 18 giugno Siliato affidò proprio ad Angelo Miceli la presidenza della Lazio. Dirigente, orgoglioso e coinvolto emotivamente. Cedette alle lusinghe e alle promesse di Siliato che non trovarono riscontro alcuno. La trasformazione della Lazio in Società per Azioni si esaurì di fronte ai soli 7 milioni raccolti. Il 29 settembre, dopo aver pagato di tasca propria improrogabili effetti in scadenza, fu nominato Commissario straordinario. Divenne presidente il 12 dicembre.

Sempre alla disperata ricerca di liquidi ideò con Lorenzo il Piano MI-LOR (Miceli-Lorenzo) che permise alla società di vivere con tranquillità. Si trattava di anticipare il costo di quattro annualità di abbonamento in tribuna Monte Mario per un totale di 200.000 lire da almeno 3.000 tifosi. In modo da ricavare i 600 milioni per la campagna acquisti e il pagamento degli stipendi dei giocatori. Il 30 settembre 1964 Miceli, stanco e deluso, tornò prima ad essere Commissario per dimettersi poco dopo. Il 29 ottobre 1964 con l’affidamento della presidenza al generale Giorgio Vaccaro entrò a far parte del consiglio il costruttore Umberto Lenzini che si affiancò come vicepresidente proprio a Miceli.

Lenzinieletto al vertice della Sezione Calcio il 18 novembre 1965 e di questa assemblea faceva parte come consigliere ancora Angelo Miceli. Progressivamente gli impegni di Miceli con la Lazio si diradarono fino ad annullarsi completamente. Miceli ha svolto un ruolo importante nella Lazio in un momento di grande crisi economica. Seppe essere punto di riferimento e interlocutore autorevole per gli organismi calcistici. Abile politicamente e pieno di risorse dal punto di vista contabile, a causa di un temperamento sobrio e austero, non seppe trasmettere molto entusiasmo e creare coinvolgimento tra i tifosi che in lui videro un saggio amministratore ma non l’elemento capace di farli sognare. È scomparso a Grottaferrata, in prov. di Roma, l’11 settembre 1974.

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LAZIO FORMELLO Scarico dopo la vittoria. Acerbi in dubbio per Verona

LAZIO FORMELLO Biancocelesti in campo alle 10 di questa mattina per la seduta di scarico dopo la vittoria con il Cagliari e il raggiungimento della Champions League.

LAZIO FORMELLO Allenamento mattutino per i biancocelesti di mister Inzaghi, in campo al Fersini a partire dalle ore 10:00. Scarico per i titolari di Lazio-Cagliari, seduta completa per il resto della squadra. Riscaldamento incentrato su aerobica, propriocettività e rapidità, poi esercitazioni su torelli e  trasmissione del pallone. Infine, la seduta è terminata con una serie di combinazioni offensive e tiri in porta.

ACERBI IN DUBBIO

Sono solo sei i giocatori di movimento a disposizione di Inzaghi: Armini, Falbo, Moro, Bastos, Adekanye e André Anderson, con l’aggiunta di Jorge Silva, al rientro da un problema muscolare. Tra due giorni i biancocelesti viaggeranno direzione Verona per la partita contro l’Hellas. Partita dove sicuramente mancherà Lazzari, ammonito e squalificato. Al suo posto dovrebbe giocare Marusic, autore di un buono scampolo di partita ieri contro il Cagliari. Correa dovrebbe tornare dal primo minuto al fianco di Immobile, a caccia dei goal per la Scarpa d’Oro, e dare un po’ di riposo a Caicedo. Chi è uscito malconcio dal match di ieri all’Olimpico è Acerbi, che potrebbe anche riposare. Difficile comunque che nonostante il brutto movimento del suo ginocchio, il Leone marcherà visita al Bentegodi. Domani seduta di rifinitura.

SCARPA D’ORO Immobile all’assalto di Lewandowski. E CR7…

SCARPA D’ORO Si fa sempre più serrata la lotta per il trono di bomber dei maggiori campionati europei, con Immobile e Cristiano Ronaldo a caccia del leader Lewandowski.

SCARPA D’ORO Immobile e Cristiano Ronaldo all’assalto di Lewandowski. La lotta per la conquista della Scarpa d’Oro è più che mai aperta. Ciro Immobile ha riguadagnato la leadership solitaria nella classifica dei marcatori in Serie A, dopo il goal segnato al Cagliari ieri sera e l’assenza dal tabellino di CR7 contro l’Udinese. Il laziale adesso è salito a quota 31 reti, contro le 30 messe a referto dal portoghese. A tre partite dalla fine, Immobile è a soli tre goal di distanza da Robert Lewandowski, centravanti del Bayern Monaco, che ha realizzato 34 gol in 31 partite in Bundesliga. Attualmente l’attaccante polacco comanda la graduatoria dei bomber europei. A Immobile e Ronaldo restano 270′ per battere il rivale.

Spadafora annuncia il ritorno dei tifosi allo stadio – Ecco quando

Nella giornata odierna, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato del ritorno del pubblico negli stadi

Vincenzo Spadafora: “Se la curva epidemiologica ce lo consentirà, presto si potrà tornare a vedere il pubblico negli stadi. Ovviamente non sarà possibile riempire gli spalti come si faceva prima. Ci saranno diverse misure da rispettare che sono allo studio in queste ore. Il mio auspicio è di portare la riforma all’ultimo Consiglio dei ministri prima della breve pausa che faremo a metà agosto. La cosa più importante riguarderà sicuramente i lavoratori sportivi, cioè la possibilità che tutti coloro che lavorano nel mondo dello sport siano tutelati. Abbiamo una migliore definizione della governance tra Coni, sport e salute e tutte ulteriori nuove norme che riguardano le associazioni sportive dilettantistiche. Insisterò perché nel decreto in cui utilizzeremo le risorse che abbiamo approvato ieri , possano esserci i 100 milioni che servono soprattutto per tante piccole e medie realtà sportive. In ogni caso, se non ci saranno intoppi, i tifosi potranno tornare allo stadio già a settembre”. Così il ministro dello Sport ai microfoni di Radio Rai.

Lazio anche quest’anno ad Auronzo: c’è l’ufficialità

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Lazio anche quest’anno ad Auronzo: arriva la conferma ufficiale.

Lazio anche quest’anno ad Auronzo. L’emergenza Covid 19 aveva fatto temere un ‘salto’ del consueto ritiro estivo dei biancocelesti. E invece anche il 2020 vedrà i ragazzi di Inzaghi prepararsi per la nuova stagione sotto le Tre Cime di Lavaredo. La spedizione, per il tredicesimo anno consecutivo, si svolgerà a partire dal prossimo 23 agosto. L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi e ora è arrivata anche la conferma ufficiale. A fornirla, la sindaca della località sulle Dolomiti, Tatiana Pais Becher.

Siamo molto soddisfatti – le parole, riportate dall’AUb – di questo rinnovato impegno della Lazio nel venire a prepararsi nella nostra località, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco. Un grande segnale di speranza anche per i nostri operatori turistici, in un periodo in cui hanno sofferto non poco“.

Lazio ma quante rimonte hai fatto? Ecco la straordinaria statistica

Lazio ma quante rimonte hai fatto? Tante verrebbe da dire e così infatti è, i biancocelesti non mollano fino all’ultimo

Lazio ma quante rimonte hai fatto? Inzaghi e la sua banda finché l’arbitro non fischia la fine della partita ci provano, non a caso, molti gol sono arrivati quasi allo scadere. I tifosi sanno che la loro squadra nonostante lo svantaggio può riuscire a ribaltare il risultato perché sono stati abituati così in tutto il campionato. Infatti la Lazio è la squadra che è riuscita a ottenere il maggior numero di punti da situazioni di svantaggio in Italia e in Europa. Sono ben 7 volte, con la vittoria in rimonta di ieri, sono state superate l’Atalanta e la Sampdoria. La Lazio non molla mai.

LE PAROLE DI MILINKOVIC

CALCIOMERCATO LAZIO BORJA MAYORAL

CALCIOMERCATO LAZIO Borja Mayoral ha accettato: ecco l’offerta al Real

CALCIOMERCATO LAZIO Borja Mayoral ha accettato – L’attaccante spagnolo ha detto sì ai biancocelesti

CALCIOMERCATO LAZIO Borja Mayoral ha accettato – Come avevamo detto ieri, Tare e la Lazio hanno deciso di puntare su questo ragazzo accantonando Luis Suarez e tutti gli altri attaccanti. Lunedì, è previsto un incontro con gli agenti per cercare di risolvere la questione legata al costo del cartellino. Sì, perché secondo il Corriere dello Sport, il contratto con il ragazzo invece già ci sarebbe, circa 1,5 a stagione per 5 anni. La questione, continua a essere il costo e la recompera. I biancocelesti hanno offerto 8 + 2 di bonus, mentre il Real vorrebbe 15 milioni più il diritto di recompera qualora l’attaccante dovesse esplodere. Ma la società biancoceleste non accetta questa opzione anche se i blancos arriverebbero a 25 milioni. Se la situazione dovesse continuare su questa linea, Tare cambierà obbiettivo, si parla di Kevin Lasagna, attaccante veloce che potrebbe fare al caso di Inzaghi, anche se, sarebbe più un eventuale sostituto di Caicedo qualora venga ceduto.

LE PAROLE DI INZAGHI

ZENGA CHIEDE UN RIGORE

LAZIO CAGLIARI Milinkovic: “Andare via? Voglio la Champions con la Lazio”

LAZIO CAGLIARI Milinkovic autore di una stupenda rete che ha permesso alla Lazio di rientrare in partita

LAZIO CAGLIARI Milinkovic è riuscito finalmente a entrare in Champions League con la sua squadra, questo, era un obbiettivo che il centrocampista serbo inseguiva da diversi anni. Ecco le sue parole a Sky: “Mi chiedete se l’anno prossimo disputerò la Champions con la Lazio? Ovvio, questo è stato da sempre il mio obbiettivo e finalmente lo abbiamo raggiunto. Futuro? Come ho detto io sto benissimo qui, la mia testa è solo sulla Lazio e ho un contratto lungo per tanti e tanti anni quindi… rimango qui. Al resto ci penserà l’agente”.

LE PAROLE A LAZIO STYLE

“Cragno ha giocato un’ottima partita, è riuscito a parare tutto per fortuna il mio tiro e quello di Ciro non è riuscito a pararli. Questa partita è stata perfetta, ci ha dato tutto, anche nello spogliatoio ci siamo parlati, ci siamo detto che bisognava riprendere la partita, dimostrare che eravamo capaci di poterla vincere e di farlo vedere a tutti, così è stato. Diciamo che il rientro dal Covid è stato duro, oggi un po’, si è rivista la squadra del prima. Ora però, concentriamoci sulle restanti tre partite cercando di vincerle. Sì, ultimamente stiamo trovando dei portieri davvero bravi che ci hanno parato qualsiasi così, noi però, abbiamo sempre dato tutto”.

CHAMPIONS

“Certo che mi ricordo il mio arrivo qui, ero anche un po’ ciccione (ride). Ricordo benissimo che la Lazio doveva disputare i preliminare di Champions League contro il Leverkusen e ora finalmente i tifosi dopo tanto tempo potranno giocarci. Dovremo preparare e giocare al meglio la prossima stagione. Marusic dà sempre il suo aiuto, speriamo di averlo anche nel prossimo campionato.”

LE PAROLE DI IMMOBILE

INZAGHI DOPO LAZIO CAGLIARI

LA NOSTRA STORIA Il Presidente Alfredo Palmieri

LA NOSTRA STORIA Alfredo Palmieri, detto Baffino, nacque a Roma il 24 luglio 1877. Presidente della Lazio per pochi mesi dal 14 giugno 1932.

Palmieri fu delegato presidente al posto del dimissionario Remo Zenobi, fin quando il ‘presidentone’ ritornò alla guida del club capitolino. Palmieri era uno dei migliori atleti della Lazio sin dai primissimi anni ’10. Poi svolse la funzione di dirigente. Nel 1912 è eletto vicepresidente della Sezione sportiva della S.P. Lazio. Dal 1929 al 1941 è direttore sportivo. Fu lui ad accorgersi delle qualità del portiere Ezio Sclavi.

Nel 1924 fu uno dei soci di una società anonima creata appositamente per finanziare i lavori di restauro del Campo della Rondinella. Inoltre nel 1928 fu consigliere della sezione calcio. Per i tanti meriti acquisiti con la Lazio il 12 luglio 1932 fu nominato membro del Direttorio della Federazione Atletica Italiana. Morì il 31 maggio 1951.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Juan Fantoni

LA NOSTRA STORIA Juan Fantoni nasce a Belo Horizonte, in Brasile, il 24 luglio 1905. Noto nel suo paese come Ninão, João o Juan, e in Italia come Giovanni. Battezzato come Joanini. Fantoni inizia a giocare nel 1923 nella Palestra Italia e vi resta fino al 1930 quando arriva alla Lazio. È il giocatore brasiliano che ha realizzato più gol in una partita (10), titolo che condivide con Dada Maravilha. Alla Lazio arriva con il cugino Octavio nella stagione 1930/31.  Il 5 giugno 1931 nasce a Roma il suo secondogenito. Il figlio di Benito Mussolini, simpatizzante della Lazio, promette a Juan che se la domenica dopo farà un gol nella gara di Torino con la Juventus si farà carico di tutte le spese ospedaliere. La Lazio perde 3 a 1 ma Fantoni realizza il gol della bandiera. Quindi il figlio di Mussolini mantiene la promessa. Per riconoscenza Fantoni chiamerà il neonato con il doppio nome di Romano Benito. Il bambino sarà battezzato in Vaticano dal Santo Padre Pio XII.  Rimane a Roma cinque stagioni, intervallate da un breve ritorno in Brasile tra giugno e novembre del 1933. Nel 1935 torna in patria e veste di nuovo la maglia della Palestra Italia/Cruzeiro. Successivamente entra nel consiglio di amministrazione e dal 1943 al ’44 assume l’incarico di allenatore.  Nell’estate del 1947 accompagna a Roma il fratello Orlando e l’altro connazionale Robespierri, entrambi ingaggiati dalla Lazio. Nel 1955 il maggiore dei due figli, Fernando, dopo Universitad Caracas e Vasco de Gama resta per alcuni mesi in prova alla Lazio prendendo parte ad alcune amichevoli.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Gianni Sassaroli

LA NOSTRA STORIA Gianni Sassaroli nasce a Monteroberto di Jesi, in prov. di Ancona, il 24 luglio 1946. Arrivato all’età di due anni a Roma con la famiglia comincia a tirare i primi calci nell’Oratorio di Don Bosco al Prenestino. A sedici anni passa al Bettini Quadraro.

Sassaroli è invitato a fare un provino con la Lazio. Viene visionato da Flamini che intravede le ottime qualità ma gli impone di dimagrire almeno 6 Kg. Si sottopone a una dieta e si trasferisce nella Primavera di Francesco Antonazzi. Nel 1965 vince il Torneo di Praga. Dopo un anno in prestito all’Avellino, dove non viene mai pagato, torna alla Lazio nella stagione 1966/67.

Esordisce in serie A in una stagione culminata con la retrocessione in serie B. L’anno dopo parte titolare ma si infortuna seriamente compromettendo la stagione. In campionato scende in campo solo in altre quattro occasioni. In maglia biancoceleste vince il Torneo di Riccione e il Campionato De Martino nella stagione 1967/68. Nel 1968 passa al Messina in serie C dove resta per due anni. Successivamente gioca con Alessandria, Frosinone, Cynthia Genzano, Lupa Frascati e Almas. È deceduto a Roma il 12 dicembre 1989.

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LAZIO CAGLIARI Inzaghi: “C’è un pizzico di rammarico, ma non ho avuto la rosa completa”

LAZIO CAGLIARI Inzaghi festeggia la vittoria che regala la Champions matematica ai suoi ragazzi

LAZIO CAGLIARI Inzaghi ai microfoni di Dazn: “Io penso che sia stata una serata magica, importante, era un traguardo a cui tenevamo tanto e lo abbiamo raggiunto matematicamente. Ovviamente c’erano pochi dubbi, però bisognava comunque ottenerlo sul campo. Dopo la Supercoppa ottenuta anche questa qualificazione è stata una cosa eccezionale. Se c’è rammarico per la Juve che continua a non fare risultato? Un pizzico di rammarico penso ci sia perché dopo la sosta non ho potuto avere la mia rosa al completo, la mia squadra e non ho potuto fare rotazioni. Oggi è stata la prima gara con i miei uomo dopo 8 partite e che mi hanno fatto fare dei cambi facendomi recuperare la partita. Però devo essere sincero, nonostante fossimo sotto 1-0, sapevo che nel secondo tempo ce l’avremmo fatta perché in panchina avevo ottimi titolari che avrebbero potuto cambiare la partita. Ci sono mancati Leiva, Lulic, Correa e molti altri, siamo arrivati ad avere 8 indisponibili e sono tanti”.

CONTINUA

“Dovremo migliorarci e allungarci, ma ho la fortuna di avere Tare che sa il fatto suo e ha lavorato benissimo in questi anni. Al di là delle questioni lavorative, abbiamo un ottimo rapporto e collabora con me interpellandomi. La rosa va allungata perché il prossimo anno sappiamo che la stagione sarà simile a questa e purtroppo giocando ogni tre giorni sarà difficile allenare la rosa e recuperare i giocatori. Si dovrà mettere in conta che sarà difficile fare molti cambi e i giocatori saranno sempre gli stessi, ma ci faremo sicuramente trovare pronti. Questa sera ero sereno perché sapevo di avere la mia squadra in campo e i cambi in panchina come Correa, Marusic e lo stesso Lukaku che ti possono aiutare nel secondo tempo. Jony e Lazzari non mi stavano dispiacendo, hanno dato profondità alla squadra duellando, li ho dovuti togliere perché erano entrambi ammoniti e avevo paura per la partita, sapevo però di avere in panchina due come Marusic e Lukaku e ho fatto il cambio. Non dimentichiamo che oltre a Ciro c’è anche Luis Alberto in testa all’assist, vogliamo che Immobile vinca la classifica capocannonieri e Scarpa d’Oro, faremo il possibile”.

LE PAROLE DI IMMOBILE

LAZIO CAGLIARI LE PAGELLE

LAZIO CAGLIARI Zenga furibondo: “Era rigore, adesso basta”

Post gara agitato per Walter Zenga, che recrimina per un mani di Milinkovic ed un rigore non fischiato. Parole dure del mister

Walter Zenga ha commentato ai microfoni di DAZN la partita persa contro la Lazio, in tono polemico: “Milinkovic ha toccato il pallone con il braccio. Questo è rigore punto e basta. Non capisco come il Var non lo abbia segnalato. Al Milan hanno dato un rigore simile, a Firenze anche siamo stati penalizzati. Ad alcune squadre li fischiamo e ad altre no. Premetto che questa regola non mi piace, ma da regolamento oggi era rigore. Poi magari l’avrei persa lo stesso“.