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Coronavirus il cuore di Luis Alberto: donazione per la sua Spagna

Coronavirus il cuore di Luis Alberto: il biancoceleste si è mosso con una donazione per aiutare il suo paese, la Spagna, falcidiato dal Covid-19.

Coronavirus Luis Alberto è molto attivo in aiuto delle persone che in questo momento stanno soffrendo a causa del virus. Di oggi la notizia di una donazione di 12mila euro alla Caritas di San José del Valle, un piccolo comune dell’Andalusia. Ecco le dichiarazioni dello stesso giocatore tramite il Facebook: “Adesso è il momento che vi restituisca parte dell’affetto che mi avete sempre dato da quando sono piccolo. Ogni volta che potrò aiutare il mio popolo e la mia gente, lo farò”. La Caritas spagnola ha risposto prontamente con un: “12mila grazie Luis!”.

LAZIO ACERBI: “Importante riprendere il campionato anche ad agosto”

Lazio Acerbi ha preso parola e spera nella ripresa del campionato dopo il Coronavirus: troppa la mancanza del rettangolo verde e dell’allenamento con la squadra.

Lazio Acerbi ha parlato a Repubblica: “La cosa peggiore è questa situazione ibrida. Non sai quando passerà: l’incertezza logora. Come spinta per la gente, come segnale di fiducia, sarebbe importante riprendere il campionato. Possiamo giocare anche ad agosto e a porte chiuse. Mi manca il profumo dell’erba, gli allenamenti e le urla del mister. Non vedo l’ora di tornare a giocare ma bisogna rispettare le norme del Governo. Non dobbiamo però avere fretta. Vincere il campionato con Lazio sarebbe fantastico ma conta prima la salute. Coronavirus? Non mi fa paura perché ne ho passate di cose gravi, a partire dal tumore”.

Vieri parla dei tempi alla Lazio: “Rimpianto? Essere andato via”

Vieri parla dei tempi alla Lazio attraverso una diretta Instagram con il noto biancoceleste Er Faina

Vieri parla dei tempi alla Lazio – L’ex attaccante di Lazio e Inter ha parlato con Faina raccontando il suo passato in biancoceleste:

“Come potrei dimenticarmi della Coppa delle Coppe, abbiamo vinto l’ultima edizione. Nonostante siano passati 20 anni, il mio gol rimane molto importante. Quella lì era una Lazio fortissima, con dei grandi giocatori, di qualità, tutti devastanti, oggi giocatori del genere, non se ne trovano più. Ancora non so perché abbiamo perso quello Scudetto, siamo riusciti a perdere 6 punti in due partite. Con la Juve nei primi minuti presi un grande pale interno e la palla invece di entrare, uscì, senza contare la traversa nel secondo tempo. Mentre nel derby avevamo tutta la difesa squalificata, a Firenze abbiamo pareggiato e c’era un rigore su Salas. Tutte partite perse con ingenuità. C’erano molti giocatori forti sopratutto in difesa con Nesta e Mihajlovic. Tutti fortissimi”.

Rimpianto: “Sì, ho rimpianto di essere andato via dopo lo scudetto, però dopo è stato facile dirlo. Quando ho deciso di andarmene, l’ho fatto perché volevo giocare con Ronaldo e in testa avevo quell’idea. Potevamo essere la coppia d’attacco più forte del Mondo. Sono scelte che si fanno, alcune volte vanno bene ed altre male. Però sono stato contento per la squadra e i miei ex compagni, se lo meritavano. Abbiamo vissuto emozioni fortissime insieme. A Birmingham è stata una notte spettacolare. Alla fine molti poi sono venuti all’Inter con me. Però alla Lazio sono stato da Dio”.

CORONAVIRUS La Padeia – Mater Dei offre visite mediche gratuite online

SERIE A Allenamenti dal 4 maggio: 3 date per il campionato

SERIE A Allenamenti dal 4 maggio – Il campionato potrebbe ricominciare presto, i massimi esponenti stanno programmando l’inizio della competizione

SERIE A Allenamenti dal 4 maggio – L’Italia in questi giorni sta migliorando, è ancora presto per scongiurare il pericolo evitato, ci vorranno ancora altri mesi, ma i contagi stanno diminuendo. Il calcio, potrebbe presto ricominciare, specialmente dopo la giornata di ieri, la Fifa, ha prorogato le scadenze dei contratti e dei bilanci, aiutando anche il prossimo calciomercato. Tutto ciò, è stato deciso per completare i campionati in corso, molto importanti anche per le prossima partecipazione europea. Il 4 maggio le società, dovrebbero riprendere gli allenamenti con molto cautela, escogitando un piano per far sì che si svolgerà tutto con la massima sicurezza.

In ballo ci sono tre date disponibili: 24, 31 maggio o 7 giugno. Una di queste tre date, dovrebbe essere l’inizio della Serie A, il campionato in questo modo, terminerebbe a inizio o a metà luglio, considerando che al termine, mancano ancora 13 partite. La Lazio si è già organizzata, provvederà ad allenamenti a sedute ridotte con orari differenti, igienizzando tutto l’ambiente di Formello. La Juve però, al momento non ha ancora richiamato i suoi giocatori che sono all’esterno, al rientro, dovranno osservare un periodo di quarantena da 15 giorni.

CORONAVIRUS La Padeia – Mater Dei offre visite mediche gratuite online

CORONAVIRUS La Padeia – Mater Dei offre visite mediche gratuite online

CORONAVIRUS La Padeia – Mater Dei offre visite mediche attraverso uno schermo, totalmente gratuite per aiutare in questo momento di difficoltà

CORONAVIRUS La Padeia – Mater Dei offre visite mediche – La Paideia – Mater Dei aiuterà tutti le persone che non possono effettuare visite mediche specialistiche per via di tutte le misure di sicurezza attenuate a causa del Coronavirus. Queste consulenze avverranno tramite video e saranno gratuite per 15 giorni. Dal 7 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e il sabato dalle 8.00 alle 14.00. Oltre 80 medici di tutte le specialità, risponderanno, in video consulti gratuiti per 2 settimane, alle richieste che arriveranno al numero del Cup 06/83600600.

Mediconline è una “clinica virtuale” che permette a chiunque, utilizzando semplicemente uno smartphone, un tablet o pc di accedere comodamente da casa, o da qualsiasi altro luogo, ad uno “studio medico virtuale” per un consulto rapido e sicuro con uno specialista qualificato delle cliniche Paideia e Mater Dei. Può essere contattato per qualsiasi motivo. Anche se si ha una macchia sulla pelle che ci preoccupa, un’ulteriore opinione su un esame diagnostico, un chiarimento, o tanti altri motivi, è possibile attivare il video consulto con un professionista esperto.

Andrea De Angelis Amministratore Delegato di Paideia e Mater Dei dice:

“E’ un momento difficile per tutti e i cittadini non possono attualmente uscire per fare visite mediche specialistiche che non abbiano carattere di urgenza, così abbiamo pensato di scendere in campo con questa iniziativa, dando un nostro piccolo contributo a chi ne ha bisogno. Questa iniziativa vuole essere un atto di solidarietà nei confronti della città”.

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LA NOSTRA STORIA Paolo Carosi, il ‘barone’

L’8 aprile 1938 nasceva a Tivoli Paolo Carosi il ‘barone’  biancoceleste. Iniziò a giocare nelle giovanili della squadra della città tiburtina. Nel 1958, appena ventenne, approdò alla Lazio.

Esordisce in prima squadra l’anno successivo in una gara di Coppa Italia. Poco dopo arriva anche il suo esordio in Serie A. Due stagioni come riserva e poi l’inserimento in prima squadra. Sfortunata coincidenza proprio l’anno della prima retrocessione dei biancocelesti nel campionato cadetto. Nel 1962 si trasferisce all’Udinese. Alla fine del campionato torna alla Lazio, dove resta fino alla conclusione della stagione 1967-1968.

Quindi si trasferisce al Catania. Mediano, roccioso e infaticabile, ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla maglia. Per questo motivo è stato un beniamino dei sostenitori biancocelesti e un esempio per tutti i suoi compagni di squadra. Con i capitolini conta 197 presenze complessive (176 in campionato, 19 in Coppa Italia e 2 in Coppa delle Alpi) e 3 gol.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

Una volta terminato di giocare Carosi fa ritorno nella società biancoceleste per intraprendere la carriera da allenatore. Restò alla guida della Primavera per cinque anni conquistando lo Scudetto di categoria nel campionato 1975-1976. In quella squadra a disposizione del tecnico c’erano giovani elementi come Bruno Giordano, Lionello Manfredonia, Andrea Agostinelli, Stefano Di Chiara, Maurizio Montesi e Massimo De Stefanis. Una volta superato il Supercorso di Coverciano lascia la Primavera per iniziare la carriera di allenatore tra i professionisti.

Dopo le prime esperienze all’Avellino passò alla Fiorentina. Venne però esonerato l’anno successivo. Quindi il passaggio al Cagliari, poi al Bologna per poi tornare ancora una volta nella sua ‘amata’ Lazio. Fu l’allora presidente Giorgio Chinaglia nel campionato 1983-1984 a chiamarlo. Intenzione del presidente offrirgli la guida di una squadra in gravi difficoltà e molto vicina alla Serie B. Carosi accettò e grazie a un ottimo girone di ritorno riuscì a centrare la salvezza. L’euforia per lo scampato pericolo però durò poco e, dopo un paio di mesi, venne esonerato. Paolo Carosi è deceduto a Roma il 15 marzo 2010 all’età di 72 anni.

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LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore Ferenc Molnar

LA NOSTRA STORIA Ferenc Molnar nasce a Erd, in Ungheria, l’8 aprile 1891. Dal 1907 al 1920 gioca nel MTK Budapest per poi arrivare in Italia.

Nel nostro paese Molnar si cimenta come allenatore-giocatore con Spes Genova, Spezia, Anconitana e Verona. Nel 1926 chiude la carriera nel Rijeka. Come allenatore guida la squadra di Fiume, la Biellese, l’Andrea Doria, il Napoli e il Lecce. Nella stagione 1930/31 il presidente Remo Zenobi lo porta alla Lazio in sostituzione di Piselli. L’anno successivo fu però a sua volta sostituito da Amilcar Barbuy.

Passò ad allenare il Novara e quindi l’Alessandria. Poi di nuovo Anconitana, Cagliari, Feyenoord, Fiorentina, Torino, Varese e di nuovo alla Lazio nel campionato 1940/41. A Roma sostituisce l’esonerato Kertesz ma fu a sua volta sostituito da Dino Canestri. Allenò poi l’Udinese e chiuse la sua carriera nella Reggiana nella stagione 1942/43. Fu costretto ad abbandonare l’Italia per il richiamo alle armi dei riservisti ungheresi.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Romano Penzo

LA NOSTRA STORIA Romano Penzo nasce a Chioggia l’8 aprile 1920. Nella stagione 1938/39 inizia la carriera in serie C con il Rovigo.

L’anno dopo Penzo si trasferisce alla Fiorentina in serie A. Con i viola resta fino all’inizio della seconda guerra mondiale. Gioca poi il Campionato di guerra con il Milano e l’anno dopo passa all’Inter. La stagione successiva passa al Brescia. Nel 1947 arriva alla Lazio, dove resta per tre stagioni. Torna quindi di nuovo alla Fiorentina, poi Spezia e Siracusa. Conclude la carriera nel Clodia. È deceduto a Torino il 22 giugno 1991.

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LAZIO LOTITO: “Rispetto le norme ma non c’è validazione scientifica sul non allenarsi”

Lazio Lotito ha preso la parola nei canali ufficiali della società ribadendo il suo pensiero: per il presidente ci si può allenare rispettanddo le norme igienico-sanitarie.

Lazio Lotito a Lazio Style Channel: “Ci tengo a sottolineare il fatto che nessuno ha preso sottogamba la situazione attuale. Ho lanciato l’idea del test sierologico secondo me utile per uno screening importante oltre il tampone. È in questo modo possibile tracciare eventuali anticorpi che potrebbero testimoniare se il soggetto in questione è entrato in contatto con il virus. In questi giorni alcune attività lavorative stanno riprendendo con le dovute accortezze. Non capisco per quale motivo un atleta, monitorato ventiquattro ore al giorno, non possa allenarsi. Gli atleti potrebbero allenarsi all’aria aperta in un luogo sanificato come Formello e non capisco, a livello scientifico, quale possa essere la controindicazione”.

L’EVIDENZA SCIENTIFICA

“Sono per il rispetto delle norme dello Stato, ma in questo contesto non c’è una validazione scientifica che possa impedire ad un atleta di allenarsi. Questo, ovviamente, se viene applicato un protocollo che rispetti le misure di prevenzione. Il nostro Centro Sportivo è tra i più grandi in Italia ed è dei più organizzati in assoluto, anche a livello di sanificazione. Il mio personale sta lavorando ogni giorno negli ospedali a stretto contatto con il Covid-19: nonostante ciò si continua a lavorare e non è stato registrato alcun contagio. Nelle strutture a cui sto facendo riferimento vengono utilizzate delle mascherine FFP3 e sono state portate anche a Formello. Test sierologici, invece, sono pervenuti dalla Cina ed, insieme a ciò, abbiamo acquistato anche degli occhiali per evitare un contagio tramite le cavità oculari”.

IL MERITO SPORTIVO

“Nella nostra Società il merito è l’aspetto più importante in assoluto, la posizione va guadagnata sul campo tramite il lavoro, la determinazione e con la voglia di portare un contributo importante alla squadra. Gli individualismi non portano mai a grandi risultati, c’è bisogno del valore del collettivo”.

CALCIOMERCATO Vazquez Lazio? Il diretto interessato risponde così…

CALCIOMERCATO Vazquez Lazio a giugno? Il diretto interessato risponde così…

CALCIOMERCATO Vazquez Lazio, un’ipotesi nata per gioco sui social ma che potrebbe diventare realtà la prossima estate. L’ex Palermo era stato ‘invitato’ nella Capitale dal Tucu Correa, desideroso di riformare con lui il duo fantasia visto a Siviglia. Una proposta che Vazquez potrebbe prendere seriamente in considerazione, come ha confermato lui stesso ai microfoni del Mundo Deportivo: “Ho ancora un anno di contratto col Siviglia. Tutto però dipenderà dalle intenzioni del club nei miei riguardi. Finito il campionato, decideremo insieme la cosa migliore da fare per entrambe le parti. Il contratto mi obbligherebbe a restare, ma bisogna capire se il club ha idea di vendermi o di proseguire con me“.

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Taglio stipendi Sconcerti applaude: “Fine dell’irrealtà del calcio”

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Taglio stipendi Sconcerti applaude alla decisione scaturita dall’accordo tra i club di Serie A.

Taglio stipendi Sconcerti ai microfoni di calciomercato.com: “Non è fare beneficenza. Dire che, da categoria ricca e protetta, stai girando parte del tuo stipendio a chi ne ha bisogno. In realtà, sono i giocatori che prestano soldi alle società. Strano, no? Invece è una svolta. Perchè le società dicono che, siccome non hanno i soldi, ai tesserati ne danno di meno. In questo modo, si pone fine alla bolla del calcio, alla sua irrealtà. Si chiede al calcio, che finora ha vissuto una vita finta, di tornare a quella reale. E le società stanno approfittando dell’emergenza per abbassare gli ingaggi“. Poi, sull’eventuale ripresa delle ostilità: “Bisogna chiedere ai giocatori se se la sentono di sottoporsi a visite continue, giocando ogni tre giorni. Gli va chiesto se riescono a vivere in alberghi isolati e sottoporsi a continui tamponi. Non solo a loro: bisogna chiederlo anche a quelle 50-60 persone, tra medici e magazzinieri, che un club muove per una partita. E poi sarebbe il caso di sentire anche la gente. Si tratta di una grossa operazione di mercato e bisognerebbe chiedere al cliente se gli piace, se la guarderebbe. Perchè forse un campionato usato potrebbe impaurire o non interessare alla maggior parte delle persone. Personalmente io preferirei un inizio vero, nuovo, diverso. Se il calcio è divertimento, allora bisogna ricominciare quando si può, ovvero quando tutti stanno bene“.

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Pedro Neto torna sull’avventura alla Lazio: “Se tornassi indietro…”

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Pedro Neto torna sull’avventura alla Lazio: le parole del giovane attaccante portoghese ai microfoni del quotidiano O Jogo.

Pedro Neto torna sull’avventura alla Lazio. Due anni in riva al Tevere per l’ex Sporting Braga, che si è poi trasferito al Wolverhampton. E in Premier, giocando con continuità, sta riuscendo a mostrare quelle doti apparse in biancoceleste solo a tratti. “Deciderei ancora di andare alla Lazio. Sono stati anni difficili, è vero, ma ora posso mostrare il mio calcio e credo di essere migliorato. In Italia sono cresciuto dal punto di vista fisico e ho imparato a pensare rapidamente. E poi ho avuto il piacere di giocare insieme a Nani, mio idolo da bambino“. Adesso il sogno è quello di ricalcare le orme di un altro portoghese esploso in Inghilterra: “Il calcio inglese è il più incantevole al mondo. Da bambino guardavo Ronaldo giocare nel Manchester United. Era il mio riferimento e pensavo che un giorno mi sarebbe piaciuto approdare anche io in Premier. Sono orgoglioso di essere qui, ho lavorato tanto per riuscirci. La forma fisica di CR7 mi ossessiona: cerco di imitarlo, anche se lui è unico“.

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CALCIOMERCATO LAZIO Giroud, il Chelsea non molla e propone il rinnovo

CALCIOMERCATO LAZIO Giroud, il Chelsea non molla e propone il rinnovo: le ultime.

CALCIOMERCATO LAZIO GIROUD, se non è un distacco poco ci manca. In casa biancoceleste negli ultimi giorni la pista si è decisamente raffreddata, complice anche un evidente miglioramento dei rapporti tra il francese e il Chelsea. Il cui tecnico Lampard sembra aver riscoperto le doti dell’attaccante, restituendogli il posto da titolare e con esso i gol (su tutti, quelli contro Tottenham e Everton). Scacciate le nubi, l’ipotesi di un rinnovo è diventata dunque meno improbabile rispetto a qualche settimana fa. Per la gioia della famiglia, che considera Londra casa propria e sarebbe felicissima di restare a viverci. E proprio quest’ultimo aspetto potrebbe risultare decisivo in favore di un nuovo matrimonio con i Blues. I cui dirigenti, proprio per questo, nei giorni scorsi hanno incontrato l’agente di Giroud. Sul piatto hanno messo un anno con opzione, ma non solo. In ballo ci sarebbe anche l’ingaggio, che il Chelsea vorrebbe ridurre dagli attuali 5 milioni a 3,5 più bonus. La trattativa si presenta dunque alquanto complicata: Giroud infatti accetterebbe la decurtazione dello stipendio solo se gli venisse proposto un contratto lungo (la sua richiesta è di un biennale con possibilità per una terza stagione. In tutto questo, la Lazio resta a guardare e intanto sonda altri profili. Tutte le trattative, infatti, al momento sono state messe in standby, in attesa di capire se e come ripartirà la stagione. In caso di fallimento della trattativa tra il francese e il Chelsea, se ne riparlerà, ribadendo le proprie proposte. Ma senza partecipare ad eventuali aste con altre concorrenti (Inter).

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SKY Sconto per gli abbonati di calcio e sport: tutte le informazioni

SKY Sconto per gli abbonati di calcio e sport che così avranno diritto a pagare meno rispetto a quello che stanno vedendo in questi giorni

SKY Sconto per gli abbonati di calcio e sport – Buona notizia per tutti gli abbonati di Sky con il pacchetto calcio e sport. Potranno richiedere uno sconto visto che il Coronavirus ha impedito allo sport e al calcio di andare avanti e sui due canali è impossibile trasmettere eventi live o novità. Ecco cosa scrive la pay tv agli abbonati:

“In questo momento di difficoltà, vogliamo restare vicini a voi. Per questo tu che hai Sky Sport e Sky Calcio, puoi richiedere uno sconto di 15,20 al mese fino al 15/05/2020. Lo sconto è valido dall’adesione fino al 31/05/2020, ovvero pro-rata mensile”. In pratica,  verrà “scontato” il prezzo di un pacchetto, chi invece possiede solamente uno dei due, potrà richiedere lo sconto pagando così 7,60 euro.

Ecco come fare per ottenere lo sconto, si dovrà andare sulla pagina ufficiale Sky, accedendo nell’area Fai da te, a questo punto, bisognerà cliccare sulla pagina promozioni. Una volta selezionata la pagina, vedrete disponibile l’opzione “sconto Coronavirus”, bisognerà cliccare il tasto “richiedi lo sconto” e poi dare la conferma nella pagina successiva. A termine dell’operazione, comparirà un messaggio con scritto “L’operazione è andata a buon fine”.

Lulic è pronto a tornare a Roma, il capitano presto disponibile

Le parole di Correa

Lulic è pronto a tornare a Roma, il capitano presto disponibile

Lulic è pronto a tornare a Roma dopo l’operazione alla caviglia. Presto sarà nella Capitale per riprendere poi gli eventuali allenamenti

Lulic è pronto a tornare a Roma – Il numero 19, qualche mese fa, si infortunò alla caviglia e così insieme allo staff della Lazio, optarono per un’operazione. Una volta terminata però, ha eseguito una nuova operazione in artroscopia in Bosnia e così il periodo di riabilitazione lo ha passato lì. Ora però, è pronto a tornare in Italia anche per una possibile ripresa degli allenamenti, a cui lui parteciperebbe visto la ripresa dall’infortunio. Tornando da un altro Paese, dovrà passare 14 giorni in quarantena, per questo la Lazio e il capitano, hanno deciso di tornare in questi giorni, in modo tale da poter riprendere gli allenamenti qualora si potrà tornare in campo dopo Pasquetta. Fuori dall’Italia c’è anche Silvio Proto, a Bruxelles, per trovare la famiglia prima che venisse emesso il lockdown.

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Correa: “Stagione ottima, ci faremo trovare pronti. L’Italia si è comportata bene”

Correa si trova nella sua abitazione a Roma da solo, ma continua ad allenarsi per quando la stagione riprenderà

Il Tucu Correa continua la preparazione nella propria abitazione attendendo la ripresa del campionato. Intanto ha parlato al portale argentino del periodo in cui ci stiamo trovando, ecco le sue parole:

“In questo momento Roma è deserta, per strada non c’è nessuno, neanche un turista. Sono preoccupato per la mia famiglia, anche se siamo sempre in contatto, perché mi trovo solo in casa, la mia fidanzata era negli Stati Uniti per lavoro e poi si è recata in Spagna dalla famiglia, mi farebbe piacere averla qui. Credo in Dio, lo prego sempre e spero che presto si riesca a trovare il vaccino per tornare alla normalità”.

“Al momento non si sa quando verrà ripreso il campionato, però prima sicuramente bisognerà tornare in forma, altrimenti non riusciremo a farci trovare pronti. La nostra stagione era stata ottima e non dobbiamo rilassarci proprio ora. Noi calciatori dobbiamo dare l’esempio e rimanere a casa, anche se nessuno lo vorrebbe, sento spesso i miei compagni spagnoli e brasiliani”.

CORONAVIRUS: “Qui in Italia le cose sono diverse, sono seri, non hanno scherzato, mentre negli altri Paesi hanno preso tutto con tranquillità e la realtà è stata poi un’altra. Tutto d’un tratto sono aumentati i morti e i pazienti negli ospedali. Bisogna rimanere a casa, non dovete uscire. Come passo il tempo? Cucino le empanadas che mi ha insegnato mia nonna Nélida e inoltre anche altri piatti di mia madre. La giornata è lunga, la mattina mi alleno, faccio un po’ di corsa sul tapis-roulant, mentre il pomeriggio chiamo la famiglia, faccio un po’ di palestra e guardo la tv”.

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Il 7 aprile 2004 ci lasciava ‘la voce del calcio’: Enrico Ameri (VIDEO)

Famoso giornalista della radio italiana. Enrico Ameri era la voce storica di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’.

Il 7 aprile 2004 è deceduto all’ospedale San Giuseppe di Albano il popolare radiocronista Enrico Ameri. Aveva avuto una crisi cardiaca nella casa di cura dove era ricoverato ed era stato poi trasferito nell’ospedale della cittadina laziale. Nato a Lucca nel 1926 Enrico Ameri aveva iniziato a lavorare come radiocronista alla Rai. Ma non nel calcio, dove debuttò solo nel 1955 durante la radiocronaca di un Udinese-Milan. Prima di allora aveva seguito la cronaca e il ciclismo.

Nel 1954 poi era stato inviato di guerra in Indocina. Nel ’55 fu autore di uno scoop eccezionale raccontando in diretta la tragedia dell’aereo caduto sui Monti del Reatino. Catastrofe in cui perse la vita la Miss Italia di allora, Marcella Mariani. Nel 1959 raccontò dalla Svezia la consegna del nobel a Salvatore Quasimodo.

TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO

Dal 1960 inizia l’avventura in “Tutto il calcio minuto per minuto”. La popolare trasmissione che raccontò il calcio agli italiani molto tempo prima che le televisioni ne facessero il piatto forte del palinsesto domenicale. Nei ricordi di chi ha vissuto quell’epoca il suo nome resta legato a quello di Sandro Ciotti. Il primo campo ad Ameri, il secondo a Ciotti. Un continuo rimbalzo di voci, interruzioni ed a volte arrabbiature. Grande capacità di racconto Ameri, grandissima competenza tecnica Ciotti. Uniti nel ricordo da quello che è stato il loro alter ego televisivo per molti anni, Bruno Pizzul. Ameri e Ciotti erano sempre su posizioni diverse, spesso litigavano ma poi facevano pace.

LE RADIOCRONACHE

La finalissima dei mondiali del 1982 che laureò l’Italia campione del mondo, ma anche la tragica serata dell’Heysel nel 1985 con i morti sugli spalti di Juventus-Liverpool sono tra le sue radiocronache. Durante la sua lunga carriera, è andato in pensione nel 1991, si calcola che abbia commentato milleseicento radiocronache. Ha lavorato anche in tv. Vittorio Veltroni, all’epoca responsabile del tg, lo chiamò come telecronista (seguì Germania-Inghilterra a Berlino e Italia-Jugoslavia) ma poi Piccioni, il successore di Veltroni, gli preferì Nando Martellini. Nel 1980 ha condotto la prima edizione del “Processo del lunedì” ed è apparso nel programma “Italiani”. Il suo nome resta legato anche alla frase più ricorrente di “Tutto il calcio…”, ovvero “Scusa Ameri…”. Era lui a condurre la radiocronaca dal campo principale con più tempo di diretta, perciò più spesso degli altri veniva interrotto.

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CORONAVIRUS Morta la mamma di Pep Guardiola

CORONAVIRUS Morta la mamma di Pep Guardiola.

È morta di coronavirus nella giornata di ieri Dolors Sala Carrió a Manresa, l’ottantaduenne mamma dell’allenatore del Manchester City Pep Guardiola. L’annuncio del club inglese tramite un comunicato ufficiale: “La famiglia del Manchester City è devastata nel riferire la morte della madre di Pep Guardiola, Dolors Sala Carrió a Manresa, a Barcellona, dopo aver contratto il coronavirus. Tutti gli associati al club inviano le loro più sentite condoglianze a Pep, alla sua famiglia e a tutti i loro amici in questo momento così doloroso”.

SERIE A – IL PRESIDENTE DELL’AIC DAMIANO TOMMASI: “TAGLIO STIPENDI VERGOGNOSO”

LA NOSTRA STORIA Il pioniere Alessandro Cremos (I)

LA NOSTRA STORIA Alessandro Cremos nasce a Roma il 7 aprile 1891.

Viene trascritto alla nascita con il nome di Alessandro Cremos ma nel 1957 una sentenza del Tribunale di Roma modificò il suo cognome in Kremos, vera generalità del padre. Ha giocato nei ruoli di attaccante, difensore e perfino portiere nella Lazio nel 1909 e nel 1910, ma il più della volte era riserva. Nel 1908 faceva parte della terza squadra. Fu anche un valente podista. Deceduto a Roma il 12 marzo 1995 a quasi 104 anni.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Anselmo Pisa

LA NOSTRA STORIA Anselmo Pisa nasce a Buenos Aires, in Argentina, il 7 aprile 1918. Nome completo Anselmo Hugo.

Pisa arriva alla Lazio nel marzo del 1940 ma deve attendere la stagione 1940/41 per essere tesserato. Nel frattempo partecipa ad alcune amichevoli. A Roma Pisa trova il fratello Silvestro che gioca nella Lazio già da due stagioni. In due anni gioca in una sola occasione in prima squadra. Per il resto amichevoli e impiego nella squadra Riserve.

Nel 1942/43 passa all’Ambrosiana. Alla fine della stagione, in piena guerra, raggiunge il fratello a Roma per ritornare in Argentina con Flamini, Fazio e Pantò. Ripararono a Barcellona e, dopo circa due mesi, torna in Argentina. A fine anno è ingaggiato dall’Estoril-Praia. Nella stagione 1944/45 gioca a Lisbona.

Terminata la carriera diventa allenatore. Nella stagione 1955/56 vince il titolo nazionale con la squadra juniores dello Sporting Lisbona. Nella stessa stagione sostituisce, nelle ultime due giornate di campionato, l’allenatore della prima squadra. Successivamente guida per cinque stagioni il Beira-Mar, con cui raggiunge la promozione dalla 2^ alla 1^ divisione. Quindi per una stagione rispettivamente il Belenenses e il C.U.F..

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