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LAZIO Diaconale: “La Juve si è allenata all’estero. Spadafora da subito contro la ripresa”

LAZIO Diaconale — Nella giornata odierna, il portavoce biancoceleste è tornato a parlare a proposito della ripresa delle attività calcistiche

LAZIO Diaconale: “Fin dall’inizio mi sono opposto a chi voleva bloccare la stagione. Il governo si nasconde dietro ad argomentazioni tecnico-scientifiche secondo cui il contagio potrebbe riprendere. Il contagio però non dipende da un campo da calcio, può riprendere in ogni luogo quindi bisognerebbe bloccare tutto. Il discorso sullo sport di contatto mi fa solo sorridere. Il contatto può provocare la diffusione del virus ma solo se a contatto entrano persone già portatrici. Il virus non viene fuori da un semplice contatto fisico o da un tackle. Sono morte 350 persone ieri, ma non è colpa del calcio. La Juventus ha mandato all’estero i propri giocatori e alla lunga questa è  stata una decisione lungimirante. Loro si sono allenati fuori dal paese mentre noi siamo rimasti sempre a casa” Così Arturo Diaconale ai microfoni di Radio Radio.

Diaconale a Radio Kiss Kiss

Spadafora si è dimostrato fin dall’inizio contrario alla ripresa della Serie A. Immagino faccia parte della stessa politica che non voleva le Olimpiadi. Credo che il Ministro abbia una visione assolutamente negativa dello Sport. Non credo ai complotti, se c’è l’intenzione di far ripartire il calcio il ministro può farlo tranquillamente”

LAZIO Acerbi: “Niente allenamenti? Nessuna polemica, ma servono risposte”

LAZIO Acerbi: “Non voglio fare polemica, però qualcosa non quadra. È stata data la possibilità di andare a correre nei parchi però non è possibile allenarsi presso il proprio centro sportivo. A Formello avremmo più possibilità di rispettare le distanze. Rispettiamo il decreto del Governo, se non possiamo andare al campo ci arrangiamo con quello che possiamo fare. La riapertura dei parchi, però, ci porta a farci ulteriori domande. Siamo sbalorditi e penso di parlare a nome di tutti gli sportivi. Siamo abituati a muoverci e ad allenarci per cui è normale che ci sia amarezza.  Non capisco il problema nel riprendere gli allenamenti e a questo proposito servirebbero delle risposte più chiare. In ogni caso bisogna farsi forza e tenere duro. Nella vita esistono due strade: quella giusta e quella sbagliata. Quella giusta è piena di ostacoli e fa più paura ma l’importante è non arrendersi mai. Dopo la tempesta c’è sempre il sereno”. Così Francesco Acerbi ai microfoni di Lsr.

Lazio Nesta: “Via dalla Lazio? Se fosse stato per me, non sarebbe mai successo”

Lazio Nesta ricorda i tempi in cui indossava la maglia con l’aquila sul petto

Lazio Nesta parla del suo addio durante una diretta Instagram con Vieri, altro ex attaccante biancoceleste: “Io non sarei mai andato via. Avevo avuto l’opportunità di andare via anche due anni prima quando disputammo un’amichevole con il Real Madrid, mi si avvicinò Hierro e mi disse di venire con loro ma io risposi subito: “Ma che sei matto? Gioco nella Lazio“. L’ultimo anno in biancoceleste è stato molto pesante, direi il più complicato della mia carriera. Vedevo sempre il bilancio, essendo il capitano, avevo quest’opportunità quindi partecipavo alle riunioni del consiglio di amministrazione. Avevo appena 23 anni, non sapevo neanche leggere quei documenti. Non pagavano da circa 6-7 mesi, io stavo malissimo, mentre gli stranieri erano più distaccati. Poi però sono andato al Milan e da una parte ringrazio Dio perché lì le cose sono andate bene, ho giocato solamente a calcio”.

PEGGIOR PARTITA

“Senza ombra di dubbio il derby in cui Montella realizzò 3-4 reti, perché non giocai bene facendo anche qualche casino. Tutti i giocatori romani crescono con la rivalità contro la Roma, anche mia madre, appena usciva e andava a fare la spesa dal fruttivendolo, si metteva a parlare del derby. Con la Nazionale invece dico la finale dell’Europeo contro la Francia e la rimonta subita quando stavo al Milan. Non ho dormito per giorni”.

Kluivert: “Preferirei vincere l’Europeo con l’Olanda che la Champions con la Roma”

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nome nuovo per la difesa

 

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nome nuovo per la difesa

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nuovo obbiettivo della difesa biancoceleste che in estate, andrà rinforzata

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche – In questo periodo i dirigente sportivi iniziano a formare la squadra per la prossima stagione, nonostante il campionato sia momentaneamente bloccato. Tra i tanti nomi che vengono accostati e finiti sulla lista di Tare, è finito anche il difensore Robin Knoche, difensore 27enne del Wolfsburg. Da sempre tra le fila del club tedesco ma ora con il contratto in scadenza, ha deciso di lasciare la propria squadra. Rispecchia le caratteristiche scelte della Lazio, 1.90 di altezza, difensore roccioso, gioca principalmente in una difesa a 4, ma sa giocare anche con la difesa a 3. Però, non è l’unico della lista biancoceleste, oltre a lui, ci sono diversi nomi come Lovron e il sogno Romagnoli.

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

Kluivert: “Preferirei vincere l’Europeo con l’Olanda che la Champions con la Roma”

Kluivert è arrivato alla Roma nel 2018, l’esterno offensivo però, non ha ancora messo in mostra tutte le sue doti

L’attaccante olandese della Roma Justin Kluivert, ha rilasciato un’intervista all’Helden Magazine che non avrà fatto sicuramente impazzire i tifosi giallorossi, anzi, ne saranno rimasti delusi. Per ogni calciatore vincere una competizione con la propria nazionale è un sogno, ma anche poter alzare al cielo la coppa dalle grande orecchie, ovvero la Champions, ma non per l’olandese, o meglio non lo preferirebbe con la Roma, ecco le sue parole: “Se dovessi scegliere tra il vivere in Olanda che a Roma, direi decisamente Olanda. Se preferisco le ragazze italiane o quelle olandesi? Questa è sicuramente una bella domanda, però direi quelle olandesi, sì scelgo loro. Vittoria Champions con la Roma o Europeo con l’Olanda? Certamente l’Europeo con l’Olanda”.

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Parolo — Questa mattina, il centrocampista biancoceleste è intervenuto a proposito della decisione di posticipare ulteriormente la ripresa degli allenamenti

LAZIO Parolo: “Ripresa degli allenamenti il 18 maggio? Non me l’aspettavo. Se c’è stata una riapertura sugli sport individuali non capisco perché i calciatori non si possano allenare in centri sportivi che adottano i massimi accorgimenti di sicurezza. È possibile andare a correre nei parchi, ma è una cosa di cui non capisco il senso visto che ci si potrebbe allenare anche a livello individuale in un centro sportivo adatto. Tra l’altro su un campo di calcio ci sono meno probabilità di avere infortuni piuttosto che in un terreno sconnesso come quello di un parco. Noi calciatori siamo stati sicuramente penalizzati. Presso la nostra struttura potremmo allenarci, anche senza contatti tra noi, svolgendo esercizi di diverso tipo. Comprendiamo la difficoltà di questa situazione, però è giusto ricominciare con cautela e in sicurezza se ci sono le condizioni. Da questo decreto ne usciamo penalizzati. Probabilmente qualcuno non vuole che il campionato riprenda” Così Marco Parolo ai microfoni di Lazio Style Radio. 

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

LAZIO Tare — Nella giornata odierna, il d.s. biancoceleste è intervenuto alla luce della decisione di fissare la ripresa degli allenamenti in data 18 maggio

LAZIO Tare: “Siamo sorpresi, il 4 maggio doveva essere la data di ripartenza degli allenamenti.  Così non è stato e la sensazione è di essere stati discriminati. Ieri il ministro dello Sport ha detto che bisogna tutelare la salute dei calciatori, poi però si dà il via libera a correre nei parchi in mezzo alla gente e non nei centri sportivi dove vengono attute tutte le misure di sicurezza. Il calcio è fermo da due mesi, non so quale sia lo scopo di Spadafora ma di sicuro non quello di aiutare questo sport. Sappiamo che la situazione è estremamente delicata e non vogliamo vanificare gli sforzi fatti fin qui dalle persone ma così non si può continuare, il calcio è un fattore sociale importantissimo per l’Italia. Non chiediamo ovviamente di riaprire gli stadi, solo di concludere il campionato in massima sicurezza e rispettando i protocolli. Non ci sentiamo penalizzati in quanto secondi e in lotta per il titolo. Ci teniamo a finire il campionato perché i nostri risultati li abbiamo ottenuti sul campo ed è giusto arrivare alla fine per il bene del sistema calcistico italiano. Non mi spiego come mai Juventus e Inter non prendano posizione in questo senso”. Così il il d.s. biancoceleste Igli Tare ai microfoni di Lazio Style Radio.

Spadafora: “La Serie A non si vuole fermare. Vedremo il 18 maggio”

Spadafora ministro dello sport, ha parlato dopo l’intervento di Conte sulla ripresa degli allenamenti

Spadafora ospite al programma “Che tempo che fa” parla così sulla ripresa degli allenamenti indicata ieri da Conte: “Siamo contenti per gli allenamenti, è giusto che si riprenda l’attività sportiva nei parchi, sempre mantenendo la distanza di sicurezza e anche la ripresa per gli atleti professionisti di qualsiasi sport. Qui ovviamente parliamo di sport singoli, come tennis, pugilato, nuoto e via dicendo, mentre per gli allenamenti di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio, però bisognerà vedere come arriveremo in quella data. Io non voglio che questo vedremo dopo il 18 sia un motivo per dire: allora il campionato verrà sospeso o rallentato, non è il mio intento. La FIGC ha emesso un protocollo che per il Comitato tecnico-scientifico non è stato sufficiente. La Serie A non vuole che il campionato si fermi o si sospendano gli allenamenti, riceviamo sempre tante pressioni a finché si riparta. Bisogna rispettare il mondo del calcio”. 

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito ha rilasciato un’intervista per parlare della ripresa del campionato

Lazio Lotito, ecco le parole del presidente biancoceleste a La Repubblica dopo la notizia arrivata ieri da Conte, sulla ripresa degli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio: “In caso di sospensione, il sistema potrebbe avere della falle, andrebbe tutto all’aria. La verità è che converrebbe anche a me non giocare più, risparmierei 4 mesi d’ingaggio e in caso di sospensione sarei già in Champions, però non è un ragionamento che faccio perché io mi preoccupo per il sistema. Anche perché abbiamo abbandonato l’Europa League per concentrarci su un’unica partita a settimana, per avere quel piccolo vantaggio in più, mentre ora si giocherebbe 2 volte, quindi non avrebbe più quell’opportunità rispetto alle altre. Per questo io ragione per tutti i club e non solo per il mio”.

SCUDETTO E PLAY OFF

“In questo momento mi trovo a un punto dalla Juventus, all’andata però, l’ho già battuta vincendo 3-1, anche in Supercoppa, quindi per il ritorno avrebbe avuto un piccolo vantaggio e comunque si sarebbe dovuta ancora giocare. Perciò accetterei di buon occhio una finale tramite partita secca tra Lazio e Juventus, perché mi dica lei se sarebbe un’equità coinvolgere l’Inter che si trova a 8 punti in meno di noi o l’Atalanta che ne ha 14 in meno”.

FORMELLO E I TEST

“Mi chiamano Lotito il virologo o lo scienziato, ma la verità è che nel mio centro sportivo di Formello ho tutto per ripartire, con le migliori precauzioni. Ho già provveduto a farmi portare i tamponi e i test sierologici, inoltre abbiamo l’internista, il cardiologo, l’otorino e l’urologo. Ho tutto al sicuro, anche i campi e gli spogliatoi, che posso sanificare in continuazione, ho il materiale anche per lo staff per rendere tutto nella sicurezza più opportuna”.

LE SQUADRE

“Ci sono presidenti che non pensano al bene del calcio, ma per loro l’importante è rimanere in Serie A anche a costo di ritrovarsi nella prossima stagione 22 squadre. Basterebbero circa 2500 tamponi per tutte le squadre del campionato e si potrebbe ripartire in sicurezza”.

ALLENAMENTI E CAMPIONATO

“Il campionato ovviamente ripartirebbe a porte chiuse, escludendo la squadre, durante la partita ci sarebbero all’incirca 80 persone, massimo 90, bisognerebbe controllare anche loro. I miei lavoratori stanno andando nei centri Covid e non si sono mai ammalati perché ho preso loro tutto il necessario per far sì che ciò non accada, mentre negli ospedali sono stati mandati medici e infermieri senza l’attrezzatura necessaria. Noi qui a Roma e anche al centro-sud non abbiamo problemi negli stadi, se non ci sono stadi idonei nel nord, si troverà una soluzione”. 

CONTE “AL VIA GLI ALLENAMENTI DELLE SQUADRE DI SERIE A”

Jeda avvisa: “Non sottovalutate la Lazio!”

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste John Hansen

LA NOSTRA STORIA John Hansen nasce a Copenaghen, in Danimarca, il 27 aprile 1924.

Inizia la carriera agonistica nel Frem, dove nella stagione 1943-1944 segnata dal secondo conflitto mondiale, vince il titolo di campione nazionale. Dopo i Giochi olimpici del 1948 Hansen passa alla Juventus. Tre giorni dopo l’arrivo a Torino fa il suo esordio in Serie A. Resta in bianconero per sei stagioni fino al 1954 quando dopo aver vinto due scudetti con i bianconeri viene acquistato dalla Lazio. Gioca una sola stagione in maglia biancoceleste.

La sua permanenza fu resa difficile da forti dolori a una gamba che gli impedivano di allenarsi. Comunque sia scendeva in campo la domenica e forniva il suo enorme contributo alla squadra. Alla fine della carriera calcistica torna in Danimarca dove diventa rappresentante di una ditta di birra. Nel 1958 ricopre il ruolo di giocatore-allenatore nelle file del Frem dove chiude la carriera agonistica nel 1960. Nel 1969 diventa commissario tecnico della nazionale danese. È morto a Copenaghen il 12 gennaio 1990.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere biancoceleste Valerio Fiori

LA NOSTRA STORIA Valerio Fiori nasce a Roma il 27 aprile 1969. Cresce nella Spes Montesacro per poi trasferirsi alla Lodigiani. Nella stagione 1985/86 esordisce in Serie C2.

L’anno dopo Valerio Fiori passa alla Lazio. Nel 1986/87 è Campione d’Italia Primavera e inoltre debutta in prima squadra a 19 anni. In maglia biancoceleste disputa cinque stagioni vincendo nel 1990 il Trofeo Città de La Linea. Conta quattro presenze nella Nazionale Under 21. Nel 1993 si trasferisce al Cagliari. In Sardegna resta tre stagioni. Nel 1996 si trasferisce in Serie B, al Cesena. L’anno dopo si trasferisce alla Fiorentina. A fine stagione lascia i viola e passa al Piacenza, Scaduto il contratto, nel 1999 passa al Milan. Resta con i rossoneri per nove stagioni, finché nel 2008 non si ritira. Terminata la carriera resta nella società meneghina come preparatore dei portieri. Dopo una breve parentesi con i cinesi dello Shenzhen e con gli spagnoli del Deportivo La Coruña nel 2018 il Milan comunica il suo ritorno nello stesso ruolo che aveva lasciato due anni prima.

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CONTE “AL VIA GLI ALLENAMENTI DELLE SQUADRE DI SERIE A”

CALCIO | Il Presidente del Consiglio Conte ha appena annunciato durante la conferenza stampa che possono riprendere gli allenamenti delle squadre di Serie A

Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di questa sera, ha appena indicato i punti salienti della Fase 2, che scatterà in tutta Italia lunedì 4 maggio. Fra le diverse novità descritte dal premier c’è quella che gli allenamenti delle squadre di Serie A potranno riprendere regolarmente. Una notizia importantissima che in tanti aspettavano: società, dirigenti ma soprattutto i tifosi. Questa decisione apre le porte per una ripartenza del campionato di Serie A che quindi potrà riprendere con le dovute accortezze medico-sanitarie. Ma da qua a dire che il campionato di calcio riprenderà con certezza bisognerà attendere gli ulteriori sviluppi dell’epidemia Coronavirus. Certo è che la comunicazione data pochi istanti fa dal Premier fa ben sperare il mondo del calcio. Dal 18 maggio la Lazio e tutte le altre squadre potranno di nuovo tornare ad allenarsi…

Nobile gesto di Milinkovic-Savic

 

 

Jeda avvisa: “Non sottovalutate la Lazio!”

Jeda parla della Lazio e loda il lavoro fatto da Inzaghi.

Quest’oggi Jedaias Capucho Neves, meglio conosciuto semplicemente come Jeda, è stato intervistato dal portale Footballnews24 e ha parlato della corsa allo scudetto. L’allenatore brasiliano ha detto che quando si riprenderà il campionato “Juventus e Lazio partiranno dallo stesso punto”, anche se secondo lui “la squadra di Sarri ha un grande margine di vantaggio”. Jeda avverte: “Lazio e Inter non sono comunque da sottovalutare, perché, lo ripeto, le motivazioni faranno la differenza”. Entrambe infatti nel corso dello stop hanno “recuperato giocatori infortunati e le energie spese”, ha spiegato Jeda, “ho grandi aspettative riguardo al club di Simone Inzaghi” perché la Lazio ha “una reale possibilità di alzare il livello” e per la squadra sarebbe “l’unica occasione dopo tanti anni”. L’ex attaccante del Cagliari ha poi continuato: “Quest’anno la Lazio ha una grandissima occasione che non può lasciarsi scappare e personalmente sono convinto che non la perderà”. Jeda ha poi lodato il lavoro svolto da Inzaghi: “Inzaghi è uno degli allenatori che più è cresciuto negli ultimi anni, ha creato un ottimo club con un gioco stupendo”.
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SS Lazio – Milinkovic da applausi!

Sergej Milinkovic ha postato sul suo profilo social una bellissima frase di riconoscenza verso tutti gli infermieri che stanno lavorando sodo per salvare le nostre vite. Questo il testo del campione della Lazio “Oggi è domenica, giorno in cui di solito scendo in campo con miei compagni.
Da due mesi però noi siamo a casa al sicuro con persone a cui vogliamo bene. Voi invece non vi siete mai fermati, ogni giorno a lottare per salvare le persone. Mi hai scritto che con mio nome sulle spalle il tuo camice diventa di ferro e ti senti più forte. Questo mi fa sentire fortunato e orgoglioso.
Siete voi i veri campioni. Grazie. #Sergente

Un grande uomo si vede anche da questi piccoli gesti. Insieme per vincere

 

Lazio Diaconale: “Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”

Lazio Diaconale a tutto campo: dal sogno scudetto, al mercato fino alle ambizioni di Lotito. Ecco le parole del portavoce biancoceleste.

Lazio Diaconale ha parlato alla pagina facebook ‘Juventus divanum’: Scudetto? L’aspetto psicologico conterà, come arriveranno i ragazzi dopo lo stop. La Juve ha giocatori che cambiano le partite, ma anche la Lazio ha uomini fondamentali. La vera svolta è stato il 3-3 contro l’Atalanta all’Olimpico. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con un’energia e una voglia di non mollare che hanno portato al pareggio. Quella partita ha dato alla squadra la consapevolezza di essere forte e di potersela giocare con chiunque. Chi è la favorita per lo scudetto? Chi ha voglia di arrivare fino in fondo avrà il vantaggio migliore. Noi non abbiamo la certezza che ricominciando abbiamo lo scudetto in tasca, anche perché di fronte abbiamo la Juventus. Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”.

 

Lazio Adekanye: “Vogliamo tornare, eravamo molto vicini a qualcosa di bello”

Lazio Adekanye si racconta in una diretta Instagram con Global Performance Sport dai momenti bui al Liverpool fino alla Lazio per poi parlare di quarantena.

Lazio Adekanye: “Sono due mesi che siamo chiusi in casa. Credo che la prossima settimana ci comunicheranno qualcosa, anche quando fare il test. Se tutto andrà bene, inizieremo ad allenarci. Speriamo di tornare, eravamo molto vicini al raggiungimento di qualcosa di bello. All’inizio al Liverpool è stata dura, mi sono fatto male, non volevo più allenarmi. Stavo in casa e piangevo. Lazio? Qui sto bene, vado in campo per dare tutto in allenamento. Con tutti i compagni ci diciamo che non conta come ma bisogna vincere”.

 

 

 

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Giuseppe Massa

LA NOSTRA STORIA Giuseppe Massa nasce a Napoli il 26 aprile 1948. Cresce nella Flegrea. Nel 1966 passa all’Internapoli.

Nella stagione 1966/67 Giuseppe Massa si trasferisce alla Lazio in serie B. Titolare inamovibile gioca sei stagioni in biancoceleste. Durante il periodo trascorso alla Lazio conta una presenza nella Nazionale Under 21 di Serie B, una nella Nazionale Militare, quattro nella nazionale Under 23 e una nella Lega Nazionale di serie B Under 25. In biancoceleste vince il Torneo di Riccione nel 1967, due Campionati De Martino nel 1967/68 e nel 1970/71 e una Coppa delle Alpi nel 1971.

Nel 1972 passa all’Internazionale. Grazie alla sua cessione arrivano a Roma Frustalupi e molti milioni e nasce la squadra dello Scudetto del 1974. Dopo l’esperienza con i nerazzurri gioca con il Napoli (dove vince la Coppa Italia nel 1975/76), Avellino e Campania. Muore a Napoli il 17 ottobre 2017 a seguito di un infarto.

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LAZIO Mendieta: “Inzaghi fa cose fantastiche, 10 e lode per lui”

Mendieta parla del difficile periodo alla Lazio ma loda il lavoro di Inzaghi: “10 e lode per lui”

L’ex biancoceleste Gaizka Mendieta ha ricordato il difficile periodo alla Lazio in un’intervista su Sportweek, parlando delle difficoltà ad adattarsi alla Serie A e dei frequenti cambi all’interno del club. “Alla Lazio giocavo e non giocavo, una volta ero titolare e una volta stavo in panchina”, ha detto. “La Lazio era una big, ma quando ci sono tanti cambi le cose non vanno bene: in panchina c’era Zoff, poi Zaccheroni”, ha spiegato, “non mi hanno dato tempo di adattarmi alla Serie A”. L’ex calciatore è poi passato ai giorni nostri e ha lodato il lavoro svolto da Inzaghi: “Inzaghi sta facendo cose fantastiche, il suo lavoro è da 10 e lode”, cosa che “tutti lo riconoscono”. Mendieta ha poi affermato che “con Luis Alberto la Lazio ha fatto un bel colpo”.

Ledesma e l’amore per la Lazio: “Sogno di tornare”

Ledesma ha parlato del suo amore per la Lazio e del suo desiderio di tornare tra i biancocelesti.

Ledesma e l’amore per la Lazio. Nel corso di una diretta Instagram organizzata da Storie di Lazio, Cristian Ledesma ha parlato degli anni passati con la maglia biancoceleste e del suo desiderio di tornare nel club di Lotito. Il tecnico della Luiss ha iniziato ricordando le emozioni provate durante il derby: “Il boato dello stadio, la corsa verso la famiglia e l’adrenalina”, ammettendo però che “è difficile descrivere quello che si sente, segnare al primo derby in uno stadio straordinario”. Ledesma ha poi raccontato del suo arrivo nella Capitale e delle difficoltà iniziali, precisando però che in lui “era talmente tanta la voglia di approdare qui che l’entusiasmo alla fine ha prevalso”.  L’ex biancoceleste ha infine parlato del suo grande amore per la Lazio, rivelando che sarebbe suo desiderio tornare: “Mi piacerebbe certamente tornare alla Lazio, dentro il mio cuore non me ne sono mai andato”.  Su un suo ritorno: “Sì, per fare qualcosa di speciale e importante, tornare è un sogno”.

Immobile si racconta su Instagram: il suo arrivo, Inzaghi, i derby e il gol più bello

Questo pomeriggio Ciro Immobile ha chiacchierato in diretta su Instagram con Damiano Er Faina, raccontando la sua carriera

Dalla Primavera della Juventus fino al suo approdo alla Lazio. Ciro Immobile ha ripercorso la sua carriera senza troppi segreti, durante il Live su Instagram con Damiano Er Faina. Dopo i primi anni in Serie B tra Siena e Grosseto dove le cose non sono andtae bene, arriva il Pescara ed esplode con Zeman. Poi la consacrazione al Torino e la vittoria della classifica dei cannonieri. Le parentesi estere a Dortmund (“Inzaghi assomiglia a Klopp“) e Siviglia, poi la Lazio.

L’approdo alla Lazio e l’ombra di Klose

Quando mi ha chiamato la Lazio ero a Siviglia e sono stato felice quando il mio procuratore mi disse che era tutto fatto. Sono venuto dopo il casino di Bielsa. Al primo anno di Lazio sono andato direttamente al ritiro in Germania perchè avevo giocato l’Europeo e ho trovato la squadra già costruita. Mi sono integrato subito e sembrava che ci conoscessimo da tempo. Klose? Non ho mai pensato al fatto che lo dovevo sostituire, volevo solamente fare il mio percorso e dimostrare le mie qualità. Klose era di caratura mondiale, ma alla Lazio ci sono stati tantissimi attaccanti fortissimi, non dovevo pensarci per non avere questo peso“.

I migliori partner d’attacco

Nel primo anno devo dire grazie a Felipe Anderson per tutti gli assist, ma anche Milinkovic si vedeva che era forte. Ogni anno c’è stato qualcuno che mi ha aiutato, poi Luis Alberto negli anni seguenti, ma anche Keita nel primo anno è stato fondamentale con la sua esplosione nel girone di ritorno. Lo scorso anno mi ha aiutato molto Caicedo nel momento in cui io non ero al massimo. Giocare in tre insieme a Caicedo e Correa? Impossibile perche’ ne risentirebbe la nostra filosofia di gioco“.

L’importanza del derby, Salisburgo, la Juve, la rimonta all’Atalanta

Il derby? Nel primo anno per me erano tranquilli anche quello di Coppa Italia. Poi con il passare del tempo ho capito cosa provano i tifosi e che tutti lo vogliono vincere, per fortuna ne abbiamo vinti con me in campo. Partita più bella con la Lazio? Il derby dell’1-3 quando non ho giocato per febbre, il derby del 3-0 quando ha segnato Cataldi, l’andata contro il Salisburgo e la vittoria a Torino contro la Juventus. E’ stata una partita pazzesca, poi quel rigore di Dybala alla fine, fantastico. Lazio Atalanta? Gara incredibile, all’intervallo eravamo 0-3. Nella ripresa poi tutto è cambiato, ma che paura a quel rigore del pareggio, il loro portiere l’aveva quasi presa. Era un peccato sbagliarlo“.

Lotito, Inzaghi e quella discussione per la sostituzione

Con il presidente mi trovo bene, c’è stima reciproca così come con tutto lo staff come Peruzzi, Tare. Alla Lazio si sta bene e rimarrà sempre nel mio cuore, perchè è una grande famiglia dove tutto si risolve anche nei momenti difficili. Abbiamo avuto problemi nello spogliatoio ma li abbiamo sempre risolti parlandoci in faccia. Con Inzaghi mi trovo alla grande. La discussione? Quando mi ha sostituito ho sbagliato a reagire, ma solo perchè mi sentivo bene. Però non dovevo farlo anche per rispetto dei tifosi e del mister stesso. Infatti mi sono scusato subito e Inzaghi l’ha gestita bene non facendomi giocare contro l’Inter anche per rispetto dei compagni. Ci vogliamo bene“.

Il gol più bello, futuro e carriera

Sicuramente il gol più bello che ho segnato è quello di tacco contro il Cagliari, una cosa incredibile. Prima di venire alla Lazio sono stato molto vicino al Napoli. Devo dire che ci tenevo molto perchè è la squadra della mia città. Poi sono arrivato alla Lazio e mi sono trovato talmente bene che non ci penso più. Chiudere la carriera qui? Non lo so perchè alla scadenza del contratto avrò 33 anni, magari la Lazio avrà trovato qualcuno più forte e magari dovrò giocare in un livello più basso. Ma mi piacerebbe chiuderla qui perchè mi sento laziale“.

RIPRESA DEL CAMPIONATO, IL PARERE DEI MEDICI DELLO SPALLANZANI