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LA NOSTRA STORIA L’ex mediano biancoceleste Aldo Anzuini

LA NOSTRA STORIA Aldo Anzuini nasce a Roma il 29 aprile 1947. Inizia a giocare nell’Oratorio di San Benedetto, all’Ostiense.

Nel 1958 Aldo Anzuini si trasferisce alla Lazio. Nel 1965 vince il Torneo di Praga e nel 1966 il Torneo Cin Casoni e il Trofeo Agostini. Esordisce in serie A nella stagione 1966/67. Nel 1967 conquista il Torneo di Riccione. A fine stagione passa al L.R. Vicenza. Torna alla Lazio nel 1968/69. Gioca poi con Savona, Sambenedettese e Almas.

Con quest’ultima nella stagione 1977/78 ottiene la promozione in Serie C2. Resta con l’Almas fino al 1981 quando smette di giocare. In seguito allena L’Aquila e l’Astrea. Diplomato geometra e laureato in Scienze geologiche. Ha lavorato nello staff della Presidenza del Consiglio con la funzione di dirigente del Dipartimento delle politiche di gestione, promozione e sviluppo delle risorse umane e strumentali. È in pensione dal 2013.

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LAZIO Cribari svela i suoi fuoriclasse preferiti: Immobile, Acerbi e…

L’ex Lazio Cribari parla della squadra di Inzaghi e svela chi sono i suoi preferiti

Intervistato ai microfoni di Tuttomercatoweb, l’ex difensore della Lazio Sanchez Cribari ha ripercorso le principali tappe della sua carriera, ricordando il passato con i biancocelesti e parlando anche dell’attuale Lazio. “Non mi aspettavo che la Lazio potesse puntare al titolo”, ha detto in merito alla corsa allo scudetto, “è stata una bella sorpresa e bisogna approfittarne”. E su Inzaghi come allenatore: “Una bellissima sorpresa anche lui”. Cribari ha definito Roma “una seconda casa” e “il fatto di essere arrivato in Champions con la Lazio un bellissimo ricordo”. Il brasiliano ha poi svelato chi sono i suoi preferiti all’interno del club di Lotito: “Immobile è sotto gli occhi di tutti” e poi “il mio ex compagno Radu”, ma tanti “elogi alla coppia centrale Acerbi-Luiz Felipe”. Infine, belle parole anche su Leiva che “fa girare molto la squadra, è un  giocatore di esperienza e di qualità”.
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RÔMULO: “Tifosi della Lazio sempre nel mio cuore”

Rômulo ricorda il suo periodo alla Lazio e parla del rapporto con il popolo biancoceleste

Nel corso di una diretta Instagram organizzata da Storie di Lazio, Rômulo ha raccontato il suo periodo con la maglia biancoceleste, ricordando l’affetto per i compagni di squadra e per i tifosi. L’ex Lazio ha iniziato parlando della semifinale di ritorno con il Milan, vinta dai biancocelesti per 0-1: “Un assist bellissimo di Immobile, poi super goal di Correa”, cosa che per la squadra costituì “il nostro lasciapassare per la finale di Coppa Italia”. Ma quello che Rômulo più ricorda con grande affetto sono la squadra e soprattutto i tifosi: “L’ambiente: mi sembrava di aver trovato una famiglia, veramente un ottimo gruppo”. E ancora: “La tifoseria laziale mi è rimasta nel cuore”, ha confessato il giocatore brasiliano,”i tifosi mi scrivono ogni giorno”.
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LAZIO Patric: “La gente corre al parco e noi non possiamo allenarci nel centro sportivo in sicurezza…”

LAZIO Patricio Gabarròn Gil, per tutti Patric, ha parlato in una lunga intervista rilasciata a Lazio Style Channel di questo momento di stop forzato, auspicando un ritorno alla normalità e al calcio giocato.

LAZIO Patric e le sue giornate in quarantena: “Ormai manca poco al rientro in campo, da quello che sentiamo. Resta solo l’ultimo sforzo. Nella mia giornata mi alleno molto e trascorro del tempo con la famiglia. Nel corso di questa quarantena ho finito in due giorni la casa de Papel, una serie molto bella. Mi sono fatto crescere la barba, fino a quando non ricominceremo la terrò così. Tra i compagni ci sentiamo e chiacchieriamo in videochiamata. Ho voluto dare una mano alla mia terra effettuando una donazione“.

IL RITORNO

“Tutti noi abbiamo voglia di giocare. Ci manca il pallone e la presenza dei nostri compagni, dei nostri tifosi. Dobbiamo rispettare le norme, ma tanti aspetti non li capiamo: le persone possono correre al parco, mentre noi non possiamo stare al Centro Sportivo in sicurezza con tanti professionisti che ci assistono. Prima ripartiremo, meglio sarà per tutti. La vita bisogna affrontarla positivamente ed approcciare a tutto nel modo giusto. È difficile attraversare questo momento, ma bisogna andare avanti tutti insieme“.

IL PERCORSO DI PATRIC ALLA LAZIO

Sono molto contento del mio percorso. Aspettavo il mio momento, ora ho trovato il mio posto nella squadra. Il modo di giocare della squadra è cambiato con il tempo ed ora il mio lavoro è più in evidenza. Ho lavorato duramente anche quando trovavo meno spazio. Sono felicissimo per come stanno andando le cose a livello individuale e collettivo. Come centrale di difesa mi trovo bene, ho scoperto una nuova voglia di migliorarmi: ho ancora molto da imparare”.

DA QUEL 3-3 CON L’ATALANTA…

“Ricordo bene il 3-3 con l’Atalanta: giocai come quinto di centrocampo e recuperammo al meglio l’incontro. Non mi trovo benissimo come esterno, ma in quel momento dovevo dare una mano alla squadra. Da quel risultato è iniziata la nostra cavalcata che ci ha portati al secondo posto in classifica. La concentrazione nel calcio è molto, si può essere un calciatore molto forte, ma bastano alcuni dettagli sbagliati per compromettere una prestazione. Non si può essere perfetti, ma mettendo la testa nel gioco, le cose vanno sempre meglio. La mia forza sta nel gioco: vengo dal Barcellona, una società che allena i giovani proprio su questo piano”.

INZAGHI

“La Lazio stava attraversando un grande periodo di forma, non possiamo dimenticarci quanto abbiamo costruito. Sarebbe un peccato vanificare tutto, siamo molto motivati e non vediamo l’ora di tornare in campo. Inzaghi mi ha sempre parlato molto, mi spronava per continuare a far bene. La squadra gioca diversamente rispetto al passato, il nostro tecnico ha portato la sua idea di calcio ed oggi la Lazio esprime un gioco che è tra i migliori in assoluto. I risultati ottenuti da Inzaghi sono sotto gli occhi di tutti”.

GOAL

“Non sono fissato con il goal, sarebbe bellissimo segnare in Serie A. Lo cercherò di più. Voglio abbracciare tutti i tifosi biancocelesti, torneremo in campo e non vediamo l’ora di continuare a far bene per rendere la Lazio sempre più grande”.

LAZIO Diaconale: “La Juve si è allenata all’estero. Spadafora da subito contro la ripresa”

LAZIO Diaconale — Nella giornata odierna, il portavoce biancoceleste è tornato a parlare a proposito della ripresa delle attività calcistiche

LAZIO Diaconale: “Fin dall’inizio mi sono opposto a chi voleva bloccare la stagione. Il governo si nasconde dietro ad argomentazioni tecnico-scientifiche secondo cui il contagio potrebbe riprendere. Il contagio però non dipende da un campo da calcio, può riprendere in ogni luogo quindi bisognerebbe bloccare tutto. Il discorso sullo sport di contatto mi fa solo sorridere. Il contatto può provocare la diffusione del virus ma solo se a contatto entrano persone già portatrici. Il virus non viene fuori da un semplice contatto fisico o da un tackle. Sono morte 350 persone ieri, ma non è colpa del calcio. La Juventus ha mandato all’estero i propri giocatori e alla lunga questa è  stata una decisione lungimirante. Loro si sono allenati fuori dal paese mentre noi siamo rimasti sempre a casa” Così Arturo Diaconale ai microfoni di Radio Radio.

Diaconale a Radio Kiss Kiss

Spadafora si è dimostrato fin dall’inizio contrario alla ripresa della Serie A. Immagino faccia parte della stessa politica che non voleva le Olimpiadi. Credo che il Ministro abbia una visione assolutamente negativa dello Sport. Non credo ai complotti, se c’è l’intenzione di far ripartire il calcio il ministro può farlo tranquillamente”

LAZIO Acerbi: “Niente allenamenti? Nessuna polemica, ma servono risposte”

LAZIO Acerbi: “Non voglio fare polemica, però qualcosa non quadra. È stata data la possibilità di andare a correre nei parchi però non è possibile allenarsi presso il proprio centro sportivo. A Formello avremmo più possibilità di rispettare le distanze. Rispettiamo il decreto del Governo, se non possiamo andare al campo ci arrangiamo con quello che possiamo fare. La riapertura dei parchi, però, ci porta a farci ulteriori domande. Siamo sbalorditi e penso di parlare a nome di tutti gli sportivi. Siamo abituati a muoverci e ad allenarci per cui è normale che ci sia amarezza.  Non capisco il problema nel riprendere gli allenamenti e a questo proposito servirebbero delle risposte più chiare. In ogni caso bisogna farsi forza e tenere duro. Nella vita esistono due strade: quella giusta e quella sbagliata. Quella giusta è piena di ostacoli e fa più paura ma l’importante è non arrendersi mai. Dopo la tempesta c’è sempre il sereno”. Così Francesco Acerbi ai microfoni di Lsr.

Lazio Nesta: “Via dalla Lazio? Se fosse stato per me, non sarebbe mai successo”

Lazio Nesta ricorda i tempi in cui indossava la maglia con l’aquila sul petto

Lazio Nesta parla del suo addio durante una diretta Instagram con Vieri, altro ex attaccante biancoceleste: “Io non sarei mai andato via. Avevo avuto l’opportunità di andare via anche due anni prima quando disputammo un’amichevole con il Real Madrid, mi si avvicinò Hierro e mi disse di venire con loro ma io risposi subito: “Ma che sei matto? Gioco nella Lazio“. L’ultimo anno in biancoceleste è stato molto pesante, direi il più complicato della mia carriera. Vedevo sempre il bilancio, essendo il capitano, avevo quest’opportunità quindi partecipavo alle riunioni del consiglio di amministrazione. Avevo appena 23 anni, non sapevo neanche leggere quei documenti. Non pagavano da circa 6-7 mesi, io stavo malissimo, mentre gli stranieri erano più distaccati. Poi però sono andato al Milan e da una parte ringrazio Dio perché lì le cose sono andate bene, ho giocato solamente a calcio”.

PEGGIOR PARTITA

“Senza ombra di dubbio il derby in cui Montella realizzò 3-4 reti, perché non giocai bene facendo anche qualche casino. Tutti i giocatori romani crescono con la rivalità contro la Roma, anche mia madre, appena usciva e andava a fare la spesa dal fruttivendolo, si metteva a parlare del derby. Con la Nazionale invece dico la finale dell’Europeo contro la Francia e la rimonta subita quando stavo al Milan. Non ho dormito per giorni”.

Kluivert: “Preferirei vincere l’Europeo con l’Olanda che la Champions con la Roma”

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nome nuovo per la difesa

 

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nome nuovo per la difesa

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche è il nuovo obbiettivo della difesa biancoceleste che in estate, andrà rinforzata

CALCIOMERCATO LAZIO Knoche – In questo periodo i dirigente sportivi iniziano a formare la squadra per la prossima stagione, nonostante il campionato sia momentaneamente bloccato. Tra i tanti nomi che vengono accostati e finiti sulla lista di Tare, è finito anche il difensore Robin Knoche, difensore 27enne del Wolfsburg. Da sempre tra le fila del club tedesco ma ora con il contratto in scadenza, ha deciso di lasciare la propria squadra. Rispecchia le caratteristiche scelte della Lazio, 1.90 di altezza, difensore roccioso, gioca principalmente in una difesa a 4, ma sa giocare anche con la difesa a 3. Però, non è l’unico della lista biancoceleste, oltre a lui, ci sono diversi nomi come Lovron e il sogno Romagnoli.

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

Kluivert: “Preferirei vincere l’Europeo con l’Olanda che la Champions con la Roma”

Kluivert è arrivato alla Roma nel 2018, l’esterno offensivo però, non ha ancora messo in mostra tutte le sue doti

L’attaccante olandese della Roma Justin Kluivert, ha rilasciato un’intervista all’Helden Magazine che non avrà fatto sicuramente impazzire i tifosi giallorossi, anzi, ne saranno rimasti delusi. Per ogni calciatore vincere una competizione con la propria nazionale è un sogno, ma anche poter alzare al cielo la coppa dalle grande orecchie, ovvero la Champions, ma non per l’olandese, o meglio non lo preferirebbe con la Roma, ecco le sue parole: “Se dovessi scegliere tra il vivere in Olanda che a Roma, direi decisamente Olanda. Se preferisco le ragazze italiane o quelle olandesi? Questa è sicuramente una bella domanda, però direi quelle olandesi, sì scelgo loro. Vittoria Champions con la Roma o Europeo con l’Olanda? Certamente l’Europeo con l’Olanda”.

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Parolo: “Qualcuno vuole fare in modo che non si riprenda”

LAZIO Parolo — Questa mattina, il centrocampista biancoceleste è intervenuto a proposito della decisione di posticipare ulteriormente la ripresa degli allenamenti

LAZIO Parolo: “Ripresa degli allenamenti il 18 maggio? Non me l’aspettavo. Se c’è stata una riapertura sugli sport individuali non capisco perché i calciatori non si possano allenare in centri sportivi che adottano i massimi accorgimenti di sicurezza. È possibile andare a correre nei parchi, ma è una cosa di cui non capisco il senso visto che ci si potrebbe allenare anche a livello individuale in un centro sportivo adatto. Tra l’altro su un campo di calcio ci sono meno probabilità di avere infortuni piuttosto che in un terreno sconnesso come quello di un parco. Noi calciatori siamo stati sicuramente penalizzati. Presso la nostra struttura potremmo allenarci, anche senza contatti tra noi, svolgendo esercizi di diverso tipo. Comprendiamo la difficoltà di questa situazione, però è giusto ricominciare con cautela e in sicurezza se ci sono le condizioni. Da questo decreto ne usciamo penalizzati. Probabilmente qualcuno non vuole che il campionato riprenda” Così Marco Parolo ai microfoni di Lazio Style Radio. 

LAZIO Tare: “Ripartire nel rispetto delle regole. Juve e Inter prendano posizione”

LAZIO Tare — Nella giornata odierna, il d.s. biancoceleste è intervenuto alla luce della decisione di fissare la ripresa degli allenamenti in data 18 maggio

LAZIO Tare: “Siamo sorpresi, il 4 maggio doveva essere la data di ripartenza degli allenamenti.  Così non è stato e la sensazione è di essere stati discriminati. Ieri il ministro dello Sport ha detto che bisogna tutelare la salute dei calciatori, poi però si dà il via libera a correre nei parchi in mezzo alla gente e non nei centri sportivi dove vengono attute tutte le misure di sicurezza. Il calcio è fermo da due mesi, non so quale sia lo scopo di Spadafora ma di sicuro non quello di aiutare questo sport. Sappiamo che la situazione è estremamente delicata e non vogliamo vanificare gli sforzi fatti fin qui dalle persone ma così non si può continuare, il calcio è un fattore sociale importantissimo per l’Italia. Non chiediamo ovviamente di riaprire gli stadi, solo di concludere il campionato in massima sicurezza e rispettando i protocolli. Non ci sentiamo penalizzati in quanto secondi e in lotta per il titolo. Ci teniamo a finire il campionato perché i nostri risultati li abbiamo ottenuti sul campo ed è giusto arrivare alla fine per il bene del sistema calcistico italiano. Non mi spiego come mai Juventus e Inter non prendano posizione in questo senso”. Così il il d.s. biancoceleste Igli Tare ai microfoni di Lazio Style Radio.

Spadafora: “La Serie A non si vuole fermare. Vedremo il 18 maggio”

Spadafora ministro dello sport, ha parlato dopo l’intervento di Conte sulla ripresa degli allenamenti

Spadafora ospite al programma “Che tempo che fa” parla così sulla ripresa degli allenamenti indicata ieri da Conte: “Siamo contenti per gli allenamenti, è giusto che si riprenda l’attività sportiva nei parchi, sempre mantenendo la distanza di sicurezza e anche la ripresa per gli atleti professionisti di qualsiasi sport. Qui ovviamente parliamo di sport singoli, come tennis, pugilato, nuoto e via dicendo, mentre per gli allenamenti di squadra bisognerà aspettare il 18 maggio, però bisognerà vedere come arriveremo in quella data. Io non voglio che questo vedremo dopo il 18 sia un motivo per dire: allora il campionato verrà sospeso o rallentato, non è il mio intento. La FIGC ha emesso un protocollo che per il Comitato tecnico-scientifico non è stato sufficiente. La Serie A non vuole che il campionato si fermi o si sospendano gli allenamenti, riceviamo sempre tante pressioni a finché si riparta. Bisogna rispettare il mondo del calcio”. 

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito: “Play off? Sarebbe ingiusto, partita secca con la Juve”

Lazio Lotito ha rilasciato un’intervista per parlare della ripresa del campionato

Lazio Lotito, ecco le parole del presidente biancoceleste a La Repubblica dopo la notizia arrivata ieri da Conte, sulla ripresa degli allenamenti collettivi a partire dal 18 maggio: “In caso di sospensione, il sistema potrebbe avere della falle, andrebbe tutto all’aria. La verità è che converrebbe anche a me non giocare più, risparmierei 4 mesi d’ingaggio e in caso di sospensione sarei già in Champions, però non è un ragionamento che faccio perché io mi preoccupo per il sistema. Anche perché abbiamo abbandonato l’Europa League per concentrarci su un’unica partita a settimana, per avere quel piccolo vantaggio in più, mentre ora si giocherebbe 2 volte, quindi non avrebbe più quell’opportunità rispetto alle altre. Per questo io ragione per tutti i club e non solo per il mio”.

SCUDETTO E PLAY OFF

“In questo momento mi trovo a un punto dalla Juventus, all’andata però, l’ho già battuta vincendo 3-1, anche in Supercoppa, quindi per il ritorno avrebbe avuto un piccolo vantaggio e comunque si sarebbe dovuta ancora giocare. Perciò accetterei di buon occhio una finale tramite partita secca tra Lazio e Juventus, perché mi dica lei se sarebbe un’equità coinvolgere l’Inter che si trova a 8 punti in meno di noi o l’Atalanta che ne ha 14 in meno”.

FORMELLO E I TEST

“Mi chiamano Lotito il virologo o lo scienziato, ma la verità è che nel mio centro sportivo di Formello ho tutto per ripartire, con le migliori precauzioni. Ho già provveduto a farmi portare i tamponi e i test sierologici, inoltre abbiamo l’internista, il cardiologo, l’otorino e l’urologo. Ho tutto al sicuro, anche i campi e gli spogliatoi, che posso sanificare in continuazione, ho il materiale anche per lo staff per rendere tutto nella sicurezza più opportuna”.

LE SQUADRE

“Ci sono presidenti che non pensano al bene del calcio, ma per loro l’importante è rimanere in Serie A anche a costo di ritrovarsi nella prossima stagione 22 squadre. Basterebbero circa 2500 tamponi per tutte le squadre del campionato e si potrebbe ripartire in sicurezza”.

ALLENAMENTI E CAMPIONATO

“Il campionato ovviamente ripartirebbe a porte chiuse, escludendo la squadre, durante la partita ci sarebbero all’incirca 80 persone, massimo 90, bisognerebbe controllare anche loro. I miei lavoratori stanno andando nei centri Covid e non si sono mai ammalati perché ho preso loro tutto il necessario per far sì che ciò non accada, mentre negli ospedali sono stati mandati medici e infermieri senza l’attrezzatura necessaria. Noi qui a Roma e anche al centro-sud non abbiamo problemi negli stadi, se non ci sono stadi idonei nel nord, si troverà una soluzione”. 

CONTE “AL VIA GLI ALLENAMENTI DELLE SQUADRE DI SERIE A”

Jeda avvisa: “Non sottovalutate la Lazio!”

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste John Hansen

LA NOSTRA STORIA John Hansen nasce a Copenaghen, in Danimarca, il 27 aprile 1924.

Inizia la carriera agonistica nel Frem, dove nella stagione 1943-1944 segnata dal secondo conflitto mondiale, vince il titolo di campione nazionale. Dopo i Giochi olimpici del 1948 Hansen passa alla Juventus. Tre giorni dopo l’arrivo a Torino fa il suo esordio in Serie A. Resta in bianconero per sei stagioni fino al 1954 quando dopo aver vinto due scudetti con i bianconeri viene acquistato dalla Lazio. Gioca una sola stagione in maglia biancoceleste.

La sua permanenza fu resa difficile da forti dolori a una gamba che gli impedivano di allenarsi. Comunque sia scendeva in campo la domenica e forniva il suo enorme contributo alla squadra. Alla fine della carriera calcistica torna in Danimarca dove diventa rappresentante di una ditta di birra. Nel 1958 ricopre il ruolo di giocatore-allenatore nelle file del Frem dove chiude la carriera agonistica nel 1960. Nel 1969 diventa commissario tecnico della nazionale danese. È morto a Copenaghen il 12 gennaio 1990.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere biancoceleste Valerio Fiori

LA NOSTRA STORIA Valerio Fiori nasce a Roma il 27 aprile 1969. Cresce nella Spes Montesacro per poi trasferirsi alla Lodigiani. Nella stagione 1985/86 esordisce in Serie C2.

L’anno dopo Valerio Fiori passa alla Lazio. Nel 1986/87 è Campione d’Italia Primavera e inoltre debutta in prima squadra a 19 anni. In maglia biancoceleste disputa cinque stagioni vincendo nel 1990 il Trofeo Città de La Linea. Conta quattro presenze nella Nazionale Under 21. Nel 1993 si trasferisce al Cagliari. In Sardegna resta tre stagioni. Nel 1996 si trasferisce in Serie B, al Cesena. L’anno dopo si trasferisce alla Fiorentina. A fine stagione lascia i viola e passa al Piacenza, Scaduto il contratto, nel 1999 passa al Milan. Resta con i rossoneri per nove stagioni, finché nel 2008 non si ritira. Terminata la carriera resta nella società meneghina come preparatore dei portieri. Dopo una breve parentesi con i cinesi dello Shenzhen e con gli spagnoli del Deportivo La Coruña nel 2018 il Milan comunica il suo ritorno nello stesso ruolo che aveva lasciato due anni prima.

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CONTE “AL VIA GLI ALLENAMENTI DELLE SQUADRE DI SERIE A”

CALCIO | Il Presidente del Consiglio Conte ha appena annunciato durante la conferenza stampa che possono riprendere gli allenamenti delle squadre di Serie A

Il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di questa sera, ha appena indicato i punti salienti della Fase 2, che scatterà in tutta Italia lunedì 4 maggio. Fra le diverse novità descritte dal premier c’è quella che gli allenamenti delle squadre di Serie A potranno riprendere regolarmente. Una notizia importantissima che in tanti aspettavano: società, dirigenti ma soprattutto i tifosi. Questa decisione apre le porte per una ripartenza del campionato di Serie A che quindi potrà riprendere con le dovute accortezze medico-sanitarie. Ma da qua a dire che il campionato di calcio riprenderà con certezza bisognerà attendere gli ulteriori sviluppi dell’epidemia Coronavirus. Certo è che la comunicazione data pochi istanti fa dal Premier fa ben sperare il mondo del calcio. Dal 18 maggio la Lazio e tutte le altre squadre potranno di nuovo tornare ad allenarsi…

Nobile gesto di Milinkovic-Savic

 

 

Jeda avvisa: “Non sottovalutate la Lazio!”

Jeda parla della Lazio e loda il lavoro fatto da Inzaghi.

Quest’oggi Jedaias Capucho Neves, meglio conosciuto semplicemente come Jeda, è stato intervistato dal portale Footballnews24 e ha parlato della corsa allo scudetto. L’allenatore brasiliano ha detto che quando si riprenderà il campionato “Juventus e Lazio partiranno dallo stesso punto”, anche se secondo lui “la squadra di Sarri ha un grande margine di vantaggio”. Jeda avverte: “Lazio e Inter non sono comunque da sottovalutare, perché, lo ripeto, le motivazioni faranno la differenza”. Entrambe infatti nel corso dello stop hanno “recuperato giocatori infortunati e le energie spese”, ha spiegato Jeda, “ho grandi aspettative riguardo al club di Simone Inzaghi” perché la Lazio ha “una reale possibilità di alzare il livello” e per la squadra sarebbe “l’unica occasione dopo tanti anni”. L’ex attaccante del Cagliari ha poi continuato: “Quest’anno la Lazio ha una grandissima occasione che non può lasciarsi scappare e personalmente sono convinto che non la perderà”. Jeda ha poi lodato il lavoro svolto da Inzaghi: “Inzaghi è uno degli allenatori che più è cresciuto negli ultimi anni, ha creato un ottimo club con un gioco stupendo”.
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SS Lazio – Milinkovic da applausi!

Sergej Milinkovic ha postato sul suo profilo social una bellissima frase di riconoscenza verso tutti gli infermieri che stanno lavorando sodo per salvare le nostre vite. Questo il testo del campione della Lazio “Oggi è domenica, giorno in cui di solito scendo in campo con miei compagni.
Da due mesi però noi siamo a casa al sicuro con persone a cui vogliamo bene. Voi invece non vi siete mai fermati, ogni giorno a lottare per salvare le persone. Mi hai scritto che con mio nome sulle spalle il tuo camice diventa di ferro e ti senti più forte. Questo mi fa sentire fortunato e orgoglioso.
Siete voi i veri campioni. Grazie. #Sergente

Un grande uomo si vede anche da questi piccoli gesti. Insieme per vincere

 

Lazio Diaconale: “Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”

Lazio Diaconale a tutto campo: dal sogno scudetto, al mercato fino alle ambizioni di Lotito. Ecco le parole del portavoce biancoceleste.

Lazio Diaconale ha parlato alla pagina facebook ‘Juventus divanum’: Scudetto? L’aspetto psicologico conterà, come arriveranno i ragazzi dopo lo stop. La Juve ha giocatori che cambiano le partite, ma anche la Lazio ha uomini fondamentali. La vera svolta è stato il 3-3 contro l’Atalanta all’Olimpico. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con un’energia e una voglia di non mollare che hanno portato al pareggio. Quella partita ha dato alla squadra la consapevolezza di essere forte e di potersela giocare con chiunque. Chi è la favorita per lo scudetto? Chi ha voglia di arrivare fino in fondo avrà il vantaggio migliore. Noi non abbiamo la certezza che ricominciando abbiamo lo scudetto in tasca, anche perché di fronte abbiamo la Juventus. Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”.

 

Lazio Adekanye: “Vogliamo tornare, eravamo molto vicini a qualcosa di bello”

Lazio Adekanye si racconta in una diretta Instagram con Global Performance Sport dai momenti bui al Liverpool fino alla Lazio per poi parlare di quarantena.

Lazio Adekanye: “Sono due mesi che siamo chiusi in casa. Credo che la prossima settimana ci comunicheranno qualcosa, anche quando fare il test. Se tutto andrà bene, inizieremo ad allenarci. Speriamo di tornare, eravamo molto vicini al raggiungimento di qualcosa di bello. All’inizio al Liverpool è stata dura, mi sono fatto male, non volevo più allenarmi. Stavo in casa e piangevo. Lazio? Qui sto bene, vado in campo per dare tutto in allenamento. Con tutti i compagni ci diciamo che non conta come ma bisogna vincere”.