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Tounkara: “Tanti bei ricordi di Roma. Keita un fratello, Inzaghi il mio secondo papà

Mamadou Tounkara, un passato al Barcellona e alla Lazio, il presente a Crotone: un predestinato con il pallone tra i piedi. L’ex attaccante biancoceleste, non ancora ventenne, ha tante storie di calcio alle spalle da raccontare. Nonostante la sua giovane età ha già conosciuto il grande palcoscenico da vicino, anche se non l’ha potuto vivere ancora da protagonista. Alla tenera età di 16 anni era già in procinto di respirare la mitica aria del Camp Neu, infatti, inizia a giocare a pallone proprio nelle giovanili del Barcellona. Anni stupendi quelli in terra catalana, passati a studiare ed a rubare con gli occhi, alla scuola di grandi campioni. Negli occhi del giovane spagnolo immagini di campioni che non si possono non stimare. Come in ogni giovane che pratica questo sport figure irragiungibili rubano la scena diventando simboli ed eroi. Calciatori idolatrati da milioni di tifosi non possono che diventare idoli ed esempi di chi si avvicina al Grande Mondo del Pallone. Come quasiasi ragazzo anche Mamadou ha i suoi eroi. Stima in particolar modo Samuel Eto’o e Mario Balotelli; il primo per averlo visto giocare sin da bambino e l’altro per stima personale e per modo di giocare. Attualmente Mamadou è fermo per infortunio a causa di un affaticamento muscolare. Il calciatore, raggiunto dai microfoni di GianlucaDiMarzio.com ha rilasciato una lunga intervista nella quale si è lasciato andare spaziando su tutto, dal passato alle aspirazioni future, parlando dei suoi sogni e dei suoi idoli.

Queste le sue parole su Balotelli, da sempre fonte di aspirazione:

“E’ un grande calciatore, lo ammiravo e mi piace sin dai tempi di Mourinho, ero un ragazzo, avevo 18 anni. Ho avuto anche il piacere di incontrarlo ed ho anche la sua maglia… indossavo la casacca con il numero 45 proprio per lui”.

Tounkara è anche un ragazzo generoso e di cuore. Quando era a Formello alla fine degli allenamenti spesso regalava la sua maglietta a quei tifosi che lo avvicivano per chiedergliela. I guadagni non erano tanti per il ragazzo, i magazzinieri, erano quelli che lo riportavano sulla terra urlandogli, anche un po’ stizziti, che non era in prima squadra e non poteva permetterselo, ma lui rispondeva che l’avrebbe pagata di tasca sua. Ora per l’attaccante si è presentata l’occasione di mettersi in mostra a Crotone. Prima dell’infortunio stava conquistando la fiducia del tecnico, che lo tiene in gran considerazione.

Con il Bari è arrivata la prima soddisfazione personale:

“Non vedevo l’ora di scendere in campo per mostrare il mio valore, durante il ritiro ho lavorato tantissimo. Ora sono felice, è arrivata anche la mia prima rete”.

Tanti i messaggi di congratulazioni ricevuti dagli ex compagni biancocelesti:

“E’ stata una grandissima soddisfazione, me ne sono arrivati tantissimi, anche da parte di giocatori della prima squadra. Cataldi? Ragazzo fantastico”.

Fra i tanti, non poteva mancare il messaggio più sentito, quello di Keita. A Roma, Mamadou, ha lasciato un fratello. I due ragazzi si conoscono sin da tempi di Barcellona:

Certo che l’ho sentito, per me è un fratello, siamo cresciuti insieme. Quando sono arrivato al Barca ero piccolo, il calcio era un divertimento, non come adesso che è di un certo livello. Sul campo eravamo al fianco uno dell’altro, vedevamo giocatori come Messi, Eto’o e gli altri e sognavamo insieme di diventare come loro. Ma non li potevamo disturbare. Con Eto’o però ho avuto il piacere di parlare, rappresentavamo l’Africa (ride, ndr), era una persona allegra“.

Con loro, nel Barca, c’erano anche Sanabria (di proprietà della Roma ma in prestito allo Sporting Gijon) e Seck (terzino della Lazio Primavera):

Antonio è un bravo ragazzo, molto umile. Sono contento per lui, è migliorato tantissimo da allora”.

Dopo il Barca la Lazio, nella quale insieme a Keita, ha conquistato uno Scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa Primavera. Quale era il segreto di quella squadra?

Il tecnico senza dubbio: Simone Inzaghi, ci faceva giocare divertendoci. Per me è come un secondo padre. E’ un grande allenatore, era sempre pronto a spingerci a dare il meglio. In quella squadra c’erano grandi giocatori, sono stati tre anni bellissimi trascorsi insieme. Comunque il merito va riconosciuto anche a Bollini: mi diceva sempre “devi pedalà” (ride ndr)”.

Dopo la Primavera la soddisfazione dell’esordio in Serie A con il Bologna, come del resto quella in Coppa Italia col Torino:

“Ricordo che Reja mi portò con gli altri compagni, non me l’aspettavo, visto che erano tutti a disposizione. E’ stata una grande emozione scendere in campo. Quando il tecnico si girò per dirmi di iniziare a scaldarmi non ci credevo”.

VIDEO – Felipe Anderson: “I compagni e i tifosi mi aiutano tanto. Il primo gol in A? Lo ricorderò per sempre”

Il periodo NO sembra decisamente passato per Felipe Anderson e per la gioia di tutti i tifosi biancocelesti la sua stella sta finalmente tornando a brillare. La luce di FA10 ha attirato le attenzioni di tutti anche della TV della Serie A Tim dove il ventiduenne brasiliano ha rilasciato questa breve intervista:

DARE SEMPRE IL MASSIMO – “Ho voluto tanto venire qui, mi sono identificato tanto con la Lazio, con i tifosi e coi compagni che anche nelle difficoltà mi hanno aiutato tanto. Ogni allenamento provo a fare del mio meglio, del mio massimo per loro, per stare bene per aiutare la squadra in campo e per fare la gioia dei tifosi“.

SUPERARE LE DIFFICOLTA’ – “Sono arrivato infortunato però volevo tanto guarire subito, migliorare per giocare perché era da un anno che volevo venire qui, tutti mi dicevano vieni vieni… ero molto contento, molto felice, quando sono arrivato volevo essere pronto subito ma non ci sono riuscito e anche dopo le cose non sono andate come volevamo, però ho avuto la fiducia dei miei compagni…la fiducia di tutti che sono a fianco a me per lavorare tranquillo, per questo sono arrivato qui adesso“.

PRIMO GOL IN SERIE A – “Quel giorno è stato un giorno speciale per me perché da bambino ho sempre guardato la Serie A e quel giorno ho segnato il mio primo gol e quindi sarà sempre un giorno che devo ricordare, da raccontare ai miei figli, ai miei amici, a tutti. Quando le cose cominciano a riuscire come vuoi, come stai lavorando per farle realizzare, ti togli un peso…si lavora con una tranquillità in più“.

Per vedere il VIDEO dell’intervista clicca qui

AL VIA COOKING FOR ART ROMA 2015 – 3 giorni di degustazioni d’eccellenza!

E’ tutto pronto per l’inizio di Cooking for Art: l’evento organizzato da Luigi Cremona e Witaly che coinvolge i migliori alberghi, i migliori Chef e le aziende vinicole ed agroalimentari del territorio.

COSA è COOKING FOR ART

Tutto riguardo i migliori prodotti ed eccellenze italiane ma non solo, da quest’anno infatti, oltre ai temi riguardanti la buona cucina italiana e gli ultimi trend proposti dal mercato, ci saranno anche illustri ospiti di rango internazionale.

COSA TROVARE

Nella Food Zone si esibiranno 30 Chef selezionati appositamente per la manifestazione che, attraverso le loro abilità culinarie, proporranno le loro ricette più gustose e originali, parallelamente alle due finalissime nazionali del Miglior Chef Emergente d’Italia e del Miglior Pizzaiolo Emergente d’Italia.

UNA PARTNERSHIP PRESTIGIOSA

Touring Club Italiano in occasione di Cooking for Art 2015 presenterà l’edizione 2016 della sua Guida Alberghi & Ristoranti d’Italia premiando i migliori alberghi (nella giornata di Domenica 4 Ottobre) e i migliori ristoranti di tutto il Centrosud italiano (nella giornata di Lunedì 5 Ottobre).
La Guida del Toring Club “Alberghi e ristoranti d’Italia 2016“, pubblicata nel bellissimo formato cartaceo, sarà disponibile nelle librerie già a partire da Novembre e, durante la manifestazione che si terrà nella bellissima location delle Officine Farneto, sarà possibile prenotarla in anticipo con la conveniente formula del “2 copie al prezzo di 1“. In alternativa chi non potrà essere presente a Cooking for Art 2015, può prenotare la Guida direttamente dal sito internet del Touring Club Italiano al seguente link:http://www.touringclubstore.com/customer/product.php?productid=14309&cat=146.

Cooking for Art non si fermerà solo nella splendida Capitale d’Italia ma sarà presente a nella Elegante Milano dal 28 al 30 Novembre 2015, dove saranno presentati e premiati i migliori ristoranti e alberghi del Nord d’Italia per la stagione 2016.

LE GRANDI AZIENDE PRESENTI A COOKING FOR ART

Nella splendida location delle Officine Farneto, dalle ore 11.00 sino alle 19.00 ci sarà un esplosione di gusto e sarà possibile assaporare e bere cibi e bevande di tutti i tipi e vista l’importanza della manifestazione non potevano mancare le grandi aziende della nostra penisola: Agugiaro & Figna, Confagricoltura, Consorzio Parmigiano Reggiano, De Cecco, Ferrarelle, Lavazza, Mareno Grandi Cucine, Agenzia Stefano Conti, Touring Club Italiano e Valoriani Forni; tutti insieme al Cooking for Art 2015 per promuove, gustare e sviluppare il buono dell’Italia.

La Questura del capoluogo ciociaro: “Massima attenzione per Lazio-Frosinone”

Dopo gli ultimi positivi risultati raccolti dalla squadra di Stellone, domenica alle 18, saranno tanti i tifosi del Frosinone che si apprestano a raggiungere la Capitale. Molti di loro, a seguito del pareggio esterno di Torino, con la Juventus, e la prima storica vittoria raggiunta, nella massima serie, ai danni dell’Empoli, si stringeranno intorno alla squadra gialloblu, che non sarà lasciata sola nella difficile trasferta capitolina. Al fianco degli uomini del tecnico Stellone, in vista della gara con la Lazio, sono molti i tifosi ciociari che si sono assicurati il biglietto per essere presenti allo Stadio Olimpico. Per l’occasione la questura di Frosinone ha disposto la “Massima attenzione”. Per i tifosi della squadra ciociara che affronteranno la trasferta con mezzi propri, pulmini e pullman della tifoseria organizzata, il punto di ritrovo è stato stabilito per domenica alle 14,30 in Piazzale Europa. Mentre per quelli che invece giungeranno sul posto utilizzando il treno è obbligatorio l’acquisto in partenza anche del biglietto di ritorno.

 

Paganini: “Non temiamo la Lazio”. Pres. Stirpe: “Saluterò Lotito”

“Lazio-Frosinone è sicuramente un derby visto che saranno di fronte due squadre della stessa regione, ma per il sottoscritto lo è soprattutto per le sei stagioni che sono al Frosinone piuttosto che per i sei anni trascorsi nelle giovanili giallorosse”. Parola di Luca Paganini, esterno offensivo del Frosinone, che sulle colonne del Messaggero ha parlato della sfida di domani contro la Lazio. “Le qualità della Lazio sono note, ma noi siamo pronti per disputare una grande partita – ha assicurato il calciatore romano-. Conosciamo la forza degli avversari, però non abbiamo paura. Li affronteremo a testa alta, consapevoli di poterli mettere in difficoltà con le nostre qualità. E, poi, vogliamo allungare la striscia positiva. Tornare dopo un po’ di anni in quello stadio sarà una emozione che a parole non si può descrivere . Da ragazzino facevo il raccattapalle e il tappeto verde lo guardavo da dietro le porte, adesso che potrei giocarci e per di più in serie A, al solo pensiero mi vengono i brividi. Domenica coronerei un sogno che cullavo sin da bambino”.

Lazio Frosinone avrà un sapore particolare, soprattutto per i tifosi gialloblu che ricordano le parole di Lotito a Iodice. Dal canto suo Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone e supertifoso della Roma, getta acqua sul fuoco delle polemiche: “Lotito? Lo saluterò molto cordialmente così come faccio con tutti i presidenti delle altre squadre. Quella telefonata è una storia chiusa da tempo e non vale la pena ritornarci su. Contro la Lazio ce la giocheremo come è accaduto contro la Juventus, pensando esclusivamente a strappare almeno un punto che sarebbe di platino per il nostro cammino verso la salvezza”.

Ufficializzata la partnership tra Lazio e Renault. Canigiani: “Renault main sponsor? Chissà…”

Al termine della conferenza di mister Pioli, il responsabile marketing biancoceleste Marco Canigiani ha presentato la nuova partnership con la prestigiosa casa automobilistica Renault. Queste le sue parole: Siamo qui con il direttore di Renault per ufficializzare una partnership per la stagione 2015/2016 tra le due società. È un contratto di un anno, ma siamo soliti far durare le nostre partnership a lungo. Renault come main sponsor? Per ora no, ma in futuro chissà…..”

Ha poi preso parola il direttore il direttore della comunicazione di Renaul Italia Francesco Fontana Giusti : “Mi fa molto piacere stare qui, ringrazio Pioli e la società. Sono qui per annunciarvi che la Renault e la Lazio diventano partnership commerciali. La Lazio infatti, vista la sua tradizione e la sua storia nello sport si sposa alla perfezione con la nostra cultura ed il nostro pensiero. La nostra società metterà a disposizione della Lazio, intesa come staff tecnico e società, la sua gamma Crossover per tutti i tipi di spostamento. La trattativa è stata lunga, ma quando gli interlocutori sono di tale livello non si può che giungere ad un buon esito”.

Dal nostro inviato a Formello
Stefano Gaudino

La riproduzione totale o parziale dell’articolo è possibile soltanto previa citazione della fonte

CONFERENZA- Pioli: “Dobbiamo guardare avanti, non indietro! Biglia e Candreva? Ieri stavano bene”

L’Europa league è passata, ora la Lazio si deve rituffare a capofitto sul campionato. All’Olimpico arriva il Frosinone, reduce da due risultati positivi. Queste le parole di Pioli in conferenza stampa:

Si può dire che la Lazio è tornata?

“Noi non abbiamo fatto ancora nulla, dobbiamo continuare a lavorare. Sono consapevole, così come lo è la squadra, che dobbiamo migliorare. Ci stiamo preparando bene. Dobbiamo fare la partita e vincere. La squadra sta giocando con maggior compattezza e solidità. Con lo spirito giusto. Ma dobbiamo pensare solo a domani, che è fondamentale”.

Una squadra giovane, deve prendere qualche schiaffo prima di rialzarsi?

“Quest anno abbiamo affrontato in maniera sbagliata qualche gara. Siamo una squadra giovane è vero, ma dobbiamo trovare il nostro equilibrio”.

Candreva?

“Ieri stava bene, se oggi mi darà le risposte che mi ha dato ieri credo che sarà disponibile”.

Djordjevic e Matri, chi sta meglio?

“Credo possano stare bene entrambi. Ma anche per loro abbiamo due allenamenti ancora. La squadra ha risposto bene finora”.

Biglia, riuscirà a fare tre partite ?

“Ieri stava bene, Lucas è un diesel ed è generoso, se le risposte di oggi saranno come quelle di ieri, sarà della partita”.

Cataldi?

“Il turn over sarà inevitabile visto le tante partite. Ci sarà un’ opportunità per tutti. Deve giocare un calcio importante come è da sue possibilità. Sono contento di lui, ma so che può crescere ancora molto”.

Per la Lazio dell’anno scorso manca solo la solidità difensiva?

“Credo che se continuiamo a confrontarci sempre con lo scorso anno sbagliamo qualcosa. Questo è un campionato diverso, ed una squadra diversa. È vero che le basi le abbiamo gettate lo scorso anno, ma ora dobbiamo guardare al futuro non al passato. Certo che dobbiamo crescere dal punto di visto difensivo, ma è ora di guardare avanti! L’anno scorso abbiamo fatto una cosa eccezionale in cui solo io ed i miei ragazzi abbiamo creduto dall’inizio. Ma ora dobbiamo guardare avanti, crescere per migliorarci”.

Milinkovic è più trequrtista o centrocampista ?

“Credo che sia un centrocampista offensivo. Non reputo fondamentale la posizione di partenza. Rispetto agli altri giocatori che possono giocare tra le linee ha più fisicità e sa attaccare gli spazi in maniera ottima. È un ragazzo giovane che però sta facendo già molto”.

Il Frosinone?

“Non sarà sicuramente una partita facile. Anche nelle sconfitte ha sempre dato filo da torcere a tutti gli avversari. Viene da risultati positivi ed è ben allenata”.

Cosa si aspetta dall’Olimpico?

“Guardiamo in avanti e cerchiamo di essere tutti positivi, tutti insieme siamo più forti!”.

Keita sempre meglio, sia in campo che fuori? È più decisivo a partita iniziata?

“Se lo chiedete a lui non sarebbe contento….Sta migliorando molto, si allena bene e gioca bene. Ha qualità importantissime, ora le sta facendo vedere sempre più spesso. Se continua così farà davvero bene”.

Dal nostro inviato a Formello
Stefano Gaudino

La riproduzione parziale o totale dell’articolo è possibile soltanto previa citazione della fonte

PRIMAVERA – Calì e D’Ovidio in coro: “Bene così, ma serve più concretezza”

Ai microfoni di Lazio Style Radio, tre protagonisti della vittoria della Lazio Primavera sul Crotone hanno commentato a caldo il match.

Aimone Calì ha trovato un gol vittoria preziosissimo: “Sono felice di essere riuscito a sbloccarmi, ma soprattutto sono contento che il mio gol abbia portato tre punti alla squadra. Siamo stati abili a resistere nella parte più difficile della partita. Stiamo lavorando bene e possiamo solo migliorare, oggi per la prima volta provavamo un nuovo modulo e abbiamo dimostrato di essere competitivi con varie soluzioni di gioco. Il Crotone veniva da un buon momento, fossimo stati più freddi in avanti avremmo sofferto meno nel finale. Speriamo che questa vittoria sia decisiva per darci la spinta per ottenere i risultati che ci occorrono in futuro. Adesso c’è il Torneo Wojtyla: se dovessi segnare alla Roma… esulterò!

Cristiano D’Ovidio concorda: “La qualità del nostro gioco è stata alta, ma dobbiamo essere più abili a sfruttare le occasioni. Lo stesso Calì ha avuto tre grandi palle gol nel primo tempo, concretizzandone per fortuna una. Giocando così e diventando più concreti, ci toglieremo importanti soddisfazioni. Dobbiamo tenere a mente che il gruppo è la cosa più importante, e solo attraverso il gioco di squadra possiamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Ora c’è la sosta ma personalmente avrei preferito non ci fosse: questa vittoria può darci una sferzata d’entusiasmo, cercheremo di metterla a frutto anche nel Wojtyla.

Leggi anche le parole di Alessandro Murgia.

Fabio Belli

Murgia: “Finalmente una vittoria in casa. Vogliamo la Supercoppa”

Alessandro Murgia è intervenuto nel post partita ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM. Queste le sue parole riportate dalla pagina fb della Lazio: “”Era importante trovare la vittoria prima della sosta, non vincevamo in casa da parecchio tempo. Siamo un gran gruppo, i nuovi si stanno inserendo alla perfezione anche grazie all’aiuto del mister. I ’98 e i ’97 si stanno inserendo molto bene, noi veterani li aiutiamo ma quello che ci distingue dalle altre squadre è essere un vero gruppo, da subito. Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo e avremmo potuto trovare anche il raddoppio, purtroppo nel finale abbiamo rischiato un po’ anche a causa della stanchezza, quando le partite non si chiudono si rischia, ma siamo rimasti compatti come una vera grande squadra e i tre punti sono quello che contano. Il nostro obiettivo è ovviamente sempre quello di arrivare il più in alto possibile, ma guardiamo ai nostri impegni partita dopo partita, ottenendo il massimo senza sottovalutare nessun avversario. Abbiamo un potenziale offensivo straordinario: se riusciamo a fare gol non ci prende nessuno. In attacco oggi mancava Simone Palombi, così abbiamo giocato col trequartista sfruttando Verkaj che si muove molto bene in quella posizione. Nel finale siamo passati al 5-3-2, dobbiamo avere la capacità di adattarci tatticamente a quelle che sono le indicazioni del mister. Il nostro obiettivo è la Supercoppa, e poi nel campionato pensiamo partita dopo partita”.

 

L’ex Buso: “La squadra capitolina è un punto di domanda. Biglia è il Pirlo della Lazio”

Intervistato da tuttomercatoweb, l’ex attaccante della Lazio Renato Buso ha parlato di Lazio: “E’ una squadra che l’anno scorso ha fatto cose strepitose, guadagnandosi i preliminari di Champions League vincendo a Napoli. Fare un anno come quello scorso, non facendo una grandissima campagna acquisti, non è facile. Ha la fortuna di avere in panchina Pioli, un bravo allenatore e un bravo ragazzo, ha capito i problemi, li ha affrontati e ora la squadra sta facendo risultati importanti. La Lazio è un punto di domanda. Ci si aspettava la qualificazione in Champions per avere più soldi per il mercato. La squadra ha ottime qualità, l’anno scorso ha strabiliato, non sarà facile ripetersi ma può lottare per i primi posti o comunque per un posto in Europa. Mercato? Si è puntato sui giovani, possono fare bene ma anche avere delle difficoltà. Alla Lazio ci si aspettava qualcosa di più dal mercato, ma è una squadra forte che sta risalendo posizioni in classifica, vedremo dove arriverà…  Biglia?E’ tornato lui ed è cambiata la squadra. E’ il Pirlo della Lazio. Ha quell’esperienza, quell’internazionalità e quella qualità nei tempi di gioco che lo rendono difficile da sostituire”.

Adani: “Lazio troppo giovane, difficile che mantenga una costanza di rendimento”

Il commentatore Sky Daniele Adani ha parlato sulle colonne del Corriere dello Sport delle squadre impegnate in Europa League: “Le vittorie di Napoli, Lazio e Fiorentina sono significative e non capitate per caso. Abbiamo finalmente compreso come approcciare la competizione. E’ necessario attuare delle rotazioni; la novità è che ora sono sensate e figlie di una preparazione adeguata. Il Napoli ha qualcosa in più e può pensare anche alla finale. Higuain? Siamo fortunati ad avere un giocatore come lui nel nostro campionato. La Lazio è una squadra molto giovane, che difficilmente manterrà una costanza di rendimento. Qualche battuta d’arresto ci sarà, ma Biglia è fondamentale. Con lui Pioli può contare su tecnica, ordine ed esperienza. La Fiorentina ha dalla sua la compattezza del gruppo”. 

Il romanista Soddimo: “Un’emozione giocare all’Olimpico. La Lazio è forte ma vogliamo fare punti”

Domani per la prima volta nella storia si giocherà Lazio Frosinone. Una gara che Danilo Soddimo sente particolarmente vista la sua fede calcistica giallorossa: “E’ una partita come le altre, anche se per me giocare all’Olimpico sarà un’emozione unica visto che non ci sono riuscito con la maglia della squadra per cui tifo da bambino”. Ha dichiarato il centrocampista al Corriere dello Sport, che poi ha precisato: Sono un professionista e simpatizzante della Roma, ma nel mio quartiere ho tanti amici laziali ai quali non mancherei mai di rispetto. Preciso che faccio il tifo soltanto per una squadra, il Frosinone. Il club che mi ha dato la possibilità di prendermi grosse soddisfazioni, questa è una maglia a cui sono legato per l’affetto che provo nei confronti della società e dei nostri straordinari tifosi”. Sulla Lazio: “Siamo consapevoli che ci aspetta una partita tosta. Loro sono una squadra di qualità: basta citare Biglia, Candreva e Felipe Anderson. E’ fortissima sulle fasce dove non sarà facile contenerla e provare a farle male. In Serie A tutte le partite sono difficili, però il pari a Torino contro la Juventus e la vittoria contro l’Empoli hanno fatto crescere il nostro morale, non escludo che si possa ottenere un risultato positivo, anzi ci conto”. 

PRIMAVERA: Lazio-Crotone 1-0, Calì-gol fa tornare il sorriso ad Inzaghi

LAZIO-CROTONE 1-0

Marcatori: 39′ Calì (L)

LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Dovidio, Mattia, Cardelli, Germoni; Murgia, Borecki, Rokavec (65′ Bezziccheri); Verkaj (79′ Folorunsho); Calì (65′ Manoni), Rossi. A disp. Lazzari, Cinti, Quaglia, Bernardi, Cardoselli, Pedrazzini, Cotani, Nolano, Beqiri. All. Inzaghi

CROTONE (4-3-3): Viscovo; Faiello, Riggio, Cuomo, Nicoletti; Pupa, Cimino (90′ Federico), Aggiorno (85′ Colacchio); Tripicchio, Galli (58′ Dje Bidje), Bartolotti. A disp. Viscomi, Mbaye, Barca, Zaccaria. All. Parisi

Arbitro: Silvia Tea Spinelli (sez. Terni) ASS.: Notarangelo-Grossi.

NOTE. Ammoniti: 27′ Murgia (L), 73′ Manoni (L), 74′ Bezziccheri (L), 76′ Borecki (L), 84′ Pupa (C) Recupero: 1′ pt; 3′ st.

Dopo il pari interno contro il Palermo e la sconfitta contro il Bari, la Lazio Primavera di Simone Inzaghi si trova alle prese con la necessità di accelerare e migliorare il proprio rendimento in campionato. Di fronte al “Fersini” c’è un Crotone sulla carta ostico, reduce dalla bella vittoria a sorpresa in casa contro il Napoli. Il tecnico biancoceleste è ancora alle prese con diverse assenze, su tutte quella di Palombi in attacco. A centrocampo rientra però il tedesco di origini albanesi Clay Verkaj, mentre in avanti si trovano a far coppia per la prima volta Alessandro Rossi e Aimone Calì. Inzaghi passa dunque dal 4-3-3 al 4-3-1-2, modulo che potrà tornare utile al momento dell’arrivo del transfer del trequartista Dejan Sarac.

Nei primi dieci minuti di gioco la Lazio parte a testa bassa alla ricerca del vantaggio, ma il Crotone post-Napoli si dimostra solido così come ci si poteva aspettare. Una verticalizzazione di Verkaj per Calì crea qualche apprensione ai calabresi, ma la difesa rossoblu contiene bene. La prima grande occasione per la Lazio arriva al 13′, proprio su una conclusione di Calì dall’interno dell’area di rigore, che impegna severamente l’estremo difensore avversario Viscovo, bravo a respingere con i piedi. Al 22′ è ancora Calì a mancare una grande occasione, a tu per tu con Viscovo.

Il gol è comunque nell’aria, con la Lazio che domina e si rende di nuovo pericolosa con una punizione ben calciata da Murgia, che non trova però fortuna. La squadra di Inzaghi passa finalmente al 39′ con Calì. Le verticalizzazioni di Verkaj sono la chiave tattica della partita: stavolta l’imbeccata del tedesco è per l’inserimento in profondità di Rossi, che serve Calì il quale, al terzo tentativo, stavolta non sbaglia e scaglia il pallone alle spalle di Viscovo. Una rete che destabilizza nel finale di primo tempo il Crotone, che rischia di capitolare di nuovo su un tentativo di Rokavec. Verkaj è letteralmente scatenato e il fischio dell’arbitro, di fatto, viene in soccorso di un Crotone in netta difficoltà.

Nella seconda frazione di gioco il Crotone scende in campo determinato, dimostrando di non essere rassegnato all’idea della sconfitta. Per i calabresi, Tripicchio è il più pericoloso in fase offensiva, ma i rossoblu trovano uno scoglio insuperabile nella difesa biancoceleste. La prima grande occasione dal gol della ripresa arriva però poco prima del quarto d’ora ed è per la Lazio, con una conclusione di Murgia che finisce d’un soffio a lato. La Lazio preme alla ricerca del raddoppio, ma rischia di ripetere gli errori del match contro il Bari, lasciando spazi fatali agli avversari. Al 18′ il neo entrato Dje Bidje da ottima posizione manca clamorosamente il bersaglio, quindi subito dopo il terzino destro crotonese Faiello conclude quasi a botta sicura, trovando però il clamoroso salvataggio di Mattia in ripiegamento.

A metà del secondo tempo doppio cambio per Inzaghi, che inserisce Bezziccheri e Manoni al posto di Rokavec e Calì. I ritmi agonistici del match salgono col Crotone che resta in partita, e proprio i neo entrati biancocelesti vengono entrambi ammoniti dal direttore di gara, Silvia Tea Spinelli di Terni. E ancora i calabresi si rendono pericolosi con l’insidioso Dje Bidje, dimostrando come la partita sia più che mai in bilico. Entra anche Folorunsho, e al 35′ serve un pallone d’oro a Murgia, ma per il veterano del centrocampo biancoceleste il gol sembra proprio non voler arrivare. Al 38′ Matosevic è bravo in presa alta ed evita guai su in insidioso traversone di Tripicchio.

Scocca il 90′ ed è ancora Dje Bidje lo spauracchio della difesa biancoceleste, ma Matosevic continua a fare buona guardia. Silvia Tea Spinelli chiama tre minuti di recupero e la Lazio cerca di difendere un vantaggio che vale oro guadagnando secondi preziosissimi. E arriva il triplice fischio finale, che permette dunque alla Lazio di alzare le braccia al cielo: i biancocelesti si sbloccano dopo un pareggio e una sconfitta, e ora possono ripartire alla rincorsa delle zone nobili della classifica del girone C.

Fabio Belli

LITE TARE-GALTIER – Il St. Etienne smentisce

AGGIORNAMENTO 3/10/2015 “Contrariamente alle informazioni pubblicate da L’Equipe il Venerdì e trasmessa da diversi media, Christophe Galtier non ha mai avuto un alterco con i dirigenti della Lazio dopo la partita di UEFA Europa League. L’allenatore del Saint Etienne si è congratulato per l’accoglienza ricevuta da parte del club e del suo staff tecnico durante tutto il soggiorno della delegazione francese a Roma. Nel corso della sua conferenza stampa dopo la partita, ha insistito sul fatto che i dirigenti della Lazio avevano fatto ogni sforzo per assicurare alla squadra le migliori condizioni. Alla fine della partita , accompagnato dal direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, è anche andato negli spogliatoi per ringraziare l’allenatore Stefano Pioli. Il Saint Etienne non ammette che un’ informazione del genere possa essere diffusa in maniera erronea, mentre Christophe Galtier ha elogiato il fair play e l’organizzazione del club romano”. Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale del Saint Etienne. 

 

Al termine del match di Europa League, Lazio-Saint Etienne, terminato 3-2 per i capitolini, tra il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare, l’allenatore della squadra francese, Christophe Galtier, e Bernard Caiazzo, si è sfiorata la rissa. A svelare lo spiacevole episodio è stato il giornale francese “L’Equipe”, dichiarando che tutto è successo a causa delle lamentele dei transalpini riguardo l’arbitraggio. La formazione francese ha terminato la partita con solo nove uomini in campo a causa delle espulsioni decretate dal direttore di gara, il turco Ozkahya, di Beric, per la gomitata rifilata a Mauricio, e Bayal-Sall, per doppia ammonizione. Decisioni contestate aspramente al termine dell’incontro dai componenti della società francese. Particolarente dure le parole di Caiazzo, presidente del consiglio di sorveglianza, che ha definito l’arbitraggio «un’offesa per il calcio», parlando di «malafede» e «incompetenza».

ESCLUSIVA – Conosciamo meglio il Frosinone col direttore di tuttofrosinone.com

In vista del match di domani pomeriggio tra Lazio e Frosinone, la redazione di www.laziochannel.it ha intervistato Andrea Mastrantoni, direttore di Tuttofrosinone.com, per avere più notizie sulla compagine ciociara che domani arriverà  – per la prima volta nella sua lunga storia – allo Stadio Olimpico di Roma per giocare una gara valevole per il massimo campionato italiano. Un momento storico per tutto l’ambiente gialloblu che sta vivendo a mille questa esperienza in Serie A. Proprio per fare il punto della situazione, abbiamo pensato bene di intervistare chi segue quotidianamente la formazione di Stellone per capire che tipo di formazione dovrà aspettarsi la Lazio di mister Pioli che, se domani dovesse vincere, potrebbe trovarsi nei primissimi posti della classifica. Di seguito l’intervista:

Che Frosinone dobbiamo aspettarci all’Olimpico dopo l’ottima prova offerta contro l’Empoli?

“Un Frosinone sicuramente più sicuro di sè. Le due gare positive contro Juventus e Empoli hanno trasmesso fiducia in tutto l’ambiente. E per una squadra che deve mirare a salvarsi la fiducia è fondamentale”.

Dionisi dopo la storica doppietta di Lunedì scorso può considerarsi come il giocatore più temibile della compagine ciociara?

“Dionisi è sicuramente l’attaccante adesso più in forma del Frosinone ma non esiste un giocatore più temibile: esiste un gruppo che se gioca come sa e se gioca unito allora può far bene. E non sono le classiche frasi di circostanza sul gruppo: il Frosinone in queste tre stagioni ci ha abituato a stupire proprio con la forza del gruppo”.

Stellone adotterà il classico 4-4-2 oppure opterà per un modulo più guardingo?

“4-4-2. Diffidate da altre voci. Stellone partirà sempre con il 4-4-2 in campionato. Al massimo a gara in corso inveritrà gli esterni oppure passerà a tre a centrocampo se ne dovesse sentire il bisogno. Ma non esiste altro modulo in partenza”.

Blanchard dopo il gol allo Juventus Stadium, anche contro l’Empoli è riuscito ad offrire una prestazione più che sufficiente. Come giudica questo giocatore?

Blanchard è un difensore molto fisico e allo stesso tempo possiede una tecnica invidiabile per un centrale difensivo. Potrà solo che crescere in questa Serie A anche se, nonostante appunto il gol contro la Juventus, non ha offerto prestazioni sempre eccezionali in queste sei gare”.

Dopo la vittoria sull’Empoli, secondo lei possiamo affermare che il Frosinone ha maggior chance di rimanere in Serie A anche la prossima stagione, magari intervenendo nel mercato di riparazione?

“La società ci crede molto. E i tifosi anche. Tutti sanno che è estremamente difficile ma allo stesso tempo tutti sanno che ci si proverà fino alla fine. Le chance di restare in Serie A ci sono e chiaramente la salvezza va costruita in casa e non fuori casa. Tutto quello che arriverà lontano dal Matusa sarà un plus. I punti il Frosinone deve farli in casa!”.

Come procede la querelle legata allo stadio, ci sono novità all’orizzonte?
“E’ intervenuto direttamente il presidente Stirpe nella querelle stadio e adesso si sta portando avanti un progetto con l’amministrazione. Parliamo comunque, e questo va detto con chiarezza, di tempi non brevissimi. Anche la prossima stagione il Frosinone giocherà al Matusa”.

Quanta euforia si respira in città per questo storico traguardo raggiunto?
“L’euforia si respirava nei giorni subito dopo la promozione in Serie A. Adesso ci si confronta con la realtà. Più che altro si “lavora” tutti assieme, tifosi, società, squadra, per far si che di Frosinone se ne parli bene fuori”.

Tounkara si confessa: “Che emozione il mio primo gol in B. La Lazio? Spero di tornare…”

L’ex attaccante della primavera biancoceleste Mamadou Tounkara dopo un buonissimo impatto nella serie cadetta (che lo ha portato a realizzare il primo gol da professionista nella partita stravinta dal suo Crotone contro il Bari per 4 a 1) sta vivendo un periodo non fortunato a causa di un fastidioso infortunio che si sta rivelando più complicato del previsto. L’attaccante spagnolo, intatti, si era fermato una settimana fa alla vigilia della sfida del suo Crotone contro la Pro Vercelli, da lì in poi le cose sono via via peggiorate. L’affaticamento di cui è rimasto vittima sta dando più problemi del previsto e gli farà saltare anche la sfida contro la Salernitana. L’infortunio quindi ha momentaneamente rallentato il suo percorso di crescita, ma Mamadou non vede l’ora di tornare in campo per regalare altre gioie ai tifosi del Crotone (che hanno già ammirato le gesta di un altro ex primavera biancoceleste, attualmente nella rosa di Pioli, Danilo Cataldi).
Domani il Crotone Primavera incontrerà i ragazzi di Inzaghi con cui Mama è cresciuto e ha condiviso tante emozioni. Proprio di tali emozioni che la sfida di domani rievocherà oltre quelle che sta vivendo nel suo primo campionato da professionista l
‘attaccante spagnolo ha parlato ai microfoni del portale lalaziosiamonoi.it:

IL RECUPERO DALL’INFORTUNIO  “Ora va molto meglio, questa settimana ho ricominciato a lavorare e ho spinto. Vedremo se nella prossima potrò rientrare in campo. Spero di riprendermi presto perché ho tantissima voglia di giocare. La società mi sta tranquillizzando: dice che devo pensare solo a recuperare perché avrò tempo di dimostrare il mio valore. Il campionato è solo all’inizio.

PASSATO ALLA LAZIO E IL PRESENTE  “In generale mi manca tutto, il gruppo e i compagni. Anche se qui al Crotone mi sto trovando bene perché ho stretto nuove amicizie, sto lavorando molto soprattutto dal punto di vista atletico. É arrivato anche il gol all’esordio contro il Bari, è stata un’emozione speciale“.

DIFFERENZA TRA LAZIO E CROTONE – “Ma diciamo che qui è un po’ tutto diverso. A partire dal gioco, si tratta di una realtà totalmente differente sotto tanti punti di vista, come anche lo stile di vita”. 

NOSTALGIA PER INZAGHI – “Sì mi manca perché lui sa quello che posso dare, mi ha sempre fatto capire quali sono le mie potenzialità e mi ha aiutato tanto dal punto di vista della tattica. Al Crotone sto lavorando sodo perché voglio crescere”.

PRONOSTICO DI DOMANI – “Non lo so perché sono due squadre combattive e che puntano sulla forza del gruppo. Non ci sarà qualcuno in particolare che potrà fare la differenza, perché il campo riserva sempre sorprese. In partite del genere tutto può succedere”.

LA LAZIO DEI GRANDI – “La Lazio è la squadra che mi ha fatto crescere. Quest’anno ha preso tanti giovani e sono sicuro che farà benissimo anche in questo campionato”.

IL RAPPORTO CON PIOLI  “Lo voglio ringraziare per tutto quello che mi ha dato lo scorso anno durante il ritiro. Mi ha aiutato a credere in me stesso. L’insegnamento più grande? Mi diceva sempre di divertirmi ogni volta che scendevo in campo. Lo stimo come uomo e ringrazio anche tutto lo staff biancoceleste”.

MODELLO DI RIFERIMENTO  “Non c’è qualcuno a cui mi ispiro perché voglio sempre essere me stesso. Quest’anno nella Lazio ci sono tanti giocatori di qualità come Keita, Anderson, Milinkovic-Savic, Onazi. La mia speranza è quella di tornare presto a far parte di questo gruppo e confrontarmi con grandi campioni come Marchetti, Klose Candreva e tutti gli altri”.

 

Lazio, non sarà una passeggiata

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Mio fratello è figlio unico perchè è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone…“, così cantava Rino Gaetano nella celebre canzone del 1976. Effettivamente Long John non passò mai ai ciociari, ma forse il cantautore nativo di Crotone non avrebbe mai potuto immaginare che cosa sarebbe potuto accadere quello che effettivamente andrà in scena domenica alle ore 18 allo Stadio Olimpico di Roma: Lazio-Frosinone, campionato di Serie A stagione 2015/2016.

Proprio così, la Lazio ospiterà il Frosinone calcio, storica società del capoluogo laziale fondata nel 1912 e che dopo oltre cento anni di storia (nel mezzo anche una radiazione dalla FIGC nel 1990 e una conseguente ripartenza dai Dilettanti), è finalmente riuscita nell’impresa di centrare una storica promozione nella massima serie del calcio italiano.

I biancocelesti dal canto loro sono reduci da quattro risultati utili consecutivi, di cui due vittorie in campionato contro Genoa e Verona e la vittoria di Europa League nella battaglia di giovedì sera contro i francesi del Saint Etienne; i segnali di ripresa sono evidenti, lo spirito di gruppo tanto decantato da Stefano Pioli sta finalmente riemergendo e la squadra sembra di nuovo compatta e decisa a raggiungere gli obbiettivi prefissati ad inizio stagione. Il fatto che la prima vittoria esterna sia coincisa con il rientro del faro del centrocampo Lucas Biglia non è certamente un caso: l’argentino è il perno attorno a cui ruota la squadra, l’unico capace di dettare realmente i tempi di gioco, in attesa della definitiva esplosione del gioiellino Danilo Cataldi, talento ancora acerbo ma di sicuro avvenire.

Ora il Frosinone, prima della sosta per le nazionali, sembra essere la più facile delle occasioni per continuare il cammino intrapreso dalla compagine biancoceleste e quindi portare a tre il numero delle vittorie consecutive in campionato. Ma guai a sottovalutare i ciociari: non hanno alcuna intenzione di fare da comparse e di essere solo di passaggio nella massima serie e qunidi non verranno di certo a Roma per fare le vittime sacrificali. La squadra di mister Stellone non ha nulla da perdere, affronta le sue partite sapendo di partire, quasi sistematicamente da sfavorita, ma proprio per questo gioca con meno pressioni e affanni; il discorso inverso invece per la Lazio, che è quasi obbligata a vincere, sfruttando anche il fattore casa che quest anno vede i biancocelesti sempre vincenti fra le mura amiche. Mister Pioli sembra aver trovato la quadratura del cerchio, i giovani si stanno inserendo prepotentemente e con l’aumento dell’esperienza, anche il loro contributo può solamente aumentare progressivamente. Riuscire ad arrivare alla sosta con 15 punti ed una posizione di privilegio in classifica sarebbe di vitale importanza per le ambizioni dei biancocelesti; la sosta infatti servirà per recuperare i pezzi da 90 ancora ai box per infortunio: in primis c’è De Vrij, imprescindibile colonna della difesa laziale, colui che solo con la sua presenza riesce a migliorare in maniera esponenziale le prestazioni dei compagni di reparto; Klose, classe ed esperienza per un attacco che ha ancora tanto, troppo bisogno di lui ed infine Candreva, l’unico degli indisponibili che ha speranze reali di essere recuperato per la partita di domenica pomeriggio.

Fra due giorni alle ore 18 andrà quindi in scena Lazio-Frosinone, con buona pace di Rino Gaetano che aveva descritto il trasferimento di un campione come Giorgio Chinaglia alla squadra ciociara come un vero e proprio paradosso; non sarà una passeggiata certo, ma l’ambiente ha nuovamente fiducia nei mezzi e nelle potenzialità della truppa di mister Pioli, che a sua volta, ha di nuovo trovato fiducia in se stesso.

“Il cielo è sempre più blu”, per citare nuovamente il mai dimenticato cantautore romano di adozione. I tifosi laziali sperano che domenica sera possa essere ancora più blu. Bianco e blu. Avanti Lazio! Avanti Laziali!

Giulio Piras

Riedle elogia Klose: “E’ ancora il miglior bomber laziale”. Poi sui tifosi: “Credete nella Lazio”

Indossava la maglia numero 9 e, insieme a Ruben Sosa, formava la famosa coppia dei gemelli del gol. Stiamo parlando del tedesco Riedle, bomber biancoceleste dei primi anni 90. L’ex laziale non ha dimenticato i colori dell’aquila ed è intervenuto a Ominasport per parlare della sua ex squadra e di Klose: “Sono stato molto bene alla Lazio e quando posso vengo a Roma per seguirla da vicino. Ovviamente mi capita di parlare con i tifosi e dispiace vederli delusi. Devono credere in questa Lazio perchè lo scorso anno ha fatto molto bene“. Poi spiega il perchè è presente questo malumore tra i supporters laziali: “Credo che la delusione sta nel fatto di acquistare troppi giovani e pochi campioni affermati“. Poi chiusura su Klose: “E’ ancora il miglior bomber in circolazione. Quando sta bene fisicamente è ineguagliabile e non sono sorpreso del suo andamento in Serie A. Per me potrebbe giocare ancora qualche altro anno ad alti livelli“.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Frosinone: Stellone vuole l’impresa e conferma il 4-4-2

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Messa da parte l’importante (anche se con qualche sofferenza di troppo) parentesi Europea, per i ragazzi di Pioli non c’è un attimo per rilassarsi e dopodomani è già ora di campionato.
Domenica alle ore 18 andrà in scena una sorta di derby interregionale: il Frosinone, fresco di promozione in Serie A e reduce dalla prima storica vittoria nella massima serie nel posticipo di lunedì contro l’Empoli, è atteso allo Stadio Olimpico da una Lazio attualmente terza in classifica e uscita vittoriosa dalla battaglia infrasettimanale di Europa League contro il Saint Etienne. Insomma una Lazio che dopo la batosta di Napoli si sta trasformando diventando come piace ai tifosi, cioè: BRUTTA, SPORCACATTIVA, sopratutto all’Olimpico dove i ragazzi di Pioli stanno realizzando numeri degni di una Big del calcio Europeo: 5 vittorie su 5 gare davanti ai propri tifosi, soltanto il Bayern Monaco è riuscito a fare altrettanto (Torino e Villareal sono fermi a quota 4). E’ importante quindi sfruttare ancora una volta il “Fattore Olimpico” contro i ciociari, perché permetterebbe non solo di dare un importante iniezione di fiducia alla truppa biancoceleste , ma permetterebbe anche di arrivare alla sosta nel migliore dei modi.
Gli uomini di Pioli però non devono più fare passi indietro (come gli ultimi 20 minuti con i francesi), il Frosinone è una squadra in salute da non sottovalutare (la Juventus ne sa qualcosa), che punta sull’entusiasmo dei suoi giocatori per realizzare un’altra impresa e strappare ai biancocelesti qualche punto.

IL CAMPIONATO DEI CIOCIARI – Quella di lunedì sera, contro l’Empoli, è stata la prima storia vittoria in Serie A per gli uomini di Stellone. Era preventivabile una crescita visto l’entusiasmo che aveva portato l’aver ottenuto il primo punto in A con i campioni d’Italia allo Juventus Stadium, ottenuto proprio allo scadere. Questi quattro punti in due partite rappresentano un ottimo segnale di ripresa da un inizio di stagione non molto positivo, soprattutto sul piano dei risultati, con cinque sconfitte su altrettante gare ufficiali (Spezia (coppa italia), Torino, Atalanta, Roma, Bologna) anche se le prestazioni non sono mai mancate.

I SORVEGLIATI SPECIALI – Soddimo, Ciofani e Dionisi sono sono i giocatori da controllare a vista.  Soddimo (che ha dichiarato la sua fede romanista e sente molto la gara con i biancocelesti) è entrato nella storia segnando il primo gol in Serie A per i ciociari (ha siglato l’1-0 momentaneo contro il Torino, che poi si impose) e per lui quella contro la Lazio sarà una partita speciale. Ciofani e Dionisi sono le due punte che hanno portato la squadra in Serie A, grazie ai loro gol. In particolare il secondo, ora vive un momento di grazia e lo ha dimostrato lunedì, quando con la sua doppietta ha regalato al Frosinone 3 punti d’oro contro una diretta concorrente per la salvezza: l’Empoli.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Il Frosinone scenderà in campo con un 4-4-2, modulo sempre usato da Stellone in questa stagione. Per l’occasione il tecnico dei ciociari, recupera in cabina di regia l’austriaco Gucher, pedina fondamentale negli schemi dei gialloazzurri, rimasto in panchina nella vittoria interna contro l’Empoli per qualche problemino fisico. Ma perde Samuele Longo (il centravanti ex Inter ha rimediato un trauma distorsivo della caviglia sinistra durante l’allenamento di mercoledì pomeriggio e non sarà a disposizione di mister Stellone per le prossime due settimane).
Tanti i dubbi da sciogliere per il tecnico romano per la delicata sfida dell’Olimpico: primo dubbio
 sulla fascia destra, dove Stellone deve decidere tra una terna di soluzioni: Paganini, Tonev (favorito) e Verde sono in lotta per un solo posto;
In difesa spazio all’ex di turno Diakitè, affiancato da Blanchard al centro della difesa, con Rosi e Crivello (o Pavlovic) sulle corsie.
Quindi ricapitolando:
A difendere la porta di Leali ci saranno Rosi, Diakitè, Blanchard e Crivello, in ballottaggio con Pavlovic.
I due centrocampisti centrali dovrebbero essere Gori e Gucher, in vantaggio su Sammarco e Chibsah. Sulla corsia sinistra agirà Soddimo, mentre sull’altra fascia Stellone dovrebbe schierare Tonev, leggermente favorito su Paganini e Verde. In attacco invece confermatissima la coppia Dionisi-Ciofani, aiutati dagli inserimenti di SoddimoCastillo  e Verde pronti a subentrare.

PROBABILE FORMAZIONE – (4-4-2): Leali; Rosi, Diakitè, Blanchard, Crivello(Pavlovic); Tonev(Paganini/Verde), Gori, Gucher (Sammarco), Soddimo; Ciofani, Dionisi.  All. Stellone

Indisponibili:  Longo

Marco Lanari & Giulio Piras

Bacci: “Grazie a Pioli è tornata la vera Lazio. Biglia e Parolo…”

Dopo il successo ottenuto ieri sera con il Saint Etienne, la Lazio, si ritrova al comando del proprio girone a pari punti con il Dnipro. Sul terreno di gioco, a detta di Roberto Bacci, l’uomo della provvidenza è stato ancora una volta Lucas Biglia.

L’ex centrocampista biancoceleste, tramite Tuttomercatoweb.com, ha così commentato il successo dei biancocelesti:

“In questo momento la Lazio sembra essere tornata se stessa, sta crescendo e sembra che anche la fortunata sia tornata a guardare con occhio benevolo i biancocelesti. Che sia in fase di crescita è sotto gli occhi di tutti. Dopo il brutto inizio di campionato, soprattutto in trasferta, le cose stanno finalmente migliorando. Non era semplice reagire subito ma grazie anche al gran lavoro del tecnico ci sono riusciti. Alla faccia di tutti quelli che non credevano in lei la Lazio è tornata”.

Nell’incontro di ieri a parte la rete del solito Biglia, hanno trovato la via della rete anche Onazi e Hoedt:

“Sono contento per il difensore olandese. Il campionato italiano è difficile, agli stranieri serve tempo per ambientarsi. Era facile per lui deprimersi dopo la brutta serata di Napoli invece ha dimostrato grande carattere, uscendo alla grande dopo quella partita. Ieri sera è stato protagonista di una grande prestazione, realizzando anche uno splendido gol, non facile da fare per un difensore”.

I biancocelesti sono scesi in campo senza punta di ruolo, secondo te scelta tattica del tecnico o solo causa degli infortuni?

“Nel reparto avanzato abbiamo avuto molte difficoltà ma ora con la sosta speriamo che qualcuno possa recuperare. Djordjevic, Klose e Matri, non si regalano a nessuno, sono dei grandi giocatori, la loro mancanza si è sentita, anche se Keita ha saputo essere all’altezza giostrando in un ruolo non suo”.

Anche l’assenza di Biglia è stata determinante:

“Certo, questa squadra non può fare a meno di lui. Orchestra il centrocampo, guida i compagni, è cresciuto tanto. Ora ha anche preso familiarità con il gol, è insostituibile e difficilmente tradisce nelle partite determinanti. Come Parolo, suo compagno di reparto, è un’arma in più a disposizione di Pioli. Giocatori così forti ce ne sono pochi in Italia, ma anche in Europa non è facile trovarne”.