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Tamponi Lazio riprocessati: Immobile e Leiva negativi, Strakosha positivo

Tamponi Lazio riprocessati – E’ arrivato l’esito dei tamponi che sono stati controllati nuovamente da Futura Diagnostica

Tamponi Lazio riprocessati – La Procura ha richiesto di esaminare nuovamente i tamponi effettuati dalla Lazio prima della gara contro la Juventus dove, per il laboratorio di Avellino, risultavano tutti negativi. Invece, negli altri due laboratori Synalab e Campus Biomedico, Immobile, Strakosha e Leiva, risultavano positivi. Per questo, è stato inviato un perito esterno, per verificare l’indagato Massimo Taccone e il laboratorio Futura Diagnostica. Il contro esame, ha evidenziato che Leiva e Immobile erano negativi al test, come diceva lo stesso laboratorio campano, mentre Strakosha al contrario, era positivo. La Lazio quindi, è scesa in campo contro la Juventus senza 2 titolari, Leiva e Immobile che, avrebbero potuto regolarmente giocare aiutando la squadra. I tamponi sono stati riprocessati presso l’ospedale Moscati di Avellino.

Lazio Guido Paglia risponde a Barigelli: “Atteggiamento anti-Lazio”

11 nov. 2007-11 nov. 2019: Gabriele Sandri sempre nei nostri cuori

Lazio Guido Paglia risponde a Barigelli: “Atteggiamento anti-Lazio”

Lazio Guido Paglia, ex capo della comunicazione biancoceleste, ha voluto rispondere al diretto della Gazzetta dello Sport

Lazio Guido Paglia – A Radio Radio, è intervenuto il direttore della Gazzetta dello Sport Barigelli, che ha parlato nuovamente dei tamponi della Lazio, è arrivata la risposta di Guido Paglia: “Barigelli ha una rivalità che inizia da molto lontano, per questo ha detto tutte quelle cose, erano inevitabili per lui. Lui proviene dalla scuola del Messaggero dove la Lazio è considerata la cenerentola di casa, inutile che dica il contrario, perché nessuno gli crede al fatto che non vada contro i biancocelesti. Prima che succedesse tutto questo, del Covid, sulla Gazzetta la Lazio non veniva quasi mai menzionata, non c’era spazio. Per fortuna non ho parlato con lui, altrimenti l’avrai surclassato, perché bisogna sempre prendersi le proprie responsabilità”.

PROSEGUE

“Questo atteggiamento anti-Lazio ormai va avanti da mesi, addirittura da anni. Io sono un tifoso biancoceleste e ragiono di pancia andando su tutte le furie. In questo momento manca un po’ di comunicazione in società, ma ricordiamo che Diaconale non sta molto bene, quindi non può lasciarsi andare più di tanto. La situazione tra Lotito e Cairo la conoscono tutti, è storia vecchia, hanno avuto diversi scontri in Lega, la Lazio non è tenuta a chiamare Birigelli, dovrebbe essere il contrario. Credo che Pulcini lo querelerà per tutto quello che ha detto”.

11 nov. 2007-11 nov. 2019: Gabriele Sandri sempre nei nostri cuori

Tamponi Lazio – Il direttore della Gazzetta dello Sport si difende dalle accuse

LA NOSTRA STORIA Diego Fuser

LA NOSTRA STORIA L’11 novembre 1968 nasce a Venaria Reale Diego Fuser. Allenatore ed ex calciatore di ruolo centrocampista.

Cresciuto nel Torino Diego Fuser fa il suo esordio in Serie A a 19 anni per poi essere ingaggiato dal Milan per 7 miliardi di lire. In rossonero resta tre stagioni, la seconda in prestito alla Fiorentina. Con i rossoneri vince lo scudetto nel 1991-1992, la Coppa Campioni 1989-1990, la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale nel 1989. A Milano non trova spazio e nella stagione 1992-1993 viene ceduto alla Lazio per 7 miliardi di lire.

Nel 1998 vince con la squadra biancoceleste la Coppa Italia, alzata al cielo da capitano. Totalizza in tutto 242 presenze e 42 reti. Nell’estate dello stesso anno si trasferisce al Parma con cui vince Coppa Italia, Coppa UEFA e Supercoppa italiana. Dopo tre stagioni in Emilia si trasferisce per un breve periodo alla Roma. Lascia la massima serie dopo 405 partite e 65 reti, facendo ritorno nella stagione 2003-2004 per vestire la maglia granata in Serie B dove terminerà la carriera tra i professionisti.

L’ESPERIENZA IN ECCELLENZA

Nell’estate del 2004 passa al Canelli centrando la promozione in Serie D e trovando come compagno di squadra Gianluigi Lentini. Nell’estate del 2009, dopo una stagione alla Saviglianese, torna al Canelli dove resta alcuni mesi per poi passare alla Nicese, formazione militante nello stesso girone del campionato di Eccellenza Piemonte. A marzo 2010 la Nicese ufficializza Fuser con il ruolo di ‘giocatore-allenatore’ coadiuvato da Alessandro Musso, tecnico della squadra juniores.

Fra i dilettanti colleziona 135 gare e realizza 41 reti. Complessivamente 24 le stagioni di campionato disputate in carriera: 569 partite e 108 reti. A ottobre 2012, a un anno e mezzo dal suo ritiro quasi quarantaquattrenne, torna a giocare nel Colline Alfieri Don Bosco, squadra di San Damiano d’Asti militante nel torneo regionale di Promozione. A dicembre 2012 rescinde il contratto ponendo fine al calcio giocato.

NAZIONALE

Durante la carriera ha vestito la maglia dell’Italia 25 volte partecipando, sotto la guida di Arrigo Sacchi, agli Europei del 1996. Impiegato meno da Cesare Maldini, suo successore, Fuser ritrova la Nazionale con continuità sotto la gestione di Dino Zoff, che lo ha allenato alla Lazio. Viene impiegato costantemente per le qualificazioni ad Euro 2000 ma a causa di problemi fisici resta fuori dalla lista dei convocati per la fase finale.

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11 nov. 2007-11 nov. 2019: Gabriele Sandri sempre nei nostri cuori

Oggi, 11 novembre, è un giorno triste per tutti i tifosi della Lazio. Ma non solo, anche per i sostenitori delle altre squadre. In questo maledetto giorno ricorre la data della morte di Gabriele Sandri.

Una pessima giornata per tutti quei tifosi che ritengono con diritto la fede per la propria compagine del cuore motivo di orgoglio e di appartenenza a un mondo che va oltre il semplice significato della parola ‘tifo’. Un mondo che fa dell’onore e del rispetto le basi principali dell’intero universo della tifoseria. 11 novembre, giorno infausto per i tifosi biancocelesti, giorno in cui veniva a mancare Gabriele Sandri. Il giovane tifoso scomparso prematuramente nel 2007 nell’area di servizio di Badia al Pino. Deceduto a causa di un colpo di pistola esploso dall’agente della Polizia stradale  Luigi Spaccarotella. Mentre, l’allora ventiseienne sostenitore laziale, si stava recando in compagnia di alcuni amici a Milano per assistere all’incontro di calcio Inter-Lazio. Gabbo, questo il suo soprannome, è sempre nel cuore di tutti i sostenitori biancocelesti che lo ricordano con immenso affetto e commozione.

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Tamponi Lazio – Il direttore della Gazzetta dello Sport si difende dalle accuse

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Stefano Barigelli, direttore della Gazzetta dello Sport, ha parlato del caso dei tamponi della Lazio.

Le parole di Barigelli sul caso dei tamponi a radiosei. La Lazio ti ha mai chiamato in questi giorni? “No mai”, ha riferito Barigelli, “In passato ebbi una discussione piuttosto animata, non ricordo bene perché, con l’ex ufficio stampa della Lazio, Guido Paglia. In realtà in quel momento non c’era molto da criticare”. “Conosco Diaconale al quale mando un in bocca al lupo”, ha proseguito, “non conosco Stefano De Martino”. Sui rapporti con la Lazio: “Ci sono state su molte questioni visioni diverse ma non anti-Lotito, non una campagna contro Lotito. Sui tamponi, invece, abbiamo preso una posizione di opposizione perché la riteniamo una questione che può mettere in discussione la tenuta del sistema calcio in Italia. Il nostro campionato si regge con i fili, è evidente che andiamo incontro probabilmente ad un progressivo lockdown totale e siccome con il calcio voi e noi ci campiamo, per tenere in piedi il calcio serve la massima trasparenza”. “Un conto è Lotito e un conto è la Lazio”, ha ribadito comunque il direttore della GdS. “Nessuna sentenza. Stiamo parlando di una vicenda che è al vaglio della magistratura, non sono in grado di dire quali sono i tamponi giusti. Ho messo solo in fila dei fatti oggettivi. Il numero di tamponi contestati, che ce ne sono stati anche per altri club, alla Lazio sono tanti e riguardano laboratori diversi. Andiamo piano con le parole: a quanto mi risulta la Lazio non ha falsificato nulla, dobbiamo andare piano con le parole, qui si parla di reati penali. Sul giornale non abbiamo mai scritto questo”. E ancora: “Per quello che riguarda la Procura Federale, da quello che so la Lazio rischia di più per l’allenamento di Immobile il giorno dopo Torino-Lazio con un esito del tampone debolmente positivo dichiarato da Taccone del laboratorio di Avellino”. Sul caso di Ronaldo: “Anche Ronaldo ha violato il protocollo, è stata anche una violazione del protocollo in qualche modo arrogante, visto anche il giocatore. La Gazzetta ne ha parlato. A me il suo atteggiamento non è piaciuto. Non mi è parso educativo, su quella vicenda siamo stati con Spadafora, non con il giocatore”.

GOAL 50 – Vince Lewandowski. Anche Immobile nella classifica dei migliori calciatori 2019/20

Robert Lewandowski del Bayern Monaco e Pernille Harder del Chelsea hanno conquistato la tredicesima edizione della Goal 50. In classifica figura anche Ciro Immobile

 

La Goal 50 è il premio annuale istituito da Goal che premia i 25 migliori calciatori e le 25 migliori calciatrici attraverso i voti di centinaia di giornalisti e corrispondenti sparsi in tutto il Mondo.  Parlando in esclusiva a Goal, Lewandowski ha dichiarato: “Conquistare un premio individuale è molto bello. Il calcio è uno sport di squadra, ma questi premi significano molto per me. Dimostrano che il duro lavoro viene ripagato. Finché giochi a calcio devi restare affamato. Soltanto a carriera finita puoi concentrarti su quello che hai vinto. Arrivare al vertice è difficile, ma restare al vertice lo è ancora di più”. L’intervista completa realizzata con Lewandowski sarà pubblicata su Goal mercoledì 11 novembre. Il polacco ha conquistato il primo posto nella Goal 50 grazie ai 55 goal messi a segno nelle 47 gare disputate con la maglia del Bayern Monaco che gli hanno permesso di diventare il capocannoniere della Bundesliga, della DFB-Pokal e della Champions League, vinta proprio dal club tedesco. Alle spalle di Lewandowski, il centrocampista del Manchester City Kevin De Bruyne (2°), Lionel Messi (3°), Neymar (4°) e Cristiano Ronaldo (5°). Trova posto in classifica anche il capocannoniere della Serie A e Scarpa d’Oro 2019/2020 Ciro Immobile (19°), unico calciatore italiano presente nell’elenco maschile. Serie A rappresentata anche da Romelu Lukaku (15°) e Paulo Dybala (25°).

 

LA CLASIFICA FEMMINILE

Pernille Harder, invece, conquista la Goal 50 femminile per la seconda volta in quattro anni, essendo già stata nominata migliore calciatrice nel 2017. L’attaccante danese ha segnato 27 goal nelle 21 gare disputate col Wolfsburg in campionato e 9 in Champions League, prima di lasciare il club tedesco per trasferirsi al Chelsea. Intervistata in esclusiva da Goal, Pernille Harder ha dichiarato: “È sempre bello vincere dei premi individuali. Significa che stai facendo le cose giuste nel modo giusto. Naturalmente  vincere questi premi dipende anche dalla squadra e dal team. Ho avuto delle compagne di squadra fantastiche al Wolfsburg e mi sono divertita moltissimo“. L’intervista completa realizzata con Pernille Harder sarà pubblicata su Goal giovedì 12 novembre. Il podio delle calciatrici è completato da Vivianne Meidema, attaccante olandese dell’Arsenal e da Lucy Bronze, difensore inglese del Manchester City. In classifica è presente, per la prima volta, anche una calciatrice italiana: l’attaccante della Juventus Cristiana Girelli.

Non pagano gli stipendi di giugno: tre club di Serie A rischiano la penalizzazione

Tre club di Serie A a rischio penalizzazione per non aver pagato gli stipendi del mese di giugno

Tre società di Serie A devono ancora erogare gli stipendi del mese di giugno. Avranno a disposizione 6 giorni per rimettere le cose in regola. Il 16 novembre la data ultima entro la quale è possibile pagare gli stipendi arretrati e rimettersi in pari. In caso contrario, scatterebbe la penalizzazione in classifica (2 punti per gli stipendi netti e 2 per i contributi).

Lazio quanti punti partendo dallo svantaggio: la prima in Europa

Lazio quanti punti guadagnati da situazioni di svantaggio, sei la migliore in Europa a ribaltare la partita

Lazio quanti punti – Non mollare mai, è uno degli inni della Lazio e il mantra della squadra guidata da mister Inzaghi, fino alla fine. Già, perché le aquile, non si arrendono mai, se è possibile portare a casa qualche punticino, lottano finché l’arbitro non fischia e questa è una qualità non da tutti. Dall’anno scorso, i biancocelesti, sono riusciti a recuperare 33 punti da uno svantaggio iniziale, tutto iniziò con la super rimonta ai danni dell’Atalanta per 3-3, da lì, la banda di Inzaghi non si è più arresa e ha conquistato la classifica a suon di rimonte. 15 sono le partite rimontate in tutto, mentre in questa stagione sono ben 3: Lazio Inter 1-1, Torino Lazio 3-4 e infine il pareggio all’ultimo con il graffio di Caicedo contro la Juventus, gara terminata 1-1.

ECCO LA CLASSIFICA

Lazio 33

Atalanta 30

Liverpool 28

Rennes 25

Roma 24

Inter 23

Tottenham 22

Lipsia 22

Manchester United 22

Bologna 22

Lazio Reina: “Il derby te lo ricordano subito. Inzaghi è stato chiaro con me”

Roma Pellegrini e Fazio positivi al Covid: due in panchina a Genova

Lazio Reina: “Il derby te lo ricordano subito. Inzaghi è stato chiaro con me”

Lazio Reina nelle ultime giornate sta giocando moltissime partite, arrivato a parametro 0, lo spagnolo si sta ritagliando un posto importante

Lazio Reina – Pepe arrivato in grande sordina, sta piano piano, conquistando il posto e la fiducia di Inzaghi che nelle prime due partite l’ha schierato per dare un cambio a Strakosha ma successivamente è stato confermato a causa della mancanza di quest’ultimo. Grazie proprio a questa mancanza, lo spagnolo sta dimostrando di poter benissimo essere il titolare della Lazio, riuscendo spesso a effettuare parate degne di nota, dando anche sicurezza alla fase difensiva che si fida molto dei suoi piedi e riparte spesso da lui. Non a caso, Inzaghi l’ha richiesto espressamente, sapeva del suo carisma e della sua qualità, nonché della sua grande esperienza utile anche in Champions. Il portiere ha rilasciato un’intervista a Cadena Ser.

LA LAZIO

“Inzaghi è stato chiaro fin da subito, quando abbiamo parlato mi ha spiegato la situazione. In queste stagioni ci sono molte partite che sono tutte diverse e particolari. Devi essere sempre concentrato e preparato com’è accaduto ora. Il pareggio con la Juventus? Queste partite sono difficili, abbiamo molti giocatori indisponibili. Questa squadra però, non molla mai. Il derby con la Roma? Te ne parlano e ricordano praticamente subito”.

FUTURO

“Sicuramente allenerò, sì, farà l’allenatore, ne sono certo. Mi mancherà molto il calcio e la mia vita cambierà. Mi farò aiutare da uno psicologo dello sport o uno specialista. Ovviamente la mia famiglia mi starà vicino dandomi sostegno, ma avrò comunque bisogno di un aiuto. Non giocare spesso un po’ ti aiuta a capire che stai per smettere, ti fa quasi abituare all’idea. Molti si ritirano in una finale di Coppa del Mondo, come Zidane. Sono stato titolare fino a tre anni fa, poi sono andato al Milan, poi ho giocato con grande motivazione e soddisfazione all’Aston Villa. Ora qui alla Lazio non gioco tutte le partite e ti devi abituare a quest’idea”.

Tamponi Lazio Ferrero: “Non parliamo prima di sapere”

Roma Pellegrini e Fazio positivi al Covid: due in panchina a Genova

 

Roma Pellegrini e Fazio positivi al Covid: due in panchina a Genova

Roma Pellegrini e Fazio sono risultati positivi nonostante uno abbia giocato il giorno prima e l’altro sia rimasto in panchina a Genova

Roma Pellegrini e Fazio positivi al Covid 19, insieme a loro anche Boer e l’italiano Santon che, a differenza loro, non era stato convocato per la trasferta a Genova a causa di alcuni sintomi accusati prima della partenza. In casa Lazio la questione tamponi – Uefa e Lega sta prendendo sempre più piede, ormai, non si parla più del campo ma solo di questa situazione. Sono molti quelli che hanno accusato i biancocelesti di aver infranto il protocollo per permettere a Immobile e Leiva, di giocare la gara contro il Torino. Ricordiamo infatti che la Uefa fermò moltissimi giocatori prima della partenza per il Belgio per una positività riscontrata nel tampone, mentre tre giorni dopo sono risultati tutti negativi al test e sono così potuti scendere in campo regalando la vittoria alla Lazio.

POLEMICHE PER I TAMPONI

Da questa vittoria, sono scaturite molte polemiche perché poi, ben 2 giorni dopo, la Uefa ha ribloccato i tre calciatori; Immobile, Strakosha e Leiva continuando ad affermare che fossero positivi al Covid. Così i biancocelesti hanno rieffettuato i tamponi prima di giocare contro la Juventus e dal laboratorio di Avellino i risultati hanno dato tutti esito negativo.

LA LAZIO CRITICATA E LA ROMA?

Intorno a questa decisione, si è creato un vero e proprio caos, con tante accuse nei confronti della Lazio per un possibile mancato procedimento di protocollo pur di far giocare i suoi calciatori. Così non è stato, perché i risultati arrivati, erano tutti negativi nell’occasione di tutti i match per la Serie A. La Lazio però, continua a venire accusata, a breve ci sarà un controllo della procura per capire se siano stati rispettati tutti i procedimenti. Ora però, la domanda sorge dubbia, perché alla Lazio è stato fatto un processo quando, alla Roma in questi giorni stanno nascendo molti casi di positività?

DUE PESI E DUE MISURE?

Nella partita contro il Genoa, in panchina ci stavano Boer e Fazio, risultati “negativi” domenica e positivi nella giornata di ieri, mentre in campo è sceso Lorenzo Pellegrini che nella giornata di ieri, ha dichiarato di essere positivo. Il giorno prima quindi, erano tutti negativi, mentre il giorno dopo tutti positivi, però nessuno griderà allo scandalo come avvenuto con la Lazio. Probabilmente questa notizia farà capire che in questo periodo difficile queste situazione avvengono spesso e non c’è una mancanza di protocollo da parte di nessuno, altrimenti sarebbero due pesi e due misure.

LAZIO Luiz Felipe in Paideia per dei controlli

Tamponi Lazio Ferrero: “Non parliamo prima di sapere”

Tamponi Lazio Ferrero: “Non parliamo prima di sapere”

Tamponi Lazio Ferrero – Il presidente della Sampdoria non punta il dito contro la società biancoceleste

Tamponi Lazio Ferrero – In casa Lazio la questione che tiene banco negli ultimi è quella relativa ai tamponi. Nella puntata di ieri di Tiki Taka, era presente il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero che ha voluto parlare così della situazione: “Invece di parlare prima e infettare il calcio italiano con la polemica, come facciamo di solito, aspettiamo di sapere e vedere se la Lazio abbia commesso un reato. O vince sempre chi ce l’ha più duro? Facciamoci i c…i nostri”.

Caso tamponi Lazio, la Procura di Avellino nomina un nuovo perito

FIGC – Il presidente Gravina: “Collaborazione assente tra le Asl. L’Italia fa una brutta figura”

LAZIO Luiz Felipe in Paideia per dei controlli

Controlli medici in Paideia per Luiz Felipe all’indomani della partita contro la Juve.

Luiz Felipe si trova in Paideia per dei controlli medici. A darne notizia la società stessa tramite i canali social. All’indomani della partita all’Olimpico contro la Juventus, il giocatore ha raggiunto la clinica per alcuni accertamenti. Per la prova disputata contro i bianconeri, come riportato sulle nostre pagelle , si era meritato un 6,5, con questa motivazione: “Buona la prestazione del brasiliano che riesce ad arginare Ronaldo. Incolpevole sul gol. Prova comunque di maturità e di buon auspicio per il futuro”.

LAZIO JUVE Di Canio parla del gol di Caicedo

Paolo Di Canio ha analizzato il gol di Caicedo che ha portato i biancocelesti al pareggio.

Nel corso di un intervento su Sky Sport, l’ex Lazio Paolo Di Canio ha analizzato il gol a firma di Caicedo subito in extremis dalla Juve e parlato degli errori dei bianconeri. “L’unico incolpevole è Bonucci”, ha detto a proposito del pareggio, “Caicedo fa una gran cosa, si allunga con il suo gambone destro e anticipa il ritorno di Bonucci. Invece i due centrocampisti centrali si fanno superare, che dovrebbero fare i baluardi davanti la difesa: Bentancur con un tunnel”, mentre “chi arriva poi? Rabiot leva la gamba senza motivo invece di andare contro”. E ancora: “Dovevano mandare Correa sul fondo, che al massimo da là poteva crossare. Dybala non può farsi rotolare la palla sullo stinco” ma “anche sul fallo laterale ci sono stati 4 o 5 secondi e nessuno ha accorciato su Correa, che la prende e si gira”.

Caso tamponi Lazio, la Procura di Avellino nomina un nuovo perito

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I tamponi da accertare saranno riprocessati nei prossimi giorni all’ospedale Moscati di Avellino

In arrivo altre novità sul caso tamponi della Lazio. La Procura di Avellino ha infatti disposto di ripetere gli esami dei tamponi incerti. A tal proposito ha nominato come consulente tecnico la dottoressa Maria Landi, responsabile del dipartimento di Microbiologia e Virologia dell’ospedale irpino. Il fine è quello di chiarire la veridicità dei test effettuati dal laboratorio Futura Diagnostica, riferimento diagnostico dei biancoazzurri. Oltre a ciò, si attendono chiarimenti anche sulla posizione di Massimo Taccone, presidente del cda della struttura sanitaria , nei confronti del quale è stato aperto un fascicolo.

FIGC – Il presidente Gravina: “Collaborazione assente tra le Asl. L’Italia fa una brutta figura”

FIGC – Nella giornata di oggi, il Presidente Gravina è intervenuto a proposito della mancata collaborazione tra le asl sul territorio nazionale

Il presidente Gravina: “Sono preoccupato per il mancato coordinamento di alcune Asl, perché la mancata disponibilità di calciatori a livello internazionale porta a delle sanzioni. Ci siamo mossi con i ministri competenti. L’Italia da questo punto di vista non sta facendo una bella figura internazionale. Così  il presidente della Figc Gabriele Gravina, a margine del Consiglio Federale odierno.

LAZIO – Ok per i nazionali: partenza consentita a tutti a eccezione di Acerbi

Via libera ai Nazionali. La Asl di Roma a cui fa riferimento la Lazio non ha infatti posto nessun limite per quanto riguarda i giocatori che devono partite alla volta delle proprie selezioni

La società biancoceleste, dunque, non ha potuto far altro che lasciar partire i giocatori, alcuni come Milinkovic e Correa, già da ieri sera e altri che invece lasceranno Roma oggi. Diverso invece è il caso di Acerbi, fermato direttamente dalla Federcalcio in attesa di ulteriori sviluppi. Lo riferisce il giornalista Matteo Petrucci ai microfoni di Sky. 

TAMPONI LAZIO Taccone: “Immobile, Leiva e Strakosha negativi ai tre geni”

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TAMPONI LAZIO Taccone, socio del laboratorio ‘Futura Diagnostica’ di Avellino ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo.

TAMPONI LAZIO Taccone: “Alle brutte accuse rispondo in maniera molto semplice e personale. E se qualcuno vorrà rispondere, dovrà farlo a me. Credo che qualcuno voglia mettere lo zampino in una situazione trasparente. Avrei capito se la faccenda fosse partita dalla Procura di Roma. E’ stata invece quella di Avellino, che è venuta da noi a fare questi controlli e poi è andata a sindacare anche a Roma, a casa della Lazio”.

Il nostro è un laboratorio serio, riconosciuto a livello internazionale. Questa storia ci sta facendo male, alla nostra reputazione e al nostro lavoro. Abbiamo sempre lavorato con la massima correttezza e trasparenza per la Lazio. Quando escono dei casi positivi, lo comunichiamo a tutti. Analizziamo tutti e tre i geni, più il quarto di controllo inserito all’interno della provetta. Quando escono tutti e tre, la risposta è presente. Se invece non ne compare nessuno, sarà assente. Se ne appare solo uno, come accaduto a Immobile, segnaliamo la presenza del solo gene N

Noi diamo sempre le risposte corrette in base ai risultati riscontrati. Poi quello che accade dopo non ci compete. Comunque, il 6 novembre abbiamo ripetuto i test su Immobile, Leiva e Strakosha, che poi spontaneamente sono andati a farsi ricontrollare al campus Biomedico. Per il nostro laboratorio, tutti e tre erano negativi a tutti e tre i geni. Nella stessa seduta la Lazio ha avuto anche qualche positività, che abbiamo immediatamente segnalato. Per correttezza, dopo il risultato del Biomedico, abbiamo effettuato un secondo controllo presso un laboratorio di Napoli, MeriGen. Anche lì sono stati confermati i 4 positivi e l’assenza dei tre geni per Leiva e Strakosha, mentre per Immobile ci si è riservati un altro controllo. Stamattina mi ha chiamato e mi ha comunicato che Ciro era positivo solo al gene N. Che però è un gene ballerino, a volte esce positivo e altre no. E non può essere prova di un’infezione“.

La Guardia di Finanza di Avellino ha sequestrato tutti e sette questi campioni e tutto il materiale relativo all’iter avviato dalla Lazio il 6 novembre. Dico di più: secondo me, Immobile, Leiva e Strakosha avrebbero potuto giocare con la Juve al 100%. E quando tutto ciò verrà appurato, spero che Lotito faccia venire i sorci verdi a chi ha provato a metterci lo zampino, bloccandogli giocatori negativi“.

Coronavirus SS Lazio, rinviata audizione del dottor Pulcini 

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Rinviata l’udienza in procura; Pulcini era stato convocato per chiarimenti sul caso tamponi Lazio

Caso tamponi Covid Lazio. Stamane il dottor Ivo Pulcini, responsabile dello staff sanitario della squadra biancoceleste, era atteso in procura federale per l’audizione sul caso in questione, ma non si è presentato. E’ stata quindi fatta richiesta di rinvio dell’udienza da parte dei legali della SS Lazio. Il motivo della mancata presenza del medico sarebbe legato a questioni di salute dello stesso. Pulcini ha infatti presentato un certificato medico, attestante la sua impossibilità a presentarsi in udienza, che è stata quindi rinviata. La notizia è stata fornita all’Ansa dall’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile.

 

Lazio Inzaghi è il tifoso numero uno: esultanza al gol di Caicedo

Lazio Inzaghi è il mister che tutti i tifosi vorrebbero avere nelle proprie squadre

Lazio Inzaghi – Sì, tutti lo vorrebbero avere perché non è solo un tecnico bravissimo che ancora crescerà diventando sempre più forte, ma è anche un tifoso, un tifoso biancoceleste. Lo dimostra in ogni occasione, difendendo questa squadra, la sua squadra ma soprattutto nelle esultanze. Dopo il pareggio di Caicedo, è arrivata l’ennesima esultanza che sta facendo il giro sui social, perché la sua corsa sfrenata per andare ad abbracciare ed esultare insieme alla pantera è stata quella che avremmo voluto fare tutti noi tifosi. Non solo, ma poco prima del fischio finale, la Lazio ha avuto l’occasione di pareggiare la partita ma tutto è nato grazie a un suggerimento del mister, o meglio, un’imposizione considerando la spinta e l’urlo che ha cacciato nei confronti di Marusic. Il montenegrino infatti, stava per battere la rimessa indietro, a un difensore mentre il tecnico lo ha subito spinto nell’altra direzione dicendogli che ormai mancava poco e così Marusic è riuscito a passare palla a Correa e da qui è nata l’azione del gol. Telecomanda i suoi giocatori per arrivare alle azione da gol e anche in questa occasioni c’è riuscito. La corsa verso Caicedo è ancora degna di un calciatore che potrebbe benissimo rimettersi gli scarpini. Ecco i video:

https://twitter.com/OfficialSSLazio/status/1325738878188351488

La Gazzetta dello Sport vicina alla sua dipendente Elisabetta Esposito

Lazio Caicedo ringrazia i tifosi ed esulta: “Amami o faccio un Caicedo”

La Gazzetta dello Sport vicina alla sua dipendente Elisabetta Esposito

La Gazzetta dello Sport dopo le accuse nei confronti della Lazio degli ultimi giorni, si schiera in favore della sua dipendente Elisabetta Esposito

La Gazzetta dello Sport  – In questi giorni, intorno alla Lazio, si è creato un caos a causa dei tamponi e della positività di alcuni calciatori che per l’Uefa erano positivi mentre per la Serie A negativi. Ai tifosi biancocelesti, non sono piaciuti per niente gli articoli effettuati dalla Gazzetta delle Sport per via di Cairo, editore del giornale e ultimamente nemico dichiarato di Lotito. Il presidente del Torino, ha chiesto la vittoria a tavolino contro la Lazio per 3-0, perché non gli è andata giù la sconfitta, sui suoi giornali è iniziata una vera e propria crociata contro la Lazio parlando di scandalo tamponi. Questa cosa, ha fatto infuriare il popolo biancoceleste che, è riuscito a trovare l’autore di uno degli articoli contro i biancocelesti scritti da Elisabetta Esposito. Sul suo profilo social, è apparsa con la maglietta della Roma, precisamente di Totti, questo, ha fatto infuriare i tifosi che l’hanno accusata di aver scritto l’articolo per danneggiare l’immagine della Lazio.

LA GAZZETTA DIFENDE ELISABETTA ESPOSITO

La Gazzetta ha fatto sapere, che la giornalista, ha ricevuto delle minacce e insulti da dei tifosi a seguito degli articoli scritti e pubblicati sui tamponi della Lazio. Questi, sono arrivati tramite social e con uno striscione esposto su un cavalcavia di Roma nella giornata di ieri. Nell’articolo si legge così: “I cdr della Gazzetta dello Sport e del Corriere della Sera, in rappresentanza di tutti i colleghi delle due redazioni, esprimono totale solidarietà e sostegno a Elisabetta, che ha fatto solo il suo lavoro con scrupolo e serietà, e auspicano che le minacce vengano attentamente vagliate dalle forze dell’ordine e che sia garantita la sua sicurezza e quella della famiglia”.

Lazio niente partenza per i Nazionali: le Asl bloccano i giocatori