Sconcerti Carica La Roma per il Derby del prossimo 15 gennaio: le parole del giornalista.
Sconcerti Carica La Roma. Con la vittoria di ieri a Crotone, i giallorossi, attualmente terzi in classifica, hanno ridotto a 3 le lunghezze di distacco sull’Inter, ko con la Samp. E domenica il lunch match proporrà proprio lo scontro diretto, in quel dell’Olimpico. A cui gli uomini di Fonseca arriveranno con un ‘tabù big‘: ben 8 infatti le reti incassate tra il match contro l’Atalanta e quello contro il Napoli, cui si aggiungono i due pari con Milan e Juventus. Un’occasione d’oro dunque: occasione doppia, se si considera che poi venerdì 15 gennaio ci sarà la visita alla Lazio, nel derby. Dell’argomento Sconcerti ha parlato a ‘calciomercato.com’, queste le sue parole:
“La Roma però ha anche un limite: non ha ancora battuto una squadra di classifica e ha preso 4 gol a Bergamo e a Napoli. Ma ora può rimediare: in otto giorni avrà infatti Inter e Lazio. Io credo che saprà farlo“.
Lazio aumentano i diffidati in vista del derby, domenica ci sarà il Parma, occhio al cartellino
Lazio aumentano i diffidati – Dopo la vittoria contro la Fiorentina, la Lazio si lascia finalmente alle spalle diverse partite negative. Ora però, bisognerà affrontare il Parma, sulla carta una partita facile ma come al solito, non sarà così. Infatti stanno per cambiare allenatore e i calciatori dimostreranno fin da subito il loro valore. Ma i biancocelesti, dovranno fare attenzione ai falli, ne hanno commessi troppi fino a questo momento. Anche ieri è arrivato l’ennesimo cartellino ai danni di Escalante e Hoedt. Ma bisognerà fare attenzione ai cartellini, infatti dopo il Parma, ci sarà il derby e la Lazio al momento ha ben 4 diffidati: Fares, Escalante, Caicedo e Hoedt. Bisognerà quindi fare molto attenzione, Inzaghi non può permettersi ulteriori assenze. In casa Roma ci sono invece due diffidati: Ibanez e Cristante.
Lazio Pereira non ci sta, il brasiliano non ha gradito la mancata chiamata per l’ingresso in campo
Lazio Pereira – Già da diverso tempo, l’ex Manchester United chiede di giocare di più, ha voglia di mettersi in mostra e aiutare la squadra. Ieri, era stato inserito nella probabile formazione titolare, accanto a Caicedo per la mancata assenza di Immobile che invece, è riuscito a stringere i denti e a giocare dall’inizio.Tutto normale, se non fosse che il brasiliano si aspettava di subentrare al posto dell’ecuadoriano, invece Inzaghi ha preferito l’ingresso di Akpa Akpro avanzando Luis Alberto. Ma la sua arrabbiatura arriva a 5 minuti dalla fine, quando ormai si era tolto la tuta pronto a entrare e invece ha visto indicare la lavagna luminosa con il numeri di Muriqi enon il suo. A questo punto, non ce l’ha più fatta e ha abbandonato la panchina dirigendosi verso gli spogliatoi. Inzaghi ora, dovrà dialogare con il ragazzo e ricucire un piccolo rapporto, Andreas sperava di avere la sua chance, ormai la richiede da diverso tempo, il mister dovrà fargli capire che al momento giusto avrà la sua opportunità.
LAZIO FIORENTINA Farris – Al termine del match, il vice di Simone Inzaghi ha analizzato la vittoria ai microfoni di Dazn
LAZIO FIORENTINA Farris: “Simone Inzaghi si scusa per la sua assenza. A fine partita era senza voce e non riusciva a dare nemmeno le indicazioni. Oggi abbiamo vinto una partita sporca, probabilmente quella giocata meno bene tra le ultime. Serviva questa prestazione da squadra compatta. Un esempio è il salvataggio di Milinkovic sulla linea di testa. Oggi abbiamo vinto di cuore e questo un segnale importante. Fatica in campionato? Dobbiamo smettere di pensare allo scorso anno. Abbiamo vissuto un sogno e tutti sanno come è andata. Oggi siamo più indietro rispetto alle altre squadre anche a causa dell’impegno in Champions. Immobile? Ciro è partito un po’ a rallentatore quest’anno ma poi ha rimediato. L’intesa con Luis Alberto funziona benissimo. Quest’anno c’è stata un’evoluzione anche da parte degli avversari. Ci studiano e cercano di non metterci nelle condizioni di sfruttare le caratteristiche migliori. Questi 3 punti sono fondamentali sotto l’aspetto mentale. Assenze? Speriamo di recuperare in breve i nostri giocatori. Fares non si è ancora inserito ancora a pieno. Lulic è la storia della Lazio e abbiamo bisogno della rosa al completo il prima possibile. Mercato? Se arriverà qualcuno sarà Simone a parlarne con la società”.
LAZIO FIORENTINA Immobile – Al fischio finale, il bomber biancoceleste ha commentato il 2-1 sui viola
LAZIO FIORENTINA Immobile: “Venivamo da un periodo complicato e oggi volevo esserci a tutti i costi, avevo un fastidio al tendine ma ho stretto i denti. Quest’anno facciamo fatica a segnare e subiamo un po’ troppi gol, dobbiamo migliorare e dare sempre il 100%. In classifica siamo un po’ in ritardo e dobbiamo provare a cambiare le cose. Ora serve continuità. Luis Alberto? Sta facendo grandi cose. Archiviamo questa partita e domani testa al Parma. Riposo contro i gialloblu? Non so, vedremo“. Così Ciro Immobile ai microfoni di Dazn.
Pagelle Lazio Fiorentina – I biancocelesti tornano alla vittoria dopo tantissimo tempo, soprattutto all’Olimpico dove il successo sembrava ormai impossibile
Pagelle Lazio Fiorentina
STRAKOSHA – Torna a difendere la porta biancoceleste dopo tante partite. Purtroppo per lui niente clean sheet, nel finale non si capisce con Radu e un suo passaggio da il via all’azione che porta al rigore della Fiorentina. Per il resto non è stato mai impegnato. Voto 6
LUIZ FELIPE – Il brasiliano è sempre puntuali sulle chiusure, unica pecca è l’intervento inutile che gli costa l’ammonizione. Non torna in campo nella ripresa a causa dell’ammonizione ricevuta. Voto 6. – 45′ PATRIC – Non un’entrata brillante per il numero 4 che per poco non rischia di far subire la rete del 2-1 con un brutto retropassaggio che mette in difficoltà Strakosha. Voto 5,5
HOEDT – L’olandese commette due errori importanti: sul primo si salva grazie a un recupero, mentre al 90′ concede un rigore ingenuo che fa tremare i minuti finali biancocelesti. Voto 5
ACERBI– Il leone come al solito spinge sulla fascia e grazie a un suo cross nasce l’azione del vantaggio biancoceleste. In difesa copre come sempre. Voto 6,5
LAZZARI – Finalmente l’esterno piazza l’assist vincente che permette a Caicedo di realizzare il gol. Si propone e spinge, sembra quello dell’anno scorso. Voto 6. RADU – Non tocca molti palloni, appare distratto fin da subito, soprattutto sul passaggio di Strakosha dove rimane fermo e fa partire l’azione del rigore viola. Voto 5,5
MILINKOVIC – Il sergente inizia bene, difende e attacca, prestazione sufficiente per lui. Voto 6,5
ESCALANTE – Sostituisce Leiva e come al solito è preciso e puntuale sulle chiusure e ripartenze. Voto 6. CATALDI S.V
LUIS ALBERTO – Lo spagnolo oggi è in forma, illumina con le giocate. Tanta corsa e voglia di vincere fino all’ultimo minuto dove continua a ripartire in contropiede. Voto 6,5
MARUSIC – Prova normale per il montenegrino che non si fa mai superare sull’out mancino. Voto 6
CAICEDO – La pantera mette il graffio sulla rete iniziale biancoceleste realizzando così il sul quinto gol in campionato. Buona partita per lui, Felipe fa a sportellate con gli avversari e ruba spesso palla. Voto 7. AKPA AKPRO – Entra ma non tocca moltissimi palloni, prova a portare su la squadra, partita normale. Voto 6
IMMOBILE – Gli viene annullato il gol del 2-0 dopo un assist al bacio di Luis Alberto ma non demorde. Corre su tutti i palloni e cerca di aiutare la squadra nonostante il problema alla caviglia. Segna il gol del 2-0 gonfiando la rete su una respinta del portiere Drawgoski. Voto 7,5. MURIQI S.V
INZAGHI – L’allenatore forse sbaglia qualche cambio finale ma porta comunque una vittoria importante a casa. Voto 7
Il 6 gennaio 2005 davanti a 65.000 spettatori si gioca il derby Lazio-Roma, una partita tirata dall’inizio alla fine e anche oltre. I biancocelesti si presentano in campo per l’ennesima volta da sfavoriti: la zona retrocessione è a un passo.
Sulla panchina siede il nuovo allenatore Giuseppe Papadopulo che ha appena preso il posto di Mimmo Caso. Inoltre la squadra biancoceleste è reduce da ben dieci derby senza vittorie (l’ultimo successo è arrivato il 25 marzo 2000, 2-1 nella stagione dello Scudetto). A trascinare sul campo la Lazio dopo una vigilia animata dalle punzecchiature a distanza tra Paolo Di Canio e il capitano della Roma Francesco Totti è stato proprio l’attaccante laziale, tornato all’inizio della stagione dopo un lungo esilio, che dopo sedici anni torna al gol nel derby e corre sotto la curva giallorossa a irridere gli avversari. La squadra di Papadopulo si presenta in campo largamente rimaneggiata.
Al centro della difesa il nuovo tecnico schiera addirittura Giannichedda al fianco di Talamonti per far fronte alle assenze di Couto e Siviglia. Emanuele Filippini agisce come terzino sinistro per via delle assenze contemporanee di Seric e Zauri. Rocchi è l’unica punta. Ma nonostante le defaillance sin dall’inizio dell’incontro l’approccio alla partita della Lazio è migliore di quello della Roma, i giocatori mettono in campo il cuore dando tutto ciò che hanno dentro e il risultato è quello di conquistare una certa supremazia territoriale e di annullare, grazie agli spietati fratelli Filippini, il numero dieci giallorosso. La partita è spigolosa, gli uomini in campo non si risparmiano colpi vietati e per il direttore di gara, Dondarini di Finale Emilia, non è facile mantenere la gara nei limiti della correttezza.
Le prime occasioni di gioco sono tutte di marca biancoceleste ma la retroguardia giallorossa fa buona guardia sventando in ogni frangente. Al 29′ però niente può fare e si deve inchinare al gran gol di Paolo Di Canio. L’attaccante biancoceleste sfruttando un lancio illuminante di Liverani è bravissimo ad inserirsi tra due difensori giallorossi ed a battere Pellizzoli con un tiro a metà altezza che termina la sua corsa alle spalle dell’estremo romanista. Come già fatto nel 1989, dopo un precedente derby sempre vinto dai biancocelesti per 1-0 con una sua rete, Di Canio torna a festeggiare sotto la Curva romanista, suscitando la rabbia e la reazione dei giocatori giallorossi. La partita si fa più maschia, diverse mischie si accendono sul terreno di gioco ma è sempre la Lazio a dettare i ritmi della gara.
Per vedere una qualche reazione dei rivali bisogna aspettare la ripresa: in un paio di circostanze i giallorossi sfiorano il pareggio con Cufrè per poi colpire al 68′ grazie ad un colpo di testa di Cassano su centro di Panucci. Il risultato di parità resiste però solo cinque minuti, quando è Cesar a riportare in vantaggio la squadra di Papadopulo. Al 74′ su un cross dalla destra di Oddo è ancora una volta il trascinatore Di Canio a spizzare con il tacco la sfera verso il brasiliano che con un preciso rasoterra fulmina ancora una volta Pellizzoli rimasto immobile e completamente spiazzato dalla conclusione. La Roma fiaccata nell’animo non reagisce ed è ancora la Lazio a sfiorare la terza rete con Rocchi, che su lancio di Liverani – uno dei migliori in campo – salta anche il portiere giallorosso ma manca il gol perdendo l’equilibrio.
La scena però si ripete all’84’ e questa volta l’attaccante biancoceleste non sbaglia: è ancora Liverani che con un lancio preciso lo mette davanti al portiere giallorosso; Rocchi con un colpo di testa lo beffa in uscita per poi depositare il pallone nella rete incustodita e sigillare la splendida serata dei biancocelesti. Al 90′ Simone Inzaghi rileva Di Canio. All’uscita del campo l’attaccante biancoceleste “mostra” a tutto lo stadio il numero tre con la mano, tre come i gol rifilati ai rivali. Nei sette minuti di recupero concessi gli animi si accendono ancor di più ma a livello di risultato niente cambia e la Lazio torna al successo tra l’euforia dei suoi giocatori e la gioia dei tifosi biancocelesti.
Al termine della gara Paolo Di Canio intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti ha esternato tutta la sua gioia per la vittoria: “È una serata incredibile, non credevo potesse essere così bello tornare a vincere il derby, non speravo di vivere emozioni come questa. Con questa maglia non mi fa paura niente. La mia esultanza sotto la Sud non voleva offendere nessuno, non ho fatto nulla di male, Sono tornato vecchio e ho cercato di rivivere lo stesso momento di sedici anni fa. Vorrei far presente che anche Totti, tempo fa, festeggiò un derby offendendo la nostra tifoseria. Quanto agli sfottò, ci devono essere in un derby”.
IL TABELLINO
LAZIO: Peruzzi, Oddo, Talamonti, Giannichedda, E. Filippini, A. Filippini, Dabo (89’ Manfredini), Liverani, Cesar, Di Canio (90’ S. Inzaghi), Rocchi (86’ Muzzi). A disp.: Sereni, Lequi, Oscar Lopez, Pandev. All.: Papadopulo
ROMA: Pelizzoli, Mexes, Dellas, Ferrari (46’ Corvia), Panucci, Perrotta (58’ Aquilani), De Rossi (79’ Candela), Cufré, Mancini, Totti, Cassano. A disp.: Zotti, Sartor, Scurto, Mido. All.: Delneri
Arbitro: Sig. Dondarini (Finale Emilia)
Marcatori: 29’ Di Canio, 68’ Cassano, 74’ Cesar, 84’ Rocchi
Note: serata non fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti E.Filippini, Liverani, A.Filippini, Cufré, Totti e Aquilani per gioco scorretto, Rocchi, Perrotta, Mancini e Cassano per comportamento non regolamentare. Angoli 8-4 per la Lazio. Recuperi: 1′ p.t., 7′ s.t.
Spettatori: 65.000 circa di cui 36.074 paganti per un incasso di € 1.031.605,00, abbonati 28.660 per una quota partita di € 389.886,61.
Il 6 gennaio 1966 a Santa Maria la Fossa, in prov. di Caserta, veniva alla luce uno dei giocatori della Lazio più vincente di tutti i tempi: AttilioLombardo.
Trasferitosi sin da bambino a Zelo Buon Persico, in prov. di Milano, Attilio Lombardo inizia a giocare appena diciottenne in Serie C2 con il Pergocrema. Nel 1985 passa in Serie B alla Cremonese. Dopo quattro anni nelle fila dei grigio-rossi nel 1989 arriva alla Sampdoria, guidata all’epoca da Vujadin Boškov, per 4 miliardi di lire. Con la squadra ligure vinse la Coppa delle Coppe 1989-1990, lo Scudetto nel 1990-1991, la Supercoppa italiana nel 1991, la Coppa Italia 1993-1994. Fu fra i giocatori più importanti di quella squadra che arrivò alla finale di Coppa dei Campioni persa ai supplementari contro il Barcellona nel 1991-1992. Nell’estate del 1995 passa alla Juventus di Lippi per 10,5 miliardi di lire, però durante il precampionato si infortuna seriamente ad una gamba (frattura di tibia e perone), stop che lo costrinse a restare fermo per un lungo periodo. In bianconero Lombardo vince la Champions League 1995-1996 e lo Scudetto 1996-1997. Nel 1997 si trasferisce per 5,9 miliardi di lire al Crystal Palace in Inghilterra, dove resta per una stagione e mezza e dove, il 13 marzo del 1998, assume la carica di allenatore ad interim fino al 29 aprile.
L’ARRIVO ALLA LAZIO
Il 21 gennaio 1999 torna in Italia per giocare nella Lazio, dove resta fino a gennaio 2001, conquistando lo Scudetto 1999-2000, il terzo della sua carriera dopo quelli vinti con la Sampdoria e con la Juventus. Nel mercato invernale del 2001 torna alla Sampdoria in Serie B, dove l’anno successivo chiude la carriera da calciatore. Per 18 volte ha indossato la casacca della Nazionale ma non ebbe fortuna poiché pur avendo preso parte ad alcune gare di qualificazione per i Mondiali 1994 e 1998 e per l’Europeo 1996 non partecipò a nessuna competizione.
LA CARRIERA DA ALLENATORE
Una volta appesi gli scarpini al chiodo inizia la carriera da allenatore nelle giovanili della Sampdoria, arrivando nel 2005/06 anche ad allenare la Primavera. In seguito allena il Chiasso, il Castelnuovo Garfagnana e il Legnano. Nel 2009 allena lo Spezia in Lega Pro Seconda Divisione fino al 12 ottobre quando si dimette lasciando la squadra al terzo posto. L’anno dopo è al Manchester City, guidato dall’ex compagno di squadra Roberto Mancini, dove ricopre il ruolo di osservatore. Nel 2012 diventa allenatore dell’Under-21 dei Citizen. Il 15 maggio 2013, in seguito all’esonero di Mancini, si dimette dall’incarico. Nel settembre 2013, sempre al fianco del Mancio va al Galatasaray, ricoprendo il ruolo di collaboratore tecnico. Nel 2014 viene ingaggiato come vice allenatore dallo Schalke 04 allenato da Roberto Di Matteo. Il 26 maggio 2015 dopo le dimissioni di Di Matteo lascia l’incarico. Il 21 maggio 2016 con l’arrivo al Torino di Sinisa Mihajlovic come allenatore, ne diviene il vice. Viene esonerato il 4 gennaio 2018 insieme al resto dello staff.
In conferenza stampa il mister biancoceleste fa una serie di valutazioni sulle ultime gare, con l’occhio già rivolto alla gara di domani
Casa Lazio. A 24 ore dal match che si svolgerà all’Olimpico contro la Fiorentina il mister Inzaghi ha rilasciato una serie di importanti dichiarazioni in conferenza stampa. “Sappiamo quanto sarà importante la partita di domani con la Fiorentina. Nelle ultime tre gare abbiamo fatto cose buone, ma abbiamo sbagliato 15 minuti a Milano ed il secondo tempo contro il Genova. Questi blackout ci sono costati punti importanti. Ora siamo concentrati sulla Fiorentina, voglio vedere grandi intenzioni da parte della squadra, sarà una partita molto importante“. E in merito alle voci di presunti errori arbitrali, Inzaghi glissa: “Non voglio alibi per la mia squadra. Ci sono stati errori arbitrali che ci hanno penalizzati nel corso delle ultime gare, ma dobbiamo essere più forti delle sviste. Dobbiamo rimanere compatti e uniti. Domani incontreremo una squadra in salute, la Fiorentina è reduce da una vittoria contro la Juventus e un pareggio contro il Bologna. Hanno tanti calciatori di qualità, dovremo fare attenzione giocando la gara nel miglior modo possibile”.
CALCIOMERCATO Lazio – Non è stato brillante l’inizio dell’avventura biancoceleste per Vedat Muriqi. Ritorno in Turchia per lui?
CALCIOMERCATO Lazio – Fin qui Vedat Muriqi ha collezionato appena 7 presenze in campionato e 4 in Champions senza mai trovare la via del gol. Oltretutto l’ex Fenerbahce ha faticato a trovare continuità anche con l’attacco in emergenza, pertanto non è da escludere una sua cessione sebbene Inzaghi abbia fatto presente l’importanza del giocatore nell’economia della squadra. Su di lui, stando a quanto riportato dai media turchi, si sarebbe mosso il Galatasaray. Entro la prossima settimana i dirigenti del club si recheranno a Roma per incontrare il giocatore e discutere di un’eventuale trattativa.
FIORENTINA Prandelli – Nella giornata odierna, il tecnico viola è intervenuto in conferenza e ha presentato il match contro la Lazio
FIORENTINA Prandelli: “È chiaro che quando giochi contro grandi squadre, devi essere ordinato e bravo. Quando conquisti palla devi essere determinato a ribaltare sulla transizione. Dobbiamo essere consapevoli di poter essere in grado di far male anche alla Lazio. È una squadra che gioca insieme da tanti anni. Hanno fiducia ed hanno 3-4 giocatori sopra la media. È una squadra pericolosa, non a caso è in Champions League. Complimenti a Inzaghi e alla società, una squadra organizzata e con idee”.
LAZIO FIORENTINA Inzaghi – Questo pomeriggio il tecnico biancoceleste ha presentato il match di domani contro i viola
LAZIO FIORENTINA Inzaghi: “Sappiamo quanto sarà importante la partita di domani con la Fiorentina. Nelle ultime tre partite abbiamo offerto tre buone prestazioni, ma abbiamo sbagliato 15 minuti a Milano e il secondo tempo di Genova. Questi blackout ci sono costati punti importanti. Ora testa alla Fiorentina, voglio vedere grandi motivazioni da parte della squadra perché quello di domani sarà un match molto importante. Non cerchiamo alibi, dobbiamo ritornare a fare punti. Ci sono stati errori arbitrali che ci hanno penalizzati nel corso delle ultime sfide disputate, ma noi dobbiamo essere più forti delle sviste. Dobbiamo essere compatti e uniti. Domani incontreremo una squadra in salute, i viola sono reduci da un successo per 3-0 contro la Juventus e da un pari contro il Bologna. La rosa di tanti calciatori di qualità, dovremo fare attenzione interpretando il match nel miglior modo possibile”. Così Simone Inzaghi ai microfoni di Lsr.
LAZIO FIORENTINA Le probabili formazioni della partita che potrebbe rappresentare una piccola svolta
LAZIO FIORENTINA Le probabili formazioni del match contro i toscani che da alcune partite sono in ripresa dopo la convincente e schiacciante vittoria per 0-3 ai danni della Juventus. L’unica novità in casa biancoceleste sarà Escalante che prenderà il posto di Leiva squalificato. I ballottaggi riguardano Luiz Felipe / Patric e in avanti, per chi affiancherà Immobile, al momento in vantaggio Caicedo ma alla fine potrebbe spuntarla Muriqi. La partita si giocherà domani alle ore 15.00 e sarà possibile vederla su DAZN al canale 209 del satellitare di Sky o tramite applicazione DAZN previo abbonamento valido.
LAZIO 352 – Reina; Luiz felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Escalante, Luis Alberto, Marusic; Immobile, Caicedo. All. Inzaghi
CALCIOMERCATO LAZIO Bradaric era finito nel mirino di Tare come rinforzo per l’esterno sinistro
CALCIOMERCATO LAZIO Bradaric – I biancocelesti hanno bisogno di un esterno sinistro, Fares è spesso out e non ha ancora convinto mentre Lulic sta ancora trovando la forma migliore e non è detto che riuscirà a tornare in breve tempo. Per questo Tare si guarda in torno in cerca di un possibile esterno che dovrebbe essere un under 22 per poter essere tesserato. Aveva trovato tutto questo in Bradaric del Lille ma la squadra francese che inizialmente pensava di cederlo in prestito, ha cambiato idea. Per avere il 21enne bisognerà infatti sborsare ben 15 milioni subito, senza avere possibilità di richiedere il prestito, questa scelta potrebbe far abbandonare definitivamente il Croato dalla Lazio che difficilmente spenderebbe tutti questi soldi per un nuovo esterno. Per questo si virerà su altre scelte come l’ex Romulo con qualche anno in più alle spalle o il classe 2000 Cucaricki.
Lazio diverbio tra Lotito e Tare per la situazione che il club sta vivendo in campionato, con alcune scelte sbagliate
Lazio diverbio tra Lotito e Tare andato in scena a Formello – In casa biancoceleste ultimamente le cose non sono delle migliori a causa dei risultati negativi che stanno arrivando nonostante le buone prestazioni in Champions. La squadra di Inzaghi infatti è molto indietro in campionato rispetto alle sue rivali e questo inizia a preoccupare il presidente Lotito che ha avuto un diverbio con il DS Tare.
DIVERBIO
I due non sembrerebbero d’accordo su diverse scelte optate sul mercato dove Lotito, ha sempre lasciato la strada libera a Tare ma ora invece, ha deciso di intervenire lui in prima persona per migliorare la situazione. A Foremllo è andato in scena un confronto acceso tra i due. L’idea di cedere Vavro al Genoa è partita da lui, così come quella di tenere Caicedo rifiutando tutte le offerte recapitate per averlo. Il presidente vuole prendere in mano la situazione e iniziare a decidere anche lui le scelte di mercato, anche per il bene della Lazio.
Il 5 gennaio 1946 ad Arborea, in prov. di Oristano, nasce l’ex tecnico della Lazio GiuseppeMaterazzi.
LA CARRIERA DA GIOCATORE
Giuseppe Materazzi non ha un passato glorioso da giocatore avendo sempre militato in serie C con Lecce e Reggina, a parte una breve apparizione in B con il Bari. Modesto centrocampista cresciuto nelle giovanili della Juventus, disputa la sua prima stagione al Tempio in serie D per poi passare al Lecce, dove resta per sette stagioni diventandone anche il capitano. Lasciata la cittadina pugliese si trasferisce per un anno alla Reggina, prima di passare al Bari – dove conquista la promozione alla serie cadetta – per poi chiudere la carriera di giocatore nella Cerretese.
GLI INIZI DA ALLENATORE
Dopo aver frequentato il Supercorso di Coverciano dal 1979 allena la Cerretese in Serie C2 ma nel 1981 viene esonerato. Diventa allora responsabile del settore giovanile del Bari ed allenatore della Primavera per due anni. Nella stagione 1983-84 allena il Rimini subentrando ad Arrigo Sacchi e ottenendo la salvezza dopo essere stato esonerato e richiamato. Nelle stagioni successive guida Benevento e Casertana, dove rimane per due anni sfiorando la promozione in Serie B. Nel 1987 finalmente la grande occasione: viene ingaggiato dal Pisa in Serie A.
ALLA GUIDA DELLA LAZIO
Nella stagione 1988/89 arriva alla guida della Lazio, appena tornata nella serie maggiore, al posto di Eugenio Fascetti. Resta alla guida dei biancocelesti per due stagioni. Dopo aver lasciato i capitolini inizia a girovagare per la penisola ed anche fuori. Successivamente nel nostro paese allena Bari, Brescia, Cagliari, Casertana, Crotone, Messina, Padova, Piacenza e Venezia. Nel 1999 si trasferisce all’estero.
LE ESPERIENZE ALL’ESTERO E IL RIENTRO IN ITALIA
Per un breve periodo guida lo Sporting Lisbona in Portogallo. Nel 2002-03, in compagnia di Giancarlo Oddi, si trasferisce in Cina al Tianjin Teda. Nel dicembre 2008 firma con l’Olympiacos Volos (Serie B greca). In Grecia resta fino a marzo. La stagione successiva firma un contratto con la squadra rumena del Brașov ma dopo soli tre giorni viene esonerato per alcuni malintesi con il presidente della squadra. Nel luglio del 2011 diventa il Direttore Tecnico dell’Atletico Arezzo. Nella primavera del 2012 passa al Treviso con la stessa mansione. Nel luglio successivo ricopre il ruolo di consulente tecnico dell’Olbia. Nel 2013 è coordinatore dell’area tecnica del Foggia e dal 2015 diventa il Direttore dell’Area Tecnica della Robur Siena. A settembre 2016 viene nominato nuovo allenatore della Lazio Calcio femminile. Il 3 dicembre 2016 diviene il nuovo direttore generale della Casertana. Si dimette dall’incarico il 3 maggio 2017 in seguito all’esonero del tecnico Andrea Tedesco, non concordato dal presidente con il resto della dirigenza. Il 12 dicembre 2018 viene chiamato dal Bisceglie come direttore dell’area tecnica. La collaborazione però dura solo una settimana e il 17 dicembre lascia l’incarico non avendo trovato l’accordo con il club.
GENOA LAZIO Bergonzi – Oggi l’ex arbitro è intervenuto a proposito del rigore non concesso ai biancocelesti per fallo su Lazzari
GENOA LAZIO Bergonzi: “Czyborra effettua un intervento scomposto ai danni di Lazzari. Nella circostanza c’erano tutti gli estremi per concedere il calcio di rigore, non dato però dall’arbitro Calvarese. Oltretutto nemmeno il Var ha giudicato il fallo da rigore. C’è poi un altro episodio discutibile verificatosi nel corso del match: tocco di mano di Zappacosta su colpo di testa di Luiz Felipe. Nell’occasione è evidente come il braccio dell’esterno genoano non sia in posizione congrua“. Così Mauro Bergonzi ai microfoni di Tmw.
All’indomani del pari di Marassi, la Lazio si è ritrovata a Formello per iniziare a preparare la sfida contro la Fiorentina
Seduta di scarico in palestra per i titolari di Marassi. In campo si sono visti i giocatori non impiegati contro il Genoa o entrati nella ripresa a eccezione di Luiz Felipe. Buone notizie per Inzaghi dal centrocampo: dopo 20 giorni di assenza è tornato Marco Parolo, che pare aver completamente superato il problema alla caviglia. L’ex Parma dovrebbe essere dunque disponibile per la sfida di mercoledì contro la Fiorentina, quando in mezzo al campo mancherà per squalifica Lucas Leiva. Al suo posto ballottaggio aperto tra Cataldi ed Escalante. Nella giornata di domani scatteranno le prove tattiche: dubbio in difesa tra Patric e Luiz Felipe, con Hoedt pronto a rientrare nelle rotazioni. Ancora ai box Correa, Fares e Lulic, che verrà valutato nelle prossime settimane. In avanti ballottaggio a 3: Caicedo, Muriqi e Pereira per un posto a supporto di Immobile.
CALCIOMERCATO LAZIO Vice Lulic, sfida tra under 22 e svincolati: tutti i nomi in ballo.
CALCIOMERCATO LAZIO Vice Lulic, la sfida è a due. Le condizioni del capitano non lasciano tranquilla la società, chiamata a risolvere il problema e a dotare l’organico di un’alternativa. Tra i nomi sul taccuino di Tare alcuni under 22, che in quanto tali non toglierebbero a nessuno il posto in lista campionato. Cosa che invece farà il rientro del bosniaco, probabilmente con Djavan Anderson. Bradaric del Lille e Kamjenovic del Cucaricki sono i primi della lista. Tenute d’occhio però anche le piste Ricca del Bruges (nonostante sia over 22) e Zinchenko, 24enne del Manchester City. Ma le opzioni guardano anche al banco degli svincolati: qui infatti c’è Romulo, che sarebbe felicissimo di ritornare alla Lazio. Ma non solo: una valutazione è stata fatta anche su Asamoah, ai box da 6 mesi e in cerca di una possibilità di rilancio. Anche nel suo caso però le condizioni fisiche fanno la differenza: la scorsa stagione ha infatti collezionato solo 8 presenze con l’Inter a causa di problemi al ginocchio. Su di lui inoltre c’è da registrare la concorrenza del Genoa.
Lazio non sai più segnare – In questa stagione i gol segnati non sono la tua arma in più
Lazio non sai più segnare – Brutto pareggio quello contro il Genoa dopo essere riusciti ad andare in vantaggio, è arrivata nel secondo tempo la rete del pareggio da parte di Destro in contropiede. Ma emergenze un brutto dato riportato da Lazio Page, con la partita di ieri terminata 1-1, i biancocelesti per la settima volta in 15 giornate, chiude la gara realizzando solo una rete, è il dato più alto della Serie A che condivide con Genoa e Verona. Una statistica allarmante, perché se la squadra di Inzaghi subisce il gol del pareggio come nel caso di ieri, non riesce poi a realizzare la rete del 2-1. Bisognerà apportare diverse modifiche affinché questo dato cali.