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Pannofino e l’amore per la Lazio: “La amo dal 1974”

Pannofino e l’amore per la Lazio – L’attore e doppiatore, è sempre stato un grande tifoso biancoceleste e non lo ha mai nascosto

Pannofino e l’amore per la Lazio – Ogni volta che ha avuto l’occasione per parla della sua fede calcistica laziale, lo ha fatto. Anche questa volta, l’attore e doppiatore è stato intervenuto a Radio incontro Olympia per parlare dell’inizio del suo amore per la Lazio: “In questo momento per il mio mondo non è tutto rose e fiori, stiamo vivendo un periodo difficile. Abbiamo ricominciato a doppiare, però io al momento, sono ancora in quarantena. Mi sono innamorato della Lazio dal 1974, quando mi trasferii dalla Liguria a Roma. Io e il mio compagno andammo allo stadio per lavorare sugli spalti, riuscivo a guardare le partite gratis e a guadagnare soldi. Riuscii anche a partecipare alla festa scudetto, fu un’emozione straordinaria”. 

RIPRESA CAMPIONATO

“Il calcio è sempre e dovrà sempre rimanere un gioco, non bisogna mai esagerare, si vince e si perde. Non ho mai nascosto la mia fede e non ci trovo niene di male, l’importante è essere equilibrti. Ovviamente qualcosa cambierà senza pubblico negli stadi, lo scorso weekend mi sono visto una partita della Germania e ammetto che dopo poco, mi sono addormentato. Il tempo, la vita e il calcio vanno avanti, prima questo sport era romantico”. 

CALCIOMERCATO LAZIO Proposto Castagne: lui o Faraoni sulla destra

 

CALCIOMERCATO LAZIO Proposto Castagne: lui o Faraoni sulla destra

CALCIOMERCATO LAZIO Proposto Castagne – La Lazio avrebbe messo gli occhi su Faraoni, però nelle ultime ora è stato proposto il giocatore belga

CALCIOMERCATO LAZIO Proposto Castagne – I biancocelesti sarebbero alla ricerca di un esterno destro solo in caso di partenza di Adam Marusic, corteggiato dal Psg che dovrà cercare il sostituto per il partente Meunier. Dopo aver sondato il terreno per il ritorno a casa di Davide Faraoni, in questi giorni, sarebbe stato proposto un giocatore seguito fino alla scorsa estate dalla Lazio, parliamo di Timothy Castagne, esterno dell’Atalanta. Alla fine, Inzaghi puntò su Lazzari e il suo arrivo non avvenne.

LEGATO A UNA PARTENZA

L’esterno belga, ha il contratto in scadenza nel 2021 e secondo il Corriere dello Sport, sarebbe stato offerto alla Lazio, classe 95′, può giocare in tutte e due la fasce, senza difficoltà. Dalla sua però, i biancocelesti in rosa contano già: Lulic, Lukaku e Jony per la sinistra e Lazzari, Patric e Marusic sulla destra, perciò solo in caso di addio di uno di questi giocatori si potrebbe pensare all’acquisto di Castagne o di Faraoni, altrimenti gli esterni rimarranno cose.

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj al Lokomotiv Mosca: i dettagli

Verdone parla della tragica morte di Paparelli che cambiò il calcio

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj al Lokomotiv Mosca: i dettagli

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj al Lokomotiv Mosca – Il croato non verrà riscattato dalla Fiorentina e non rimarrà alla Lazio

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj al Lokomotiv Mosca – Arrivato due estati fa a parametro 0 dalla Fiorentina, il centrocampista croato, non ha mai convinto la Lazio, così in questa stagione è stato mandando in prestito proprio alla sua ex squadra. 500 mila euro di prestito e 4,5 di riscatto avrebbe dovuto versare la squadra viola che ha già fatto sapere, che non intende tenere il calciatore, perciò a giugno, tornerà in biancoceleste. Non sarà un ritorno lungo, infatti, secondo il Corriere dello Sport, la Lazio e il Lokomotiv Mosca avrebbero già trovato l’accordo: il giocatore sarebbe stato ceduto per 3,5 milioni (con obbligo di riscatto o a titolo definitivo) e potrà iniziare una nuova avventura in Russia, lasciandosi alle spalle le ultime due stagioni che non sono state delle migliori. In questo modo, i biancocelesti avrebbero già una parte dei soldi da investire per l’esterno.

IRLANDA – George Best, genio e sregolatezza nel calcio

LAZIO Strakosha ci crede: “Vogliamo vincere il campionato”

IRLANDA – George Best, genio e sregolatezza nel calcio

Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato“. In queste sue poche parole è raccontato chi è stato George Best, giocatore nato il 22 maggio del 1946 a Belfast. Uno dei calciatori più talentuosi di tutti i tempi, di certo il più grande in Inghilterra.

LA CARRIERA DI GEORGE BEST

Ala destra, un fantastico mix di velocità e tecnica. Geniale e carismatico in campo ma anche eccessi, follie e sregolatezze fuori dal rettangolo di gioco. Ribelle sfrenato in pieno stile anni Sessanta. Caratteristiche che lo hanno reso indiscutibilmente un idolo, un’icona senza tempo per i tifosi. A 15 anni viene notato dal Manchester United che ad appena 17 anni lo fa esordire in Premier. E lui sin da subito dimostra di essere un fuoriclasse.

IL QUINTO BEATLES

Ottenne la definitiva consacrazione a 19 anni quando segnò una doppietta al Benfica nei quarti di finale di Coppa dei Campioni e la stampa portoghese gli affibbiò il soprannome di quinto Beatles“. Nel 1967-68 Best si laurea capocannoniere in Inghilterra e diventa campione d’Europa con il Manchester United in finale contro il Benfica. A fine anno venne giudicato il miglior giocatore d’Europa e si aggiudicò il Pallone d’oro. A soli 22 anni aveva già raggiunto l’apice del successo. Da quel momento però inizia il suo lento declino, causato anche dai suoi atteggiamenti fuori dal campo. Giocò la sua ultima partita con il Manchester il 1° gennaio 1974. Tre giorni dopo non si presentò agli allenamenti e Docherty, l’allenatore dei Red Devils, lo escluse dalla squadra. Con i Diavoli Rossi, alla corte del mitico Matt Busby, vinse due campionati e una Coppa Campioni. Nella sua carriera in tutto ha realizzato 137 reti in 361 partite con lo United.

LA FINE DELLA CARRIERA

Senza più una squadra con cui giocare ad appena 28 anni fece qualche apparizione in squadre minori. Chiuse la carriera con la maglia del Tobermore United, in Inghilterra, a 38 anni. Iniziarono però i problemi di salute: nel 2002 fu sottoposto a un trapianto di fegato causato dai gravi danni dovuti all’alcolismo. Morì il 25 novembre 2005 a Londra per un’infezione epatica. A pochi giorni dalla sua scomparsa Best chiese a un tabloid di immortalarlo nella sua ultima immagine pubblica accompagnandola con la frase: Non morite come me“. Il prezzo da pagare per una vita vissuta ai mille all’ora. La capitale dell’Irlanda del Nord, Belfast, gli ha intitolato l’aeroporto cittadino.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Umberto Pinardi

LA NOSTRA STORIA Umberto Pinardi nasce a Parma il 22 maggio 1928. È diplomato in odontotecnica.

Pinardi fa il suo esordio in Serie B nel girone A (la seconda serie nazionale era divisa in tre gironi) con la Gallaratese nel 1947-1948. Nel 1949/50 viene ingaggiato in Serie A dal Como. Dal 1952 al 1954 veste la maglia della Juventus. Nel 1954 si trasferisce all’Udinese (con cui vince un campionato di Serie B nel 1955-1956) e dove resta fino al 1956 quando passa alla Lazio. In biancoceleste vince una Coppa del Presidente della Repubblica nel 1955/56 e la Coppa Italia nel 1957-1958. Dopo tre stagioni torna di nuovo all’Udinese. Chiude la carriera nella stagione 1960/61 in Serie B con il Como. Divenuto allenatore dal 1964 al 1984 guida Massese, Pisa, Udinese, Ternana, di nuovo Massese, Palermo (Serie A 1972/73), Brescia, Spal, Modena, Taranto e Cavese.

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LAZIO Strakosha ci crede: “Vogliamo vincere il campionato”

LAZIO Strakosha, il numero 1 biancoceleste, ha rilasciato una lunga intervista a Lazio Style Channel. Ha parlato di tanti argomenti e anche dell’infortunio che ha preoccupato i tifosi.

LAZIO Strakosha: “Infortunio? Fortunatamente sto tornando a disposizione dopo un piccolo problema. La situazione è molto migliorata, stiamo aspettando solo la data di ripresa della Serie A. Mentalmente non abbiamo staccato, il calcio è la nostra vita ed è uno sport che tiene unite tante persone. Non bisogna mai smettere di sognare, il nostro obiettivo era la qualificazione per la Champions League, ma adesso vogliamo vincere il campionato“.

PRONTI PER LA RIPRESA

“Non pensavamo di poter essere in lotta per lo Scudetto. Passo dopo passo abbiamo notato dei miglioramenti all’interno della squadra, abbiamo iniziato a crederci dando il massimo per provare a raggiungere un nuovo obiettivo. Abbiamo grandi qualità, sarà importante ritrovare la forma fisica migliore per farci trovar pronti soprattutto nelle prime gare dal momento della ripresa. L’importante sarà star bene e gestire al meglio tutta la rosa. Giocare ogni tre giorni a luglio e ad agosto sarà molto dispendioso. La squadra è cresciuta sul piano mentale: tecnicamente si era visto da subito che avevamo qualità. Mister Inzaghi ci ha portato fiducia, ci ha fatto credere in noi stessi. Vogliamo ancora migliorare, non dobbiamo mai smettere di crescere”.

LA TRANQUILLITA’ ALLA BASE DEL GIOCO

“Sono sempre stato una persona tranquilla. Non parlo molto perché voglio trasmettere tranquillità ai miei compagni di squadra. Serviva tempo per trovare il nostro gioco, ci stiamo prendendo dei rischi importanti, ma in questo modo riusciamo a far divertire la gente ed a creare tante occasioni. Mi piace molto toccare il pallone durante la partita, mi tiene vivo in partita. In questo modo riesco a divertirmi ed a sentirmi parte della squadra. Sono coinvolto di più nella manovra, ma gli allenamenti non sono cambiati”.

SOGNO MIGLIOR DIFESA

“Voglio solo migliorarmi. Riesco a comprendere le cose che svolgo bene, ma anche a criticarmi. Si è creata una vera famiglia anche perché non sono cambiati tanti giocatori durante questo ciclo, c’è stata continuità nel gruppo. Spero che al termine del campionato la Lazio sarà la miglior difesa della classe. Stiamo giocando l’uno per l’altro ed il merito è anche dei nostri tecnici che ci hanno trasmesso questo spirito. È importante poter contare su dei calciatori che riescono a cambiare le partite da soli, sapere che ci sono compagni in grado di ricevere il pallone in mezzo a quattro calciatori ti dà più sicurezza”.

STRAKOSHA: “LAZIO, UN PRIVILEGIO

Vorrei dare un contributo maggiore alla mia Nazionale, per questo motivo devo ancora migliorarmi. Ormai sono abituato al 3-5-2 per come giochiamo il pallone, per noi è più facile trovare delle soluzioni con questo sistema di gioco. Stiamo continuando a lavorare sotto ogni punto di vista. Non è stato facile diventare il portiere della Lazio a vent’anni, non me lo sarei mai aspettato. Per me è un privilegio che non capita a tutti, ne sono molto felice. Mi sto godendo al meglio ogni partita perché è bellissimo”.

Verdone parla della tragica morte di Paparelli che cambiò il calcio

Verdone noto attore giallorosso, ha voluto raccontare i suoi tempi calcistici e la tragica morte di Paparelli

Verdone è intervenuto a Non è la Radio: “Quando ero giovane, potevi andare tranquillamente allo stadio, senza avere paura. Negli anni 60′, specialmente nei derby, c’era un pure e semplice sfottò, sano, tra risate e qualche tiratina di ortaggi, con una bellissima scenografia, senza includere la violenza. Ma poi accadde l’uccisione di Paparelli e da lì, cambiò decisamente tutto. La poesia che si viveva svanì, in curva iniziarono a entrare persone diverse, diventando il tutto sempre più aggressivo. Infine, siamo entrati in un’altra era, non più poetica. La Roma per me è la mia città, io la vivo così, ovviamente c’è anche la Lazio, ma la Roma è la Roma”.

Amendola: “Mio figlio romanista perché ho fatto passare i laziali come ladri”

ULTIMA ORA – Gravina: “Serie A, Serie B e Serie C riprenderanno”

Amendola: “Mio figlio romanista perché ho fatto passare i laziali come ladri”

Claudia Amendola racconta come ha convinto il figlio a diventare un tifoso giallorosso come lui. L’aneddoto ha come protagonisti “negativi” i laziali.

Claudio Amendola, romanista doc, ha raccontato a Caterina Balivo nel programma Vieni da me su Rai 1 come ha convinto il figlio Rocco a tifare per la Roma: “Ho fatto una cosa al limite, praticamente passibile di chiamata al telefono azzurro. Una mattina mentre era all’asilo gli ho portato via tutti i giochi dalla cameretta. Quando è tornato da scuola gli ho detto che erano venuti i laziali a rubargli tutto. Dopo la disperazione iniziale, ho aspettato che si distraesse e ho rimesso tutto a posto. Quando se n’è accorto gli ho detto che i romanisti gli avevano riportato indietro tutti i giocattoli”.

ULTIMA ORA – Gravina: “Serie A, Serie B e Serie C riprenderanno”

Ultima Ora – I campionati professionistici andranno avanti. Il consiglio della Figc ha espresso la volontà di portare a termine Serie A, Serie B e Serie C

Secondo il principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout allo scopo di decretare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni.

LAZIO Novità per i tifosi alla ripresa della Serie A?

LAZIO Si profila una simpatica novità per i tifosi biancocelesti in vista della ripresa della Serie A. Una ripresa in cui ovviamente le partite si svolgeranno a porte chiuse. I tifosi potranno comunque “essere presenti” allo Stadio Olimpico.

LAZIO Il Direttore della Comunicazione biancoceleste Stefano De Martino, ha parlato di una novità riguardante i tifosi biancocelesti in vista della ripresa della Serie A. Una novità sulla scia di quanto già successo in Germania: “La Società ha pensato, nell’ipotesi sempre più realistica della ripresa del campionato, di poter dare la possibilità ai tifosi della Lazio di esserci e di far vedere la propria presenza. La prossima settimana il progetto sarà attivo. Daremo, a chi lo vuole, la possibilità di essere comunque presente allo stadio grazie alla propria foto. Verrà applicata sul posto di ciascuno. Sul sito ufficiale stiamo allestendo una pagina dedicata a questa iniziativa: basterà registrarsi, tutti i tecnicismi saranno tempestivamente comunicati”.

PORTE CHIUSE

Giocare a porte chiuse garantisce la sicurezza sanitaria”, continua De Martino. “Tutti noi aspettiamo solo il via libera per poter concludere il campionato. Si sta andando in questa direzione, questo ci conforta: il Governo sarà incentivato dai numeri dei contagi in calo e questo ce lo auguriamo a prescindere dal calcio”.

Zaniolo e l’inno della Lazio: “Canzonaccia, porta sfiga”

Ennesima uscita di cattivo gusto dell’enfant prodige giallorosso Nicolò Zaniolo, che stavolta si è scagliato in maniera piuttosto opinabile contro l’inno della Lazio “Vola Lazio Vola”.

Non perde mai l’occasione di fare battute di cattivo gusto sul mondo biancoceleste l’attaccante della Roma Nicolò Zaniolo, che stavolta se lè presa con l’inno della Lazio. L’uscita infelice del giallorosso è avvenuta durante una sfida a Fifa 20 alla PlayStation contro l’amico Gaspare Galasso, in diretta Instagram. Il suo avversario ha intonato l’inno biancocelste solo scambiando il nome del club con il suo nickname nel gioco online: “Vola, Galassicos nel cielo. Vola…“. Immediata, pungente e inopportuna la replica di Zaniolo: “Che canzonaccia. Guarda che porta sfiga, ti fa prendere quattro gol in venti minuti…“. Dopo le parole di ieri di Totti, che aveva dichiarato che “la Lazio non esiste“, ancora una ‘battuta’ di cattivo gusto nei confronti della prima squadra della Capitale.

Lazio Acerbi: “Con Lotito c’è stata una chiacchierata in famiglia”

Lazio Acerbi ha parlato della ripresa del campionato, della riunione con Lotito e dei compagni

Lazio Acerbi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Diciamo che passare dagli allenamenti individuali a quelli collettivi è giusto, perché facciamo conto che uno di noi risulti o sia risultato positivo, ecco in quel caso la squadra non avrebbe potuto giocare perché sarebbe stata messa tutta in quarantena. Però si vuole ricominciare e questo è positivo. Ovviamente è normale che ci sarà del contatto con gli avversari, è giusto che vengano disputate le partite vere come in Germania, non giochiamo a calcio balilla, il contatto stretto ci sarà. Senza il tifo le partite del calcio saranno un po’ tristi, però ammetto che in Bundes c’è stato un ritmo alto, ovviamente era soltanto la prima partita dopo tanto tempo, già delle prossime gare si alzerà il livello”. 

SULLA RIPRESA

“Il calcio è sia il mio lavoro che la mia passione, ammetto che la sospensione ci ha dato una bella bastonata, stavamo andando a grande ritmo, però è anche vero che questa cosa doveva avvenire, la pandemia era scoppiata e per fortuna in questo momento i dati stanno calando. Ho sentito la mancanza dei compagni, dell’adrenalina e del campo, per fortuna sta tornando quasi la normalità, speriamo si continui a procedere così. Il calcio è un’industria, è la prima passione al mondo ed è giusto che riparta. Hanno modificato il protocollo e il ministro Spadafora ha detto da poco che ci sarà una data di scadenza entro la quale verrà decisa la data di ripartenza o se il campionato terminerà. Sarò sicuro che il campionato sarà ripreso solo quando vedrò l’arbitro dare il via con il fischio d’inizio, no dai sto scherzando”.

INCONTRO CON LOTITO

“Nei giorni scorsi è andato in scena un semplice colloquio con il Presidente dopo due mesi e mezzo che non ci vedevamo, Lotito ha salutato la squadra, è stata una chiacchierata in famiglia. Sono stati toccati tutti gli argomenti a 360°, dagli obiettivi stagionali agli stipendi, è stata una conversazione tra persone mature. Ho letto alcune notizie false, questo mi ha dato molto fastidio: le cose dello spogliatoio devono rimanere nello spogliatoio. Appena riprenderà il campionato, vogliamo riprendere da dove lasciato e fare il meglio che possiamo, teniamo molto alla competizione, vogliamo puntare a qualche obbiettivo importante, in questo momento però è una situazione particolare e ognuno dice la sua opinione”.

COMPAGNI E SQUADRA

“Noi vogliamo giocare, i tifosi rappresentano una marcia in più anche fuori casa, anche il tifo a sfavore rappresenta sempre l’essenza del calcio. Dobbiamo adattarci a questa pandemia, quando faremo gol non ci potremo abbracciare, neanche toccare e sarà stranissimo, almeno i primi tempi, possiamo toccarci  solo i gomiti. Il mister è rimasto in contatto con tutti noi durante il periodo di quarantena a casa, chiedeva personalmente di tutti e con tutti, anche parlando soltanto del più e del meno. Fisicamente siamo stati bene, l’unico stress era legato alla quarantena. Per il resto, ci siamo sempre allenati tutti bene, mangiando anche nel modo migliore. Ci siamo ritrovati tutti a Formello in un buon stato di forma”.

SERIE A Ok allenamenti di gruppo, il 28 maggio si deciderà sul campionato

Lazio Berisha vuole giocarsela: “Voglio avere delle chance e rimanere”

Lazio Lotito aumenta il premio Scudetto: arriva il patto

Lazio Berisha vuole giocarsela: “Voglio avere delle chance e rimanere”

Lazio Berisha attualmente è in prestito in Germania con il Fortuna Dussendolf dove sta giocando da titolare

Lazio Berisha è arrivato nella scorsa stagione senza lasciare il segno. Il kosovaro infatti, è stato spesso fuori per infortunio e non ha avuto modo di mettersi in mostra, è stato così anche in questa stagione. Insieme alla società, a gennaio hanno deciso di cambiare squadra per avere la possibilità di mettere minuti importanti e riprendere il ritmo partita e così sta accadendo, infatti con il Fortuna, è stato spesso titolare e ha giocato anche l’ultima partita dopo la ripresa della Bundesliga. Ai microfoni di FanZon ha lasciato queste parole: “Mi trovo in questa squadra per ritrovare la giusta forma fisica, riesco a giocare con continuità e questo mi permette di recuperare la condizione fisica. In estate però, vogio tornare alla Lazio, lì c’è più competizione, però sono pronto a giocarmi tutte le mie opportunità. Non so ancora cosa potrà accadare, ma ho ancora un contratto di 3 anni con i biancocelesti”.

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SERIE A Ok allenamenti di gruppo, il 28 maggio si deciderà sul campionato

Lazio Lotito aumenta il premio Scudetto: arriva il patto

Totti deciso: “La Roma rappresenta la città, la Lazio non esiste”

Lazio Lotito aumenta il premio Scudetto: arriva il patto

Lazio Lotito aumenta il premio Scudetto, in questo modo garantirebbe ai calciatori, gli stipendi tagliati di marzo e aprile

Lazio Lotito aumenta il premio Scudetto – Dopo l’incontro dell’altro giorno per parlare del taglio degli stipendi, il presidente e la squadra nella giornata di ieri hanno parlato nuovamente. Questa volta però, si è arrivati a una conclusione che prevede un cospicuo aumento del premio in caso di vittoria dello scudetto, questo permetterebbe in parte, di recuperare le due mensilità perse. Inoltre, sempre secondo il Corriere dello Sport, la mensilità di aprile verrà splamata sul contratto della prossima stagione. Il premio scudetto non si sa a quanto ammonti, ma questa soluzione ha fatto piacere ai calciatori che hanno risposto presente con grande felciità.

SERIE A Ok allenamenti di gruppo, il 28 maggio si deciderà sul campionato

Cannavaro: “Allenare la Lazio? Se mi chiamasse sarei contento”

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Raggio Montanari

LA NOSTRA STORIA Raggio Montanari nasce a Reggio Emilia il 20 maggio del 1912.

Dopo aver esordito con la Reggiana il centrocampista emiliano nel 1931 passa al Foggia. In Puglia resta per due stagioni. Nell’estate del 1933 Montanari viene acquistato dalla Lazio. In biancoceleste rimane una sola stagione. Quindi viene ceduto di nuovo al Foggia. Successivamente gioca con Livorno, Modena, di nuovo Reggiana e Padova. Chiude la carriera nel 1944 nella squadra da dove era partito, la Reggiana. È deceduto a Milano il 2 maggio 1987.

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SERIE A Ok allenamenti di gruppo, il 28 maggio si deciderà sul campionato

Ok ad allenamenti di gruppo, il 28 maggio si deciderà sulla ripresa del campionato

Ora c’è finalmente una data: il 28 maggio si deciderà sulla ripresa del campionato e conosceremo il destino della Serie A. Ad annunciarlo Vincenzo Spadafora, intervistato su Rai2. Quel giorno ci saranno anche Gravina, il presidente Dal Pino e altri componenti di Lega e Federazione. Il 28 maggio, ha detto Spadafora, “ci saranno i dati per decidere insieme con il Governo se e quando il campionato ripartirà”. Intanto il CTS ha dato l’ok al protocollo corretto da Federazione e Lega per gli sport di squadra e ha autorizzato gli allenamenti di gruppo. Secondo le regole del protocollo verranno effettuati regolarmente tamponi su tutti i giocatori e in caso di calciatore positivo, gli altri potranno continuare ad allenarsi in ritiro.

Totti deciso: “La Roma rappresenta la città, la Lazio non esiste”

Francesco Totti qualche tempo fa rilasciò un’intervista riguardante suo figlio e su un possibile futuro alla Lazio, questa volta invece, parla della famiglia

Totti parla della Lazio, del derby e della sua famiglia di fede biancoceleste, ecco le parole rilasciante alla rivista Libero: “Perché scelsi la Roma invece della Lazio? Non c’è bisogno neanche di chiedermelo: per me la città di Roma è la Roma. La Lazio non esiste, perciò non posso fare dei paragoni. Questo però, non è un attacco verso di loro, non ne sto parlando male, anzi. Io ritengo che la Roma sia l’unica e anche i loro tifosi. Sono molto appassionati, sentimentali e amano la loro squadra, farebbero di tutto per questa maglia”.

LA FAMIGLIA

 “Non tutta la mia famiglia era romanista, infatti mia madre era laziale, lo diventò grazie a mia nonna. Quando mi trovavo alla Lodigiani, ricevetti due offerte, dalla Lazio e dalla Roma e la squadra chiamò i miei genitori e mio fratello per parlarne. Però la risposta era scontata, non c’erano tentennamenti, mio fratello e mio padre erano della Roma. Così la scelsi e quella è stata la decisione migliore che avrei potuto fare nella mia vita”.

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Ilaria D’Amico: “Ma quale Juve, simpatizzo per la Lazio”

Lazio Lotito e la squadra a colloquio per il taglio stipendi: la situazione

Cannavaro: “Allenare la Lazio? Se mi chiamasse sarei contento”

Cannavaro dopo aver vinto il Pallone d’Oro, ha appeso gli scarpini al chiedo diventanto un allenatore

Cannavaro è stato a lungo uno dei migliori difensori italiani e del Mondo, l’ex Juventino al termine della carriera, ha deciso di intraprenderne un’altra sempre nel mondo del calcio e così è diventato allenatore. Attualmente siede sulla panchina del Guanzhou in Cina e durante una diretta Instagram con Pio e Amedeo ha parlato di poter allenare un’italiana, inserendo la Lazio delle top del campionato: “Allenare in Serie A? Beh, io sono ancora giovane e in caso mi dovesse capitare, ci penserei bene. Poi ci sono squadre come Milan, Lazio, Roma, Juventus e Inter… se ti dovessero chiamare queste, ti farebbe molto piacere”.

Lazio Lotito e la squadra a colloquio per il taglio stipendi: la situazione

SERIE A IL CTS vara le disposizioni per gli allenamenti di gruppo

Lazio Lotito e la squadra a colloquio per il taglio stipendi: la situazione

Lazio Lotito e la squadra a colloquio nella giornata di ieri per parlare di un possibile taglio agli stipendi di due o quattro mesi

Lazio Lotito e la squadra a colloquio – Ieri a Formello, è andato in scesa un incontro tra i giocatori e il presidente. Come riporta il Corriere dello Sport, durante il chiarimento, si è parlato principalmente del taglio degli stipendi di marzo e aprile, in seguito, bisognerà anche decidere su quelli di maggio e giugno qualora, il campionato non dovesse riprendere. Ovviamente, la speranza di Lotito è che la Serie A, riparta il prima possibile anche per non dover tagliare troppo gli stipendi ai propri giocatori che prima dello stop, si trovavano in seconda posizione a lottare per lo scudetto con la Juventus.

DECISIONE

Quindi durnate il colloquio la situazione è stata chiara: in caso di ripresa della Serie A salterebbe gli stipendi di marzo e aprile, in caso di sospenzione ben 4, quelli di marzo, aprile, maggio e giugno. Oltre all’incontro di ieri, ne verranno effettuati degli altri per cercare di trovare un accordo, con la speranza che si riprenda più presto a giocare, potendo magari, non tagliare gli stipendi.

SERIE A IL CTS vara le disposizioni per gli allenamenti di gruppo

 

LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Renato Tofani

LA NOSTRA STORIA Renato Tofani nasce a Roma il 19 maggio 1914. Cresciuto nella Roma nel 1937 passa alla Lazio.

Tofani fu uno dei protagonisti dei successi biancocelesti nei campionati riserve. Non ebbe occasione di esordire in prima squadra. Nella stagione 1939/40 fu ceduto al Brindisi. Nel maggio 1946, al ritorno dalla prigionia, viene ingaggiato dal Foligno. La stagione successiva gioca con la Viterbese e nel 1947 al Frosinone.

Divenuto allenatore guida Viterbese, Frosinone, Formia, Torrese, Nocerina, Avellino, Latina, ancora Torrese, Stabia, Melfi, Campobasso, Marsala, Taranto, i sudafricani del Powerlines, ancora Taranto, i canadesi del Montreal Olympique e Pescara.

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