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LAZIO Leiva: “Sarò sempre un Reds, ma alla Lazio sono davvero felice”

LAZIO 13 anni fa Lucas Leiva esordiva con la maglia del Liverpool. Un’esperienza, quella con la maglia dei Reds, che ha forgiato il centrocampista brasiliano, che sulle sponde del Mersey ha lasciato un pezzo di cuore. Leiva ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali del club inglese.

LAZIO Lucas Leiva ha parlato ai canali ufficiali del Liverpool, tra ricordi Reds e presente biancoceleste: “L’anno successivo alla mia partenza il Liverpool ha perso la finale di Champions. Però l’anno dopo l’abbiamo vinta e sono stato davvero felice. Io, mio figlio, la mia famiglia, siamo tutti tifosi dei Reds. Certo se avessi aspettato ancora un po’…ma in realtà non ero felice nell’ultimo periodo e quindi non aveva senso restare. Meglio vedere la squadra vincere ed essere felice giocando. Diciamo che ho vinto da tifoso del Liverpool“.

POI ARRIVO’ LA LAZIO…

“È stata una nuova sfida per me. Un club che mi ha accolto a braccia aperte e mi ha subito dato molte responsabilità. Da quando sono arrivato abbiamo vinto tre titoli. Ora siamo secondi in campionato ed è stato fantastico il nostro percorso. La famiglia si è ambientata molto bene, il clima è meraviglioso, sin dal giorno in cui siamo arrivati è stato tutto positivo, qui sono davvero felice. Quando sono andato via da Liverpool volevo giocare e mostrare di nuovo il mio valore. Sono riuscito a farlo e per me questo è stato molto importante”.

Picchiò e minacciò con un coltello un giovanissimo tifoso della Lazio. Daspo

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L’ accusa è quella di aver picchiato e minacciato di accoltellare un ragazzo minorenne, solo perché indossava una felpa della Lazio. Per questo motivo il questore di Ferrara ha notificato un Daspo di 5 anni ad un giovane tifoso della Spal, 24enne e già sottoposto ad un provvedimento identico con scadenza 2024, aggravato dalla misura cautelare dell’obbligo di presentarsi a un ufficio di polizia per aver commesso una rapina.

Ripresa Serie A Cellino: “Ho cambiato idea ripartiamo”

Ripresa Serie A Cellino, presidente del Brescia, uno dei maggiori detrattori delle scorse settimane a ricominciare a giocare, cambia idea e si adegua alla maggioranza.

Il patron bresciano aveva accusato a più riprese anche il presidente della Lazio da sempre favorevole alla ripresa in sicurezza. Ora ha cambiato partito e punta a riprendere il campionato. “Mi adeguo alla maggioranza, ho cambiato idea. Bisogna tentare di riprendere il campionato per un motivo bene preciso: se non ripartiamo qui falliscono tutti” così Cellino in un’intervista al quotidiano La Repubblica. Ecco allora che l’ex presidente del Cagliari si adegua alla linea di Lotito e di De Laurentiis preoccupato per la crisi economica in atto anche sul mondo del calcio.

Lazio Lotito: “Oggi siamo grandi anche grazie ai nostri tifosi”

Lazio Lotito ha preso parola questa mattina ai microfoni dei canali ufficiali biancocelesti. Il patron ha ribadito con orgoglio quanto la sua creatura sia cresciuta da quel lontano 19 luglio 2004.

Lazio Lotito a Lazio Style Channel: “I giocatori sanno di far parte di uno dei club più importanti con strutture all’avanguardia. Oggi siamo la grande Lazio, non più una lazietta. Siamo indipendenti, agiamo in totale autonomia. Questo viene riconosciuto da tutti, grazie anche al supporto dei nostri grandi tifosi, che sono parte integrante, il cuore pulsante della nostra famiglia: senza di loro, tutto sarebbe impossibile. Combattiamo per essere i primi in tutti i campi, riorganizzando tutto il sistema biancoceleste. Vogliamo il meglio per tutti i nostri tesserati”.

Capello: “Inzaghi? Il migliore della sua generazione”

Capello ha elogiato Tare e Inzaghi due pezzi importanti della Lazio che stanno facendo parlare di loro per l’ottimo lavoro svolto

Capello ha parlato al Corriere dello Sport lodando anche il lavoro di Tare e Inzaghi, ecco le sue parole: “Credo che una delle poche squadre che sia concentrata sul ritorno del campionato è la Lazio, direi soprattuto lei, ha tenuto tutti i calciatori a Roma. Mi chiedi se è un vantaggio? Sì, lo reputo un grandissimo vantaggio. Tare riesce a scegliere i giocatori molto meglio degli altri, questo è il primo punto di forza di questa squadra, però non è l’unico, l’altro è Inzaghi, lui è molto bravo perché è meno filosofo rispetto agli altri. Se parlo degli allonari quarantenni allora dico che Simone è il migliore”.

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla è ancora nei pensieri di Tare

CALCIOMERCATO LAZIO Rakitic il sogno per il centrocampo: ecco i dettagli

CALCIOMERCATO LAZIO Rakitic il sogno per il centrocampo: ecco i dettagli

CALCIOMERCATO LAZIO Rakitic potrebbe essere il sogno Champions, il centrocampista croato è il sogno a centrocampo

CALCIOMERCATO LAZIO Rakitic – La Lazio continua a progettare la prossima stagione e dopo aver messo a segno Escalante e Kyyine, vuole continuare ad aggiungere tasselli per la prossima stagione che probabilmente la vedrà protagonista in Champions. Per poter fronteggiare al meglio questa competizione, avrà bisogno di rinforzarsi e prendere giocatori pronti per distupare questa competizione, qualora Milinkovic dovesse essere ceduto, la Lazio vorrebbe tutelarsi con un giocatore di livello e Tare avrebbe già il sostituto. Parliamo di Ivan Rakitic, centrocampista ai ferri corti con il Barcellona; tra lui e l’allenatore non corrono ottimi rapporti, in più ha il contratto in scadenza nel 2021.

SOGNO BIANCOCELESTE

Il croato ha 32 anni e per lui potrebbe essere l’ultima chance di giocare ad altissimi livelli, perciò la Lazio potrebbe permettergli la titolarità che cerca e di giocare la Champions nella prossima stagione. Su di lui anche la Juventus e l’Inter, ma la Lazio, potrebbe giocare una carta, infatti ha ottimi rapporti con l’entourage del giocatore (lo stesso di Hagi). Il croato sarebbe il colpo perfetto per consacrare definitivamente la maturazione dei biancocelesti, portando a Roma un grande calciatore che farebbe sognare i tifosi. Non è da escludere che il numero 4 del Barcellona, possa arrivare anche in caso di permanenza di Milinkovic, infatti potrebbe essere il regalo perfetto per far sognare i tifosi.

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla è ancora nei pensieri di Tare

 

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla è ancora nei pensieri di Tare

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla è ancora nei radar di Tare che non intende mollare il colpo senza averci provato

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla – La concorrenza per il giocatore è altissima, tantissime squadre, hanno messo gli occhi su di lui, l’Inter è pronta a fare follie per lui, ma non è la sola. Su di lui ci sono club di livello come Borussia Dortmund, Chelsea e Napoli. La fila per il classe 2000 è altissima, ma Tare è un suo estimatore e potrebbe avere una carta in più sulla concorrenza. La Lazio per la prossima stagione, ha in mente di spendere un bottino importante passando dal sogno Rakitic a Kumbulla e per battere la concorrenza, avrebbe già in mente come fare.

ARMA IN PIù

Tra il ragazzo e Strakosha ci sono ottimi rapporti, questo potrebbe convincerlo a trasferirsi a Roma, inoltre anche Tare potrebbe convincere il ragazzo grazie alla stessa nazionalità, in più potrebbe garantirgli il posto da titolare per dare un cambio a Radu, cosa che negli altri club, potrebbe non succedere. Queste due armi, potrebbero essere la carta per far sì che il ragazzo chiede al Verona di essere ceduto alla Lazio superando la concorrenza dei club, poi bisognerà presentare un’offerta tra i 20-25 milioni per convincere la squadra giallo-blu a cedere il ragazzo.

VIDEO L’ex biancoceleste Matri si ritira. La lettera commuove i tifosi

LAZIO Di Canio parla della ripresa del campionato

VIDEO L’ex biancoceleste Matri si ritira. La lettera commuove i tifosi

A sorpresa durante la sospensione della Serie A, Matri ha comunicato il suo ritiro dal calcio giocato. L’assenza di nuovi stimoli è stata la causa della sua decisione

Correva la stagione 2015-2016 quando Alessandro Matri fu ingaggiato in prestito dalla Lazio, dopo essere rientrato al Milan. Una stagione non fortunatissima: infatti in 31 presenze stagionali mise a segno solamente 7 gol. Eppure il suo esordio fu veramnete con il botto, grazie alla doppietta rifilata all’Udinese per il 2-0 finale, sotto un diluvio senza precedenti. Complice anche un’annata da dimenticare da parte di tutta la squadra, Matri a fine stagione non fu riscattato dai biancocelesti e fece ritorno al Milan. Attualmente nelle file del Brescia, l’attaccante ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, per mancanza di stimoli e anche per non avere un nuovo progetto da sposare. Sul suo profilo Instagram il Mitra, come lo hanno ribattezzato i fan, ha scritto una lettera di addio che ha commosso i tifosi.

LA LETTERA DI ADDIO

Difficile descrivere le mie emozioni in questo periodo di isolamento, che per me era anche una pausa in attesa di trovare una squadra. Amici, sorrisi, litigi, pensieri e paure, rancori e gioie, vittorie e sconfitte dei miei 18 anni di carriera mi giravano per la testa senza trovare pace. Ho vissuto un sogno, quello che speri da piccolo e si trasforma in realtà. E’ strano come la conclusione di questo turbine di riflessioni sia uscito dalla mia bocca senza che quasi me ne rendessi conto, ma era lì, ed aspettava solo il momento giusto. Voglio ringraziare tutti: i tifosi, le società di calcio, tutte le persone che mi hanno affiancato e voluto bene, i miei procuratori, in particolare al grande Tullio Tinti, i compagni e gli allenatori, che mi hanno fatto sentire la loro presenza durante il mio percorso professionale, e inondato di messaggi in questi due giorni. Un grazie speciale a Federica, Sofia e Beatrice che mi riempiono la vita, e alla mia famiglia che mi sostiene sempre. Non so cosa mi aspetterà, ho tante idee, speranze e voglia di fare, ma un cosa è certa… non vi dimenticherò mai. Grazie“. Per vedere il video di addio CLICCA QUI.

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Vittorio Dagianti

LA NOSTRA STORIA Vittorio Dagianti nasce a Roma il 10 maggio 1919. Riportato spesso come Daggianti.

Cresciuto nella Lazio. Era soprannominato ‘il pirolo’. Nella stagione 1934/35 Dagianti vince il Campionato Federale Romano Ragazzi. Esordisce in prima squadra nel 1939 e vi resta per tre stagioni. Passa poi alla Roma, con la quale è protagonista di un episodio controverso. Durante una partita di Coppa Italia a Torino contro i granata il guardalinee Masseroni, in una rissa in campo, viene colpito con un calcio allo stomaco.

L’arbitro accusa Amadei, che prima viene squalificato a vita e poi amnistiato. In realtà il colpevole era Dagianti. Nel 1946/47 si trasferisce alla Salernitana. Come allenatore ha guidato la Stefer, con la quale ha vinto per la stagione 1971/72 il premio ‘Seminatore d’Oro’ per la Lega Dilettanti. È deceduto a Teramo il 4 giugno 1994.

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LAZIO Di Canio parla della ripresa del campionato

LAZIO Di Canio parla della ripresa degli allenamenti dopo lo stop e del campionato

Intervenuto ai microfoni di Radio Deejay, l’ex attaccante della Lazio Paolo Di Canio ha parlato della ripresa del campionato e ha lanciato qualche frecciatina alla Juve. “Spero si possa tornare a quei momenti di normalità che sono il nostro campionato e lo sport” che “aggregano” le persone, “con tutte le accortezze del caso” ovviamente. Sui bianconeri ha detto che ci sono giocatori di livello alto ma “è una squadra senza identità, contro l’Inter sembrava la Juve di Allegri che prendeva e chiudeva le partite”. Più positivo il suo giudizio sull’allenatore dell’Inter Antonio Conte, a suo dire “capace di riattivare la motivazione nei suoi giocatori”, perché “sta sul pezzo”. Di Canio è poi passato all’argomento ‘campionato’, commentando positivamente la ripresa degli allenamenti: “Ci sono persone che hanno dato la vita per tutti, gente che sta elemosinando per riaprire i bar, persone che hanno perso tutto”, ha detto riferendosi agli effetti del Coronavirus in Italia. Ma l’ex Lazio ha poi precisato che i calciatori comunque “si allenerebbero in totale sicurezza” e “farebbero quello che a loro piace”, ragion per cui “trovo assurdo che ci sia qualche resistenza, al netto dei paurosi e dei timorosi”. L’unico problema secondo Paolo Di Canio è che “le squadre riprenderebbero con 22 gradi di differenza”.
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SERIE A Spadafora: “Gli ultimi contagi non fanno ben sperare”

SERIE A Spadafora — Nella giornata di oggi, il ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili ha parlato dell’eventuale ripresa del campionato

SERIE A Spadafora: “Nelle ultime ore sono circolate notizie circa nuovi giocatori contagiati e questo non fa ben sperare. Dovremo capire come si evolverà la situazione sanitaria, solo in quel momento potremo fornire una risposta chiara. Bisogna agire con la massima prudenza. Io credo che il calcio abbia bisogno dei tifosi per esprimersi al meglio, è triste immaginare una partita con lo stadio vuoto ma se si dovesse ripartirà lo si farebbe chiaramente a porte chiuse. Risarcimenti per gli abbonati? Questo dipende dai club, è una cosa che non riguarda il governo. Se così dovesse essere sarebbe un bel gesto da parte delle società. Il calcio in Italia muove tanti soldi in più rispetto agli altri sport e rappresenta un’enorme industria economica. Credo che questa sia l’occasione, non solo per il calcio e per lo sport, per rivedere la lista delle priorità”. Così il ministro Spadafora nel corso della trasmissione Dodicesimo in Campo 2019/20. 

LA CARICA DI STRAKOSHA 

 

LAZIO Strakosha: “Noi come gli Avangers. Siamo carichi per tornare a sognare”

LAZIO Strakosha — Nella giornata odierna, il portiere biancoceleste ha analizzato la situazione attuale e ha detto la sua sulla ripresa degli allenamenti

LAZIO Strakosha: “È bello tornare ad allenarsi, è un sospiro di sollievo. Non eravamo abituati a tutto questo, per cui riprendere confidenza con il campo e rivedere i compagni e il mister è stato bellissimo. In quarantena mi allenavo e guardavo film, le mie giornate trascorrevano così. La mia famiglia è qui con me e questo ha reso le cose più facili, per coloro che non avevano i propri cani vicini è stata molto più dura. Allenarsi a Formello è tutta un’altra cosa rispetto agli allenamenti al parco. Qui siamo sicuri di svolgere le sedute in sicurezza e nel massimo rispetto delle regole. Siamo carichi e vogliamo continuare a sognare. Non appena si potrà tornare a giocare dovremo essere bravi a ritrovare immediamente il ritmo  che stavamo tenendo fino a prima dell’interruzione.

La ripresa e gli stadi vuoti

Torneremo a divertirci e a far divertire i nostri tifosi. Abbiamo la mentalità giusta e questo è anche merito del mister, che in questo periodo si è sempre tenuto in contatto con noi per sapere come stavamo. Naturalmente giocare con gli stadi vuoti non sarà la stessa cosa, ma siamo in un momento delicato e non possiamo mettere la gente in pericolo. La mia partita del cuore? Ce ne sono diverse ma quella contro la Juve a Torino, dove abbiamo vinto dopo 15 anni, rimarrà impressa dentro di me. La gara decisiva di questa stagione è sicuramente il 3-3 contro l’Atalanta. Da lì il nostro campionato è cambiato radicalmente ed è partita la nostra marcia verso la vetta. Noi come gli Avangers: Radu è Hulk, Acerbi è Thor, Lulic è Capitan America, Luis Alberto è Iron Man, Marusic è Occhio di Falco e io sono Spiderman”. Così l’estremo difensore albanese ai microfoni di Lazio Style Radio.  

LOTITO A FORMELLO

Lazio Lotito a Formello: “I ragazzi carichi a pallettoni”

Lazio Lotito a Formello: il presidente biancoceleste ieri e oggi in visita nel centro sportivo per seguire la squadra in questo inizio di ripresa di allenamenti.

Nel giorno del suo compleanno, 63 anni oggi, Lotito pronto a tornare nel suo quartier generale. Anche ieri il presidente si è presentato a Formello per sostenere la squadra e salutarla. Il patron biancoceleste è rimasto particolarmente soddisfatto dichiarando: “Sono bravi ragazzi, orgogliosi di giocare nella Lazio. Li ho ritrovati carichi a pallettoni”. Ora non si aspetta altro che una notizia positiva dal Governo e dal comitato tecnico scientifico: la data possibile per la ripresa del campionato.

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Ettore Brenci

LA NOSTRA STORIA Ettore Brenci nasce a Roma il 9 maggio del 1914.

Dall’età di 19 anni, nelle stagioni 1933/34 e 1935/36, Brenci fa parte dell’organico biancoceleste. Ma nel corso delle due stagioni non viene mai utilizzato in partite ufficiali. Negli anni 1937/38, 1938/39, 1939/40 e 1940/41 gioca nella squadra della Mater. Nel 1941/42 passa in prestito al Nomentano.

L’anno successivo è di nuovo tra le riserve della Lazio. Nel 1943/44 si trasferisce all’Elettronica Roma. Chiude infine la sua carriera nel 1946/47 con la Viterbese. È deceduto il 20 marzo 1998. Riposa nel cimitero del Verano.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Gilberto Noletti

LA NOSTRA STORIA Gilberto Noletti nasce a Cusano Milanino (MI) il 9 maggio 1941. Cresce nelle giovanili del Milan.

Dopo l’esordio in serie A Noletti passa in prestito alla Lazio appena retrocessa nella serie cadetta. Al termine della stagione il club rossonero lo gira nuovamente in prestito alla Juventus. Rientrato al Milan diventa titolare inamovibile fino al gennaio del 1967 quando riporta la rottura di un tendine d’Achille. Con i meneghini nella stessa stagione conquista la Coppa Italia.

Nel campionato 1967/68 si trasferisce alla Sampdoria e la stagione successiva torna in B con la maglia del Lecco. Seguono poi altre stagioni nelle serie minori. Dal 1969 al 1972 veste la maglia del Sorrento. Quindi passa alla Casertana per chiudere infine la carriera nel 1976 nel Grosseto. Ha giocato 16 partite con l’Under 21 vincendo due Giochi del Mediterraneo. Ha disputato,con la Nazionale Olimpica le Olimpiadi di Roma 1960.

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LAZIO Alla scoperta dell’obiettivo biancoceleste Luis Suarez

LAZIO Si chiama Luis Javier Suarez Charris l’obiettivo di mercato più o meno dichiarato di Igli Tare per rinforzare il reparto offensivo biancoceleste.

LAZIO L’obiettivo di Igli Tare per rinforzare l’attacco biancoceleste viene dal Sudamerica, precisamente dalla Colombia e si chiama Luis Suarez. Per completezza di informazione Luis Javier Suarez Charris. Classe ’97, l’attaccante è approdato presto in Europa dopo l’esordio da professionista in Colombia con l’Itagui Leones. È proprio in Colombia che viene scovato dalla espertissima rete di osservatori della famiglia Pozzo, che decidono di portarlo in Spagna al Granada (in quel momento ancora di proprietà dei Pozzo) a 19 anni per 150mila euro, lasciandolo a farsi le ossa nella formazione B del club. 35 presenze e 5 goal nel suo primo anno spagnolo, poi il passaggio al Watford, altra squadra controllata dai Pozzo.

PRESTITI SPAGNOLI

Il Watford acquista solo sulla carta il giocatore. Suarez infatti non esordirà mai in Inghilterra, ma verrà girato in prestito nuovamente in Spagna: dapprima al Real Valladolid B, poi al Gimnàstic de Tarragona nella Segunda Divisiòn B, l’equivalente della nostra Serie C. Nell’estate 2019 l’approdo sempre in prestito al Real Saragozza, nella Serie B spagnola, dove esplode definitivamente: 29 presenze, 17 goal e 3 assist in poco più di metà stagione, secondo posto nella classifica marcatori e gli occhi delle big europee che cominciano a guardare con attenzione a questo 22enne.

CARATTERISTICHE

In Colombia lo chiamano El Bisonte. Luis Suarez è un attaccante centrale non troppo alto (1,85), che fa della velocità di gambe la sua caratteristica principale. Parte come punta centrale ma gli piace spaziare su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento alla difesa e poi attaccare la profondità in modo letale. È inoltre dotato di un’ottima tecnica che gli permette di effettuare sponde efficaci per gli inserimenti in area dei compagni. Nel Saragozza quest’anno si è dimostrato anche un efficace rigorista. La sua valutazione era di 3,5 milioni (fonte transfermarkt). I Pozzo ne chiederanno però non meno di 10 per lasciarlo partire. In passato è stato accostato a Inter e Atletico Madrid, adesso pare che Tare, grazie ai buoni rapporti con gli agenti (gli stessi di Luis Alberto e Jony), abbia scavalcato la concorrenza. Un ultimo particolare da non trascurare: Suarez è in possesso di doppio passaporto, colombiano e spagnolo, ed è quindi tesserabile come comunitario.

Per il video delle giocate con il Real Saragozza di Luis Suarez clicca QUI.

 

La Lazio ha ancora voglia: Inzaghi si complimenta con i giocatori

La Lazio ha ancora voglia di continuare questo campionato e rincorrere quel sogno che solo pochi mesi fa sembrava impossibile

La Lazio ha ancora voglia di lottare e provare a strappare quel sogno che riporterebbe un po’ di gioia dopo questo periodo brutto. I giocatori sono stati sempre molto attenti nel rispettare le regole, sono rimasti a Roma e hanno seguito attentamente le schede preparatogli dallo staff biancoceleste e ora finalmente sono tornati a fare ciò che amano. Ieri sotto gli occhi vigili di Inzaghi, alcuni gruppetti hanno ricominciato ad allenarsi a pieno ritmo: Milinkovic, Patric e Marusic hanno svolto un ottimo lavoro e non avevano nessuna intenzione di abbandonare il campo, tant’è che Inzaghi, munito di mascherina, ha dovuto chiedere ai suoi più e più volte di fermarsi perché il tempo era finito.

I COMPLIMENTI

Come riporta il Corriere dello Sport, il mister si è complimentato con i calciatori dicendogli: “Vi trovo bene” per avere rispettato il programma di allenamento, aver mantenuto il tono muscolare e addirittura come Milinkovic, Luis Alberto e Caicedo, tornati con qualche chilo in meno. I giocatori sono pronti e carichi, non hanno mai perso la voglia e non vedono l’ora di poter riprendere il campionato

FIORENTINA E SAMPDORIA Numerosi calciatori positivi al coronavirus

Lazio Luiz Felipe: “Barcellona? Fa piacere, ma non ci penso”

Lazio Luiz Felipe è stato al centro di molte voci di mercato in questo periodo in cui il campionato è fermo a causa del Coronavirus

Lazio Luiz Felipe ha parlato ai microfoni del Corriede dello Sport: “Mi fa piacere l’interesse del Barcellona però io sono concentrato sulla Lazio che mi ha dato tantissima fiducia e mi ha supportato e fatto crescere sin dal primo giorno, chi mi conosce sa che io sono un ragazzo tranquillo e non guardo queste situazioni. Non sappiamo cosa succederà alla Serie A, molti campionati stanno chiudendo, altri invece riaprendo, è tutto in bilico. Ogni giocatore vuole giocare perché questo è il nostro lavoro, lo amiamo ed è ciò che sappiamo fare. Sarei molto felice di tornare in campo e continuare a lottare per lo scudetto, però dovranno vedere le autorità sanitarie. Ho anche altre due obbiettivi: il Mondiale e  rappresentre il Brasile alle Olimpiadi”.

Lazio Marusic: “Ho tanta nostalgia del campo, siamo pronti per la ripresa”

LAZIO Corradi: “Andai a Valencia per saldare un debito”

LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Carlo Cevenini

LA NOSTRA STORIA Carlo Cevenini nasce a Milano l’8 maggio 1901. Ultimo di cinque fratelli tutti calciatori.

Cevenini inizia la carriera nelle giovanili del Milan dove nella stagione 1919/20 esordisce in I Divisione. Passa quindi all’Ambrosiana. Nel 1921/22 passa alla Novese. Nel gennaio 1922 gioca due partite con il 45° Fanteria Reggio, ove si trovava per il servizio militare in Sardegna. Al termine della stagione viene ceduto in II^ Divisione al Crema. Dopo un anno torna al Milan dove resta per quattro campionati.

Nel 1927/28 arriva alla Lazio. In biancoceleste gioca per cinque stagioni non sempre titolare e venendo spesso utilizzato nella Squadra Riserve. Nel 1932/33 lascia la capitale per passare al Pisa. Terminata la carriera da calciatore intraprende quella di allenatore. Guida la ‘Squadra Italia’ di Tunisi dal 1935 al 1937, alcune squadre dilettantistiche romane e nel 1946/47 l’Orvietana. È morto a Roma il 9 gennaio 1965.

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FIORENTINA E SAMPDORIA Numerosi calciatori positivi al coronavirus

Dopo il calciatore del Torino risultato positivo ieri al coronavirus, oggi la Fiorentina e la Sampdoria hanno comunicato di avere tra le fila calciatori positivi

Piove sul bagnato per la Serie A, già in lotta con il ministro Spadafora sulla ripresa del campionato. Tra ieri ed oggi non sono arrivate buone notizie dai tamponi, in quanto sia nel Torino ieri e nella Fiorentina e Sampdoria oggi, si sono registrati casi di positività. Lo ha comunicato il club viola con una nota, dichiarando che tre calciatori sono risultati positivi al Covid-19. Oltre a loro anche alcuni membri dello staff, tra cui il medico sociale, un fisioterapista e altre sette persone dello staff. Stesso discorso per la Sampdoria, che ha dei tesserati risultati positivi. Per tutti è scattatta la procedura dell’isolamento.