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Totti: “La Lazio di Inzaghi sta facendo grandi cose”

Totti parla della Lazio di Inzaghi e loda il suo lavoro

Nel corso della diretta Instagram con Paolo Bonolis, non solo Francesco Totti ha parlato del suo rapporto con Alessandro Nesta, ma ha lodato anche la Lazio di Inzaghi. “Stanno facendo un campionato che nessuno si sarebbe mai aspettato”, ha detto l’ex capitano della Roma, “un applauso a Inzaghi e tutta la squadra”. “Bisogna essere obiettivi”, ha proseguito, perché “la sportività viene prima di tutto”. La Lazio “ha quei 3/4 giocatori che stanno facendo la differenza”, e poi anche “Tare è un grande direttore sportivo, lui capisce di calcio, è un intenditore”.
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Totti: “Alessandro Nesta il difensore più forte mai affrontato”

Francesco Totti parla della Lazio e di Alessandro Nesta

Nel corso di una diretta Instagram con Paolo Bonolis, l’ex capitano della Roma Francesco Totti ha parlato della Serie A e del mondo del calcio in generale, rilasciando qualche commento anche sulla Lazio. “Tare è un grande direttore sportivo, ci capisce di calcio”, ha detto Totti. E il difensore più forte mai affrontato? “Per me Nesta, Alessandro Nesta”, ha ammesso Totti.
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Jessica Immobile: “Scudetto lazio e Ciro capocannoniere? Facciamo un altro figlio”

Jessica Immobile: “Biondo o moro? Biondo. Alto o basso? Alto. Cioccolatini o rosa? Cioccolatini. Gol per il quale ho esultato di più? Quello contro l’Inter. Raoul Bova o Luca Argentero? Raoul Bova. La moglie o compagna di un calciatore che ti sta più antipatica? Gioco il jolly e non rispondo. Come esulti per un gol? Urlo come una matta, divento un’altra persona. Villa fuori città o attico in centro? Attico in centro”. Queste le risposte della moglie del bomber biancoceleste alle domande a raffica in diretta con Che Fatica la vita da bomber. Jessica ha poi risposto alla domanda sullo scudetto della Lazio e su Immobile capocannoniere. “Lazio campione e Ciro re dei bomber? Faremmo un altro figlio”. 

CAICEDO: “VOGLIAMO TORNARE A VINCERE” 

 

LAZIO Caicedo: “Non vediamo l’ora di ripartire. Il gol di Cagliari? Sempre nel mio cuore”

LAZIO Caicedo: “Sto bene, sono a casa con la mia famiglia ma non vedo l’ora di riprendere. Il calcio è anche una distrazione per la gente, è importante che il Governo ci dia una mano. Mi sto allenando bene, c’è un parco vicino casa mia e ora inizierò ad allenarmi anche lì ma non è la stessa cosa del centro sportivo. Non capisco perché sia permesso allenarsi al parco ma non presso il proprio centro sportivo dove tutto è a norma. Noi dovremo farci trovare pronti quando si riprenderà, non resta che attendere le decisioni del Governo. Questo momento è estremamente delicato e la situazione è grave, ma noi come squadra siamo pronti per ricominciare. Stavamo facendo qualcosa di straordinario e abbiamo voglia di tornare in campo e di vincere. Io penso di essere una persona umile, per questo compagni e tifosi mi vogliono bene e li ringrazierò sempre.

INZAGHI E IL GOL DI CAGLIARI

Io il più incisivo? Siamo una squadra, io sto facendo bene e sono soddisfatto del mio percorso ma il merito è del gruppo. Inzaghi è un ottimo allenatore. Lui ha sempre creduto in me e lo ringrazio per la fiducia. Con lui ho un bellissimo rapporto e mi auguro possa allenare a lungo. Lo ritengo uno dei migliori allenatori in Italia. Il gol di Cagliari? Il più importante della mia carriera, un gol che non scorderò mai. Io lavoro per partite come quella e per vivere quelle emozioni. La nostra è una squadra divertente, giochiamo quasi a memoria, ci conosciamo bene e il merito è anche dello staff che ci segue al meglio durante la settimana in allenamento”. Così l’attaccante ecuadoregno ai microfoni di Lazio Style Radio. 

SERIE A, LE PAROLE DI GRAVINA 

 

SERIE A Gravina: “Non firmo per lo stop al campionato”

SERIE A Gravina dopo lo sfogo di ieri per i permessi degli allenamenti mancati, prosegue con il suo reclamo

SERIE A Gravina – Il presidente della FIGC ha parlato durante un meeting online dell’Ascoli calcio, ecco le sue parole: “Noi abbiamo anche un piano B, C, D, se ci dovesse essere uno stop definitivo, ma questo dovrà combaciare con la parola è finita e io dico che finché sarò presidente dell Figc, non firmerò mai per il blocco dei campionati, questa sarebbe la morte del calcio. Mi rifiuto categoricamente di mettere la mia firma su una decisione del genere, salvo ad alcune condizioni come la salute degli allenatori, tesserati, staff tecnici e addetti ai lavori, però questa cosa mi va detta chiaramente e mi deve impedire di proseguire.  Vogliono tutti il blocco, e allora decida il governo, se lo imporrà ovviamente, rispetterò la legge. La gente fa finta di non capire o non capisce, mi rifiuto di firmare il blocco”.

DANNO ECONOMICO

“Dalla nostra parte, abbiamo il tempo, il danno economico ha diverse categorie: la chiusura totale potrebbe imporre la perdita di 700-800 milioni, la chiusura degli stadi con le partite a porte chiuse circa 300 milioni, mentre l’ultima ipotesi anche se non è quasi da escludere è giocare a porte aperte e in questo caso la perdita sarebbe di 100-150 milioni. In Francia il Governo ha deciso la chiusura della Ligue 1, il Paris Saint Germain ha subito un danno di 200 milioni per questo motivo e non è sicura di poter partecipare alle coppe europee, così come le squadre della Ligue 2 che hanno chiesto dei piani alternativi. Ma poi pensate solamente a quante cose in sospeso e da risolvere ci sarebbero in caso di stop, chi verrebbe in Serie A? Chi invece dovrebbe retrocedere?. Abbiamo dei contratti da rispettare con i nostri partner”. 

 Lotito risponde a Spadafora: “Chi ha detto che i club vogliono fermarsi?”

Serie A Tommasi: “Richiesti al ministro Spadafora allenamenti individuali”

Lazio Hoedt: “Andare via è stata la scelta sbagliata, vorrei tornare”

Lazio Hoedt non riesce a dimenticarti, il difensore olandese continua a parlare della sua avventura in biancoceleste

Lazio Hoedt ha giocato con la maglia con l’aquila sul petto per due anni prima di essere ceduto al Southampton, in Premier League. L’avventura in Inghilterra però, non è andata al meglio, infatti dopo poco tempo ha cambiato squadra andando in Belgio. Durante una diretta Instagram con Gianluca di Marzio ha parlato dell’errore commesso nel lasciare la Lazio: “L’offerta del Southampton era irrinunciabile, quindi l’ho accettata. Tra l’altro sognavo di giocare in Premier League, quindi ho preso l’opportunità al volo, però ripensandoci, dopo ben due anni posso ammettere che è stato un errore clamoroso, queste cose però accadere. Mi manca stare alla Lazio, sono cresciuto e maturato molto. Tra me e i tifosi biancocelesti c’è sempre stato un grande rispetto, li porto ancora nel cuore. Mi piacerebbe molto tornare, vediamo cosa succederà in estate”.

INZAGHI E PIOLI

“Lui mi ha insegnato tantissimo, nutro un grande rispetto. E’ un grande allenatore e quest’anno si è visto, io e lui abbiamo avuto delle incomprensioni, ma al di là di questo mi faceva comunque giocare, ho fatto tantissime presenze con la Lazio. Devo ringraziare anche Pioli, con lui ho giocato veramente tanto, è uno dei migliori in Italia. L’unico neo è stato il derby perso per 4-1, quel risultato non doveva accadere, poi a rimetterci furono lui e il suo staff, quando la colpa fu anche di noi giocatori. Dopo di lui sarebbe dovuto arrivare Bielsa, io non l’ho mai visto a Formello, però poi alla fine rimase Inzaghi che aveva fatto molto bene e da lì inizio tutto”.

COMPAGNI

“Sento spesso De Vrij, l’altro giorno ho parlato con lui un’ora al telefono, è olandese come me, quindi all’epoca mi aiutò molto a inserirmi. Lo reputo uno dei più forti difensori in Serie A, quando affrontò l’Inter diciamo che per lui non fu una partita semplice, stava per affrontare la sua nuova squadra. Luis Alberto aveva fatto notare di essere fuori dal comune già in allenamento. Ho affrontato Felipe Anderson in Inghilterra”.

Serie A Tommasi: “Richiesti al ministro Spadafora allenamenti individuali”

Lotito risponde a Spadafora: “Chi ha detto che i club vogliono fermarsi?”

La ripresa del campionato di Serie A è sempre più in bilico: le parole del ministro dello sport Spadafora infatti non fanno ben sperare. Ecco la risposta di Lotito.

Il ministro ha addirittura ipotizzato che la maggioranza dei presidenti delle squadre di Serie A sarebbe contraria alla ripresa. Su questo tema è intervenuto il patron della Lazio Lotito che all’AGI ha commentato: “La maggioranza dei club vuole lo stop? Ma chi l’ha detto? Vabbè… Vedremo”. Staremo a vedere come andrà a finire: il tavolo di confronto per il momento rimane aperto.

Serie A Tommasi: “Richiesti al ministro Spadafora allenamenti individuali”

Serie A Tommasi — Nella giornata odierna, il presidente dell’Associazione italiana calciatori è intervenuto alla luce del decreto firmato nelle scorse ore dal Premier Giuseppe Conte

Serie A Tommasi: “Abbiamo chiesto al ministro Spadafora la possibilità di consentire gli allenamenti individuali. Questo non vuol dire tornare ad allenarsi nella maniera consueta per le squadre. Abbiamo chiesto di applicare al calcio i protocolli previsti per le discipline individuali. Non è ancora stata validato un protocollo per il 18 maggio e c’è preoccupazione in merito. Senza protocollo è difficile tornare agli allenamenti di squadra, ma se se ne trovasse uno per gli sport individuali da applicare anche al calcio allora si potrebbe partire già lunedì”. Così Damiano Tommasi sulle frequenze di Radio24.

IMMOBILE: “VOGLIAMO RISPOSTE” 

 

LAZIO Immobile: “Con le condizioni giuste io ripartirei subito. Il Governo sia chiaro”

LAZIO Immobile — Nella giornata odierna il bomber campano ha detto la sua circa la situazione attuale e si è soffermato sulla decisione di posticipare ulteriormente gli allenamenti

LAZIO Immobile: “Mi trovo d’accordo con compagni e società. È assurdo che si possa andare a correre nei parchi ma non ci si possa allenare nel proprio centro sportivo. A Formello abbiamo sei campi e quattro ingressi separati, quindi potremmo anche non incontrarci mai. Per molti dei mie compagni questa situazione è ancora più difficile perché non tutti hanno avuto modo di far venire la famiglia in Italia. Credo che la gente abbia bisogno di distrarsi e noi vogliamo riprendere al più presto, ovviamente in sicurezza e con il permesso dello Stato. Non credo che si stia facendo polemica, vogliamo solo chiarezza, vorremmo comprendere meglio le ragioni di questa scelta. Se ci fossero le condizioni io ripartirei subito. Tanta gente vive un momento di crisi e come riaprono le attività così dovrebbe ripartire anche il calcio. Intorno a questo sport c’è gente che non guadagna come noi e senza lo svolgimento degli eventi va in difficoltà, parlo di giornalisti e di addetti ai lavori. Non ho mai detto nulla in merito sui social perché mi sarei sentito dire che spingevo per la ripartenza in quanto secondo in classifica e in lotta per la Scarpa d’Oro.  Sono cose di cui non mi interessa, io voglio solo tornare a giocare perché questo è il mio lavoro. Avrei detto la stessa cosa anche se avessi fatto 5 gol. Io e la mia famiglia abbiamo rispettato tutte le indicazioni dello Stato e la squadra è pronta a giocare anche ogni 3 giorni con il caldo estivo. Non è una polemica ma il Governo deve essere chiaro”. Così Ciro Immobile ai microfoni di Lazio Style Radio. 

GRAVINA CONTRO LO STOP AL CALCIO 

 

Gravina: “Il calcio non va fermato, il vaccino arriverà nella primavera del 2021”

Gravina presidente della FIGC si è espresso sul campionato e il virus che non terminerà certo nel minor tempo possibile

Gravina ai microfoni di Canale Europa: “Come principio abbiamo la salute dei nostri atleti e dei dipendenti. Il calcio fa girare dei movimenti economici altissimi, inoltre è un divertimento per le persone a livello sociale. Se non si vogliono correre rischi, il Mondo allora dovrà aspettare il vaccino, però da quanto dicono gli scienziati, bisognerà aspettare la primavera del 2021. Inoltre bisognerà attendere un’ulteriore anno per poterlo acquistare nelle farmacie. E la domanda nasce qui, a questo punto bisognerà sospendere un’impresa sociale ed economica importante del nostro paese per tutto questo tempo? Io sono contrariato e molto dispiaciuto di dover vedere e combattere questo oscurantismo verso il calcio”.

SERIE A E PARTITE IN CHIARO

“Non ci dovrebbe essere interesse per un organismo che coinvolge 14 milioni di persone nel weekend dando speranza e coinvolgendo anche altre ricchezze nel nostro Paese. Mi farei da parte lasciando stare se ci fossero delle condizioni oggettive, ma queste, non ci sono. Però ovviamente devo stare e accettare le condizioni del comitato tecnico scientifico. Però se dovessero annullare tutto ciò, proverei una grande tristezza. Le partite in chiaro non possono essere trasmesse, la Lega Serie A ha degli accordi  con i broadcaster. Noi però ci abbiamo sperato, ma questi impedimenti potrebbero svanire solo se interverrà il governo”.

Lazio ecco il piano per gli allenamenti dopo il nuovo decreto

Spadafora: “Se fossi un presidente, penserei alla prossima stagione”

Spadafora: “Se fossi un presidente, penserei alla prossima stagione”

Le Enti del calcio stanno spingendo a finché il sistema ricominci. Dopo il decreto che vieta ai club di svolgere allenamenti di squadra dal 4 maggio, la Lega Serie A e la FIGC, hanno iniziato a farsi sentire. Già, la decisione non è piaciuta quasi a nessuno, diversi giocatori non capiscono la decisione. Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha deciso di chiarire la posizione intervenendo a La7: “A breve il comitato scientifico e la FIGC parleranno per altri chiarimenti circa il protocollo per la ripresa degli allenamenti. Il protocollo non è risultato sufficiente, perciò è stato deciso di prolungare fino al 18 maggio, se ci sarà la ripresa degli allenamenti, non è detto che il calcio riprenderà, le cose non sono collegate. Se non si vuole aspettare, basterà seguire la strada di altre Paesi come Francia e Belgio che hanno sospeso tutto. Io vedo il sentiero per la Serie A sempre più stretto, anzi aggiungo, se fossi un presidente inizierei a pensare alla prossima stagione. La decisione di questi campionato di terminare la stagione, potrebbe far bloccare tutti gli altri campionati, seguendo la loro guida, perché fermarsi potrebbe diventare una linea europea”.

LOTITO

“Spero che Lotito abbia fatto una battuta con il dire che vedremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese. Noi non abbiamo potuto, così come per altri settori dell’Italia, riaprire gli allenamenti per tutti. Lo sport è globale, non include solo il Calcio e la Serie A. Non sono gli unici che vorrebbero riprendere, ci sono anche altre categorie e dilettanti. Avverto un sentore di sorpresa, secondo me a breve molti presidenti ci chiederanno di sospendere e di prepararci come meglio possiamo, per l’inizio della prossima stagione”.

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Lazio ecco il piano per gli allenamenti dopo il nuovo decreto

Lazio ecco il piano per gli allenamenti dopo il nuovo decreto che vieta di rientrare a Formello fino al 18 maggio

Lazio ecco il piano per gli allenamenti – Il nuovo decreto vieta alle squadre di poter tornare ad allenarsi con le dovute precauzioni nei propri centri sportivi fino al 18 maggio, prima però, si potranno svolgere allenamenti individuali, anche nei parchi. Questo decreto non è piaciuto a molti, anche allo stesso Lotito e giocatori biancocelesti, che si sono lamentati per l’attesa pensando di poter tornarsi ad allenarsi già dal 4 maggio. Ora però, la Lazio, ha deciso di applicare un piano per mettere ai calciatori di poter svolgere al meglio gli allenamenti in queste due settimane di attesa, anche se la Serie A, potrebbe non continuare ed essere sospesa.

Il PIANO

I giocatori hanno continuato a svolgere delle attività nelle loro abitazioni, ma le lunghe distanze, non le hanno potute svolgere, questi sono esercizi determinanti per un calciatore. Così secondo il Corriere dello Sport, la società è pronta a far svolgere delle sedute nei parchi (il decreto lo permette), nella massima sicurezza, cercando dei luoghi privi di persone. Parchi diversi con calciatori sparsi, in modo tale da non intasare la stessa zona e rimanere nella sicurezza più totale. La Lazio si prepara verso la ripresa, sperando che il campionato possa ricominciare.

LAZIO Cribari svela i suoi fuoriclasse preferiti: Immobile, Acerbi e…

LAZIO Cribari svela i suoi fuoriclasse preferiti: Immobile, Acerbi e…

Lazio Lotito: “Decreto senza logica. Immobile e Dzeko a Villa Borghese”

Lazio Lotito arrabbiato dopo il nuovo decreto che impone alle squadre di calcio di iniziare a svolgere gli allenamenti a partire dal 18 maggio

Lazio Lotito ha parlato al Tg2 per spiegare come secondo lui, il nuovo decreto, penalizzi il calcio e i calciatori: “Prima di tutto dobbiamo partire da un dato certo, ovvero che il virus a malincuore, non scomparirà subito, ma ci vorrà del tempo, perciò, dovremmo iniziare a conviverci. Ora però, serve capire l’importanza del calcio a livello sociale. Senza la ripartenza del calcio, ci troveremmo con danni oltre 100 milioni, che non potranno essere riparati. Il dpcm che è uscito è senza logica, perché un atleta che pratica uno sport singolo si può allenare nel centro sportivo, mentre quelli di squadra, no. A questo punto sarà peggio, perché vedremo Immobile e Dzeko allenarsi a Villa Borghese, oppure troveremo Immobile sul Lungomare Michelangelo. Questo non dipende dalla nostra posizione in classifica, io sto parlando di danni al sistema calcio che sono sia economici ma anche per i tifosi”.

RÔMULO: “Tifosi della Lazio sempre nel mio cuore”

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore Barbuy Amilcar

LA NOSTRA STORIA Barbuy Amilcar nasce a Rio das Pedras, in Brasile, il 29 aprile 1893. Figlio di italiani della Savoia emigrati.

Noto nel suo paese come Amilcar. Inizia a giocare con il Corinthians nel 1913 e resta con il club di San Paolo fino al 1922 quando si trasferisce alla Palestra Italia. Squadra di San Paolo fondata da emigranti italiani nel 1914. Con la squadra, che in seguito si chiamerà Palmeiras, gioca fino al 1930. Negli ultimi anni ricopre il doppio ruolo di giocatore-allenatore.

Nel campionato 1931/32 viene ingaggiato dalla Lazio per guidare quella che verrà definita la ‘Brasilazio’. Il 13 dicembre 1931 a Palermo nel corso di una amichevole tra rosanero e una mista Lazio-Roma Amilcar disputa il primo tempo in veste di calciatore. La domenica successiva nella partita Lazio-Bari 3-2 scende di nuovo in campo collezionando una presenza in una competizione ufficiale con la Lazio.

Nonostante un contratto di quattro anni al termine della stagione torna in Brasile per esigenze personali. Al suo posto verrà preso l’austriaco Karl Sturmer. Tornato in patria allena San Paolo, Palestra Italia, Corinthians, Portuguesa e Atlético Mineiro. Conta 19 presenze con la nazionale verde-oro. È deceduto a San Paolo del Brasile il 24 agosto 1965.

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LA NOSTRA STORIA L’ex mediano biancoceleste Aldo Anzuini

LA NOSTRA STORIA Aldo Anzuini nasce a Roma il 29 aprile 1947. Inizia a giocare nell’Oratorio di San Benedetto, all’Ostiense.

Nel 1958 Aldo Anzuini si trasferisce alla Lazio. Nel 1965 vince il Torneo di Praga e nel 1966 il Torneo Cin Casoni e il Trofeo Agostini. Esordisce in serie A nella stagione 1966/67. Nel 1967 conquista il Torneo di Riccione. A fine stagione passa al L.R. Vicenza. Torna alla Lazio nel 1968/69. Gioca poi con Savona, Sambenedettese e Almas.

Con quest’ultima nella stagione 1977/78 ottiene la promozione in Serie C2. Resta con l’Almas fino al 1981 quando smette di giocare. In seguito allena L’Aquila e l’Astrea. Diplomato geometra e laureato in Scienze geologiche. Ha lavorato nello staff della Presidenza del Consiglio con la funzione di dirigente del Dipartimento delle politiche di gestione, promozione e sviluppo delle risorse umane e strumentali. È in pensione dal 2013.

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LAZIO Cribari svela i suoi fuoriclasse preferiti: Immobile, Acerbi e…

L’ex Lazio Cribari parla della squadra di Inzaghi e svela chi sono i suoi preferiti

Intervistato ai microfoni di Tuttomercatoweb, l’ex difensore della Lazio Sanchez Cribari ha ripercorso le principali tappe della sua carriera, ricordando il passato con i biancocelesti e parlando anche dell’attuale Lazio. “Non mi aspettavo che la Lazio potesse puntare al titolo”, ha detto in merito alla corsa allo scudetto, “è stata una bella sorpresa e bisogna approfittarne”. E su Inzaghi come allenatore: “Una bellissima sorpresa anche lui”. Cribari ha definito Roma “una seconda casa” e “il fatto di essere arrivato in Champions con la Lazio un bellissimo ricordo”. Il brasiliano ha poi svelato chi sono i suoi preferiti all’interno del club di Lotito: “Immobile è sotto gli occhi di tutti” e poi “il mio ex compagno Radu”, ma tanti “elogi alla coppia centrale Acerbi-Luiz Felipe”. Infine, belle parole anche su Leiva che “fa girare molto la squadra, è un  giocatore di esperienza e di qualità”.
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RÔMULO: “Tifosi della Lazio sempre nel mio cuore”

Rômulo ricorda il suo periodo alla Lazio e parla del rapporto con il popolo biancoceleste

Nel corso di una diretta Instagram organizzata da Storie di Lazio, Rômulo ha raccontato il suo periodo con la maglia biancoceleste, ricordando l’affetto per i compagni di squadra e per i tifosi. L’ex Lazio ha iniziato parlando della semifinale di ritorno con il Milan, vinta dai biancocelesti per 0-1: “Un assist bellissimo di Immobile, poi super goal di Correa”, cosa che per la squadra costituì “il nostro lasciapassare per la finale di Coppa Italia”. Ma quello che Rômulo più ricorda con grande affetto sono la squadra e soprattutto i tifosi: “L’ambiente: mi sembrava di aver trovato una famiglia, veramente un ottimo gruppo”. E ancora: “La tifoseria laziale mi è rimasta nel cuore”, ha confessato il giocatore brasiliano,”i tifosi mi scrivono ogni giorno”.
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LAZIO Patric: “La gente corre al parco e noi non possiamo allenarci nel centro sportivo in sicurezza…”

LAZIO Patricio Gabarròn Gil, per tutti Patric, ha parlato in una lunga intervista rilasciata a Lazio Style Channel di questo momento di stop forzato, auspicando un ritorno alla normalità e al calcio giocato.

LAZIO Patric e le sue giornate in quarantena: “Ormai manca poco al rientro in campo, da quello che sentiamo. Resta solo l’ultimo sforzo. Nella mia giornata mi alleno molto e trascorro del tempo con la famiglia. Nel corso di questa quarantena ho finito in due giorni la casa de Papel, una serie molto bella. Mi sono fatto crescere la barba, fino a quando non ricominceremo la terrò così. Tra i compagni ci sentiamo e chiacchieriamo in videochiamata. Ho voluto dare una mano alla mia terra effettuando una donazione“.

IL RITORNO

“Tutti noi abbiamo voglia di giocare. Ci manca il pallone e la presenza dei nostri compagni, dei nostri tifosi. Dobbiamo rispettare le norme, ma tanti aspetti non li capiamo: le persone possono correre al parco, mentre noi non possiamo stare al Centro Sportivo in sicurezza con tanti professionisti che ci assistono. Prima ripartiremo, meglio sarà per tutti. La vita bisogna affrontarla positivamente ed approcciare a tutto nel modo giusto. È difficile attraversare questo momento, ma bisogna andare avanti tutti insieme“.

IL PERCORSO DI PATRIC ALLA LAZIO

Sono molto contento del mio percorso. Aspettavo il mio momento, ora ho trovato il mio posto nella squadra. Il modo di giocare della squadra è cambiato con il tempo ed ora il mio lavoro è più in evidenza. Ho lavorato duramente anche quando trovavo meno spazio. Sono felicissimo per come stanno andando le cose a livello individuale e collettivo. Come centrale di difesa mi trovo bene, ho scoperto una nuova voglia di migliorarmi: ho ancora molto da imparare”.

DA QUEL 3-3 CON L’ATALANTA…

“Ricordo bene il 3-3 con l’Atalanta: giocai come quinto di centrocampo e recuperammo al meglio l’incontro. Non mi trovo benissimo come esterno, ma in quel momento dovevo dare una mano alla squadra. Da quel risultato è iniziata la nostra cavalcata che ci ha portati al secondo posto in classifica. La concentrazione nel calcio è molto, si può essere un calciatore molto forte, ma bastano alcuni dettagli sbagliati per compromettere una prestazione. Non si può essere perfetti, ma mettendo la testa nel gioco, le cose vanno sempre meglio. La mia forza sta nel gioco: vengo dal Barcellona, una società che allena i giovani proprio su questo piano”.

INZAGHI

“La Lazio stava attraversando un grande periodo di forma, non possiamo dimenticarci quanto abbiamo costruito. Sarebbe un peccato vanificare tutto, siamo molto motivati e non vediamo l’ora di tornare in campo. Inzaghi mi ha sempre parlato molto, mi spronava per continuare a far bene. La squadra gioca diversamente rispetto al passato, il nostro tecnico ha portato la sua idea di calcio ed oggi la Lazio esprime un gioco che è tra i migliori in assoluto. I risultati ottenuti da Inzaghi sono sotto gli occhi di tutti”.

GOAL

“Non sono fissato con il goal, sarebbe bellissimo segnare in Serie A. Lo cercherò di più. Voglio abbracciare tutti i tifosi biancocelesti, torneremo in campo e non vediamo l’ora di continuare a far bene per rendere la Lazio sempre più grande”.

LAZIO Diaconale: “La Juve si è allenata all’estero. Spadafora da subito contro la ripresa”

LAZIO Diaconale — Nella giornata odierna, il portavoce biancoceleste è tornato a parlare a proposito della ripresa delle attività calcistiche

LAZIO Diaconale: “Fin dall’inizio mi sono opposto a chi voleva bloccare la stagione. Il governo si nasconde dietro ad argomentazioni tecnico-scientifiche secondo cui il contagio potrebbe riprendere. Il contagio però non dipende da un campo da calcio, può riprendere in ogni luogo quindi bisognerebbe bloccare tutto. Il discorso sullo sport di contatto mi fa solo sorridere. Il contatto può provocare la diffusione del virus ma solo se a contatto entrano persone già portatrici. Il virus non viene fuori da un semplice contatto fisico o da un tackle. Sono morte 350 persone ieri, ma non è colpa del calcio. La Juventus ha mandato all’estero i propri giocatori e alla lunga questa è  stata una decisione lungimirante. Loro si sono allenati fuori dal paese mentre noi siamo rimasti sempre a casa” Così Arturo Diaconale ai microfoni di Radio Radio.

Diaconale a Radio Kiss Kiss

Spadafora si è dimostrato fin dall’inizio contrario alla ripresa della Serie A. Immagino faccia parte della stessa politica che non voleva le Olimpiadi. Credo che il Ministro abbia una visione assolutamente negativa dello Sport. Non credo ai complotti, se c’è l’intenzione di far ripartire il calcio il ministro può farlo tranquillamente”

LAZIO Acerbi: “Niente allenamenti? Nessuna polemica, ma servono risposte”

LAZIO Acerbi: “Non voglio fare polemica, però qualcosa non quadra. È stata data la possibilità di andare a correre nei parchi però non è possibile allenarsi presso il proprio centro sportivo. A Formello avremmo più possibilità di rispettare le distanze. Rispettiamo il decreto del Governo, se non possiamo andare al campo ci arrangiamo con quello che possiamo fare. La riapertura dei parchi, però, ci porta a farci ulteriori domande. Siamo sbalorditi e penso di parlare a nome di tutti gli sportivi. Siamo abituati a muoverci e ad allenarci per cui è normale che ci sia amarezza.  Non capisco il problema nel riprendere gli allenamenti e a questo proposito servirebbero delle risposte più chiare. In ogni caso bisogna farsi forza e tenere duro. Nella vita esistono due strade: quella giusta e quella sbagliata. Quella giusta è piena di ostacoli e fa più paura ma l’importante è non arrendersi mai. Dopo la tempesta c’è sempre il sereno”. Così Francesco Acerbi ai microfoni di Lsr.