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LAZIO PARMA Designato l’arbitro della gara

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LAZIO PARMA Designato l’arbitro della gara: i precedenti.

LAZIO PARMA Designato l’arbitro della gara. A comunicarlo la stessa società biancoceleste, in una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale.

“La 4ª giornata di Serie A TIM Lazio-Parma, in programma domenica 22 settembre alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, sarà diretta dal signor Rosario Abisso (sez. di Palermo).

Assistenti: Villa – Gori 

IV uomo: Minelli 

V.A.R.: Massa 

A.V.A.R.: Liberti”

PRECEDENTI

Sei gli incroci tra i biancocelesti e l’arbitro siciliano: il primo il 20 agosto 2017, quando gli uomini di Inzaghi debuttarono nel campionato 2017/2018 con un pareggio in casa contro la Spal.

Successivamente, Abisso ha diretto i capitolini il 21 gennaio 2018: avversario, sempre tra le mura amiche, il ChievoVerona, travolto per 5-1. Nella scorsa stagione, invece, l’arbitro siciliano ha diretto il match vinto per 4-1 all’Olimpico con il Genoa. I biancocelesti se lo sono ritrovati davanti anche in Coppa Italia, lo scorso 31 gennaio, nei quarti di finale contro l’Inter. Infine, gli ultimi precedenti risalgono al finale della scorsa stagione: per la precisione, alla gara casalinga con il Sassuolo e al match esterno con il Torino che concluse l’ultimo campionato. 

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LAZIO Oggi 3 giocatori titolari per la prima volta: Jony è pronto

LAZIO Oggi 3 giocatori titolari per la prima volta dovranno dimostrare a Inzaghi di essere più di semplici riserve

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LAZIO Oggi 3 giocatori titolari per la prima volta – Alle ore 18.55, inizierà l’avventura europea stagionale della Lazio. La prima partita, li vedrà impegnati in Romania contro il Cluj, squadra molto forte nella propria Nazione che ha sfiorato in questa stagione la qualificazione in Champions, perdendo solamente ai preliminari. La Lazio viene dalla sconfitta deludente di Ferrara e dovrà fare di tutto per arrivare alla vittoria scacciando le parole di questi giorni. Inzaghi ha lasciato alcuni big a casa, infatti non saranno della partita: Radu, Luis Alberto e Immobile. Vuole concedere dello spazio a chi non ne ha ancora ricevuto con la consapevolezza che possano rendere moltissimo per conquistarsi un posto da titolare.

Un ampio turnover quello scelto dal mister che punterà sulla voglia di mettersi il luce di: Jony, Vavro e Berisha. I primi due faranno il loro esordio da titolari con la maglia della Lazio, mentre per Berisha sarà la prima stagionale e potrà dimostrare di essere tornato il giocatore di Salisburgo e quello ammirato con la propria Nazionale. Dovranno mettersi in mostra e far vedere che nello scacchiere di Inzaghi loro possono essere utili, potranno dare una mano con il passare del tempo diventando magari titolari alternandosi con le prime scelte.

Ci si aspetta molto dal centrocampista kosovaro, acquistato un anno fa per 8 milioni senza mai far vedere nulla se non infortuni. Mentre di Jony si è visto solamente l’ottimo cross servito al derby per Lazzari il quale avrebbe segnato se l’esterno spagnolo non si fosse trovato in fuorigioco. Per Vavro è arrivata qualche critica dopo la sconfitta contro la Spal, per qualche marcatura sbagliata, oggi potrà dimostrare di essere un buon difensore oppure sentire la pressione commettendo qualche errore. Tutti e 3, avranno l’occasione di mettersi in mostra, starà a loro approfittarne. Spera di giocare qualche minuto debuttando anche lui, Adekanye, recuperato per questa partita.

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LA NOSTRA STORIA – Tanti auguri al “ghepardo” Tommaso Rocchi

Il 19 settembre 1977 nasce a Venezia Tommaso Rocchi. Cresciuto nelle giovanili della sua città natia, a 16 anni si trasferisce alla Juventus. Nella stagione 1993-94 vince il Campionato Primavera. L’anno successivo entra a far parte della prima squadra senza però giocare neanche un minuto. A fine stagione la società bianconera decide di mandare il giovane a farsi le ossa nelle serie minori. Gioca con Pro Patria, Fermana, Como e Saronno. Nei due anni successivi ha militato in Serie B con Treviso e Empoli.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Nell’estate del 2004 i biancocelesti, appena prelevati da Claudio Lotito, hanno pochi giocatori in organico. Il neopresidente capitolino tra i tanti acquisti fatti per rimpinguare la rosa acquista anche Tommaso Rocchi. Nel primo anno a Roma, la Lazio si divide tra le gestioni di Mimmo Caso e di Papadopulo. L’attaccante veneto fa innamorare subito la Curva Nord con un gol nel derby del 6 gennaio 2005, chiudendo la gara sul 3-1 e facendo impazzire di gioia i presenti insieme al suo grande amico Paolo Di Canio.

LEADER IN CAMPO E FUORI

Nelle stagioni successive Tommasino diventa sempre più leader indiscusso sia in campo che nello spogliatoio. Nella stagione 2005-06 la Lazio chiude al sesto posto in campionato. Il ‘ghepardo’, questo il suo soprannome, realizza sedici gol che gli valgono addirittura la chiamata in Nazionale. L’anno dopo, in un campionato stravolto dallo scandalo “Calciopoli”, i biancocelesti si classificano al terzo posto. Posizione che gli vale l’accesso ai preliminari di Champions, e Rocchi si ripete mettendo a segno altre sedici reti.

LA COPPA CON LA FASCIA DA CAPITANO AL BRACCIO

Ma la stagione più bella di Tommasino alla Lazio è il 2007-08 quando i ragazzi di Delio Rossi raggiungono la finale di Coppa Italia, vincendola contro la Sampdoria, e Rocchi alza la sua prima coppa con la fascia di capitano al braccio. Tre mesi dopo la Lazio si ripete vincendo a Pechino la finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Merito anche di Tommasino che con un pallonetto dal limite dell’area mette fuori gioco Julio Cesar e regala ai tifosi biancocelesti un altro trofeo. Di lì in poi, vuoi l’età, vuoi che la Lazio comincia a crescere anche dal punto di vista tecnico, Rocchi non brilla in campo ma resta comunque uno dei leader nel gruppo, considerato da tutti un vero punto di riferimento.

L’ADDIO ALLA LAZIO

A gennaio 2013 decide di lasciare la Lazio, accettando l’offerta arrivata dall’Inter ma a fine stagione non gli viene rinnovato il contratto. A novembre del 2013 si accorda con il Padova. Ad agosto 2014 firma per l’Haladás, formazione ungherese che milita nella massima divisione. A fine stagione rimane svincolato, decide di rimanere un altro anno in Ungheria firmando un contratto annuale con il Tatabánya, squadra allenata da Bruno Giordano e militante in Nemzeti Bajnokság III. Successivamente prima a causa di una ricaduta dell’infortunio già patito e poi per le dimissioni di Giordano per il resto della stagione non colleziona più nessuna presenza. Sarà questa l’ultima annata sul campo per l’attaccante veneziano, il quale a fine stagione decide di appendere gli scarpini al chiodo.

CAPITOLO NAZIONALE

In Nazionale ha esordito a 28 anni. Nel 2008 è stato convocato da Pierluigi Casiraghi nella Nazionale Olimpica per partecipare alle Olimpiadi di Pechino come unico fuoriquota del gruppo azzurro, segna anche un gol contro la Corea del Sud ma un infortunio lo costringe ad abbandonare la competizione.

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CLUJ LAZIO BASTOS: “Do il massimo per giocare”

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Alla vigilia di Cluj Lazio Bastos ha parlato in conferenza stampa di presentazione della prima dei biancocelesti in Europa League.

Cluj Lazio Bastos così in terra rumena accanto a mister Inzaghi: “Provo sempre a dare il massimo, per me è un fattore molto positivo quando la competitività si alza all’interno del gruppo. In questo modo ogni calciatore da il massimo per avere l’opportunità di giocare. Domani ci aspetta una partita molto difficile, ma siamo pronti e proveremo a svolgere una buona gara. Speriamo di raccogliere i primi tre punti nella fase a gironi della competizione”.

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MISTER INZAGHI VUOLE LA VITTORIA IN EUROPA LEAGUE 

CLUJ LAZIO Inzaghi allontana le critiche: “Sbagliati solo 25 minuti su 270”

Cluj Lazio Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia del match, fa il punto in casa biancoceleste dopo la debacle contro la Spal

Conferenza stampa: Cluj Lazio Inzaghi presenta la sfida dei Europa League

Lo scivolone contro la Spal ha portato molte critiche, sente la pressione dell’ambiente?

Le critiche ci sono sempre, ma ho analizzato la partita con i ragazzi. Ho capito che io per primo ho sbagliato e mi assumo le responsabilità, sapendo che abbiamo buttato via tre punti importantissimi. Non ho pensato alle analogie con la Lazio di due anni fa, non ho pensato nulla. Ci scordiamo che abbiamo vinto due coppe e che abbiamo sbagliato solamente 25 minuti in tre partite. Però dobbiamo fare in modo che non accadano più queste cose“.

Giocherà Proto o Strakosha in porta?

Ho dei dubbi di formazione che scioglierò solamente domani. Ho lasciato a casa Immobile, Luis Alberto e Radu per turnover. In porta giocherà Strakosha perchè non mi piace stabilire un portiere per il campionato e uno per la coppa“.

Come sta reagendo lo spogliatoio dopo lo scivolone di Ferrara?

Abbiamo voglia di riscattarci subito, abbiamo fatto due ottimi allenamenti. Dobbiamo cercare di lavorare con lucidità e meglio, sapendo che abbiamo sbagliato poco in queste tre partite e la classifica doveva essere diversa per quanto visto in campo“.

Petrescu ha detto che questo girone sembra un girone di Champions, sei d’accordo?

Certamente è un girone molto tosto e difficile. Abbiamo il Celtic che è una grande squadra e il Rennes che ha vinto la Coppa di Francia. Anche domani dovremo fare una partita intensa e fondamentale“.

Luiz Felipe come sta? Da Milinkovic ci si aspettava di più…

Il brasiliano sta recuperando è convocato per domani, comunque giocherà Bastos. Milinkovic? Mi aspettavo di più da tutti in quei 25 minuti finali, ma il primo responsabile sono io. Non voglio parlare dei singoli“.

LEGGI LE PROBABILI FORMAZIONI DI CLUJ LAZIO

CLUJ LAZIO Probabili formazioni — 4 big in panchina

CLUJ LAZIO Probabili formazioni — In vista del match d’esordio in Europa League, in programma domani alle 18.55 allo stadio Constantin Radulescu, Simone Inzaghi sembra aver delineato l’11 titolare

CLUJ LAZIO Probabili formazioni — In vista del match contro la compagine romena, Inzaghi sembra intenzionato a rinunciare a 4 titolari. In difesa mancherà infatti Stefan Radu, che siederà in panchina a beneficio di Vavro, mentre in corsia Jony prenderà il posto di Senad Lulic. Dalla panchina, alla luce degli impegni ravvicinati in programma nei prossimi giorni, anche Luis Alberto e Ciro Immobile, sostituiti rispettivamente da Berisha e Caicedo. Di seguito il probabile schieramento dei biancocelesti:

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Berisha, Jony; Correa, Caicedo. A disp.: Proto, Patric, Radu, Cataldi, Luis Alberto, Lulic, Immobile. All.: Inzaghi.

FORMELLO LAZIO Tre esordienti dal 1′ contro il Cluj

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FORMELLO LAZIO Il report della seduta della vigilia dell’esordio in Europa League. Le ultime.

FORMELLO LAZIO Tre esordienti dal 1′ contro il Cluj. Uno è il Guerriero, Valon Berisha, reduce dalle magie con il Kosovo. A Ferrara era rimasto in panchina complice un solo allenamento nelle gambe. Domani finalmente sarà il suo momento: agirà da mezzala sinistra nel 3-5-2. Riposo dunque per Luis Alberto, mentre Milinkovic e Leiva faranno gli straordinari: saranno loro a completare il terzetto centrale della mediana. Il brasiliano costringerà nuovamente alla panchina Cataldi, stamattina schierato tra le “riserve”. Confermato invece Jony, che farà il suo debutto da titolare e in campo internazionale con la maglia biancoceleste. A destra, vista l’assenza (causa squalifica) di Marusic, toccherà ancora a Lazzari.

In avanti il duo sarà invece composto da Correa e Caicedo. Immobile, che stamattina ha giostrato in coppia con Adekanye, sarà dunque risparmiato in vista dei due prossimi impegni ravvicinati con Parma e Inter. In difesa, il centrale Acerbi sarà affiancato da Vavro e Bastos. Luiz Felipe, smaltiti gli acciacchi alla caviglia sinistra, è in ballottaggio per un posto in panchina con Patric e Radu. Tra i pali invece dovrebbe essere confermato Strakosha, incalzato però da Proto, titolare l’anno scorso nella maggior parte della fase a gironi. Restano a casa infine Lukaku e André Anderson, fuori dalla lista europea.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Berisha, Jony; Correa, Caicedo. A disp.: Proto, Patric, Radu, Cataldi, Luis Alberto, Lulic, Immobile. All.: Inzaghi.

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PARMA Guai per D’Aversa in vista della Lazio

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PARMA Guai per D’Aversa in vista della Lazio.

PARMA Guai per D’Aversa in vista della Lazio. A Collecchio il tecnico sta coordinando la preparazione della trasferta all’Olimpico, in programma domenica prossima. Un appuntamento che i gialloblu potrebbero affrontare senza Yann Karamoh, attaccante in prestito dall’Inter. A carico del giocatore la società potrebbe prendere importanti provvedimenti, come la stessa ha annunciato in una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale: 

“Yann Karamoh, dopo i ripetuti e reiterati ritardi agli allenamenti nelle scorse settimane, nella giornata odierna non si è presentato all’allenamento. La società, che ha sempre messo il rispetto delle dinamiche di gruppo davanti ad ogni interesse individuale, provvederà a sanzionare il giocatore per la violazione delle norme disciplinari, riservandosi ogni diritto a sua tutela”.

Karamoh potrebbe dunque essere multato e saltare la sfida con la Lazio. Un’eventualità quest’ultima che non sarebbe una novità per D’Aversa, che finora ha mandato in campo il ragazzo solo negli ultimi cinque minuti contro la Juventus.

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Lazio Inzaghi duro con la squadra: colloquio fitto con Milinkovic

LAZIO Inzaghi duro la rosa dopo la sconfitta contro la Spal, criticato anche Milinkovic per com’è entrato domenica

Lazio Inzaghi duro con la squadra – Nell’allenamento di ieri, il mister dopo aver svolto il normale l’allenamento, ha aspettato i suoi ragazzi in sala video per poi mostragli il video della partita di domenica contro la Spal. Gli ha evidenziato tutti gli errori commessi e non li ha giustificati come avrebbe fatto in precedenza. Il trend deve cambiare, basta scuse e alibi, una partita come quella di domenica e del derby, non vanno perse o pareggiate. Non si capacita come la squadra riesca a giocare e poi sciupare tutte quelle occasioni sparendo addirittura a un certo punto della partita facendosi poi ribaltare il risultato.

Non riesce a capire come mai succeda la stessa storia da anni, soprattutto l’atteggiamento morbido dei suoi che permettono agli avversari di prendere il sopravvento vincendo la gara. Ecco le sue parole: “Dobbiamo imparare a gestire i momenti della gara, essere più lucidi in difesa e sotto porta. Chiudere prima le partite e saper soffrire

Se l’è presa molto con i singoli, anche con Milinkovic. I due infatti hanno avuto un piccolo confronto. Al serbo non è piaciuta la sostituzione nel derby e la panchina di Ferrara, non se l’aspettava, mentre a Simone non è piaciuta la sua entrata in campo, poco incisiva e svogliata. Anche a Correa è stato detto qualcosa, entrata non sufficiente la sua. Non ha portato nulla al reparto avanzato e non è mai entrato in partita.

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LA NOSTRA STORIA Josè Castelli

LA NOSTRA STORIA Josè Castelli nasce a San Paolo, in Brasile, il 18 settembre 1903. Centrocampista di piccola statura e molto agile, in Brasile lo chiamano ‘Rato’ (topo).

In Italia è noto come Giuseppe Castelli o ‘Ratto’. Inizia a giocare nel 1919 nelle giovanili del Corinthians approdando in prima squadra nel 1921. Nel 1927 costituisce una forte coppia d’attacco di sinistra con il neo arrivato Alejandro Demaría. Vince tre Campionati Paulista nel 1928, 1929 e 1930. Nella stagione 1931 viene acquistato dalla Lazio con lo stesso Demaría e il terzino Armando Del Debbio.
Resta in biancoceleste per poco più di due stagioni. È l’autore del gol decisivo, all’83’, della prima vittoria contro la Roma per 2-1 del 23 ottobre 1932. Nell’estate 1933 svolge la preparazione pre-campionato con la Lazio giocando anche la prima partita di campionato. Poi il 21 novembre si imbarca sulla nave Conte Biancamano e torna in patria per indossare di nuovo la maglia del Corinthians.  Nel 1937 si trasferisce al Portuguesa Santista con cui conclude la carriera di calciatore. Nel 1942 torna al Corinthians. Successivamente rimane nel club come allenatore delle giovanili ma è spesso chiamato a sostituire tecnici esonerati. L’unica eccezione nel periodo compreso tra il 1951 e 1954 in cui guida la prima squadra. Vince il Campionato di San Paolo nel 1951 e nel 1952 e quello di Rio-San Paolo nel 1953. Muore a San Paolo nel settembre del 1984.

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LA NOSTRA STORIA Enrico Vella

Enrico Vella nasce a Genova il 18 settembre 1957. Centrocampista cresciuto nelle giovanili del Genoa. Nel 1976 gioca nel Sestri Levante e dalla stagione 1977/78 alla Sanremese. Dopo tre stagioni viene ceduto in Serie B alla Sampdoria.

L’anno successivo è al Catania da dove viene acquistato dalla Lazio all’inizio della stagione 1982/83. Con la maglia biancoceleste Enrico Vella disputa solo due stagioni, ma bastano per farlo diventare un beniamino dei tifosi per la sua grinta e la simpatia fuori dal campo. Nell’ottobre del 1983 viene ceduto all’Atalanta dove resta tre anni. Nel 1985 la doccia fredda: ceduto al Palermo, dopo le visite mediche, viene informato di dover sostenere ulteriori accertamenti clinici dove gli viene riscontrata un’aritmia ventricolare. L’Atalanta decide di far ripetere nuovamente gli esami a Trento, dove viene sottoposto a una cura a base di betabloccanti. A novembre ottiene di nuovo l’idoneità a giocare ma il contratto con i siciliani risulta nullo e torna ai bergamaschi. In seguito è all’Arezzo.

Terminato di giocare nel 2005 diventa l’allenatore della Cairese. Per due stagioni guida la prima squadra poi allena i Giovanissimi Regionali. Nella stagione 2008/09 diventa il responsabile del settore tecnico giovanile, nonché allenatore di allievi e giovanissimi. A giugno del 2012 diventa di nuovo tecnico della Cairese, ma a febbraio 2014 viene sollevato dall’incarico. Nella stagione 2014/15 allena una squadra minore della Val Bormida in provincia di Savona. Dal 2017/18 è allenatore delle giovanili dell’Arma di Taggia, a Sanremo.

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LA NOSTRA STORIA Il presidente biancoceleste Arnaldo Coni

LA NOSTRA STORIA Nelle sedute del 3 dicembre 1939 e del 18 settembre 1940 eletto presidente della sezione calcio giovanile della Lazio Arnaldo Coni.

Nell’assemblea generale del 1 luglio 1945 diventa Presidente della Sezione Calcio. Si dimise il 17 ottobre 1945 per motivi connessi agli ingaggi dei giocatori laziali. In seguito Coni si occupa ancora di calcio giovanile come dirigente della Lazio.

Nel luglio 1945 fa parte del Comitato che si occupò di garantire un dignitosa esistenza a quegli sportivi tornati in Patria con delle invalidità dai campi di concentramento tedeschi, detti ‘Campi della fame’, e che non si erano voluti schierare nei reparti nazifascisti. Era Cavaliere del lavoro.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Angelo Cupini

LA NOSTRA STORIA Angelo Cupini nasce a Ortonovo il 18 settembre 1958. Cresce nella Carrarese. Nell’estate del 1978 si trasferisce all’Udinese, neopromossa in Serie A.

La stagione seguente Angelo Cupini scende di categoria passando al L.R. Vicenza. Nella sessione autunnale del calciomercato torna alla Carrarese in C2. Nel 1981 torna in B alla Cavese dove resta per due stagioni.

Nel 1983 passa alla Lazio, neopromossa in A. Disputa una stagione in biancoceleste prima di passare al Bari. Nel 1986 si trasferisce al Padova. Dopo un passaggio veloce al Prato nel 1988 passa all’Arezzo. L’anno dopo torna al Prato per poi chiudere la carriera alla Pro Gorizia. Terminata l’attività agonistica inizia quella di allenatore guidando formazioni dilettantistiche del Friuli. È deceduto a Udine, dove si era stabilito, il 13 settembre 2017.

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GLI AVVERSARI Cluj primo in patria con attacco dal gol facile

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Giovedì Cluj Lazio aprirà le danze del girone E di Europa League. Trasferta insidiosa contro i dominatori di Romania. Il focus sugli avversari

Non sarà una passeggiata e guai a commettere gli errori visti contro la SPAL. La Lazio e Inzaghi sono chiamati al riscatto dopo la debacle in campionato. L’occasione si presenta subito con la sfida al Cluj, in Europa League. Andiamo a scoprire gli avversari biancocelesti.

DOMINATORE IN PATRIA

Il Cluj è ormai una realtà consolidata in Romania. Club che in pochi anni si è preso lo scettro di regina in patria. Hanno vinto l’ultima edizione del campionato rumeno, qualificandosi ai preliminari di Champions League. Qui, però, sono stati estromessi dallo Slavia Praga con un doppio 1-0. Ed ecco la retrocessione in Europa League. La squadra allenata da Dan Petrescu, vecchia conoscenza del calcio europeo, è attualmente prima in classifica con un +2 sul Viitorul, primo inseguitore. Ma ciò che balza agli occhi, è la mole di gol che riesce a segnare: sono ben 25 le reti siglate in appena 9 incontri, con una media di quasi 3 gol a partita. Buona anche la difesa con soli 8 gol subiti.

I TOP PLAYER

Le fortune della squadra “universitaria” ruotano molto sul fronte offensivo. Il bomber è Paun, ala sinistra offensiva con già 6 reti all’attivo, seguito da Deac con 5 gol. Ma ci sono punte centrali importanti che possono sbloccarsi da un momento all’altro: sono gli esperti Lacina Traore, con una passato al Monaco e Mario Rondon nazionale venezuelano.

LO STADIO

La casa del Cluj è lo stadio Dr. Constantin Radulescu che ha una capienza di 23.500 posti

INTER LAZIO Biglietti — Prezzi e info

INTER LAZIO Biglietti — Nella giornata odierna la società biancoceleste ha annunciato l’inizio delle vendite dei tagliandi per il match di San Siro, in programma domenica 22 settembre

INTER LAZIO Biglietti — Di seguito i dettagli della vendita:

– Gara: Inter- Lazio

– Mercoledì 22 settembre ore 21:00

– Stadio San Siro di Milano

–  Prezzo del settore  “Ospiti – Terzo Anello Blu”:

– Intero – 25,00 €. più diritti di prevendita

– Fine vendite martedi 21 settembre alle ore 19:00

– Circuito ricevitorie: Viva Ticket – Rete di vendita Calcio – Punti vendita nazionali

– On-Line

– Divieto del cambio nominativo del settore ospiti.

PER  L’ACQUISTO DEI TAGLIANDI NON È NECESSARIO ESSERE IN POSSESSO DELLA TESSERA DEL TIFOSO

LAZIO Confronto Inzaghi squadra nel pomeriggio

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LAZIO Confronto Inzaghi squadra nel pomeriggio: basterà per ripartire dopo il tracollo con la Spal?

LAZIO Confronto Inzaghi squadra nel pomeriggio. Se il presidente Lotito ha deciso di non strigliare il gruppo dopo il tracollo con la Spal, non altrettanto ha fatto il tecnico. Che ieri, insieme al suo staff, si è riguardato la partita del Mazza, analizzandone gli errori. Ha fatto chiarezza e ordine tra le cose (tante) che non hanno funzionato, poi si è preso altro tempo per riflettere. Di tutto discuterà oggi con la squadra, in modo da spronarla a ripartire immediatamente e a tenere vivi i buoni propositi fatti prima dell’avvio della stagione. Chiederà conto ai suoi ragazzi della disastrosa ripresa di Ferrara, causata da un mix di stanchezza fisica ed errori nell’atteggiamento e nella tattica. Il confronto avverrà prima della seduta pomeridiana, fissata per le 16. Tra poco meno di 48 ore ci sarà da affrontare l’esordio in EL con il Cluj, quindi la delusione e le recriminazioni dovranno immediatamente lasciare spazio a una testa rialzata.

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LAZIO Lotito non striglia la squadra, il silenzio è d’oro

LAZIO Lotito non striglia la squadra dopo la pesante sconfitta contro la Spal

LAZIO Lotito non striglia la squadra – Ieri qualcuno si aspettava che il presidente Lotito come nelle ultime stagione ci ha abituati, andasse a parlare con la squadra dopo la brutta sconfitta contro la Spal alla terza giornata. Ciò invece non è accaduto. Infatti il presidente, era atteso in Campidoglio dalla Raggi e non è andato a Formello per tenere un colloquio con i calciatori. Non ha rilasciato dichiarazioni alla cerimonia d’apertura del campionato europeo per non vedenti, probabilmente non andrà a parlare neanche oggi con i giocatori.

La rosa sa già cosa pretenda Lotito, gli obbiettivi stagionali, quindi non vede la necessità di andare a parlare ora tenendo un discorso. Stessa cosa decisa da Tare, neanche lui è intervenuto per parlare con i giocatori. Entrambi si aspettato che la Lazio risponda sul campo giovedì in Europa League contro il Cluj, l’ordine è chiaro: ripartire subito e nel migliore dei modi dopo una bruciante sconfitta.

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ARRESTATI 12 TIFOSI JUVENTINI

ACCADDE OGGI Lazio-Pescara 2-1: una porta per l’Europa

A volte i momenti chiave della vita possono essere rappresentati da una vittoria da niente all’ultimo minuto, contro l’ultima in classifica? Nel caso della Lazio tutto è possibile: soprattutto se la squadra allora allenata da Zoff sta vivendo l’ennesima volata per una qualificazione in Europa che manca da ben sedici anni. Dal 1977 al 1993 è passata una vita, è un’era geologica soprattutto nella storia della Lazio in cui cadute e risalite sono feroci e spettacolari.

Però i biancocelesti stavolta ci sono quasi: certo, non bisogna lasciare per strada punti inutilmente, ma che resistenza può opporre un Pescara virtualmente già retrocesso, allo sbando e già nelle mani dell’allenatore in seconda Zucchini, dopo l’esonero di Galeone? Se si tratta di Lazio, tutto può sempre andare storto, sembra incredibile non ricordarselo. E infatti: una partita apparentemente in discesa grazie a un gol di Favalli viene rimessa in parità da un rigore di Max Allegri. E il gol nel secondo tempo proprio non vuole arrivare, anzi. L’anno prima, una vittoria clamorosamente buttata via contro l’Ascoli ultimo per distacco aveva messo una pietra tombale sulle ambizioni europee della Lazio, va ricordato per rendere bene il clima di quel giorno.

E quel giorno invece, proprio quel giorno, la storia cambiò. Al novantesimo, proprio al novantesimo, calcio di rigore. Beppe Signori non può sbagliare e non sbaglia. La corsa e l’esultanza, liberatorie, apriranno un nuovo capitolo nella storia della Lazio, fatto di dodici stagioni di presenza ininterrotta nelle Coppe Europee, condite da due trionfi all’apice dell’era Cragnotti. Il sigillo sulla qualificazione venne messo in uno storico Lazio-Napoli in quella stagione circa un mese dopo: ma fu contro il Pescara che i fantasmi vennero finalmente spazzati via.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-PESCARA 2-1

Marcatori: 24′ Favalli, 42′ Allegri (rig), 90′ Signori (rig).

LAZIO: Orsi, Bergodi, Favalli (67′ Sclosa), Bacci, Luzardi, Cravero, Fuser, Marcolin, Riedle, Stroppa, Signori. A disp.: Fiori, Corino, Gregucci, Neri. All. Zoff.

PESCARA: Marchioro, Sivebaek, Ferretti, Dunga, Dicara, Nobile (46′ Rosone), De Juliis, Palladini, Borgonovo, Allegri (85′ Epifani), Compagno. A disp.: Savorani, Martorella, Bivi. All. Zucchini.

Arbitro: Sig. Racalbuto di Gallarate.

Note: Espulso Firicano. Ammoniti Herrera, Policano, Ferrara, Napoli

Solita Lazio o qualcosa cambierà? Settembre ci dirà chi sono i biancocelesti!

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Uno scivolone inaspettato, una doccia non fredda ma ghiacciata. La Lazio è caduta inspiegabilmente a Ferrara con la Spal dopo un secondo tempo davvero deludente. C’è chi invoca le solite amnesie e una Lazio che non è cresciuta chi è più prudente e crede a una Lazio in corsa per un posto Champions. Settembre potrebbe dirci molto.

Tifosi della Lazio increduli per la sconfitta in quel di Ferrara. Le aspettative sulla squadra di Inzaghi erano molto e invece dopo 3 giornate di campionato la squadra di Inzaghi si trova ferma a 4 punti in classifica. Inaccettabile in particolar modo il secondo tempo contro la Spal dove la squadra è sembrata svuotata e sulle gambe trafitta due volte dai modesti avversari.

Tutti ci stiamo chiedendo se qualcosa è cambiato rispetto agli anni scorsi dove questa squadra (i giocatori in fondo sono gli stessi) ha perso in casa con il Chievo retrocesso oppure si è fatta rimontare in 10 minuti dal Salisburgo in Europa League o peggio ancora sconfitta in casa dall’Inter nello spareggio Champions. Quello che manca sembra essere la personalità e la mentalità di chiudere le partite a tutti i costi. Perché se il primo tempo ieri fosse terminato con uno 0-3 nessuno avrebbe potuto dire nulla.

Invece Semplici ha cambiato il modulo e ha rovinato i piani di mister Inzaghi che nel post partita si è preso le colpe della sconfitta. I tifosi chiedono a gran voce una Lazio più decisa sotto porta e cinica. Tanto il malcontento per una squadra che dice di voler lottare per la Champions e invece inciampa sempre in queste sconfitte inspiegabili.

Quindi dovremmo aspettarci la solita Lazio sciupona oppure ci sarà quest’anno un’inversione della rotta? Attendiamo settembre per farci un’idea più precisa e capire se questa squadra è cresciuta oppure sarà sulla stessa lunghezza d’onda degli anni passati. La Spal potrebbe essere un incidente di percorso ma ora Inzaghi e i suoi ragazzi devono alzare l’asticella: il prossimo impegno sarà il Cluj e sarà fondamentale partire bene in Europa League. Poi sotto con il campionato: ci sarà già da recuperare terreno.

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LOTITO INCONTRA LA RAGGI

LAZIO Due giocatori in Paideia. Intanto designato l’arbitro per l’Europa League

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LAZIO Due giocatori biancocelesti attesi in Paideia tra oggi e mercoledì. Nella giornata di oggi intanto è stato designato l’arbitro per il primo match europeo dei ragazzi di Inzaghi.

LAZIO Due giocatori biancocelesti dovranno recarsi presso la clinica Paideia per accertamenti. Il controllo del primo avverrà questo pomeriggio alle 1:30. Il secondo giocatore è invece atteso nella mattinata di mercoledì 18, alle ore 11. Difficile stabilire chi siano i due biancocelesti: gli indizi fanno pensare a Luiz Felipe, tornato acciaccato dalla trasferta con il Brasile Under 23, Adekanye, riunitosi oggi in gruppo, e Lukaku. Tutti e tre sono rimasti fuori dalla convocazione per Ferrara.

ARBITRO POLACCO CONTRO IL CLUJ

Intanto la Uefa ha comunicato gli arbitri per la prima giornata di Europa League. CFR Cluj-Lazio, in programma giovedì 19 settembre 2019 alle ore 18:55 allo Stadio Constantin Rădulescu di Cluj-Napoca, sarà diretta dal signor Daniel Stefanski (POL). Il fischietto polacco sarà coadiuvato dagli assistenti Marcin Boniek (POL) e Dawid Igor Golis (POL). Il IV uomo sarà Damian Sylwestrzak (POL).

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