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TIfosi della Sampdoria arrabbiati per l’esultanza di Caicedo

Al 91′ Felipe Caicedo insacca la palla che consegna alla Lazio la vittoria contro la Sampdoria iin rimonta

Sarebbe stato tutto ok per i tifosi della Sampdoria se Caicedo non avesse esultato sotto la loro curva. Certo, amareggiati per il rocambolesco risultato finale che li ha visti andare in vantaggio e poi perdere all’ultimo minuto ma ancora più arrabbiati per l’esultanza di Caicedo che per la sua prima gioia in Serie A si è lasciato trasportare dall’emozione andando ad esultare sotto la Curva che gli capitava, purtroppo per i doriani, la loro.  Infatti il Secolo XIX riporta la rabbia dei sostenitori di casa: niente cartellino giallo, nessun avvertimento da parte dell’arbitro. Addirittura i tifosi chiedono il daspo per Felipe. Sembra alquanto surreale un provvedimento del genere.

LEGGI IL RECORD CHE LA LAZIO POTREBBE SUPERARE

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La Lazio di Inzaghi vuole superare il record del 2012

La Lazio sta andando alla grande in questo Campionato, quinta a pochi punti dal primo posto

La Lazio di Inzaghi non ha intenzione di fermarsi, infatti dopo ben 14 giornate non si era mai trovata così in alto. Non era mai riuscita a fare così tanti punti nel Campionato a questo punto del girone, un altro record per Inzaghi. Dopo la vittoria al Ferraris contro la Sampdoria i biancocelesti hanno collezionato 32 punti dopo 14 partite ovvero 21 punti nelle mura nemiche e 11 all’Olimpico. Fin’ora hanno vinto 10 volte, pareggiato 2 volte e usciti sconfitti 2 volte. Ma ora c’è un record da superare e mettere nello score della storia biancoceleste, superare i 39 punti nel girone d’andata nella stagione 2012/2013 effettuato da Petkovic. Basteranno solamente 7 punti da fare nelle prossime 5 gare. Un record che sembra a portata di mano per i biancocelesti che dovranno cercare di vincere due partite pareggiandone una. Però sappiamo che Inzaghi vorrà e cercherà di vincerle tutte perché vincendo i record vengono da se…

LEGGI DUE CERTEZZE PER INZAGHI, ANDERSON E CAICEDO

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Bergomi: “La Lazio è forte e costruita bene. L’inter lotterà fino alla fine”

Beppe Bergomi parla della rincorsa Scudetto e vede anche la Lazio dietro ad altre squadre

Bergomi a Radio Kiss Kiss Napoli: “L’inter, per me può arrivare in fondo e l’ho capito dopo Napoli-Inter. Spalletti fa rendere meglio i giocatori che ha a disposizione anche perché ha dei cambi di spessore. Il Napoli deve giocare sempre nello stesso modo perché è stato impostato così. Nel nostro calcio paga molto la fisicità, ma mi farebbe piacere che il Napoli arrivasse fino alla fine. Per me ci vuole gente di spessore anche a livello internazionale altrimenti Sarri non li fa giocare. Il livello di condizione non è al massimo, ma ci sta dopo il preliminare.  Sul mercato bisogna fare qualcosa, ma perché quanto trovi squadre organizzate e chiuse vai in difficoltà. Allegri è un grande allenatore che riesce a cambiare le partite. La Juve ha una rosa fortissima ma negli undici ha perso qualcosa perché Bonucci e Daniel Alves non stati sostituiti adeguatamente. La Roma è ancora lenta nella manovra, ma gli devo dare atto che riesce sempre a colpire. Il Milan? E’ stato costruito male. Molti giocatori comprati non sono da Milan mentre la Lazio è davvero forte ed è costruita bene”.

LEGGI LE PAROLE DI SCONCERTI

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Simone Inzaghi sorride: Anderson e Caicedo due certezze in più per dar respiro alla Lazio

Felipe e contenti. La Lazio e Inzaghi godono e si sdoppiano nel segno di Caicedo e Anderson. L’ecuadoriano si riprende la rivincita con un gol da tre punti dopo una settimana difficile. L’altro è pronto a tornare in campo.

L’attaccante ecuadoriano ingiustamente messo al banco degli imputati per un intervento scomposto ma punito troppo severamente, nonostante l’incertezza del Var, si scopre protagonista assoluto. Come se il Dio del calcio abbia rimesso le cose a posto perché quanto accaduto con la Fiorentina era davvero troppo. «In un certo modo è stata fatta giustizia. Se c’era uno che doveva segnare era proprio lui», il leitmotiv dello spogliatoio laziale nel post-partita. Lui, ubriaco di gioia, ha ringraziato tutti e festeggiato il suo primo gol in serie A con la Lazio dopo 134 minuti giocati. Una bella media. Per Caicedo questo è stato il terzo gol stagionale, uno in più rispetto all’ultimo anno in Spagna. Ora è pronto a bissare in Europa League con lo Zulte Waregem.

Ma, a quanto pare anche il calvario di Anderson è finalmente terminato. come riporta Il MessaggeroFelipe , corre, dribbla e sgambetta. Il brasiliano è pronto. Nella seduta di ieri ha preso parte a tutto l’allenamento senza complicazioni e ha pure segnato. A Inzaghi non sembra vera tanta grazia dopo quanto accaduto domenica a Marassi. Per il tecnico il rientro del Pipe è manna dal cielo, soprattutto in questo momento, con Nani fermo per infortunio e la Lazio in cerca di un giocatore che dia un ulteriore cambio di passo. Quasi un vero e proprio acquisto. Anderson metterà benzina nelle gambe nell’ultima mezzora contro lo Zulte. Poi, se non ci saranno problemi, di nuovo un’ altra mezzora col Torino lunedì. Una rampa di lancio per far volare ancora più in alto la Lazio.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DEL TECNICO BIANCOCELESTE ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ORSI

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DELL’EX LOPEZ SUL TECNICO BIANCOCELESTE

Sconcerti: “Cinque squadre pronte a vincere lo Scudetto, anche la Lazio”

Mario Sconcerti parla della rincorsa allo Scudetto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com

Le parole di Sconcerti: “Qualcosa è cambiato dopo la vittoria della Juventus. Ci sono periodi in cui è superiore una squadra. Lo è stato per lungo tempo il Napoli che ora non lo è più, ora sta crescendo molto la Roma. Io credo che queste cinque squadre, con la Lazio appena dietro, andranno avanti fino alla fine, anche perché c’è molta differenza con le altre e peseranno tanto gli scontri diretti. Io credo che ognuna abbia qualcosa in più: la Juve ha più individualità, il Napoli più gioco ma meno giocatori. L’Inter ha un suo peso specifico, ha voglia di vincere e un grande centravanti, oltre ad avere trovato un equilibrio. La Roma ha un gioco completamente diverso dalle altre. Tutte, tranne la Juve, hanno un limite: gli manca un sostituto del giocatore determinante. Gli manca un centravanti, mentre la Juve ha Mandzukic”.

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Inzaghi: “I buoni risultati frutto dell’armonia del gruppo. Facilitato perché conosco bene l’ambiente”

Ospite alla presentazione del libro di Fernando Orsi “A mani nude” il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti. Il tecnico piacentino ha fatto un parallelismo tra la sua Lazio attuale e quella della scorsa stagione.

Queste le parole di Inzaghi “Ho avuto la fortuna di trovarmi alla guida di questo gruppo due anni e mezzo fa. Probabilmente essere qui da venti anni ha facilitato il mio percorso. Qualche giocatore che ho in squadra ha anche giocato con me. Ho trovato massima disponibilità da parte di tutti. I ragazzi stanno lavorando bene, si divertono mentre lo fanno. Stiamo ottenendo buoni risultati perché il gruppo sta bene insieme. Cercano di mettere in pratica ciò che proviamo in allenamento. Rispetto all’anno scorso quest’anno è più difficile perché ci sono tante partite in più. Abbiamo voluto l’Europa League con tutte le nostre forze. Ma di settimana in settimana le cose possono cambiare”.

E ancora…

Hoedt, Biglia e Keita? La società ha cercato di accontentarmi. Non volevo fare a meno di loro perché sono giocatori di qualità. Li volevo tenere perché ci avevano aiutato molto ma hanno deciso di prendere altre strade. I loro sostituiti si sono ambientati nel migliore dei modi. Abbiamo vinto la Supercoppa con la Juventus, cosa non affatto semplice. Abbiamo ottenuto la qualificazione in Europa League e vogliamo andare avanti. In campionato stiamo facendo bene ma mancano ancora tante partite. I punti persi con la Fiorentina? È normale che nonostante la vittoria con la Samp bruciano e bruceranno ancora tanto. Quello di Genova è un campo difficile per tutti e la squadra doriana è un avversario ostico. Siamo stati bravi a vincere. Nonostante fossimo sotto nel risultato siamo rimasti in partita e abbiamo meritato il successo. Anderson  titolare? Dipenderà da lui, quest’anno non ha ancora giocato. Wallace anche ha fatto solo le prime due partite. Spero di portarli giovedì in Europa League e che possano giocare”.

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EUROPA LEAGUE – Zulte Waregem-Lazio in televisione: buone notizie per i sostenitori biancocelesti, ecco dove vederla

La Lazio giovedì prossimo alle ore 21,05  scenderà in campo per la sesta e ultima giornata della fase a gironi di Europa League. Per i biancocelesti trasferta in Belgio, ospiti dello Zulte Waregem.

DOVE VEDERE ZULTE WAREGEM-LAZIO IN TV

Dopo aver chiuso la pratica qualificazione già da tempo la Lazio si appresta all’ultima fatica europea di questo girone praticamente dominato dagli uomini di Inzaghi. Buone notizie per tutti i sostenitori biancocelesti che non potranno seguire la squadra da vicino arrivano dalla televisione. La gara infatti verrà trasmessa anche in chiaro su TV8 (tasto 8 del telecomando) con la telecronaca di Massimo Marianella.

IL TECNICO DELLA SAMP GIAMPAOLO: ECCO CHI HA SBAGLIATO SUL GOL DEI BIANCOCELESTI

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LAPO ELKANN A MUSO DURO CON TAVECCHIO

Lopez: “Inzaghi ha dato una mentalità vincente alla squadra, mi auguro resti per molto tempo alla Lazio”

Antonio Lopez è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3. L’ex centrocampista biancoceleste ha parlato della squadra capitolina e del suo tecnico Simone Inzaghi.

Queste le parole di Lopez“La Lazio ormai dispone di una mentalità vincente che le permette di essere classificata come una grande squadra. Inzaghi ha preso in mano il gruppo biancoceleste e sta riuscendo nell’impresa di portare la compagine capitolina ad essere una formazione di grande livello. Anche la società, in questo senso, sta svolgendo un grande lavoro.

Le prime cinque squadre della classe stanno dimostrando qualità immense. Saranno quest’ultime formazioni a giocarsi lo Scudetto e la Champions League. Anche ieri sera la Lazio ha dimostrato di essere di un altro livello rispetto alla Sampdoria. Al Ferraris abbiamo visto giocare in maniera eccezionale Marusic, Luis Alberto e Caicedo in particolare. Milinkovic, invece, può risultare sempre decisivo. Storicamente abbiamo sempre avuto ottimi giocatori ma negli ultimi anni stiamo assistendo a grandissime sorprese. Il serbo ha la stoffa del campione. Il numero 21 inoltre, nonostante la sua giovane età, ha già la mentalità del veterano e questi sono segnali eccezionali per il tecnico. Mi auguro che Inzaghi possa restare il più a lungo possibile alla Lazio.

Ieri i biancocelesti hanno giocato da squadra vincente e, per questo, il successo ottenuto ha un grande valore. Inzaghi ha creato un gruppo eccezionale sotto ogni punto di vista: i suoi uomini lo seguono alla perfezione. All’interno dello spogliatoio c’è alchimia. Gran parte del merito è dell’allenatore, ma anche la società ha trasmesso i propri valori al gruppo. Le seconde linee biancocelesti vantano lo stesso spessore dell’undici iniziale. E’ giusto che nella gara di giovedì con lo Zulte vengano schierati i giocatori che, finora, hanno raccolto meno minuti.

Anche in Europa League la Lazio sta ottenendo grandi risultati. Ciò testimonia i valori di cui dispone l’intera rosa”
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L’ex attaccante dell’Inter Adriano: “Mai stato un santo. Un giocatore che dice di non bere sta mentendo”

Adriano Leite Ribeiro è intervenuto a Fox Sports Brasile. L’ex attaccante dell’Inter è tornato a parlare delle tante critiche ricevute nel corso della carriera. Soprattutto quelle che lo hanno visto protagonista per la sua vita fuori dal campo.

Queste le parole dell’ex Inter: “Non sono un santo. Ovviamente ho fatto qualcosa nella mia vita che ancora oggi me ne pento. Ma quello che mi fa maggiormente male è quando inventano cose che non ho fatto. Questa è ciò che mi fa più male. Evito persino di vedere programmi sportivi e di leggere i giornali perché se c’è qualcosa su Adriano, è qualcosa di negativo. Questo mi rende davvero triste. Io bevo, vado al club, ma è quello che fanno tutti. Non capisco. Faccio ancora il barbecue in casa, beviamo la nostra birra. Non vedo perché non dovremmo farlo. Siamo liberi,  ascoltiamo qualche canzone, si parla di calcio. La gente non parlava mai di quanto facevo di buono. Pensavano sempre a cose fuori dal campo perché ho bevuto e ancora bevo. Ma credo sia stata una critica molto ingiusta. Tutti bevono, un giocatore che dice che non beve sta mentendo“.

LEGGI ANCHE IL PUNTO SULLA GIORNATA DI SERIE A

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Verona condannato dal fuorigioco, l’Udinese va. Il punto della giornata di A

Con il successo in rimonta della Lazio a Marassi si chiude la domenica calcistica. Al San Paolo decide Higuain. Chiudono il turno le gare del lunedì: Crotone Udinese e Verona Genoa

La quindicesima giornata del campionato di Serie A si è aperta nel pomeriggio di venerdì (Ore 18.30) con la sfida dell’Olimpico tra Roma e Spal. I giallorossi, in superiorità numerica dal minuto 10, si impongono per 3-1 grazie alle reti di Dzeko, che interrompe un digiuno lungo due mesi, Strootman e Pellegrini (primo gol stagionale). Al minuto 55 i ferraresi accorciano le distanze con il gol di Viviani, che dal dischetto prima si fa ipnotizzare da Alisson, quindi segna sulla ribattuta del portiere brasiliano. Il venerdì calcistico non finisce però qui: alle 20.45 va infatti in scena il big match del San Paolo tra Napoli e Juventus. In uno stadio gremito e tinto tutto d’azzurro, sono però i bianconeri a fare il risultato. Progressione per vie centrali di Dybala che serve Higuain al limite dell’area: il pipita lasciato completamente libero da Koulibaly controlla la sfera e col destro infila Reina sul primo palo dopo 13 minuti di gioco. Il Napoli domina sotto l’aspetto del possesso palla. La Juve non concede occasioni enormi ma Buffon è super due volte su Insigne alla mezz’ora. Al minuto 68 Matuidi potrebbe raddoppiare ma Reina con un miracolo evita il doppio passivo sul mancino ravvicinato del francese. Successo importante dei bianconeri che si portano a 1 punto dai partenopei. Sabato prossimo altro scontro d’alta classifica: di scena il derby d’Italia contro l’Inter all’Allianz Stadium. Sabato alle 20.45 è il momento di Torino Atalanta. All’Olimpico Grande Torino termina 1-1. Vantaggio granata nel recupero della prima frazione con il primo gol stagionale di N’Koulou che di testa su corner di Ljajic trafigge Berisha. Al minuto 54 però Petagna serve Ilicic lasciato completamente indisturbato dalla retroguardia di Mihajlovic. Lo sloveno con calma olimpica controlla la sfera e con un mancino potente incrocia sul primo palo. Palla sotto la traversa e Sirigu battuto.

LE GARE DELLA DOMENICA

Al Vigorito il nuovo Milan di Gattuso fa visita al fanalino di coda Benevento nel consueto lunch match della domenica. Ospiti in vantaggio sul finire del primo tempo con Bonaventura. A inizio ripresa i campani pareggiano con Puscas, prima di subire il nuovo vantaggio rossonero firmato Nikola Kalinic su assist di Bonaventura, il più ispirato tra i suoi. I rossoneri restano in 10 alla mezz’ora della ripresa per il doppio giallo a Romagnoli. Il Milan resiste e il primo successo della gestione Gattuso è a un passo. Al minuto ’95 però il Benevento ha a disposizione un calcio di punizione defilato: mischia in area, arriva anche il portiere Brignoli. Alla battuta va Cataldi che mette il pallone in mezzo e pesca proprio la testa dell’estremo difensore di proprietà della Juve. In attesa che la cura Gattuso faccia effetto, i rossoneri steccano la prima post-Montella ed è ancora buio in casa Milan. Alle 15.00, tra le altre, di scena Inter Chievo. A San Siro i nerazzurri si sbarazzano degli uomini di Maran con un rotondo 5-0. Successo ipotecato già nella prima frazione con le reti di Perisic e Icardi, giunto a quota 16 gol in campionato, quindi legittimato nella ripresa da Skriniar e da altre 2 reti di Perisic, che chiude il match con la personale tripletta. Tripudio Inter e primato in classifica in vista della gara di sabato contro la Juve, con un vantaggio di due punti sui bianconeri. Nella sfida delle rossoblu tra Bologna e Cagliari sono i sardi a passare in vantaggio con un destro affilato di Joao Pedro. Nella ripresa i felsinei insistono e raggiungono il pari con Destro che al minuto 81 stacca di testa su cross di Masina e batte Rafael. Dopo il pareggio dei padroni di casa la gara ha poco altro da raccontare e al fischio finale il tabellone del Dall’Ara recita “Bologna 1-1 Cagliari”.

LA FURIA VIOLA E LA RIMONTA BIANCOCELESTE

Al Franchi la Fiorentina ospita il Sassuolo del neo-allenatore Iachini. Neroverdi troppo poco incisivi e gara a senso unico già nel primo tempo. Alla mezz’ora arriva il vantaggio viola firmato Simeone. Trascorrono circa 10 minuti e i ragazzi di Pioli raddoppiano sull’asse francese Thereau-Veretout, con quest’ultimo a segno per il suo terzo sigillo stagionale. Nella ripresa ancora Thereau in versione uomo assist: l’ex Udinese serve in profondità Chiesa che si invola verso la porta di Consigli e con il destro fa 3-0 e chiude il match. Nel posticipo domenicale delle 20.45 si affrontano due delle squadre più interessanti del campionato, Sampdoria e Lazio. Nel primo tempo  si registra una occasione per parte. Strakosha respinge su Zapata e Viviano su Immobile, ma il primo tempo termina a reti inviolate. Nella ripresa i ritmi restano elevati e a sbloccare la gara sono i padroni di casa con Zapata. A 10′ dalla fine Milinkovic-Savic pareggia i conti sugli sviluppi di un calcio di punizione. In pieno recupero, quando il match sembra avviarsi sull’1-1 finale, arriva la zampata di Caicedo in seguito alla respinta di Viviano su tentativo di Immobile. Primo gol in campionato per l’ecuadoregno che si fa perdonare dopo il rigore causato contro la Fiorentina, e tre punti pesantissimi per gli uomini di Inzaghi che salgono in classifica e rimangono agganciati al treno delle grandi. Chiudono il turno i match del lunedì, Crotone Udinese delle 19.00 e il monday night delle 21.00 tra Verona e Genoa.

I MATCH DEL MONDAY NIGHT

Nella gara delle 19 l’Udinese di Oddo vola a Crotone dove vince per 3-0 grazie alle reti di doppio Jankto è un bel contropiede orchestrato da Barak che regala a Lasagna il più facile dei gol. L’altro posticipo è stato quello salvezza tra l’Hellas Verona e il Genoa. La squadra di Ballardini si impone con un gol di Pandev allo scadere del primo tempo: Taarabt crossa da sinistra e Bertolacci, cadendo, serve fortuitamente il pallone a Goran Pandev, bravo a battere Nicolas in diagonale. Peccato che il gol sia viziato da un fuorigioco che il guardalinee e il Var non segnalano.

SAMP LAZIO, DECIDE CAICEDO 

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SAMPDORIA – Giampaolo trova il responsabile del ko con la Lazio

Marco Giampaolo fa il punto dopo la sconfitta della sua Samp contro la Lazio arrivata nelle ultime battute del match.

Queste le parole di Giampaolo a freddo ai microfoni di Mediaset: “Il calcio di punizione concesso più o meno è stato lo stesso del pareggio del Benevento contro il Milan. Ho parlato con i miei ragazzi del calcio di punizione, probabilmente Murru li tiene in gioco. Lì avrebbe dovuto risalire e invece li tiene in gioco. Pur avendo fatto una grandissima partita, è indietro da quel punto di vista. Poi lui continua a coprire, ma non c’è più niente da coprire. Ha fatto una partita di grande intensità, ma gli episodi si pagano”.

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Lapo Elkann spara a zero su Tavecchio: “Parlava di cazzate non di sport…”

Lapo Elkann, ai microfoni di AlaNews, non le ha mandate a dire all’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio.

“Più che un dramma sportivo è estremamente triste per noi italiani non essere ai Mondiali. Così come vedere tante persone a capo della federazione che si sono nascoste, senza prendersi responsabilità. Il calcio non è gestito al meglio, le responsabilità sono di tanti e non solo di quelli che si sono dimessi. Anche i giocatori che, in campo, hanno offerto una mediocre prestazione. Chi rappresentava il calcio italiano (Tavecchio, ndr) criticava le donne, i giocatori di colore e i gay. Uno parla di sport, non di cazzate”.

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Editoriale – Felipe Caicedo. L’uomo dei minuti finali

Editoriale – Felipe Caicedo. L’uomo dei minuti finali. Dopo il goal vittoria di ieri sera contro la Sampdoria, Caicedo inizia a rendersi protagonista delle fasi finali dei match della Lazio.

E già chi lo avrebbe detto. Caicedo è sempre più protagonista dei match della Lazio. Sopratutto degli ultimi, concitati, minuti. Quegli attimi che, man a mano che l’orologio dell’arbitro va avanti, avvicinandosi sempre più al novantesimo minuto, diventano per una serie ovvia e infinita di motivi, sempre più importanti. Attimi dove la tensione sale alle stelle e dove ogni gesto tecnico assume un’importanza sempre maggiore. Il gol di ieri sera infatti è stato soltanto l’ultimo di una piccola, ma rilevante serie, in cui il giocatore ecuadoriano si è reso protagonista. A dir la verità, la rete di ieri sera è stata l’unica completamente positiva perché, una settimana prima nella gara contro la Fiorentina, il possente attaccante biancoceleste è stato co-protagonista, insieme alla dubbia decisione della VAR (avallata dall’arbitro Massa), del pareggio di Babacar proprio nei minuti di recupero. Senza poi dimenticare il mancato colpo di grazia fallito contro la grande vittoria di Torino, in casa dei campioni d’Italia della Juventus. Lì il ragazzo, divinamente servito da Ciruzzo Immobile – si stava sul due a uno per gli ospiti – ebbe una grande occasione per infilare per la terza volta Gigi Buffon in uscita. Il suo sinistro però venne bloccato dal portierone azzurro, consentendo alla Juve di continuare a credere nel pareggio. Fortuna volle che “Santo Strakosha”, intuì (sempre negli ultimissimi minuti finali), il rigore di Dybala consentendo alla Lazio di portarsi a casa l’intera posta in palio. Insomma il calcio si sa, è metafora di vita, un dare-avere che poi è sempre in equilibrio fra meriti e demeriti. Così ieri, con quella zampata all’ultimo minuto, Felipe ha fatto passare tutti i malumori della settimana precedente e non solo: la Lazio è l’unica squadra ad aver vinto quest’anno a Marassi, aumentando la consapevolezza di tutto l’ambiente e cosa ancor più grande, dimostrare a tutte le rivali che la Lazio è nel novero delle compagini che si giocheranno l’accesso alla prossima Champions League.

Vai Felipe siamo tutti con te

Davide Sperati

Inzaghi: “Ieri abbiamo dato un bel messaggio al campionato”. Poi sul Var…

Ospite della presentazione del libro ‘A mani nude’ di Fernando Orsi, mister Inzaghi ha risposto a fine evento alle domande della stampa.

“Samp-Lazio? Abbiamo mandato un bel messaggio al campionato. Siamo stati bravi su un campo non semplice contro la Sampdoria. Una vittoria meritata dove tutti hanno fatto fatica”. Poi Inzaghi continua: “Var? Dopo la partita ho visto l’episodio: il rigore era netto, siamo sfortunati da tre domeniche. Bisogna capire anche quali immagini si vedono: a Mediaset io ho visto un’immagine netta. L’arbitro ha aspettato un attimo per vedere se c’era fallo. Non so perché non è stato concesso il rigore. Ci si fa qualche domanda: è capitato tre partite importantissime di seguito. Abbiamo gli arbitri migliori in Europa, e mi dispiace che la Var li possa condizionare. Personalmente penso che con la Var non dovrebbero esserci più dubbi. Nel concreto non è stato così, perché lo stiamo vedendo sulla nostra pelle. Sapevamo che ci sarebbe stato qualche problema e ci dobbiamo abituare tutti”.

OBIETTIVO CHAMPIONS

“In lotta sono tutte grandi squadre, gli vanno fatti i complimenti. Al di là di tutto quello che conta è continuare così. Abbiamo dato una grande gioia ai nostri tifosi con la Supercoppa, e vorrei che questo gruppo metta sempre in campo il nostro spirito che è quello di non mollare mai. Record Petkovic? Proveremo a batterlo. Con i ragazzi stiamo facendo buone cose, ma non siamo nemmeno a metà del cammino. Le squadre davanti a noi vanno fortissimo ma il nostro desiderio è rimanere lì con loro e ci proveremo fino alla fine”.

ANDERSON E MILINKOVIC

“Felipe? È uno dei nostri migliori giocatori, sarà la nostra arma in più. Speriamo nella gara europea di giovedì di poterlo mettere in campo. Milinkovic? È un grande giocatore con ampi margini di miglioramento. Lavora e si impegna abbinando qualità e quantità e lo fa sempre nel migliore dei modi”.

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IMMOBILE RISPONDE A UN TIFOSO SUI SOCIAL>>>CLICCA QUI

FOTO – Immobile risponde a un tifoso che gli chiede più gol…

Immobile ha segnato il suo ultimo gol su rigore nel derby con la Roma. Nonostante abbia messo a segno 15 reti, qualche tifoso gli rimprovera la scarsa vena prolifica delle ultime gare.

Il novembre di Immobile non è stato esaltante sotto il profilo dei gol segnati. Eppure l’attaccante biancoceleste può vantare 15 gol in Serie A, uno in meno rispetto al capocannoniere attuale Icardi e una partita da recuperare. Eppure un tifoso sui social ha rimproverato Ciruzzo perché deluso dalle 0 reti nella gara contro la Sampdoria. La risposta del bomber laziale è da applausi: “Dai su non essere così deluso alla fine ho fatto solo 15 gol in 14 partite”. E come dargli torto: Immobile è forte ed è pronto a tornare a segnare. Non era immaginabile fare due gol a partita per tutto il campionato ma già lunedì Ciro ha una buona chance all’Olimpico contro il Toro. Forza Ciruzzo, i laziali sono con te!

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CARESSA DICE NO AL RIGORE DI BEREZINSKY IN SAMP-LAZIO>>>CLICCA QUI

Caressa ci ricasca: “Tocco di mano di Berezinsky? E’ impercettibile…”

Fabio Caressa, dopo il rigore di Caicedo in Lazio-Fiorentina, si è espresso anche sul contatto in area di Berenzisky su Immobile nella sfida contro la Samp.

La dinamica è abbastanza chiara: Immobile stoppa il pallone con la coscia sinistra e Berezinsky lo tocca con la mano. Il contatto è lieve ma quel poco che basta per cambiarne la traiettoria della palla. Eppure Fabio Caressa di Sky la pensa diversamente: “Colpo di mano di Berezinsky? Le immagini non sono molto chiare: l’arbitro e il Var hanno fatto bene a non intervenire, non c’erano gli estremi per il rigore. Anche se ci fosse stato contatto con la mano, il tocco è impercettibile. Giusta la scelta di non assegnare il tiro dal dischetto”.

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Alessandro Del Piero esalta la Lazio: “Squadra dalla mentalità vincente”. Poi l’elogio a Milinkovic

Il successo di ieri in casa della Sampdoria della Lazio ha confermato ancora una volta il valore della rosa di Simone Inzaghi. Vincere su un campo dove erano già cadute Milan e Juventus non era facile per nessuno. Come sottolinea anche Alessandro Del Piero ai microfoni di Sky Sport.

A riuscire a vincere a Marassi è stata però la compagine capitolina, una squadra che ha tratto dal lavoro e dal sacrificio la forza e la volontà per colmare le distanze con le grandi del campionato. L’ex campione bianconero oltre ad esaltare i biancocelesti si è anche soffermato sul serbo Sergej Milinkovic. Queste le parole di Del PieroLa squadra di Inzaghi ha una mentalità vincente. Ha iniziato la stagione conquistando la Supercoppa Italiana, e non è poco. Oggi, anche se non in formissima, riesce a vincere contro la Samp su un campo difficile per chiunque. Questo significa che oltre la tattica c’è di più. E’ lo spirito a prevalere. Il gol di Milinkovic è stato fantastico. La bellezza sta nell’istintoSergej quasi annusa ciò che sta per accadere e non si lascia trovare impreparato. Che giocatore!”.

UN EX LAZIO IL PRIMO PORTIERE GOLEADOR DELLA STORIA DEL NOSTRO CALCIO

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CAICEDO: UN GOL PER CONTINUARE A SOGNARE

FOTO – Alberto Brignoli nella storia del Benevento ma il primo portiere goleador è stato un giocatore della Lazio

Nella gara tra Benevento e Milan il portiere Alberto Brignoli con un colpo di testa ha regalato il primo punto in Serie A della storia della squadra campana.

L’estremo difensore, con il suo spettacolare gesto, è diventato l’idolo del web.  Brignoli però non è ovviamente il primo portiere goleador della storia. Al primo posto, come riporta un’apposita classifica, con 4 reti c’è un portiere ex Lazio: Sentimenti IV. Tutte reti realizzate su rigore. Una siglata con la maglia del Modena e tre con quella della Lazio tra il 1949 e il 1954. Altro rigorista di rilievo fu Rigamonti che segnò tre reti con il Como. La prima rete segnata su azione fu di Rampulla in un’Atalanta-Cremonese del 1992. Infine fu la volta di Taibi in un Reggina-Udinese del 2001.

CAICEDO: UN GOL PER CONTINUARE A SOGNARE

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TRASFERTA A WAREGEM: BRUTTE NOTIZIE PER CHI E’ DIFFIDATO

Caicedo e la Lazio: un gol per tornare a coltivare un sogno

Dall’incubo al sogno in soli sette giorni. Caicedo ora è di nuovo Felipe. L’intervento su Pezzella che aveva provocato il rigore della Fiorentina è cancellato dalla rete di Marassi. Un gol voluto, cercato e sognato, dall’attaccante della Lazio per gettarsi alle spalle quanto successo con i viola.

Quel rigore era costato due punti. Gli stessi recuperati con il gol realizzato alla Sampdoria. Una specie di fiaba con il lieto fine. Anche perché quello di ieri è il primo gol dell’attaccante ecuadoriano in campionato dopo i due in Europa League. E, come riporta La Gazzetta dello Sport, Caicedo non poteva scegliere momento migliore. La sua rete non è stata solo la fine dell’incubo personale ma anche quello di un intero gruppo. Che, dopo aver vissuto tre mesi incredibili, temeva di essersi fermato irrimediabilmente.

E che a farlo ripartire sia stato proprio il giocatore che, involontariamente, aveva causato lo stop è un altro segno del destino. Il gol di Caicedo, per Inzaghi, significa anche allargare una rosa che evidentemente non è così risicata. Con Immobile che sta giustamente tirando un po’ il fiato poter contare su un altro attaccante di livello è un’ottima notizia per la Lazio. C’è anche Caicedo, vagabondo del gol (quasi una squadra a stagione) che in biancoceleste spera di aver trovato la sua dimora ideale. Lo ha detto appena arrivato a Formello e lo ha ripetuto in ogni occasione. Ma nell’ultima settimana, trascorsa a rimuginare su quell’infortunio con la Fiorentina, certe sicurezze non erano più così granitiche. Ma ora, come in un sogno, tutto è tornato al proprio posto.

ZULTE WAREGEM-LAZIO: BRUTTE NOTIZIE PER CHI E’ DIFFIDATO

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LEGGI ANCHE IL COMUNICATO DELLA SOCIETA’ BIANCOCELESTE PER CHI SI RECA A WAREGEM

 

Europa League – Comunicazione Lazio: Waregem-Lazio brutte notizie per chi è diffidato

Per Zulte Waregem-Lazio di Europa League, per la prima volta vengono adottate misure restrittive per chi ha il DASPO in Italia.

In Belgio, in occasione della gara tra lo Zulte Waregem  e la compagine romana, gara che si giocherà giovedì 7 dicembre alle ore 21:05, per i tifosi della Lazio  verranno adottate le stesse misure di sicurezza che vengono prese nel nostro paese riguardo ai DASPO. Una decisione che non farà felici i diffidati della Lazio che, almeno per le competizioni europee potevano assistere alle gare della loro squadra.

Stamattina la Lazio ha anche diramato una dichiarazione ufficiale al riguardo:

“La S.S. Lazio informa che in occasione della gara Zulte Waregem-Lazio del prossimo 7 dicembre 2017 saranno adottate le stesse misure di sicurezza valide in Italia. Pertanto i destinatari di DASPO non avranno titolo per accedere allo stadio Regenbbogstadion di Waregem. E’ fondamentale presentare al ritiro dei tagliandi presso il Lazio Style 1900 lo stesso documento che porterete in trasferta in Belgio”.

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L’ESULTANZA DI DE VRIJ DOPO LA GARA CON LA SAMPDORIA