Home Blog Pagina 1471

SS Lazio – Milinkovic da applausi!

Sergej Milinkovic ha postato sul suo profilo social una bellissima frase di riconoscenza verso tutti gli infermieri che stanno lavorando sodo per salvare le nostre vite. Questo il testo del campione della Lazio “Oggi è domenica, giorno in cui di solito scendo in campo con miei compagni.
Da due mesi però noi siamo a casa al sicuro con persone a cui vogliamo bene. Voi invece non vi siete mai fermati, ogni giorno a lottare per salvare le persone. Mi hai scritto che con mio nome sulle spalle il tuo camice diventa di ferro e ti senti più forte. Questo mi fa sentire fortunato e orgoglioso.
Siete voi i veri campioni. Grazie. #Sergente

Un grande uomo si vede anche da questi piccoli gesti. Insieme per vincere

 

Lazio Diaconale: “Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”

Lazio Diaconale a tutto campo: dal sogno scudetto, al mercato fino alle ambizioni di Lotito. Ecco le parole del portavoce biancoceleste.

Lazio Diaconale ha parlato alla pagina facebook ‘Juventus divanum’: Scudetto? L’aspetto psicologico conterà, come arriveranno i ragazzi dopo lo stop. La Juve ha giocatori che cambiano le partite, ma anche la Lazio ha uomini fondamentali. La vera svolta è stato il 3-3 contro l’Atalanta all’Olimpico. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con un’energia e una voglia di non mollare che hanno portato al pareggio. Quella partita ha dato alla squadra la consapevolezza di essere forte e di potersela giocare con chiunque. Chi è la favorita per lo scudetto? Chi ha voglia di arrivare fino in fondo avrà il vantaggio migliore. Noi non abbiamo la certezza che ricominciando abbiamo lo scudetto in tasca, anche perché di fronte abbiamo la Juventus. Champions? Lotito vuole onorare l’impegno”.

 

Lazio Adekanye: “Vogliamo tornare, eravamo molto vicini a qualcosa di bello”

Lazio Adekanye si racconta in una diretta Instagram con Global Performance Sport dai momenti bui al Liverpool fino alla Lazio per poi parlare di quarantena.

Lazio Adekanye: “Sono due mesi che siamo chiusi in casa. Credo che la prossima settimana ci comunicheranno qualcosa, anche quando fare il test. Se tutto andrà bene, inizieremo ad allenarci. Speriamo di tornare, eravamo molto vicini al raggiungimento di qualcosa di bello. All’inizio al Liverpool è stata dura, mi sono fatto male, non volevo più allenarmi. Stavo in casa e piangevo. Lazio? Qui sto bene, vado in campo per dare tutto in allenamento. Con tutti i compagni ci diciamo che non conta come ma bisogna vincere”.

 

 

 

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Giuseppe Massa

LA NOSTRA STORIA Giuseppe Massa nasce a Napoli il 26 aprile 1948. Cresce nella Flegrea. Nel 1966 passa all’Internapoli.

Nella stagione 1966/67 Giuseppe Massa si trasferisce alla Lazio in serie B. Titolare inamovibile gioca sei stagioni in biancoceleste. Durante il periodo trascorso alla Lazio conta una presenza nella Nazionale Under 21 di Serie B, una nella Nazionale Militare, quattro nella nazionale Under 23 e una nella Lega Nazionale di serie B Under 25. In biancoceleste vince il Torneo di Riccione nel 1967, due Campionati De Martino nel 1967/68 e nel 1970/71 e una Coppa delle Alpi nel 1971.

Nel 1972 passa all’Internazionale. Grazie alla sua cessione arrivano a Roma Frustalupi e molti milioni e nasce la squadra dello Scudetto del 1974. Dopo l’esperienza con i nerazzurri gioca con il Napoli (dove vince la Coppa Italia nel 1975/76), Avellino e Campania. Muore a Napoli il 17 ottobre 2017 a seguito di un infarto.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LAZIO Mendieta: “Inzaghi fa cose fantastiche, 10 e lode per lui”

Mendieta parla del difficile periodo alla Lazio ma loda il lavoro di Inzaghi: “10 e lode per lui”

L’ex biancoceleste Gaizka Mendieta ha ricordato il difficile periodo alla Lazio in un’intervista su Sportweek, parlando delle difficoltà ad adattarsi alla Serie A e dei frequenti cambi all’interno del club. “Alla Lazio giocavo e non giocavo, una volta ero titolare e una volta stavo in panchina”, ha detto. “La Lazio era una big, ma quando ci sono tanti cambi le cose non vanno bene: in panchina c’era Zoff, poi Zaccheroni”, ha spiegato, “non mi hanno dato tempo di adattarmi alla Serie A”. L’ex calciatore è poi passato ai giorni nostri e ha lodato il lavoro svolto da Inzaghi: “Inzaghi sta facendo cose fantastiche, il suo lavoro è da 10 e lode”, cosa che “tutti lo riconoscono”. Mendieta ha poi affermato che “con Luis Alberto la Lazio ha fatto un bel colpo”.

Ledesma e l’amore per la Lazio: “Sogno di tornare”

Ledesma ha parlato del suo amore per la Lazio e del suo desiderio di tornare tra i biancocelesti.

Ledesma e l’amore per la Lazio. Nel corso di una diretta Instagram organizzata da Storie di Lazio, Cristian Ledesma ha parlato degli anni passati con la maglia biancoceleste e del suo desiderio di tornare nel club di Lotito. Il tecnico della Luiss ha iniziato ricordando le emozioni provate durante il derby: “Il boato dello stadio, la corsa verso la famiglia e l’adrenalina”, ammettendo però che “è difficile descrivere quello che si sente, segnare al primo derby in uno stadio straordinario”. Ledesma ha poi raccontato del suo arrivo nella Capitale e delle difficoltà iniziali, precisando però che in lui “era talmente tanta la voglia di approdare qui che l’entusiasmo alla fine ha prevalso”.  L’ex biancoceleste ha infine parlato del suo grande amore per la Lazio, rivelando che sarebbe suo desiderio tornare: “Mi piacerebbe certamente tornare alla Lazio, dentro il mio cuore non me ne sono mai andato”.  Su un suo ritorno: “Sì, per fare qualcosa di speciale e importante, tornare è un sogno”.

Immobile si racconta su Instagram: il suo arrivo, Inzaghi, i derby e il gol più bello

Questo pomeriggio Ciro Immobile ha chiacchierato in diretta su Instagram con Damiano Er Faina, raccontando la sua carriera

Dalla Primavera della Juventus fino al suo approdo alla Lazio. Ciro Immobile ha ripercorso la sua carriera senza troppi segreti, durante il Live su Instagram con Damiano Er Faina. Dopo i primi anni in Serie B tra Siena e Grosseto dove le cose non sono andtae bene, arriva il Pescara ed esplode con Zeman. Poi la consacrazione al Torino e la vittoria della classifica dei cannonieri. Le parentesi estere a Dortmund (“Inzaghi assomiglia a Klopp“) e Siviglia, poi la Lazio.

L’approdo alla Lazio e l’ombra di Klose

Quando mi ha chiamato la Lazio ero a Siviglia e sono stato felice quando il mio procuratore mi disse che era tutto fatto. Sono venuto dopo il casino di Bielsa. Al primo anno di Lazio sono andato direttamente al ritiro in Germania perchè avevo giocato l’Europeo e ho trovato la squadra già costruita. Mi sono integrato subito e sembrava che ci conoscessimo da tempo. Klose? Non ho mai pensato al fatto che lo dovevo sostituire, volevo solamente fare il mio percorso e dimostrare le mie qualità. Klose era di caratura mondiale, ma alla Lazio ci sono stati tantissimi attaccanti fortissimi, non dovevo pensarci per non avere questo peso“.

I migliori partner d’attacco

Nel primo anno devo dire grazie a Felipe Anderson per tutti gli assist, ma anche Milinkovic si vedeva che era forte. Ogni anno c’è stato qualcuno che mi ha aiutato, poi Luis Alberto negli anni seguenti, ma anche Keita nel primo anno è stato fondamentale con la sua esplosione nel girone di ritorno. Lo scorso anno mi ha aiutato molto Caicedo nel momento in cui io non ero al massimo. Giocare in tre insieme a Caicedo e Correa? Impossibile perche’ ne risentirebbe la nostra filosofia di gioco“.

L’importanza del derby, Salisburgo, la Juve, la rimonta all’Atalanta

Il derby? Nel primo anno per me erano tranquilli anche quello di Coppa Italia. Poi con il passare del tempo ho capito cosa provano i tifosi e che tutti lo vogliono vincere, per fortuna ne abbiamo vinti con me in campo. Partita più bella con la Lazio? Il derby dell’1-3 quando non ho giocato per febbre, il derby del 3-0 quando ha segnato Cataldi, l’andata contro il Salisburgo e la vittoria a Torino contro la Juventus. E’ stata una partita pazzesca, poi quel rigore di Dybala alla fine, fantastico. Lazio Atalanta? Gara incredibile, all’intervallo eravamo 0-3. Nella ripresa poi tutto è cambiato, ma che paura a quel rigore del pareggio, il loro portiere l’aveva quasi presa. Era un peccato sbagliarlo“.

Lotito, Inzaghi e quella discussione per la sostituzione

Con il presidente mi trovo bene, c’è stima reciproca così come con tutto lo staff come Peruzzi, Tare. Alla Lazio si sta bene e rimarrà sempre nel mio cuore, perchè è una grande famiglia dove tutto si risolve anche nei momenti difficili. Abbiamo avuto problemi nello spogliatoio ma li abbiamo sempre risolti parlandoci in faccia. Con Inzaghi mi trovo alla grande. La discussione? Quando mi ha sostituito ho sbagliato a reagire, ma solo perchè mi sentivo bene. Però non dovevo farlo anche per rispetto dei tifosi e del mister stesso. Infatti mi sono scusato subito e Inzaghi l’ha gestita bene non facendomi giocare contro l’Inter anche per rispetto dei compagni. Ci vogliamo bene“.

Il gol più bello, futuro e carriera

Sicuramente il gol più bello che ho segnato è quello di tacco contro il Cagliari, una cosa incredibile. Prima di venire alla Lazio sono stato molto vicino al Napoli. Devo dire che ci tenevo molto perchè è la squadra della mia città. Poi sono arrivato alla Lazio e mi sono trovato talmente bene che non ci penso più. Chiudere la carriera qui? Non lo so perchè alla scadenza del contratto avrò 33 anni, magari la Lazio avrà trovato qualcuno più forte e magari dovrò giocare in un livello più basso. Ma mi piacerebbe chiuderla qui perchè mi sento laziale“.

RIPRESA DEL CAMPIONATO, IL PARERE DEI MEDICI DELLO SPALLANZANI

Ripresa degli allenamenti, il direttore dello Spallanzani: “Sono favorevole”

Il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia ha parlato della ripresa degli allenamenti di calcio quando scatterà la Fese 2 decisa dal governo. Ecco il suo pensiero.

Intervistato dal Corriere dello Sport parla il direttore dello Spallanzani, uno dei massimi esperti in materia. Ecco le sue parole: “Ripresa degli allenamenti? Sono favorevole a patto che la consideriamo all’interno di un percorso di svezzamento che riguarda tutta l’Italia. Dobbiamo riaprire il Paese rispettando due parametri: il buonsenso e l’esperienza tecnico-scientifica. Come comportarsi se un calciatore è positivo dopo la ripresa? Se trovo un operatore sanitario positivo, non sospendo tutti dal lavoro. Metto immediatamente sotto sorveglianza sanitaria il personale venuto a contatto con il positivo, faccio test e tamponi. In primo luogo sono necessari i test sierologici: poi se si evidenziano delle alterazioni dell’IGG si passa al tampone. 

Totti ci ripensa: “Mio figlio alla Lazio? Non sono scemo…”

Dopo la polemica sulle dichiarazioni di un possibile approdo di suo figlio Cristian alla Lazio, Totti ci ripensa. Ecco le sue dichiarazioni sui social.

Arrivata subito la replica su Instagram in una diretta Instagram con Del Piero. Totti ci ripensa: “Mio figlio alla Lazio? Dato il mio nuovo lavoro (procuratore) mi hanno chiesto se in futuro porterei mai Cristian alla Lazio. Con questo nuovo lavoro so che tutte le squadre sono uguali. Se dovessi chiedere a lui, mi direbbe di no. Anche io lo penso, non c’era da dirlo. Non sono scemo che lo porto alla Lazio. Se gli piace però perché dovrei dirgli di no“.

LA NOSTRA STORIA Il Presidente Eugenio Gualdi

LA NOSTRA STORIA Eugenio Gualdi nasce a Torino il 25 aprile 1884. Divenne Presidente il 30 dicembre 1933.

Gualdi divenne Presidente quando nel 1933 fu rinnovato il Consiglio di amministrazione della società. Subentrò a Remo Zenobi che aveva guidato la Lazio nei cinque anni precedenti. Fece adottare dagli uffici della società criteri di gestione basati sulla programmazione e sulla managerialità. Il tutto in un settore che ancora si basava su dilettantismo e improvvisazione.

IL TRASFERIMENTO A VIA FRATTINA

Dotato di un buon patrimonio personale, Direttore Generale e poi Presidente della potente Società Generale Immobiliare, l’ing. Gualdi agì su due linee fondamentali per una società sportiva: tecnica e finanziaria. Per prima cosa trasferì la sede sociale nel prestigioso palazzo di Via Frattina 89, che rimase sede sociale fino agli anni ’60. Poi assunse il tecnico Walter Alt al posto di Karl Sturmer.

UNA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI

Con una rapida trattativa portò in biancoceleste il campione del mondo Attilio Ferraris, idolo dei tifosi romanisti, Gipo Viani, Giacomo Blason e Felice Levratto. Il vero colpo di mercato fu però l’acquisto di Silvio Piola dalla Pro Vercelli, strappato all’Ambrosiana e al Torino con una trattativa perfetta che vide l’intervento politico del segretario economico del Fascio, Marinelli.

Nella sua prima campagna acquisti la Lazio spese oltre 700.000 lire. Nel corso della sua presidenza Gualdi, con Erberto Vaselli presidente della Sezione Calcio, nella stagione 1936/37 riuscì a portare la Lazio al secondo posto in classifica, a soli tre punti dal Bologna, e alla finale di Coppa Europa nel 1937 persa contro gli ungheresi del Ferencvaros. Ma il vero successo fu che la Lazio fu considerata in Italia e fuori una squadra e una società di primaria importanza.

NOTEVOLE AUMENTO DI TIFOSI BIANCOCELESTI

Il presidente con l’aiuto fondamentale dei dirigenti Aldo Samaritani e Fernando Saraceni portò la Lazio ai massimi livelli e fu proprio in quel periodo che aumentarono sensibilmente gli sportivi che divennero sostenitori biancocelesti. In quegli anni la Lazio contribuì ai successi della Nazionale italiana. ‘Filò’ Guarisi e Attilio Ferraris, campioni del mondo nel 1934, Giuseppe Baldo e Francesco Gabriotti, campioni olimpici a Berlino nel 1936 e Piola, capocannoniere e campione del mondo nel 1938.

Gualdi si dimise il 29 aprile 1938 per la guerra intestina che alcuni dirigenti laziali oscurati dai suoi successi gli portarono a livello politico. Il suo posto fu preso dal politico, imposto dall’alto, on. Raffaello Riccardi. Nel secondo dopoguerra la Lazio ebbe bisogno, ancora una volta, dell’aiuto di Gualdi.

Lui, attaccatissimo alla società e senza alcun rancore, operò come consigliere riuscendo a portare a Roma con un’iniziativa personale i fratelli Lucidio e Vittorio Sentimenti. Alla sua impresa si deve la costruzione di tantissimi edifici in zona via Conca D’Oro e Prati Fiscali nel quartiere di Montesacro. Morì a Roma l’1 aprile 1973.

SEGUICI SU TWITTER

RIPRESA SERIE A Lotito: “Molti parlano senza conoscere la situazione”

Ancora dibattito sulla ripresa della Serie A e dello sport italiano. Claudio Lotito ha voluto dire la sua, precisando che non è una battaglia personale

Claudio Lotito è stato da sempre in prima fila battendosi per la ripresa della Serie A. Sbeffeggiato e deriso da più parti, attaccato da molti presidenti di altri club, il presidente laziale ha sempre continuato a difendere la sua idea. Quella stessa idea che ora è appoggiata da tutta la Lega che ieri ha confermato all’unanimità di voler giocare. Quest’oggi è intervenuto ai microfoni del Tg3Lazio dove ha voluto ribadire il suo concetto: “Molti parlano della situazione del calcio italiano senza sapere come stanno le cose. Parliamo di una grande industria per il nostro paese che produce più di un miliardo di euro. Non è una mia battaglia personale quella di riprendere a giocare, ma è il frutto di un ‘analisi dei rischi in cui potremo incorrere. La Lazio? Spero i giocatori siano pronti a riprendere il cammino e raggiungere gli obiettivi. Un paluso alla So.Spe e all’iniziativa di Suor Paola“.

NEL FRATTEMPO PAROLO RACCONTA LA SUA QUARANTENA

LAZIO Parolo tra letture, giardinaggio e l’amore infinito per il biancoceleste

LAZIO Marco Parolo ha concesso una lunga intervista a Lazio Style Channel in cui ha raccontato la sua quarantena, in attesa del ritorno al calcio giocato.

LAZIO Parolo e la sua quarantena: “Oltre agli allenamenti, mi sto dedicando anche al giardino: questa passione mi rilassa molto. Ora che ho tempo passo anche un paio d’ore a curare il verde di casa. In questo periodo abbiamo inventato molte attività a casa, dal gioco della campana fino alla caccia al tesoro. All’inizio la gente vorrà ripartire al massimo, ma aver avuto più tempo a casa porterà a delle riflessioni nel futuro. Spero che tutti riusciranno a trarre vantaggio da questo periodo di quarantena“.

LETTURE SUL CICLISMO

“Dobbiamo concentrarci proprio sugli aspetti positivi altrimenti non si riuscirà a ripartire. L’Italia riesce sempre a trovare una soluzione a tutto, mi auguro che dopo la quarantena non ci sia spazio per la follia, ma per la ponderazione. Sto leggendo un libro di Gianni Mura sul triangolo rosso, un insieme dei suoi articoli scritti sul ciclismo, una mia vecchia passione. Da piccolo guardavo spesso in tv le gare di ciclismo e la scrittura di Gianni Mura è molto poetica.

PLAYSTATION E IMMOBILE

“Mi manca molto lo spirito della competizione, anche la partitella in allenamento. È sempre bello vincere e giocare la domenica, ma la cosa che mi manca di più è appunta la sfida quotidiana. Vogliamo tornare il più presto a tutto questo. Ho seguito Immobile alla guida nel GP virtuale in Cina, lui è molto avanti rispetto a me nel gaming. Ma ci confrontiamo spesso sulla Formula 1, alla playstation lui è più forte rispetto a me, ma a livello di conoscenze magari sono più avanti io”.

L’ATMOSFERA SQUADRA-TIFOSI

“A casa ho solo un pallone della Serie A, quello del poker segnato al Pescara. C’è tanta voglia di ripartire nello spogliatoio, ci stiamo allenando intensamente. Si era creata una grande sinergia tra noi ed i nostri tifosi, grazie a loro eravamo sempre in vantaggio. C’era quell’atmosfera che ti faceva capire sin dall’inizio che non ci sarebbe stato scampo per gli avversari, nessuna tifoseria riesce a creare questo meglio della tifoseria laziale. Anche in trasferta riesce ad essere molto presente. Dovremo compensare l’assenza del pubblico con la voglia di arrivare in fondo. Quest’anno, nell’ultimo ritiro di Auronzo, c’è stato un ritmo incredibile. Gli scorsi anni si vedevano malumor, quest’anno c’è sempre stata una grande sinergia ed un’ottima qualità negli allenamenti”.

LA FORZA DEL GRUPPO

“Quando si lotta per qualcosa di concreto si hanno energie diverse. Il sogno servirà per mettere in campo ancora grande energia. La costruzione dal basso e la fase di non possesso, nella quale c’è la collaborazione di tutti, ci hanno portato in questa posizione di classifica. Dare continuità ad un progetto vuol dire anche trovare i peccati e migliorarli giorno dopo giorno. Lo staff tecnico ci sta facendo amare quello che stiamo facendo sul campo trasformando sul campo le lezioni teoriche. In questo modo siamo diventati una delle migliori difese del campionato. Spesso si è vista grande compattezza di squadra per difendere il risultato. Una caratteristica che ricorda molto la Juventus degli ultimi anni. Anche calciatori di grande qualità si sono messi a disposizione nella fase di non possesso”.

LAZIO, PAROLO TI AMA

“Negli anni passati abbiamo sempre creato molto segnando tante reti. Quest’anno c’è stato un cambiamento: avere un obiettivo come lo Scudetto porta anche a svolgere della corsa in più per aiutare i propri compagni. Il mister con il suo staff hanno avuto la capacità di mettere insieme tutti gli aspetti più positivi. I risultati parlano chiaro, il lavoro è stato svolto in maniera egregia. Possiamo ancora migliorare, la squadra ha ancora margini. Non sono più un titolare inamovibile, ho dovuto riformattare il mio cervello e la mia modalità d’allenamento. Ad una certa età si può essere utili ed indispensabili in altri modi. Ho fatto fatica all’inizio ad entrare nel ritmo giusto, perché con le partite si cresce anche fisicamente. Regolarmi ha portato a sentirmi utile per la squadra ed a ritrovare grande voglia nell’allenamento per poi mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Ogni calciatore deve avere la coscienza pulita e dare il massimo per mettersi in mostra. Ad un certo punto della carriera bisogna cambiare anche modo di pensare e di giocare. Io amo questa maglia e questa piazza, mi sono messo a disposizione senza neanche pensarci”.

CATALDI IL DOPO LEIVA

Danilo Cataldi è già un dopo-Leiva. È un calciatore che ci sta dando tanto, anche se ha caratteristiche diverse da Lucas. Cataldi è cresciuto mentalmente e negli ultimi due anni è cresciuto molto. È un calciatore importante e può essere un perno della squadra. Sa cosa vuol dire essere laziale e può essere fondamentale per lo spogliatoio. Ha 26 anni, è nel pieno della sua carriera e la Lazio può contare su di lui”.

 

Lazio senti Lapadula: “Senza il gol annullato forse non sarebbe finita 4-2”

Lazio senti Lapadula che parla della partita in cui al Lecce annullarono il gol da rigore dopo la ribattuta dell’attaccante salentino

Lazio senti Lapadula in merito al gol annullato in Lazio Lecce: “Ho iniziato subito bene la nuova avventura, in un tratto del campionato addirittura segnavo a ogni partita. Poi però è arrivata la partita all’Olimpico, quando mi hanno annullato il gol contro la Lazio, lì è finita la magia, si è spezzato l’incantesimo e dopo ho avuto qualche problema fisico”.

LAZIO LECCE

“Ho due partite che non mi sono andate giù, gridano ancora vendetta. Sto parlando di quella contro la Sampdoria e contro la Lazio. Specialmente quest’ultima, ci trovavamo sul 2-1 e poi abbiamo fatto il 2-2 sfoderando una grande prestazione, non so se senza quel gol annullato la partita sarebbe poi finita 4-2 per loro come alla fine è successo”.

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez: “La Lazio mi vuole”

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez: “Lazio? Mi piacerebbe molto giocarci”

 

Totti: “Fui vicino alla Lazio. Derby? Il peggiore si sa, è scontato”

Un’intervista su Instagram tra Damiano Er Faina e Francesco Totti ha svelato diversi retroscena del Campione del Mondo

Totti racconta subito del periodo da bambino e fa una rivelazione: “Da bambino potevo finire a giocare con la Lazio, avevo all’incirca 8-9 anni, giocavo nella Lodigiani e i biancocelesti mi chiamarono. Mio padre però decise per la Roma, perché sapeva che io tifavo quella squadra, quindi non ha potuto decidere altrimenti. Se ora la Lazio chiamasse mio figlio per giocare? Beh, se fosse per me, prenderei in considerazione la situazione, valuterei e ci penserei. Ma questo è quello che farei io, conoscendo Cristian invece, sono sicuro che rifiuterebbe all’istante come feci io. 

DERBY

“Il derby più bello? Sembra ombra di dubbio quello che finì 5-1, Peruzzi è un fratello maggiore, non ti tradirebbe mai. Beh, è normale quale sia stato il derby più brutto in assoluto, quello del 26 maggio, non bisogna neanche pensarci. Però più che per la finale in sé, direi per la partita in generale, perché a differenza delle altre volte, c’era paura nel giocare, troppa tensione. Mentre giocavi non pensavi alla partita in generale, ma a cosa sarebbe successo una volta terminata. Qual’è stato il più forte dei biancocelesti che abbia affrontato? Nesta, il simbolo della Lazio. Lo reputo uno dei difensori più forti al mondo”.

CAMPIONATO DELLA LAZIO

“Sta andando veramente forte, nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Ci sono diversi giocatori che potrebbero giocare in grandissime squadre, oltre a loro c’è anche un’ottima cornice. Inzaghi poi è bravo. Però ora non so cosa potrebbe succedere dopo la ripresa, credo sarà un altro campionato. Conteranno la fortuna, la bravura e gli infortuni. Bisogna aspettare e vedere, anche se ripartirà”.

Lazio Benatia ti sfotte: “Cosa preferirei? Un figlio disoccupato che laziale”

Lazio Benatia ti sfotte: “Cosa preferirei? Un figlio disoccupato che laziale”

Lazio Benatia ti sfotte: “Cosa preferirei? Un figlio disoccupato che laziale”

Lazio Benatia ti sfotte – Il difensore marocchino arrivò alla Roma dopo la finale del 26 maggio persa dai giallorossi

Lazio Benatia ti sfotte – Durante una diretta su Instagram tra Damiano Er Faina (grandissimo laziale) e Francesco Totti, in cui ha svelato diversi retroscena e parlando della possibilità di un’offerta della Lazio al figlio Cristian, l’ex capitano della Roma si è detto aperto, al contrario di un ex compagno, l’ex Roma Medhi Benatia che durante la diretta ha lasciato questo commento: “Preferisco avere un figlio senza lavoro che uno che gioca nella Lazio”.

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez: “Lazio? Mi piacerebbe molto giocarci”

CORONAVIRUS Uefa detta linee guida per la ripresa del calcio

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez: “La Lazio mi vuole”

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez: “La Lazio mi vuole”

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez è sotto i riflettori di moltissimi club, i biancocelesti provano a studiare una mossa per prenderlo

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez – Che alla Lazio piaccia l’attaccante è fuori discussione, hanno già in mente una mossa per portarlo nella Capitale, anche grazie alla scuderia del ragazzo. Il classe 97′ ha ammesso l’interesse dei biancocelesti durante una diretta Instagram: “Gioco nel Saragozza ma sono in prestito dal Watford che mi ha già detto che vuole che io torni lì, ho saputo che diverse squadre mi vogliono. Però al momento non c’è niente con nessuna. Voglio ottenere la promozione con il Saragozza, tutte le mie energie le impegnerò in questo modo, in seguito valuterò le scelte e prenderò una decisione. Se qualche squadra vorrà veramente prendermi, dovrà fare i conti con il Watford, chiederà una cifra alta. La Lazio? Sì è interessata a me, anzi è quella chi mi vuole maggiormente, però anche Atletico e Valencia mi vogliono. Ma ripeto, al momento il mio obbiettivo è raggiungere la salvezza con questa maglia. Qui sono cresciuto molto, mi piacerebbe rimanere perché mi hanno trattato veramente bene, però bisognerà raggiungere un accordo e si deciderà alla fine della stagione”. 

SOGNO NAZIONALE E L’IDOLO RONALDO

“Già so che rimanere qui è praticamente impossibile, perché la concorrenza sarà tanta. L’Inter ha sempre avuto giocatori che mi sono piaciuti, quindi per questo mi piace. Ronaldo è sempre stato il mio idolo, quindi un giorno spero di poter giocare lì, nella squadra in cui ha giocato, per me sarebbe un grandissimo onore. Nazionale? Sì, potrei giocare con la Spagna, è molto interessata ad avermi, sta parlando con i miei agenti. Anche se, in realtà sono in attesa dalla chiamata da parte della Colombia, però non ho chiuso ancora quella strada. Il mio sogno è quello di debuttare con la Nazionale e segnare a Baranquilla, sì, questo è il mio sogno e quindi sono arrabbiato perché ancora non mi chiamano”.

CORONAVIRUS Uefa detta linee guida per la ripresa del calcio

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez: “Lazio? Mi piacerebbe molto giocarci”

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez qualche tempo fa venne accostato ai biancocelesti in ottima mercato

CALCIOMERCATO LAZIO Vazquez – Franco Vasquez gioca nel Siviglia e ha il contratto in scadenza nel 2021, qualche settimana fa, il suo amico Correa, lo chiamò alla Lazio e oggi l’argentino ha dichiarato questo ai microfoni di tuttomercatoweb.com: “Mi resta ancora un anno di contratto, ormai gioco con il Siviglia da 4 stagioni, è diventata un po’ come casa mia. Mi trovo molto bene qui, anche la città è bella e il club ha in progetto tante cose. Al momento non so cosa potrà accadere, appena tutto questo terminerà, decideremo se rinnovare o salutarci”.

CORREA E SERIE A

“Correa lo conosco dai tempi di Siviglia perché entrambi abbiamo giocato qui. Lui con quella risposta, stava scherzando, non so se la Lazio mi voglia oppure no, però la reputo una grandissima squadra. Anzi direi che mi piacerebbe molto giocare in biancoceleste. La Serie A mi piace, ricordo ancora i momenti belli vissuti a Palermo, in futuro vorrei tornare in Italia, ne ho un grandissimo ricordo”.

LAZIO MCM TUSCOLANO – Tutto il materiale ufficiale e Curva Nord

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez pista concreta: ecco il piano

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore Umberto Mannocci

LA NOSTRA STORIA Umberto Mannocci nasce a Livorno il 24 aprile 1922. Era un buon centrocampista. Inizia la sua carriera nel Pisa nel 1939, dove resta fino al 1942.

Dopo la guerra, nel 1944, Mannocci ricomincia nella Massese. Dal 1945 al 1949 militò nel Livorno. Nella stagione 1949/50 lo acquista la Sampdoria ma l’anno dopo passa alla Cremonese. La stagione seguente si trasferisce alla Reggina e poi per due anni al Messina. Nel campionato 1954/55 gioca nel Siracusa prima di concludere la carriera agonistica nel Cecina nella stagione 1955/56.

Terminato di giocare diviene allenatore. Nel campionato 1956/57 guida il Pisa. Nella stagione 1960/61 siede sulla panchina dell’Arezzo. L’anno dopo passa a guidare il Messina. Nella stagione 1964/65, in sostituzione di Juan Carlos Lorenzo, il presidente Miceli lo porta alla Lazio. Confermato dal presidente Lenzini trascorre un altro anno a Roma prima di essere esonerato e sostituito con Maino Neri. L’anno dopo torna al Messina. Allena poi Mantova, Potenza, Pisa, Frosinone, Marsala, Cosenza, di nuovo Frosinone anche come direttore sportivo, Galatina e Colleferro. È morto a Roma il 9 novembre 2004.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Franco Carradori

LA NOSTRA STORIA Franco Carradori nasce a Roma il 24 aprile 1934. Cresce nel vivaio della Lazio.

Nella stagione 1954/55 viene prestato al Palermo. L’anno dopo torna alla Lazio e gioca per sei stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1958 vince la Coppa Italia. Nella stagione 1961/62 Carradori passa al Brescia dove resta una stagione. Gioca poi con l’Anzio prima di chiudere la carriera a Trani. Terminato di giocare dal 1965 inizia ad allenare nel settore giovanile della Lazio. Dal 1970, lasciata la società biancoceleste, guida molte squadre tra cui Civitavecchia, Termoli, Orbetello, Siena, di nuovo Termoli, Torres, Irpinia, Frosinone, Vigor Trani, Tempio, Alghero, Montalbo e Viribus Mondragone. È deceduto a Roma il 26 agosto 2004.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

CORONAVIRUS Uefa detta linee guida per la ripresa del calcio

CORONAVIRUS Nella videoconferenza tenutasi questa mattina l’Uefa ha dettato alle varie Federazioni europee le linee guida per la ripresa del calcio post emergenza.

CORONAVIRUS La Uefa detta le linee guida a cui le varie federazioni nazionali dovranno attenersi per la ripresa del calcio dopo l’emergenza in corso. Il massimo organo europeo ha stablito di dare assoluta priorità allo svolgimento delle competizioni nazionali, da terminarsi presumibilmente entro il 3 Agosto. Il mese di Agosto sarà poi destinato al completamento di Champions ed Europa League.

AMMISSIONE ALLE COPPE EUROPEE

La Uefa ha inoltre sottolineato che l’ammissione alle coppe europee per la prossima stagione dovrà sempre basarsi sul merito sportivo. Da qui la richiesta alle federazioni di terminare le competizioni nazionali, anche con un cambio di format in corsa. La Uefa stessa ha comunque precisato che “se una competizione nazionale viene prematuramente interrotta per motivi legittimi, richiederebbe alla Federazione interessata di scegliere le squadre per le competizioni UEFA per club 2020/21 in base al merito sportivo nelle competizioni nazionali 2019/20“.

SUBITO LIQUIDITA’ PER I CLUB

In un comunicato, la Uefa ha inoltre dichiarato di aver sbloccato 70 milioni di euro per i club che hanno fornito giocatori alle varie Nazionali. Il comitato esecutivo dell’Uefa ha così deciso di elargire immediatamente i pagamenti dei compensi dei club relativi al loro contributo alle competizioni delle squadre nazionali. Questo alla luce dell’attuale crisi e delle difficoltà finanziarie che molti club stanno affrontando in tutta Europa. Così il Presidente Ceferin: “In questi tempi difficili in cui molti club si trovano ad affrontare problemi finanziari, in particolare con il loro flusso di cassa, era nostro dovere assicurarci che i club stessi ricevessero questi pagamenti il più rapidamente possibile“.